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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 11/26/23 in tutte le aree
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@lord_orione Vittorio Emanuele III è forse l'unica raccolta Italica che con grandi risorse economiche (oltre che pazienza) si può completare in FDC, visto che come ha mostrato il mercato anche gli esemplari più rari in FDC alla fine saltano fuori. Per quanto riguarda le colonie, negli ultimi decenni sono andate disperse collezioni in cui sono saltate fuori gemme di rara bellezza, soprattutto per la Somalia... difficile che pezzi del genere rimangano a lungo negli stock dei commercianti. Ugualmente, anche con risorse infinite a volte possono passare decenni per rivedere un pezzo di eguale bellezza Secondo me puoi iniziare con la raccolta tipologica, prediligendo le alte conservazioni Ti condivido la mia Rupia del 1915, ex Nomisma 40 (collezione Vitalini), decisamente molto migliore di quella in MS63 della collezione recentemente dispersa da Nomisma Aste Il 1915 è forse (oltre ovviamente a 1920 e 1921) il millesimo più difficile da trovare FDC (come peraltro riportato nel catalogo della citata collezione da Assab all'AFIS)5 punti
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La mia Rupia del 1915 non è proprio FDC, ma ha un patina "a bersaglio" intrigante: Mentre la Rupia del 1919, presenta una superficie "effetto ghiaccio" (migliore dal vivo):4 punti
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basterebbe pre registrarsi online e passare un qr code all'ingresso, quindi senza code3 punti
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Eh si...le rupie sono sempre un gran bel vedere! Partecipo volentieri...3 punti
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E per concludere una 58 aquile rovesciate. Un saluto a tutti. Raffaele.3 punti
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...se vogliamo c'è anche questa brutta 34,anche se qui oltre alla punteggiatura manca altro.3 punti
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Ogni volta che rivedo gli espositori del Medagliere, l'emozione è sempre più alta. Questa volta con il mio Iphon, sono riuscito a immortalare a pochi centimetri dal vetro, che proteggono quando di piu bello dellarte incisoria della monetazione Siciliana. Condividere queste foto in questa sezione, a beneficio dei tanti appassionat. Un consiglio.......Visitate il medagliere e non ve n'è pentirete. Certamente quel che è esposto è solo una piccola parte. Purtroppo non c'è un catalogo sulle zecche Siciliane. La prima foto, Il tetradramma firmato da KIMON...........Superbo A seguire il tetradramma di Katana firmato da XOIRION2 punti
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Il 5 lire 1831 Torino croce stretta in FDC credo non basterà una vita per vederlo passare... su questa (come su altre) bisogna sapersi accontentare... Tra le aste cito anche quella dove ho trovato la mia, Stack's di Gennaio 2022, dove era stata raggruppata con altre 5 monete di Carlo Alberto (tutte rarette anche se tutte in bassa conservazione) https://auctions.stacksbowers.com/lots/view/3-UTO67/italy-sardinia-sextet-of-silver-issues-6-pieces-1831-36-carlo-alberto-grade-range-fine-to-very-fine Tra gli scudi "ufficiali" di Carlo Alberto, oltre al 1838 Torino quella super rara c'è anche il 1831 Genova croce larga e F. sul collo Vi posto il mio 1831 Torino croce stretta, preso da Stack's in USA, secondo me non male viste quelle passate recentemente2 punti
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Rilancio col Tallero per l'Eritrea... quando lo presi da Ranieri (Asta 3) ero quasi pentito per quanto l'avevo pagato, però bello così non l'avevo mai visto. Visti i realizzi recenti di questa moneta direi che non ho fatto male2 punti
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Per il momento pensavo di stare al tuo consiglio di iniziare un piccola collezione parallela di banconote con oltre un secolo di vita..queste soddisfano pienamente i parametri!😄2 punti
