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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/05/24 in tutte le aree

  1. Io azzarderei Venezia, quattrino a nome del doge Pietro Lando
    4 punti
  2. Complimenti per i nuovi esemplari postati. Sappiate che mi state tentando a rimetterne qualcuno in collezione. Sono a mio avviso monete affascinanti che trasudano la storia del Regno. Permettetemi di soffermarmi un attimo sull'iconografia di questi coronati. Gli aragonesi erano maestri della propaganda e quale mezzo più efficace della moneta per affermare la loro autorità e legittimità sul trono di Napoli? La storia ci racconta che, salito al trono Ferdinando I d'Aragona, molti nobili e lo stesso papa furono contrari alla sua incoronazione con il pretesto che non fosse figlio legittimo del sovrano appena defunto Alfonso. I motivi in realtà erano altri e Ferdinando, appena salito al trono, dovette subito difendersi per affermare il suo diritto a regnare. Una guerra interna (prima congiura dei baroni) che lo vide vincitore. Ma ancor prima di vincere la sua battaglia contro i ribelli, una volta incoronato a Barletta, cosa fece il re? Fece coniare una moneta con la scena dell'incoronazione. Della sua incoronazione! Per poter dire a tutti che lui era stato incoronato e che ora era il legittimo sovrano del Regno. Ovviamente l'iconografia dell'incoronazione venne accompagnata dal motto "CORONATVS q LEGITIME CERTAV" (Coronatvs Qvia Legitime Certavit - Incoronato perché ha combattuto legittimamente). Dopo la congiura il Regno è attraversato da un periodo di relativa calma e, dal 1472 il precedente coronato viene affiancato da un nuovo tipo di coronato in cui non vi è più la scena dell'incoronazione ma il busto del sovrano mentre al R/ si trova la religiosa croce potenziata. Ma il re continua a ribadire il suo diritto di sedere sul trono riportando la legenda scelta per il precedente coronato. Nel 1485 ecco una nuova ribellione (seconda congiura dei baroni). Anche in questo caso il sovrano risulterà vincitore e si dimostrerà meno magnanimo nei confronti dei nemici. Magari è caso di inviare un nuovo messaggio... Ecco apparire un nuovo coronato caratterizzato dalla presenza dell'Arcangelo Michele che uccide il drago abbinato questa volta dalla legenda IVSTA TVENDA (Le cose giuste sono da difendere). Un'iconografia che racchiude diverse simbologie tra cui San Michele Arcangelo protettore dell'esercito aragonese e a cui il sovrano era devoto. Una presenza quindi dal doppio significato: da una parte la gratitudine all'Arcangelo per la vittoria sui ribelli; dall'altra parte un messaggio ai ribelli o futuri tali. E probabilmente, per rafforzare il messaggio, fu leggermente modificata l'iconografia con San Michele che questa volta, non in forma statica, avanza uccidendo il drago dal volto umano che andrebbe a rappresentare la ribellione o forse qualche ribelle in particolare. Il Sambon scrisse "l'Arcangelo, a difesa del sacro dritto sovrano, atterra il demone della ribellione". Una moneta quindi utilizzata come propaganda per ribadire la legittimità del trono e per avvertire che una ribellione contro il sovrano sarebbe stata schiacciata ed i fautori passati per le armi. Come si fa a non restare affascinati davanti a questi pezzi di storia!
    3 punti
  3. Non sono d'accordo sui "vivi dissensi", giusto per me non deve esserlo assolutamente per tutti e giusto per te lo rispetto! Dipende da come uno vive la collezione, sicuramente il tuo metro è economicamente più corretto e rispecchia la direzione che ha preso il mercato numismatico, se a questo aggiungiamo la tua soddisfazione e l'appagare il tuo gusto estetico io comprendo pienamente la tua scelta! Io che vado in un'altra direzione non pretendo assolutamente di considerarla quella giusta, semplicemente è quella che mi appaga di più! Collezionare le piccole, essere felice nel trovare un rottame, ma inedito, ecc. ecc. fa semplicemente parte di un diverso modo di collezionare dal tuo! Poi bisogna dire che le monete belle e bellissime piacciono a tutti!! Quelle brutte solo a chi le guarda in maniera diversa... ... e il "francamente me ne infischio" è la cosa giusta, tanto quelle non sono mai critiche costruttive!
