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Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/09/23 in tutte le aree

  1. Buonasera a tutti, desidero condividere con voi questo mio sesterzio di Faustina II con al rovescio la Laetitia. Rispetto al RIC 1654, al rovescio la Laetitia risulta girata in direzione contraria, ovvero verso destra e non verso sinistra. Pur essendo la moneta in condizioni certamente non perfette e spatinata, si tratta di una variante piuttosto rara, non catalogata né nel RIC né nella collezione del British Museum. Inserisco l'immagine scattata dal venditore che rende abbastanza bene l'aspetto reale di questo sesterzio.
    6 punti
  2. Dalla collezione Pezzini LUCCA REPUBBLICA (1369-1799) Scudo 1756 D/ Stemma coronato fra due pantere R/ San Martino a cavallo divide il suo mantello con il mendicante MIR 237/16 CNI 839/840 Bellesia 78b Pezzini 502 Ag g 26,17 mm 41 • Esemplare di eccezionale conservazione e bellezza grazie ad una patina di monetiere su fondi lucenti. Variante con il rovescio a caratteri più grandi q.FDC CNI 840
    4 punti
  3. Visto che vi piacciono vi mostro l'ultimissimo mio acquisto, talmente ultimo che ancora deve varcare i confini nazionali, inutile dire che prima di lei ho aggiunto in collezione almeno un'altra dozzina di esemplari... 😅 Peccato per la debolezza lungo il giro da ore 12 ad ore 6 del dritto e da ore 3 ad ore 7 del rovescio,ma nonostante ciò la reputo in bella conservazione e con un bel colore nocciola, inoltre presenta una piccolissima variante che verificherò appena avrò la moneta in mano...
    4 punti
  4. Buona Festa dell'Immacolata a tutti, nel giorno della Patrona del Regno delle due Sicilie Volevo condividere con voi il piacere di una vista tanto piacevole... I miei Tarì di Ferdinando II:
    4 punti
  5. Per non confondere i collezionisti di tale monetazione, meglio essere dettagliati e piú fedeli alla realtá delle vere raritá di alcuni millesimi, che non si vedono spesso anzi molto raramente su aste o in collezioni specie se in conservazione. Un saluto dal Mediceo che piú Mediceo non ce nè!😁
    2 punti
  6. Buonasera a tutti, ho recentemente aggiunto in Collezione Litra68 questa monetina per pochi spiccioli ma che mi soddisfa molto. Chiaramente come di consueto parto dalla moneta per un minimo di indagine storica che la contestualizza. Prima riporto la catalogazione della casa d'Aste. Aelia Flaccilla (Augusta, 379-386/8). Æ (22,3mm, 4g). Constantinople, AD 378-383. Diademed and draped bust r. R/ Victory seated r. on throne, inscribing shield set on column; CONE. RIC IX 55.5. E poi quanto preso da Wikipedia. Elia Flavia Flaccilla (o Flacilla, latino: Aelia Flavia Flaccilla; ... – Costantinopoli, 386) fu Augusta dell'Impero romano e prima moglie dell'imperatore Teodosio I. Ebbe due figli, gli imperatori Arcadio e Onorio, e una figlia, Pulcheria. È venerata come santa dalla Chiesa ortodossa, il 14 settembre; per i cattolici è venerabile. Flaccilla era molto probabilmente nativa della provincia romana dell'Hispania, come attestato dal poema Laus Serenae del poeta Claudio Claudiano. Sulla base d'un passaggio incerto di Temistio (orazione xvi, De Saturnino), il padre di Flaccilla potrebbe essere stato Claudio Antonio, prefetto del pretorio delle Gallie, che fu console nel 382, ma l'identificazione è dubbia; infatti, una seconda interpretazione vuole il passo in questione riferito a Flavio Afranio Siagrio, console assieme ad Antonio nel 382. L'unico parente identificato con certezza dalle fonti è il nipote Nebridio, figlio di una sorella dal nome sconosciuto, il quale sposò Salvina, figlia di Gildone, da cui ebbe due figli, un maschio e una femmina. Il suo matrimonio con Teodosio I, figlio del conte Teodosio ed anch'egli originario dell'Hispania, avvenne probabilmente nel 375/376, in quanto il figlio maggiore, Arcadio, nacque alla fine dell'anno successivo. All'epoca Teodosio era caduto in disgrazia presso l'imperatore Valentiniano I e si era ritirato a vita civile a Coca, in Galizia. Dopo Arcadio, nato dunque prima dell'elevazione al trono di Teodosio, nacquero altri due figli. La prima fu Pulcheria, nata anche lei prima dell'elevazione al trono di Teodosio, come attestato da un altro passaggio della Laus Serenae, e morta infante, come raccontato da Gregorio di Nissa. Il secondo maschio, Onorio, nacque il 9 settembre 384. Fervente cristiana, impedì a Teodosio di incontrare l'ariano Eunomio, e fu celebrata dal vescovo di Milano Ambrogio e da Gregorio di Nissa, il quale pronunciò la sua orazione funebre in occasione del suo seppellimento a Costantinopoli. Le fu dedicata una statua nel senato di Costantinopoli. Sono ben accetti vostri interventi e ulteriori notizie in merito alla figura della Augusta Aelia. Saluti Alberto
