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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/13/23 in tutte le aree
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Buongiorno a tutti. Oggi condivido la variante con data tra 2 stelle ☆ 1810 ☆...dalla mia collezione . Moneta piuttosto rara, e difficile da reperire in alta conservazione. Spesso il ritratto è debole, se lo è gia di per sé per i 3 grana in generale , per questo conio è ancor più ardua. Questa, almeno x il ritratto , è un pelo sopra la media, migliore del solito mb... qualche riccio in più, legenda al dritto ben impressa ( ma questa si trova più facilmente) classici punti grandi al dritto. Il rovescio è inferiore per conservazione ma le stelle si vedono bene, puntini in legenda è data non spaziata. Un saluto.4 punti
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Gentilissimi amici proseguendo nella non facile (e decisamente costosa 😳) impresa di sostituire progressivamente i miei scudi sabaudi con esemplari di qualità, stasera sono lieto di presentarvi un millesimo in generale di media rarità, ma che diventa davvero difficile da reperire in elevata conservazione. La combinazione straordinaria di lustro, rilievi pressoché intatti e patina omogenea leggermente iridescente qui fanno la differenza abissale con i gradi inferiori di conservazione, che diventano molto più rintracciabili. Proviene dall’asta Nomisma Aste numero 5, lotto 1131 TOP POP, miglior esemplare certificato NGC, in slab n. 6141774-008. - MS 63. Certamente non regalata, ma in questa conservazione è moneta incredibilmente appagante, sia per gli occhi che per l’orgoglio di possedere un esemplare di tale qualità. Qualche lieve imperfezione al bordo inevitabilmente le impedisce di salire a MS64. Buona serata a tutti3 punti
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Salve. Pubblico una piastra 120 grana del 1878. E' un po' rovinata. Al rovescio, dopo la "G" del valore, è possibile che sia presente un doppio punto in verticale? Un saluto.3 punti
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3 punti
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Salut @alainrib Tête de taureau androcéphale figurant le dieu fleuve Acheloüs, un trident au dessus, atelier d’Acarnanie (Grèce nord occidentale, en face d’Ithaque). Il faut comme te le disait sdy82 retourner le revers: https://www.acsearch.info/search.html?id=33251163 punti
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Mi è giunta la notizia della scomparsa del GRANDE Guido Crapanzano. A tutto il mondo numismatico le mie più sentite condoglianze. Ciao grande Guidone.2 punti
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Concordo con te @Raff82, a mio parere sono due punti ed escluderei esubero di conio o puntino derivato dalla frattura di conio. Saluti, Beppe2 punti
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Ciao Mario, mi ripassi una tua email per MP che te lo mando.2 punti
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Sono indietro di 20 anni. E inizialmente avevo scritto 1978… Qui a Bergamo ricorre la Santa Lucia e fra nipoti e cane mi ritrovo in un bel casino…Ciao.2 punti
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Sella del IV secolo per cavallo trovata in una grotta. Presenta una struttura straordinaria. Moderna. Fu la svolta. Lo studio, la tecnica Le indagini di laboratorio l’hanno inequivocabilmente datata e lo studio pubblicato nelle ore scorse dà una svolta storica a livello della comprensione del fenomeno di mutamento del modo di cavalcare, collegato al nuovo manufatto. Ma facciamo qualche passo indietro. Nel remoto sito di Urd Ulaan Uneet, tra i monti Altai della Mongolia occidentale, nel mese di aprile del 2015, gli archeologi fecero una scoperta sorprendente: un’antica sella intagliata risalente al IV secolo d.C. Questo ritrovamento si è rivelato un momento epocale nella storia tecnologica dell’equitazione, come rivela uno studio pubblicato ieri sulla rivista Antiquity, che fa comprendere l’importanza del ritrovamento. Non una semplice curiosità, ma il segno di una svolta progettuale e “tecnologica” che avrebbe dato potenza e “motore” alla supremazia mongola, consegnando una tipologia di sella alla modernità. Jamsranjav Bayarsaikhan, right, with a team of archaeologists excavate the Urd Ulaan Uneet cave site. (Credit: Jamsranjav Bayarsaikhan) L’archeologo William Taylor della CU Boulder, insieme a un team di ricercatori mongoli, ha condotto uno studio dettagliato sulla sella, definendola come una delle prime selle con telaio conosciute al mondo. La datazione al radiocarbonio posiziona il manufatto nel IV secolo d.C., aprendo nuove prospettive sulla diffusione della tecnologia e della cultura dell’equitazione. La sella, composta da sei pezzi di legno di betulla uniti da chiodi di legno, presenta tracce di vernice rossa e finiture nere, con due cinghie di cuoio che probabilmente supportavano le staffe. Questa scoperta non solo fornisce informazioni preziose sulla tecnologia delle selle, ma evidenzia anche il ruolo sottovalutato svolto dagli antichi mongoli nella diffusione globale dell’equitazione. Illustration showing how Mongolians may have harnessed a saddle to a horse in the 4th century C.E. (Credit: Bayarsaikhan, et al., 2023, Antiquity) Secondo Taylor, questa tecnologia emergente proveniente dalla Mongolia ha plasmato le tradizioni e la cultura del cavallo, influenzando perfino la sella e le staffe utilizzate oggi in America. La scoperta rivela anche l’importanza dei legami tra uomo