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Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/08/24 in tutte le aree

  1. Giusto le descrizioni ma con delle foto secondo me è più chiaro per i neofiti. Come detto la rosetta per MB è un lontano ricordo Per il BB invece qualcosa si vede ma l'usura ne pregiudica i maggior rilievi Per lo SPL sostanzialmente i rilievi sono intatti ma il lustro è per lo più sparito Il FDC ovviamente ha tutti i sui rilievi ed il lustro ben visibile. Spero di essere stato utile Saluti Marfir
    5 punti
  2. Ciao a tutti e buon anno innanzitutto Come Luciano sono propenso nel vedere punti di costruzione nel conio sia per il diritto (ritengo sia quello centrale del compasso) che nel retro per quello del piede a DX per chi guarda. Non ho visto le vecchie discussioni per i punti sulla struttura del trono, ma se fate caso si vedono anche in alto (da tutte e due le parti) sulla spalla del trono: a me sembrano sempre punti di costruzione del conio. Sto facendo uno studio sui segni segreti dei massari dei grossi: le tipologie di segni segreti "incastonati" nelle strutture/vesti li ho sempre trovati fatti in modo molto diverso ma ben distinguibili dal disegno stesso del trono o delle vesti del Cristo.
    4 punti
  3. Ciao Caro @GiulioB disamina ben particolarizzata, complimenti. Sostanzialmente sono d'accordo, ho solo un dubbio riguardo al pallino attaccato spesso al piede sinistro del Cristo; sicuri che non si tratti di un punto che serviva per l'allineamento della iconografia e che in sede di battitura non è sparito? Purtroppo tante foto sono sparite perché inserite nella discussione tramite un programma esterno che è a "tempo", ma ho visto che oltre al punto (o quello che sembra essere stato un punto, ma che risulta schiacciato), spesso c'è un segmento che si sovrappone all'archetto posto a sinistra del piede del Cristo e che non sembra essere il lembo inferiore della tunica che finisce più in alto. Vedasi: grosso del post 186 grossi 1°/3°/4° del post 187 grosso 1° del post 222 grossi dei dpost 234 - 244 - 255 -262 Quindi pallino e segmento per delineare gli spazi dove inserire gli elementi dell'iconografia. Potrebbe essere o sto volando di fantasia? saluti Luciano
    3 punti
  4. Ciao @CORNELIUS MAXIMUM (sic!) Si tratta di un’imitativa e in questo caso, non si deve per forza cercare un denario officiale con questo rovescio associato allo stesso dritto. Forse sono due dritti combinati. Esiste un’imitativa con un dritto identico, ispirato dal denario serrato Memmia, Crawford 313/1 (Saturno con arpa/falcetta alle spalle al dritto), e probabilmente potremmo trovare il rovescio nello stesso ambiente geto-dacico… Se non si tratta di qualche scherzo, perché non capisco perché una foto di questo denario non sarebbe condivisibile sul forum? https://www.acsearch.info/search.html?id=3333055 il denario Memmia 313/1:
    3 punti
  5. Riporto anche la locandina del Convegno di Modena che trovo tra l’altro molto bella
    2 punti
  6. Ce l’ho, ce l’ho! Ciao @littleEvil Mi piace moltissimo leggervi, imparo anche nel campo dell'etimologia francese ( raisin, racemus, mais bien sûr! 🤭) , e qualche falso amico francese/italiano in più: raisin: « racina », uva racine: radice Perfino 'n pò ri sicilianu chi nun fa mali, e scusa @nikita_ per gli errori!
    2 punti
  7. Un esemplare di didrammo valutato " rare ", con al diritto particolare testa di Demetra accostata al nome della dea stessa ed al rovescio spiga con etnico e simboli . Sarà il 17 Gennaio in vendita CNG Triton XXVII online al n. 5024 . Dalla rete, unisco di questa tipologia, un esemplare passato a suo tempo in NAC 29 al n. 39 .