    2 punti
  7. Le necropoli vaticane Paolo Liverani, Giandomenico spinola LE NECROPOLI VATICANE La città dei morti di Roma. Con un contributo di Pietro Zander. JACA BOOK, Milano, 350pp., ILL. COL. 50,00 euro ISBN 978-88-16-60632-6 www.jacabook.it Recensione originariamente pubblicata su Archeo n. 435 – Maggio 2021 A poco piú di dieci anni dalla prima edizione, torna in libreria Le necropoli vaticane, opera, riccamente illustrata, che descrive un complesso archeologico di primaria importanza. Nel sottosuolo dell’odierna Città del Vaticano si conserva infatti un ricco corpus di monumenti funerari, che costituiscono documenti preziosi sia dal punto di vista storico-artistico, sia in quanto testimonianze della diffusione del cristianesimo. Nel volume vengono dunque passati in rassegna tutti i nuclei piú importanti, senza naturalmente tralasciare la tomba di Pietro e affiancando alle osservazioni di carattere archeologico e interpretativo anche notazioni sul restauro e la conservazione.
    2 punti
  8. Ciao. Ecco i miei due denarii del limes con la dea Minerva... mm.17 gr 2,29 mm.17 gr 2,45 Minerva, in piedi verso sinistra, con in mano un fulmine e uno scettro; ai piedi, uno scudo.
    2 punti
  9. Bellissima anche questa sembra abbastanza spessa... Queste sono missioni doverose da fare, quasi meglio delle missioni umanitarie. Un saluto Raffaele.
    2 punti
  10. Buongiorno a tutti, per fortuna quando mi segnalasti una delle mie ICA (ora riposa nella collezione di un grande studioso ed Amante di questa tipologia ) le guardavi diversamente, direi che sarebbe meglio che continuassi in quella direzione 🤣. Credo anche @gennydbmoney sia d'accordo. Saluti Alberto
    2 punti
  11. Ciao a tutti, Anche io mi sono regalato questi libri per Natale 🌲 con sorpresa inaspettata... sul frontespizio di "the coinage of Kamarina" ho trovato la dedica che vedete in foto, che è stata decifrata grazie all'amico @dracma "Dear Sara Sorda, with best wishes from the authors".
    2 punti
  12. A mio avviso "Il filatelico" di Gregorio Sciltian rappresenta bene l'anima del collezionismo in generale.
    2 punti
  13. Stavo leggendo questo articolo su un piacevole ritorno in patria di una statua cinquecentesca. https://www.vivienna.it/2023/11/11/madonna-del-soccorso-allasta-tornera-a-nicosia/?fbclid=IwAR0gFan6mgFqYuALiV_vtM5Ck8H4qUpa7LRLu4_Y7ME_np_GZmvuVqvA8t8 Mi ha colpito una frase: "è stato scongiurato il pericolo che l’opera (...) potesse finire nelle mani di qualche collezionista". Il collezionista, questa incredibile piaga del paese.
    1 punto
  14. L’omaggio di Maometto all’Immacolata Nella chiesa del santuario di Sant’Antonio a Split (Spalato), in Croazia, oltre a un grande trittico di alto valore artistico vi è un quadro che sorprende per vari aspetti. È l’opera del pittore barocco Miholvil Luposignoli, dell’inizio del 1700, certamente sotto la guida dei francescani che dal 1400 avevano assunto l’animazione di quel monastero, prima appartenente ai monaci benedettini. Il quadro Nella pittura si vede, in alto, Maria santissima, con le braccia incrociate, la luna sotto i piedi ed è circondata da 38 teologi, con cartigli di riconoscimento e, tra essi, appare – e qui è l’unicità di tale pittura – Maometto, il profeta dell’Islam. Va detto che, fin dai primi secoli, vi sono state due interpretazioni della dottrina religiosa da lui (Maometto) proclamata, giudicandola alcuni come una corrente fondamentalmente cristiana, pur con vari limiti (dati anche i molti riferimenti agli eventi biblici e a Gesù), altri invece la considerano una dottrina religiosa totalmente diversa. Questa differenza di giudizio riguardo all’Islam si ripresentò con i grandi “Ordini mendicanti” dei secoli XII e XIV ed è presente anche oggi nel dialogo interreligioso. Una testimonianza di attenzione rispettosa e di apprezzamento in un quadro di chiesa è tuttavia un fatto straordinario. Fu certamente commissionato dai frati Francescani che, assieme ad altri ordini religiosi, sostenevano l’Immacolata Concezione. La meraviglia nasce anche per il fatto che la prima riflessione moderna di un cristiano sul ruolo di Maria madre e vergine nel Corano risale al 1845 e fu elaborata da Antonio Rosmini, noto filosofo e teologo, ora beato. Ma quello studio rimase isolato e