Classifica
Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/03/23 in tutte le aree
-
Buonasera a tutti, credo di essere finalmente riuscito a completare la serie grazie ad un Amico che mi ha regalato il famoso 1790 SICI. Saluti Alberto5 punti
-
...una nota ditta tedesca, che produceva le cassette di più analogici tempi passati (quelli di noi che negli anni'80-90 avevano un'autoradio di sicuro se le ricordano) https://commons.wikimedia.org/wiki/File:CassetteTypes2.jpg agli albori produceva tutt'altro: era una "F"abbrica di "S"oda ed "A"nilina, nella regione del "B"aden (un Land a sud, incastrato tra la Francia e la Svizzera). E qui chiudiamo il cerchio Azione da 200 Marchi del 1925 qui il dettaglio del timbro a secco (cosa che apprezzo particolarmente, soprattutto sulle banconote: una "filigrana" che si sente con i polpastrelli) con il foro di annullamento. Questa addirittura me la hanno regalata quando ho fatto un altro acquisto, ma vale circa due-tre euro, non di più: un pezzettino di storia alla portata di tutti! Servus, Njk4 punti
-
Bè non proprio, la sezione cartamoneta e scripofilia era regolarmente con i piedi sotto il tavolo. Presenti quasi tutti quelli del gruppo " i radicali numismatici". Chi sono i radicali numismatici? Basta collegarsi il giovedì sera dopo le 21:30...4 punti
-
Il primo di tre video curati da Andrea Cavicchi che ripercorrono una figura chiave nel passaggio di Roma dalla Repubblica all’Impero: Augusto narrato dalle sue coniazioni, autentici capolavori d’arte, comunicazione e propaganda Diamo a Cesare quel che è di Cesare: PRODUZIONE A CURA DI EUGUBIUM studio numismatico in esclusiva per Cronaca Numismatica https://www.cronacanumismatica.com/la-vita-e-la-figura-di-augusto-attraverso-le-monete-1a-parte/3 punti
-
Ma secondo te tutti dovrebbero essere dei professionisti nel settore finanziario non esistono vecchi braccianti umilissimi operai . Se io vado in un negozio autorizzato Rolex mi aspetto che mi dia un Rolex non una patacca. Secondo te, io dovrei prendere l'aereo e andare alla casa madre e accertarmi.3 punti
-
Buongiorno. Questo è il regalino che mi sono fatto ieri a Verona. Interessante scudo della croce di Pasquale Cicogna, massaro Alvise Baffo. Particolarità è che al dritto non ha nessun segno di interpunzione tra le diverse parole. Non ho trovato questo particolare ne riportato nel corpus ne in nessun altro scudo almeno a mia memoria. Cosa ne pensate. Variante interessante? Inedita? Grazie e buona giornata a tutti.3 punti
-
Ho preso questa moneta del 1881 che mi è piaciuta sin da subito, anche per accrescere le monete di Haiti della mia raccolta, del XIX secolo ne ho veramente pochissime + alcune degli anni '70-80 del XX secolo. L'an 78 è riferito all'indipendenza dalla Francia ottenuta il primo gennaio del 1804. Se presenta bene, ha solo un punto di corrosione sotto il quarto numero della data. E' stata coniata a Parigi secondo i parametri del 10 centimes Ceres (produzione 1870-1898) in circolazione in Francia (bronzo gr. 10 ⌀ 30 mm), ma con un nominale da 2 centimes una volta che 1 gourde haitiano era equivalente a 5 franchi francesi. In buona sostanza la moneta da 1 gourde in argento (produzione 1881-1895) condivideva gli stessi identici dati ponderali (Ag.900 gr. 27 ⌀ 37 mm) con le monete da 5 franchi francesi d'argento in circolazione nella stessa epoca, del resto anche Haiti figurava tra i Paesi allineati con l'UML.2 punti
-
Le banche devono per legge consigliare investimenti appropriati. Inoltre devono anche far soldi. Anche i tecnici terzi devono far soldi. E non hanno la bacchetta magica. Io investo soldi ma non mi permetto di consigliare un investimento ad un amico..2 punti
-
