Vai al contenuto

Classifica

  1. Oppiano

    Oppiano

    Utente Storico


    • Punti

      8

    • Numero contenuti

      8150


  2. caravelle82

    caravelle82

    Utente Storico


    • Punti

      6

    • Numero contenuti

      11458


  3. Poemenius

    Poemenius

    Utente Storico


    • Punti

      6

    • Numero contenuti

      5749


  4. Orodicarta

    Orodicarta

    Utente Storico


    • Punti

      5

    • Numero contenuti

      1506


Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 02/14/24 in tutte le aree

  1. Buon giorno a tutti, durante una ricerca d'archivio mi sono imbattuto in questo biglietto da 100 gulden del 1841 della Banca Nazionale Austriaca Privilegiata: Come si può leggere nell'annotazione del collezionista Achille Bertarelli (https://www.lombardiabeniculturali.it/blog/istituti/raccolta-delle-stampe-achille-bertarelli/) si tratta di un "manifesto accluso alla legge originale nel 1841", legge che evidentemente stabiliva l'emissione dei biglietti del 1841 della Banca Nazionale Austriaca. Il biglietto emesso è questo: (fonte: http://www.banknote.ws/COLLECTION/countries/EUR/AUT/AUTA0073.htm) Come si vede, sono evidenziate le zone interessate da elementi grafici tramite didascalie e sottolineature. Probabilmente nella legge del 1841 si stabilivano i segni caratteristici dei vari tagli e descriveva i dettagli indicati da questo "volantino". Sarebbe interessante recuperare il testo della legge e, capendo il tedesco, ripristinare l'originaria unione di questo biglietto illustrativo con la sua legge descrittiva. Mi rivolgo a chiunque abbia voglia e capacità di capire il tedesco (in particolare, so che @littleEvil è un conoscitore della cartamoneta di area tedesca e parla bene l'idioma..)
    5 punti
  2. Prima del "piatto forte" (sempre se arriva...) iniziamo con l'aperitivo: 2.9.2 Gli albori della stampa di banconote Fin dall'inizio la Banca nazionale si concentrò sulle migliori caratteristiche di sicurezza possibili per le sue banconote. Nel 1816 tutte le banconote furono dotate di una filigrana ondulata, di un timbro a secco, di un numero scritto a mano e delle iniziali di due funzionari della banca. Particolarmente degni di nota sono i guilloches, utilizzati per la prima volta come elemento protettivo sulle banconote europee. Si tratta di motivi lineari realizzati con precisione a macchina. L'inventore del cosiddetto "dispositivo guilloché" fu Jakob Degen (1760-1848), responsabile delle officine meccaniche della Banca Nazionale tra il 1825 e il 1841. L'introduzione del processo di incisione in acciaio all'inizio degli anni Quaranta del XIX secolo, su cui si basò la successiva stampa calcografica, portò un significativo miglioramento della tecnologia di protezione. La Banca Nazionale importò dall'Inghilterra questo complesso processo, considerato all'epoca a prova di falsificazione. Nel novembre 1839 fu firmato un contratto con John Oldham per la fornitura di macchine da stampa al prezzo di 5.000 sterline. Il nuovo processo permise di produrre motivi pittorici e raffinati con una qualità costante. I disegni delle prime banconote prodotte con questo processo furono creati dal famoso pittore viennese Biedermeier Peter Fendi. Ma anche questo elaborato processo trovò ben presto il suo padrone, sotto forma dell'ingegnoso falsario Peter Ritter von Bohr. I falsi di Bohr erano di qualità così elevata che la comparsa dei primi pezzi fu trattata con il più stretto riserbo dalla banca centrale e persino le banconote false furono onorate per evitare incertezze. Prima della sua "carriera di falsario", Bohr aveva co-fondato la prima österreichische Sparkasse e la Compagnia di navigazione a vapore del Danubio e aveva anche ottimi rapporti con la corte imperiale. Bohr fu scoperto e scoperto e condannato a morte, ma fu graziato dall'imperatore e imprigionato per diversi anni. Morì in carcere solo due anni dopo la sua incarcerazione. Nel frattempo, la Banca Nazionale lavorava migliorava e sviluppava costantemente le sue banconote. Biglietto originale (sopra) e falso di Bohr (sotto) a confronto: Adesso vado veramente a preparar cena! 😁 Njk PS: se volete l'originale: https://www.oenb.at/dam/jcr:d8e98a25-eea2-4229-bd50-35ff41c6e7d0/oesterreichische_geldgeschichte_flipbook_2.pdf
    4 punti
  3. https://www.deamoneta.com/auctions/view/839/124
