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  1. El Chupacabra

    El Chupacabra

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  2. ARES III

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  4. viganò

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Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/22/23 in tutte le aree

  1. Ciao a tutti, in attesa di vedere cos'altro porterà questo Natale, ho il piacere di condividere con voi questo asse con il ritratto di Germanico coniato da Claudio (suo fratello minore) che mi hanno gentilmente regalato i miei genitori, hanno fatto decidere a me e non ho potuto resistere quando a una recente asta ho visto questa moneta. Seguendo la mia passione per la dinastia Giulio-Claudia è un personaggio che non poteva mancare alla collezione, ho colto quindi subito l'occasione di aggiungerlo. Non ho molto da dire su questo personaggio (24 maggio 15 a.C. – Antiochia di Siria, 10 ottobre 19) che non sia già noto, marito di Agrippina Maggiore (tra l'altro figlia di Marco Vipsanio Agrippa), fra i suoi figli abbiamo due figure che saranno parte integrante della storia di Roma Imperiale, Gaio Giulio Cesare Germanico (il futuro Imperatore Caligola) e Agrippina Minore, moglie di Claudio (che poi era anche suo zio) e madre di Nerone. Oltre alla discendenza ovviamente è stato anche un grande generale, fra le tante cose ha guidato assieme a Tiberio la spedizione in Germania del 10-13 a seguito della rovinosa sconfitta di Varo a Teutoburgo. Nel 15 riuscirà poi anche a vendicare la disfatta recuperando le Aquile perdute. Il suo successo militare rese Tiberio sempre più geloso di lui (c'è anche da dire che Tiberio ce l'aveva un po' con tutti diciamo la verità…) tanto che dietro la morte di Germanico, per presunto avvelenamento, sembra che ci fosse lo zampino proprio dell'Imperatore. La cosa è enfatizzata molto da Tacito che sostiene anche che sul corpo di Germanico i segni dell'avvelenamento fossero molto evidenti. Tiberio, dal canto suo comunque, non fece molto per fugare i sospetti visto che non fu presente neanche alla cerimonia in cui le ceneri vennero riposte nel mausoleo di Augusto, considerando però che non fu presente neanche al funerale della propria madre, non è detto che questa sia una prova schiacciante di colpevolezza. Non vi tedierò ulteriormente con episodi già noti e quindi passo direttamente la parola alla moneta, ritengo che sia molto bella, ben centrata e con un fantastico ritratto, insomma, se non si è ancora capito mi piace particolarmente 😅 Germanico, Asse, 50-54 d.C., Roma, RIC 106 (coniato da Claudio) 10,58g – 30mm D/ GERMANICVS CAESAR TI AVG F DIVI AVG N; testa di Germanico rivolta verso destra. R/ TI CLAVDIVS CAESAR AVG GERM P M TR P IMP P P; S C. Grazie a tutti per l'attenzione, Matteo
    4 punti
  2. Credo che, semplicemente, fosse usata per sbloccare il carrello e, nel rimuoverla, sia caduta a terra e l'avventore non abbia ritenuto di chinarsi per raccoglierla. Chissa quante ne ha ancora.
    4 punti
  3. sicuramente è una SALVS, ma mi pare improbabile si tratti di Giovanni perchè non ha lo stile di Roma e nemmeno la faccia mi pare DN H e mi sembra Onorio, quasi certamente pre 395, e azzarderei per una zecca orientale saluti Alain
    3 punti
  4. Premessa: Io vi racconto la mia storiella (con tanto di accenno storico per arricchire un po' la discussione), ma se avete esperienze simili, scrivete la vostra! 🤩 Ore 13:00, 22 dicembre 2023, provincia di Verona. Stamattina ho trovato una moneta. Ok, nulla di eccezionale, se non che si tratta di una moneta non più circolante. No no, non ho scavato ho indagato con un metal detector in qualche campo nelle mie zone .. .. già, nelle mie zone sarebbe anche plausibile fare certe ricerche per il gusto di trovare qualcosa di storico, forse o probabilmente, anche monete.. c'è ancora un po' di campagna dopotutto .. Battaglia di Custoza (1866) Ma la mia situazione è stata differente, non passeggiavo tra sentieri poco battuti o, meglio ancora, in mezzo ai campi per un ritrovamento