Il paragone mi spiace ma secondo me non calza molto.. l’orologiaio come il numismatico vendono un oggetto che mi deve innanzitutto piacere, e se io penso di fare un acquisto per guadagnarci forse più che pagare un consulente ho bisogno di avere un amico abbastanza evoluto da farmi capire che non dovrei approcciare questi acquisti in un’ottica di investimento. Ciò non toglie che un orologio o una moneta da 30.000 euro li posso comunque comprare e nessuno mi sta truffando, a meno che non mi stia cercando di convincere che dovrei comprarli perché domani li rivenderò a 35.000 euro. le banche invece hanno una storia abbastanza consolidata di consigli fuorvianti ai risparmiatori, quando invece ci si aspetta che loro mi consiglino su come investire i risparmi per ottenere dei rendimenti. Allora come si spiegano i Parmalat, i Cirio, i bond Argentina, le azioni Etruria.. che molte banche abbiano affilato i propri bilanci sulle spalle di tanti piccoli risparmiatori penso che sia un dato di fatto.. a chi si doveva rivolgere mia nonna per farsi dire che in Parmalat c’era un buco miliardario? E infatti le condanne sono arrivate. E questa è storia. Ed è una storia che si è ripetuta tante volte.. e la verità è che quando una perdita è dietro l’angolo nessuno è nella posizione di consigliare un povero riasparmiatore.. comunque concordo che andiamo un po’ off topic rispetto all’intento di chi ha avviato questa discussione2 punti
-
Ma scusa non hai mai sentito un professionista finanziario andare in galera? Non so perché tu voglia dare dei stupidi o idioti (per modo di dire)a tutti quei poveracci che hanno perso i loro risparmi. Io ho 65 anni e le mie prime azioni le ho comprate a 19 anni e da allora mi è andata bene e a volte male ma consapevole di rischiare. Le azioni bancarie offerte dalle banche erano carte false con bilanci falsi fatti apposta anche per i tecnici finanziari ,tanto per dirti io mi sono salvato per un fatto esterno,ma il mio amico consulente finanziario ha perso una bella cifra . Credo che non ci sia altro da aggiungere.2 punti
-
Purtroppo la gente entra in banca pensando che in quel posto vengono messi a frutto i propri risparmi. E pensano che lo facciano professionalmente. E tutto questo è vero. Professionalmente però vuol dire farlo secondo le regole, che non tutelano chi compra (anche se così sembrerebbe) ma tutelano chi vende! É un paradosso ma vi garantisco che è così. Se io sono basato a Londra, che è fuori da ue, consiglio un investimento in Italia, faccio perdere i soldi, sono passibile di denuncia e devo risarcire il povero investitore inconsapevole. Se io apro una filiale europea, preparo tutta la mole di carta che mi si richiede per avere la licenza Europe (mifid e scartoffie inutili) faccio perdere il povero investitore inconsapevole, sono inattaccabile.. ora ditemi chi tutela la legge.. il povero investitore oggi giorno non ha altra alternativa che farsi spiumare dalle banche.. mi spiace dirlo.. poi non sempre viene truffato, ma surclassato di inutili commissioni quello è sicuro..2 punti
-
Non vorrei essere stato frainteso, ma mi pare di aver scritto abbastanza chiaro. Mi sembra di aver riconosciuto, e tutti te ne abbiam dato atto, che questo due lire lo hai comperato bene. E qui finisce la contestualità. Ma questo non toglie che, in generale, le conservazioni MB e BB sul mercato stiamo soffrendo, e da anni, e non soltanto le monete comuni o rare, ma anche quelle molto rare o, in taluni casi, financo rarissime. Non lo dico io, basta consultare i risultati delle aste dove, ad esempio, scudi colli lunghi in BB non te li pigliano neanche a centocinquanta euro, quando 6/7 anni fa ce ne volevano 350-400, anche per i millesimi più comuni come il 1850 Genova. Sono dati di fatto, osservazioni empiriche, non teorie, e si estendono tranquillamente anche alla tipologia del tuo 2 lire. Il 1903, anno più raro, in BB sta precipitando nelle quotazioni, e adesso si trova anche a 1.500 euro, cifra che con qualche anno fa ci compravi un MB. Il FDC (vero) di questa moneta invece supera tranquillamente i 25.000 e in alcuni casi i trenta. Detto questo, che i neofiti, qualità che sovente si sposa con possibilità finanziarie generalmente limitate, siano contenti di questa situazione in cui la forbice di prezzo tra conservazioni si allarga a vista d’occhio, e’ ovvio, e li favorisce, come dici te, nel “farsi le ossa”. Ed è un fenomeno che dal punto di vista squisitamente culturale e divulgativo della numismatica moderna è certamente positivo. Superata questa fase poi, però, in molti casi si fa avanti il desiderio di migliorare le conservazioni delle proprie monete. E allora son dolori. Tutto qui.2 punti
