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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 02/13/24 in tutte le aree

  1. saluti a tutti, da organizzatore del Convegno di Salerno, mi permetto di dare qualche specifica ulteriore. 1) L'area militare dove sorge la stazione marittima di Salerno, e' interdetta al passaggio veicoli se non autorizzati ( autorizzazione all'ingresso carico /scarico e costo della sosta per espositori fuori regione SONO A TOTALE CARICO della organizzazione) 2) l'area e' presidiata da sbarra di ingresso con guardiola tra due edifici , uno della GDF e l'altro della Capitaneria di Porto che ha autorita' sulla zona portuale. 3) 35 le telecamere tra esterno ed interno che supervisionano la zona della esposizione. 4) 7 elementi della security incluso guardianìa notturna armata e in borghese hanno sorvegliato tavoli, ingressi e esposizione (ANCHE questi a totale carico della organizzazione) 5) la zona di Carico e Scarico pertanto era protetta da telecamere e personale queste cose ovviamente hanno un costo, un costo che spesso gli organizzatori NON vogliono pagare per intascare cifre che dovrebbero invece essere destinate alla esposizione. Le scelte di altre organizzazioni di non inserire elementi di sicurezza, di non stipulare un contratto con una societa' di sorveglianza diurna o notturna, di utilizzare location economiche o fuori mano o disagevoli, sono figlie della avidita' organizzativa. Da imprenditore credo illuminato, ho scelto di fare piazza pulita di questi errori e di investire nella qualita'; il tempo mi ha dato ragione. Il meteo quest'anno non ci ha consentito di fare aperitivo sul mare, ma la esposizione ha premiato economicamente tutti gli espositori e garantito ai collezionisti di aggiungere un pezzo o piu' alle loro collezioni. La presenza di produttori che hanno esposto, come la Leuchtturm, direttamente dalla germania, la presenza di 5 case d'asta, e di quella di espositori da ogni regione ncluso le isole di Sardegna e Sicilia, ci hanno gratificato pur essendo solo la seconda puntata della kermesse. Questo vuol dire che non basta avere un pedigree di decenni per fare una fiera di grande qualità. L'appunto sulle luci lo ricevo e lo prendo a spunto per migliorare ulteriormente il servizio di illuminazione che era gia' stato implementato e arricchito dalla prima edizione dello scorso anno, ma migliorare si puo' e SI DEVE. Ultima nota a margine: mi occupero' anche della organizzazione del primo convegno di Giulianova, per creare lo stesso standard qualitativo per una nuova esposizione nel centro italia. Mancano a mio parere le basi strutturali e la voglia di INVESTIRE economicamente (anche magari andando in perdita per qualche anno) per CREARE e MANTENERE un successo espositivo; ma ci proviamo almeno per Salerno e spero Giulianova. Un saluto a tutti Pierpaolo Irpino.
    9 punti
  2. Per Kent, le tipologie dal RIC 2140 al 2164 sono le ultime emissioni coniate dalla zecca romana in nome di Valentiniano III e per questo vengono chiamate "tardive". Tuttavia, la maggior parte dei numismatici attuali propendono ad attribuirle alla zecca di Cartagine, sotto l'autorità del comes Africae Bonifacio, e/o del conquistatore Genserico e, quindi, potrebbero essere contemporanee alle altre emissioni di Valentiniano III, dal RIC 2104 al 2139. Il fatto che generalmente è attribuita alla zecca cartaginese anche l'emissione della serie Domino Nostro, che potrebbe dunque essere immediatamente precedente, contemporanea o immediatamente successiva a quella delle tipologie tardive di Valentiniano III. La questione è ulteriormente complicata dal fatto che entrambe le serie paiono relazionate tra loro: o perché l'una prende spunto dall'altra, o perché entrambe hanno alcuni modelli in comune. Su questo argomento, le opinioni sono molto divergenti e so di avere un pensiero diverso da quello di alcuni lettori di questo forum, ed è proprio questa diversità che m'interessa e mi stimola a scriverne. Datare queste due serie monetali è davvero molto difficile, mancando ripostigli atti a indicarne una successione: ma è solo datandole che potremo capire quale serie viene prima dell'altra o se sono simultanee. Un'ultima osservazione: per le emissioni tardive, Kent da due legende nominative: DNVALENTINIANO etc. (V10) e DNVAL-ЄNAVG etc. (V11). Significativo che in entrambi i casi la legenda non appare al nominativo, o almeno non lo è nel primo caso, quello meno abbreviato. L'uso del dativo, evidente nella legenda V10, è proprio per le emissioni coniate per un imperatore che non è quello titolare della zecca: per esempio, si usa in dativo per le emissioni in nome di Teodosio II coniate dalla zecche occidentali e, analogamente, per quelle in nome di Valentiniano III coniate dalle zecche orientali. Un aspetto importante sul quale Kent non dice nulla.... Cosa ne pensate sulla datazione di queste due serie? l'una fa da modello per alcune tipologie dell'altra?