emozionante di qualche cimelio militare del 19° secolo .. ho trovato la moneta sull'asfalto, un tratto frequentato da migliaia di persone al giorno, già, sì, di fronte all'ingresso di un supermercato molto frequentato .. ma cosa? Cosa ho trovato di così strano? ..... Queste! A chi di voi capita ancora di trovare per terra delle lire? Certo, nulla di eccezionale dal punto di vista numismatico, ma una sorpresa, anzi, quasi un déjà-vu, come tornare indietro decenni! Non mi capacito di cosa ci facessero in mano al malcapitato che le ha smarrite, ma la mia fantasia ha viaggiato un po'.. .. forse un portafortuna dal valore sentimentale .. .. o addirittura una signora anziana che ha rispolverato un cappotto dopo decenni ed estraendo un fazzoletto, ha fatto uscire quella monetina.. .. o visto anche una bambina minuta con un signore attempato, probabilmente il nonno, che sentivo quando me li sono trovati davanti alla stessa cassa, che proprio oggi compie 13 anni e ho associato anche un eventualità di regalino alla piccola, che, sebbene l'età, appariva ancora più bambina che ragazzina .. .. chi non ha tenuto qualcuno di quegli spiccioli, sapendo di non ottenere nulla col cambio in euro? Secondo voi, quale dinamica poteva nascondersi dietro questo curioso smarrimento? ..inoltre, questo è un forum frequentato da persone che pensano molto spesso alle monete per "deformazione passionale", dunque sono abbastanza certo che tra voi ci sono storie analoghe che forse val la pena raccontare, o forse no, una banale curiosità da condividere, ma lo domando comunque: è' mai capitato a qualcuno di voi recentemente qualcosa di simile, di poco probabile, di sorprendente o addirittura impressionante, ma comunque sempre emozionante? Probabilmente ci sono discussioni o post che già raccontano analoghe situazioni.. riportatele anche qui oppure, se sapete indirizzarmi, unite questa discussione ad una compatibile.. Epilogo: Questa monetina, neppure tenuta bene, ma neppure troppo male con i suoi 70 anni, finirà insieme alle altre 15 coetanee delle 345 monetine da 10 lire, tutte usurate e circolanti, che ho tenuto da parte insieme ad altre lire comuni .. 😁
    2 punti
  5. Ecco, appunto ..poi ho dimenticato che, al mio opposto @Vel Saties , oltre a non mancare la conoscenza della storia, ha esperienze di contatti diretti con i luoghi che l'hanno fatta e ogni tanto "escono" per raccontarla, dunque è anche plausibile che abbia visto una foto di un ricercatore che ne ha trovato una moneta .. che poi, diciamocela tutta, ad oggi, nell'era digitale, una foto fisica è più rara di una moneta vera! Il reperto di un reperto .. 😁
    2 punti
  6. Vedasi anche:"coroplastica Lomellina"🤗 Scusate il campanilismo..
    2 punti
  7. Buonasera a tutti, se ho capito bene, dunque, del 10 centesimi 1908 esisterebbero le seguenti varianti: NO PROVA, con segno di Zecca "R" in rilievo; PROVA, senza segno di Zecca "R"; PROVA SABBIATA, senza segno di Zecca "R"; NO PROVA, senza segno di Zecca "R"; (Asta Varesi - Nomisma 2017) Corretto? Ho dimenticato qualcosa? Sull'origine del pezzo esitato nel 2017 credo si possano al momento fare solo delle ipotesi e, pertanto, ne propongo due per ravvivare la discussione: in Zecca hanno predisposto un conio per la prova e da questo hanno ricavato quello per la moneta vera e propria, salvo accorgersi che mancava il segno di Zecca dopo che qualche moneta era già stata prodotta. I preposti sono dunque intervenuti in tal senso, anche per uniformare il 10 centesimi alle altre monete della serie "Prora" che riportano il segno di Zecca. i "riconiatori" degli anni '20 hanno trovato solo il conio della Prova (senza segno di Zecca), hanno eliminato la parola "Prova" e hanno lavorato con quello: la "R" non c'era e non ci poteva essere. Sarebbe comunque interessante conoscere anche il peso del pezzo esitato nel 2017, giacché mi sembra di ricordare che le "monete" prova ne avessero uno diverso e inferiore rispetto alle "monete" non prova. Se ho scritto sciocchezze ditelo pure, che non mi offendo....😀 Un saluto cordiale e a presto.
