Vai al contenuto

Classifica

  1. Arka

    Arka

    Utente Storico


    • Punti

      7

    • Numero contenuti

      10017


  2. Rufilius

    Rufilius

    Utente Senior


    • Punti

      6

    • Numero contenuti

      551


  3. littleEvil

    littleEvil

    Utente Storico


    • Punti

      6

    • Numero contenuti

      1661


  4. gennydbmoney

    gennydbmoney

    Utente Storico


    • Punti

      5

    • Numero contenuti

      12314


Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 11/24/23 in tutte le aree

  1. Ciao a tutti, questo non è un post di un universo parallelo, qui voglio solo raccontare la storia di una moneta che ha avuto una vita molto breve, ma che fu per un molto più lungo periodo un simbolo di unità ed - appunto - identificazione di una regione: il Tirolo. Il periodo storico è l'insurrezione tirolese dei primi dell'800, scaturita dal fatto che, in seguito al Trattato di Pressburg del 1805 (tra l'impero austriaco sotto Francesco I e l'impero francese sotto Napoleone Bonaparte) il Tirolo fu annesso alla Baviera. Dal 9 aprile 1809, la popolazione fedele all'imperatore Francesco II d'Austria si sollevò e fu il locandiere Andreas Hofer a guidare la rivolta. L'11 del mese stesso, le sue truppe sconfiggono i bavaresi a Vipiteno e occupano Innsbruck, ma vittoria di Napoleone sugli austriaci dell'arciduca Karl permette ai bavaresi di riconquistare la città. Neanche il tempo di ritirare le truppe napoleoniche, che scoppia una nuova rivolta. Il 25 e 29 maggio, le truppe di Hofer sconfiggono nuovamente i bavaresi a Bergisel ed il 30 si riprendono Innsbruck. La vittoria napoleonica (favorita dall'invio di ben 40.000 uomini) nella battaglia di Wagram del 6 luglio rese vani i successi precedenti. Piegato l'esercito austriaco, vennero eliminate anche tutte le ultime sacche di resistenza. La rivolta fu così definitivamente stroncata e Hofer fu deportato a Mantova e lì fucilato dai francesi a nel 1810. Adesso qualcuno magari si chiede che cosa c'entra tutta questa storia con le monete? Ebbene, nonostante il periodo breve ed assai travagliato, i "ribelli" trovarono appropriato coniare una loro valuta per un periodo brevissimo (tra il 15 agosto e il 14 ottobre 1809), battuta nella zecca di Hall, cioè una moneta da uno e da 20 Kreuzer: tra tutti i guai di una guerra ma non avevano altro a cui pensare?!? qui la mia con la montatura, che aggiungo alla collezione di numisaltra. Qui ribadisco il concetto di unione che esprime il denaro (sempre che non venga imposto), come anche oggi il nostro Euro non è solo un biglietto da visita della comunità europea, ma anche il risultato di un patto di pace stretto tra nazioni che fino a quasi 100 anni fa si bastonavano a vicenda. Il mito di Hofer si cementò nella tradizione, ancora oggi viene ricordato come un eroe, caduto per la libertà. Per l'archivio: 20 Kreuzer / 1809 / Zecca di Hall / Ag. 585 ‰ / Ø 27 mm / 6,65 g. Per saperne di più: La guerra: https://it.wikipedia.org/wiki/Battaglia_di_Wagram L'uomo: https://it.wikipedia.org/wiki/Andreas_Hofer La moneta: https://en.wikipedia.org/wiki/Andreas_Hofer_Kreuzer Servus, Njk ============================= Una leggenda sull'esecuzione di Hofer: Quando Andreas Hofer si trovò di fronte ai granatieri francesi che dovevano giustiziarlo sui bastioni di Mantova, diede al comandante delle truppe l'ultima moneta che ancora possedeva: un Haller da venti kreuzer, dicendo che la moneta gli ricordava la sua amata patria. Poi Hofer gridò: "Fate fuoco!"
    6 punti
