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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/28/24 in tutte le aree

  1. Se ci rassegnamo è la fine dei convegni e qualcuno potrebbe anche essere contento. I convegni vanno fatti in altra maniera, basta improvvisazioni, basta 0 sorveglianza, basta dentro tutti ad ogni ora. Se i convegni sono organizzati dal primo che passa, senza offesa, il risultato è questo. Ma è così difficile vedere come viene organizzato Berlino o Monaco o Praga o tanti altri?????
    5 punti
  2. Buona Domenica, cerco di dare un modesto contributo alla vostra interessante ricerca, postando le mie Piastre 1818. Premetto che non sono Ribattute e nel taglio presentano tutte il Giglio. Testa Grande: Testa Piccola collo corto/normale: Idem: Testa Piccola Collo Lungo: Buona Serata, Beppe
    4 punti
  3. Al momento è possibile consultare per intero e gratuitamente la RIN sino al 1989: https://www.socnumit.org/indici-e-archivio-storico-della-rivista-italiana-di-numismatica/
    3 punti
  4. Buongiorno a tutt*, sono iscritto da appena tre giorni e come anticipavo nella presentazione non ho alcuna esperienza numismatica. Sono però affascinato dalla monetazione romana di età imperiale e volevo iniziare una piccola avventura collezionistica ricostruendo una famiglia: l’imperatore Traiano Decio (249-251 d.C.), l’Augusta Herennia Etruscilla, e i due figli Erennio Etrusco e Ostiliano. Vorrei farlo attraverso i loro antoniniani, per una preferenza estetica personale (da una prima ricerca mi sembra che Ostiliano potrebbe rappresentare il problema maggiore). Comunque, spinto dall’entusiasmo del neofita, ho acquistato la mia prima moneta, un antoniniano di Decio, in un negozio di numismatica della mia città. Allego la foto della moneta . Legenda: D.: IMP CMQ TRAIANUS DECIUS AUG R.: DACIA Peso: gr. 3,85. Diametro: 21mm La sottopongo all’attenzione di chi volesse aiutarmi – oltre che con un giudizio generale - soprattutto a comprendere il diverso aspetto dei due conii (dal vero e con luce naturale evidenti ancor più che in foto). Sul diritto il busto dell’imperatore è netto e definito (per me, neofita, in modo addirittura sorprendente), mentre sul rovescio la Dacia ha contorni molto morbidi. Da quanto leggo mi sembra di capire che potesse accadere che il conio d’incudine del diritto producesse immagini migliori dell’altro, per il diverso consumo, la diversa dinamica di conio, e la diversa importanza attribuita alla due facce. Tuttavia l’aspetto del rovescio è quasi sfuocato (suscitando in me persino il timore di una fusione). Un’ultima cosa: ho un microscopio stereoscopico e potrei procurarmi un adattatore per la reflex, così da avere ingrandimenti a buona definizione dell'aspetto dei contorni della figure del diritto e del rovescio: potrebbe essere utile? Come vi dicevo è la prima moneta che ho acquistato e che osservo. Grazie per qualunque consiglio e indicazione vorrete darmi. Lucius LX
    2 punti
  5. Ciao, ti consiglio di fare un giro nella nostra pagina di sezione dedicata ai links utili, dove potrai trovare strumenti utili alla catalogazione: Il RIC (come già detto detto) resta un riferimento, ma magari all'inizio può essere un po' difficile (per me lo e' tutt'ora😅); quindi puoi avvalerti di altri strumenti (compresi i testi: sempre fondamentali eh?). La classificazione e' certamente un elemento fondamentale nella analisi di una moneta, ma a mio avviso forse viene dopo (così come la rarità, almeno per me). A me piace in primis osservare, analizzare e studiare le effigi, le particolarità dei busti, il significato dei rovesci e, non da ultimo, il contesto storico della moneta. A proposito del rovescio della tua moneta ti consiglio questa discussione: Chiudo dicendoti che sono stato colpito dal tuo entusiasmo, il vero primum movens per iniziare un viaggio affascinante nel mondo della monetazione romana imperiale, indipendentemente dal collezionare o meno. Ciao. Stilicho
    2 punti
  6. Bella anche questa immagine insieme al Direttore Ente Fiera e con gli organizzatori del Convegno col Gazzettino.
    2 punti
  7. Buonasera, mi permetto di estrapolare una parte dell'intervento che, personalmente, farei leggere a tutti i nuovi iscritti al Forum. Altro che la moderna produzione dell'IPZS, buona per i .... "neofiti" Un saluto cordiale e a presto.