    3 punti
  4. Di solito 1- si inizia salutando 2- si scrive una frase per chiedere (identificazione e/o valutazione) 3- si ringrazia. Non vorrei sembrare un bacchettone o uno che vuole fare il maestrino , però abitualmente quando si chiede qualcosa a qualcuno un salve e un grazie sarebbero graditi. Ricordalo la prossima volta. Ciao
    2 punti
  5. Ho un'idea. Presente qui, @fofo. Possiamo dire che è l'erede dei Medici. È più vicino ai Medici che alla Meloni). Possiamo fidarci del suo intuito e chiederglielo.
    2 punti
  6. Pettine ornamentale per mantilla spagnola... ???
    2 punti
  7. Perfetto grazie ! A sto punto mi metterò a collezionare falsi visto che sono già a buon punto 🤣🤣🤣 Grazie ancora a tutti
    2 punti
  8. Non direi che stanno sbagliando. Hanno semplicemente preso decisioni di carattere puramente commerciale che molti di noi (io compreso) non condividiamo. Hanno solo un interesse, e questo interesse (ahimè) non siamo noi collezionisti.
    2 punti
  9. Chissà cosa pensava il falsario quando ha realizzato questo falso da 10 tornesi del 1852,dal ritratto il Re sembra essere invecchiato di 20 anni...
    2 punti
  10. Ultimo acquisto del 2023... Pubblica 1622 PHILIPPVS,sigla MC... Al rovescio la corona d'alloro è chiusa da 4 globetti disposti a croce , questo simbolo è presente anche in un esemplare del 23... Peso:12,74 grammi... Diametro:32,30 millimetri...
    2 punti
  11. Segnalo la pubblicazione del n. 401 di Panorama Numismatico. Questo è il sommario: Gianni Graziosi, Divagazioni sulle valute – p. 3 Ezio Cairoli, Errore di conio: sulla moneta da 5 euro dedicata a Italo Calvino, Mentone al posto di Sanremo – p. 8 Roberto Diegi, Gli antoniniani legionari di Gallieno. Monete non certamente belle ma che narrano una storia decisamente interessante – p. 9 Pier Maria Fossati, Alessandro Cesati, detto “il Grechetto” nella sua meno nota attività di intagliatore di gemme a Roma (1540-1560) – p. 13 Giovanni B. Vigna, Michele Chimienti, Guglielmo Cassanelli, Pio IX, l’ultimo papa-re: la parabola di un “parroco di campagna”, seconda parte – p. 23 Realino Santone, Imitazioni dei gigliati napoletani. Legenda non censita su un gigliato “romano” – p. 52 Alberto Castellotti, Un’Atena Liberty per l’esposizione Panama Pacifico del 1915 – p. 53 Giuseppe Carucci, Talleri di due piccole contee – p. 56 Recensioni – p. 58 Notizie dal mondo numismatico – p. 60 Mostre e Convegni – p. 62 Aste in agenda – p. 63
    2 punti
  12. Da poco avevo aperto una discussione al riguardo. Ti rimando link certo che sarà utile
    2 punti
  13. Buongiorno proprio non saprei da dove iniziare senza avere una foto fronte retro della moneta.. aiuterebbe anche conoscere peso e diametro. Cordialità!