    2 punti
  8. Anche secondo me e' usata come dice El Chupacabra. Se ti interessa @Fra11, leggi cosa scrivevo qualche anno fa a proposito di una 10 lire....era il 12 novembre del 2020... 10 LIRE Era marzo e si era nel pieno del blocco dovuto a questa maledetta epidemia. Piuttosto stanco dopo una lunga giornata di lavoro, dopo aver parcheggiato l’auto nel viale sotto casa, in un silenzio surreale mi avviai verso il mio portone. All’improvviso, mentre infilavo le chiavi nella toppa, la mia attenzione fu attirata da un piccolo oggetto tondo e chiaro posto proprio davanti alla soglia. Con movimento un po' impacciato a causa della grossa borsa da lavoro che portavo a tracolla, mi chinai e lo raccolsi. Quale stupore! Si trattava di un 10 lire spiga del 1984. Ma cosa ci faceva là, davanti a casa mia, una moneta da 10 lire? Chi poteva averla persa? In quei giorni vuoti, poi? Magari un vecchio nostalgico che l’ aveva nel borsellino. O magari qualcuno che la teneva in tasca come porta-fortuna. O forse qualche bambino che la usava come gioco…..Certo la cosa era strana, considerato che in quei giorni tutte le attività erano chiuse e la gente in giro pochissima. E se fosse stato un segno del destino? Chiunque l’avesse persa, l’aveva lasciata lì in bella vista per me. Possibile? Dopo uno sguardo sommario e se vogliamo anche un po' distratto (10 lire……erano sempre e solo 10 lire….ci ero passato…) misi la moneta nella tasca dei pantaloni con un movimento rapido e distratto e salii le scale. Entrato in casa, come d’abitudine, mi fermai salutare mia moglie; le chiesi come era andata la giornata, come stavano le ragazze. La solita routine, pensai. La routine…la rovina delle nostre vite…. Avevo sempre cercato di evitarla, ma inevitabilmente ci cadevo dentro….Come e’ difficile vivere, pensai. Come sono difficili e impegnative le relazioni umane….ci voleva anche questo maledetto virus….. Quindi mi recai in camera per mettermi comodo; una bella doccia, tuta, divanone e via! Ma ecco che, nello sfilare i pantaloni, sentiii un tintinnio ovattato sul pavimento; mi girai e vidi lei, bella , adamantina, che spiccava argentea sul legno nodoso. La 10 lire! L’avevo proprio dimenticata! La ripresi in mano e la guardai con attenzione, ora. Era ancora in buono stato, qualche riga e qualche macchia, ma nessuna ammaccatura. Tenerla in mano mi diede una bella sensazione di leggerezza, di freschezza, forse anche di spensieratezza. Era da tantissimo tempo che non toccavo una vecchia 10 lire. Gli anni passano e dimentichiamo facilmente, purtroppo….. Ma poi, del resto, già molto tempo prima di passare all’euro, le 10 lire erano state snobbate (proprio come i centesimini di oggi), nessuno le voleva. Ricordo bene quegli anni: quando me le trovavo tra le mani, arrivato a casa, me ne liberavo velocemente mettendole in una piccola ciotola che tenevo vicino al telefono fisso che ancora campeggiava su una mensola della sala da pranzo. Dunque, per la prima volta (credo) mi soffermai a guardarne le fattezze. La moneta mi colpì per la sua semplicità. Sul dritto due belle spighe rigogliose, sul rovescio un aratro. Immagini georgiche che mi portarono alla mente ampie distese di campi gialli sotto il sole azzurro, ondeggianti su un terreno ricoperto di terra grassa e fertile che non poneva alcun ostacolo al lavoro dell’uomo. Ricordai quando ero piccolo, la terra dei nonni, le tante corse nei campi, i giochi spensierati, le lunghe giornate che non finivano mai, il pane e salame all’ombra degli alberi e qualche timido assaggio di vino, di quello buono della vigna…. Girai e rigirai la moneta. Poi la mia attenzione cadde sulla data. 1984….. Avevo 17 anni. Ero uno studente del liceo classico, allora…Mentre pensavo, all’improvviso sentii un tuffo al cuore, una sorta di ansia che non era ansia, una sorta di fremito che non era un fremito. Era una sensazione che conoscevo bene. Il ricordo corse alla mia compagna di classe di allora, Emma. Il mio primo vero amore. Lei mi piaceva: era semplice, molto intelligente, una delle migliori della classe, sobria nel vestire, da portamento elegante e pulito. Io, invece… ero io: non certo un adone, non particolarmente appariscente, studioso, dal buon rendimento scolastico, ma piuttosto anonimo, oltre che molto timido. Con le donne ero sempre stato imbranato. Non sapevo mai come muovermi e questo non giocava mai a mio favore, come e’ facilmente intuibile. E anche con lei fu così. Un lungo approccio impacciato che durò tutta la primavera e l’inizio dell’estate. Ad un certo momento mi sembrò che anche lei fosse interessata a me, e non poco. Ma poi la scuola finì e per me fu il dramma. Non ci saremmo rivisti per mesi. Lei mi scrisse. Mi fece capire molto. Io risposi, ma stupidamente non colsi che fosse arrivato il momento giusto. Non so perché accadde, ancora me lo domando. Poi la lontananza fece il resto. Al rientro a scuola niente fu più come prima. Dopo poco, lei si mise con un altro. Era finito tutto. Da allora, nonostante gli anni, sento ancora quell’ansia che non e’ ansia, quel fremito che non e’ un fremito, ogni volta che il ricordo di lei solo mi sfiori la mente. Proprio come ora con quel 1984 impresso su una stupida moneta da 10 lire. Ah, se almeno l'avessi baciata! Ecco la 10 lire. Scusate le foto, sono negato. Ciao. Stilicho