e animale in Mongolia, dove la cultura dei cavalli ha profonde radici. La bevanda tradizionale mongola, l’airag, a base di latte di cavallo fermentato, rimane una parte significativa della vita quotidiana. Tuttavia, il ricercatore principale dello studio, Jamsranjav Bayarsaikhan, avverte che la cultura del cavallo in Mongolia è in declino, sostituita da mezzi di trasporto moderni come le motociclette. Questo cambiamento segna la fine di un’era millenaria di tradizioni legate ai cavalli. La scoperta della sella a Urd Ulaan Uneet si aggiunge al mistero dell’origine delle selle e delle staffe. Mentre gli archeologi hanno tradizionalmente considerato la Cina come il luogo di nascita di queste tecnologie, il nuovo studio suggerisce che la Mongolia potrebbe essere stata tra i primi ad adottarle o addirittura innovarle. Taylor sospetta che la geografia della Mongolia abbia contribuito a sottostimare il suo ruolo nella storia dell’equitazione. La bassa densità di popolazione nelle regioni montuose rende difficile l’identificazione e l’analisi di reperti archeologici significativi. Bayarsaikhan sottolinea la necessità di ulteriori ricerche archeologiche per comprendere appieno l’origine e lo sviluppo della cultura del cavallo in Mongolia, una nazione che ha conservato questa tradizione attraverso i secoli, ma la cui storia rimane ancora in gran parte sconosciuta. Rif. Antiquity: Jamsranjav Bayarsaikhan, et al. “Title of the Paper,” Antiquity, 12 dicembre 2023. https://stilearte.it/sella-del-iv-secolo-per-cavallo-trovata-in-una-grotta-presenta-una-struttura-straordinaria-moderna-fu-la-svolta-lo-studio-la-tecnica/2 punti
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Interessante argomento esposto dai due relatori, spiegati i concetti delle due tipologie di Colonie e i Municipi, monete con legende in latino e greco...uno scorcio interessante del periodo della Roma Repubblica, il tutto con la visione delle monete. Un momento della conferenza. I complimenti ai relatori Songa e Pittini. Al termine il brindisi per gli auguri e i saluti di arrivederci per il prossimo anno.2 punti
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Il terzo di tre video curati da Andrea Cavicchi che ripercorrono una figura chiave nel passaggio di Roma dalla Repubblica all’Impero: Augusto narrato dalle sue coniazioni, autentici capolavori d’arte, comunicazione e propaganda Diamo a Cesare quel che è di Cesare: PRODUZIONE A CURA DI EUGUBIUM studio numismatico in esclusiva per Cronaca Numismatica https://www.cronacanumismatica.com/la-vita-e-la-figura-di-augusto-attraverso-le-monete-1a-parte/2 punti
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Ti faccio un banale esempio: proprio una settimana fa hanno arrestato un uomo d'affari (non devono sottolineare che è avvocato, ricco e potente, il fratello è addirittura il presidente di un'organizzazione internazionale): sono andati a prenderlo nel cuore della notte le teste di cuoio con i mitra, lo hanno ammanettato e se pure in mutande è stato condotto in carcere...ora sta lavorando.... Certamente il sistema può sembrare rozzo, e come ogni cosa è migliorabile, ma direi che è ancora efficace! So che in Europa , e soprattutto in Italia, c'è una visione un po' prevenuta dell'Ungheria (troppi articoli politicizzati, spessissimo che riportano i fatti in modo parziale o errato), ma vi posso garantire che questo sistema è operativo da più di 100 anni. Se vuoi camminare con la kippà in testa non rischi che qualcuno ti tocchi od offenda, ugualmente per le coppie omoaffettive se girano mano nella mano, e neppure per quelli che hanno una gradazione di colore della pelle differente dalla maggioranza... addirittura non ti prendo per i fondelli se non parli bene l'ungherese o non lo parli affatto anzi cercano di aiutarti....e le varie comunità religiose sono circa 500 anni in pace ed armonia (cattolici, calvinisti, luterani, ortodossi ed ebrei) e spesso festeggiano insieme le festività! Quindi attenti a prendere per oro colato quello che è scritto nei giornali o quello che dicono in TV/web !2 punti
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AA.VV., Il tarì moneta del Mediterraneo, atti del convegno, Amalfi, 20-21 maggio 2022.2 punti
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Collezionare, nel senso di raccogliere cose interessanti, belle, curiose è una caratteristica dell'uomo: quando raccogli una conchiglia o un bel sasso diverso dagli altri sulla spiaggia, o un fiore e lo metti tra le pagine di un libro, stai collezionando nel senso più puro del termine; nella sua forma più elaborata ha portato alle wunderkammer dei secoli passati, raccolte non sistematiche di oggetti disparati. Può sorgere un problema quando collezionare significa voler possedere a tutti i costi ed in modo sistematico l'universalità (o ritenuta tale) degli oggetti di nostro interesse: in questo caso può diventare una fissazione o una schiavitù.2 punti
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Credo sia un Sestino di Giovanna (la pazza) e Carlo (V d'Asburgo). Moneta rara (R) del 1516-1519, mi sembra di scorgere losanghe fra I e C.2 punti
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Buonasera a tutti, la mia Vicereale di oggi: 3 Cavalli Filippo III D/PHILIPP-III-D. G. REX.ARA. VT R/IN HOC SIGNO VINCES Magliocca 82 "La Moneta Napoletana Dei Re di Spagna Nel Periodo 1503 - 1680" Siete D'accordo? Saluti Alberto2 punti