    2 punti
  14. Salve e buon anno nuovo a Tutti, segnalo : presento l'opera Le monete di Siena, a firma di Vincenzo Castelli, edito dalla Edizioni D'Andrea. L'opera, di 236 pagine, affronta tutta la produzione della celebre città dalle sue origini fino alla definitiva chiusura della zecca per mano di Firenze. Sono riportate altre 200 tipologie principali, molte delle quali accompagnate da numerose varianti. Vengono censiti anche numerosi segni inediti di zecchiere. La maggior parte delle emissioni, grazie ad un attento lavoro di archivio, riporta la delibera che ne autorizzava l'emissione. In appendice sono riportati anche diversi falsi d'epoca. Il libro si articla in 236 pagine formato A4, oltre ad un comodo prezzario staccato con i valori di mercato nelle conservazioni MB e BB. Prezzo di copertina € 80 https://www.edizionidandrea.com/
    1 punto
  15. DE GREGE EPICURI Ecco l'ultima monetina della serie, questa pesa solo 1,10 g. Su un lato, vedo soltanto un TAMGA in ornato circolare. Sull'altro lato, scritta araba assai poco leggibile.
    1 punto
  16. DE GREGE EPICURI Vi mostro uno degli ultimi arrivi, un tetradrammo di Erennio Etrusco per Antiochia, in bella conservazione e abbastanza rara; pesa 12,81 g. Al D il busto drappeggiato a dx, e la scritta: EPENN ETROY M.. KY ΔEKIOC KECAP; due globetti sotto al busto. Al R, aquila su fulmini, volta a sinistra, con corona nel becco, e la scritta: ΔHMAPX EZOYCIAC- SC E' il Sear 4282, BMC 20, 224, 615.
    1 punto
  17. Grazie. Le vecchie case italiane e francesi riservano spesso sorprese inaspettate. Buon anno a te. E ti auguro nuove sorprese. Ma non bronzo, ma argento e oro. E un piccolo consiglio. Queste cose non arrivano una alla volta. Guarda in questa direzione))
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  18. Abbastanza bene grazie, è già qualche giorno che son tornato a produrre. Dopo dieci giorni di minestrina ho anche ripreso a processare cibi congrui alla mia stazza ,pensa che avevo perso ben tre etti...🤭
    1 punto
  19. E sono molto felice di vederti. La piccola guerra complicò la consegna delle monete alla Russia. Interpreto il ruolo di un tedesco e invio monete in Germania e poi in Armenia. E poi in Russia. E dobbiamo stare attenti in previsione di futuri grandi conflitti. Ma bisogna vedere i lati positivi in ogni cosa. L’Europa sta diventando più povera. I prezzi delle monete sono diminuiti.
    1 punto
  20. È troppo povero per una nobildonna e troppo caro per una contadina. Forse per i servitori personali? Ma allora probabilmente il XVII secolo? È divinamente bello. Conservazione - verginità. Ed ecco i primi colpi di martello: un timbro. Incredibile conservazione dei più piccoli dettagli. Non sono geloso. Sono impressionato.
    1 punto
  21. Si, lascia perdere, ma mi sa che siamo noi i malati veri 😉 per fortuna
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  22. Da Alessandria nella Troade, un esemplare in AE al nome di Treboniano Gallo, con al diritto busto dell' imperatore ed al rovescio un " rare mythological type " di raffigurazione dedicata al mito di Apollo Sminteo, localmente venerato . Sarà il 17 Gennaio in vendita CNG Triton XXVII al n. 5422 . Aggiungo, dal vecchio manuale di Sear, per la stessa Alessandria di Troade, un tetradrammo di qualche secolo antecedente, con al rovescio la figura di Apollo Sminteo .
    1 punto
  23. Con le dovute prove, sono aperto ad ogni idea e non mi precludo nulla.
    1 punto
  24. Le cose di mio nonno continuano a stupirmi. Nello scatolone con migliaia di francobolli dal mondo c'era questo documento firmato da Umberto I, non ho idea se valga qualcosa o abbia persino un valore storico! Sapete dirmi di che si tratta? Grazie! Martina
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  25. Le caratteristiche di alcune zone delle monete possono essere indicative di non autenticità. Per esempio, nel caso di quella di Vittorio Emanuele II a inizio discussione, la scritta con nodi e rosette sul contorno sembra incisa a mano come puoi verificare dal confronto con due monete autentiche in https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-VE2/13 Stesso discorso per la moneta di Carlo Felice 1824, mentre nel caso di monete dal contorno zigrinato come il 20 Lire Littore bisogna esaminare altre parti della moneta, come da https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-VE3/40 (perline del bordo decentrate, lettere un po’ irregolari, rigatura del contorno, ecc.). apollonia
    1 punto
  26. Ciao per favore mi sapreste dire di che moneta romana si tratta e un suo eventuale valore; peso 18,2g non so il diametro.. grazie in anticipo.