-
Ciao @Scudo1901, ecco il mio 5 franchi 1812 Torino di recente acquisizione.2 punti
-
Ma anche no, in teoria sarebbe più da Agorà, ma lasciandola qui può darsi che qualcuno prima di chiedere un'identificazione la legga e si comporti di conseguenza... sì, col ca@@o petronius2 punti
-
Salve. Come già anticipato ieri, pubblico la mia piastra 120 grana 1785 con, al rovescio, 8 gigli e 2 punti in verticale all'interno degli 8 gigli. Invece, manca del punto la sigla "C" che fiancheggia la corona. Saluti.2 punti
-
Il buon Grimoldi col Gazzettino #10 (alla sua destra non riesco a ricordare chi sia).2 punti
-
2 punti
-
Denaro di Chiarenza per Filippo di Savoia-Acaia (1301 - 1304). Mario2 punti
-
Buongiorno a tutti, una delle mie prime piastre acquistata su Ebay nel 2014 da un vecchio collezionista. Pagata veramente poco, non è in stato di conservazione ottimale ma mi attirò la patina di lunga raccolta. Ero agli inizi, ho scoperto poi successivamente di aver acquistato un variante non comune... Che ne pensate? Grazie e buon WE2 punti
-
Con la chiusura d'anno arriva una bozza definitiva per l'anno prossimo 2024, salvo modifiche di volta in volta il congresso di stato il 28/11/2023 Approva il seguente programma di emissioni numismatiche per l’anno 2024: − Moneta commemorativa da euro 2 (due/00), versione fior di conio, dedicata al “530° anniversario della scomparsa di Ghirlandaio” Moneta commemorativa da 2 euro (due/00), versione fior di conio, dedicata al “50° anniversario della Dichiarazione dei diritti dei cittadini e dei principi fondamentali dell’ordinamento sammarinese” − Monete in metallo vile dedicate al Calendario lunare cinese: cavallo, capra, scimmia − Monete da euro 5 (cinque/00) in argento, versione proof, dedicate ai Grandi compositori della musica: Centenario della scomparsa di Giacomo Puccini − Monete da euro 10 (dieci/00) in argento, versione proof, dedicate ai Corpi militari e di polizia sammarinesi: Guardia di Rocca − Serie divisionale fior di conio − Serie divisionale fior di conio con moneta d’argento da euro 5 (cinque/00) dedicata alle “Farfalle” − Serie divisionale con entrambe le monete commemorative da euro 2 (due/00) versione proof − Moneta da 1 oncia argento 999 dedicata al “Falco Pellegrino” − Moneta da euro 20 (venti/00) in oro;1 punto
-
Tra i tanti magistrati monetari repubblicani che emisero monete , uno di loro ha destato come nome SAFRA interpretazioni diverse tra due colossi studiosi di numismatica romana : Sydenham e Crawford circa la corretta identificazione storica di Spurio Afranio , personaggio che rimane comunque storicamente sconosciuto . Questa attribuzione monetale riferita a Spurio Afranio inizia con il Sydenham , le cui monete le attribuisce ad un certo Spurio Afranio pur non essendo presente il punto dopo la S che indirizzerebbe con certezza alla Gens Afrania , ma come spiegato il Crawford non concorda con l' assegnazione di questo nome ipotizzato dal Sydenham , leggendo nella moneta non S. AFRA ,bensi' SAFRA . Questa discordanza di opinione tra i due numismatici della repubblica romana deriva dal fatto che nelle monete repubblicane con presenti i nomi (gentilizi o cognomi) impressi dai monetieri , sono tutte precedute dal prenome tramite la lettera iniziale seguita dal punto divisorio dal gentilizio o dal cognome , come dovrebbe esserci tra la S e AFRA . Leggendo le monete di questo monetiere non e’ presente nessun punto tra S e AFRA che possa con certezza fare riconoscere il monetiere SPURIO AFRANIO . Crawford ipotizza che SAFRA potrebbe essere considerato