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Nuove monete da ciotola, 10 euro totali per 15 monete. 7 d'argento ,poi 1 lira vaticano 1930, 20 cent 1920 non comune ,100 lire san marino con cane e gatto, medaglia tiro a segno ,poi le altre jugoslavia e colombia.2 punti
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senti... uno ti chiede senza per piacere ne' grazie de facto una "perizia" on line perché non ha strumenti per sapere come sia possibile valutare una moneta antica e/o perché non vuol perdere soldi / tempo e vuole monetizzare; almeno l'accortezza di fornire tutti gli strumenti per operare la perizia stessa (visto che la moneta se fosse vera qualche soldino potrebbe valerlo) se non per fornire un prodotto con "onestà" ad un possibile compratore, almeno per fare una richiesta in linea col mercato per massimizzare la resa direi che non solo sarebbe cosa furba ma anche opportunisticamente valida, no?2 punti
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Unico acquisto di oggi ad un euro, un'ulteriore acquisto non a un euro sarà posta in un altra sezione. Comunissima ma non l'avevo ancora, dieci milioni di esemplari per la comune circolazione per questa commemorativa del centenario della torre Eiffel.2 punti
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Direi Vienna (mi sembra di vedere il punto nello scudo) e come periodo secondo me siamo tra fine Ottocento e gli anni trenta. Penso possa essere uno degli ultimi di Vienna prima del passaggio dei conii all' Italia nel 1935 visto l' aspetto molto simile al tallero di Roma del "I tipo".2 punti
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Ciao a tutti, questo non è un post di un universo parallelo, qui voglio solo raccontare la storia di una moneta che ha avuto una vita molto breve, ma che fu per un molto più lungo periodo un simbolo di unità ed - appunto - identificazione di una regione: il Tirolo. Il periodo storico è l'insurrezione tirolese dei primi dell'800, scaturita dal fatto che, in seguito al Trattato di Pressburg del 1805 (tra l'impero austriaco sotto Francesco I e l'impero francese sotto Napoleone Bonaparte) il Tirolo fu annesso alla Baviera. Dal 9 aprile 1809, la popolazione fedele all'imperatore Francesco II d'Austria si sollevò e fu il locandiere Andreas Hofer a guidare la rivolta. L'11 del mese stesso, le sue truppe sconfiggono i bavaresi a Vipiteno e occupano Innsbruck, ma vittoria di Napoleone sugli austriaci dell'arciduca Karl permette ai bavaresi di riconquistare la città. Neanche il tempo di ritirare le truppe napoleoniche, che scoppia una nuova rivolta. Il 25 e 29 maggio, le truppe di Hofer sconfiggono nuovamente i bavaresi a Bergisel ed il 30 si riprendono Innsbruck. La vittoria napoleonica (favorita dall'invio di ben 40.000 uomini) nella battaglia di Wagram del 6 luglio rese vani i successi precedenti. Piegato l'esercito austriaco, vennero eliminate anche tutte le ultime sacche di resistenza. La rivolta fu così definitivamente stroncata e Hofer fu deportato a Mantova e lì fucilato dai francesi a nel 1810. Adesso qualcuno magari si chiede che cosa c'entra tutta questa storia con le monete? Ebbene, nonostante il periodo breve ed assai travagliato, i "ribelli" trovarono appropriato coniare una loro valuta per un periodo brevissimo (tra il 15 agosto e il 14 ottobre 1809), battuta nella zecca di Hall, cioè una moneta da uno e da 20 Kreuzer: tra tutti i guai di una guerra ma non avevano altro a cui pensare?!? qui la mia con la montatura, che aggiungo alla collezione di numisaltra. Qui ribadisco il concetto di unione che esprime il denaro (sempre che non venga imposto), come anche oggi il nostro Euro non è solo un biglietto da visita della comunità europea, ma anche il risultato di un patto di pace stretto tra nazioni che fino a quasi 100 anni fa si bastonavano a vicenda. Il mito di Hofer si cementò nella tradizione, ancora oggi viene ricordato come un eroe, caduto per la libertà. Per l'archivio: 20 Kreuzer / 1809 / Zecca di Hall / Ag. 585 ‰ / Ø 27 mm / 6,65 g. Per saperne di più: La guerra: https://it.wikipedia.org/wiki/Battaglia_di_Wagram L'uomo: https://it.wikipedia.org/wiki/Andreas_Hofer La moneta: https://en.wikipedia.org/wiki/Andreas_Hofer_Kreuzer Servus, Njk ============================= Una leggenda sull'esecuzione di Hofer: Quando Andreas Hofer si trovò di fronte ai granatieri francesi che dovevano giustiziarlo sui bastioni di Mantova, diede al comandante delle truppe l'ultima moneta che ancora possedeva: un Haller da venti kreuzer, dicendo che la moneta gli ricordava la sua amata patria. Poi Hofer gridò: "Fate fuoco!"2 punti
