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Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/12/24 in tutte le aree

  1. Cartolina illustrata in perfetta tariffa con cinque parole di convenevoli, con 10 lire emissione "Italia a Lavoro" del 1950 soprastampato AMG - F.T.T. (American Military Government - Free Trieste Territory). Siamo in quello che fu chiamato territorio libero di Trieste, durante l' amministrazione anglo - americana la cosiddetta zona A, ci fu anche una zona B quella che finì sotto la triste amministrazione jugoslava, chi è di Trieste ne saprà sicuramente e tristemente di più. Ad abbellire questo capolavoro storico postale l' annullo di partenza dell' ambulante Trieste Roma 138-G del 24.6.1953. ....come questi esempi sotto... E' probabile che la cartolina sia stata imbucata proprio alla stazione ferroviaria di Trieste, in quanto questi ambulanti erano uffici postali mobili su treno, con tanto di cassetta postale per poter imbucare. Alcuni esempi... Dal lato storico postale la cartolina e' a mio umile parere MAGNIFICA. Di valore.
    5 punti
  2. Sarà battuta da inAsta Asta 110 E-Live lot. 573 questa preziosa siliqua di zecca gallica incerta di quello che la divulgazione storica, soprattutto estera, definisce come l'ultimo vero imperatore romano, colui che con capacità e visione cercò di ricostituire e riformare l'impero romano d'occidente negli ultimi anni della sua esistenza. Ma che trovò sulla sua strada il kingmaker Ricimero che, forte dell'appoggio del senato e della chiesa romana, lo fece arrestare e giustiziare. Questa siliqua dovrebbe essere mesa in relazione alla "reconquista" della Gallia da parte dell'imperatore ROMANE IMPERIALI - Maggiorano (457-461) - Mezza siliqua C. 8; RIC 2653 var (AG g. 0,67)Zecca gallica incerta Grading/Stato: BB Note Zecca gallica incerta - Imperatore nella parte occidentale dell'Impero dal 457 al 461. Nacque intorno al 405 (secondo lo Stein nel 415 circa) da un'antica famiglia romana: il suo nonno Maggioriano era stato magister militum sotto Teodosio in Pannonia; il padre era stato amico e amministratore del generale Ezio: M. stesso fu educato alla scuola di Ezio e prese parte ad azioni militari in Gallia. In seguito venne a Roma e fu nominato comes domesticorum (comandante della guardia imperiale) dall'imperatore Valentiniano III; conservò la stessa carica sotto Petronio Massimo e sotto Avito e strinse amicizia con Ricimero, che fu per 15 anni arbitro dell'Occidente. Alla morte di Avito (456) seguì un periodo d'interregno, durante il quale la parte occidentale, almeno nominalmente, fu riunita all'Oriente: in questo breve periodo M. fu nominato dall'imperatore Leone I magister militum. Il i° aprile 457 M., presso Ravenna, fu acclamato imperatore dall'esercito e più tardi riconosciuto dal senato. Dotato di qualità politiche e militari non comuni, egli tentò subito di rialzare le tristissime condizioni dell'Impero d'Occidente. Concesse una temporanea esenzione dalle imposte a tutti i sudditi: procedette poi a una riforma generale del sistema tributario per evitare i gravi abusi che si erano verificati; ripristinò l'ufficio dei defensores civitatis. Cercò con altre leggi di restaurare la pubblica moralità e di incoraggiare i matrimonî, proibendo fra l'altro alle nubili e alle vedove senza figli di ritirarsi nei conventi prima di aver compiuto il 40° anno di età. Si volse poi a tentare il rafforzamento dell'autorita imperiale nelle provincie occidentali. Dopo aver respinto dalle coste dell'Italia meridionale un'incursione di predoni vandali, passava nel 459 in Gallia dove da 66 anni non si era più visto un imperatore legittimo. Difendeva con successo Arles contro i Visigoti e concludeva col loro re Teodorico II un trattato più che decoroso per i Romani. L'aspirazione maggiore di M. era peraltro quella di abbattere i Vandali; a questa campagna si preparava fino dalla sua assunzione al trono. Dalla Gallia passò in Spagna e si avviò a Carthago Nova dove era riunita una flotta di 300 navi. Ma Genserico, aiutato da un tradimento, poté in parte distruggere questa flotta e concludere una pace vantaggiosa. Ricimero era rimasto inattivo in Italia e, quando M. dalla Gallia tornò in Italia, lo fece imprigionare presso Tortona e uccidere (2-7 agosto 461).