soltanto dalla metà del 1900 nel mondo cristiano si pose attenzione, con successive pubblicazioni, all’importanza che il Corano attribuisce a Maria, come ricorda lo stesso Concilio Vaticano II. Gli studiosi musulmani riconoscono in Maria diverse virtù come la castità, l’obbedienza, la veridicità, l’essere purificata da Dio, l’essere scelta da Dio tra tutte le donne, essere guidata dagli Angeli, ricevere cibo da Dio, portare il Messia, ma qui citerò solo i testi sull’esenzione da ogni forma di peccato, tralasciando quindi il molto spazio che è dato all’Annunciazione e al concepimento verginale di Gesù. Nel Corano non si parla della visita a Elisabetta, del Magnificat, della presentazione di Gesù al tempio, del suo intervento alle nozze di Cana, e quindi del messaggio sociale contenuto in tali eventi, così come non si parla di Maria nel Cenacolo o sul Calvario. Non per questo mancano solidi punti di contatto con la devozione mariana dei battezzati. Rosmini scriveva nel 1848: «Ciò non pregiudica al luminoso testimonio che [Maometto] a lei rende». Maria nel Corano Nel libro sacro dell’Islam Maryam è menzionata 34 volte; talora brevemente come madre di Gesù, ma anche tale riferimento è segno distintivo. Sappiamo che la cultura semitica attribuisce una grande importanza al padre di una persona e notiamo che ancora oggi [in arabo] il nome proprio appare con bin o con ibn, che significano «figlio», e quindi si riporta il nome del padre. Il Corano parla spesso di Gesù come «ibn Maryam », figlio di Maria [una donna!]: questo è un grande onore per lei! I testi più ampi su Maria sono nelle sure 3 e 19, attribuite entrambe a un’epoca pre-Egira e troviamo brevi frasi su Maria nelle sure 4, 5, 21, come anche nelle sure 23 e 66. Il Corano conferisce un onore speciale a due mogli di Muhammad e a Fatima, la sua amata figlia, ma Maria (Maryam) è l’unica donna menzionata per nome. La sura (capitolo) 19 porta il titolo di «Maryam» (anche se poi molti versetti non trattano di lei, ma di altri personaggi presenti nella Bibbia). Considerando i suoi privilegi, gli autori musulmani disputano se ella possieda le qualità di «profeta»: alcuni sono favorevoli, altri non giungono così lontano. La famiglia, la nascita, la presentazione al Tempio Consideriamo alcuni testi. Nella terza sura (che porta il titolo di “Al-Imrân”) si parla della sua nascita in una famiglia distinta: «In verità Dio ha eletto Adamo e Noè e la famiglia di Abramo e la famiglia di Imrân al di sopra degli altri uomini» (sura 3,33). Sua madre, sposata con ‘Imrân, sperava, nonostante l’età avanzata, di avere un figlio maschio. Era una famiglia eletta da Dio. Gli studiosi musulmani del periodo classico accettano unanimemente che Imrān appartenesse alla linea genealogica del re Davide; era sposato con Anna (il suo nome non è nel Corano, ma in hadith: Hannah). Dopo un’intensa preghiera, la coppia ricevette la gioia di una bambina, e Anna invocò Allāh affidandola a lui: «O Signore, ecco che ho partorito una femmina (Dio sapeva meglio di lei quello che aveva partorito). Il maschio non è come la femmina! L’ho chiamata Maria e pongo lei sotto la tua protezione, lei e la sua progenie, contro Satana il reietto!» (3,36). Per assicurarsi che ricevesse un’educazione appropriata, Maria venne affidata a Zaccaria (Corano 3,44), padre di Giovanni [il Battista], poiché Zaccaria era stato scelto, con un sorteggio tra numerosi contendenti, per questa missione nei confronti di Maria. Fu Zaccaria a portare Maryam nel santuario. Secondo la tradizione, già all’arrivo, accompagnata dai genitori, mostrò immediatamente le sue eccezionali qualità: mentre di solito le postulanti procedevano lentamente per tutti i (sette o più) gradini fino alla cima delle scale, Maria con un solo balzo raggiunse l’ultimo, dove il sommo sacerdote la aspettava. «E il Signore l’accolse di accoglienza bella e la fece germogliare del miglior germoglio» (3,37). Sorprendeva il fatto che ogni volta che Zaccaria andava a trovarla, poteva vedere che era ben fornita di cibo. Ovviamente questo veniva dal Cielo: «E ogni volta che Zaccaria entrava da lei nel santuario vi trovava del cibo e le diceva: “O Maria, donde ti viene questo?”