    1 punto
  27. Sfortunatamente sopravvaluti la mia conoscenza). Lo stemma dei Medici è un marchio molto di moda per tutti i contraffattori. Puoi vederlo su molti oggetti. Il tuo articolo è autentico o falso? Non sono pronto per valutare. Per curiosità. Puoi raccontare la storia di questa acquisizione?
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  28. 1 punto
  29. Grazie x la precisazione … sul sito dove solitamente guardo numismatica europea non sono ancora riportati i circolanti… credevo di aver fatto il colpaccio…😩🤣… grazie macs
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  30. Il compro oro non fa da sostituto d'imposta. Le devi dichiarare nel quadro RT del modello unico.
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  31. Si tratta di un Regio Exequatur = Formula con cui lo Stato, prima del Concordato, concedeva l’esecutività a taluni atti della S. Sede e spec. a quelli riguardanti le provvisioni dei benefici maggiori. Non é firmato da Re, si tratta di una firma apposta a nome del Re dal funzionario che ha stilato l'atto Qualcosa vale; non so quanto, ma credo che collezionisti di scripofilia sarebbero interessati. saluti
    1 punto
  32. 2€CC Belgio 2024/1 "Presidenza del Consiglio UE" Prima immagine della moneta in coincard che verrà emessa nel mese di gennaio
    1 punto
  33. https://www.arsvalue.com/it/lotti/491143/philip-i-244-249-sestertius-rome-248-9-ae-g-16-14-mm-27-h-12-imp-m-ivl-philippvs-avg-laureate-draped-and-cuirassed-bust-r-rv-aeternitas-avgg-elephant-walking-l-guided-by-mahout-wit Philip I (244-249), Sestertius, Rome, 248-9. AE (g 16,14; mm 27; h 12). IMP M IVL PHILIPPVS AVG, Laureate, draped and cuirassed bust r.; Rv. AETERNITAS AVGG, Elephant walking l., guided by mahout with goad and wand, C S. RIC 167a. Engraver’s error with CS, not SC, on the reverse. Green patina, near very fine
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  34. Salve. Nella ELECTRONIC AUCTION 553 della CNG appena conclusa è stata battuta questa medaglia in occasione del quinto anniversario di Robert Carson, Conservatore di monete e medaglie al British Museum di Londra. Base d’asta: 60 USD. Valutazione: 100 USD. Risultato: 90 USD. Lotto 932. WINDSOR. Robert Carson, numismatist. 1918-2006. Æ Medal (65mm, 105.9 g, 12h). Fifth Anniversary as Keeper of Coins and Medals at the British Museum. Dually dated 1978-1983. Facing head among coins; ROBERT CARSON flanking / KEEPER OF COINS AND MEDALS 1978-1983, gold staters of Titus Quinctius Flamininus. Eimer –. EF. Ex J. Eric Engstrom (Classical Numismatic Group Electronic Auction 395, 12 April 2017), lot 607. Al dritto la testa frontale di Carson tra monete e al rovescio la raffigurazione di vari esemplari dello statere d’oro di Quinto Tito Flaminio. apollonia
    1 punto
  35. Robert Carson studiò a Kirkcudbright. Ottenne i massimi voti negli studi classici alla Glasgow Caledonian University dove uno dei suoi docenti era Anne S. Robertson, curatrice dell'Hunterian Museum e specialista in monetazione romana. Servì l'esercito nella Royal Artillery, nell'Europa nord occidentale, raggiungendo il grado di capitano. Si sposò nel 1949 e la coppia ebbe due figli. Nel 1947 entrò come assistente conservatore nel dipartimento numismatico del British Museum. Continuò il suo interesse con gli studi classici e imparò la numismatica romana sotto la guida di Harold Mattingly. Nel 1965 fu nominato vice capo dipartimento (deputy keeper). Divenne quindi il maggior esperto nella monetazione romana, divenendo capo del dipartimento di Monete e Medaglie (Keeper of Coins and Medals), al British Museum, carica che tenne dal 1978 al 1983. Immise