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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 02/25/24 in tutte le aree

  1. Buonasera, condivido una Piastra 1855 che ha una particolarità singolare: quattro gigli nella palla superiore dei Medici. Vorrei chiedervi se ne avete viste altre e se potrebbe essere un segno (personalmente escluderei la ribattitura e/o la negligenza del punzonatore ). Grazie per le eventuali risposte, Saluti, Beppe
    5 punti
  2. Buonasera. Questa sera voglio condividere questo grosso di Marino Zorzi che ha governato per solo un anno dal 1311 al 1312. Pesa 2,14 grammi ed ha una conservazione che difficilmente si trova nei grossi di questo doge. Moneta molto rara, ancor di più in questa conservazione. Presenta una bellissima patina di medagliere.Cosa ne pensate?
    3 punti
  3. Ciao a tutti, qui di seguito posto un caso particolare: che è stato emesso dalla cantina o mensa dell' "8° Reggimento reale bavarese di artiglieria da campo "Principe Enrico di Prussia", per cui si penserebbe ad un gettone per uso interno, se non fosse che è esplicitamente dichiarato come KLEINGELDERSATZMARKE / marca sostitutiva di spiccioli. Dato il periodo (1914-24) entra pienamente nella fascia dei Notgeld, anche se numista addirittura lo cataloga come moneta a circolazione ordinaria https://en.numista.com/catalogue/pieces317499.html , ma credo sia un errore. Due "fun facts": - la zecca è la stessa dei famosi gettoni da conto, quella di Lauer di Norimberga/Fürth - in esergo c'è un clamoroso errore: ★ KANTINENVERWALDUNG ★ invece di KANTINENVERWALTUNG (corretto sui 5 pfennig della stessa serie), che ancora oggi si incontra, per es. "standart" e non "standard", essendo le due lettere fonicamente simili in tedesco. Adesso - come dicevo in un'altra discussione - vado dal mio boccale di birra di un vicolo ceco, di Praga 😁 Gettone - questo sì! - anche lui della zona di Norimiberga. Njk
    3 punti
  4. Condivido un'altra 55 della mia raccolta. Il "ragazzo" sembra aver dimenticato qualcosa. Un saluto a tutti. Raffaele.
    3 punti
  5. Buonasera a tutti, oggi ho avuto un po di tempo per le mie monete, queste che vi mostro le ho riunite in un simpatico vassoio, un vassoio di fortuna, per fotografarle insieme. Volendo potremmo definirla una mini collezione. Saluti Alberto
    2 punti
  6. Ciao, da quanto si può vedere dalle immagini che hai postato si tratta di un sesterzio della tipologia con la Felicitas sul rovescio ( sono ben visibili il caduceo e la cornucopia e la parte finale della legenda COS PP) e non dell'Annona come riportato nella descrizione. Posto foto di un sesterzio simile per corretta catalogazione 🙂 ANTONIO Condivido mio esemplare della tipologia con l'Annona personificata sul rovescio. ANTONIO
    2 punti
  7. Buongiorno, volevo qualche informazione su questa busta in oggetto, rarità, valutazione ecc.. Grazie. Saluti,Max
    2 punti
  8. Ho capito così anch'io,ma io sono il meno indicato visto che non seguo particolarmente Ferdinando II, tantomeno il rame di piccolo modulo... Gli chiederò se ci saranno novità nel prossimo aggiornamento del Nomisma..
    2 punti
  9. I SIGILLI SEGRETI DELLA CARBONERIA ABRUZZESE - Giovanni Pansa - 1912
    2 punti
  10. Buon Domenica Errore mio che non ho visto il rimando a Foto 1 di 1 .... in ogni caso non mi fa vedere nulla. Mi sono fermato all'immagine in chiaro! Scusa Illyricum65 saluti luciano
    2 punti
  11. @Stefano Giardina Ribadisco i suggerimenti forniti poco sopra da @Rufilius (post #10): apri una discussione apposita in "identificazioni etc" allegando fotografie il più possibile nitide e dati il più possibile precisi di peso e diametro. Ho visto che sei un nuovo iscritto, quindi non preoccuparti; all'inizio può capitare di incontrare difficoltà nell'utilizzo del forum. @Cremuzio La discussione e' del 2010 e @Faletro78 non si collega più da quasi due anni. Direi agli altri utenti di non proseguire su questa discussione per evitare confusione. Un saluto e buona domenica a tutti. Stilicho
    2 punti
  12. Buongiorno a tutti, @Releovisto che c'è già una discussione uguale creata da @Litra68qualche tempo fa, cosa ne dici se chiediamo a qualche curatore di accorparle?cosi da avere una discussione unica e ad hoc, senza disperdere dati e foto di tutte le monete interessate da questo fenomeno. Magari potrebbe, se sei d'accordo occuparsene @Oppiano Un saluto Raffaele.