come il cognome o soprannome del monetario Spurio Afranio , ma in questo caso accettando il cognome di Spurio Afranio come quello di SAFRA , il vero gentilizio potrebbe anche rimanere sconosciuto in quanto teoricamente attribuibile a qualsiasi altra Gens . Questo potrebbe comportare che lo Spurio Afranio probabile emettente delle monete potrebbe anche non essere il personaggio della Gens Afrania , bensi’ uno sconosciuto magistrato soprannominato SAFRA , parola di probabile origine non latina , poiche’ l’ unico soprannome conosciuto durante la repubblica in uso dalla famiglia Afrania , era STELLIO . Anche nell’ Impero nessuno degli Afranii aveva cognome SAFRA , almeno fino al 382 d.C. data dell’ ultimo Afranio Siagrio storicamente conosciuto come Prefetto di Roma e successivamente come Console nel 382 sotto l’ Imperatore Graziano . La gens Afrania era una Gens plebea romana presente dal II secolo a.C. . Il primo membro illustre della Famiglia fu Gaio Afranio Stellio, che divenne Pretore nel 185 a.C. Gli Afranii erano una Gens probabilmente originaria del Piceno , il che li legherebbe a Pompeo Magno e alla Gens Pompeia , infatti la figura storica di Lucio Afranio , che detenne il consolato nel 60 a.C. , era nativo di Picenum , attuale Ascoli Piceno , mentre Tito Afranio fu uno dei capi della confederazione italica durante la Guerra sociale . Concludendo l’ articolo , le ipotesi per tentare di individuare questo misterioso monetario repubblicano che si firmava SAFRA dovrebbero essere non piu’ di tre : 1) che si chiamasse Spurio Afranio Safra e che si firmasse sulle monete solo con il cognome SAFRA 2) che effettivamente il monetario fosse Spurio Afranio che volontariamente o per errore avesse “dimenticato” di apporre nelle sue monete il punto dopo la S. diventando in tal modo il S. AFRA , come ufficialmente conosciuto . 3) (la meno probabile) , che SAFRA fosse un personaggio sconosciuto alla storia con questo cognome . Infatti nessuno degli Afranii dalla Repubblica al basso impero aveva cognome SAFRA , che quindi appartenesse ad altra Gens non identificabile . Ultima considerazione riguarda il supposto prenome di Afranio , cioe’ Spurio , prenome rarissimo nella storiografia romana , di cui ricordo a memoria solo pochissimi altri personaggi storici con questo prenome , tutti appartenenti alla Gens Postumia : Spurio Postumio Albino Caudino , Console nel 334 e nel 321 a.C. piu' altri due omonimi Spurio Postumio Albino , Consoli rispettivamente nel 186 a.C. e nel 110 a.C.. Questo prenome latino Spurius , ma di origine forse etrusca , non ha un significato molto lusinghiero , tutt’ altro , infatti significa un individuo nato da una relazione illegittima adulterina , oppure di un figlio legittimo ma non desiderato o voluto . Due Denari e due bronzi , Semisse e Quadrante , nel quali si nota molto bene il nome completo SAFRA senza il punto divisorio .1 punto
-
Salve vi mostro una cartolina della raccolta di famiglia, questa è catalogata in un filone di raccoglitori a tema ‘Natale’. Essendo in zona di guerra e avendo un bell’annullo nitido la condivido con voi e chiedo ai più esperti maggiori informazioni. Ringrazio in anticipo1 punto
-
Con bonarietà ed affetto Prima di postare una fotografia per un riconoscimento, vivaDio controlla le seguenti cose: vedi qualcosa dalla tua foto? No, non barare, dalla foto che hai appena scattato, non dalla moneta. Quella noi non ce l'abbiamo in man o come te. No? Ecco... La luce sarà sbagliata. Rifalla, ca@@o! Cosa dovremmo vedere in un pezzo di carbone fotografato al buio di una notte senza luna in una stanza senza finestre? Non abbiamo mica la vista di Superman! E neppure gli occhiali a raggi x delle pubblicità anni '80. la tua foto è mossa? Non siamo Mandrake. blocca il tuo telefonino da 1400 euro e rifalla, ca@@o! I nostri occhi non hanno uno stabilizatore incorporato. la tua foto non è a fuoco? sii più preciso e rifalla, ca@@o! che devo venire a tenerti fermo il telefonino di cui sopra? la moneta nella tua foto appare più piccola di un seme di senapa? e rifalla, ca@@o! Hai pure la funzionalità "macro". Fa schifo, ma c'è. Cosa dovremmo riuscire a vedere da un'immagine che è il 2% del tuo fotogramma? il granellino di senapa va giusto bene per le parabole evangeliche, non per identificare e valutare una moneta! Amen, Alleluja1 punto