  2. Buona sera a tutti, È con piacere che comunico anche quest'anno la pubblicazione del nuovo numero di Comunicazione, il n. 82 del 2021, scaricabile dal sito della Società Numismatica Italiana a questo LINK: http://www.socnumit.org/doc/Comunicazione_2023_82.pdf Le spedizioni, ai soci, del cartaceo inizieranno con il mese di Gennaio 2024. Colgo l'occasione per ringraziare gli autori che hanno collaborato con i loro articoli alla pubblicazione. A cura della Redazione Presentazione del volume: Giuseppe Girola (1940-2022) Scritti di Numismatica. Luca Oddone Nuova attribuzione e censimento degli esemplari del denaro di Alba (CN) e del marchese di Savona a 150 anni dalla prima descrizione (1873-2023). Cesare Costantini Le frazioni del grosso agontano: il caso della zecca di Ascoli. Andrea Costantini Ipotesi su una particolare coniazione a nome di Antonio Venier. Matteo De Ascentiis FRANCISCUS SFORTIA: Un capitano di ventura tra la Marchia e Mediolanum. Alessandro Toffanin Nota su alcuni sesini emessi dalla zecca di Pavia durante la dominazione di Francesco Sforza. Antonio Rimoldi BELLO PACEQ INSIGNIS: un ritratto leoniano del 1562, tra propaganda e moda armorara. Mario Veronesi Zecca di Desana: un inedito 16° di patagon. Giuseppe Girola Gettoni utilizzati in Etiopia e nelle colonie dell'Africa Orientale Italiana.
    4 punti
  3. Ciao a tutti, visto che era un pò di tempo che non aggiungevo un bel denario alla collezione, ho pensato di condividere con voi l'ultimo arrivato, un piacevole denario di Antonino Pio con al rovescio le mani giunte sul caduceo. Cercando altri post sul forum ho visto che si è già parlato altre volte del rovescio e dei suoi significati e anche dell'Imperatore stesso con approfondimenti di utenti molto più esperti di me e non ho certo la presunzione di aggiungere niente alla discussione storica. Detto questo, vi intratterrò brevemente su uno dei motivi che mi ha spinto a prendere un denario di Antonino Pio, oltre ovviamente il fatto che mi mancava e che la moneta mi è piaciuta subito. Dovete sapere che a mia madre non è mai piaciuta la storia, da quando ho iniziato a collezionare seriamente le monete imperiali, mi sono "divertito" a leggerle alcuni spezzoni di storia imperiale per vedere se riuscivo a smuoverla, quello che le è piaciuto di più (mi fa sempre sorridere questa cosa) sono i racconti delle morti degli imperatori, alcuni quasi surreali. Sul suo podio ci sono quelle dovute a cibi e bevande, fra cui i funghi di Claudio, l'acqua ghiacciata di Vespasiano e anche l'indigestione di formaggio alpino di Antonino Pio, protagonista dell'attuale post. Alla fine, partendo da questo, sono riuscito davvero a farla appassionare un pò, allora quando posso, prendo prima di tutto le monete degli Imperatori che le sono simpatici (non solo per le morti eh...), tanto mi cambia poco, alla fine li vorrei tutti, ma non vi dico niente di nuovo 😊 Non voglio tediarvi troppo e quindi senza indugi ecco la moneta con relativi dati, mi ha colpito molto il bellissimo ritratto molto particolareggiato, cosa che non finisce mai di stupirmi in una monetina minuscola come il denario: Antonino Pio, Denario, Roma, 145-161, RIC 136 3.00g X 18mm, Argento D/ ANTONINVS AVG PIVS P P; testa laureata R/ COS IIII; mani giunte su caduceo e due spighe Grazie a tutti per l'attenzione, Matteo
    4 punti
  4. Buongiorno a tutti, passato in questi giorni all'asta ANTIVM questo interessante falso del carlino 1798 di Ferdinando IV di Borbone... https://www.deamoneta.com/auctions/view/906/130
    4 punti