    3 punti
  4. Buongiorno a tutti, condivido l'ultima arrivata... direttamente dal 2° convegno di Salerno, dove tra l'altro, ho avuto il piacere e l'onore di conoscere delle persone veramente squisite, di chiacchierare con alcuni dei massimi esperti della monetazione napoletana, con numismatici di lungo corso e con collezionisti tanto giovani, quanto promettenti. Piastra 1856 - variante al R/ aquile capovolte (che in Araldica è simbolo di arma diffamata, fellonia o tradimento). Un saluto, Lorenzo
    3 punti
  5. la considerazione è giusta, se applicata a un tempo che non è questo... mi spiego meglio... certamente quanto esposto da Alberto è fuorviante, perché ha omesso di dire che questo dativo è stato ignorato da Kent, perché sul bronzo appare solo su 2 tipologie emesse solamente a Cizico e solo sotto Teodosio II ... questo in un periodo che va dal 395 al 491 .... è fuorviante anche non chiarire che le "regole" di IV secolo, vedi quella della legenda spezzata per i senior, non sono più regole già con Arcadio, per il quale ci sono già legende continue ma spezzate per Teodosio II che era un bambino... quindi le fondamenta direi che sono ben più che traballanti se correttamente inquadrate.... senza queste premesse, chi giustamente non conosce la materia, è portato completamente fuori strada... e può avallare delle considerazioni che partono da premesse incomplete e , se posso permettermi , anche errate... ma in buona fede... leggo, credo sia coerentemente vero, e il discorso mi pare filare... la luna è bellissima e ruota intorno alla terra, tu sei bellissima, quindi ruoti intorno alla terra .... mmmmm mi sa che non funziona così tutta la discussione è posta su questo livello... vengono proposte premesse incomplete e almeno in parte certamente errate (vedi il dativo per teodosio), e si chiede un parere ... ma chi non conosce i meandri della materia, date quelle premesse, darà certamente un parere affine a quello atteso... il cui valore però sarà davvero molto basso. scusate, ma su queste cose non riesco a tacermi saluti Alain
    3 punti
  6. Caius Gallius Lupercus fu uno dei tanti magistrati monetari di Augusto che ebbe il privilegio di emettere bronzi con il suo nome , nome sopravvissuto in forma di legenda di moneta per le vie oscure del destino , ci porta tramite il suo cognome ai giorni correnti di Febbraio in cui nella Roma antica si festeggiavano i Lupercalia , dal 13 al 15 Febbraio . Ma cosa erano queste feste e perche’ avevano questo nome ? Lupercalia noto anche come Lupercal era una festa pastorale dell'antica Roma osservata ogni anno dal 13 al 15 febbraio per purificare la città, promuovendo la salute e la fertilità. I Lupercalia erano conosciuti anche come dies Februatus, dagli strumenti di purificazione chiamati februa, la base per il mese chiamato Februarius. Ovidio collega februare a una parola etrusca che significa "epurazione". Nell'antichità si credeva che il nome Lupercalia dimostrasse una qualche connessione con l'antica festa greca dell'arcadica Lykaia, una festa del lupo (greco: λύκος, lýkos; Latino: lupus), e il culto di Licae Pan, ritenuto un equivalente greco di Fauno, come istituito da Evandro. Giustino descrive un'immagine di culto del "dio Licae, che i Greci chiamano Pan e i Romani "Lupercus", come nuda, ad eccezione di una cintura di pelle di capra. La statua si trovava nel Lupercal, la grotta dove la tradizione vuole che Romolo e Remo siano stati allattati dalla lupa (Lupa). La grotta si trovava ai piedi del Palatino, sul quale si pensava che Romolo avesse fondato Roma. Il nome della festa deriva molto probabilmente da lupus, "lupo", anche se sia l'etimologia che il suo significato sono oscuri. L'appellativo di lupo potrebbe avere a che fare con il fatto che un animale predatore svolge un ruolo chiave nei riti di passaggio maschili. I Lupercalia avevano un proprio sacerdozio, i Luperci ("fratelli del lupo"), la cui istituzione e i cui riti erano attribuiti all'eroe della cultura arcadica Evandro, o a Romolo e Remo, ex pastori che avevano stabilito un gruppo di seguaci. I Luperci erano giovani (iuvenes), di solito di età compresa tra i 20 e i 40 anni. Formarono due collegi religiosi (associazioni) basati sull'ascendenza; i Quinctiliani (dal nome della gens Quinctia) e i Fabiani (dal nome della gens Fabia). Ogni collegio era presieduto da un Magister. Nel 44 a.C. fu istituito un terzo collegio, i Juliani, in onore di Giulio Cesare; il suo primo magister fu Marco Antonio. Il collegio di Giuliano si sciolse o decadde in seguito all'assassinio di Giulio Cesare, e non fu ristabilito nelle riforme del suo successore, Augusto. In epoca imperiale, l'appartenenza ai due collegi tradizionali fu aperta agli iuvenes di rango equestre. Probabilmente il nostro C. GALLIUS LUPERCUS , magistrato monetario , apparteneva al sacerdozio dei Luperci , o ne era il Magistrato . Per maggiori informazioni sui Lupercalia : https://www.bing.com/ck/a?!