    3 punti
  3. Roma, 11 gen. (askanews) – Una mappa marmorea originale della Roma Antica presentata in modo da essere perfettamente leggibile e una sorprendente collezione di materiali epigrafici e architettonici. È quanto si potrà vedere con l’apertura al pubblico dal 12 gennaio del Parco Archeologico del Celio e del nuovo Museo della Forma Urbis, allestito al suo interno. Parco e Museo sono parte di un vasto progetto di valorizzazione dell’intera area del Celio, inquadrata in seno al più ampio programma di riqualificazione del Centro Archeologico Monumentale (CArMe) voluto da Roma Capitale. Il Parco Archeologico del Celio occupa il settore settentrionale del colle, un’area verde orientata verso il Colosseo e all’interno della quale sussistono importanti testimonianze archeologiche, come le fondazioni perimetrali del tempio del Divo Claudio. Grazie al recupero degli edifici presenti nell’area, la Casina del Salvi e l’ex Palestra della Gil, e alla sistemazione del contiguo giardino archeologico, in cui sono stati organizzati per nuclei tematici una grande quantità di materiali epigrafici e architettonici di grandi dimensioni delle collezioni dell’ex Antiquarium Comunale, provenienti dagli scavi di Roma di fine Ottocento, i visitatori avranno una nuova opportunità per approfondire la conoscenza della Roma antica. Il sovrintendente capitolino ai Beni Culturali, Claudio Parisi Presicce. “Siamo nel Parco archeologico del Celio, un quadrante della città antica che funge da cerniera tra l’area monumentale dei Fori Imperiali del Colosseo e la Via Appia. Un punto nevralgico per la storia antica, che conteneva il tempio del Divo Claudio, uno degli imperatori più importanti della dinastia, che ha riformato la città”. All’interno del Parco è allestito il nuovo Museo della Forma Urbis, che custodisce i frammenti rimasti della celebre Forma Urbis Romae, la gigantesca pianta marmorea della Roma antica incisa nel terzo secolo d.C. Si tratta di una delle più rare e importanti testimonianze della città antica che i visitatori torneranno ad ammirare dopo quasi un secolo. Il sovrintendente Claudio Parisi Presicce. “In questo luogo abbiamo voluto esporre per la prima volta in cento anni i frammenti della pianta marmorea realizzata all’epoca di Settimio Severo che ci documentano la città di Roma antica nel suo massimo sviluppo”. Tratto da : https://www.msn.com/it-it/viaggi/notizie/apre-a-roma-il-parco-archeologico-del-celio-con-il-nuovo-museo/ar-AA1mOFX0?ocid=msedgdhp&pc=EDGEDB&cvid=d174d3e5e09c4fafd3d09bb8e4232ac3&ei=31
    3 punti
  4. Si tratta di un tallero "romano", ossia con iato a Roma per uso in Africa orientale Italiana, 1935-1936. Si capisce dalla leggenda smozzicata, ovvero con le lettere tagliate dal bordo del tondello e dal busto dell'Imperatrice che tocca il bordo.
    2 punti
  5. Ciao! volevo condividere il mio ultimo acquisto del 2023: un grosso di Marino Morosini che attribuirei al tipo 6 del Papadopoli (quattro puntini sotto il gomito sinistro del Cristo). Il peso è di 2,16 g ed il grado di conservazione attribuitogli in asta era qSPL, forse un pelo esagerato, sicuramente un bel BB per me. SM VENETI è parzialmente cancellato e MMAUROC un po’ traballante così come il rovescio, ma mi sembra ben centrato e ci sono ancora degli ottimi rilievi. Devo dire che lo stile dei visi osservabile nei grossi del Morosini, di Jacopo Tiepolo e Pietro Ziani mi affascina particolarmente. Piano piano la collezione cresce Giulio
    2 punti
  6. credo che il lavoro cui fa riferimento @Poemenius sia questo: "LE MONNAYAGE D’ARGENT DE MAJORIEN EN GAULE (457-461) :TYPOLOGIE ET ASPECTS QUANTITATIFS" https://www.academia.edu/43430809/Le_monnayage_d_argent_de_Majorien_en_Gaule_457_461_typologie_et_aspects_quantitatifs_in_J_CHAMEROY_and_P_M_GUIHARD_dir_Argentum_Romanorum_sive_Barbarorum_Tradition_und_Entwicklung_im_Gebrauch_des_Silbergeldes_im_römischen_Westen_4_6_Jh_Mayence_2020_p_117_134 Nelle immagini del saggio di Doyen non mi sembra di trovare però una identità di conio sulla legenda visibile per il dritto che qui mi sembra più degenerata rispetto quelle riportate nell'articolo.