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Buongiorno a tutti, Oggi voglio condividere con tutti voi le mie due piastre del 1838 con sottocorona rigato... Il Pin a proposito delle righe scrive, a pagina 87 del suo pregevole lavoro, che sono una diligenza del primo incisore del rovescio, per indicare che lo spazio interessato dalle righe è di colore rosso. Unica differenza tra le due è la punteggiatura al rovescio. Un saluto a tutti. Raffaele.1 punto
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Salve, Sono un collezionista con qualche anno sul groppone e attualmente mi sto dedicando alla collezione di vittorio Emanuele III, a mio avviso al quanto impegnativa dal punto di vista degli anni e dal costo economico per trovale in alta conservazione. Ma al di là di questo ultimamente sto puntando le colonie di vittorio Emanuele III, quindi Somalia eritrea e Albania... A parte le quotazioni del gigante in fdc che sono veramente alte.. la domanda è, ma si trovano in fdc? Specialmente i lek, rupie e bese?? Mi sto guardando intorno ma io allo stato attuale trovo solo monete con grandig bb o spl.... Forse alla luce di ciò è il caso, visto la rarità e quindi la difficoltà nel trovarle, di mettermi l'anima in pace e fare una tipologica delle colonie? Chiedo a chi ha più esperienza con questo genere di collezione 😅 Grazie a tutti voi🙏☺️1 punto
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Esatto. Volendo ed impegnandosi un pochino, soluzioni si possono trovare.1 punto
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“Le monete da 5 lire del 1831 sia per la zecca di Torino che per quella di Genova che sono caratterizzate al rovescio da una croce centrale stretta nello stemma sabaudo sono sicuramente state le prime ad essere coniate per essere poi sostituite, probabilmente perché questa croce ritenuta troppo “stretta”, con quelli soliti che hanno la croce più larga. Pur essendo rare in se e per se, queste emissioni con la croce stretta diventano praticamente introvabili in alta e altissima conservazione, anche perché dal punto di vista collezionistico sono diventate una tipologia a se stante rispetto al tipo successivo.” https://auctions.nomismaweb.com/it/lot/560851/carlo-alberto-1831-1849-5-lire-1831-g-/1 punto
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Teodorico e il battistero degli ariani https://www.storicang.it/a/teodorico-e-il-battistero-degli-ariani_16345 Secondo sovrano barbaro di Roma dopo Odoacre, Teodorico seppe far convivere sudditi di origini e religioni diverse Tra quanto sancito nel 325 dal I concilio di Nicea vi fu la condanna dell’arianesimo: la controversia verteva sulla natura di Gesù a cui la Chiesa attribuiva la medesima natura divina del Padre – sulla base dell’homooùsios, il principio della consustanzialità – negata invece dalla visione ariana. Nonostante la condanna, l’arianesimo continuò a diffondersi, soprattutto tra i germani di culto cristiano. Tra questi, anche il sovrano ostrogoto Teodorico, la cui tollerante politica religiosa si scontrò – a due secoli dal concilio – con quella dell’imperatore bizantino Giustino I, improntata invece a una decisa lotta contro l’arianesimo. Di fede ariana, ma incline a una politica religiosa basata su principi di tolleranza, Teodorico volle che nella sua capitale, Ravenna, cattolici e ariani potessero praticare in libertà il proprio credo. Per questo motivo fece erigere doppi luoghi di culto e in nome della propria fede fece costruire una basilica con l’annesso battistero. L’edificio, a pianta ottagonale, è in laterizi. Unico decoro oggi rimasto all’interno del battistero è il mosaico della cupola, organizzato in due cerchi concentrici su fondo oro. Battistero degli ariani. Interno, cupola, VI secolo d.C., Ravenna Foto: Marco Ravenna / Age Fotostock Soggetto primario del mosaico è il battesimo