&&p=649093a72a9a1468JmltdHM9MTcwNzg2ODgwMCZpZ3VpZD0xZTk5MDAzMi1hNTdiLTYyZjUtMjZmYS0xMjU0YTQ0YzYzNTkmaW5zaWQ9NTM1Ng&ptn=3&ver=2&hsh=3&fclid=1e990032-a57b-62f5-26fa-1254a44c6359&psq=lupercalia&u=a1aHR0cHM6Ly9lbi53aWtpcGVkaWEub3JnL3dpa2kvTHVwZXJjYWxpYQ&ntb=1 https://www.bing.com/ck/a?!&&p=6869aad0c4174d62JmltdHM9MTcwNzg2ODgwMCZpZ3VpZD0xZTk5MDAzMi1hNTdiLTYyZjUtMjZmYS0xMjU0YTQ0YzYzNTkmaW5zaWQ9NTIzNg&ptn=3&ver=2&hsh=3&fclid=1e990032-a57b-62f5-26fa-1254a44c6359&psq=luperclis&u=a1aHR0cHM6Ly9pdC53aWtpcGVkaWEub3JnL3dpa2kvTHVwZXJjbw&ntb=1 In foto un Asse di C. GALLIUS LUPERCUS
    2 punti
  7. Penso sia meglio, così come avevo chiuso l'altra. L'argomento "moneta di Mussolini" è stato trattato a più riprese nel forum, dovrebbe essere ormai chiaro a tutti che, di qualunque metallo siano fatte, queste produzioni non hanno alcun interesse numismatico, e ancor meno dignità storica. Quanto al valore economico, l'oro è sempre oro, sotto qualunque forma, ma quando questa, come nel caso in questione, intende celebrare uno dei periodi più bui della nostra storia, la cosa migliore da fare sarebbe forse trasformarlo in moneta sonante, con l'aiuto di una buona fonderia petronius
    2 punti
  8. Buongiorno e ben trovati, io non sono certamente titolato per esprimere giudizi sull'autenticità o meno di questa moneta e quindi mi asterrò dal farlo pur avendo la mia opinione in merito. Volevo invece fare una riflessione su quanto possa essere difficile dare giudizi certi partendo dalle foto ed essere "condizionati" dal prezzo di acquisto!!!! Credo che se il nostro amico @Rubismatica avesse detto di aver acquistato questa moneta a 700€ da un conoscente, forse, 35 post dei 40 non ci sarebbero stati... La mia ovviamente non è una polemica ma soltanto uno spunto, un pensiero... Concludendo, personalmente l'avrei già portata a un paio di NIP e mi sarei tolto ogni dubbio... Saluti a tutti, Massimo.
    2 punti
  9. L'attribuzione a Bonifacio poi, in effetti non ha nessun fondamento se non quello di chi racconta una numismatica ancora di inizio '900.... tra quelli che citi, non c'è un autore che abbia fatto uno studio dei tesoretti, ma solo delle speculazioni storiche, di stile, di legenda..... Senza dilungarmi, è evidente dalle correlazioni con altri materiali che questa serie è più propriamente del post 455.... e datarla al 428 è impossibile... Basta per esempio poi la valutazione degli esemplari rinvenuti in oriente per inquadrare questa moneta all'interno delle emissioni vandale e protovandale che viaggiarono verso quelle terre... d'altronde io non sono tra quelli che necessitano di dare questa moneta a Genserico e quella a Unnerico, perchè questo approccio oggi appare abbastanza ridicolo... un bell'esercizio di numismatica applicata è il seguente: partendo dall'idea che Bonifacio abbia coniato... e già questo è sbagliato perchè si parte da un idea per tentare di dimostrarla, ma lasciamo stare.... provare a scrivere un articolo per una rivista scientifica (la Rin, la numismatic chronicle etc) usando metodo scientifico ... alla fine ti trovi a un bivio... o non scrivi l'articolo perché diventa una trattazione romanzesca ... o ti trovi a dover oggettivamente rivalutare la datazione...
    2 punti
  10. @chievolan, è una cicogna (ma non ha il becco dritto). Si avvicina ad un ibis….
    2 punti
  11. provvederò a rimuovere la foto profilo, chiedo scusa di essere apparso come il "fascista di turno"... non era assolutamente il mio intento.
    2 punti
  12. Sul sito della Società Numismatica Italiana, nella sezione estratti ed opuscoli (lettera K) potete leggere e scaricare (se interessati) il mio lavoro sulle bolle (sigilli) veneziane https://www.socnumit.org/estratti-e-opuscoli/