    2 punti
  9. Prove in laboratorio. “Sono lenti d’ingrandimento straordinarie di 2750 anni fa gli strani oggetti trovati nel tempio di Atena” -Sono lenti d’ingrandimento i misteriosi oggetti di cristallo di rocca trovati in un tempio a Rodi. Gli studiosi hanno sottoposto a verifica questi reperti e hanno anticipato i risultati dell’indagine in questi giorni su ScienceDirect. Lo studio – firmato da Georgia Tsouvala, Lee L. Brice,Alex Papen, George Papen – sarà pubblicato sul numero di febbraio 2024 del Journal of Archaeological Science. Questi reperti, databili tra il 750 e il 700 a.C., rappresentano tra le prime lenti piano-convesse mai realizzate. Questa scoperta getta nuova luce sulle abilità tecniche e scientifiche delle antiche civiltà mediterranee e apre la strada a ulteriori ricerche per comprendere appieno il ruolo e l’importanza di queste straordinarie creazioni nel contesto della storia umana. Le lenti di ingrandimento realizzate in cristallo di rocca sono inserite in cornici bronzee dotate di una piccola protuberanza che migliora la presa. Le lenti, con diverso potere diottrico, sono di tipo piano-convesso e presentano un diametro di circa 1,5 cm. Le cornici in bronzo sono decorate con simboli che facilitano l’identificazione dell’ingrandimento della lente. Queste lenti sono verosimilmente tra le più antiche conosciute e si presume che fossero impiegate per attività come la lavorazione dell’oreficeria e l’incisione di sigilli “I manufatti di Ialysos – affermano gli studiosi – consentono ingrandimenti nominali delle immagini che vanno da 8,3 a 13,2, come indicato nelle nostre misurazioni. Tuttavia, nonostante la lucidatura accurata, i cristalli di rocca presentano imperfezioni che causano distorsioni. Le bande sono contrassegnate da tacche sulle maniglie, e sulla base. Si presume che il numero di tacche sia correlato alla qualità e alla risoluzione dell’immagine stessa.” Le tacche sarebbero pertanto servite per identificare le performance delle singole lenti, aiutando nella cernita chi le doveva usare. Gli studiosi hanno dichiarato: “Qui riportiamo la caratterizzazione quantitativa iniziale delle proprietà di imaging di una serie di periodici manufatti a forma di lente provenienti dal tempio di Atena a Ialysos, Rodi.” Il loro lavoro coinvolge una combinazione di metodi di risoluzione delle lenti standard e un caso di prova per la risoluzione sulle immagini micro-stampate delle valuta moderna. La conclusione sorprendente è che l’utilizzo di questi manufatti a forma di lente permette a un adulto con vista normale di osservare dettagli più fini in un oggetto rispetto a un adulto che non ha utilizzato questi strumenti. Per contestualizzare questa scoperta, è fondamentale esaminare il contesto storico in cui sono emersi questi reperti. La Missione Archeologica Italiana a Rodi, nel primo XX secolo, ha svolto uno scavo significativo nel sito del Tempio di Atena a Ialysos. Questo tempio, situato in una delle tre città antiche più importanti dell’isola, ha rivelato depositi di templi in cavità naturali sulle parti sud e ovest dell’edificio, risalenti al periodo tra il 750 e il 323 a.C. Gli oggetti ritrovati in questi depositi sono stati inizialmente interpretati come strumenti di lavoro, ma successivamente riferiti, nei decenni, dagli studiosi, a scopi diversi. https://stilearte.it/prove-in-laboratorio-sono-lenti-dingrandimento-straordinarie-di-2750-anni-fa-gli-strani-oggetti-trovati-nel-tempio-di-atena/
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  10. Emigrare per la sicurezza e la paura dei ladri e dei rapinatori non e‘ certo l‘ideale ma c‘e‘ gente che lo fa. La soluzione sarebbe diminuire la criminalita‘, per fare questo secondo me occorre diminuire la poverta‘ nella popolazione e per diminuire la poverta‘ bisogna avere la volonta‘ politica di farlo.
    2 punti
  11. In università avevo a disposizione una soluzione acquosa di EDTA sale bisodico 0,1 M, quindi contenente 37,22 g di sale bisodico biidrato dell'acido etilendiamminotetracetico (MW = 372,24 g/mol) in un litro di soluzione. Per pulire un gettone o una moneta l’immergevo in 10 mL di acqua deionizzata, aggiungevo con una pipetta 5 gocce di complessante e sottoponevo la soluzione agli ultrasuoni per 5 minuti. Poi ripetevo il trattamento una o più volte in base al risultato. Volendo utilizzare una soluzione di complessante più diluita, per es. 0,01 M, basta sciogliere 3,722 g di EDTA sale bisodico biidrato in 1 L d’acqua deionizzata (o 0,3722 g in 100 mL). L’EDTA sale bisodico biidrato è un solido bianco che si trova in commercio. Contraccambio gli auguri, apollonia
    2 punti
  12. Forse fondata nel VIII sec. a.C. da Mileto e poi colonia di Sinope, Trapezunte è importante porto sul Mar Nero, prima dei Greci e poi dei Romani del cui impero fa parte dal 64 d.C. . Dopo la divisione post-teodosiana dell' impero, è bizantina fino alla caduta di Costantinopoli con la IV crociata : da allora, nel 1204, Alessio Comneno ( 1182-1222 ) ne fa la capitale del sopravvissuto impero di Trebisonda . L' impero di Trebisonda, con alterne vicende, resiste oltre la caduta nel 1453 di Costantinopoli in mani turche e la città sarà l' ultima città bizantina a soccombere al dominio ottomano nel 1461 .