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buon pomeriggio a tutti, è da un po che non compravo monete.. che ne dite di questa? fondi speculari su ambo i versi.. vi piace? da quando è arrivata sto ancora a guardarla🤣 purtroppo non è facile fotografarla perché è in slab1 punto
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Buongiorno a tutti i lamonetiani...oggi vi propongo 4 monetine genovesi del 1814... Cominciamo con un po' di storia... 20 Aprile 1814 Genova viene occupata dagli inglesi, più precisamente dalla marina inglese comandata dall'Ammiraglio Bentinck che con l'aiuto degli stessi genovesi caccia le forze filo-francesi comandate dal Barone Fresia...lo stesso Bentinck il 26 Aprile, contravvenendo alle istruzioni avute dal ministro della guerra inglese, firmò ed emanò un proclama con cui si ripristinavano le leggi in vigore nel 1797. Il proclama inizia cosi: "Avendo l'armata di S. M. Britannica sotto il mio comando scacciati i Francesi dal territorio di Genova, e divenuto necessario il provvedere al mantenimento del loro buon ordine e governo di questo Stato. Considerando che il desiderio generale della Nazione genovese pare essere di ritornare a quell'antico Governo, sotto il quale godeva libertà, prosperità ed indipendenza; e considerando altresì che questo desiderio sembra essere conforme ai principi riconosciuti dalle altre Potenze alleate, di restituire a tutti i loro antichi diritti e privilegi, si dichiara:... articolo 1 "Che la costituzione quale esisteva nell'anno 1797, con quelle modificazioni che il voto generale, il pubblico bene e lo spirito dell'originale Costituzione del 1576 sembrano richiedere, è ristabilita"; all'articolo 3 "Che un Governo provvisorio consistente in tredici individui, e formato in due Collegi come prima, sarà immediatamente nominato, e durerà in carica sino al 1° Gennaio 1815, quando i due Collegi verranno compiuti nel numero prescritto dalla Costituzione"; ....il presidente del Governo Provvisorio fu nominato Gerolamo Serra... inizia così la breve Repubblica Genovese del 1814... 3 Novembre 1814 inizia il Congresso di Vienna che dovrà decidere il nuovo assetto del europa. Durante il congresso falliscono tutti i tentativi di ripristinare la vecchia repubblica genovese. 26 dicembre 1814 il Governo Provvisorio abbandona per protesta il potere, i genovesi infatti erano contrari (a dir poco) all'annessione al regno di Sardegna, cosa che però diviene realtà il 4 Gennaio 1815, quando gli inglesi consegnano la città al nuovo Governatore Sabaudo Maresciallo Ignazio Thaon di Ravel... Durante questa breve Repubblica, quasi un dejavù, furono battute 4 monetine, è proprio il caso di dirlo, che però sono una splendida testimonianza di quell'anno di cambiamenti... Ecco il 10 soldi 1814 18 mm 2,1 grammi di argento 888% contorno liscio D/ RESPUBLICA GEUENSIS stemma di Genova con grifoni e sotto SOL.10 R/ NON.SURREXIT.MAJOR.1814. con San Giovanni Battista1 punto
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Ciao, oggi condivido un denario dell'Augusta Giulia Domna moglie dell'imperatore Settimio Severo con la personificazione sul rovescio della dea Concordia (corrispondente alla dea greca Harmonia) coniato nelle officine della Zecca di Lodicea a Mare. Il ritratto molto stilizzato ( diversamente dai denari coniati a Roma dove i tratti sono molto più realistici) e' proprio caratteristico di tali emissioni e dei maestri incisori della citta Siriana. Giulia Domna, sorella di Giulia Mesa, fu un'Augusta molto influente protagonista attiva delle vicende politiche e non solo durante tutto il regno del marito ed anche successivamente con i figli Caracalla e Geta. Sostituirono entrambi il padre anche se il periodo di co-reggenza durò poco in quanto Caracalla nonostante sembra avesse promesso al padre in punto di morte che avrebbe rispettato il fratello, per governare da solo, non esitò ad ucciderlo e da alcune fonti storiche sembra proprio con l'avallo della madre....Cosa aggiungere, triste vicenda se così andarono i fatti. Per quanto concerne la Concordia era per i romani colei che faceva svolgere i rapporti tra persone nella vita quotidiana nel migliore dei modi, in armonia e comprensione, e sulla mia moneta è rappresentata seduta con doppia cornucopia in braccio a sinistra e la patera nella mano destra. Da visione diretta il denario risulta coniato, abbastanza centrato, con discreto metallo ed ha svolto la sua funzione di moneta. Condivido anche un altro esemplare sempre di Lodicea ( con ritratto inconfondibile) ed un esemplare coniato a Roma. Grazie ed alle prossime ANTONIO 18 mm 3,35 g RIC 6371 punto
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La disgregazione dell'impero Maurya ha spezzato la monotonia delle emissioni imperiali, lasciando spazio alle innumerevoli emissioni locali. Mi è capitata l'occasione di prendere per qualche euro una di queste monete, ma ho impiegato un po' di tempo prima di riuscire a identificarla. Perdonatemi le foto, ma sono le uniche che ero riuscito a salvare dal sito del venditore. 19mm 1.6g Si tratta di un quarto di Karshapana dal peso teorico di 20 rattis (equivalente a un peso teorico di 2,2g), attribuita alla città di Taxila, nell'attuale Pakistan. Il periodo di attribuzione è incerto: queste emissioni sono state emesse in un arco temporale compreso tra il 220 a.C. e l'80 d.C. Al dritto è presente un simbolo piuttosto comune nella monetazione Maurya e in quella successiva, denominato "3-arched hill": https://en.wikipedia.org/wiki/Arched-hill_symbol Al rovescio è ripetuto il "3-arched hill" affiancato da un simbolo taurino. Il riferimento principale è l'opera di Mitchiner, Oriental Coins and Their Values. Nel volume ci sono due monete simili alla mia, ma non esattamente identiche, dal momento che presentano due simboli anche al dritto: si tratta della numero 4414 e della 4420, di cui allego un estratto dal testo: In conclusione è ragionevole ritenerla come una moneta non censita dal Mitchiner. Facendo una rapida ricerca su Acsearch, sono riuscito a trovare un esemplare pressoché identico al mio, anche questo però privo di riferimenti bibliografici: https://www.acsearch.info/search.html?id=10915514 16mm 1,04g Avete qualche altro riferimento su questa monetazione e su questo periodo storico? Matteo1 punto