le monete romane del museo nel primo database informatizzato del museo, che ha fornito la base per la catalogazione delle monete romane nell'attuale database del museo. Criticando l'irrazionalità della vecchia "common law" con la quale solamente i tesori di monete d'oro e argento avevano una protezione legale, e utilizzando le nuove tecnologie di analisi metallurgica delle monete romane, fece passare l'interpretazione che tesori di monete romane del basso impero, con un contenuto in argento dell'uno o due percento dovevano essere considerati come "Treasure trove" e quindi sottoposti alla legislazione britannica. In questo modo molti tesori importanti che altrimenti sarebbero stati dispersi, furono registrati a acquistati dai musei. La pratica terminò nel 1982 quando, come risultato di una disputa legale, il Master of the Rolls, Lord Denning, decise che solo gli oggetti con almeno il 50 percento di oro o argento potevano essere considerati Treasure trove. Solo 14 anni dopo una nuova legge, il "Treasure Act", pose nella legislazione britannica una definizione oggettiva di tesoro. Anche in pensione Carson continuò la sua attività sulle monete e sostenne il lavoro dei dipartimenti numismatici ai musei di Sydney e Hobart e dell'Australian Numismatic Society. Robert Carson è ritratto in un romanzo a chiave a tema numismatico, The Coin Collectors (1997), dal suo amico e collega, il numismatico belga Pierre Bastien: "Il curatore capo era alto, con capelli biondi, e una faccia spigolosa illuminata da occhi penetranti. La sua personalità irraggiava gentilezza, temperata da una leggera riservatezza, abbastanza caratteristica di un ben educato inglese"[1]. Si tratta di un'accurata descrizione dell'aspetto di Carson e del suo carattere, ma non della sua nazionalità dato che era scozzese. https://it.m.wikipedia.org/wiki/Robert_Carson_(numismatico)
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  36. Lucca, secondo me Enrico IV di Franconia Matz. H2a n. 25, ma aspettiamo gli esperti. Fabio
    1 punto
  37. Ciao, meno male che la più rara è anche la più carina. Queste monetine sono così belle che non puoi lasciarle, anche se non in perfetta conservazione. Anche secondo me, non sembra pulirle, lasciale patinare e vedrai che con il tempo saranno anche più belle. saluti
    1 punto
  38. La moneta da L. 5 1966 è stata emessa in 1.200.000 esemplari, in un periodo di massima estensione della numismatica contemporanea; l'ultimo conio da 5 lire datato 1956 era molto ricercata e veniva trattata a quel tempo a 12/15 mila lire in FDC, ragion per cui l'emissione 1966 fu quasi completamente tesaurizzata da commercianti e collezionisti. Ricordo che l'acquistai da un commerciante al convegno di Mantova nel 1969, pagandola 50 Lire (con 100 lire si andava al cinema parrocchiale!)
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  39. Grazie a @El Chupacabra, @rickkk, @Laurentius, @santone, @QuintoSertorio. E' anche questo il fascino della numismatica, questo confronto fra studiosi che portano la loro esperienza e le loro conoscenze a disposizione anche di chi non sa niente ma cerca di imparare. Una volta un giornalista salutò Giuseppe Ungaretti con l'appellativo di "Maestro". Ungaretti rispose: "Ma che maestro! Io sono un vecchio, un vecchissimo discepolo".
    1 punto
  40. Io son fatto così. Per me la conservazione rappresenta l’80% delle prerogative che deve presentare una moneta. Preferisco mille volte un FDC comune che un R4 in MB. So di suscitare vivi dissensi ma come diceva Clark Gable nella scena finale di Via col Vento: “Francamente me ne infischio” 🤣🤭 e il Forum è bello perché ospita tutte le opinioni.