  5. Grazie a te Matteo per aver dedicato il tuo tempo all'impaginazione di questo progetto editoriale della Società. Ho già scaricato il pdf ma la lettura richiederà del tempo, i contributi dei colleghi autori sono densi di novità e bisogna dedicargli la giusta attenzione. Mi piace molto che questo numero trovi apertura e conclusione con la figura di Giuseppe Girola, che ricordo sempre con stima e simpatia come uno dei pilastri della SNI. Una figura davvero di spicco sia per disponibilità e cortesia sia in quanto conoscitore di innumerevoli campi della Numismatica.
    3 punti
  6. Buonasera a tutti, @Litra68, continuo con le punteggiature "anomale" : Francesco I, 10 Tornesi punto dopo FRANCISCVS. E il doppio punto dopo il 12 : nel Grano di Ferdinando IV del 1790
    3 punti
  7. Buongiorno a tutti gli amici del forum, dopo un periodo di assenza dovuto a intensi impegni, torno volentieri a condividere con voi un mio recente acquisto, un sesterzio carino di Faustina II proveniente dall' asta: Dr. Busso Peus. Descrizione moneta dell'asta: Kaiserliche Prägungen Marcus Aurelius für Faustina II. Sesterz 161/164, Rom. Büste / Salus mit Patera auf Thron, davor Altar mit Schlange. 11h. RIC 1667; C. 202. 22.80 gr. 33,5 mm.
    2 punti
  8. Buonasera a tutti, posto un altro dei miei Grani Neapolis Rex. Diametro 27mm Peso 7,76 grammi. Saluti Alberto
    2 punti
  9. Il mio grano di Ferdinando IV del 1790 con doppio punto in verticale dopo 12. I due grani in considerazione non hanno lo stesso conio. Saluti.
    2 punti
  10. Un esemplare del genere GREEK Pamphylia. Side circa 200-36 BC. AE (3 Gr. 15mm.). Helmeted head of Athena right Rev. Nike advancing left, holding wreath; in left field, pomegranate. apollonia
    2 punti
  11. Da Imera, un esemplare di emilitra in AE, con al diritto forse Pan che cavalca un caprone tra simboli ed al rovescio Nike in movimento, con davanti 6 globetti ed in basso etnico . Sarà il 17 Dicembre in vendita Nomos-obolos 30 al n. 90 .
    2 punti
  12. Visto ... Sembra una moneta fusa ... e non so se d'argento ... non escluderei un falso d'epoca (ma dovrebbe aver perso la doratura), certamente non una prova!
    2 punti
  13. Mi scuso, dovrei metterla in medaglistica col tag... ma dato che poi mi ricollego ad una osella ho preferito scrivere qui. In arrivo, medaglia di Nicolò Contarini (1631) per l'edificazione (o meglio per l'inizio dei lavori) della chiesa della Madonna della Salute a Venezia, come voto per la fine dell'epidemia di peste dell'anno prima. Dalle cronache leggiamo che, se la peste fosse stata debellata, il Doge (e i suoi successori) avrebbe fatto annualmente una processione alla chiesa. Nel Voltolina, poi, trovo una curiosa nota: "con la prima pietra (1 aprile 1631) furono poste una medaglia d'oro, dieci d'argento e 12 in rame coniate appositamente per ricordare l'avvenimento". Piccolo foro otturato abilmente. al dritto una simpatica immagine della piazzetta San Marco, al rovescio il doge inginocchiato verso l'immagine della chiesa da edificare.
    1 punto
  14. Due conii diversi = doppiopunto voluto. Questo "segno" venne applicato anche in alcuni rari esemplari di Grano 1791
    1 punto
  15. E di questo biglietto pubblicitario già inserito in precedenza anche con errore di taglio!
    1 punto
  16. Complimenti anche per le immagini. riesci incredibilmente a dare profondità alla moneta .
    1 punto
  17. Chiamiamole empatie 😏…il Ballobiofil me lo ricordo bene …ma a Verona novità ?
    1 punto