    2 punti
  13. Non rammento se questa è stata già mostrata, ma in ogni caso repetita iuvant... Mezzanino anonimo con la Vergine e il Bambino al dritto e leone al rovescio coniato dal 1497. Peso 0,14 g. Sul petto della Vergine è presente una misteriosa stella. Arka Diligite iustitiam
    2 punti
  14. Beni svelati. La singolare vicenda dei depositi custoditi nel caveau della Tesoreria dello Stato, curato dalla Commissione depositi, con la partecipazione di rappresentanti del ministero dell'Economia e delle Finanze, del ministero della Cultura e della Banca d'Italia. chissa’ se finalmente si svela quello che arrovella migliaia di collezionisti del Regno ( l’ormai famosa nota 56) Il testo illustra i primi risultati emersi dal lavoro di ricognizione durato cinque anni e svolto dalla Commissione su oltre 400 depositi (per un totale di più di 2 mila plichi o bisacce e per un valore di circa 34 milioni di euro): al loro interno vi sono monete, medaglie, onorificenze, titoli di debito pubblico nazionali ed esteri, documenti di rilevanza storica, oro destinato alla monetazione e oggetti preziosi, raccolti nel periodo che va dagli anni '30 agli anni '90 del Novecento e finora custoditi, appunto, presso la Banca d'Italia.
    1 punto
  15. Scavano vicino a un fiume e in una tomba romana trovano, intatto, un intero mobile di 2000 anni fa smontato. Cos’era? Una nuova misteriosa scoperta è stata compiuta in queste ore, a una profondità di 6 metri dall’attuale piano di campagna, in Gran Bretagna. “Stiamo effettuando degli scavi vicino all’Holborn Viaduct a Londra, in vista della trasformazione del sito in uno spazio per uffici su misura per lo studio legale globale Hogan Lovells. – dicono gli archeologi del Mola, il Museum of London I nostri scavi, condotti per conto di Royal London Asset Management Property, hanno rivelato 2000 anni di storia sul sito, comprese alcune scoperte entusiasmanti”. Cos’hanno trovato gli archeologi? Un letto funerario romano incredibilmente raro. Incombusto. Smontato e collocato nella fossa. “Questo è il primo letto funerario completo trovato in Gran Bretagna – rispondono gli archeologi del Mola – Realizzato in rovere di alta qualità, il letto ha piedini intagliati e giunti fissati con piccoli pioli di legno. È stato smontato prima di essere deposto nella tomba, ma potrebbe essere stato utilizzato per trasportare l’individuo alla sepoltura. Pensiamo che probabilmente fosse inteso come un corredo funerario da utilizzare nell’aldilà. Le lapidi di tutto l’impero romano mostrano incisioni del defunto sdraiato su un divano o un letto”. Questo sito fu utilizzato come cimitero durante il periodo romano (43-410 d.C.). “Accanto ai resti scheletrici, abbiamo trovato oggetti personali come una fiala di vetro e gioielli di alto rango con perle di giaietto e ambra. Abbiamo scoperto anche una lampada decorata. Il disegno sulla lampada è l’immagine di un gladiatore sconfitto e riteniamo che risalga al primissimo periodo romano in Gran Bretagna, tra il 1500 circa. 48-80 d.C.”. “Sappiamo che i romani seppellivano i loro morti lungo le strade, fuori dai centri urbani. – dicono al Mola – Non è stata quindi una grande sorpresa scoprire sepolture in questo sito, che durante il periodo romano sarebbe stato situato a 170 metri a ovest delle mura della città e vicino alla principale strada romana di Watling Street. Tuttavia, i livelli di conservazione che abbiamo riscontrato – e in particolare la scoperta di una così vasta gamma di reperti in legno – ci hanno davvero sbalordito- È molto raro scoprire oggetti in legno nei siti archeologici, ma poiché questo sito si trova sulle rive del fiume Fleet, sono stati conservati nel fango umido. Oltre al letto funerario romano, abbiamo trovato alcuni interessanti oggetti in legno risalenti alla vita successiva del sito”. https://stilearte.it/scavano-vicino-a-un-fiume-e-in-una-tomba-romana-trovano-intatto-un-intero-mobile-di-2000-anni-fa-smontato-cosera/
    1 punto
  16. nessuna risposta dal venditore, do per falsa anche l'altra a priori, grazie a chi è intervenuto
    1 punto
  17. DE GREGE EPICURI I raggi ci sono, ma sono corti: li hanno incisi nei capelli, forse non si sono fidati di prolungarli oltre.
    1 punto
  18. Ciao Falso moderno. Perlinatura,bordo,effetto bombato,superficie simil satinata...ha tutte le caratteristiche della riproduzione. Saluti