    2 punti
  8. Grazie tantissimo a tutti quanti, grazie al vostro aiuto ho imparato veramente tanto! Devo anche dire che avete una conoscenza impressionante!! 🙏👏
    2 punti
  9. Ecco la testimonianza mia di un bel Convegno di Piacenza con una bella partecipazione e ovviamente il Gazzettino … @ciosky68
    2 punti
  10. Le croci sono molto diverse, una è grigliata, l'altra è con i gigli "legati" alla croce...
    2 punti
  11. https://www.rmg.co.uk/collections/objects/rmgc-object-37740
    1 punto
  12. Parole sante, non ricordo una cosa: ma a Monaco si vedono dove parcheggiano le auto i commercianti? Non vedere dove le mettono è già un qualcosa.. Almeno non si sa dove sono e non possono nemmeno essere pedinati.
    1 punto
  13. Ho rinominato la discussione, unito le due aperte da @TV57 e spostato la risultante in Monete bizantine. petronius
    1 punto
  14. Ciao grazie della gentile risposta Saluti Latino
    1 punto
  15. Salve,penso sia 1622. 1 Batzen del cantone Friburgo https://www.cgbfr.it/suisse-canton-de-fribourg-1-batzen-1622-tb,fwo_704160,a.html
    1 punto
  16. Ma sempre di caso e non di sistematicità si trattava. Ecco l'hai detto tu stesso: "Natura non facit saltus". L'età del ferro è quando il processo è definitivamente compreso e padroneggiato e la tecnologia/tecnica ha una diffusione significativa. Non prima. Questo spiegano in classe i professori (o dovrebbero farlo). Qualche oggetto sporadico peraltro di forma vincolata piatta ed allungata o subsferica (perché questo di riusciva ad ottenere al massimo all'epoca per vincoli tecnici) e quindi condizionata e non volontariamente disegnata è da includere, come giustamente spiegano gli storici in una fase precedente all'adozione di quella tecnologia. Questo definiscono gli storici così come in precedenza l'uso del bronzo, e del rame e della pietra nelle sue varie evoluzioni. Trattasi, chiaramente, di periodizzazioni quindi con una propria logica. Utilizzo, anche se in greco antico sarebbe molto più chiaro, un periodo ipotetico dell'irrealtà: se una revisione dovesse essere fatta, allora, in base a ritrovamenti sporadici di oggetti ottenuti NON con tecniche legate a quello specifico materiale ma con tecniche precedenti (e levigare una scheggia sottile di ferro per ottenerne una punta di freccia non è una tecnica allo stesso livello tecnologico del ferro ma è una tecnica pienamente neolitica se vogliamo ben vedere), qualora rinvenissimo una scheggia di ferro utilizzabile come utensile in un paleosuolo paleolitico allora si dovrebbe spostare la datazione? Sarebbe come voler anticipare l'era della computazione elettromeccanica al meccanismo di Antikitera. Ma, sinceramente, non voglio convincere nessuno 😉
    1 punto
  17. Non si tratta di una moneta dei Vandali, o sardo-vandala, come alcuni autori sostengono. Trattasi, più semplicemente, di un comunissimo nummus bizantino come definisce la lettera-numerale greca "A" = 1 Cfr Hahn Metlich MIBE 1 ed2 Vienna 2013 Giustiniano, zecca di Cartagine
    1 punto
  18. Infatti immaginavo che non fossero quelle in argento . No quelle che hai messo in foto non sono presenti nel libro , ci sono solo i Koson in oro e quelle in argento che ti ho postato prima .
    1 punto
  19. Buongiorno a tutti, @Releo per favore potresri postare una foto migliore di questo punto? Controllavo il Corpus e nelle svariate piastre del 18 presenti nella collezione del Re sono descritte tutte con giglio nel taglio. Da notare come al numero 52 è descritta la reimpressa su una 10 lire veneta....alcune volte basta leggere per bene 😜 Un saluto Raffaele.