. Ed essa rispondeva: “Mi viene da Dio, perché Dio dà della sua provvidenza a chi vuole, senza conto”» (3,37). La prima parte di questo versetto spesso è incisa con un’accurata calligrafia araba nella cornice del mirhab, la piccola nicchia posta all’interno di ogni moschea che indica la direzione della preghiera verso La Mecca. Ne consegue che tutti i musulmani che vanno in moschea vi possono trovare menzionata Maria, ovunque nel mondo, sia pure tramite il suo pronome. Santità unica di Maria, la purissima fra le donne Secondo il Corano (come per il Vangelo), Maria è sempre stata fedele alla parola ricevuta da Dio. La sua fede è confermata come modello per tutti i credenti e Maria è presentata come esemplare per tutte le donne nell’Islam. Dopo tutto, la parola Islam significa abbandono fiducioso (in Dio). Infatti, due versetti della terza sura riferiscono le parole dall’angelo al momento dell’Annunciazione: «In verità, o Maria, Dio ti ha purificata ed eletta fra tutte le donne del mondo. O Maria, sii devota al tuo Signore, prostrati e adora con chi adora!» (3,42-43). Nella sura 19, dove si riprende il racconto dell’Annunciazione, Maria stessa dichiara: «Non sono una donna cattiva», cioè di mal costume (v. 20). E nella sura 21 è scritto: «E rammenta ancora colei che custodì la sua verginità, sì che Noi alitammo in lei del Nostro Spirito e rendemmo lei e suo Figlio un Segno per le creature» (21,91). E nella sura 66 leggiamo: «Noi insufflammo in lei del Nostro Spirito, e credette alle parole del suo Signore e nei Suoi Libri, e fu una delle donne devote» (66,12). Il libro sacro dell’Islam dice che Dio stesso invitò Gesù a lodare sua madre. Nella quinta sura leggiamo: «E quando Iddio disse: «O Gesù, figlio di Maria, ricorda il mio favore verso di te e verso la madre tua» (5,110) o, secondo altra traduzione: «O Gesù, figlio di Maria, ricorda la mia grazia su di te e verso tua madre quando ti confermai con lo Spirito di Santità». In un altro versetto coranico si dichiara decisamente: «Sua madre [di Gesù] era una santa» (5,75). La tradizione afferma che non fu toccata da Satana, il quale da parte sua si rammaricava che vi fossero due persone a cui non aveva mai potuto avvicinarsi: Gesù e Maria (un riferimento a ciò appare nella sura 23,50), ma soprattutto si deduce dall’accostamento di alcuni testi coranici. La teologia islamica non conosce il concetto di «peccato originale» come eredità comune, tranne che da parte di qualche autore (gli esperti citano: Ibn Adhem, Bistami e al-Allaj); ma nei versetti 115-124 della sura quinta si mostra la disobbedienza di Adamo ed Eva (anche se il nome di Eva non appare) e nella sura 38, ai versetti 71-85 si parla della concessione di Dio a Iblis (shaitan = satana, demonio) di poter tentare fino al giorno della risurrezione della carne «tutti, salvo quelli che tra loro sono i tuoi servi puri». Lo stesso testo si trova nella sura 15,32-36, dove Dio tollera che il demonio tenti tutti «fino al giorno del giudizio, … eccetto i tuoi servi purificati». Il diavolo non può avvicinarsi Ora, ascoltando quanto il Corano dice circa Maria e suo Figlio, è chiaro che loro due eccellono tra i giusti e quindi il diavolo non può avvicinarsi a loro e provare a trarli in inganno. In alcune miniature di mano musulmana dedicate a Maria con il Bambino Gesù si vede appunto Iblis sullo sfondo dietro una montagnola, col volto corrucciato perché non può avvicinarsi. È un modo per esprimere che in quella madre e in quel pargolo non ci fosse ombra di male. In questo contesto, si comprende meglio il cartiglio che Maometto mostra nel quadro di Split: «Nulla est ex Adam quam non tenuerit Satan praeter Mariam et Filium eius» (non c’è discendenza di Adam che Satana non abbia raggiunto, tranne Maria e il Figlio suo). Nel cartiglio stesso poi si legge: «Mahometo, in libro V Corani». Come notavo, non è la traduzione di un versetto, ma il sunto di alcune sentenze che effettivamente appaiono nella quinta sura. (Qualcuno sospetta che circolasse una versione del Corano un po’ diversa dall’attuale, dato che si arrivò al 1900 per determinare il testo tipico). Rosmini commentava che, mentre nel secolo XI, si iniziò in Occidente a disputare sull’Immacolata concezione di Maria, gli arabi del settimo secolo la credevano senza contrasto e il loro profeta «la inseriva, come articolo della sua fede, nel Corano». Citava quindi alcuni autori che affermavano che il demonio mai poté raggiungere Maria e Gesù, ma senza riferirsi a un versetto coranico specifico (come fa invece in altri passi). Infatti, quel versetto non appare negli studi più recenti come proveniente dal libro sacro dei musulmani, ma è fermamente ritenuto come asserzione propria di Maometto. Nella 116ª sura si dice: «Allah ha proposto ai credenti l’esempio della moglie del Faraone… e di Maria figlia di Imran» (116, 11-12). La terza sura, sulla famiglia