-
Un po’ offtopic lo siamo, siamo passati per Davos a truffe bancarie, io volevo solo sapere come proteggere le mie monetine (a proposito grazie per i consigli). Ma per me non è un problema, se la discussione interessa. ps. Io i miei investimenti li faccio da me, anzi vado in banca a chiedere cosa consigliano e poi faccio il contrario! Hahahahahahah! (questo non è un consiglio d’investimento!)1 punto
-
Ma secondo te le banche non hanno i mezzi per comperarsi anche i pareri tecnici? Io lo dubito fortemente ...1 punto
-
"Crucco" è un termine in prevalenza dispregiativo, un po' come dire "italiani spaghettari / pasta-pizza-mandolino", "francesi baguettari", "crucchi krauten e birra" e via bestialità del genere.1 punto
-
Non ci sono più i "crudinatori" di una volta, vero @littleEvil? . Forza giovani leve applicate le semplici regole del post#1!... salite a bordo ca@@o!1 punto
-
1 punto
-
1 punto
-
Un fine diplomatico... che non sa che potrebbero farlo per davvero. Scherzi a parte la pochezza di questi personaggi che incarnano lo Stato come fosse un film western è disarmante1 punto
-
Complimenti, direi gran bella moneta, con conservazione di tutto rispetto. Bella!!1 punto
-
https://www.museivaticani.va/content/museivaticani/it/collezioni/aree-archeologiche0/necropoli-della-via-triumphalis/necropoli-della-via-triumphalis.html Necropoli della Via Triumphalis Questa area archeologica è un eccezionale esempio di un antico sepolcreto romano. La parola necropoli, dal greco necròs (morto) e pòlis (città), indica una “città per i defunti”. Poiché la legge romana vietava di cremare e seppellire i defunti all’interno delle città per ragioni di sicurezza e di igiene, troviamo aree cimiteriali lungo le strade al di fuori del centro urbano. Il passaggio dei viaggiatori alimentava il ricordo dei defunti, ma era soprattutto l’attività dei vivi che era ben presente nelle necropoli: attraverso particolari pratiche e riti funerari gli antichi romani mantenevano il legame con i propri cari scomparsi e stabilivano un contatto con l’Aldilà. Tutte queste attività sono particolarmente documentate nella necropoli che si è sviluppata lungo il tratto della Via Triumphalis prossimo alla città. Dal margine di questa via, che costeggiava il colle vaticano, le tombe si distribuivano lungo le pendici collinari su vari terrazzamenti. Il paesaggio era caratterizzato da una grande varietà di sepolture, collettive e individuali, da viottoli e piazzole, spesso utilizzate per le cerimonie legate al culto dei morti. Si tratta di un sito archeologico unico per l’ottimo stato di conservazione dei reperti e di grande interesse per approfondire la conoscenza delle pratiche funerarie pagane. In molti casi sono state ritrovate le stele funerarie iscritte che chiariscono le identità dei defunti e le loro storie individuali, spesso di personaggi appartenenti alle classi sociali medie e più umili della Roma imperiale. Periodo 1 Le sepolture più antiche, che risalgono alla fine del I secolo a.C., documentano la pratica dell’incinerazione. Queste erano distribuite sul colle vaticano a vari livelli del pendio, ove c’era ampia possibilità di occupare gli spazi funerari ritenuti più idonei. Nel panorama dovevano risultare più evidenti le tombe collettive, destinate comunque ad un numero limitato di sepolture; spesso questi sepolcri accoglievano una famiglia o tutt’al più un ristretto gruppo familiare. Si trattava di tombe di piccole dimensioni; anche se la forma delle tombe poteva variare, tutti i sepolcri presentavano degli alloggiamenti per collocare nelle pareti e nei pavimenti le singole urne