    2 punti
  8. Più che della croce uncinata, si tratta del "sigillo di salomone", simbolo molto raro nell'area alpina. In Val di Susa, era presente sul muro di un edificio ora abbattuto a Mocchie (Condove). In Val Maira il nodo di Salomone è presente in una bellissima costruzione quattro-cinquecentesca a Caudano di Stroppo
    2 punti
  9. Essendo 1 Lira del 1939 A. XVIII non presenta alcuna differenza nella valutazione economica con la gemella "calamitabile" (preferisco usare questo termine in quanto la moneta non si presenta come un magnete, ma subisce l'azione di una calamita). Al contrario, se fosse stata dell'anno XVII "non calamitabile" avrebbe avuto un minor valore rispetto alla calamitabile, in quanto quest'ultima è più difficile da reperire. Inoltre, bisognerebbe fare un discorso sul tipo di calamita utilizzata per la verifica, poiché una moneta può risultare "non calamitabile" se il magnete usato produce un campo magnetico debole, mentre presenta reattività (e quanto grande) al campo con una calamita più potente. Per maggiori informazioni, rimando all'articolo apparso sul Gazzettino #10 del luglio 2023 di Quelli del Cordusio:Il magnetismo nell'Acmonital dell'Impero.pdf
    2 punti
  10. Domandare è lecito, rispondere è cortesia, ma se anche chi domanda lo fa cortesemente si risponde più volentieri Ho solo fatto una battuta che non voleva essere cattiva, come dimostra la faccina che sorride. Ho piacere di sapere che hai un lavoro, e lo dico, di nuovo, con sincerità, di questi tempi, purtroppo, non è affatto scontato. petronius
    2 punti
  11. Non lontano dal luogo di ritrovamento, mi fu segnalata una roccia con delle incisioni. La loro leggibilità la migliorai notevolmente lavando la superficie della roccia con una spugna, spazzolandola con un pennello morbido, quindi evidenziandole con polvere di gesso, poi tolta con un pennello morbido affinché la polvere di gesso rimanesse solamente nelle incisioni. I disegni evidenziati sono due, affiancati e alti entrambi circa 13-15 cm. In quello a sinistra si osserva un cerchio nel quale è collocato un esagramma (sigillo di Salomone o Stella di Davide) i cui sei vertici sono attraversati da linee curve aventi origine nella circonferenza esterna: al centro vi è un cerchio di piccole dimensioni, all'interno del quale c'è un piccolo simbolo o lettera indecifrabile. Nel disegno a destra si osserva una croce le cui estremità sono ripiegate a sinistra formando una croce uncinata retrograda, sovrapposta a un quadrato o rombo meno evidente. Dopo avere reso maggiormente nitido il disegno, nella parte sottostante sono divenute leggibili tre lettere, VJP (probabilmente Vallory Jean Pierre), prima non visibili, che sono da ritenersi incise in tempi successivi. La presenza di questi due simboli ebraici in alta Val di Susa è da ritenersi eccezionale. Ovviamente, informai la sovrintendenza anche (e soprattutto) per quanto riguarda queste incisioni, nella stessa occasione in cui denunciai il ritrovamento dell'asse di Domiziano. Entrambi i disegni richiamerebbero la figura storica del sovrano del Regno di Giuda. La conca di Bardonecchia con le vallate che in essa confluiscono è sorprendentemente ricca di toponimi che richiamano la Palestina e le Sacre Scritture. Ciò è soprattutto evidente in Valle Stretta e nel vallone della Rho: il monte Thabor, le punte Gaspard, Melchior e Balthazar, il torrione di Barabba (Tour Jaune de Barabbas), il Prato Betlèm sotto il Pian delle Stelle, per non citarne che alcune. Pensare che tutta questa toponomastica sia nata solamente a seguito del viaggio fatto da un pellegrino in Terra Santa, ci sembra riduttivo: è possibile che un pellegrino importante, un signorotto locale, abbia voluto celebrare in questo modo un suo pellegrinaggio in Palestina, ma affinché questi toponimi potessero diventare di uso comune e si tramandassero nei secoli, era necessario che vi fosse un diffuso sentimento locale attento al testo biblico. Questo sentimento sembra esistere, sia poiché la popolazione locale, soprattutto quella delle borgate minori, si è sempre contraddistinta per la sua marcata religiosità, sia per l'attenzione che traspare per la simbologia biblica, come osserviamo in molte tradizioni decorative. E' interessante ricordare le famose ghirlande di frutti realizzate dagli intagliatori di Melezet. Vedere in esse solamente un aspetto meramente estetico, è molto limitativo: esse, infatti, richiamano complessi concetti biblici ed evangelici e queste ghirlande, infatti, trovano posto soprattutto nelle Chiese, piuttosto che in contesti civili. Nella figura: Ghirlande di frutta degli intagliatori di Melezet. A sinistra e al centro, ghirlande nella Chiesa di Melezet; a destra, su una cornice della fine del XVII secolo (Chiesa di San Pietro Apostolo, Rochemolles). Il nodo dal quale iniziano i rami di frutta rappresenta l'unione tra maschile e femminile, ma anche tra luce e ombra, e le foglie di acanto o di cardo, generalmente di colore violaceo, il coraggio o il cuore; la zucca richiama la morte e la putrefazione del corpo (memento mori); la pigna, che è quella del cedro del Libano, è il seme della conoscenza mentre il cedro è simbolo di perfezione; la mandorla rappresenta la verginità e la purezza e il melograno la fertilità; la noce è simbolo d'intelligenza, il fico di sensualità; la rosa, se a cinque petali è una Rosa mistica e richiama Maria Vergine, se a sei petali la casa di Davide; le pere e le mele sono i frutti della vita e l'uva, infine, è riferita alla “vigna del Signore” ma anche alla capacità di profetizzare. Sono debitore a Bruno Blanc, intagliatore di Bardonecchia, delle dettagliate spiegazioni sulla complessa simbologia della ghirlanda di Melezet, qui molto sintetizzate.