di Cristo, raffigurato nudo nelle acque del Giordano. Ritratto secondo l’iconografia classica, Giovanni Battista impone la mano sul capo di Cristo. Alla destra di Cristo l’anziana figura in semplici drappi verdi è la personificazione del fiume Giordano, nelle cui acque fu battezzato Gesù. Il cerchio più esterno del mosaico raffigura il corteo dei dodici apostoli, tutti in paramenti bianchi e recanti una corona in mano. Tra Pietro e Paolo spicca un trono vuoto, evidente rimando al tema dell’etimasia, l’attesa del ritorno di Cristo per il giudizio universale. Sul trono è raffigurato anche un sudario, secondo alcuni chiaro riferimento alla natura umana di Gesù e quindi alla dottrina ariana stessa. Pietro e Paolo recano le chiavi e il rotolo delle leggi (traditio legis et clavium) che il Cristo affidò loro. Tuttavia la morte del sovrano prima e l’intervento di Giustiniano I dopo decisero che le tracce di Teodorico e dell’arianesimo in città fossero cancellate dalla storia. Il processo investì tutti i luoghi di culto ariani, tra cui un'altra basilica voluta da Teodorico – l’attuale Sant’Apollinare Nuovo – che conservava al suo interno un mirabile ciclo musivo. La conversione al culto cattolico, avvenuta nel 540, comportò anche un intervento sui mosaici che raffiguravano temi legati alla dottrina ariana. La conversione, su iniziativa del vescovo Agnello, implicò una damnatio memoriae, una sorta di condanna della memoria: se alcune fasce, quelle più alte raffiguranti santi, profeti e scene della vita di Cristo vennero lasciate integre, quelle inferiori – sopra gli archi tra le navate – riguardanti Teodorico e i rimandi più evidenti al credo ariano vennero ridecorate e in alcuni casi drasticamente alterate.1 punto
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Solo 15 minuti di successo?? Con quei soli elementi visibili avrà almeno 15 settimane di successo! Giusto il tempo di poter visualizzare tutte le monete dell'intera Numista dalla scoperta dell'America sino alla scoperta del buco nero!1 punto
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Credo sia dell’Austria, post anni 50. Però non essendo un grande esperto aspetterei qualche altro parere di chi ne capisce di più.1 punto
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Il Vocabolario Treccani 2017 riporta per “ritratto” anche il significato non comune di “copia di manoscritto o di un’opera d’arte”, al quale dev’essersi ispirato Il Langense per il suo rebus (per quanto i dipinti non diano l’impressione di opere d’arte!). Il significato non comune è anche relativo alla lingua dei primi secoli che dovrebbe essere bandita nei rebus moderni, ma mi sembra sia tornata in auge come dimostra il verbo nel rebus dell’ultima pagina della Settimana Enigmistica di questa settimana. Ora è presto per darne la soluzione e scoprire questo verbo, ma ne riparleremo dopo l’uscita del prossimo fascicolo. Buona domenica a te e agli amici rebussisti, apollonia1 punto
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Interessante anche la presentazione del volume “ La circolazione monetaria nel territorio di San Pietro Infine. Una guida introduttiva “ di Davide Fabrizi e Beniamino Russo Guerre e monete è’ invece un importante lavoro di squadra con ben 36 autori e oltre 1000 pagine nei tre volumi che saranno in vendita da Edizioni D’Andrea.1 punto
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Images of the robe analysis: A conservator looking at the construction details and for botanical remains in the fur. (top) Detail of the robe stitching. (middle) Skin side of the robe showing ochre. (bottom) (Photos: Royal BC Museum) In 2001, the remains of Kwäday Dän Ts'ìnchi were given back to the Champagne and Aishihik First Nations. He was then cremated in a closed ceremony and returned to the glacier where he was found. Nevertheless, scientific analyses continued be carried out on Kwäday Dän Ts'ìnchi. One of these studies managed to identify the types of food Kwäday Dän Ts'ìnchi consumed prior to his death. Analysis of Kwäday Dän Ts'ìnchi’s digestive tract showed that he had consumed shellfish and ‘beach asparagus’. Based on these pieces of evidence, it has