    1 punto
  19. Basta fare attenzione, oppure inseguire il nemico per mezzo dei ricevitori GPS nascosti nelle monete e "sistemarlo" in zona isolata, quando si crede al sicuro.
    1 punto
  20. Ciao, non è una ribattitura ma una incisione vera e propria della corona d'alloro originale del sesterzio per trasformarla in corona radiata ( cioè in un doppio sesterzio che aveva un valore maggiore). Il tutto a scopo di ingannare chi la riceveva in pagamento. Posto altro esemplare su cui anche se in maniera diversa si è tentata la stessa operazione, per rendere l'idea 🙂 ANTONIO
    1 punto
  21. La moneta che ho pubblicato, presenta delle analogie con quella denominata "bordo largo" e cio è il rialzo del bordo o per meglio dire orlo, che negli esemplari "normali" del 1872 Milano non è presente; pur tuttavia, concordo che non è così largo ed esteso per far parte della variante citata. E' strano che finora non siano apparsi esemplari poco usurati, per capire meglio il perchè di questa coniazione......
    1 punto
  22. Buongiorno, nessun valore economico in questa conservazione.
    1 punto
  23. Ciao Beh la storia dei falsi insegna che c' è falsario e falsario 😀 Qualcuno fantasioso,qualcuno sbadato,altri imprecisi, taluni fuori di testa, altri ancora micidiali..... dipende 😅
    1 punto
  24. Infatti anche la confezione da un valore aggiunto, ma finché non esce non pubblicano le foto, chi compra in prevendita lo fa ad occhi chiusi, o rischi e lo compri a prescindere o aspetti e se vale la pena lo compri però pagandolo di più… e parlo anche delle coincard...
    1 punto
  25. Ciao Raff, interessante la tua analisi sull'evoluzione della frattura di conio che sembra effettivamente iniziare nel 26 per poi essere ancora più accentuata nel 25, quindi è plausibile( a ragion di logica) pensare che il conio del 25 possa essere stato battuto anche negli anni successivi a quello del decreto di emissione, certo,non si può affermare in che anno,ma effettivamente mi sembra giusto pensare che le piastre del 25 siamo state coniate anche successivamente,e potrebbero essere anche (perché no) state coniate negli anni in cui venivano battute le 26 o le 28... Ovviamente senza documentazione a riguardo si possono fare solo supposizioni ma a volte l'intuito e lo studio possono portare a nuove scoperte...
    1 punto
  26. Che poi senza mettere in dubbio la parola di chi può essere molto più esperto di me(visto che le borboniche non le seguo da un pezzo)io la traversa proprio non la vedo, c'è qualcosa di veramente minuscolo sulla parte interna della gamba sinistra della A,ma personalmente non me la sento di affermare che sia traccia della traversa, potrebbe essere,come potrebbe essere anche un punto di esubero o altro...
    1 punto
  27. Ciao Massimo. Puoi e devi dare un parere,credi che io sia titolato di qualche riconoscimento numismatico? Sono solo un grande appassionato,che cerca di studicchiare qua e là le cose che più lo prendono. Perciò..... Sai cos' è, prezzo o meno dichiarato,al giorno d' oggi, le fregature esistono e sono assai. Non bisogna mai condizionarsi da fattori di prezzo. In più lo abbiamo sempre detto e consigliato a qualsiasi persona che si affacciava la prima volta a questo mondo,ovvero che bisogna avere l' occhio critico ( non arrogante eh) , bisogna essere dapprima il perito di se stesso. Le opinioni le può dar chiunque qui,tutte rispettabili e ben accette. Vai 💪
    1 punto
  28. Mi sento però di dire che l'andazzo mi pare sia quello, guardiamo ad esempio alla zecca francese ed alla quantità di emissioni che fa o alla zecca inglese che "commemora" di tutto e di più (Star Wars, Harry Potter, l'orsetto Paddington, 007, più o meno qualsiasi anniversario e qualsiasi cosa legata alla monarchia, ecc.)
    1 punto