    2 punti
  12. https://www.amazon.it/soldino-veneziano-massari-Agostino-Barbarigo/dp/B09FC892C3 https://www.ibs.it/soldino-veneziano-suoi-massari-da-ebook-adelchi-benetton/e/9791220355964 https://www.youcanprint.it/il-soldino-veneziano-e-i-suoi-massari-da-andrea-dandolo-ad-agostino-barbarigo/b/331ec61f-71cb-52dd-99f9-43ced5a4fef1 Etc etc
    1 punto
  13. Grazie per i vostri preziosi commenti, data la mia inesperienza, per me c’è solo da imparare Sono d’accordo che il ‘mezzo bisante’ nascosto dietro il piede sinistro sia dubbio, mentre i due bisanti sulla struttura del trono mi sembrano troppo ben definiti per essere dei punti di costruzione. Entrambi hanno lo stesso diametro di quello posizionato tra i piedi e sono larghi quasi il doppio della linea del trono. Vedendo le foto nei post precedenti (esempio il #255, il #262 ed il secondo grosso al #264), sono presenti le stesse schiacciature sulle spalle del trono menzionate da @aratro, ma non si apprezza alcun segno laddove, nel mio e in quello al #262, si notano chiaramente i bisanti. Potrei sbagliarmi ovviamente. Non l’ho ancora con me, dovrebbe arrivarmi a giorni, cercherò di fare qualche ingrandimento in caso @aratro curioso (come tutti immagino) di vedere il tuo studio quando sarà terminato, buon lavoro nel frattempo! Dove si può trovare il tuo studio sui soldini menzionato da Luciano? Saluti Giulio
    1 punto
  14. Salve a tutti. Purtroppo svariati impegni/problematiche mi hanno allontanato dalla numismatica. Ma appena ho un po' di tempo, leggo volentieri le discussioni sul forum. Quasi casualmente ho acquistato questo comune tarì per per la mia raccolta tipologica, e con una breve ricerca sul forum mi sono comparse diverse discussioni che mi hanno aperto un mondo (cosa abbastanza comune quando si parla di napoletane...) E niente... In attesa che arrivi la monetuzza vi posto le foto del venditore per un eventuale confronto... Saluti ...
    1 punto
  15. Così... Detto un po' a casaccio... Proseguire con un po' di bronzo di Ferdinando IV Re di Napoli (obiettivo fissato nei precedenti messaggi del 2023), aggiungere un paio di sestantali romane repubblicane, dare forma compiuta alla collezione di banconote non italiane sparse qua e là, cominciare a ragionare seriamente su come impostare un eventuale raccolta tipologica di Bluzger grigionesi, cominciare a ragionare seriamente su come impostare un eventuale raccolta tipologica di Ivan il Terribile, reperire informazioni sulla dispersa collezione numismatica del museo di Terracina (LT), scrivere e leggere di più, coinvolgere persone nel mio circolo di provincia, ...e tanti altri propositi. "Di 10 cose fatte, te n'è riuscita mezza..." Comunque ho messo in collezione pochi mesi fa propositi del '21 e '22. Buon anno nuovo a voi!