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Medaglia devozionale, bronzo/ottone,( molto probabilmente emessa durante un anno giubilare) della prima metà del XVIII sec. probabile produzione romana.- D/ Busto di S. Pietro volto a SX. R/ Busto di S. Paolo apostolo volto a DX.- Ciao Borgho1 punto
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Io invece qualcuno lo conosco. Pochi, ma ci sono. Sarà perché purtroppo ho moooolti più anni di te. 😉Certamente, a mio modesto modo di vedere, quando il collezionismo diventa compulsivo se non proprio una malattia rischia di trasformarsi in una serie di comportamenti in realtà del tutto avulsi dalla propria sfera di discrezionalità. Si crede infatti di essersi comportati con libertà ma in verità non è così. E spesso quando si raggiunge il pezzo ambito a prezzo di enormi (e a volte sproporzionati) sacrifici, la soddisfazione dura magari mezza giornata subito sostituita dal desiderio spasmodico del pezzo successivo, in una sorta di farandola perniciosa. Fortunatamente, nella mia umile opinione, questo quadro decisamente fosco si rintraccia in pochi casi e si tratta di vere eccezioni che vanno compatite e, laddove possibili, aiutate.1 punto
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Secondo me sono due punti in verticale, la rottura del conio c'è, si vede la linea ma si vede benissimo che è sottile e nn interessa il punto. Mio parere. Un saluto Raffaele.1 punto
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Complimenti Cris @Asclepia e a tutti i partecipanti che hanno deliziato la vista con queste splendide monetine di altrettanta splendida città. Quando arriva, posterò i miei 10 soldi da poco presi 😁1 punto
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Buongiorno a tutti, complimenti Cristiano@Asclepia Stai facendo man bassa di tutto il Rame Murattiano. Hai la Collezione più completa che io conosca. Un bel Archivio per tutti noi. Grazie Saluti Alberto1 punto
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Ti mando anche i frammenti che testimoniano una circolazione sofferta e tormentata ...1 punto
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No, Lunardi 1 è la scheda del denaro generico. Ti mando le foto dei miei, ho saturato un po' i colori per vederle meglio ma mi vergogno un po' della mia ultima ipotesi: per tutti quella è una n gotica da secoli. Ora Roberto d'Angiò aveva un vicario regio che era Riccardo Gambatesa.... Re Roberto entra in Genova il 27 luglio 1318 e i guelfi investono immediatamente lui e il papa della signoria di Genova per 10 anni con il patto che solo il Re abbia la potestà della città.. il Re accetta e manda un suo vicario a Genova, il papa da Avignone dà il suo consenso. I ghibellini assediano la città dal 25 marzo 1318 al 5 febbraio 1419 L'annalista Giorgio Stella annota: l'assedio ghibellino e stata considerata un'impresa grandiosa per i mezzi impiegati, la lunghezza è l'intensità dello sforzo... L'assedio più celebre del secolo, se si considera la lunghezza del tempo, la fortezza del sito, la grandezza della città, le genti, le navi, i danari somministrati da'cittadini e da'forestieri, la varietà dei successi sia di terra come di mare e finalmente le perdite inestimabili degli assalitori."1 punto
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Classical Numismatic Group > Triton XXVII Auction date: 9 January 2024 Lot number: 11 Price realized: This lot is for sale in an upcoming auction - Lot description: LUCANIA, Herakleia. Circa 390-340 BC. AR Nomos (21mm, 7.73 g, 1h). Head of Athena right, wearing triple-pendant earring, pearl necklace, and crested Attic helmet decorated with Skylla hurling a stone; Δ/Κ/Φ to right / Herakles standing facing, upper torso turned right, wrestling with the Nemean Lion; club and ΚΑΛ to left, |-HPA[KΛHIΩN] to right; between Herakles' legs, owl standing right, head facing. Work 39 (same dies); Van Keuren 50; HN Italy 1377; SNG ANS 63 = Sartiges 28 (same obv. die); SNG Lloyd 272 (same dies); Gillet 125; McClean 824 (same obv. die); Pozzi 148 (same dies); Ward 44 (same obv. die). Attractive deep iridescent tone. Good VF. Struck from wonderfully engraved dies for this type. From the Father & Son Collection. Ex Classical Numismatic Review XLVI.1 (Winter 2021), no. 564443; Roma XX (29 October 2020), lot 15; Dr. G. W. Collection (Gorny & Mosch 269, 9 March 2020), lot 90. Herakleia was a relatively late foundation along the instep of the Italian "boot," starting out as a compromise settlement between the warring city-states of Thourioi and Tarentum around 432 BC. Although widely regarded as a colony of Tarentum, Herakleia considered itself independent and played host to an annual meeting of envoys from all the Italo-Greek cities. Named after Herakles, the city's coinage naturally depicted the powerful demigod on the reverse, here in a deadly embrace with the Nemean Lion. Estimate: 4000 USD1 punto