    2 punti
  7. Ciao a tutti moneta arrivata. Devo dire che osservandola con una luce diversa, i due presunti bisanti sul trono sembrerebbero piuttosto dei segni di costruzione, probabilmente più grossolani del solito, come suggerito da @aratro. Difficile a dirsi. Se così fosse, rimarrebbe quindi solo il bisante tra i piedi del Cristo, segno che non viene riportato tra i 19 tipi identificati dal Papadopoli, ma che è invece riportato dal CNI Vol. VII al numero 33 (pagina 61), solamente la descrizione del dritto è differente: il CNI non riporta interpunzioni sul nome del doge e del santo, che invece sono presenti abbondantemente nel mio esemplare. Saluti, Giulio Posto anche il riferimento del CNI.
    2 punti
  8. Il panno per maneggiare le monete dovrebbero innanzitutto imparare a usarlo loro quando maneggiano divisionali, 2 euro commemorativi e 20 euro rame FDC 😁
    2 punti
  9. Il Rizzo non e’ un mero catalogo bensi un’opera di studio e commento sulle monete greche coniate in Sicilia dove vengono esaminati soprattutto gli aspetti artistici, storici e anche quelli piu’ strettamente numismatici . Leggendo la trattazione si verifica la coerenza delle illustrazioni riportate nelle tavole. Si deve pero’ fare lo sforzo di leggere 😊
    2 punti
  10. Buonasera a tutti, a Febbraio una magnifica lettera con un Penny Black, datato 2 maggio 1840, verrà messo all’asta con un prezzo di partenza stimato tra 1.5 e 2.5 milioni di dollari da Sotheby’s a New York. Sotheby’s, una delle più grandi case d’asta inglesi, ritiene probabile che il valore del francobollo possa superare quello battuto all’asta nel 2021. Il Penny Black, dedicato alla Regina Vittoria incoronata e presa di profilo in bianco e nero, è il primo francobollo emesso nella storia, posto in vendita al pubblico dal 10 aprile 1840. Il suo valore è storico in quanto è stato il precursore delle comunicazioni globali di massa e tuttora non è stato completamente soppiantato dalle più moderne tecnologie. Fu un’autentica rivoluzione: per risolvere lo spinoso problema del recapito della corrispondenza, l’inglese Rowland Hill, insegnante e politico riformatore, escogitò un sistema di pagamento che, attraverso appunto un francobollo, risultava anticipato e a carico del mittente. Vi consiglio di seguire l'asta e se interessati fate la vostra offerta per portare a casa un pezzo di Storia della Comunicazione Umana: https://www.sothebys.com/en/buy/auction/2024/the-one/the-2nd-may-1840-penny-black-cover Grazie a tutti numys
    1 punto
  11. SALERNO COLLEZIONA 10 e 11 Febbraio 2024 2° Convegno Borsa scambio collezionistico filatelico e numismatico. I giorni Sabato 10 e domenica 11 febbraio 2024, si terrà, nella accogliente location della Stazione marittima di Salerno (ideata dall'archistar Zaha Hadid) il secondo evento collezionistico della città Dopo la prima spettacolare edizione del 2023, si rinnova il trait d'union tra i collezionisti del nord e del centro della nostra penisola con il meridione; Salerno si conferma snodo centrale del collezionismo italiano. L'Evento è creato in collaborazione con il CENTRO ORGANIZZATIVO NUMISMATICO C.O.N. e si fregia dell'IMPORTANTE patrocinio della N.I.P. (Numismatici Italiani Professionisti) che certifica la ASSOLUTA SICUREZZA in cui si svolgerà la manifestazione, grazie ai sistemi di sorveglianza presenti (unico convegno in Campania con tale riconoscimento) Nei 2 giorni saranno presenti i maggiori nomi della numismatica italiana e produttori di accessori internazionali, importanti Case d'Asta internazionali, provenienti da TUTTE le regioni d'Italia incluso le isole. Sarà possibile scambiare, visionare, acquistare, far valutare monete, medaglie, banconote, francobolli, stampe, libri ed