been suggested that his last trip had started somewhere near saltwater. Analysis of Kwäday Dän Ts'ìnchi’s body, specifically his bones, muscle, skin and hair, also helped archaeologists understand his dietary habits. Scientific study of the first three suggests that Kwäday Dän Ts'ìnchi ate shellfish and / or salmon for most of his life, whilst analysis of his hair shows that he had been eating lots of meat a month or two prior to his death. Therefore, it has been proposed that Kwäday Dän Ts'ìnchi had been raised on the coast, spent the last month or two of his life in the interior, and his last days on the coast, prior to undertaking his final journey. Traditional weir used for trapping sockeye at Klukshu, 2003. (Photo: A.P. Mackie) Looking to Traditional Tales While scientific studies of Kwäday Dän Ts'ìnchi have provided many details about him (DNA analysis has even allowed scientists to trace 17 of his living relatives), there are many more questions that have been left unanswered. One of these is the purpose and destination of the journey he was undertaking. It has been suggested that a clue may be found in the traditional tales of the Chilkat, the Yakutat Tlingit and the southern Tutchone. According to these stories, there were once villages that existed on the Tatshenshi River, and that it was to one of these that Kwäday Dän Ts'ìnchi was traveling to. Map made by Chilkat trading chief Kohklux in 1852, which shows his Klukwan home, as well as the villages on the Tatshenshini River. The approximate location of the Kwäday Dän Ts'ìnchi discovery site has been added. (Champagne & Aishihik First Nations) Top image: Kwäday Dän Ts'ìnchi’s spruce hat, copper bead, and knife and a sketch drawn by late 19th century traveler of Shäwshe (Neskataheen/Dalton Post) Chief Ick Ars wearing a robe and hat similar to those found with the remains https://www.ancient-origins.net/history/long-ago-person-tracking-canadian-ice-man-0065801 punto
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Ma pensa... Io l' trovato sul treno tornando dall' ultimo viaggio a Roma ..🤗1 punto
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Ciao @Horasdoceo , per quanto riguarda la moneta come oggetto , mi associo a quanto gia' detto dagli altri utenti , anche perche' essendo una moneta molto molto rara (il Babelon alla sua epoca la quotava ben 150 franchi oro, una fortuna) , chi l' ha venduta o non sapeva nulla di monete romane credendola un denario qualsiasi , oppure era consapevole di essere una copia , anche se ben fatta , vendendola ad un prezzo bassissimo per non avere "rimorsi" di coscienza . La storia di questa moneta ci porta all' anno 53 a.C. quando Caio Cassio Longino era Questore di Crasso nella campagna contro i Parti riuscendo a fuggire a seguito del disastro di Carre ma difendendo la Siria dagli attacchi dei Parti che sconfisse presso Antiochia nel 51 . Fu eletto Tribuno del Popolo nel 49 e lascia Roma al seguito di Pompeo che lo mette a capo della flotta della Siria . Dopo la battaglia di Farsalo riesce ad incendiare molte navi di Cesare a Messina e a Vibo . Morto Pompeo si unisce a Cesare che lo nomina Pretore nel 44 , lo tradisce alle Idi di Marzo essendo tra i congiurati . Muore nella battaglia di Filippi nel 42 . La legenda del dritto C. CASSI. IMP. dovrebbe fare riferimento alla vittoria di Cassio sui Rodiesi , la testa e' della Liberta' , il rovescio M. SERVILIUS LEG. dovrebbe essere il nome di chi emise la moneta quando era Legato di Cassio , forse a seguito della stessa guerra contro i Rodiesi . Di questo personaggio Marco Servilio non ho notizie , l' unico Marco Servilio (Noniano) con prenome Marco fu Console nel 35 d.C. , troppo vecchio per essere lo stesso Marco Servilio della moneta . L' Aplustre (ornamento di nave) del rovescio e' simbolo del potere sul mare , il che rende plausibile questo simbolo come facente riferimento ai due personaggi della moneta e al fatto militare storico .1 punto