    1 punto
  20. Disprezzare no, ma è indubbio che la qualità delle monete attuali è scarsina. Io colleziono saltuariamente anche gli Euro circolati: quelli appena emessi sono belli e lucenti, ma dopo qualche anno di circolazione presentano usura notevole. Non possono essere minimamente paragonati alle vecchie monete che sono passate di mano in mano per decenni. La stessa Repubblica Italiana, tanto in declino nei favori di molti collezionisti, presenta un'eccellente qualità nei materiali. Mala tempora currunt.
    1 punto
  21. Triste ma vero, è per questo che sarebbe utile un impianto di video sorvegliaza dentro e fuori nei parcheggi. Stenderei un velo pietoso che nel 2024 non si riesca a fare ancora qualcosa.. poi il mio pensiero è che siano tutti furti su commissione. Finiremo con commercianti asserragliati in casa o negozi (che poi a dirla tutta potrebbero subire furti anche li) a vendere su internet...
    1 punto
  22. Buongiorno. Sì è normale. Non a caso c'è la scritta SCHEDA ANCORA IN LAVORAZIONE.
    1 punto
  23. Dentro senza dubbio, è più che doveroso. Ma è impensabile che la sicurezza possa arrivare a coprire anche l'esterno. È un convegno, non uno stato di guerra. Per quello, occorre l'esercito. E se le condizioni devono essere queste, significa che intorno alla numismatica oramai c'è qualcosa di terribilmente marcio. Il destino futuro della convegnistica lo vedo oramai segnato. Grazie a tanti fattori, questo è solo il più evidente e maggiormente (e comprensibilmente) terrificante. Nel volgere di pochissimi anni, così continuando, la numismatica diventerà una materia freddissima.
    1 punto
  24. Moneta molto interessante. Decisamente ne girano troppe per definirla R5, io sarei più per un R2 o R3, ma si sa che sulle papali il Gigante prende un sacco di cantonate. Trattandosi di una variante è comunque difficile dare indicazioni di rarità o valutazioni precise.
    1 punto
  25. DE GREGE EPICURI Certamente non di più.
    1 punto
  26. DE GREGE EPICURI Un denario che non avevo mai visto; con tutti i limiti del giudizio da una foto, sembrerebbe buono. E' il RIC 381/den, considerato "scarce". Al rovescio la figura è quella di Iulia Domna, e la scritta senza abbreviazioni penso sia: MATER AUGUSTORUM, MATER SENATUS, MATER PATRIAE, cioè "madre degli augusti, madre del senato, madre della patria".
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  27. Salve,le foto vanno capovolte entrambe di 180° e la moneta dovrebbe essere questo follis di Romano III
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  28. Bravissimo, un'ottima scelta. Gli antoniniani in argento o mistura d'argento sono monete belle, varie e storicamente interessantissime, oltre ad avere il non trascurabile vantaggio di avere prezzi alla portata di tutti. La moneta è un bell'esemplare con il consueto rovescio poco definito, carica di fascino e di storia. Il diritto è ben definito e in buona conservazione: non è così sorprendente, dal momento che queste monete sono state coniate in un'epoca di crisi economica e hanno circolato poco, venendo tesaurizzate nel giro di pochissimi anni. Goditela come preferisci: le fotografie al microscopio non sono indispensabili, ma se ti piace l'idea di realizzare ingrandimenti e osservare in dettaglio il tuo esemplare non vedo perché non farlo. Dici di non avere alcuna esperienza numismatica, ma hai fatto tutto giusto: ti sei documentato e hai fatto un acquisto mirato. Ci sono tutte le basi perché la numismatica diventi una passione Prossimo consiglio - se già non hai provveduto - è prendere un libro che presenti le principali emissioni del periodo e ti aiuti a catalogare. Senza bisogno di scomodare il RIC (quello magari arriverà più avanti) potresti prenderti il Sear, "Roman Coins and their Value", vol. 3, edizione del 2005. Lo trovi senza problemi anche su amazon o comunque online intorno ai 40 euro.