    3 punti
  3. Cosa ne penso? Medaglia pacchiana e anacronistica fatta ad hoc per nostalgici del regime, che ricorda uno dei periodi più bui della nostra storia. Come si scrive sopra è un oltraggio alla numismatica, scimmiottando una vera moneta, Per non parlare poi dell'immagine: in un'altra discussione si accusa il sovrano del periodo di non aver fermato questo tizio e qui lo si mette in bella mostra - anche nel profilo di un utente - senza l'ombra di una critica. Siamo su di un forum anche di storia? Allora cerchiamo di ricordarla, soprattutto per non commettere gli stessi errori. Servus, Njk
    3 punti
  4. Ciao È un falso moderno grossolano,sicuramente originario di anni molto più avanti del '46. Eseguito per frodare il collezionista. Volendo,si può anche togliere dal quadretto,almeno lo si può studiare per bene (data,R segno di zecca, dettagli arrotondati e discordanti). Saluti
    3 punti
  5. Follis di Costantino I con D N CONSTANTINI MAX AVG e corona con VOT XX. Ritratto che ricorda le imitative. Arka Diligite iustitiam
    3 punti
  6. Tornati da poco a casa, anzi in negozio......Che dire, un ottimo convegno: organizzazione perfetta sia per la location che per la logistica, la dimostrazione che i convegni si possono fare anche in strutture accoglienti e soprattutto IN SICUREZZA con costi assolutamente sostenibili da parte dei commercianti. Spetterà adesso agli altri convegni in programma fornire le stesse garanzie di sicurezza perchè si tratta solo di applicare il buon senso per poter lavorare in sicurezza. Vi anticipo che verranno fatte richieste RAGIONEVOLI e soprattutto FATTIBILI, in caso contrario saremo costretti a disertare IN MASSA chi non fornirà un servizio adeguato a costi sostenibili.
    3 punti
  7. Beni svelati. La singolare vicenda dei depositi custoditi nel caveau della Tesoreria dello Stato, curato dalla Commissione depositi, con la partecipazione di rappresentanti del ministero dell'Economia e delle Finanze, del ministero della Cultura e della Banca d'Italia. chissa’ se finalmente si svela quello che arrovella migliaia di collezionisti del Regno ( l’ormai famosa nota 56) Il testo illustra i primi risultati emersi dal lavoro di ricognizione durato cinque anni e svolto dalla Commissione su oltre 400 depositi (per un totale di più di 2 mila plichi o bisacce e per un valore di circa 34 milioni di euro): al loro interno vi sono monete, medaglie, onorificenze, titoli di debito pubblico nazionali ed esteri, documenti di rilevanza storica, oro destinato alla monetazione e oggetti preziosi, raccolti nel periodo che va dagli anni '30 agli anni '90 del Novecento e finora custoditi, appunto, presso la Banca d'Italia.
    2 punti
  8. N. 11 N. 12 Spero di aver correttamente individuato le corrispondenze.
    2 punti
  9. E' una medaglia coniata da qualche nostalgico. Bella? Hanno preso il Cappellone di Vittorio Emanuele III e fatto un fac-simile. Se piace a te, va benissimo, ognuno ha i suoi gusti e non siamo qui per criticarli, anzi. Il fatto che non possa essere coniata dallo stato, sta nel fatto che Mussolini era capo del governo e sulle monete veniva raffigurato il regnante. E' come se oggi uscissero monete con La Meloni. Anche il materiale sarebbe da controllare, ho dubbi che sia d'oro. Se invece lo è, vale il peso dell'oro contenuto.