  29. Molto interessante questo elenco di personaggi documentati della Gens Crepereia nel quale troviamo nominata anche la nostra Tryphaena : Marcus Crepereius fu uno dei giudici nel caso di Verres. Tuttavia, fu designato come uno dei tribuni militari per il 69 a.C., e quindi non fu in grado di prendere parte al processo dopo il primo gennaio di quell'anno. Quinto Crepereio M. f. Roco, forse figlio o fratello del judex Marco Crepereio, coniò diverse monete raffiguranti Venere e Nettuno, gli dèi di Corinto, da cui si può dedurre che avesse qualche legame con quella città, forse dopo la sua restaurazione da parte di Cesare. Crepereio Gallo, amico di Agrippina, che perì nella nave affondata con l'intenzione di causare la morte di Agrippina. Potrebbe essere lo stesso Gaio Crepereio Gallo menzionato come procuratore in un'iscrizione di Antiochia in Galazia. Crepereio Calpurniano, nativo di Pompeiopoli, scrisse una storia delle guerre tra Roma e la Partia, che è andata perduta. Lucio Crepereio Euhodo, un liberto sepolto a Roma nell'ultima parte del II secolo, insieme a Crepereia Tryphaena . Marcus Crepereius fu uno dei giudici nel caso di Verres. Tuttavia, fu designato come uno dei tribuni militari per il 69 a.C., e quindi non fu in grado di prendere parte al processo dopo il primo gennaio di quell'anno. Quinto Crepereio M. f. Roco, forse figlio o fratello del judex Marco Crepereio, coniò diverse monete raffiguranti Venere e Nettuno, gli dèi di Corinto, da cui si può dedurre che avesse qualche legame con quella città, forse dopo la sua restaurazione da parte di Cesare. Crepereio Gallo, amico di Agrippina, che perì nella nave affondata con l'intenzione di causare la morte di Agrippina. Potrebbe essere lo stesso Gaio Crepereio Gallo menzionato come procuratore in un'iscrizione di Antiochia in Galazia. Crepereio Calpurniano, nativo di Pompeiopoli, scrisse una storia delle guerre tra Roma e la Partia, che è andata perduta. Lucio Crepereio Euhodo, un liberto sepolto a Roma nell'ultima parte del II secolo, insieme a Crepereia Trifena. La loro tomba fu trovata vicino al Palazzo di Giustizia nel 1889. Crepereia Trifena, liberta sepolta a Roma nell'ultima parte del II secolo, insieme a Lucio Crepereio Euhodo. Crepereius Proculus. Lucius Crepereius Rogatus signo Secundinus, senatore romano e pagano, intorno alla fine del III o all'inizio del IV secolo. Crepereio Amanzio, vir clarissimus probabilmente della metà del IV secolo, forse console ordinario nel 345. Crepereio Donatiano, destinatario di una legge di Costantino I, datata 13 dicembre 319. Lucio Crepereio Madaliano, console suffetto probabilmente dal 335 e proconsole d'Africa dopo il 341. Crepereio Ottaziano, legatus Kartaginide nel 361 . La loro tomba fu trovata vicino al Palazzo di Giustizia nel 1889. Crepereia Trifena, liberta sepolta a Roma nell'ultima parte del II secolo, insieme a Lucio Crepereio Euhodo. Crepereius Proculus. Lucius Crepereius Rogatus signo Secundinus, senatore romano e pagano, intorno alla fine del III o all'inizio del IV secolo. Crepereio Amanzio, vir clarissimus probabilmente della metà del IV secolo, forse console ordinario nel 345. Crepereio Donatiano, destinatario di una legge di Costantino I, datata 13 dicembre 319. Lucio Crepereio Madaliano, console suffetto probabilmente dal 335 e proconsole d'Africa dopo il 341. Crepereio Ottaziano, legatus Kartaginide nel 361 Come si legge nell' elenco , Crepereia Trifena fu sepolta insieme (dentro lo stesso sepolcro o vicino ?) a Euhodo (padre ? , fratello ?) mentre Filetus , il promesso sposo , probabilmente in seguito alla morte di Trifena , si sposo' con altra fanciulla . Altre considerazioni , il cognome di Crepereia Tryphena e Crepereio Euhodo , indicano chiaramente l' ascendenza liberta dei due personaggi mentre gli altri componenti dell' elenco sembrano tutti avere ascendenze italiche avendo cognomi personali o terminanti in ...ano di probabile origine adottiva ; seconda considerazione , dimostrazione del grado di ricchezza non indifferente che i Liberti imperiali riuscirono ad ottenere con le loro attivita' lavorative .
    1 punto
  30. lotti coll'I: N osi LOTTI COLLINOSI Buona notte. Stilicho
    1 punto
  31. I professionisti che trasportano oro rischiano rapine. Una precauzione adeguata per la difesa non è economicamente giustificata. Conosco tanti imprenditori e commercianti orafi. Nessuno viaggia più con tanto materiale. Catalogo e campionari. Rischi limitati. I commandi armati non vanno in giro per mettere le mani su un campionario da 20 mila euro. Pensate che questa gente si spaventi di una guardia giurata che scorta un commerciante?
    1 punto