di Maria, afferma, come si notava sopra: «E quando gli angeli dissero a Maria: «O Maria! In verità Dio t’ha prescelta e t’ha purificata e t’ha eletta su tutte le donne del creato» (3,42). La purezza totale di Maria e la sua posizione unica tra le donne sono interpretate dagli studiosi come un’esenzione da ogni macchia di peccato, pur senza usare il termine «immacolata». I Francescani di Split hanno anticipato i tempi e offerto una testimonianza di dialogo, pur coscienti che non in tutto la figura di Maria del Corano corrisponde a quella del Vangelo. Addendum. Tra gli «immacolisti» del quadro di Split potrebbe esserci anche Martin Luther (forse il monaco in nero con cappuccio nell’angolo sinistro degli scanni?). In un sermone del 1522 (dunque anche dopo la rottura del 1517) egli asseriva che Maria «è piena di grazia e viene dichiarata senza peccato; è qualcosa di estremamente grande, poiché la grazia di Dio la riempie di ogni cosa buona e la rende priva di ogni male». In un altro discorso del 1527 era ancora più preciso dell’esprimere la sua fede nell’immacolata concezione, dichiarando che «l’infusione dell’anima di Maria fu effettuata senza peccato originale». Inoltre la madre lactans del quadro non sembra sia Maria, ma Anna, e il bimbo sarebbe Maria stessa (da notare i lunghi cappelli, e il ditino che mostra il cielo!), per dire che era santa fin dai primi istanti di vita e poi, glorificata, appare in alto nella stessa pittura. http://www.settimananews.it/religioni/omaggio-maometto-alla-immacolata/
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  15. Questione ampiamente dibattuta a livello internazionale e MAI supportata da dati ufficiali seriamente e scientificamente vagliati. Sono 50 anni che questo fattoide (notizia priva di fondamento, ma diffusa e amplificata dai mezzi di comunicazione di massa al punto da essere percepita come vera) viene ripetuto senza mai essere stato verificato in maniera comprovabile. Potrebbe anche essere il terzo, ma non esistono prove in merito. Prima dovremmo leggere tutti i documenti sull’argomento, poi farci un’idea. Per quanto si parli di aria fritta, non essendo in definitiva disponibili dati certi e definitivi. Consiglio in merito la lettura dell’articolo pubblicato dall’università di Cambridge pochi mesi fa, a firma di due esperti di beni culturali e crimini ad essi collegati: https://www.cambridge.org/core/journals/antiquity/article/illicit-trade-in-antiquities-is-not-the-worlds-thirdlargest-illicit-trade-a-critical-evaluation-of-a-factoid/A46F60E9C347AF9DF1AB3B5F1FAA6676# Non sono un fan del liberalismo nel commercio dei beni culturali, anzi, ma il collezionismo se fondato su studio e ricerca condotti scientificamente é una sponda di cui le istituzioni preposte alla tutela non dovrebbero privarsi. Di cui la società civile non dovrebbe privarsi.
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  16. Grazie! Come già scritto da @Pxacaesar, i cataloghi identificano l'oggetto con wreath, ovvero corona/ ghirlanda. Dovrebbe quindi trattarsi di una corona d'alloro.
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  17. Grazie per la condivisione della moneta e per l'approfondimento storico di un periodo al momento per me troppo "moderno" e del quale non conosco molto, prima o poi arriverò pure lì, la lista si allunga sempre più e non vedo la fine, comunque chi ha detto che ci deve essere una fine 😄
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  18. Ciao, si tratta di una ghirlanda ( di alloro?). Posto rovescio di un denario di Gordiano lll con identica iconografia della Letizia ( volta però a sinistra) dove è più nitida la raffigurazione della ghirlanda🙂. ANTONIO
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  19. Mi pare di leggere, da ore 8, ..MAR. Asmara? Ciao. Stilicho.
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  20. Dovrebbe essere un peso monetale del 10 paoli
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  21. Aspettateeee stasera sul tardi ci riprovo;)
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  22. Ma anche io ne facevo una questione morale e non giuridica. Se una moneta proveniente da traffici illeciti viene messa all'incanto in un'asta pubblica (quindi sotto gli occhi di tutti) per come la vedo io la responsabilità è della casa d'aste e delle autorità che non hanno vigilato a dovere, non del povero collezionista che ignorando la provenienza illecita se l'è aggiudicata, ma come al solito è più facile prendersela con l'ultimo anello della catena.