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Al di là della grafica ciò che differenzia le emissioni e consente una (sempre approssimativa) cronologia è soprattutto l'attenta osservazione della svalutazione in peso e titolo. Nei 2 secoli di denari a nome di Enrico varie sono state le le riforme monetarie. Da considerare, prima tra tute, è la differenza tra denaro imperiale e denaro terzarolo, che è fondamentale e la base per ogni classificazione di questo tipo di moneta. Il terzarolo, del valore della metà dell'imperiale, era detto terzarolo perchè contenente un terzo del titolo d'argento. Venne introdotto nel 1148 circa. I denari a nome di enrico emessi in epoca comunale continuarono anche durante e dopo la riforma monetaria di Federico I, che rentrodusse il denaro imperiale di buon peso e titolo proprio per contrastare le emissioni comunali autonome. Il MIR , per esempio, elenca in modo schematico e cronologico i vari tipi, anche senza perdersi in eccessive tipologie di varianti delle legende.1 punto
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Tutto molto interessante, grazie. Segnalo volentieri un libro a mio parere molto completo su Teodorico e la sua epoca, con contributi multidisciplinari interessanti ed approfonditi. Non facilissimo da trovare (l'ho cercato per anni, poi in una libreria antiquaria ne ho trovati 4, tutti acquistati, 3 dei quali regalati ad amici), ma con pazienza si può trovare. Inserisco la foto della copertina.1 punto
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DE GREGE EPICURI Moneta prodotta in Sardegna dopo l'occupazione romana, quasi sempre riconiata su moneta punica. Per questo probabilmente il rovescio sembra pasticciato.1 punto
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Ciao @giantieppo95 Una moneta di Arcadio o Onorio dalla tipologia VIRTVS EXERCITI, Costantinopoli. https://www.nummus-bible-database.com/monnaie-58530.htm1 punto
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Grazie mille Genny. 😂😂😂 Può sembrare monotona ma non lo è assolutamente. Grazie ancora. Un saluto Raffaele.1 punto
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Ciao Rocco e ciao a tutti. Come puoi vedere @Rocco68 è buona, non un falso. Una mia curiosità ora, ti è mai capitato di vederne un'altra di 56 completamente senza punteggiatura? Un saluto Raffaele.1 punto
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Buongiorno, ho terminato da pochi giorni la lettura del libro, ho apprezzato molto i testi, semplici e molto documentati, oltre alla qualità delle immagini, con molti ingrandimenti che permettono di apprezzare in pieno i particolari di questa monetazione, che rompe decisamente con la produzione milanese dei sovrani precedenti. Resta inteso che questa cesura interessa praticamente la monetazione europea, dovuta soprattutto al massiccio afflusso di metalli preziosi dalle Americhe, ma la possibilità di coniare monete di grande modulo ha permesso un ampio utilizzo della moneta a scopi propagandistici, perché la maggiore superficie disponibile consente la trasmissione di messaggi più articolati. Come si può non restare colpiti dai ritratti di Carlo V su queste monete, dove viene rappresentato alla stregua di un imperatore romano ed alle quali i contemporanei non potevano rimanere sicuramente indifferenti. Queste costituiscono la testimonianza della solenne dimostrazione del sorgere di un nuovo potere, che sanciva la fine del disordine ed il termine delle "guerre horrende de Italia". Nel testo di Antonio emerge anche il ruolo rivestito da Leone Leoni, un grande artista poliedrico, testimone dello scorcio del Rinascimento, forse uno dei primi a comprendere le possibilità offerte dall'adozione di questi nuovi nominali di grandi dimensioni. I suoi tentativi di creare monete con raffigurazioni complesse sono stati a volte frustrati da questioni tecniche, ma le monete effettivamente emesse e circolanti rappresentano una decisa cesura con lo stile della monetazione precedente, con un maggiore realismo e la chiara volontà di esaltazione della figura di Carlo V. Un testo assolutamente da leggere, un vero e proprio "must" che deve essere presente nelle biblioteche dei collezionisti e studiosi delle monetazione milanese e di Carlo V. Grazie Antonio Federico1 punto