oggettistica. Gli orari di apertura e chiusura per entrambi i giorni sono dalle ore 9 alle 19. L'ingresso è gratuito, l'ampio parcheggio da 25 mila metri quadrati oltre 800 posti sottostante la Piazza della Libertà permetterà a tutti i collezionisti e curiosi di partecipare all'evento in grande comodità. L'area espositiva è raggiungibile con ESTREMA facilità da ogni parte della città. Il sito è a soli 1.8km dalla stazione ferroviaria, raggiungibile con una bellissima passeggiata sul lungomare cittadino. Convenzioni per ricettività alberghiera e food sono presenti. Per informazioni su come esporre o partecipare, contattare: PIERPAOLO IRPINO - C.O.N. - Centro Organizzativo Numismatico +39 392 90676 46
    1 punto
  12. Il 'plate' piatto di stampa 1a e' uno dei primissimi piatti e quindi ha creato i primi pennies black. I piatti furono preparati dalla tipografia Perkins & Bacon in fogli da 240 esemplari disposti in 20 file da 12. I primi plate sono i più rari. Ovviamente e' raro l' annullo e la data. In filatelia il 2 maggio 1840 dura il due maggio, l' annullo non e' ripetibile il 5 maggio, ogni giorno e' unico. Considerando che questi francobolli ebbero una tiratura di 68.158.080, vennero fatti nel tempo diversi Plate che ovviamente con l' uso si usuravano, i diversi plate diedero poi le diverse varietà. Il valore e' sulla rarità di quel plate. Tutte le domande sono pertinenti e benvenute.
    1 punto
  13. Complimenti. Concordo sul BB+
    1 punto
  14. Scusate, oggi ero in giro e ho letto al volo e citato erroneamente un testo che poi @grigioviolaha centrato perfettamente. Allora, posto che la foto iniziale non è di qualità, per la mia esperienza la moneta non sembra falsa nel senso moderno del termine. Se poi prendiamo la monetazione in argento della Gallia da valentiniano III a Anastasio, ci accorgiamo che quella epigrafia e quei tratto sono abbastanza caratteristici. La moneta non rientra magari perfettamente in quelle presentate, e merita un approfondimento, ma per me appare autentica nel senso di antica. Quando rientro domenica sera vi allego qualche foto per spiegarmi meglio....
    1 punto
  15. La prima mi sembra un denaro di Lucca
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  16. 1 punto
  17. Grazie @grigioviola e insisto su questa tua ultima osservazione. I falsi moderni di Maggioriano abbondano, come per tutta la monetazione tardiva e rara del V secolo, con il suo stile grezzo che si presta facilmente alle falsificazioni. Nemmeno io ho trovato nel saggio una moneta dallo stesso conio di dritto o di rovescio, ma non è sorprendente di per se. Quella più somigliante è la mezza siliqua 10/6, che dovrebbe essere autentica, perché verosimilmente trovata con metal detector. Peccato, la foto è sfocata, e non si vede bene la legenda, ma s’indovina « IORIA(N?) » al dritto. Oltre il « mentone » che contrasta con la frequente micrognazia osservata, il punto che ho trovato preoccupante sulla « mezza siliqua » che verrà battuta è la legenda irriconoscibile al dritto. Doyen insiste sul fatto che, a differenza delle leggende spesso degenerate del rovescio, per le quali le forme corrette sono un'eccezione, per quanto riguarda le legende al dritto, se ogni tanto mancano le ultime lettere e « nonostante il carattere a volte sommario ed esitante dell'epigrafia, va notato che gli errori di ortografia sono estremamente rari, ad eccezione di della N, talvolta invertita. Su queste monete non è stata notata alcuna pseudo-leggenda. » Altro esempio dallo stile simile con legenda al dritto ben leggibile: https://www.nummus-bible-database.com/monnaie-36052.htm @Poemenius Gradirei il tuo parere sull’autenticità, credo che la domanda di @Arka e di @Adelchi66 era anche quella?