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Il primo di tre video curati da Andrea Cavicchi che ripercorrono una figura chiave nel passaggio di Roma dalla Repubblica all’Impero: Augusto narrato dalle sue coniazioni, autentici capolavori d’arte, comunicazione e propaganda Diamo a Cesare quel che è di Cesare: PRODUZIONE A CURA DI EUGUBIUM studio numismatico in esclusiva per Cronaca Numismatica https://www.cronacanumismatica.com/la-vita-e-la-figura-di-augusto-attraverso-le-monete-1a-parte/1 punto
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Buonasera a tutti, creo questa nuova discussione sul modello di "Emissioni IPZS 2023"1 punto
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E qui si pone il problema aggiuntivo di cos'è davvero "per la circolazione" o meno, perchè teoricamente sarebbero da classificare come circolanti anche anomalie quali i 5 euro tedeschi o i 3 euro sloveni. P.S. Per indicare i membri dell'unione monetaria e in generale quelli dell'intera UE il termine "nazione" è poco elegante, sarebbe meglio usare "stato".1 punto
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SAPEVO CHE DA QUALCHE PARTE IN QUALCHE EPOCA DOVEVA ESSERCI UN GATTO SU UNA BANCONOTA Eccolo in tutta la sua gattità su un biglietto locale argentino della Provincia di Entre-Ríos, emesso nel 1876.1 punto
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.... magari ci sono pure....ma quando vengono presi poi gli anni di prigione se li fanno tutti senza sconti , in quanto la pena ha una funzione rieducativa e se non si fa tutta la rieducazione (in modo completo) poi si cade in tentazione .... E naturalmente per essere ancora più educativa la pena, durante il periodo di reclusione le persone debbono lavorare tutte (le prigioni sono infatti considerate delle vere e proprie aziende e come tali debbono tendere all'autonomia finanziaria ed i suoi "dipendenti" debbono lavorare tutti!): 1- per ripagare/risarcire le vittime e lo Stato; 2- per mantenersi (l'Ungheria mica è un'opera pia che mantiene gente abile al lavoro sulle spalle dei cittadini onesti!).1 punto
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È talmente bella che se fosse falsa la collezionerei comunque.1 punto
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(Le due "oselle, di dogaresse veneziane) di GIOVANNI GORINI Nel 1648, infatti, Silvestro sposa la ricchissima Elisabetta Querini Stampalia che porta in dote la bellezza di 45.000 ducati d’oro; l’anno seguente, 25.000 ducati della dote servono al giovanissimo Valier a comprarsi la sua prima carica pubblica, quella di procuratore di San Marco, di solito attribuita per meriti e in età più avanzata rispetto ai diciannove anni. Meriti, dunque, anche della facoltosa coniuge che nel 1694 il Valier fa incoronare dogaressa, anche se questa cerimonia era di fatto stata proibita già da mezzo secolo. E a quello stesso anno risale una “medaglia osella” con il ritratto di Elisabetta e quella legenda MVNVS ELISABETH QVIRINÆ VALERIÆ DVCISSÆ VENETIAR che tanto ha fatto discutere i numismatici e che, c’è da crederlo, all’epoca fece storcere il naso a più di un aristocratico della Laguna. La medaglia osella del 1694 per l’incoronazione della dogaressa Elisabetta Querini Stampalia, moglie di Silvestro Valier appena eletto alla massima magistratura veneziana https://www.cronacanumismatica.com/silvestro-valier-il-papa-e-la-dogaressa-per-tre-oselle-ad-personam/1 punto
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L’omaggio di Maometto all’Immacolata Nella chiesa del santuario di Sant’Antonio a Split (Spalato), in Croazia, oltre a un grande trittico di alto valore artistico vi è un quadro che sorprende per vari aspetti. È l’opera del pittore barocco Miholvil Luposignoli, dell’inizio del 1700, certamente sotto la guida dei francescani che dal 1400 avevano assunto l’animazione di quel monastero, prima appartenente ai monaci benedettini. Il quadro Nella pittura si vede, in alto, Maria santissima, con le braccia incrociate, la luna sotto i piedi ed è circondata da 38 teologi, con cartigli di riconoscimento e, tra essi, appare – e qui è l’unicità di tale pittura – Maometto, il profeta dell’Islam. Va detto che, fin dai primi secoli, vi sono state due interpretazioni della dottrina religiosa da lui (Maometto) proclamata, giudicandola alcuni come una corrente fondamentalmente cristiana, pur con vari limiti (dati anche i molti riferimenti agli eventi biblici e a Gesù), altri invece la considerano una dottrina religiosa totalmente diversa. Questa differenza di giudizio riguardo all’Islam si ripresentò con i grandi “Ordini mendicanti” dei secoli XII e XIV ed è presente anche oggi nel dialogo interreligioso. Una testimonianza di attenzione rispettosa e di apprezzamento in un quadro di chiesa è tuttavia un fatto straordinario. Fu certamente commissionato dai frati Francescani che, assieme ad altri ordini religiosi, sostenevano l’Immacolata Concezione. La meraviglia nasce anche per il fatto che la prima riflessione moderna di un cristiano sul ruolo di Maria madre e vergine nel Corano risale al 1845 e fu elaborata da Antonio Rosmini, noto filosofo e teologo, ora beato. Ma quello studio rimase isolato e soltanto dalla metà del 1900 nel mondo cristiano si pose attenzione, con successive pubblicazioni, all’importanza che il Corano attribuisce a Maria, come ricorda lo stesso Concilio Vaticano II. Gli studiosi musulmani riconoscono in Maria diverse virtù come la castità, l’obbedienza, la veridicità, l’essere purificata da Dio, l’essere scelta