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Adesione all'euro: i conservatori cechi bloccano l'introduzione Il Ministero ceco delle finanze e la Banca nazionale ceca ritengono che la Repubblica ceca potrebbe soddisfare i criteri per l'adozione dell'euro l'anno prossimo. Tuttavia, un progetto di relazione mostra che non sono raccomandati passi avanti verso il riavvicinamento alla zona euro. Il Ministero delle Finanze, coautore del rapporto, è guidato dal Partito dei Cittadini Democratici (ODS/EKR), che in molti casi è scettico riguardo a un'ulteriore integrazione europea e non sostiene la valuta comune dell'UE. Nonostante i progressi, il rapporto afferma esplicitamente che il governo non dovrebbe “fissare una data obiettivo per l’adesione all’area dell’euro” e “non cercare nemmeno di aderire al meccanismo di cambio (ERM II)”. Il rapporto non è ancora disponibile al pubblico, ma potrebbe essere visualizzato dal media partner di Euractiv, Hospodářské noviny . Diversi ministri della coalizione pentapartitica mettono ora in discussione il progetto di risoluzione così formulato nel processo interministeriale. Quindi la gente è infastidita dal fatto che il Ministero delle Finanze dica una cosa e ne raccomandi un'altra. "L'analisi presentata mostra che l'economia ceca è pronta ad adottare l'euro e che i rischi [di un simile passo] sono piuttosto bassi", ha affermato durante i lavori il ministro degli Interni ceco guidato da Vít Rakušan (STAN). Altri ministri concordano con le critiche. In particolare, il ministro dello Sviluppo regionale Ivan Bartoš (Pirati/Verdi/ALE) e il ministro della Ricerca e Innovazione Helena Langšádlová (TOP 09/PPE). Mentre STAN, TOP 09, KDU-ČSL e i Pirati sono apertamente favorevoli all'introduzione dell'euro, l'unico partito contrario resta il partito conservatore ODS. Anche le aziende spingono per l'introduzione della moneta europea, poiché l'economia ceca è orientata verso le esportazioni verso gli altri paesi dell'UE e i tassi di cambio sono sfavorevoli per le aziende. Secondo Hospodářské noviny, il Ministero delle finanze ha respinto la maggior parte delle obiezioni. Il rapporto deve ancora essere approvato e dovrebbe essere votato dai ministri cechi a dicembre. https://www.euractiv.de/section/europa-kompakt/news/euro-beitritt-tschechische-konservative-blockieren-einfuehrung/1 punto
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Che io sappia, qualora riuscissi a venderle con un plusvalore, tale plusvalore non sarebbe tassato. Sempre che tu non venda monete da investimento. Non ci sono limiti quantitativi. Poi quanto chiedi e molto generico - ‘per non avere problemi’ di che tipo? Hai qualche paura / preoccupazione specifica?1 punto
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Buonasera, Posto un grano falso d'epoca. Al rovescio si può notare la legenda retrograda1 punto
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A questo punto ti conviene optare per la tipologica, considera che per la Somalia per quanto riguarda la 1/2 rupia e la rupia per l' anno di coniazione 1919 di solito si trovano con minor difficolta in alta conservazione avendo circolato poco rispetto agli anni precedenti. Pero se decidi di fare una tipologica mirata opta per il 1910 o il 1913 che sono gli unici 2 anni in cui è stata coniata la serie completa 1 besa, 2 bese, 4 bese, 1/4 di rupia ,1/2 rupia e 1 rupia.1 punto
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Salve! Innanzitutto grazie per la risposta!! Bè il mio discorso nasceva dal fatto che già completare Vittorio Emanuele III in fdc diventa veramente impegnativo ma comunque fattibile perché con pazienza e tempo si trovano, invece noto che non si riescono a trovare le colonie in fdc, per non parlare poi dei costi veramente alti. La mia domanda è come mai non si trovano o si fa' comunque più fatica nel trovarli in alta conservazione? A questo punto visto la difficoltà, non conviene optare per la tipologica delle colonie? Che comunque non sarebbero poche quelle da cercare... Mi pare circa una quindicina! Grazie mille1 punto