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  29. Salve allego le foto di una cartolina inserita in una raccolta ‘umorismo’. La posto perché mi suscita curiosità. ‘Privilegiata cartolina gira gira’, di cui non conoscevo esistenza. Chiedo maggiori informazioni a chi sa qualcosa in più. Ringrazio in anticipo
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  30. Moneta sicuramente genuina con ottimo diritto e rovescio stanco come già sottolineato sopra. Cosa significhi e come si verifica lo hai già presente, in quanto lo hai descritto nella descrizione di apertura. A prescindere dal prezzo (che non ti chiedo) un buon esemplare per aprire una collezione. Saluti Illyricum 😉
    1 punto
  31. Ma noi non disprezziamo mai nessun nummo. 😄 Il Re Galantuomo assicurò al neonato Regno d’Italia ben 18 anni di coniazione ininterrotta di questi monetoni, che circolarono alquanto. Alcuni millesimi sono rari, qualcuno molto raro, uno estremamente raro, ma se non si cerca la data specifica costituiscono un’ottima palestra iniziale per un neofita che con poche decine di euro può tenere in mano un pezzo imponente di dimensioni e comunque carico di Storia. Certo che se da’ la caccia al ‘66 va a schiantarsi, ma non è mai così 😝
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  32. Praticamente da diventare matti! @Raff82 e @LOBU vi contatto via MP. Chi vuole aggiungerci per aiutarci a capirne qualcosa è il benvenuto
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  33. Questa piccolina (⌀ 20 mm. 3 grammi) era con le monete del precedente post e me l'hanno regalata, non è una moneta e nemmeno un gettone, non ha un appiccagnolo divelto ed in passato era argentata, in buona sostanza una medaglietta non portativa. Prodotta genericamente per un qualsiasi evento da incidere al retro, una data o per un nominativo, in questo stato non ci si può attribuire nulla, praticamente non è stata utilizzata. Si potrebbe presumere dal viso giovane della Regina Vittoria un periodo di produzione attorno al 1840/50.
    1 punto
  34. Vabbè, vedo che non ci capiamo… hai fatto un nome preciso in un contesto preciso, a tuo dire a titolo di esempio. Ecco, a mio parere questo è sbagliato.
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  35. Scusami, ma citare come esempio dei nominativi non mi pare il caso. Se scrivi che un tal professionista l’ha bollata come falso (sinceramente non ricordo l’intervento al riguardo di questa moneta del professionista da te citato) ha un significato ben preciso. Credo che, per le prossime volte, sarebbe meglio evitare di fare esempi chiamando in causa nominativi precisi.
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  36. Grazie. Non ho capito allora perché sia stato tirato dentro. Ma vabbè…
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  37. Nessuno obbliga di partecipare….. ed è proprio questo il bello! Il “potere” di non partecipare…..
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  38. o piuttosto il brutto 😁 Conabor abstinendi ☺️
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  39. Gentili Forumisti dopo qualche anno (quasi 5) dalla prima condivisione, ripropongo alla Vostra attenzione questa prova, il lotto 452 della mitica asta Nomisma 60 del 2019, ripresa fotograficamente a luce radente, per consentire di apprezzare un inizio di patina che al momento dell’acquisto quasi non aveva. Il Re Numismatico nel 1927 e nel 1928 era davvero diventato un fanatico della perfezione nelle coniazioni di queste venti lire ed anche dei Littori, a giudicare dalla varietà di prove che fece coniare dalla zecca. Del Littore, a parte il 1927-V si contano varie prove, tra cui anche una con data 1928, che a ben ragionare non ha molto senso essendo il secondo anno di coniazione. Dell’elmetto invece, oltre alla prova di stampa qui stasera rappresentata in alta conservazione, esiste anche la semplice prova, in verità più rara e quotata di questa, che pure comunque non si trova proprio in ogni mercatino ☺️🤗 Grazie dell’attenzione e cari saluti a tutti
    1 punto
  40. Salve,è un po che studio questa moneta perché mi sta intrigando. Secondo me dalla misura di 16mm è un liard di Desana ma nn trovo riscontri, solo due moneta differenti con le stesse (penso) caratteristiche. La prima,un gran douzein di Delfino Tizzone. Nel dritto lo stemma sembra lo stesso con tizzoni e aquila e quella O in basso sembra corrispondere. Nel rovescio c è penso un salto di conio e quell' MA dovrebbe essere un MP e in basso sotto la croce sembra ci sia un 8. La croce gigliata pero e differente da questo liard sempre di Delfino Tizzone.