  18. Stack's Bowers Galleries (& Ponterio) > August 2023 Global Showcase Auction Auction date: 14 August 2023 Lot number: 50156 Price realized: 13,000 USD (Approx. 11,924 EUR) Note: Prices do not include buyer's fees. Lot description: CONSTANTINE II AS CAESAR, A.D. 316-337. AV Solidus (4.37 gms), Antioch Mint, A.D. 324. NGC AU, Strike: 5/5 Surface: 3/5. RIC-44; Depeyrot-39/6. Obverse: Laureate, draped, and cuirassed bust left, holding globus and raising hand; Reverse: Constantine standing right, holding spear and globus; SMAN. Retaining excellent detail in the hair and attire of the youthful prince, this stunning specimen is undoubtedly one of the finest of the type that one can hope to encounter and stands as an EXTREMELY RARE and important opportunity. Golden-yellow throughout, with enchanting brilliance and crispness of strike. From the Dr. Michael Rogers Collection, Part III. Ex: Leu 83 (5/2002) lot # 844. Estimate: $15000 - $30000
    1 punto
  19. 1 punto
  20. “Leonardo arrivò a Milano anni prima, forse appena adolescente”. Magnani scopre il nome del pittore in un elenco diplomatico Un elenco manoscritto datato 1480, scoperto da Riccardo Magnani presso la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze e attribuito a Benedetto Dei, suggerirebbe una revisione della biografia e dell’opera di Leonardo da Vinci. Fino ad ora, gli storici ritenevano che Leonardo fosse giunto a Milano nel 1482, ma il manoscritto di Dei, specchio di una “diretta conoscenza dei fatti, testimonia che l’artista sarebbe partito per Milano ben prima di quanto si ritenesse e che la sua frequentazione della città lombarda potrebbe risalire addirittura al 1465”, quando l’artista era un adolescente. L’elenco, parte delle Memorie di Benedetto Dei, mostra i “merchanti fiorentini” portati a Milano da Dei stesso, nel lungo tempo del suo mandato di ambasciatore dei Medici, fino al 1480, data del documento. Tra questi nomi, spiccano “Leonardo da Vinci dipintore” e “Atalante della Viola”. La nota è conservata presso la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze. “Il ritrovamento dell’elenco contenuto alla pag. 51 recto della raccolta di Memorie di Benedetto Dei – afferma l’ufficio stampa dello studioso – accredita quello che il ricercatore lecchese va sostenendo da tempo, ovvero che la presenza di Leonardo a Milano sia da datarsi addirittura a prima del 1465, quando cioè Benedetto Dei accompagna i due rampolli della famiglia de’ Medici, Lorenzo e Giuliano, in visita al Duca Francesco Sforza, in missione diplomatica per conto del padre Piero, detto il Gottoso. La nota del Dei è attualmente conservata presso la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze (BNC, II.II.333 c. 51 r). Scritta di proprio pugno dal diplomatico fiorentino, la nota riguarda l’elenco dei “merchanti fiorentini” che, alla data del 15 giugno del 1480, l’ambasciatore della famiglia de’ Medici, Benedetto Dei, ha condotto a Milano durante tutto il suo mandato, iniziato con Cosimo de’ Medici nel 1434 e conclusosi appunto nel 1480, quando, con tutta probabilità, viene stilata questa nota a consuntivo del suo operato per la nobile casata medicea”. “Tra i molti personaggi di spicco che Benedetto Dei ha contribuito a portare presso la città meneghina – tra i quali si possono riconoscere illustri poeti, banchieri e mercanti – figurano i nomi di “Leonardo da Vinci dipintore” e “Atalante della Viola” – sostiene Magnani – richiamando l’episodio citato anche da Vasari nel quale viene donata una lira da braccio al Duca Francesco”. Ecco l testo trovato da Magnani: “Memoria da 15 di dignio 1480 di tutti e merchanti fiorentini che venuti sono a Milano al tempo di Benedetto Dei: PieroVespucci (…) e Luigi Pulci,e Gian Perini, e Tenperano di