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  23. questione di punti di vista, io la penso come follis01 ad esempio..
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  24. Ciao, oggi condivido un denario dell'imperatore Domiziano (81-96 d.C.) con la raffigurazione sul rovescio della dea Minerva coniato a Roma nel 90-91 d.C. . Apparteneva alla dinastia dei Flavii che governò l'impero per 27 anni dal 69 al 96 d.C. , esponenti della classe media e che avevano umili origini. Vespasiano fu il primo e regnò per 10 anni fino alla sua morte (69-79 d.C.). Il figlio Tito ( fratello maggiore di Domiziano) prese il suo posto ma l'improvvisa morte dopo solo due anni apri la strada ai 15 anni da imperatore di Domiziano. Sul suo operato le fonti storiche sembrano essere discordanti anche se molte concordano sul fatto che fu negativo. Ad onor del vero queste ultime erano molto vicine al Senato ed alle classi più privilegiate che non erano ben viste dall'imperatore e con le quali fu spesso in contrasto, percui..... Era cresciuto all'ombra del padre e del fratello ( ottimi strateghi militari e politici, le cui figure pesarono molto su di lui) forse convinto di recitare sempre un ruolo di secondo piano e che non sarebbe mai stato imperatore. Ma gli eventi andarono diversamente e riuscì a restare al potere per molti anni fino a quando, divenuto sospettoso in maniera ossessiva vedeva nemici e congiuranti in ogni dove che faceva sistematicamente uccidere, raggiunse un punto di crudeltà veramente eccessiva a cui una congiura ben orchestrata pose fine con il suo assassinio ( con relativa damnatio mamoriae al fine di volerne cancellare l'esistenza). Era il 96 d.C. e con lui terminò anche il regno della dinastia Flavia. Per quanto concerne la figura di Minerva ( equivalente della dea greca Atena) rappresentava per I romani principalmente la divinità che in guerra aiutava nella scelta delle giuste strategie in battaglia per riportare la vittoria oltre ad essere la protettrice di tutti gli artigiani e mestieranti e quindi del commercio in generale. Dalle tante monete fatte coniare con Minerva personificata in molti modi diversi ( sulla mia in maniera semplice, stante con lancia che regge con la mano destra come a voler riposare...) e evidente che Domiziano aveva una devozione particolare per tale divinità. Forse la riprova di questo fu anche il ripristino delle "Quinquatria Minervae " , cinque giorni di feste e riti in suo onore nell'Urbe e di caccia nei suoi possedimenti sui Colli Albani. Il denario è coniato ( spero ai suoi tempi), abbastanza centrato, in ottimo argento ( il quantitativo di fino era del 90% circa) ed ha svolto egregiamente la sua funzione di moneta restando comunque piacevole (per me 🙂) e ben leggibile. Grazie ed alle prossime ANTONIO 18 mm 3,19 g RIC 722
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  25. A chi lo dici,a me manca poco per essere a "quota 100" per le pubbliche,ma quando una cosa piace è difficile controllarsi...😅 Inoltre nel viceregno i doppioni non esistono, c'è sempre qualcosa che le rende diverse l'una dall'altra... Mi scuso se non ho lasciato dei like ma sono a corto, appena possibile provvederò...
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  26. Non sono così invasive...in giro c'è di peggio!
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  27. Giustissimo il discorso di @ExarKun. Ma @Vietmimin ne faceva un discorso più morale che giuridico. Quindi secondo punto: trovo curioso che siano gli stati a rivendicare la proprietà delle monete, quando sono stati prioprio gli stati a "liberarle" rilasciandole sul mercato. Sono infatti gli stati che producono moneta e la spendono in cambio di merci o servizi. Il fatto che poi pretendano la proprietà non lo trovo corretto. Arka Diligite iustitiam
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  28. È una domanda difficile e lo è anche la risposta. Ci sono molti aspetti da affrontare. Il primo, ovvio, è un'altra domanda, simile e altrettanto generica. Può un uomo andare tranquillamente in vacanza, quando a 1000 km c'è gente che muore sotto le bombe? Continua... Arka
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  29. Confermo Manuele I e una doppia battitura al dritto. Il volto è quello di Cristo giovane, non usato in occidente, ma nella chiesa ortodossa sì. Arka Diligite iustitiam
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  30. Ciao a tutti, ne aggiungo una che reputo di ottima conservazione. Non trovo il peso però.
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  31. Ti applichi, ti applichi........
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  32. Sto guardando e riguardando questa pubblica, mi butto anche per vedere se sto studiando bene. L'unica cosa che noto è che non ha il punto o altri simboli a chiudere la corona di alloro.