da Dio tra tutte le donne, essere guidata dagli Angeli, ricevere cibo da Dio, portare il Messia, ma qui citerò solo i testi sull’esenzione da ogni forma di peccato, tralasciando quindi il molto spazio che è dato all’Annunciazione e al concepimento verginale di Gesù. Nel Corano non si parla della visita a Elisabetta, del Magnificat, della presentazione di Gesù al tempio, del suo intervento alle nozze di Cana, e quindi del messaggio sociale contenuto in tali eventi, così come non si parla di Maria nel Cenacolo o sul Calvario. Non per questo mancano solidi punti di contatto con la devozione mariana dei battezzati. Rosmini scriveva nel 1848: «Ciò non pregiudica al luminoso testimonio che [Maometto] a lei rende». Maria nel Corano Nel libro sacro dell’Islam Maryam è menzionata 34 volte; talora brevemente come madre di Gesù, ma anche tale riferimento è segno distintivo. Sappiamo che la cultura semitica attribuisce una grande importanza al padre di una persona e notiamo che ancora oggi [in arabo] il nome proprio appare con bin o con ibn, che significano «figlio», e quindi si riporta il nome del padre. Il Corano parla spesso di Gesù come «ibn Maryam », figlio di Maria [una donna!]: questo è un grande onore per lei! I testi più ampi su Maria sono nelle sure 3 e 19, attribuite entrambe a un’epoca pre-Egira e troviamo brevi frasi su Maria nelle sure 4, 5, 21, come anche nelle sure 23 e 66. Il Corano conferisce un onore speciale a due mogli di Muhammad e a Fatima, la sua amata figlia, ma Maria (Maryam) è l’unica donna menzionata per nome. La sura (capitolo) 19 porta il titolo di «Maryam» (anche se poi molti versetti non trattano di lei, ma di altri personaggi presenti nella Bibbia). Considerando i suoi privilegi, gli autori musulmani disputano se ella possieda le qualità di «profeta»: alcuni sono favorevoli, altri non giungono così lontano. La famiglia, la nascita, la presentazione al Tempio Consideriamo alcuni testi. Nella terza sura (che porta il titolo di “Al-Imrân”) si parla della sua nascita in una famiglia distinta: «In verità Dio ha eletto Adamo e Noè e la famiglia di Abramo e la famiglia di Imrân al di sopra degli altri uomini» (sura 3,33). Sua madre, sposata con ‘Imrân, sperava, nonostante l’età avanzata, di avere un figlio maschio. Era una famiglia eletta da Dio. Gli studiosi musulmani del periodo classico accettano unanimemente che Imrān appartenesse alla linea genealogica del re Davide; era sposato con Anna (il suo nome non è nel Corano, ma in hadith: Hannah). Dopo un’intensa preghiera, la coppia ricevette la gioia di una bambina, e Anna invocò Allāh affidandola a lui: «O Signore, ecco che ho partorito una femmina (Dio sapeva meglio di lei quello che aveva partorito). Il maschio non è come la femmina! L’ho chiamata Maria e pongo lei sotto la tua protezione, lei e la sua progenie, contro Satana il reietto!» (3,36). Per assicurarsi che ricevesse un’educazione appropriata, Maria venne affidata a Zaccaria (Corano 3,44), padre di Giovanni [il Battista], poiché Zaccaria era stato scelto, con un sorteggio tra numerosi contendenti, per questa missione nei confronti di Maria. Fu Zaccaria a portare Maryam nel santuario. Secondo la tradizione, già all’arrivo, accompagnata dai genitori, mostrò immediatamente le sue eccezionali qualità: mentre di solito le postulanti procedevano lentamente per tutti i (sette o più) gradini fino alla cima delle scale, Maria con un solo balzo raggiunse l’ultimo, dove il sommo sacerdote la aspettava. «E il Signore l’accolse di accoglienza bella e la fece germogliare del miglior germoglio» (3,37). Sorprendeva il fatto che ogni volta che Zaccaria andava a trovarla, poteva vedere che era ben fornita di cibo. Ovviamente questo veniva dal Cielo: «E ogni volta che Zaccaria entrava da lei nel santuario vi trovava del cibo e le diceva: “O Maria, donde ti viene questo?”. Ed essa rispondeva: “Mi viene da Dio, perché Dio dà della sua provvidenza a chi vuole, senza conto”» (3,37). La prima parte di questo versetto spesso è incisa con un’accurata calligrafia araba nella cornice del mirhab, la piccola nicchia posta all’interno di ogni moschea che indica la direzione della preghiera verso La Mecca. Ne consegue che tutti i musulmani che vanno in moschea vi possono trovare menzionata Maria, ovunque nel mondo, sia pure tramite il suo pronome. Santità unica di Maria, la purissima fra le donne Secondo il Corano (come per il Vangelo), Maria è sempre stata fedele alla parola ricevuta da Dio. La sua fede è confermata come modello per tutti i credenti e Maria è presentata come esemplare per tutte le donne nell’Islam. Dopo tutto, la parola Islam significa abbandono fiducioso (in Dio). Infatti, due versetti della terza sura riferiscono le parole dall’angelo al momento dell’Annunciazione: «In verità, o Maria, Dio ti ha purificata ed eletta fra tutte le donne del mondo. O Maria, sii devota al tuo Signore, prostrati e adora con chi adora!» (3,42-43). Nella sura 19, dove si riprende il racconto dell’Annunciazione, Maria stessa dichiara: «Non sono una donna cattiva», cioè di mal costume (v. 20). E nella sura 21 è scritto: «E rammenta ancora colei che custodì la sua verginità, sì che Noi alitammo in lei del Nostro Spirito e rendemmo lei e suo Figlio un Segno per le creature» (21,91). E nella sura 66 leggiamo: «Noi insufflammo in lei del Nostro Spirito, e credette alle parole del suo Signore e nei Suoi Libri, e fu una delle donne devote» (66,12). Il libro sacro dell’Islam dice che Dio stesso invitò Gesù a lodare sua madre. Nella quinta sura leggiamo: «E quando