    2 punti
  13. Diciamo che quelle assurdità fanno avvicinare le persone solo ed esclusivamente perchè attratte da quell'enorme valore fantasioso che attribuisco ai nostri spiccioli, quotidianamente li abbiamo in tasca, facili da possedere e facili da controllare una volta che il web è da molti anni sovrano. Poi magari ci sarà anche qualche mosca bianca a pois che resta affascinato dalla 'Moneta' in genere e non dal suo valore anche dopo aver saputo che la sua estremamente rara moneta da due euro vale solo due euro, oppure che il suo introvabile euro da museo conosciuto in un unico esemplare esistente con quell'errore di conio non vale nulla perchè è un falso od un artefatto. Sicuramente rimarranno delusi di non essere diventati milionari.... casi rari, rarissimi, ma si, può succedere che si avvicinano alle 'Monete'. ps: anche qui il venditore vuole otto euro di spedizione! ma non gli basta quel milione e rotti! ingordo! Chissà se le persone si appassionano vedendo quest'inserzione invece che la precedente...
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  14. Dopo svariati tentativi e lunghe trattative, sono riuscito finalmente a mettermi d'accordo con il venditore... E finalmente ecco il pezzo da novanta, quello più raro e desiderato:
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  15. Buongiorno a tutto il Forum, Un Augurio di buone Feste a tutti Voi e ai Vostri cari. Ferdinando I 10 Tornesi 1819 simbolo fiore a 5 petali.
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  16. Non me ne parlare…io non mi chino proprio più perché se lo faccio divento io stesso un reperto archeologico e magari mi rinvengono tra duemila anni, classificando i miei resti come Homo Numismaticus ☺️
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  17. Voi non avete idea di quanto materiale archeologico occhi esperti in ricerca di superficie (survey) riescono ad individuare ovunque anche in città. Un'altra volta, giovane studente di archeologia, stavo facendo esercizi con un'amica in un parco cittadino. Ci siamo messi a fare flessioni e davanti al mio naso c'era un frustolo di un bordo di coppetta in ceramica sigillata italica. Per rassicurare tutti, e tra questi @littleEvil il materiale (questo frammento ed altro) è stato consegnato all'Ispettrice della Soprintendenza (per la qule scavavo all'epoca) con tanto di relazione di ritrovamento. Adesso che gli anta son caduti in prescrizione non mi abbasso neppure per sincerarmi se il pezzo è effettivamente quello. e, se li tocco li lascio a terra. Ma è molto bello far vedere ai bambini cosa puoi trovare e se hai a disposizione un paio di libri sulla ceramica in pdf sul pad gli fai anche vedere a cosa corrisponde il pezzo rinvenuto. Diventano matti poi.... interessati e rispettosi purtroppo si. I ricordi andrebbero sempre stampati
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  18. per chiudere l'anno in bellezza condividiamo un'osella molto particolare che celebra l'accordo raggiunto da Venezia con i Bey di Tunisi per la non belligeranza marittima e la salvaguardia dei commerci della Serenissima. Le due fiere si guardano pacificamente in atteggiamento di reciproco rispetto – la tigre, piu' agile, simboleggia i pirati, il leone , piu' maestoso, Venezia. La Serenissima non era piu' in grado in questi anni di imporre il suo dominio incontrastato sui mari come aveva saputo fare nei secoli precedenti e dovette ricorrere ad un accordo per salvaguardare i commerci marittimi che transitavano davanti alle coste africane. La legenda al diritto riporta AFRICA TIGRIS AGIT PACEM CVM REGE FERARVM (“La tigre africana fa pace con il re delle belve”) Quello che colpisce nella rappresentazione oltre la potente simbologia è l'atmosfera quasi metafisica della rappresentazione con i due animali affrontati ma pervasi da una calma quasi sovrannaturale, una sorta di distacco quasi fossero immersi in una dimensione diversa dal reale, immobili a sfidare il tempo e la storia. Ambientazione che non potrebbe essere piu' lontana dalle rutilanti rappresentazioni delle oselle secentesche e settecentesche. Di li a poco Venezia, che avrà altri due dogi (Paolo Renier e Lodovico Manin), cesserà la sua millenaria indipendenza. L'osella è stata emessa da Alvise IV Mocenigo (doge dal 1763 al 1778). Di questo particolare tipo sono noti, oltre alla “classica” in argento, rarissimi esemplari in oro da 5 e da 3 zecchini. Questo esemplare è da 4 zecchini e parrebbe unico. Proviene da una vendita NG - purtroppo non sono riuscito a reperire la foto dell'esemplare in oro bensi solo uno, abbastanza rovinato, dell'osella d'argento (mi consolo pensando che il buon Arka almeno non soffrirà - non vedendo l'esemplare in oro 😁)
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  19. E quando mai il campanilismo culturale è una cosa negativa ? È sempre utile fare delle citazioni e dei collegamenti: chi non conosce certe realtà così può venirne a conoscenza.