    2 punti
  10. 2 punti
  11. Ciao a tutti , posto anche la mia e unica piastra di Francesco I 1825 , magari vi può essere di aiuto . Cordiali saluti . Luigi
    2 punti
  12. Magari mi sbaglio ma questa discussione mi sembra surreale...
    2 punti
  13. Ceeeee pandì! E tieni sempre da dire 🤣 Certo che è contemplato ignorarne l'emissione. Ma visto che ci tengo ad avere la serie completa delle divisionali dei piccoli stati (Andorra, Vaticano, San Marino e Monaco). Con gli altri staterelli non si fa così tanta fatica a comprarle. Con Monaco, lo sappiamo tutti è una lotta all'ultimo sangue
    2 punti
  14. Una volta mio cugino mi chiamò e mi disse che nel giardino c'era una ragazza bellissima che camminava avanti e indietro e mi chiese se secondo me valeva la pena di scendere a parlarle e invitarla a bere qualcosa. Poi però mi richiamò e mi disse che si era sbagliato siccome non aveva indossato gli occhiali, e in realtà era zio Pasquale che tagliava l'erba.
    2 punti
  15. Si, 120 euro si possono spendere. Non si chiedono foto migliori per sfizio o per pignoleria, ma solo per cercare di non essere superficiali nel dare un parere. Queste due immagini riguardano la stessa identica banconota (U182-1189), una piccola variazione nella luce e nel contrasto e questo è quello che succede. prima dopo ps: se uno l'acquista avendo come riferimento l'immagine del "dopo" andrà incontro a sbattimenti vari, delusione sulle aspettative, lamentele, restituzione (qualora non sia un 'visto e piaciuto') e quant'altro.
    2 punti
  16. Ciao, perdonami se mi permetto di correggerti ma lo faccio a beneficio sia tuo che di chi legge. Questa moneta è sia collezionabile che commerciabile dal momento che è pienamente identificabile in ogni suo aspetto (valore, millesimo e autorità emittente). Giusto per farti un esempio, su ebay ci sono esemplari in conservazione molto bassa di cui uno in simile conservazione andato venduto per 29€ più spese. Ha una bella patina intesa, molto carica di storia Un saluto a tutti, Fabrizio
    2 punti
  17. ecco la mia, da poco arrivata. con questa ho raggiunto un piccolo traguardo, una moneta d'argento di grosso diametro per ogni sovrano del periodo borbonico.
    2 punti
  18. Buongiorno a tutti, Spinto dal post#75 dell'ottimo @LOBUho approfondito, ho trovato in rete una piastra del 1825 con lo stesso conio di rovescio. Prima immagine 1825, conio pressoché intatto. Seconda immagine 1826 reimpressa di @Releo, piccola frattura ad ore 9 del rovescio. Terza immagine, una mia 1825, oltre alla frattura leggermente più accentuata ad ore 9 ne presenta una nuova ad ore 11. La cronistoria dei conii ci permette di affermare con sicurezza che durante e forse anche dopo il 1826 vennero battute monete con data 1825. Voi cosa ne pensate a riguardo? Saluti Raffaele.
    2 punti
  19. Segnalo la mia conferenza "Le monete milanesi di Carlo V" a Lugano (venerdì 23 febbraio, ore 18:00) sotto l'egida del Circolo Numismatico Ticinese. Maggiori informazioni nella locandina. Buona serata, Antonio Rimoldi