    1 punto
  16. Te lo auguro con tutto il cuore ❤️
    1 punto
  17. Non avevo scritto propositi ma auspici. Di tutti forse quello più vicino è stata l'attenuazione della virulenza/pericolosità del Covid (anche se è presto per stappare la bottiglia). Ho realizzato un sogno che non speravo si realizzasse: ho comprato la casa definitiva (salvo imprevisti) e il mobilio nuovo con conseguente drastico calo degli acquisti numismatici del 2023 e prossimi. Il mio auspicio è riuscire finire di saldare tutto e poter finalmente risalire la china. Il mio proposito è cercare di vendere il materiale numismatico e filatelico (magari!!) che ho accantonato e non guardo da secoli. Buon 2024 a tutti!
    1 punto
  18. 1 punto
  19. Per chi fosse interessato alla monetazione gonzaghesca, novellarese, modenese e per tutti i numismatici più curiosi, come anticipato nella discussione in collegamento ho recentemente pubblicato su academia.edu la mia analisi di una particolare tipologia di sesino, totalmente sconosciuta ed inedita, emesso dalla zecca di Novellara. Presentazione ed analisi recentemente pubblicata sul n°399 di Panorama Numismatico. Di seguito il collegamento: https://www.academia.edu/113171106/Zecca_di_Novellara_un_sesino_di_tipologia_inedita Mario
    1 punto
  20. 4 bolognini di Modena emessi a nome di Francesco III d'Este https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-MOFIII/6 Mario
    1 punto
  21. Grazie @Marfir hai spiegato perfettamente, credo che sarà un buon thread da far seguire ai neofiti, naturalmente grazie a tutti gli intervenuti.
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  22. Scusate se mi intrometto, ma l'ordine in cui sono posizionate nei quadretti è il medesimo perché questo era l'ordine in cui dovevano essere messe nel folder a portafoglio (color granata) che si doveva acquistare a parte. Le aveva anche la mia famiglia ... purtroppo disperse durante l'ultimo trasloco dei miei genitori (insieme a altre due casse di oggetti vari... tra cui una collezione di macchine fotografiche d'epoca).
    1 punto
  23. Non sono in questo forum per farmi pubblicità,nè,tantomeno,ho scritto questo post con un secondo fine. I miei libri li vendo,li vendo bene nel senso che le richieste ci sono state ,ci sono e ci saranno perchè utilizzo determinati canali di vendita ormai consolidati nel tempo. Ho scritto il post per far semplicemente sapere la mia attività di Numismatico per il 2024,mettendo sempre le mani avanti e ringraziando il buon Dio. odjob
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  24. 1 punto
  25. Heritage World Coin Auctions > NYINC Signature Sale 3114 Auction date: 16 January 2024 Lot number: 33085 Price realized: This lot is for sale in an upcoming auction Lot description: Ancients MYSIA. Cyzicus. Ca. 450-350 BC. EL sixth-stater or hecte (11mm, 2.60 gm). NGC XF★ 5/5 - 4/5. Owl standing right on tunny right / Quadripartite incuse square. Cf Von Fritze 180, pl. V, 28 for similar type with stars. Cf. Roma Numismatics, Auction XVII (28 March 2019), lot 494 for same design as 1/12 stater. SNG France -. SNG von Aulock -. SNG Copenhagen -. BMC -. Greenwell -. Extremely rare and possibly unique with no examples in sales archives or standard references. Warm amber toning with a precious and sharp owl.