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  33. il link di un modello simile https://it.ucoin.net/coin/tuscany-10-lire-1807/?cid=140848 prova a confrontarli
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  34. Buongiorno a tutti, Hai ragione Alberto, ma ai tempi non avevo conosciuto un grande appassionato della tipologia che mi sta aiutando tanto nello studio, ancora sono nella fase embrionale però non escludo che tra qualche tempo io possa aggiungere qualcosa alla mia piccola raccolta. Un saluto Raffaele.
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  35. Allora, tengo a precisare che questa moneta non la conosco ma posso vedere che ha subito una pulizia aggresiva. servirebbero peso e misura. Sie dalla foto non mi da una buona impressione ma ci sono utenti molto esperti che sicuramente ti sapranno dare la risposta giusta. in questo caso la mia è dalla foto che vedo che mi fa suonare un campanellino d'allarme in base al contorno. la pulizia aggressiva si vede. come scriveva @favaldar ci sono alcuni siti cinesi che vendono dei falsi fatti bene ad un occhio inesperto, formano anche una patina scura che chi vuol far il furbo e rivenderla come buona per qualcuno che è inesperto ( xkè vederla con colpi sembra circolata e la danno per buona ) basta una pulita aggressiva x togliere l'annerimento ed il gioco è fatto. Un mio conoscente mi ha portato 4 "monete" prese su un sito cinese pensando di aver fatto un buon affre perchè gli sembravano vere.....poi l' amaro responso e me le ha lasciate. appena riesco caricherò le foto. l'uso che ne farò? le porterò in poligono se dovessi vendere una moneta ch so potrebbe valere quella cifra, la porto da un perito numismatico, la faccio controllare e se vera la faccio periziare....spendere 15/20 euro per una moneta che ne vale 270 con una perizia la vendo senza creare dubbi verso chi compra. poi trovi certi annunci dove scrivono " non so è vera "..e li pensi subito...è na patacca.... non costa nulla recarsi a un perito e chiedere info in merito.
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  36. .. ed anche meno con un pò di fortuna..
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  37. Collezionismo è una parola neutra, ed è l'essere umano che la carica , in base al suo singolo e personale vissuto. Vorrei solo dire , che chi è un accumulatore seriale, non sa di esserlo, e quando lo scopre, quando getta la maschera del finto collezionista, cade in un buco nero così fondo che la fossa delle Marianne sembra una piscina per bambini. L'accumulatore nega, consapevolmente o meno, perché sa che per scoprire la matrice generante il comportamento deve morire e poi rinascere rimanendo in vita, ed è un esercizio molto complesso.
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  38. ROMA NUMISMATICS LTD. E-SALE 66, LOTTO 701 Lotto 701. Claudius I Æ Obol of Alexandria, Egypt. Dated RY 11 = AD 50/1. ΤΙΒ ΚΛΑV ΚΑΙ ϹЄΒΑϹ ΓЄΡΜ, laureate head right / Hand holding two grain ears and two poppies; AVT-OKPA across and L-IA (date) across fields. RPC 5184; Dattari (Savio) 151; Emmett 89. 5.15g, 21mm, 12h. Near Very Fine. Very Rare; RPC cites only five examples. apollonia
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  39. Da come descritto dalla Artemide.......... Si tratta di due monete diverse, ma dallo stesso conio. Quella della NAC e di gr. 7,57. Quella della Artemife e di gr. 7,27. Nel merito dei realizzi.........il mercato è imprevidibile. Sulla genuinità, una visione dal vivo sarebbe opportuna. Probabilmente la moneta Artemide, fosse stata esitata dalla NAC, non avrebbe realizzato il prezzo Artemide.
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  40. Sicuramente più di 37 erano gli Scudi d’oro ritrovati a Cursi, in provincia di Lecce. http://cursi.salentovirtuale.com/cursi_tesoro.htm Per riprendere anche una discussione:
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  41. Buonasera, qualche giorno fa ho dato un contributo su una moneta da un grano. Moneta postata da un nuovo utente, in rete ho trovato interessanti informazioni sullo zecchiere Notarbartolo. Allego discussione Credo possa essere di interesse , o solamente per curiosità, leggere su questa sezione la discussione. Antonio
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  42. Tanto d’accordo.. per carità ci saranno dei casi, come quello di Apollonia, dove nessun problema. Ma in linea di principio bisogna fare le cose per bene e prevedere insidie future!
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  43. Ho alcune monete di Max Doblinger. La sua collezione fu dispersa un paio di anni fa... Arka Diligite iustitiam
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  44. effettivamente il mio timore più grande è che, aprendola, possa essere un po in pericolo 🤣, diciamo anche che, il discorso relativo alla certificazione, cioè che risulta al momento tra le migliori 3 da loro certificate.. sicuramente è un bel motivo di orgoglio per me.. di Questa cosa poi non ne ero neanche a conoscenza.. me lo hanno fatto notare alcuni utenti in un'altro gruppo numismatico.. che hanno ricercato la moneta attraverso il codice si.. l'avevo vista anche io... penso che questa sia la prima sul podio tra le 3🤣
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  45. Le legende antiorarie - specie al diritto - sono abbastanza frequenti nella monetazione di Vespasiano. Moneta abbastanza rara che ha una patina gradevole. Per me è un buon acquisto.