Iddio disse: «O Gesù, figlio di Maria, ricorda il mio favore verso di te e verso la madre tua» (5,110) o, secondo altra traduzione: «O Gesù, figlio di Maria, ricorda la mia grazia su di te e verso tua madre quando ti confermai con lo Spirito di Santità». In un altro versetto coranico si dichiara decisamente: «Sua madre [di Gesù] era una santa» (5,75). La tradizione afferma che non fu toccata da Satana, il quale da parte sua si rammaricava che vi fossero due persone a cui non aveva mai potuto avvicinarsi: Gesù e Maria (un riferimento a ciò appare nella sura 23,50), ma soprattutto si deduce dall’accostamento di alcuni testi coranici. La teologia islamica non conosce il concetto di «peccato originale» come eredità comune, tranne che da parte di qualche autore (gli esperti citano: Ibn Adhem, Bistami e al-Allaj); ma nei versetti 115-124 della sura quinta si mostra la disobbedienza di Adamo ed Eva (anche se il nome di Eva non appare) e nella sura 38, ai versetti 71-85 si parla della concessione di Dio a Iblis (shaitan = satana, demonio) di poter tentare fino al giorno della risurrezione della carne «tutti, salvo quelli che tra loro sono i tuoi servi puri». Lo stesso testo si trova nella sura 15,32-36, dove Dio tollera che il demonio tenti tutti «fino al giorno del giudizio, … eccetto i tuoi servi purificati». Il diavolo non può avvicinarsi Ora, ascoltando quanto il Corano dice circa Maria e suo Figlio, è chiaro che loro due eccellono tra i giusti e quindi il diavolo non può avvicinarsi a loro e provare a trarli in inganno. In alcune miniature di mano musulmana dedicate a Maria con il Bambino Gesù si vede appunto Iblis sullo sfondo dietro una montagnola, col volto corrucciato perché non può avvicinarsi. È un modo per esprimere che in quella madre e in quel pargolo non ci fosse ombra di male. In questo contesto, si comprende meglio il cartiglio che Maometto mostra nel quadro di Split: «Nulla est ex Adam quam non tenuerit Satan praeter Mariam et Filium eius» (non c’è discendenza di Adam che Satana non abbia raggiunto, tranne Maria e il Figlio suo). Nel cartiglio stesso poi si legge: «Mahometo, in libro V Corani». Come notavo, non è la traduzione di un versetto, ma il sunto di alcune sentenze che effettivamente appaiono nella quinta sura. (Qualcuno sospetta che circolasse una versione del Corano un po’ diversa dall’attuale, dato che si arrivò al 1900 per determinare il testo tipico). Rosmini commentava che, mentre nel secolo XI, si iniziò in Occidente a disputare sull’Immacolata concezione di Maria, gli arabi del settimo secolo la credevano senza contrasto e il loro profeta «la inseriva, come articolo della sua fede, nel Corano». Citava quindi alcuni autori che affermavano che il demonio mai poté raggiungere Maria e Gesù, ma senza riferirsi a un versetto coranico specifico (come fa invece in altri passi). Infatti, quel versetto non appare negli studi più recenti come proveniente dal libro sacro dei musulmani, ma è fermamente ritenuto come asserzione propria di Maometto. Nella 116ª sura si dice: «Allah ha proposto ai credenti l’esempio della moglie del Faraone… e di Maria figlia di Imran» (116, 11-12). La terza sura, sulla famiglia di Maria, afferma, come si notava sopra: «E quando gli angeli dissero a Maria: «O Maria! In verità Dio t’ha prescelta e t’ha purificata e t’ha eletta su tutte le donne del creato» (3,42). La purezza totale di Maria e la sua posizione unica tra le donne sono interpretate dagli studiosi come un’esenzione da ogni macchia di peccato, pur senza usare il termine «immacolata». I Francescani di Split hanno anticipato i tempi e offerto una testimonianza di dialogo, pur coscienti che non in tutto la figura di Maria del Corano corrisponde a quella del Vangelo. Addendum. Tra gli «immacolisti» del quadro di Split potrebbe esserci anche Martin Luther (forse il monaco in nero con cappuccio nell’angolo sinistro degli scanni?). In un sermone del 1522 (dunque anche dopo la rottura del 1517) egli asseriva che Maria «è piena di grazia e viene dichiarata senza peccato; è qualcosa di estremamente grande, poiché la grazia di Dio la riempie di ogni cosa buona e la rende priva di ogni male». In un altro discorso del 1527 era ancora più preciso dell’esprimere la sua fede nell’immacolata concezione, dichiarando che «l’infusione dell’anima di Maria fu effettuata senza peccato originale». Inoltre la madre lactans del quadro non sembra sia Maria, ma Anna, e il bimbo sarebbe Maria stessa (da notare i lunghi cappelli, e il ditino che mostra il cielo!), per dire che era santa fin dai primi istanti di vita e poi, glorificata, appare in alto nella stessa pittura. http://www.settimananews.it/religioni/omaggio-maometto-alla-immacolata/1 punto
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Vorrei premettere che sono un convinto cristiano, poi alcune osservazioni: Sì questo è vero. È Dio, semplicemente lo chiamano con la loro lingua. Ma questo avveniva ancora fino a pochi anni fa anche in Italia (oggi il limite è 16 anni....) e in molti altri cristianissimi Paesi....La questione qui è culturale e non religiosa. Questo avviene anche tra noi...forse il problema è sociale e non religioso ? Sì è vero, però li accogliamo perché qualcuno dei nostri ha bisogno di loro o meglio del loro lavoro (e li vuole sfruttare). Errore: nessuno fa i miracoli neppure tra i cristiani, ma è Dio che li fa per tramite di un uomo/donna. Maometto secondo il Corano è stato in Paradiso e d ha vissuto altri episodi eccezionali, ma solo perché Dio lo ha voluto. Tra questi c'è qualche dottore (in senso teologico) ? Perché mi domando quanti tra noi conosciamo bene la Bibbia e ne sapremmo fare l'esegesi in modo corretto ? PS: questa discussione era volta semplicemente a fare conoscere un aspetto di congiunzione tra due mondi. Non intendo comunque rinunciare alla mia fede o alle mie tradizioni.1 punto