    1 punto
  26. Non ci sono risposte facili, mi spiace. Se cerchi la logica nelle lingue umane - l'italiano è tra esse - rimarrai deluso. Se credi che le lingue siano il regno dell'assurdo, sbagli. Assumiamo il punto di vista storicista. Potremmo assumere altri punti di vista, però fermiamoci al fatto che le lingue nazionali (come l'italiano) sono eventi che, per lo più, si producono nel divenire storico. Ci risulta che la storia sia sempre stata logica? Ci risulta che la storia non sia stata che disordine illogico? Io non direi né uno né l'altro. Per le lingue vale più o meno la stessa cosa. Se da una parte c'è il buon @apollonia (e tanti altri soggetti) che si impegnano in ricostruzioni normative di grammatica prescrittiva, dall'altra parte ci sono forze destrutturanti. Considera inoltre che non tutti i soggetti impegnati nella grammatica normativa (apollonia, la Crusca e altri) sono sempre e necessariamente in accordo. Quindi la situazione si complica. Riguardo alle illogicità che tu hai presentato, devo dire innanzitutto che mi trovo in accordo con te: semplifichiamo ! Però non è con i decreti che si semplificano le cose della lingua, benché ogni tanto lo si faccia. Valgano due esempi di comunità linguistiche entrambe molto vicine, almeno geograficamente , a noi. Sia il francese che il tedesco hanno infatti operato delle riforme ortografiche a cavallo tra il secondo millennio e il millennio presente. Vogliamo tornare al latino classico, quando al segno "C" corrispondeva sempre, in quanto evoluzione del sistema consonantico indoeuropeo, una lettura occlusiva velare? Il grafema "C" in Caesar si leggeva come "k". Vogliamo semplificare? Va bene, facciamolo. Però l'esperanto, per quanto nobile, non ha goduto della stessa stima dell'italiano o del lettone o del russo. Sono d'accordo anch'io sul fatto che sia uno spreco di risorse intellettive e mnemoniche (io sono anche più o meno contro il congiuntivo), però mi consolo pensando che in inglese o in giapponese (solo per citare lingue a noi più o meno note), considerate diacronicamente, è forse anche peggio la corrispondenza tra segno, suono e significato. Non conosco la storia dell'ortografia italiana nel suo complesso, quindi non so precisamente quali siano stati i suoi passaggi intermedi, tuttavia c'è tanta letteratura divulgativa al riguardo.
    1 punto
  27. Molto bella. Non noto fughe di conio:)
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  28. Ci sono buone possibilità che la moneta sia in parte fusa o deformata e comunque che l'argento in alcune parti si sia saldato all'oro. Se fosse così sarebbe un'ulteriore problema abbastanza serio e dispendioso. Forse anche io la lascerei così, per un paio di anni almeno fino al giorno che la voglia di aprirlo e l'ispirazione mi colgono. Comunque i nostri sono solo pareri è Brios che deciderà visto che il pane è suo.
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  29. No vabbe,lo tengo pure io. Me lo regalò mio padre,mi ha detto di averlo comprato al mercatino. Secondo me sono medaglie commemorative (come vedi,varie cose/avvenimenti),ma niente di che....tipo le emissioni della Shell ecco. Però aspetto anche io info precise se ve ne sono. Ciao Ecco,manco a farla apposta,grazie. Senti,ma le vendevano già "inquadrettate" 😁? Perché anche io ho il quadretto ovale......😊 Ciao grazie Secondo me sì....strano ma sì. L' ordine è uguale a quello di @ern
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  30. Sono medaglie commemorative, abbinate ad alcune riviste del gruppo Rizzoli, fine 60 inizio 70. Ci sono varie serie a tema, le tue sono un mix, cioè ci sono più serie assieme.
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  31. Ed eccoci qua.....finalmente! Dal 14 dicembre stavo penando😅 Ecco il 10 soldi che ho preso.e rimpatriato dalla Francia,Parigi per l' esattezza😁 Altre foto con più luce È ben conservato per questa tipologia. Sono molto soddisfatto,per tante cose🥳
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  32. Buongiorno. La capisco e mi dispiace: quanto Lei ha scritto andrebbe tenuto bene a mente da parecchi "tondellisti". Un saluto cordiale e grazie per il prezioso contributo.
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  33. Ciao,sembra effettivamente un grano di Carlo II di Spagna per il regno di Napoli,la foto in alto rappresenta il rovescio con raffigurato lo stemma reale cuoriforme e coronato,la legenda recita:SICILIAE.ET.HIERVSA.... la foto in basso rappresenta il dritto con il busto del Re rivolto a destra, sotto le ultime due cifre della data che nel tuo esemplare potrebbero essere: 77(1677),78(1678),79(1679),80(1680) oppure in rarissimi casi 08 che rappresenterebbe sempre la data 1680 ma con le ultime due cifre della data invertite,queste sono le date della coniazione al martello,e non al bilanciere, di cui fa'parte il tuo grano, dinanzi al busto del Re si troverebbe il simbolo del coniatore e dietro la sigla del mastro di zecca,la legenda recita:CAROLVS.II.D.G.REX... ho capovolto l'immagine del dritto dove si notano,ad ore 10 circa la R e la O di CAROLVS... Allego il link delle scheda del catalogo del forum e un'immagine di un'esemplare reperito in rete... https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-C2/4
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  34. Nei pressi di Gubbio... PS: conosco anche quelle zone, bellissime...