cinerarie. Altro tipo di sepolture collettive erano dei recinti in muratura, le cui pareti ospitavano le olle e l’area centrale era a cielo aperto. La necropoli della Via Triumphalis accoglieva anche molte sepolture individuali. Le più numerose erano rappresentate da olle sparse qua e là nel terreno, spesso coperte da anfore. Questo tipo di sepolture potevano essere accompagnate da stele funerarie infisse nel terreno, ma le più umili erano perfino prive di segnacoli. Le ceneri dei defunti potevano essere deposte anche in are-cinerario, ossia piccoli monumenti in pietra, a forma di altare e provvisti di dedica, che spiccavano tra gli altri edifici in muratura. Così doveva apparire il paesaggio sepolcrale nel periodo compreso tra la fine del I sec. a.C. e la fine del I sec. d.C. Periodo 2 A partire dalla seconda metà del I secolo d.C. fino ai primi decenni del II secolo d.C. tutti gli spazi del sepolcreto rimasti liberi furono occupati da nuove tombe e l’area fu risistemata creando terrazzamenti lungo il fianco del colle e piazzole, sulle quali si affacciavano i singoli sepolcri. Poiché alcune tombe erano state sepolte da cedimenti del terreno, si creò la necessità di costruire nuove tombe in muratura; queste avevano dimensioni maggiori delle precedenti ed avevano eleganti decorazioni in stucco e pitture. Quattro tombe di medie dimensioni, erette a schiera e allineate secondo il percorso della Via Triumphalis, si imposero a contenimento della pendice, laddove questa era stata sconvolta da una grande frana. In questo periodo comincia ad affermarsi la pratica dell’inumazione. I sepolcri, che spesso apparivano come camere sepolcrali a rito misto, presentavano all’interno le olle cinerarie e contemporaneamente gli spazi per le inumazioni (formae), ricavati sotto il piano pavimentale o a parete entro piccoli archi (arcosoli). Talvolta gli inumati potevano essere deposti direttamente entro delle fosse scavate nel terreno oppure entro sarcofagi posizionati all’aperto a ridosso delle tombe. Periodo 3 Dalla metà del II sec. fino al IV sec. d.C. il paesaggio della necropoli era dominato da tombe a camera più imponenti, affiancate le une alle altre. Questi sepolcri si inserivano tra i vari salti di quota del terreno, regolarizzati da vari interventi per fronteggiare i continui smottamenti del colle. Nella parte settentrionale dell’area archeologica, intorno alla metà del II secolo d.C., una grande frana di ghiaia e argilla investì il pendio arrestandosi contro una fila di colombari. In seguito a questo evento, che comportò un innalzamento del terreno di oltre un metro, vennero realizzati due lunghi muri paralleli che determinarono tre terrazzamenti, a loro volta collegati da rampe. Il livello mediano fu occupato da una strada, che gli archeologi hanno individuato nella parte centrale dell’area oggi visitabile. La capienza maggiore delle camere sepolcrali permetteva di inserire anche dei sarcofagi che contenevano i defunti inumati, secondo la pratica funeraria oramai prevalente nel mondo romano. I corpi erano deposti soprattutto nei loculi sottostanti gli arcosoli. Sempre più numerosi rispetto al periodo precedente, gli arcosoli caratterizzavano l’altezza delle pareti e interessavano anche il piano sottopavimentale. Altre sepolture ad inumazione, relative a individui di livello sociale modesto, erano costituite da fosse direttamente scavate nel terreno tra gli edifici, talvolta addossate a ruderi di sepolcri ormai interrati. MAPPA INTERATTIVA: https://www.museivaticani.va/content/museivaticani/it/collezioni/aree-archeologiche0/necropoli-della-via-triumphalis/mappa-interattiva.html TOUR VIRTUALE: https://www.museivaticani.va/content/museivaticani/it/collezioni/aree-archeologiche0/necropoli-della-via-triumphalis/tour-virtuale.html1 punto
-
Nessun accanimento, solo mancanza di riempimento per scarsità di metallo in quel punto… corrisponde un punto simile anche al dritto . Il che già da se è una cosa strana da trovare su un aureo …..mah…1 punto