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Buongiorno @lord_orione e benvenuto nel forum. Sicuramente la monetazione per le colonie ha il suo fascino oltre che da un punto di vista storico anche per alcune tra le più grandi rarità del regno d' Italia come ad esempio la rupia del 1921 per la Somalia o gli 1 e 2 lek del 1940 e 1941 per l' Albania attorno alle quali si sono costruite storie tra verità e leggenda. Se ti interessa il settore puoi andarti a vedere il catalogo dell' asta Nomisma Verona "DA ASSAB ALL' AFIS" che si è tenuta il 12 Novembre scorso, vera pietra miliare per la monetazione delle colonie per le numerose grandi rarità esitate. Quanto alla conservazione ti assicuro che monete in FDC, per questa tipologia, se ne trovano certamente anche se sono principalmente ad appannaggio delle case d' asta vista la loro difficile reperibilità in queste conservazioni. Purtroppo l' andamento di questi ultimi anni ha esasperato la ricerca delle altissime conservazioni ed il prezzo di taluni esemplari ne ha risentito particolarmente al rialzo. Questo non toglie che se non si cerca solo il FDC assoluto si possono trovare dei pezzi di grande fascino anche in alta conservazione ma dai prezzi sicuramente più abbordabili. e poi la bellezza del collezionismo sta anche in questo: cercare ...cercare.. fino a che troverai pezzi che ti faranno emozionare...come succede anche a me quando entra in collezione una nuova moneta ....1 punto
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Grazie di cuore a tutti i nostri soci indistintamente per aver partecipato alla 60° edizione e al pubblico per la grande presenza, rendendo l'evento tenutosi sabato e domenica scorsa, un successo straordinario, omaggiando in modo adeguato la memoria del nostro caro Salvatore Correale. Un vortice appassionante di conoscenze, di scambi di idee, in un ambiente totalmente familiare e respirando aria di leggerezza, emozioni indimenticabili. Un ringraziamento speciale va al proprietario dell'Hotel Gambero e a tutto lo staff, che hanno messo a nostra disposizione una struttura straordinaria. La loro gentilezza e professionalità hanno reso l'organizzazione molto più agevole e piacevole. Desideriamo esprimere un ringraziamento speciale al nostro caro amico Pietro Paolo Testa, un grande numismatico di lunga data e socio prezioso. La sua dedizione, determinazione ed energia sono stati fondamentali per rendere queste due giornate un successo soprattutto dal lato umano. Paolo ha voluto mettere un sigillo, con la sua autorevolezza, schiettezza, dimostrando fattivamente la sua vicinanza e supporto incondizionato alla manifestazione di Castellammare di Stabia. La sua presenza ha significato tanto per noi e grazie alla sua vasta conoscenza per la storia e la cultura che circonda le monete classiche, ha arricchito i presenti con i suoi preziosi contributi. Siamo grati alla sua profonda amicizia sincera, un pilastro fondamentale, non dimenticheremo mai la sua generosità e il suo grande affetto. Un particolare ringraziamento va alla dirigente di Poste Italiane, Elvira Graziano, per la professionalità insieme alle due colleghe dell'ufficio filatelico di Castellammare di Stabia e Pompei, il successo dell'annullo filatelico, è stato possibile grazie al loro impegno e savoir-faire. Siamo grati a tutti gli organi di stampa, giornali online e siti, forum di numismatica e filatelia, gruppi Facebook, per la continua fiducia e per il sostegno, per l'opportunità di condividere la nostra passione, il vostro supporto ci ha permesso di raggiungere e coinvolgere un numero sempre maggiore di appassionati e collezionisti da ogni zona d’Italia. Ci auguriamo di poter contare sulla vostra partecipazione anche negli eventi che abbiamo in programma per il 2024, primo tra tutti il 2 febbraio per festeggiare i 30 anni dalla fondazione dell’Associazione Circolo “Tempo Libero”, siamo sicuri che saranno altrettanto emozionanti e pieni di successo. Grazie ancora a tutti e arrivederci al prossimo anno…con l’entusiasmo, il calore umano identitario unico del Memorial Correale, dal 1994 creiamo rapporti umani non mercanti itineranti! “I soldi fanno i ricchi, ma è il rispetto, l’educazione e l’umiltà che fanno “signore”. Se non ce le hai, resti sempre e solo un pezzente.” Antonio De Curtis in arte Totò1 punto
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