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  35. Io c'ero riuscito. Avevo una ventina di monete in tutto ed ho ceduto tutte tranne le 2 di quel regnante. A distanza di 5 anni è successo il disastro... mi mancava solo roba troppo costosa per le mie tasche quindi ho iniziato a non prendere più nulla. Ad un certo punto mi è capitata un'occasione vergognosa con monete di altri regnanti, un lotto interessante ad un pezzo fin troppo vantaggioso e sono finito con l'iniziare fare una "raccolta collaterale" 😖 che poi adesso è l'unica nella quale, ogni tanto, riesco ad inserire qualche pezzo Dopo 5 anni di raccolta monotematica ho "inquinato" la collezione 😁 Però è un discorso facile quando si comincia da poco o si hanno poche monete... a collezione inoltrata la vedo veramente difficile convertirsi ad una monotematica.
    1 punto
  36. Che moneta strana. E' stata indubbiamente presa a mazzate ma i rilievi erano molto belli, decisamente superiori a quelli del 99% delle monete di questa tipologia. Non mi pronuncio sull'autenticità perché - mazzate a parte - sono monete che non ho mai avuto con rilievi così alti.
    1 punto
  37. Ciao a tutti, volevo condividere con voi una bellissima giornata che ho passato a Roma questo venerdì per la vigilia dell'Epifania, erano 20 anni almeno che non mettevo piede nella capitale, per me è stata una giornata particolare per molti motivi, soprattutto adesso che da quasi un anno sto collezionando monete romane. E' capitato tutto per caso con un viaggio a scopo benefico organizzato da una Fondazione, il viaggio prevedeva un'udienza privata con Papa Francesco nella mattina con una breve sosta in Piazza San Pietro, ora, premetto che non sono un fervente praticante cattolico ma è stata comunque una cosa molto emozionante, sia dal punto di vista religioso/antropologico sia dal punto di vista storico, dopotutto il Papa è il detentore del titolo di Pontifex maximus che è l'unico titolo che a quanto mi risulta non ha mai cessato di esistere fin dalla Fondazione di Roma. Ero con una mia cara amica e collega e avevamo deciso di non tornare indietro con il gruppo a fine mattinata ma di approfittare di qualche altra ora per vedere Roma, abbiamo quindi iniziato un tour de force passando velocemente davanti a Castel Sant'Angelo per poi andare a Piazza Navona, Pantheon, Fontana di Trevi, Altare della Patria, colonna traiana, foto di rito con la statua di Cesare, occhiatina veloce ai fori, al basamento del colosso, alla meta sudans e agli archi di trionfo per poi terminare con l'unica visita che avevamo previsto con il tempo che avevamo, quella del Colosseo. Inutile dire l'emozione che ho provato nel trovarmelo davanti e nel visitarlo, un tuffo al cuore, ho scoperto con piacere, cosa che non ricordavo, che all'interno al momento c'è una mostra sulla colonna traiana, quando pensavo che le emozioni della giornata fossero finite, ecco che in una teca mi trovo davanti un aureo di Traiano con al rovescio la colonna, è stata la cosiddetta ciliegina sulla torta, non avevo mai visto un aureo dal vivo e anche se dietro al vetro della bacheca è stato un momento estremamente emozionante. Metto qui sotto la foto, bruttina, che ho fatto e poi un'immagine che ho trovato, anche se non proprio della medesima moneta (non sono riuscito a trovarla) per avere il quadro completo anche del dritto. La descrizione della mostra recita così: Aureo di Traiano con colonna. Oro - 113-114 d.C. Roma - Museo Nazionale Romano - Medagliere del Museo Nazionale Romano inv. 87299 Qui sotto per riferimento metto la moneta completa del dritto anche se come dicevo non proprio la solita, non sono riuscito a trovarla: Aureus Dritto: IMPTRAIANOAVGGERDACPMTRPCOSVIPP -Capo coronato d'alloro, drappeggio e busto rivolto a destra. Verso: SPQROPTIMOPRINCIPI - Colonna Traiana; Traiano all'apice con aquila in ambo i lati. c.115 (Roma). Perdonate se il post magari non è propriamente numismatico e altamente emotivo, se magari la sezione non è quella giusta spostatelo pure però ecco, ci tenevo a condividere l'emozione che ho provato anche se non è facile spiegarla a parole. Matteo
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  38. Invece spero vivamente @Litra68 che tu possa riuscirci e di svelare a noi tutti come ci sei riuscito... Perché credo proprio che ne abbiamo bisogno tutti!