    1 punto
  20. A me piace molto la contromarca del Cicogna. Non so a voi.
    1 punto
  21. Il dritto va ruotato di 180°: apollonia
    1 punto
  22. Formato 23 x 24H cm, pagine 166 , fotografie ottime, molti ingrandimenti a piena pagina . Dopo la parte storico-numismatica @ARES III , alcune pagine dei capitoli specialistici . Una buona serata
    1 punto
  23. Si in teoria il rovescio è sempre lo stesso..... può variare il dritto con doppia perlinatura o con decoro lineare , dato che avevi scritto doppia perlinatura, mi sono permesso di scrivere che la mia ha il decoro lineare ! 🫡 Saluti Luigi
    1 punto
  24. Nella prima immagine postata ci sono tutte le nove tipologie della serie DN. Domino Nostro è la legenda più frequente, ma vi è anche quella al plurale: Dominis Nostris. Infine, c'è anche un esempio di Dominorum Nostrorum, Guido Berndt e Roland Steinacher attribuiscono le serie Domino Nostro a Genserico: facendo propria l'idea di Schindel "In 1998 Schindel assigned the so-called Domini Nostro series to Geiseric. This series is a group of minimi that feature the late antique imperial title DN in three versions (Domini Nostro, Dominis Nostris, Dominorum Nostrorum) and in this way differ from all other fifth-century coins. Previous scholars had regarded Bonifatius as the lord of the mint, but Schindel argued that the commander Bonifatius would have had little interest in small coins, as soldiers were paid in gold and silver coinage. According to Schindel, the issue of Domini Nostro pieces occurred in the period between 440 and 450 and may have had something to do with the treaty between Geiseric and Valentinian III in 442". Berndt-Steinacher 2008:267. Mario Ladich concorda con Kent e dà queste serie al Conte Bonifacio: "... Il personaggio cui attribuire in modo più plausibile questa coniazione è Bonifacio il Comes Africae leale alla causa della dinastia teodosiana durante l'usurpazione di Giovanni in Italia, avvenuta tra il 423 e il 425. Dati storici, tipologici, da ripostigli monetari confermano questa attribuzione. Il Signore (Domino Nostro, Dominis Nostris) e i due Signori (Dominorum Nostroru[m]) acclamati in questi nummi possono essere bene identificati, rispettivamente, con Teodosio II (423-424) e Teodosio II e Valentiniano Cesare (424-425). [...] Per riassumere, queste sono le principali tesi che portano ad attribuire a Bonifacio questo conii: 1) Le monete sono state coniate a Cartagine, come mostrano due tip, uno con al rovescio la legenda CARTAGINE PP e il secondo, scoperto dallo scrivente, con la legenda CONCORDIA CARTAGINE. 2) Lo stile e la buona epigrafia sono riconducibili al primo venticinquennio del V secolo. 3) Gli esemplari finora rinvenuti provengono, per la massima parte, dalla Tunisia. 4) Non sono presenti in nessun ripostiglio africano databile prima del 420. 5) La rarità di queste emissioni denota un brevissimo periodo di coniazione. Si possono quindi respingere le attribuzioni di questa serie all'usurpatore Gildone (397-398) o all'usurpatore Eracliano (413).". Anche Patrizia Calabria, Ughetta Iaculli e Giuliano Catalli nel 2010 attribuiscono queste emissioni al Conte Bonifacio: "E infine da assegnare a Cartagine una serie di “nummi” caratterizzata da insolite leggende del dritto quali DOMINO NOSTRO, DOMINIS NOSTRIS, DOMINORVM NOSTR. P. AVG., poiche una delle leggende del rovescio nomina questa città (CARTAGINE P.P.). La data e l’occasione della coniazione sono incerte, ma la riluttanza di chi conio queste emissioni a indicare sulle monete un determinato nome imperiale ne rende probabile l’attribuzione al periodo della rivolta di Bonifacio (422-428), il quale si rifiuta di riconoscere sia Onorio, sia Giovanni, sia Valentiniano III.".