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  20. Ho finito i le reazioni, dunque scrivo: Bella narrazione! 👏
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  21. Buonasera, la questione è davvero complessa ma cerco di rispondere per punti (con le inevitabili semplificazioni e omissioni che questo comporta): repressione e rieducazione (o reinserimento se preferite) sono un binomio inscindibile, nessuno dei due può servire a qualcosa se manca l'altro; reati accompagnati dalla sola sanzione pecuniaria, il reato è di poco conto e allora non c'è niente da rieducare oppure la legislazione penale ha "sottovalutato" la fattispecie ritenendola erroneamente meritevole di una sanzione più blanda; reinserimento sociale significa dare ai galeotti la possibilità d'imparare un lavoro e "dopo" guadagnarsi da vivere onestamente: l'errore non sta nell'aver provato ad aiutarli, sta nel non aver punito sufficientemente coloro i quali sono risultati recidivi; "più soldi per i carcerati" è certamente un suicidio ma se si avesse il coraggio di spiegare chiaramente "quanto", "come", "con quali obiettivi" qualcosa si potrebbe anche tentare; sul fatto che siamo prevenuti verso queste persone è verissimo ma credo sia una situazione in gran parte figlia di quanto ho scritto nel punto 3) Un saluto e a presto.
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  22. Buonasera a tutti. Leggo oggi questa lunga e interessante discussione. @Scudo1901 e @santi53 hanno già espresso delle considerazioni che condivido integralmente. Mi limito a evidenziare ancora una volta che il luogo più sicuro per le monete sono le cassette di sicurezza bancarie. Ogni altro discorso diventa ozioso giacché qualsiasi soluzione diversa comporta, inevitabilmente, l'accettazione di rischi maggiori per la sicurezza delle monete stesse. Per quanto riguarda la sicurezza personale e sociale, invece, per quanto mi riguarda darei seguito alle seguenti iniziative: rafforzare l'organico di Carabinieri e Polizia sia in termini numerici che di formazione professionale poiché, per fare un esempio, non è ammissibile che territori molto ampi siano coperti da un solo radiomobile; riscoprire che il diritto penale ha due funzioni, quella repressiva e quella rieducativa, poiché sulla seconda si sprecano fiumi di parole ma la prima è stata fortemente ridotta rispetto al momento dell'entrata in vigore del Codice Penale (al netto degli eccessi dettati dal momento, superati ovviamente dai fatti, chi ha fatto studi giuridici sa benissimo che il Codice Rocco era un testo ben fatto); contrastare seriamente il crimine organizzato poiché è evidente che chi nasce in certe zone o in certi quartieri vede intorno a sé un solo "modello di vita" e a quello s'ispira. Questo non significa assecondare certi sociologi d'accatto che dicono che la colpa è sempre della società e altre sciocchezze simili ma significa offrire in concreto delle opportunità a chi non le ha avute; gestire il fenomeno migratorio tanto senza buonismi quanto senza soluzioni spettacolari ma poco concretizzabili. Come? Bloccando le partenze attraverso un controllo effettivo dei territori. Certo che finché avremo i turchi in Libia, i Russi in Siria e via dicendo saremo sempre sotto scacco. Un saluto e a presto.
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  23. Esistono diverse tipologie a seconda dello stato emittente, quello che hai postato è il contorno normale delle monete da 2€ di Italia, San Marino e Vaticano:
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  24. Il simbolo non è un chrismon (chi-rho) ma uno staurogramma (tau-rho).
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  25. Il volto dovrebbe essere una stilizzazione/rivisitazione di Ottaviano, ma con l'aggiunta di un torque tipo questo Torque gallico in bronzo del IV secolo, museo di Reims Il rovescio è come sempre una imitazione del rovescio del denario Lentulus con l'aggiunta della scritta RAVIS, che dovrebbe indicare il nome della tribù degli Eravisci.
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  26. Aspettavo la cartolina precetto per il servizio militare Certamente, mi avrebbero arruolato subito e non dopo, come avvenne, nell'aprile '84. Datosi che sarei stato miltare, avrei obbedito agli ordini. Probabilmente sarei stato impiegato nelle operazioni ,diciamo, di primo soccorso, qualora fosse sopravvissuto qualcuno (me compreso). Aggiungo due parole sulla figura di Stanislav Evgrafovič Petrov (protagonista dell'incidente del 26/9/1983, deceduto nel 2017) : la sua intuizione sollevò forti dubbi sull'affidabilità delle tecnologie sovietiche e questo gli costò il congedo anticipato. Ma soprattutto, in Unione Sovietica e poi nella Russia, il suo nome venne dimenticato . La notizia della sua morte venne annunciata solo quattro mesi dopo, non dando importanza dell’uomo che salvò il mondo. saluti
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  27. Per la precisione, con l'ultima uscita del 2023, siamo a quota 513 se consideriamo solo 1 zecca tedesca e a quota 629 se le consideriamo tutte e 5 separatamente. Al momento poi sono note già 19 monete per il 2024 (singola zecca tedesca)
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  28. A questo punto è l'unica spiegazione possibile.
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  29. Ciao @Rufilius , magnifica moneta e complimenti ai tuoi genitori per la sensibilita' dimostrata nei tuoi confronti ed anche a te per saper scegliere monete molto belle e cariche di storia patria .