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  39. Scusa, dalle foto non mi sono reso conto che era in argento, meglio è certamente più rara! Ciao Borgho
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  40. Buona sera, già nel 308 i folles (anche se non sappiamo come si chiamassero veramente) vennero ridotti in peso. Ritengo interessante una collezione che contempli anche lo stesso nominale emesso tra una riduzione ponderale e l'altra. Credo che di riduzioni ponderali se ne possano contemplare almeno 4 fino dalla riforma di Diocleziano che lo introdusse fino al momento in cui Costantino non diviene unico imperatore sconfiggendo Licinio. Da bestione da 28 mm di diametro x 10 grammi circa si riduce in una monetina da 3 grammi stentati per 18 mm di diametro.
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  41. Buongiorno e scusate se mi intrometto @Scudo1901 e @ACERBONI GABRIELLA....con queste foto la moneta da 20 lire non è così facile da distinguere come spuria e sinceramente non sono ancora convinto lo sia, l'unica cosa che me lo fa pensare è la mano mal fatta del Littore che ha delle dita dubbie, la perlinatura è poi talmente usurata che non si vede.... Tu Scudo scrivi "lo abbiamo scritto in molti" e che vuol dire? Avete scritto "patacca" "falso moderno" "riproduzione" senza motivare (non tutti) precisamente o senza consigliare, in questo modo e giustamente, Gabriella o chiunque altro frequenti il forum, già si deve sentire libero di scrivere cio' che pensa, ma ancor di più, con le vostre risposte laconiche, lasciate autostrade deserte ad altre interpretazioni, su monete ripeto, non sempre così facili. Non capisco nemmeno quel tuo "non c'è dubbio", forse per te, ma i dubbi evidentemente ci sono! Io, ma anche tanti altri, invece di sparar secche sentenze, se posso, se possiamo (e delle volte capisco non ci sia tempo) cerchiamo, di spiegare perché è un falso! da cosa si suppone sia un falso....quel particolare dovrebbe essere così , qui invece è altrimenti!! Delle volte credo che ci sia un insana soddisfazione e un senso di superiorità che stona in certe risposte che diamo. Io resto con il dubbio mi son guardato diverse foto 20 lire 1927 AN VI e salvo la mano di cui scrivevo sopra non ho visto altro...è molto usurata e non saprei dare una risposta con quello che vedo, potrebbe pure essere stata indossata, incastonata giustificando così quella consunzione dei rilievi e la perlinatura evanescente e schiacciata oltre che di altro colore, magari era chiusa in un ciondolo?...le prime tre sono dei palesi falsi anche solo per la storia che c'è dietro, anche quello aiuta. Sempre cordialmente e buona Domenica.
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  42. Ma chi sarà presente? Data la coincidenza con la "New York Numismatic Convention" molti operatori potrebbero essere là ...
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  43. È appunto quello che mi frega anche questa volta ☺️
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  44. Grazie mille, io cerco sempre pezzi insoliti e ogni tanto mi capita di trovarne uno. Purtroppo le mie conoscenze sono ancora allo stato embrionale ma grazie ad amici e a questo forum mi sto facendo lentamente le ossa in questo campo così vasto e affascinante. Mi piacerebbe sapere perché Russo lo avrebbe datato dopo l'82 a.c. e da dove provenisse davvero, e se fosse stato coniato dai Romani o da qualche popolazione limitrofa che magari aveva in uso i loro numerari , cosa che mi intrigherebbe ancora di più. Ma penso che sarà difficile avere una risposta su questi temi. Riguardo alla conservazione mi sembra messo meglio dell'unico altro esemplare che ho visto in foto, quello che a un asta della NAC andò invenduto. Riguardo allo scambio mi sembra di essere stato comunque onesto, non sapendo effettivamente del tutto cosa stavo acquisendo , l'ho scambiato per un denario di Tiberio tipo "retribution penny" in buona conservazione,meno insolito ma che che sicuramente ha più mercato , ed era apprezzato e ricercato dal precedente proprietario del semisse... Io cerco di non dare troppo peso al valore economico(nei limiti della razionalità) il pezzo mi intrigava e così siamo stati tutti e due contenti!