    1 punto
  25. SALERNO COLLEZIONA 10 e 11 Febbraio 2024 2° Convegno Borsa scambio collezionistico filatelico e numismatico. I giorni Sabato 10 e domenica 11 febbraio 2024, si terrà, nella accogliente location della Stazione marittima di Salerno (ideata dall'archistar Zaha Hadid) il secondo evento collezionistico della città Dopo la prima spettacolare edizione del 2023, si rinnova il trait d'union tra i collezionisti del nord e del centro della nostra penisola con il meridione; Salerno si conferma snodo centrale del collezionismo italiano. L'Evento è creato in collaborazione con il CENTRO ORGANIZZATIVO NUMISMATICO C.O.N. e si fregia dell'IMPORTANTE patrocinio della N.I.P. (Numismatici Italiani Professionisti) che certifica la ASSOLUTA SICUREZZA in cui si svolgerà la manifestazione, grazie ai sistemi di sorveglianza presenti (unico convegno in Campania con tale riconoscimento) Nei 2 giorni saranno presenti i maggiori nomi della numismatica italiana e produttori di accessori internazionali, importanti Case d'Asta internazionali, provenienti da TUTTE le regioni d'Italia incluso le isole. Sarà possibile scambiare, visionare, acquistare, far valutare monete, medaglie, banconote, francobolli, stampe, libri ed oggettistica. Gli orari di apertura e chiusura per entrambi i giorni sono dalle ore 9 alle 19. L'ingresso è gratuito, l'ampio parcheggio da 25 mila metri quadrati oltre 800 posti sottostante la Piazza della Libertà permetterà a tutti i collezionisti e curiosi di partecipare all'evento in grande comodità. L'area espositiva è raggiungibile con ESTREMA facilità da ogni parte della città. Il sito è a soli 1.8km dalla stazione ferroviaria, raggiungibile con una bellissima passeggiata sul lungomare cittadino. Convenzioni per ricettività alberghiera e food sono presenti. Per informazioni su come esporre o partecipare, contattare: PIERPAOLO IRPINO - C.O.N. - Centro Organizzativo Numismatico +39 392 90676 46
    1 punto
  26. Caro Pier, ti ringrazio per le precisazioni. Il tasto dolente è che per avere più sicurezza BISOGNA SPENDERE e questo significa minor guadagni per chi organizza i convegni. Ma non capiscono che è una politica miope che costringerà gli espositori a DISERTARE i convegni che non offriranno standard di sicurezza adeguati. Come già detto in altri post e anche su FB il problema è che gli organizzatori dei convegni NON VOGLIONO INVESTIRE IN SICUREZZA e questo porterà inevitabili conseguenze come la minor partecipazione di noi commercianti e il conseguente declino cioè chiusura di questi convegni.
    1 punto
  27. I cambiamenti nella ritrattistica imperiale del III secolo sono stilistici. Quello avvenuto durante l'epoca di Diocleziano fu un cambiamento di tipo politico, voluto e imposto da Diocleziano stesso. Lo spiega bene Ernst Kitzinger nel suo Alle origini dell'arte bizantina. Il ritratto dell'imperatore diventa idealizzato e con Costantino divinizzato, perdendo buona parte delle caratteristiche individuali. Tipico esempio della nuova ritrattistica imperiale sono i quattro tetrarchi all'angolo del palazzo dei dogi di Venezia. Per quanto riguarda invece gli stili delle zecche tardo imperiali effettivamente si possono riscontrare caratteristiche particolari per le singole zecche. E' una delle parti affascinanti della monetazione tardo imperiale. Arka Diligite iustitiam
    1 punto
  28. Questa discussione è già caduta nell’oblio… In effetti è meglio che non si dica troppo che da alcune parti ci sono carrettate di ori del Regno. Che poi, non devono essere solo in Banca d’Italia... a giudicare dalle aste torinesi.
    1 punto
  29. direi un bb/spl qualcosa in più o qualcosa in meno.. un po di usura sul baffo e rilievi
    1 punto
  30. Antoniniano di Gallieno, ma non capisco il rovescio (sfuocato). Arka Diligite iustitiam
    1 punto
  31. Radiato di Diocleziano con VOT XX. Arka Diligite iustitiam
    1 punto
  32. Follis di Massenzio probabilmente per la zecca di Roma. Arka Diligite iustitiam
    1 punto
  33. AE 3 di Valente per la zecca di Roma. Arka Diligite iustitiam
    1 punto
  34. A prima vista a me sembrava originale ma queste monete vanno viste sempre in mano...a questo punto se è già in tuo possesso meriterebbe una perizia..