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  41. Buonasera condivido Osella di Alvise II Mocenigo, anno 1704, massaro Giovanni Tommaso Soranzo, peso g 9,56. Aggiungo anche interessante citazione dal Werdig che ne illustra il significato. Saluti Doge92
    1 punto
  42. Aggiungo altri due pezzi acquisiti nell'ultimo periodo: Coronato con Arcangelo e scudo crociato. Sigla zecchiere dietro busto: I. Peso: 3,89 grammi.
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  43. Ciao a tutti, visto che era un pò di tempo che non aggiungevo un bel denario alla collezione, ho pensato di condividere con voi l'ultimo arrivato, un piacevole denario di Antonino Pio con al rovescio le mani giunte sul caduceo. Cercando altri post sul forum ho visto che si è già parlato altre volte del rovescio e dei suoi significati e anche dell'Imperatore stesso con approfondimenti di utenti molto più esperti di me e non ho certo la presunzione di aggiungere niente alla discussione storica. Detto questo, vi intratterrò brevemente su uno dei motivi che mi ha spinto a prendere un denario di Antonino Pio, oltre ovviamente il fatto che mi mancava e che la moneta mi è piaciuta subito. Dovete sapere che a mia madre non è mai piaciuta la storia, da quando ho iniziato a collezionare seriamente le monete imperiali, mi sono "divertito" a leggerle alcuni spezzoni di storia imperiale per vedere se riuscivo a smuoverla, quello che le è piaciuto di più (mi fa sempre sorridere questa cosa) sono i racconti delle morti degli imperatori, alcuni quasi surreali. Sul suo podio ci sono quelle dovute a cibi e bevande, fra cui i funghi di Claudio, l'acqua ghiacciata di Vespasiano e anche l'indigestione di formaggio alpino di Antonino Pio, protagonista dell'attuale post. Alla fine, partendo da questo, sono riuscito davvero a farla appassionare un pò, allora quando posso, prendo prima di tutto le monete degli Imperatori che le sono simpatici (non solo per le morti eh...), tanto mi cambia poco, alla fine li vorrei tutti, ma non vi dico niente di nuovo 😊 Non voglio tediarvi troppo e quindi senza indugi ecco la moneta con relativi dati, mi ha colpito molto il bellissimo ritratto molto particolareggiato, cosa che non finisce mai di stupirmi in una monetina minuscola come il denario: Antonino Pio, Denario, Roma, 145-161, RIC 136 3.00g X 18mm, Argento D/ ANTONINVS AVG PIVS P P; testa laureata R/ COS IIII; mani giunte su caduceo e due spighe Grazie a tutti per l'attenzione, Matteo
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  44. Una splendida sceatta Serie secondaria X (tipo Danish B1) in condizioni superbe per questo tipo di monete Busto di Wodan, capelli radi/barba a Chevron. Mostro crestato a sinistra (rivolto a destra) Spinks 797 Di una moneta simile abbiamo già parlato qui:
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  45. Una variante estremamente rara della serie W (108 - 50)
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  46. Un bel coronato con con una bella patina. Giusto qualche debolezza di conio (il volto dell'arcangelo) ma per il resto una moneta veramente bella. Complimenti! Qualche settimana fa ho visitato il museo archeologico dell'Aquila e fra vari dipinti mi è saltato all'occhio il particolare della rappresentazione dell'arcangelo Michele. Il dipinto, datato 1428-1430, riporta l'arcangelo con armatura, ali, lancia con la quale uccide il drago e la bilancia del "pesatore di anime". Un'iconografia questa molto simile a quella presente sui coronati dove però la figura diventa combattente perdendo di fatto la bilancia sostituita dallo scudo. Scudo che a questo punto potrebbe simboleggiare il fatto che San Michele si stava difendendo e non attaccando... un chiaro riferimento alla situazione di Ferdinando I d'Aragona che si difendeva dai suoi nemici? Elucubrazioni di un sabato mattina... Di seguito l'immagine del dipinto confrontato con l'arcangelo di un coronato:
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