messer Manno Tenperani, e Andrea Bellincioni, e Dino Bettini, e Iachopo di Tanai de’Nerlli,e FrancCiarpellone, eserFranc Ghaddi,e Lucha del maestro Lucha,eTomado delBene,eDomenicho del Giochondo, e Agnolo Gherardini, e Ant Bartoli de libri, e Bernardo di messer Benedetto d’Arezo, e Bernardo Paghanegli, e Rodolfo di Filippo Ruciellai, e ser Nichollò Figiovanni canzelliero del onbascadore, e’l conte Ghabriello Ginori, e (…) Antinori, Chappone di Gino Chapponi,eIachopo Iachopi,e Franc di Meo delia Vacchia,e Salvestro di Dino,e Tomaso Ghuidacci,e Franc Berti,eRubertod’AntdiPuccio,eLionardidiFilippoBartoli,E LIONARDO DA VINCI DIPINTORE,eRidolfo Il ritrovamento, argomenta lo studioso, è cruciale per la comprensione della vita e dell’opera di Leonardo, poiché ribalta molte supposizioni storicamente accettate. Magnani ha annunciato la scoperta insieme alla pubblicazione di un libro che illustra la nuova prospettiva biografica e artistica di Leonardo da Vinci, basata sulla memoria manoscritta. Il libro di Magnani, intitolato “Milanese d’adozione – La vera storia di Leonardo da Vinci a Milano”, si focalizza sulla scoperta dell’elenco di Benedetto Dei e sulle conseguenze per la comprensione della vita e delle opere di Leonardo. “La testimonianza – dice Magnani – riscrive la cronologia delle opere giovanili di Leonardo, e sottolinea anche la profonda conoscenza della teoria musicale da parte dell’artista fin dalla giovinezza, con una partitura musicale nascosta in un disegno di uccelli”. Riccardo Magnani, nato a Lecco nel 1963, dedica da anni la sua attività allo studio e alla divulgazione del mondo di Leonardo da Vinci e del Rinascimento. Le sue opere recenti includono “Ceci n’est pas Leonardo”, “Nessuno mai ha scoperto le Americhe per davvero” e “La Musica scava il Cielo”. Il suo ultimo libro, “Milanese d’adozione – la vera storia di Leonardo da Vinci a Milano”, è stato pubblicato nel 2023. Magnani ha inoltre annunciato opere future, tra cui “Leonardo da Vinci – Paesaggi svelati” nel 2024 e “Sandro Botticelli – Il cronista del più grande inganno della storia” nel 2024. https://stilearte.it/leonardo-arrivo-a-milano-anni-prima-di-quanto-si-pensasse-era-forse-ancora-un-ragazzino-magnani-scopre-il-nome-del-pittore-nellelenco-delle-delegazioni-fiorentine/
    1 punto
  21. Ave freccia del nord😜 Simone è un giovane più che ventenne. Ha un canale youtube, Lumismatica,ed era in prima linea a Milano😜 (ho riconosciuto i volti). Potrà confermar😃 @Sim0408 Tra l' artro hanno messo in piedi in passato in quel di Lecco appunto a Ballabio, il Ballabiofil. Mario , giovani da tenere d' occhio @dabbene senti a me😀
    1 punto
  22. Complimenti Simone, mi sembra un gran bell’evento e una bella idea, mi sembra che tu sia anche giovane, quindi apprezzo ancor di più l’iniziativa a cui auguro fortuna e successo, bravo e bravi tutti !
    1 punto
  23. Buongiorno a tutti, vorrei condividere con voi uno dei miei ultimi acquisti. Provenienza: Inasta asta 109 Sesterzio Adriano Virtus C. 1464/8 Di solito acquisto conservazioni migliori, ma questa qBB mi ha comunque conquistato per la sua patina.
    1 punto
  24. Sono assolutamente daccordo, alle volte quando piace...piace 😃 Tra le altre cose ora che la riguardo è anche centrata benissimo e pure le legende sono leggibili 😊
    1 punto
  25. Sul sito di vendita sembra che sia costretto a vendere l’intera cassetta del nonno.
    1 punto
  26. Buongiorno a tutti, oggi vi mostro un sesterzio di un imperatore che mancava nella mia collezione, un regalo della mia mogliettina di cui ho piacere a mostrarvi e spero che vi piaccia Alessandro Severo, Sesterzio, 232 d.C., SPES PUBLICA / S C la spes tiene un fiore, ZECCA DI ROMA (RIC 648) grammi 27.70