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  30. Io non andrei mai via dall’Italia, anche se tra sei mesi vado in pensione e perciò potrei farlo senza alcun problema. Per almeno quattro motivi, in questo rigoroso ordine: 1. Perché ne adoro tutto, la storia, i luoghi, i monumenti, l’arte, il mare, le colline, le montagne, le città, le monete 🤗 perifrasando Silvio buonanima, e’ il paese che amo 2. Perché non ho assolutamente alcun bisogno di cercare paesi dove la vita costi meno oppure che sia più sicuro, e francamente non mi interessa nulla; 😉 3. Perché qui ho i miei affetti; ☺️ 4. Perché non potrei mai rinunciare alla nostra cucina. 🫢 Sono un patriota? Si. Un campanilista? Pure 🤣
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  31. Grazie di cuore e altrettanto a tutti!🎅🏼 Difficile vedere dei tondelli cosi belli, siamo vicini al massimo con patina cioccolato e usura o difetti minimi. Per rimanere al sud non è il massimo ma fa "la sua porca figura" come si usa dire in certi contesti.😇😘
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  32. DE GREGE EPICURI Sicuramente autentica, con bella patina ma anche con depositi e concrezioni tenaci, e da tenere più o meno così com'è (salvo forse un po' di sporcizia, da togliere con cautela).
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  33. Ciao @Layer1986, sono nominali rarissimi e li si trova sempre in pessimo stato conservativo. Tempo fa ne vidi un esemplare in un lotto di Vicereali e sbagliai a non prenderlo. Conservo le immagini in cui si vede parte della legenda con... SIGNIO... Ultima aggiunta in Collezione è questo Grano del 1622 di Filippo IV, mi mancava un falso d'epoca Vicereale.
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  34. Dove sono i censuratori quando servono ? Questo è un forum serio, non siamo mica un circolo di filatelia o di uncinetto ! Quindi richiamerei tutti a più morigerati interventi... Occhio che ho già i canini fuori.... PS: spero che si comprenda lo spirito goliardico, lo sottolineo per sicurezza, non si sa mai...
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  35. Ciao Il 1° ed il 3° sicuramente sono zecca Vienna, in quanto si vedono chiaramente i due puntini sfalsati al centro. Anno 1900/50. Il secondo ora non saprei dirti con certezza perchè non ho nulla sotto mano e vado a memoria. Riccardo
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  36. Spero in un'emissione su Pulcinella, prossimo " BENE IMMATERIALE UNESCO "
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  37. Lo stock monetario ad Aquileia nel V secolo: nuove prospettive di ricerca, a cura di Michele Asolati e Andrea Stella. Intervento nell'ambito del convegno online il 17 aprile 2021 dal titolo ITALIA SETTENTRIONALE E REGIONI DELL’ARCO ALPINO TRA V E VI SECOLO.
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  38. Ho trovato molto interessante questo lotto multiplo passato recentemente da una nota casa d’aste parigina, si tratta di due tetradrammi alessandrini di Commodo, l’anno di emissione come si nota sul rovescio è il 24, ovvero il 183/184, durante il regno di Commodo ad Alessandria si è infatti continuato ad utilizzare la datazione del padre Marco Aurelio, quindi le monete del suo primo anno da Augusto riportano l’anno 21. Lo stile non mi pare dei migliori, contrariamente agli anni precedenti (quando secondo me in quanto a stile le monete alessandrine non avevano nulla da invidiare a quelle emessa dalla zecca di Roma) con Commodo lo stile decade, migliorerà però in seguito. Entrambe le monete sono abbastanza comuni, la prima ha sul rovescio il busto del Nilo, la seconda ha invece una scena più interessante, ovvero l’imperatore che di fronte al busto di Serapide lascia cadere sull’altare dell’incenso, per quanto anche questa seconda moneta sia in sé abbastanza comune oserei dire che lo è molto meno la tipologia di rovescio. Ad ogni modo la ragione per cui ho aperto questa discussione è il fatto che il conio di dritto appare essere lo stesso per entrambe le monete, mentre è totalmente differente la tipologia di rovescio. Non è infrequente trovare monete con lo stesso conio di dritto ed un differente conio di rovescio, tipicamente il conio di martello si consuma infatti prima di quello di incudine (usato per il dritto), però direi che lo è meno trovare monete con lo stesso conio di dritto ma con un rovescio di tipologia proprio differente. Mi interesserebbero le vostre impressioni riguardo queste due monete, in particolari riguardo alcune differenze che ho cerchiato in rosso, voi come le motivereste?
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  39. DE GREGE EPICURI Personalmente, non ho mai avuto tetradrammi con lo stesso conio di diritto, e rovesci di tipo diverso; ma evidentemente questo poteva succedere. Quanto alle differenze indicate fra i due diritti, direi che alcune sono più nette, altre molto meno. Si possono spiegare, in parte, con l'usura progressiva cui andava incontro il conio stesso, specie se usato così abbondantemente; ma anche con le differenze fra un colpo di martello e l'altro, dato che le martellate potevano essere assestate in modo asimmetrico (un po' più a destra, o un po' più a sinistra...)