-
L’esemplare di Elsen è meglio conservato, ma sembra che qualcuno si sia accanito sul VO X (vota suscepta) dello scudo per questa emissione dei Quinquennalia.1 punto
-
1 punto
-
Infatti dovrebbe essere il terzo esemplare, almeno che… Per l’esemplare di Münzen & Medaillen AG Basel, il pedigree risale almeno all’anno 1906, data della vendita dalla ditta A. Hess Nachfolger. La didascalia della vendita del 2003 è interessante: Menziona l’aureo riportato da Cohen grazie alle descrizioni del «ancient catalogue » della BNF ( Cohen 395) e che venne rubato al Cabinet des Médailles durante la leggendaria rapina nel 1831. « Non esistendo disegni, calchi in gesso o pasta di zolfo dell'unico esemplare (di Parigi), non possiamo né provare né escludere che l'attuale aureo sia l'esemplare parigino. Tuttavia, questa visione è rilevante solo da un punto di vista storico e certamente non secondo criteri giuridici. » Appunto, c’è la prescrizione, ma possiamo rammaricarci che la casa d'aste Elsen a sua volta non menzioni questo furto riguardo un aureo per di più privo di qualsiasi pedigree, poiché anche qui non è da escludere che si tratti della moneta rubata a Parigi.1 punto
-
@SemperFidelis non trascurare i libri.Riserva sempre un determinato budget per i libri e per gli abbonamenti alle riviste di Numismatica"Monete Antiche" e "Panorama Numismatico" . "Cronaca Numismatica" è on line gratis. odjob1 punto
-
Sono perfettamente d'accordo con te, solo un appunto: il pubblico preferisce lo spicciolo e il sensazionale non solo per un fatto di gusto personale (cioè perché preferisce la pappa pronta) , ma molto spesso per esigenze di tempo (il lavoro e la famiglia non sempre consentono di poter dedicare molto tempo ai propri interessi) ed anche per una questione di comprensione (non tutti hanno avuto la voglia o la fortuna di poter studiare), quindi si rapportano con quello che è più immediato che non necessita di un dispendio di tempo e di molte nozioni pregresse. Fatto sta che questa scissione rende molto più godibile entrambe le offerte storiche.1 punto
-
Doppio bagattino con il volto di S. Marco. Il doge purtroppo non riesco a identificarlo. Arka Diligite iustitiam1 punto
-
se ti procuri un catalogo ci troverai le inserzioni di un bel numero di negozi di numismatica che quasi sempre hanno anche un sito di vendita. comunque un catalogo non dovrebbe mancare a chi colleziona, magari Gigante, che a mio parere è il migliore.1 punto
-
1 punto
-
1 punto
-
Salve. Visto che stiamo parlando di punteggiatura relativa alle borboniche, pubblico una mia piastra 120 grana 1795 con, al rovescio, la sigla "M" preceduta e seguita da un punto. Anche questa, evidentemente, una semplice curiosità. Un caro saluto.1 punto
-
Oggi al Veronafil l’Accademia Italiana di Studi Numismatici ha consegnato il Premio per la divulgazione numismatica al Centro Numismatico Valdostano, premio strameritato per quanto fatto negli anni per la divulgazione e per i giovani ! Bravissimi ! Le due delegazioni e la Targa qui sotto !1 punto
-
Purtroppo non solo in Italia, ma in tutti i paesi occidentali i reati contro le cose come il furto non vengono più perseguiti, anzi in Italia con un po’ di fortuna i ladri recidivi di tanto in tanto cumulano qualche condanna e scontano un annetto.. poche settimane fa ho sorpreso due zingare nelle scale del mio condominio, le ho seguite per strada e le ho fatta arrestare. Ho recuperato le registrazioni condominiali e le ho denunciate dopo qualche settimana che mi ha chiamato la polizia. I poliziotti mi han detto:’ vero che non le abbiam potute tenere, ma grazie a lei arriverà una condanna e se fossero tutti come lei col tempo le sbatteremmo dentro’. Va da se che fatte fuori quelle due, vi sono i sostituti pronti.. che dire, c’è gente che vive di furti e gente che vive di truffe.. unica soluzione è armarsi di santa pazienza, cassette in banca, magari più di una.. negli Stati Uniti ho saputo che per i furti quasi non arrestano più.. che tristezza1 punto