    1 punto
  27. 1 punto
  28. Sto leggendo "Historia verdadera de la conquista de la Nueva España" di Bernal Diaz del Castillo, completata nel 1568 ma la prima stampa risale al 1632.
    1 punto
  29. La dac7 impone degli obblighi di comunicazione all’autorita fiscale su operazioni transnazionali (ebay ricordatevi che e estera..) ma poi si applica la legge fiscale, e per quanto ne sappia la vendita sporadica di un oggetto usato o da collezione non è un provento tassato..
    1 punto
  30. Buongiorno, dovresti postare una foto. Anche se penso non abbia un plus valore.
    1 punto
  31. Bello davvero, i ritratti di Adriano poi sono sempre molto "fascinosi" 😄 Bello anche il rovescio comunque.
    1 punto
  32. Conosco bene la Slesia... ci sono nato... Arka Diligite iustitiam
    1 punto
  33. Un bell'esemplare di zecchino d'argento (quello originale) è presente nell'asta NAC 43, lotto 125, appartenuto a Zoppola (sempre lui!), Ho avuto la fortuna di averlo in mano, spettacolare. Arka Diligite iustitiam
    1 punto
  34. Non capisco perchè si parli di ''very few coins of this type survive'' quando in ogni asta polacca ci sono decine di bratteate slesiani con centinaia di immagini... In effetti la Slesia era all'epoca la regione più ricca della zona, quindi è normale che ci abbia lasciato molte testimonianze numismatiche. L'articolo in polacco ripete quello che era scritto in inglese. La zona era famosa per la produzione di tessuti ed era dal 1330 sotto giurisdizione boema. Arka Diligite iustitiam
    1 punto
  35. Oltre gli €.2000 le piattaforme online sono obbligate a segnalare le transazioni alle entrate. Lo prevede la direttiva Dac7 Finalmente qualcuno ha scoperto dove stanno i grandi evasori.
    1 punto
  36. Un grazie particolare a @giancarlone per le foto, oramai archivio storico del circolo. Per quanto riguarda la serata è sicuramente stata molto interessante e piacevole, soprattutto per i presenti che hanno avuto la possibilità, durante la bicchierata finale, di scambiare opinioni, dubbi ed impressioni con la relatrice che è sempre molto disponibile al confronto. Insomma è stata tempestata di domande, segno che l'interesse era reale...
    1 punto
  37. Quella sulla sinistra che imita uno zecchino o un suo multiplo di Alvise Mocenigo è sicuramente falsa. Quella sulla destra potrebbe essere un histamenon bizantino, ma dovresti postare anche la foto dell'altro lato e scrivere il peso e il diametro. Arka Diligite iustitiam
    1 punto
  38. Mi è arrivato quest'oggi l'obolo con un pegaso al dritto e al rovescio un volatile. Chiedo venia per le immagini (sono ancora convalescente all'occhio destro, quindi non so quanto siano decenti).
    1 punto
  39. Bronzo di Alessandro Severo (Sidone, Fenicia) che raffigura al dritto il busto corazzato e drappeggiato di Alessandro Severo laureato visto da dietro, e al rovescio Dioniso in piedi di fronte, testa a sinistra, che tiene un lungo tirso e un cantaro sopra una pantera, guardando dietro; a sinistra un carro di Astarte (British Museum, London (UK)). Province Syria Phoenice City Sidon Region Phoenicia Reign Severus Alexander Obverse inscription IMR (sic) CAE M AVR (or MAR, sic) SEV ALEXANDR Obverse design laureate, draped and cuirassed bust of Severus Alexander, r., seen from rear Reverse inscription COL AVR PIA METR SIDO Reverse design Dionysus standing facing, head l., holding long thyrsus and cantharus over panther, l., looking back; to l., car of Astarte apollonia