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Nel 2.023 solo 20 centesimi di San Marino 2018 con tirautra 600.000 pezzi. Trovare monete euro di tiratura inferiore a un milione di pezzi è sempre più difficile. Delle volte mi viene da pensare che non sia solo colpa dei pagamenti elettronici ma sembra quasi che ci sia più gente che colleziona.1 punto
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Buonasera, qualche giorno fa ho dato un contributo su una moneta da un grano. Moneta postata da un nuovo utente, in rete ho trovato interessanti informazioni sullo zecchiere Notarbartolo. Allego discussione Credo possa essere di interesse , o solamente per curiosità, leggere su questa sezione la discussione. Antonio1 punto
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@GIOGARKO forse è lei che dovrebbe andare altrove, probabilmente ha sbagliato forum. Ammesso sia davvero un esperto numismatico, cosa tutta da dimostrare, il modo in cui si è presentato non è quello cui siamo abituati qui. Come richiesto da più utenti chiudo la discussione, i suoi prossimi interventi, sempre che voglia farne, saranno sottoposti all'approvazione dello staff prima di essere pubblicati. Le auguro una buona serata.1 punto
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Pensaci bene prima di prendere un gatto. Ti farà credere che sia stato tu ad averlo trovato in mezzo alla strada in un cassonetto dentro un gattile. Ti farà credere che sia stato tu ad averlo salvato che incontrarvi sia stata fortuna pura casualità quando invece era lì ad aspettarti quando invece era il vostro appuntamento fin da sempre. Pensaci bene prima di prendere un gatto. In quegli occhi si entra una volta per poi non uscire mai più. Sappi che di quell’amore puro infinito e randagio non potrai mai più liberarti. I gatti amano per volontà non per bisogno, non per istinto i gatti amano per essere liberi. Pensaci bene prima di prendere un gatto che prendere poi, è un termine inadeguato, sciatto. Sbagliato. Un gatto non si prende né si adotta un gatto si custodisce. E ricordarti che dovrai accettare il suo caos la sua elegante arroganza i suoi attimi di smisurata dolcezza prenderti cura della sua solitudine dei suoi momenti di incantevole assenza. Pensati come a un primo appuntamento che ogni istante si ripete. Circondalo di attenzioni, sempre come un amante corteggia la sua dama con dolci parole e infinite carezze. Sappi che ogni istante lui sa dove ti trovi come ti senti e di cosa hai bisogno per essere felice. Pensaci bene prima di prendere un gatto perché nessuno più di lui sa di cosa è fatto l’amore. Parlo del rispetto dei propri spazi e dei propri umori. Parlo del bisogno di nascondersi a volte da tutto e da tutti. Parlo di saper riconoscere quando è inutile insistere perché avvicinandosi a volte ci si perde e di quando insistere, invece è l’unico modo per tornare a stare vicini. Parlo dell’arte di sapersi osservare da lontano dove ogni cosa acquista la sua forma. Parlo di saper riconoscere la meraviglia di volersi entrambi in quei momenti di rara bellezza che rimangono impressi per sempre. Parlo di quando all’improvviso dal nulla più assoluto si accende la follia e si inizia a correre come pazzi a giocare come ragazzini buffi e ridicoli come rendersi conto che la felicità va abbracciata graffiata, protetta. Perché può durare un attimo. Ma soprattutto pensaci bene prima di prendere un gatto perché arriverà il giorno in cui dovrai dirgli addio. E saprà stupirti di nuovo come ha fatto per tutta la sua vita. Mentre non riesce più a reggersi in piedi. Mentre è sdraiato da giorni lì nello stesso punto di casa dove ha scelto di morire. Mentre non vuole nessuno vicino, tranne te. E con le ultime forze ancora ti urla il suo amore. Le fusa che gli escono strane e spente, stonate. Ma che tu ricorderai come il canto più dolce che ti sia stato concesso ascoltare. Non cercare di dimenticarlo quel dolore, di vincerlo. Non si può. Una parte di te si è spenta con lui. Una parte di te, si è perduta, per sempre. ( Andrew Faber )1 punto
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E allora visto il riscontro, chiudo il poker con il 4 denari in rame sempre del 1814... 18mm 1,5 grammi rame C liscio D / lo stemma di Genova tra rami di lauro R/ D. QUATTRO 1814 anche questa in buona conservazione....1 punto
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E ancora un'altra bellissima monetina sia per conservazione che per iconografia il 2 soldi del 1814 sempre in mistura 125% mm 18 2,19 grammi C liscio D/ RESPUBLICA GENUENSIS in basso 1814 al centro stemma di genova tra cornucopie R/ SUB TUUM PRAESIDIUM S.2. al centro la Santa Vergine Immacolata la monetina ha ancora un bel sberluccichio...che dite?1 punto
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La successiva per taglio è anche quella che più mi piace come iconografia...il buon vecchio SAN GIORGIO che trafigge il Drago... 4 soldi in mistura 125% 21 mm 4,39 grammi C: stellette in incuso D/ RESPUBLICA GENUENSIS S.4. in basso 1814 con al centro lo stemma di Genova tra 2 cornucopie R/ EX PRO BITATE ROBUR al centro il già citato San Giorgio a cavallo che infilza il drago1 punto
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