-
Lotto 121. Sophytes, ca. 240 - 235 v. Chr. Tetradrachme ø 29mm (17,05g). Mzst. Hekatompylos(?). Vs.: Kopf mit Helm, verziert mit Lorbeerkranz und Flügel auf dem Wangenschutz, n. r. Rs.: ΣΩΦΥΤΟΥ, Hahn n. r., l. oben im Feld Kerykeion. HGC 12, 14 (Drachme); SNG ANS 2124 (Drachme); Bopearachchi, Sophytes 3A; Mitchiner 1, 29 (Drachme); Taylor, Birds 8.1. RR! Vz La localizzazione del territorio di Sofite e la datazione del suo regno sono oggetto di controversie. Cunningham lo identifica con Sofite che regnò nel Punjab e si sottomise ad Alessandro Magno nel 326 a. C. Bopearachchi e Jansari ipotizzano che Sofite abbia governato nella regione di Oxos tra il 315 e il 300 a. C., mentre Bernard lo colloca in Arachosia tra il 295 e il 290 a. C. Kritt, SMAK pp. 64-76 data la monetazione di Sofite tra il 280/78 e il 270 a. C. Al contrario, Taylor, Birds of Feather, Brothers in Arms, AJN 31, 2019, pp. 21-79, sostiene che le monete di Sofite dovrebbero essere interpretate come una continuazione dell'attività di coniazione di Andragora. Di conseguenza, egli fu un successore del satrapo partico, che continuò a resistere ai Parti per qualche tempo dopo la morte di quest'ultimo (intorno al 240 a. C.). L'elmo di Sofite corrisponde in gran parte all'elmo di Atena sui tetradrammi e sulle imitazioni di monete ateniesi (Taylor serie 7.1; 2.15) - la decorazione a corona d'alloro, il risvolto sulla guancia e il paranuca esteso sono elementi nuovi. La corona d'alloro era considerata un simbolo di vittoria militare e caratterizza Sofite come comandante di successo. L'elemento ornamentale potrebbe anche indicare un'analogia con il fratello di Atena, il dio della guerra Ares. Secondo questa interpretazione, il rovescio della moneta farebbe riferimento ad Alektyron: Quest'ultimo fu trasformato in un gallo da Ares dopo essersi addormentato durante il suo turno di guardia notturno, cfr. Taylor, Sophytes' Helmet, KOINON IV, 2021, pp. 14-18. Per altre interpretazioni del gallo (come simbolo di Hermes, del dio zoroastriano Sraoša o dell'indiano Sakanda), cfr. Jansari, Two Sides of the Coin. Da Sofiti a Skanda-Karttikeya, 2021. Valutazione: 20'000 EUR. Risultato: 24'000 EUR. Base d’asta: 16'000 EUR. apollonia1 punto
-
Cartolina per l'interno affrancata con 10 lire Vermiglio della Siracusana emissione 1953. Annullo di partenza di Casacalenda (Campobasso) del 20.12.54 (annullo non nitido ma consideriamo per buona la data scritta nella cartolina). Tassata a destinazione per affrancatura insufficiente. Idem, vale quanto detto nell'altra discussione circa la tassazione. È un ottimo materiale anni 50 poco considerato in quanto ha un basso valore di catalogo, ma non per questo meno interessante. Personalmente lo reputo di pregio.1 punto
-
Dico la verità: avrei preferito che la moneta venisse maneggiata coi guanti. D'altro canto, però, penso una cosa: nel 1809 l'avevano coniata a mani nude o con tutte le attenzioni e premure (alle volte anche eccessive, se vogliamo) che gli può dedicare al giorno d'oggi un collezionista? Perciò, avrei gradito maggiormente l'uso dei guanti in quel video ma, alla fine, non ne faccio troppo un dramma.1 punto
-
@DVD104, sei nel miglior forum di numismatica esistente. Puoi fidarti di quello che ti si dice. Comunque, vorrei darti alcuni strumenti per meglio identificare i falsi di questa tipologia (scudo da 5 Lire). Usualmente i falsi pesano 22-23 grammi, non sono in argento ma in alpacca (lega molto simile all'argento, ma rame-nickel-zinco) Inolte i FERT , i nodi e le rosette sono alquanti diversi da quelli che hai osservato sulle tue monete. Qui alcuni esempi di falsi FERT, rosetta, nodo :1 punto
-
1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+02:00
Lamoneta.it
La più grande comunità online di numismatica e monete. Studiosi, collezionisti e semplici appassionati si scambiano informazioni e consigli sul fantastico mondo della numismatica.
Il network
Hai bisogno di aiuto?