  32. Ho visto e rivisto sia le foto dell' annuncio,sia quelle appena postate qui. Per me non è originale questa moneta. Aggiungo pure insidiosissima. Appena ho visto la rosetta con dentro l' esagono,ho notato che quest' ultimo ,aveva la parte h 12 che iniziava col lato verticale invece che con lo spigolo,quindi un esagono storto. Inoltre come da foto,apprezzo delle differenze che ho cerchiato in rosso a sinistra (moneta del nostro amico), che ho paragonato alla moneta di @El Chupacabra ,in quanto originale (e buona foto). Ho notato inoltre che sul falso (per me) i dettagli del conio,si presentano spesso accennati,affogati, non precisi e neanche netti ( tipico delle riproduzioni). La firma non sembra essere precisa e nitida nei caratteri come quella di Marco. Volendo anche le altre cifre della data,anche se non ho cerchiato tutti i numeri. A mio avviso una riprod.ben riuscita che farebbe danni seri. La mia idea è questa. Saluti
    1 punto
  33. Nella prima immagine postata ci sono tutte le nove tipologie della serie DN. Domino Nostro è la legenda più frequente, ma vi è anche quella al plurale: Dominis Nostris. Infine, c'è anche un esempio di Dominorum Nostrorum, Guido Berndt e Roland Steinacher attribuiscono le serie Domino Nostro a Genserico: facendo propria l'idea di Schindel "In 1998 Schindel assigned the so-called Domini Nostro series to Geiseric. This series is a group of minimi that feature the late antique imperial title DN in three versions (Domini Nostro, Dominis Nostris, Dominorum Nostrorum) and in this way differ from all other fifth-century coins. Previous scholars had regarded Bonifatius as the lord of the mint, but Schindel argued that the commander Bonifatius would have had little interest in small coins, as soldiers were paid in gold and silver coinage. According to Schindel, the issue of Domini Nostro pieces occurred in the period between 440 and 450 and may have had something to do with the treaty between Geiseric and Valentinian III in 442". Berndt-Steinacher 2008:267. Mario Ladich concorda con Kent e dà queste serie al Conte Bonifacio: "... Il personaggio cui attribuire in modo più plausibile questa coniazione è Bonifacio il Comes Africae leale alla causa della dinastia teodosiana durante l'usurpazione di Giovanni in Italia, avvenuta tra il 423 e il 425. Dati storici, tipologici, da ripostigli monetari confermano questa attribuzione. Il Signore (Domino Nostro, Dominis Nostris) e i due Signori (Dominorum Nostroru[m]) acclamati in questi nummi possono essere bene identificati, rispettivamente, con Teodosio II (423-424) e Teodosio II e Valentiniano Cesare (424-425). [...] Per riassumere, queste sono le principali tesi che portano ad attribuire a Bonifacio questo conii: 1) Le monete sono state coniate a Cartagine, come mostrano due tip, uno con al rovescio la legenda CARTAGINE PP e il secondo, scoperto dallo scrivente, con la legenda CONCORDIA CARTAGINE. 2) Lo stile e la buona epigrafia sono riconducibili al primo venticinquennio del V secolo. 3) Gli esemplari finora rinvenuti provengono, per la massima parte, dalla Tunisia. 4) Non sono presenti in nessun ripostiglio africano databile prima del 420. 5) La rarità di queste emissioni denota un brevissimo periodo di coniazione. Si possono quindi respingere le attribuzioni di questa serie all'usurpatore Gildone (397-398) o all'usurpatore Eracliano (413).". Anche Patrizia Calabria, Ughetta Iaculli e Giuliano Catalli nel 2010 attribuiscono queste emissioni al Conte Bonifacio: "E infine da assegnare a Cartagine una serie di “nummi” caratterizzata da insolite leggende del dritto quali DOMINO NOSTRO, DOMINIS NOSTRIS, DOMINORVM NOSTR. P. AVG., poiche una delle leggende del rovescio nomina questa città (CARTAGINE P.P.). La data e l’occasione della coniazione sono incerte, ma la riluttanza di chi conio queste emissioni a indicare sulle monete un determinato nome imperiale ne rende probabile l’attribuzione al periodo della rivolta di Bonifacio (422-428), il quale si rifiuta di riconoscere sia Onorio, sia Giovanni, sia Valentiniano III.".
    1 punto