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  18. Gratian mi ha anticipato nel precisare che il suo richiamo al fantomatico “Bastone della Teriaca” era dovuto al fatto che in quella discussione avevo presentato l’illustrazione in copertina de ‘I Discorsi’ di Pietro Andrea Mattioli sopra i sei libri di Pedacio Dioscoride, dove l’autore, nella dedica a Caterina regina di Polonia, dopo gli elogi della teriaca faceva notare come fosse impossibile ai suoi tempi (1559) procurarsi alcuni ingredienti che all’epoca di Galeno provenivano dai confini dell’impero. L’immagine di quella sorta di bastone a T con il serpente attorcigliato poteva quindi essere collegata alla teriaca, ma Gratian l’ha giustamente attribuita al simbolismo del serpente di bronzo con la sua ricerca. Riguardo al “bastone”, ricordo che arrigome aveva recuperato l'articolo di NICOLO' SPADA, "Una mostra di Triaca a Venezia" dove viene citato, e l’aveva anche scannerizzato, solo che ora la scansione è scomparsa. Che poi fosse usato nella cerimonia della confezione della triaca, è tutto da dimostrare, anche perché è lo stesso autore dell’articolo ad avere qualche dubbio. Però, visti gli ingredienti che venivano adoperati per le varie ricette delle teriache, c'è da aspettarsi di tutto! apollonia
    1 punto
  19. probabile primi novecento o anni del periodo dal 45 al 50. Impossibile dare una data esatta,questo è di massima il periodo😀
    1 punto
  20. Salve, condivido le foto di una cartolina di Trieste e chiedo ai più esperti maggiori informazioni. Ringrazio in anticipo
    1 punto
  21. Va bene Saturno, hai ragione.. Provvederò quanto prima con dei nuovi post. Grazie e buona giornata a te Va bene , hai ragione.. Provvederò quanto prima con dei nuovi post. Grazie e buona giornata a te Grazie caravelle82, hai ragione.. Provvederò quanto prima con dei nuovi post. Grazie e buona giornata a te grazie Santone. Buona giornata a te
    1 punto
  22. Ci sono delle regole ben precise. Queste vanno rispettate. La Francia l'ha fatto? NO Ergo il disegno non va bene
    1 punto
  23. Sarebbe interessante se ne facessero una con Dante, ovviamente da mettere accanto a quella con Bonifacio VIII 🤣
    1 punto
  24. Non c'è nemmeno bisogno di chiederlo, salteranno fuori col contagocce, ma stai sicuro che arriveranno, ed ovviamente a prezzi da strozzini... p.s. Ma ci sono immagini di 'sti nuovi €cent franzosi? Edit Trovate nell'altro thread, me n'ero scordato
    1 punto
  25. + S(ANCTVS) FRANCISCVS + D(IVE) MARIAE + S(ANCTVS) RVFINVS La gara si svolge tra i Terzieri di San Francesco, San Rufino e Santa Maria.
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  26. Va NG a picco: L issi MA! = Vanga piccolissima Condivido la soluzione di Valerio. La tua ci potrebbe stare come "Langa piccolissima", nel senso di un’area molto piccola che produce un pregiato vino. apollonia
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  27. Questo è come il tuo ma con crocette nei quarti della croce... Questo invece è con la testa del sovrano a sinistra e i globetti nei quarti della croce... Esiste anche con fiori nei quarti della croce... Spero di aver soddisfatto, almeno in parte, la tua curiosità...