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  41. Ci sono delle regole ben precise. Queste vanno rispettate. La Francia l'ha fatto? NO Ergo il disegno non va bene
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  42. Il compro oro non fa da sostituto d'imposta. Le devi dichiarare nel quadro RT del modello unico.
    1 punto
  43. Salve allego foto di una cartolina raffigurante Lucca, e chiedo ai più esperti maggiori informazioni. In particolare mi ha incuriosito il timbro del PNF. Era un timbro postale? ringrazio in anticipo
    1 punto
  44. Salve, allego foto di una cartolina rientrante in una raccolta Natale e chiedo maggiori informazioni. Ringrazio in anticipo
    1 punto
  45. Salve, allego foto di una cartolina raccolta ‘Pasqua’ e chiedo maggiori informazioni. Mi ha incuriosito il francobollo che non ho mai visto su una cartolina viaggiata. Ringrazio chi mi saprà dare qualche info
    1 punto
  46. Nell’antica Roma si usava ricorrere alle prefiche, donne pagate per far parte di cortei funebri e intonare canti di elogi del defunto, accompagnati da grida di dolore, pianti, gesti di disperazione. Da qui l’erronea credenza che i contenitori rinvenuti in gran numero nelle tombe servissero a raccogliere le lacrime versate dalle prefiche. Il mio “lacrimatoio” in apertura di discussione ha una capacità di 110 mL (o cm3 che dir si voglia) e ho calcolato indicativamente quante lacrime servivano per riempirlo e quante persone dovevano contribuire allo scopo. Una lacrima ha un volume di 6,2 μL (microlitri) =0,0062 mL (millilitri) e poiché una persona può versare 55 lacrime, il volume pro capite è di 0,341 mL. Per riempire il lacrimatoio vi dovevano confluire le lacrime di 323 persone, un numero fuori dal comune pur contando le prefiche e i parenti del defunto. Più realistico ritenere che contenesse essenze e profumi, come nelle tombe dell’antico Egitto e della Mesopotamia. apollonia
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  47. Per rispondere a la domanda di Augustus,questo obolo è stato trovato vicino ( 20km) a la citta di Briançon.(Perdito dall'uno soldato,dall'uno mercante ambulante...?)
    1 punto
  48. Rileggendo bene le monete... mi pare di vedere che quella postata originariamente da alainrib presenti al Dir. (dove c'è la crocetta) la scritta che parrebbe indicare + D. PVNSONO e quindi Ponzone o Dego... sull'obolo di Cortemilia invece ci dovrebbe essere scritto CVRMILIE... che non mi pare di scorgere... per quanto riguarda il Rovescio è comune ad entrambi i tipi ovvero MARChIO e al centro NES con la differenza che le tre lettere sono intervallate da punti in quello di Dego mentre non c'è nulla in quello di Cortemilia. Per cui sarei curioso di leggere altre opinioni anche se io voto definitivamente per DEGO ;)
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  49. Secondo me potrebbe essere un Obolo coniato nella zecca di Dego (Ponzone) DAl confronto con questo esemplare direi che si somigliano molto: Se così fosse si tratta di una moneta molto rara
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  50. L'ostilità all'Austria si manifestava in diversi modi e luoghi; mio padre (nato suddito della duplice monarchia) mi raccontava che a Capodistria, covo di irredentisti, i francobolli di Francesco Giuseppe venivano sempre incollati a testa in giù. Molti poi tenevano in gabbie tricolori dei merli, dal momento che i colori dell'Impero austriaco erano il giallo e il nero. Un gruppo di operai incaricati di pulire a fondo la scritta W L'ITALIA apparsa una notte sul muro del tribunale la pulì così a fondo da incidere il muro... :-)
    1 punto
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