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  40. Questi meravigliosi monologhi veneziani (o forse sarebbe più appropriato definirli soliloqui: chi mai potrebbe azzardarsi a proporre integrazioni od opinioni differenti, stante la minuzia dei dettagli riportata) di Domenico sono di straordinario valore. E, quel che è incredibile, è che si leggono di un fiato. Bisogna ringraziare l’Autore di questi threads che, se da un lato è vero che sono una summa di citazioni, dall’altro costituiscono una fonte inesauribile di informazioni per i numerosi seguaci della monetazione della Serenissima. E anche trovare le citazioni poi non è così banale: solo con i mezzi, il tempo dedicato e la passione di Domenico si possono coordinare in modo così fluido e armonico da costituire via via un’opera omnia per questo affascinante settore della Numismatica. 👏🏽👏🏽👏🏽
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  41. La curiosità quindi sta nel come è appeso/agganciato il Collare dell’Annunziata allo Stemma Sabaudo. Esiste una diversità tra la parte dx e quella di sx per chi guarda. Diversità voluta.
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  42. In tal senso posso dire che per me è sempre Natale, mi regalo libri continuativamente per tutto l'anno, ormai sono famoso nelle poste della mia città, i postini lavorano tutti per me 😄, nel periodo natalizio l'unico cambiamento semmai è che oltre a regalarmi libri ne regalo pure io tanti ai miei affetti (anche se non di numismatica purtroppo 😅)... I libri che mi arriveranno sono molteplici, intanto però posso inserire le immagini degli ultimi arrivati, tanti bei regali del predecessore di Babbo Natale, cioè babbo chiappa, che mi ha concesso di acchiappare (termine scelto non a caso 😁) alcuni testi assai importanti a prezzi praticamente da saldo: Salvatore Fusco / Dissertazione di una moneta del re Ruggieri detta ducato, preso a 100 euro; La monetazione di Neapolis nella Campania antica: atti del VII convegno del Centro Internazionale di Studi Numismatici, piuttosto complicato da reperire e preso a 40 euro; Maria Caccamo Caltabiano / La monetazione di Messana, preso a 60 euro; Società Numismatica Italiana / La zecca di Milano: atti del convegno internazionale di studio e Giovanni B. Vigna / Zecche e monetazione napoleonica del Regno d'Italia, vinti in un'asta sulla baia al prezzo complessivo di 20 euro (e qui la botta di culo ha fatto un rumore tale da anticipare il capodanno a Napoli 😋)
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  43. C'è chi se le trova nel cassetto del Nonno. Chi le acquista per buone, pensando di aver fatto l'affare. Chi come me, dopo anni di studi sui falsi coevi Napoletani le acquista per poterle maneggiare da vicino e confrontarle con le originali. Presa a pochi euro e sono contento di averlo fatto , una Piastra del 1854 di Ferdinando II con nel taglio la scritta FERT in incuso. La patacca della prima emissione, le successive sono quelle con il motto corretto PROVIDENTIA OPTIMI PRINCIPIS ma con caratteri più grandi rispetto alle originali. Eccola la mia patacca!
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  44. E, giusto per chiudere, quelle avute (quasi tutte) in omaggio con Topolino agli esordi del mio collezionare:
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  45. Parlando sempre con leggerezza, io credo di avere dato ampia ed esaustiva dimostrazione su questo sito di essere un egregio possessore di patacche, tutte peraltro del genere scudo (5 L, 20 L regno et collaterali). Mio nonno, tenete conto che ha lasciato questa dura plaga terrestre 40 anni fa, più o meno, me le spediva per lettera e io ci sognavo sopra (circa mezzo secolo fa). Quando portai al negozio di monete del mio capoluogo di provincia (ero ancora poco più che bambino) un paio di scudi aquila sabauda da 5 L, mi instillarono qualche dubbio... La passione per la numismatica può passare anche attraverso le patacche regalate a un bambino, non si può mai dire. Ovvio che adesso per me è diverso, entro nel negozio e pago con il bancomat monete sperabilmente autentiche, ma certi brividi giovanili che mi diedero alcune patacche non li provo più. Ho scoperto recentemente che il negozio in cui mi servo vende le stesse patacche (dichiarate onestamente come tali) a 10 € l'una. Trenta anni fa le vidi al mercato per 5.000 L, in fondo tengono pure il valore, inflazione a parte.
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  46. Da ragazzino avevo una finta moneta romana che credevo vera. Comunque dopo aver visto questa interessante rassegna di obbrobri prodotti spesso apposta per ingannare mi chiedo: non sarebbe il caso di segnare in qualche modo le patacche meno facili da riconoscere (tipicamente quelle del Regno) in modo da renderne più evidente la natura? Sigillare per sempre il loro potere pataccaro in modo che non possa più fare danni in futuro.
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  47. Di niente! Peccato però! Comunque questa "gita" mi è servita un sacco! Ho visto monete che non immaginavo neppure esistessero (infatti poi seguirà qualche foto interessante), e sopratutto ho visto le reali dimensioni di alcune monete che dal vivo non avevo mai visto, e i dettagli sopratutto!! Insomma decisamente utilissimo!! Questa è per Luciano!!! @@417sonia !!!!!!!!!!!
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