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  28. Ciao, non dire così, dai! Considera che la discussione e' stata spostata in sezione solo ieri e ognuno di noi va sul forum quando riesce, nel tempo libero (sempre più poco, in verità) che ci lascia la vita di tutti i giorni. La tua moneta mi piace molto, ha belle effigi (il dritto e' un pò sfocato in foto, ma si appezza comunque bene), centrata. Credo che si tratti della RIC IV parte III 9: Online Coins of the Roman Empire: RIC IV Aemilian 9 (numismatics.org) Ad essa il RIC assegna rarità R4. Tuttavia, Il concetto di rarità nelle monete antiche va preso sempre un po' cum grano salis. Considera che il RIC IV part III e' del 1949 e non tiene quindi conto dei più recenti ritrovamenti e delle più recenti acquisizioni. Onestamente, nel mio piccolo, posso dirti che non e' un imperatore che vedo spesso, ma il mio parere potrebbe anche essere inficiato dalle mie abitudini di ricerca e dai miei gusti. Per avere una idea prova a cercare su siti tipo Acsearch (per dirne uno) dove puoi anche vedere i dati delle aste per avere una idea del valore. Al di là di tutto (rarità compresa) non dimenticare che hai tra le mani un pezzo di storia. E non e' affatto poco. Questo il mio pensiero di appassionato che non ha ancora in collezione un antoniniano di Emiliano. E sottolineo ancora. Non si sa mai Ciao. Stilicho
    1 punto
  29. Stessa cosa per quelle poche banconote stampate nel marzo del 1920 e rimborsabili entro il 31 dicembre 1922. Avevo fatto una ricerca a tal proposito ma non ho trovato quasi nulla per il mio biglietto da 50 centimes. Ho trovato solamente che sono state prodotte data la penuria dei piccoli tagli successivamente la prima guerra mondiale, in buona sostanza banconote di necessità, d'altronde sia prima della guerra che dopo (e durante per i grossi tagli) Monaco ha sempre usato le banconote francesi, questi biglietti di piccolo taglio (25c 50c + 1 franco) sono stati stampati localmente in via del tutto eccezionale. Hanno sempre potuto contare sul franco francese per la normale circolazione, quindi era la Francia che decideva per loro (scadenze, quantitativi, coniazione e quant'altro). Del resto questa serie con l'arciere è stata prodotta dopo quasi un secolo dalle ultime monete del principato, e successivamente la scadenza ci sarà un buco di quasi venti anni per le prime monete in alluminio con Luigi II°. Quello che non si capisce è che l'emissione del 1926 non ha la scadenza impressa sulla moneta, ma che Numista nel commento sulla scheda indica lo stesso al 31 settembre 1926, praticamente nello stesso anno. 2 Francs - Louis II - Monaco – Numista il mio franco del 1924
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  30. Mi sa tanto che per questo tentato plagio sarai perseguitato dal fantasma di Elvis Presley e costretto a sentire la sua indimenticabile versione di 'Unchained melody' (colonna sonora del film Ghost con Patrick Swayze e Demi Moore del 1990) h24 fino a quando non l'impari a memoria. Dopo che hai inserito su youtube la tua personale performance (senza l'ausilio di un display karaoke) durante la scena del vaso di creta, il fantasma di Elvis sparirà per sempre da casa tua >>> >>>> per trasferirsi a casa di Sgarbi.
    1 punto
  31. Ciao a tutti, Sinceramente io credo che tu, essendo ancora agli inizi (e quindi avendo ancora poca consapevolezza della qualità tecnica e della relativa valutazione), “ascoltando il cuore” rischi di sbagliare. Non voglio spaventarti ma solo metterti davanti a una realtà oggettiva: le difficoltà insite nel mercato, che poi sono fulgidamente trapelate dai vari pareri degli amici che sono già intervenuti. Come è stato già detto (e come tu stesso hai avallato) serve preparazione, documentarsi bene prima di fare un“acquisto sicuro”. Se gli “acquisti sicuri” sono la tua “preoccupazione” primaria, risolvi subito rivolgendoti esclusivamente a venditori rinomati di provata serietà e molta esperienza: Varesi e Negrini ad esempio, sono due nomi che potrebbero costituire un buon punto di partenza per studiare le relative foto proposte nelle varie aste. Sono professionisti comprovati del settore ormai da decenni. Ma quello che più mi preme dirti, e che mai mi stancherò di ripetere, è quello non di affidarsi a qualcuno, ma quello di imparare da sé nel valutare la qualità di un pezzo. Come si fa? Tanto studio come prima cosa. Ecco alcuni consigli: - Studia bene le foto delle monete proposte nelle varie aste: Nomisma e Nomisma Verona, Ranieri, Inasta, Picena, Montenegro, NAC e le già due sopra citate, per elencare parzialmente quelle più blasonate. Non ha caso ho dato enfasi allo “studia bene”; creati un tuo database personale ordinato con tutte le monete