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  45. Buon 2024 a tutti! Riesumo questa interessante discussione per postare il mio primo acquisto dell’anno. Credo sia un tipo non censito dal Papadopoli. Al rovescio (non un granché) si notano due punti ai lati del trono ed un punto tra i piedi. Da capire poi se il mezzo punto vicino la piede sinistro sia anch’esso un segno o un difetto. Rileggendo i post precedenti, ho visto che i due punti ai lati del trono sono stati già riportati per il settimo Grosso al post #183, mentre il punto tra i piedi appare nel secondo Grosso nel riquadro da quattro al post #184. Guardando bene però i due grossi sembrano essere esattamente lo stesso fotografati con due luci differenti (infatti anche nel secondo ci sono i due punti ai lati del trono), per cui potrebbe essere dello stesso massaro del mio, anche se non si vede il mezzo punto sul piede sinistro perché tagliato. A dire il vero sembrerebbe anche molto somigliante al primo Grosso al post #262 di @Oppiano che è stato attribuito da @Terkel al tipo 01, ma in realtà si possono osservare i due punti ai lati del trono (sono sempre là ma ben nascosti ad un primo sguardo) e anche il mezzo punto sul piede sinistro (il che mi fa pensare non sia un difetto) mentre quello tra i piedi non lo vedo. Le somiglianze del mio Grosso con quello al post #262 sono ancora più evidenti al dritto dove si possono osservare lo stendardo con i quattro puntini, il punto sulla sommità dell’asta, il punto del compasso al centro ed i quattro puntini sulla veste di San Marco. Sarebbe interessante vedere la foto del dritto di quello ai post #183 e #184 per vedere se ci sono le stesse corrispondenze. @ak72 sai se è disponibile? Quindi, direi che potenzialmente potremo trovarci di fronte ad uno o più tipi non censiti: 1) Il mio e forse quello al #183/#184 —> 2 punti ai lati del trono + punto tra i piedi + mezzo punto sul piede sinistro (non confermabile per il #183/#184). 2) #183/#184 —> 2 punti ai lati del trono + punto tra i piedi. 3) #262 —> 2 punti ai lati del trono + mezzo punto sul piede sinistro. Che ne pensate? Includo anche @417sonia e @fabry61 per completezza Saluti, Giulio
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  46. Salve, segnalo : In occasione della "Borsa Scambio Collezionismo" che si terrà a Catania il 27 gennaio 2024, verrà presentata l'opera, a firma di Alberto D'Andrea, Gaetano Faranda ed Umberto Moruzzi, Magna Graecian and Sicilian Counterfeit Coins - A Catalogue. Nel testo sono illustrati oltre 800 esemplari falsi, messi tutti a confronto con gli analoghi originali. I pezzi illustrati sono tutti riferiti a monete della Magna Grecia e della Sicilia. Libro in cartonato telato con sovracopertina, formato 22x32 cm, 250 pagine, € 100. https://www.edizionidandrea.com/
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  47. No è una tipologia talmente diffusa e rinvenuta in diversi territori : africani, sardi, siciliani, spagnoli che si pensa che possa essere coniata in diversi stabilimenti, ma non si hanno elementi distintivi o perlomeno non ne abbiamo conoscenza. Se vedi qualche asta spagnola o leggi qualche studio spagnolo per esempio la danno coniata, anche se dubitativamente, a Carthago Nova (Cartagena). I primi studi ne attribuivano la produzione in Sicilia ora si pensa che possa essere coniata in effetti in vari territori cartaginesi. In realtà ci sono due varianti poco frequenti che potrebbero essere effettivamente di stabilimento sardo per via dello stile un po' degradato e per la caratteristica di avere invece che dei globetti sparsi un caduceo e una lettera punica (ALEPH), lettera per stile poco africana e molto simile invece per stile ad ALEPH di altre monete cartaginesi sicuramente di zecca sarda. La moneta invece oggetto della discussione nella variante dei tre globetti o asterismo che dir si voglia è estremamente comune.
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  48. Primo acquisto (da completo neofita)...opinioni? Abbiate pietà XD (e perdonate la qualità delle foto)
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  49. @talpa "la notte porta consiglio" ,dunque,dal momento che tu hai mancanza di spazio ed io,viceversa,ne ho parecchio per i libri,tu potresti regalarmi i libri che non riesci a far entrare nei tuoi spazi Ho speso più per i libri che per la ristrutturazione della cantina odjob
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