    1 punto
  35. Girovangando nel web sono incappato in un video molto utile e fatto molto bene. Purtroppo è in inglese ma parlato molto chiaro e , con l'aiuto delle immagini si può capire pressochè tutto. Spiega in maniera molto chiara i vari gradi di conservazione di una banconota e su quali valutazioni è opportuno fare. Buona visione! Guido LINK
    1 punto
  36. Sul sito della Società Numismatica Italiana, nella sezione estratti ed opuscoli (lettera K) potete leggere e scaricare (se interessati) il mio lavoro sulle bolle (sigilli) veneziane https://www.socnumit.org/estratti-e-opuscoli/
    1 punto
  37. Sono monete che in fior di conio hanno un valore ben superiore alle poche decine di euro pagate per l’acquisto. Se vuoi postare qualche immagine dei due lati e indichi il peso ci sono degli esperti che potranno aiutarti con valutazione
    1 punto
  38. Sul sito della Società Numismatica Italiana, nella sezione estratti ed opuscoli (lettera K) potete leggere e scaricare (se interessati) il mio lavoro sulle bolle (sigilli) veneziane https://www.socnumit.org/estratti-e-opuscoli/
    1 punto
  39. Ecco tipo questa 2 euro e fa bene il suo lavoro , non conosco gli ingrandimenti purtroppo, ma è sufficiente Se invece non hai limite di spesa puoi andare sul professionale ma una lente così serve sempre se la dimentichi in giro non avrai rimpianti
    1 punto
  40. Ciao a tutti , sono un bel po’ di anni che non scrivevo più … nel frattempo ( 5 anni e mezzo fa ) ho rilevato una tabaccheria , quindi mi è divenuto più facile ritrovare qualche pezzo difficile da reperire …. Carico i miei ritrovamenti più importanti di questi ultimi 5 anni. Ho anche trovato altro che però ho regalato e non ho più le foto TAGLIO: 2 euro CC NAZIONE: Malta ANNO: 2013 TIRATURA: 542500 CONSERVAZIONE: b LOCALITÀ: Grottaglie (Ta) TAGLIO: 2 euro NAZIONE: Vaticano ANNO: 2021 TIRATURA: 50299 ??? CONSERVAZIONE: qFDC LOCALITÀ: Grottaglie TAGLIO: 2 euro cc NAZIONE: Slovenia ANNO: 2007 TIRATURA: 400000 CONSERVAZIONE: b LOCALITÀ: Grottaglie TAGLIO: 2 euro NAZIONE: Monaco ANNO: 2003 TIRATURA: 228000 CONSERVAZIONE: qFDC LOCALITÀ: Grottaglie TAGLIO: 1 euro NAZIONE: Monaco ANNO: 2001 TIRATURA: 994600 CONSERVAZIONE: b LOCALITÀ: Grottaglie TAGLIO: 20 cent NAZIONE: Monaco ANNO: 2002 TIRATURA: 376000 CONSERVAZIONE: b LOCALITÀ: Grottaglie TAGLIO: 10 cent NAZIONE: Monaco ANNO: 2001 TIRATURA: 323500 CONSERVAZIONE: b LOCALITÀ: Grottaglie TAGLIO: 1 euro NAZIONE: Monaco ANNO: 2001 TIRATURA: 994600 CONSERVAZIONE: qFDC LOCALITÀ: Grottaglie TAGLIO: 20 cent NAZIONE: Vaticano ANNO: 2009 TIRATURA: 106400 CONSERVAZIONE: qFDC LOCALITÀ: Grottaglie
    1 punto
  41. In Turchia è vietato detenere antichità di ogni genere. Qualsiasi ritrovamento deve essere consegnato alle autorità (Polizia, Musei, ecc.) Se un contadino trova nel suo terreno un tesoretto monetale può : 1)consegnarlo alla polizia. ( che magari lo accusa di consegnarne solo una parte e trattenere il resto). la quale polizia ....vedi punto 3 2) rimetterlo dove lo ha trovato, ricoprendo per bene il buco. 3) consegnarlo a ..........che gli da qualche lira in cambio.( Sempre meglio di niente) E poi manda tutto in Germania dove finisce all'asta. Avete notato quante case d'asta nuove (DE,NL, Est) sono nate da qualche tempo e offrono migliaia di monete-rottame che si vendono a pochi euro ? Non solo trovate in Turchia, prima, ma oggi anche in tutto il M.O. nei buchi delle bombe. Tutto quanto saputo da un amico archeologo turco, che quando ne trova le deve portare a un museo dove il Curatore le butta in un bidone assieme alle altre. Dove poi finiscano meglio non indagare. Meglio non parlare in giro del ritrovamento.