che ti interessano. Studia i rilievi, impara a capire i vari difetti di produzione e a identificarli nella moneta (fondamentale ai fini della valutazione). - Impara a “leggere” le foto (per questo è FONDAMENTALE studiare almeno su delle fotografie in alta definizione, che le succitate case effettuano). Questo è un passo fondamentale specialmente se non puoi vedere tante monete in mano. Devi imparare a scartare foto poco chiare e malfatte. Questo implica quindi saper intavolare una “trattiva tecnica” col venditore per farti mandare foto migliori che mostrino QUELLO CHE TU VUOI SAPERE. È quindi basilare avere una certa dimestichezza di questo aspetto, perché questo implica che tu già sappia valutare una fotografia monetale. Nel mio sito ho scritto una guida introduttiva sulla fotografia monetale. Questa contiene anche dei principi guida che aiutano a valorizzare la chiarezza delle foto (sezioni “inquadratura” e “bilanciamento del bianco”). Puoi dargli un’occhiata: https://www.ilnumismatico.com/pdf/GuidaFotografica.pdf - Creando un tuo database non dimenticare mai di segnarti il prezzo di realizzo (con relativi dati della casa d’aste e della data). Così avrai almeno un’idea dei prezzi. È anche utile dare un’occhiata ai prezzi di vendita su Ebay. - Frequenta molto il forum e studialo utilizzando la funzionalità di ricerca. Il forum ha quasi 20 anni, e sicuramente la domanda che hai in testa sarà già stata trattata. Utilizzando la sopra citata funzionalità ti si aprirà un mondo. Esempio pratico di cosa voglio dire con tutta questa sbrodolata di parole: Ottimo spunto per iniziare: è comune e non costa molto in alta conservazione. MA… ricordati di quelle “difficoltà” insite nel mercato numismatico di cui parlavamo sopra… Essendo una moneta di rame devi imparare BENE a riconoscere la tonalità del rame non trattato (molte monete vengono lavate, per non parlare poi di chi le pulisce…) Quindi, utilizza il forum per imparare a capire qual è la tonalità naturale del rame non trattato. Questo è un solo spunto, ma ce ne sono tanti altri al riguardo. Chiedi sempre qui PRIMA di acquistare (anche se sarebbe meglio, per un po, fare solo studio). Se posso esserti utile in maniera più specifica, puoi anche contattarmi privatamente. un cordiale saluto a tutti, Fabrizio
    1 punto
  32. L’esemplare è certamente ribattuto. Tracce del tipo sottostante (che però non identifico con facilità) sono evidenti sia al dritto che al rovescio. Per la classificazione il Garrucci non può aiutare; servono testi più recenti. Appena riesco a consultare i miei proverò ad essere d’aiuto, ma sicuramente tanti altri utenti sono più esperti di me.
    1 punto
  33. E' un onore ripescare una discussione di Villa per aggiungere i miei 2 cents... anzi, il mio 1/4 di Gulden di Essequibo e Demerary. Sono monete affascinanti per le suggestioni storiche e geografiche che evocano... in quell'anno da noi in Italia proliferava il capoccione di Napoleone.
    1 punto
  34. Buongiorno. Condivido senza riserve l'intervento di @santi53. Aggiungo che la confusione è ancora più indecente quando l'aggredito è tale in ragione della volontà di difendere la propria libertà e di avvicinare i propri usi e costumi a quelli Occidentali (cioè ai nostri). Un saluto cordiale e a presto.
    1 punto
  35. ciao @Atticus Concordo, moneta molto probabilmente inedita (si trova ogni tanto qualche « inedito » ancora mancante dal RPC nei databasi, cataloghi d’aste, monografie…) […]HNΩN ( in alcune zecche s’incontrano sia W che Ω) , può essere Cizico, Saitta, Pergamo, Smirna, Thyateira, Germe, Cadi, Hypaepa… Tenendo conto di tutti gli elementi (legenda corta con fine HNWN, tipologia del rovescio, stile del ritratto, modulo, titolatura lunga AY KAI MAP ANT… ), secondo me le più probabili sono due zecche abbastanza confidenziali, di cui la maggior parte delle monete è conosciuta in pochissimi esemplari: A Harpasa in Caria, esiste una tipologia con Zeus seduto simile, stesso diametro (ma stile diverso e peso leggero, i tondelli di questa zecca sono di solito più sottili), legenda ΑΡΠ-Α-ϹΗΝΩΝ https://rpc.ashmus.ox.ac.uk/coins/7.1/645 Olympus in Licia (solo quattro tipologie nel RPC online, tutte per Gordiano e Tranquillina) mi sembra l’ipotesi più soddisfacente, anche se non ci troviamo la tipologia con Zeus seduto. Stile del ritratto, modulo, legenda al dritto, ω al posto della Ω https://rpc.ashmus.ox.ac.uk/coins/7.2/2361 allego anche un bronzo di Tranquillina con spezzatura della legenda forse simile alla tua moneta: ΟΛΥ - Μ - ΠΗΝωN: Se puoi guardare meglio con luce radente o fare un’altra foto? Se riuscissi ad individuare almeno una lettera in più, nel caso contrario l’identificazione della zecca rimarrà un’ipotesi.