  34. @antvwaIa Innanzi tutto, grazie. Ritengo, nel mio piccolo, che queste discussioni accrescano il livello culturale del nostro forum anche se piuttosto complesse e non alla portata di tutti (della mia no sicuramente😅). Questa e' ben scritta ed anche chiara, quindi ho cercato di seguire fino in fondo anche se, lo ammetto, con molta difficoltà. L'argomento, tuttavia, e' affascinante e (come leggo) ancora in parte da scrivere. Giusto per vedere se ho capito qualcosa: la serie DOMINO NOSTRO si chiama così perchè ha questa legenda di dritto? Potresti mettere una foto esplicativa giusto per capire? Faccio, infine, solo una mia riflessione da profano (per quello che può valere): penso che l'uso del dativo non sia affatto casuale e forse presuppone qualcosa di specifico. Mi vengono in mente le monete post abdicazione di Diocleziano. Buona serata. Stilicho
    1 punto
  35. La fine dell’epoca fascista, è coniata dallo Stato
    1 punto
  36. Quanto tu affermi è senz’altro convincente. Il bello del forum è proprio questo: metterci nelle condizioni di confrontarci, di esporre i propri convincimenti e, attraverso la discussione e l’approfondimento, di pervenire a conclusioni condivisibili, capaci di chiarirci le idee sull’argomento preso in considerazione. Buon pomeriggio.
    1 punto
  37. Per una cosiddetta micronazione autoproclamatosi non riconosciuta da nessun stato al mondo non si può parlare di monete, numismatica e circolazione, servono per fare cassa, sicuramente gli amanti di queste produzioni non mancheranno. Diciamo che la loro circolazione non è quella classica, impensabile poter essere veramente utilizzabili, questi prodotti circolano solamente tra i banchetti dei convegni, nei negozi di numismatica e quando vengono spediti ai destinatari. Le produzioni numismatiche di questa discussione sono anch'esse ideate per fare cassa >>>> >>> definite giustamente 'monete non circolanti' sono coniate esclusivamente per i collezionisti, seppur pacchiane e a dir poco kitsch quantomeno sono a corso legale nei rispettivi Paesi.
    1 punto
  38. Un caro amico mi ha fatto notare che la Λ in realtà è un A con la stanghetta evanescente. Ecco due diritti dello stesso conio dove l'astina si vede. Mi scuso con tutti 😊 Un saluto Raffaele.
    1 punto
  39. Fin ora abbiamo 3 "errori" in legenda per le 56: ∀TR GRΛTIΛ FERDINAND∀S Lo studio va avanti.
    1 punto
  40. Salve a tutti condivido oggi il mio regalo di Natale 2023 (auto regalo ovviamente 🙄), un mezzo scudo di grande rarità che cercavo, invano, da molto tempo, in qualsiasi qualità da BB in su. Questo esemplare, offerto nel listino Numismatica Alex n. 39, e successivamente da me trattato privatamente, con una soddisfacente trattativa finale anche se serrata, è corredato da un cartellino di Franco Grigoli che la classifica qSPL/SPL. Probabilmente la valutazione è lievemente generosa, secondo me volendo essere prudenti forse è più correttamente un BB+/qSPL per quanto riguarda i rilievi, in particolare i capelli. Tuttavia il pezzo presenta una bella patina di gradevole e omogenea colorazione riposata di antica raccolta e non ha colpi o graffi e qui francamente puntare al qFDC o al FDC è un’impresa abbastanza ardua, diciamo quasi impossibile pur avendone le possibilità. Si posiziona con molta dignità in collezione accanto al 1814, che invece è FDC pieno, ma questo millesimo è tutta un’altra storia. Il rapporto di reperibilità tra i due millesimi è almeno di 1 a 30 se non più alto. Il buco nel raccoglitore di Vittorio Emanuele I, l’ultimo rimasto, stava veramente facendo le ragnatele😉, di conseguenza non potevo proprio lasciarmela sfuggire, mancando in numerose collezioni specializzate, anche avanzate. A detta del proprietario e’ rimasta nella stessa collezione, ora dispersa causa eredità, per oltre cinquant’anni. La patina sembra avvalorare questa affermazione. Grazie e buona settimana a tutti
    1 punto
  41. 1 punto
  42. 1 punto
  43. Questa è il 20 francs 1950 3 piume G.GUIRAUD 20 Francs 1950 3 piume GEORGES GUIRAUD 20 Francs 1950 B 3 piume GEORGES GUIRAUD
    1 punto
  44. Ciao, michel. Bella moneta, e non comune. A presto. Alain.
    1 punto
  45. ciao Sovering- dovrebbe essere questa, come da id. di Bavastro http://www.deamoneta...ons/view/1/1312 1312 Monete e Medaglie di Zecche Italiane. Lucca. Signoria della Repubblica di Pisa (1342-1369). Aquilino piccolo. B.1073. R. MI. BB+/BB. Base d'asta: € 100 Prezzo
    1 punto
  46. ciao, aquila ad ali spiegate OTTO REX grande L in cerchio LVCA IMPERIALIS aquilino piccolo Signoria di Pisa su Lucca se qualcuno può fornire riferimenti e rarità... :rolleyes: .
    1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+02:00
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.