    1 punto
  40. beh in quel senso si, non abbiamo infatti l'abbondanza di falsi nei multipli di zecchino in oro, per fortuna!😎
    1 punto
  41. Ho trovato un po' di tempo e sono riuscito a fare delle foto del gruppo di tre monete con la testa di Venere al dritto (i rovesci sono naturalmente differenti). Quello che mi fa piacere è che così questo gruppo è completo.
    1 punto
  42. Annuncio la imminente uscita di : La circolazione monetaria nel territorio di San Pietro Infine - Una guida introduttiva Davide Fabrizi, Beniamino Russo L’opera, nata nel corso delle commemorazioni per la battaglia avvenuta a San Pietro Infine durante la Seconda Guerra Mondiale, si pone l’obiettivo di illustrare ai giovani ed ai neofiti la storia della circolazione monetaria che ha riguardato il centro attraverso i secoli, dai Sanniti fino all’Unità d’Italia. Il libro ha quindi un carattere prettamente divulgativo, illustrando con immagini e brevi descrizioni, i tipi principali delle monete che sono circolate nelle aree limitrofe. pagine a colori, formato foglio 18x26
    1 punto
  43. Non credo in un’operazione orchestrata ma magari un tempo c’erano molti più collezionisti del Regno e tanti esemplari rimanevano fuori dai radar. Magari anche un negoziante preferiva tenere un 5 lire 1901 da parte ed aspettare il momento giusto prima di metterlo in vendita. Per questo forse non si riusciva ad avere una visione completa del fenomeno e ci si basava esclusivamente su quanto riportato sui cataloghi. Ora, invece, le informazioni viaggiano molto più rapidamente grazie al fatto che la stragrande maggioranza delle aste è online e credo che, ad oggi, il mercato si renda conto da sé di quanto una moneta sia effettivamente rara o meno. Sicuramente è difficile pensare che, alla luce della frequenza con cui appaiono in asta (e non solo), esistano soltanto 114 esemplari di questa moneta in tutto il mondo. Abbastanza per far arrivare le offerte a 240.000 euro a fronte di una base di 150.000.
    1 punto
  44. Secondo me una volta si riusciva a mascherare maggiormente la reale quantità di 5 lire 1901 in circolazione, complice forse anche un mercato senza Internet e quindi meno dinamico di quello attuale. Ora, invece, si gioca a carte scoperte e quando vedi la bellezza di 5 esemplari esitati in asta a poche settimane l’uno dall’altro qualche domanda inizi a fartela.
    1 punto
  45. A me un trattino lieve sembra di scorgerlo...
    1 punto
  46. Gettone di povertà di una parrocchia dei Paesi Bassi Token MPO n. 4635 D/ 1755 tra due contromarche R/ Croce Bronzo: 5,9 g, 21 mm
    1 punto
  47. Quelle monete erano spezzate intenzionalmente in antichità. Dato il periodo è probabile che lo scopo di tale atto fossa l'esigenza di produrre degli "spiccioli" considerata la scarsa quantità di monetato del periodo. Però ho letto che in area gallica si usava spezzare tutte le monete impiegate come ex-voto. Di conseguenza ritengo che ogni moneta andrebbe considerata in base al contesto di ritrovamento che ovviamente su ebay non si conoscerà mai. Sono stati ritrovati depositi di monete spezzate che vanno dall'asse repubblicano, la moneta da te citata coniata a nimes, sesterzi di Claudio, Nerone, Gordiano III e addirittura centennionali del basso impero.... Tutti spezzati e tutti insieme... di certo queste monete non furono spezzate per creare degli spiccioli ma più probabilmente per svolgere un compito più "religioso"....
    1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+02:00
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.