    1 punto
  36. Giusto le descrizioni ma con delle foto secondo me è più chiaro per i neofiti. Come detto la rosetta per MB è un lontano ricordo Per il BB invece qualcosa si vede ma l'usura ne pregiudica i maggior rilievi Per lo SPL sostanzialmente i rilievi sono intatti ma il lustro è per lo più sparito Il FDC ovviamente ha tutti i sui rilievi ed il lustro ben visibile. Spero di essere stato utile Saluti Marfir
    1 punto
  37. Ed effettivamente @didrachm , la tavola XXIX del Tuo post 3, raccoglie, come da titolo, monete di NAXOS , AITNA e KATANE . Perché questa ultima moneta sia rappresentata 2 volte nell' opera, forse emerge dalla lettura dell' opera stessa . Una buona serata
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  38. Quale invasione? Credo tu intenda erroneamente la seconda, lo scontro armato praticamente è iniziato nel 2014. A parte questo, cosa pretendiamo da un paese ormai in conflitto da un decennio? In guerra aperta da due anni? Io credo che queste edizioni, insieme a quelle per es. dei francobolli "Russian ship...", non siano che un moderno mezzo di propaganda ed uno strumento anche per finanziarsi. Con me ha funzionato qualcosa lo ho presa anch'io. Servus, Njk
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  39. Sarà perché il paese sta combattendo strenuamente per difendersi da un aggressore sanguinario molto più grande? A me l'angoscia la mettono Putin e tutti i suoi lacché...
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  40. Questa invece la foto ravvicinata del francobollo
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  41. Sembrerebbe 70R ma potrebbe essere anche 708 o 709
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  42. Figurati 😉 ..non è finita.. anche per oggi ulteriori novità "più o meno apprezzabili" 😅 Sommario Serie Generale n. 303 del 30-12-2023 .. pare che anche l'IPZS non abbia resistito alla popolarità dello zodiaco 😅 .. Aldilà della tematica scelta, mi chiedo se delle 2 versioni, quelle in bronzital, pure colorate come la versione argento, possano essere una prima versione circolante colorata (in Italia), quella dei nuovi tagli in circolazione, o sarà qualcosa di analogo alle serie dei fumetti, ma senza trittico (versione meno pregiata e versione Argento) .. PS: vedendo, poi, la forma, direi di no, dunque come non detto...
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  43. Questa sarebbe da vederla tutta fronte/retro. L' annullo ovale è il distretto o quartiere postale. Nel nostro caso distretto 29 di Napoli. È il timbrino di presa in carico del postino, quindi arriva a Napoli il 14 giugno ma viene consegnata il 15. Questo timbrino è un' amore la metterei in collezione solo per quello.
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  44. La moneta è alquanto rara, sicuramente più dell'asse di Azio Balbo (comunemente definito "Sardus Pater"), ma meno delle altre due chiamate "ad Metalla" ed "Usellus", entrambe rarissime, ed è comunemente definita "Sufeti" perchè al D/ presenta il profilo affiancato dei due governatori della Sardegna che, ancora in epoca romana, erano definiti Sufeti (come i magistrati al tempo dell'occupazione punica); i nomi al D/ sono di indubbia tradizione cartaginese. L'identificazione dei ritratti è incerto; sono stati variamente identificati come Ottaviano e Agrippa, Ottaviano e Lepido, Ottaviano e Cesare. Secondo il RPC tuttavia le fattezze sono differenti da quelle di tutti i personaggi citati, per cui potrebbe trattarsi di funzionari locali; d'altro canto, però, nella monetazione provinciale è difficile usare lo stile come criterio di identificazione certa. Anche il tempio tetrastilo raffigurato al R\, nonostante sia dedicato a Venere, sembra ricordare l'architettura dei templi di tipo punico. E' un dupondio datato tra il 44 e il 28 e la scritta KAR non lascia dubbi sull'attribuzione a Karalis (Piras 1996, 37)
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