    1 punto
  42. Ma ragione su cosa? Che un giorno queste monete varranno meno di oggi? Pazienza, dove c’è gusto non c’è perdenza.
    1 punto
  43. Il divarico tra ricco e povero si allunga sempre più e questo porta infelicità,rancore,invidia e infine delinquenza. Una questione di mentalità generale,credo. Molti Paesi Europei con e senza euro vivono più tranquilli ed hanno meno risorse di quante ne ha l'Italia
    1 punto
  44. Segnalo interessante articolo https://www.adnkronos.com/immediapress/svolta-nel-mercato-delloro-in-italia-con-un-crollo-del-26-unanalisi-di-paolo-cattin-esperto-di-fama-mondiale_BAarPtElS89mnhPXnBmOz?refresh_ce
    1 punto
  45. Piastra 1825 variante al D/ "collo lungo" o "collo diverso".
    1 punto
  46. un saluto a tutti, segnalo e faccio i miei complimenti @mariov60.
    1 punto
  47. Concordo che il ritratto non è proprio canonico, il mento mi sembra stranamente sporgente e la corona rostralis ha un aspetto inusuale. Ovviamente questo Agrippa non è Menenio, ma, scusate, ne approfitto per un piccolo off-topic: nel link di Wiki, a proposito del discorso di Menenio Agrippa alla plebe, non è spiegata una cosa... mi è venuta in mente perchè un paio d'anni fa il nostro amministratore delegato, quando stavamo minacciando uno sciopero, ha tirato in ballo questo apologo per calmare le acque, e lo sciopero non c'è mai stato. Io purtroppo (o per fortuna...) non ero presente. Secondo la mitologia politica romana narrataci da Tito Livio, Menenio Agrippa riuscì a convincere i plebei, impegnati nello sciopero rivoluzionario sul Monte Sacro, a riprendere il loro posto nella città, con un famoso apologo. Nella sua favola si raccontava come le mani, che erano scese in sciopero perché stanche di lavorare per uno stomaco che appariva loro ozioso e parassitario, dovettero presto rendersi conto che erano loro le prime ad essere indebolite dalla protesta, che lasciava non solo lo stomaco, ma l'intero organismo senza nutrimento. Applicando così al corpo sociale una metafora organicistica: la società è come un organismo, il cui buon funzionamento complessivo permette la sopravvivenza di tutte le sue parti; se uno dei suoi organi incrociasse, per così dire, le braccia, non verrebbe meno solo l'organismo, ma anche l'organo che avesse preteso di far valere il proprio interesse particolare contro quello della totalità. Questo apologo, però, ha una caratteristica singolare: esso diventa falso nello stesso momento in cui sorge il bisogno di raccontarlo... Agrippa intende richiamare i plebei alle loro presunte responsabilità nei confronti del tutto, ma, nel far questo, non applica una metafora organicistica alla società, bensì, piuttosto, una metafora sociale all'organismo. Gli organi di un organismo sono tali perché lavorano in interazione coll'organismo, e non possono entrare in sciopero in nome di loro ipotetici interessi particolari. Il fatto che i plebei siano entrati in sciopero implica che la necessità organica del tutto, se mai esistita, sia venuta meno , tanto che Agrippa sente il bisogno di richiamare i plebei al dovere usando uno strumento di persuasione, l'apologo, che deve essere valutato dalla loro libertà e dalla loro capacità di calcolo razionale. I plebei fecero ritorno alle loro occupazioni, senza considerare che nel corpo umano la distribuzione del nutrimento dallo stomaco alle membra è inevitabile, mentre la distribuzione delle risorse tra gli uomini dipende dalla percezione del senso di giustizia e dall'organizzazione della società. La storia insegna, è che purtroppo nessuno impara...
    1 punto
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