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  46. Purtroppo la gente entra in banca pensando che in quel posto vengono messi a frutto i propri risparmi. E pensano che lo facciano professionalmente. E tutto questo è vero. Professionalmente però vuol dire farlo secondo le regole, che non tutelano chi compra (anche se così sembrerebbe) ma tutelano chi vende! É un paradosso ma vi garantisco che è così. Se io sono basato a Londra, che è fuori da ue, consiglio un investimento in Italia, faccio perdere i soldi, sono passibile di denuncia e devo risarcire il povero investitore inconsapevole. Se io apro una filiale europea, preparo tutta la mole di carta che mi si richiede per avere la licenza Europe (mifid e scartoffie inutili) faccio perdere il povero investitore inconsapevole, sono inattaccabile.. ora ditemi chi tutela la legge.. il povero investitore oggi giorno non ha altra alternativa che farsi spiumare dalle banche.. mi spiace dirlo.. poi non sempre viene truffato, ma surclassato di inutili commissioni quello è sicuro..
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  47. I prospetti informativi non servono a niente, se non ad autorizzare banche ed intermediari a fregare.. io investo quasi di professione e vi dico che non esiste mestiere più difficile.. quello di guadagnare soldi 7 volte su 10. Perdere i soldi al contrario è facile.. basta darli in gestione ad altri.. quanti investimenti farlocchi han proposto le banche.. pensate (per dirne una) ai diamanti venduti allo sportello a prezzi fuori dal mondo..che truffa..
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  48. Ciao a tutti, visto che era un pò di tempo che non aggiungevo un bel denario alla collezione, ho pensato di condividere con voi l'ultimo arrivato, un piacevole denario di Antonino Pio con al rovescio le mani giunte sul caduceo. Cercando altri post sul forum ho visto che si è già parlato altre volte del rovescio e dei suoi significati e anche dell'Imperatore stesso con approfondimenti di utenti molto più esperti di me e non ho certo la presunzione di aggiungere niente alla discussione storica. Detto questo, vi intratterrò brevemente su uno dei motivi che mi ha spinto a prendere un denario di Antonino Pio, oltre ovviamente il fatto che mi mancava e che la moneta mi è piaciuta subito. Dovete sapere che a mia madre non è mai piaciuta la storia, da quando ho iniziato a collezionare seriamente le monete imperiali, mi sono "divertito" a leggerle alcuni spezzoni di storia imperiale per vedere se riuscivo a smuoverla, quello che le è piaciuto di più (mi fa sempre sorridere questa cosa) sono i racconti delle morti degli imperatori, alcuni quasi surreali. Sul suo podio ci sono quelle dovute a cibi e bevande, fra cui i funghi di Claudio, l'acqua ghiacciata di Vespasiano e anche l'indigestione di formaggio alpino di Antonino Pio, protagonista dell'attuale post. Alla fine, partendo da questo, sono riuscito davvero a farla appassionare un pò, allora quando posso, prendo prima di tutto le monete degli Imperatori che le sono simpatici (non solo per le morti eh...), tanto mi cambia poco, alla fine li vorrei tutti, ma non vi dico niente di nuovo 😊 Non voglio tediarvi troppo e quindi senza indugi ecco la moneta con relativi dati, mi ha colpito molto il bellissimo ritratto molto particolareggiato, cosa che non finisce mai di stupirmi in una monetina minuscola come il denario: Antonino Pio, Denario, Roma, 145-161, RIC 136 3.00g X 18mm, Argento D/ ANTONINVS AVG PIVS P P; testa laureata R/ COS IIII; mani giunte su caduceo e due spighe Grazie a tutti per l'attenzione, Matteo
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  49. Ammettiamo siano cari per le monetazioni di tuo interesse. Secondo te perché lo sono? Io vedo due possibilità: o fanno cartello oppure esistono fattori esterni che li spingono ad alzare i prezzi. Personalmente escluderei il cartello. Di venditori ce ne sono troppi e decisamente non c'è molta concordia. A questo punto ci sono evidentemente fattori esterni. Sicuramente gli aspetti fiscali non aiutano visto che in Italia il fisco è tendenzialmente esoso. Ma io punterei piú il dito sul fatto che non sono poi beni così liquidi. Il commerciante compra una moneta, dopo quanto tempo riuscirà mai a venderla che in Italia i collezionisti sono pochi e comprano ancor di meno? Sono tutti soldi immobilizzati (senza poi considerare il rischio furti o altro).
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