    2 punti
  13. Non conosco questa moneta. Ho notato dal campo a destra sotto la stella che sono stati emessi esemplari con le lettere “sicure” Alfa, Beta, Gamma, Delta, Epsilon, Zeta, usate dai Greci anche come simboli dei numeri 1, 2, 3, 4, 5, 7. Io penso che la lettera in discussione sia lo stigma, segno introdotto nell'alfabeto numerico come simbolo del numero 6, che l’allungamento della parte inferiore rende molto simile a una S. Ciao e buona domenica. apollonia
    2 punti
  14. Di solito non ho molta fortuna con le aste ceche, e devo ammettere che anche il lotto non è che mi faccia impazzire (tante monete greche in condizioni mediocre e abbastanza comuni) però, visto il vostro incitamento, proverò a fare un'offerta...ma non garantisco nulla.
    2 punti
  15. Complimenti Raffaele - a mio avviso - è più raro di quanto si possa immaginare! Molto probabilmente, si tratta di un "ibrido" mai censito: D/ 2° Tipo (Gigante 321 R5); R/ 3° Tipo (Gigante 323a R2). O più semplicemente... si tratta di un 2° Tipo (Gigante 321 R5) che presenta il rovescio con l'ultima cifra della data ribattuta (4 su 3) come il 3° Tipo (Gigante 323a R2)... In questo caso, doppi complimenti per la rarità del millesimo!
    2 punti
  16. Un " very rare " esemplare di denaro attribuito al tempo di Sibilla d' Angiò regina del regno crociato di Gerusalemme, durante l' assedio di Saladino nel 1187 : al diritto torre di David con leggenda ed al rovescio chiesa del Santo Sepolcro . Sarà il 22 Marzo in vendita RomaNum. XXX al n. 645 .
    1 punto
  17. Comunque: Vittorio Emanuele III di Savoia (1936-1943) Re e Imperatore · Regno d'Italia 1 lira · 1939 Anno XVII-1943 Anno XXI Aquila romana 2° tipo · ø 26,7 mm · 7,84/8,16 g · Ac Moneta comune: catalogo Gigante. 1 lira di acmonital, coniata nel 1940 Anno XVIII a Roma · Acmonital (Ac) · ø 26,7 mm · h 2 mm · peso 7,84/8,16 g · asse di conio a 180° · Comune Dritto VITTORIO • EMANVELE • III • RE • E • IMP • Testa del re volta a sinistra. Nell'esergo, lungo il bordo, G • ROMAGNOLI. Rovescio I T A / L I A Aquila romana spiegata, poggiante con gli artigli su un basamento; dietro a questa, sul fondo, un fascio littorio con scure completa verso destra sormontata da una testa di ariete. Nell'esergo, a sinistra, 1940 // R, centralmente, lo scudo sabaudo della croce coronato tra L. / 1 e, a destra, XVIII. Contorno Godronato Queste monete possono essere sia debolmente magnetiche, se il loro tondello presenta una percentuale significativa di nichelio, sia fortemente magnetiche, se il loro tondello presenta solo tracce trascurabili di nichelio ed una composizione sostanziale di ferro (82%) e cromo (18%). Dato il progressivo ridursi della percentuale di nichelio nei tondelli, non sempre risulta agevole individuare le monete debolmente calamitabili; … Esistono degli esemplari di questa moneta, che, curiosamente, riportano, nel rovescio, l'anno XVIIII dell'era fascista, dove la quarta barra è più corta (nella parte bassa) rispetto alle altre tre. A seguito della conquista dell'Etiopia (allora Abissinia), fu emanato il RDL 754/1936, dal titolo: "Dichiarazione della sovranità piena ed intera del Regno d'Italia sull'Etiopia ed assunzione da parte del Re d'Italia del titolo di Imperatore di Etiopia". Ben presto si palesò la necessità non soltanto di rappresentare anche nella monetazione il fondato Impero, ma anche di adeguare la circolazione metallica agli aumentati bisogni, tenendo conto delle peculiari esigenze delle regioni conquistate. Fu perciò disposto il riordinamento della circolazione monetaria metallica di Stato autorizzando, per effetto del RDL 1674/1936, la creazione della cosidetta "serie imperiale", celebrativa della costituzione dell'Impero. Pertanto, in forza del RD 2510/1936, fu autorizzata l'emissione delle monete d'oro da 100 lire e 50 lire e, a seguito del RD 2511/1936, fu autorizzata l'emissione delle monete d'argento: 20 lire, 10 lire e 5 lire; di nichelio: 2 lire, 1 lira, 50 centesimi e 20 centesimi; e di bronzo: 10 centesimi e 5 centesimi, in sostituzione delle monete con i medesimi metalli in circolazione in quel periodo. Infine, in forza del RDL 907/1938, fu atorizzata l'emissione di nuove monete di acmonital, in sostituzione di quelle di nichelio della stessa serie imperiale, e, in forza del RD 727/1939, fu autorizzata l'emissione di nuove monete in bronzital, in sostituzione di quelle di bronzo della stessa serie imperiale [MdF 1940, pp. 35-39, 44]. Col RDL 907/1938, "ritenuta l'urgente necessità di attuare anche nel campo monetario le direttive per l'autarchia economica nazionale", fu disposta la fabbricazione e l'emissione di nuove monete da 2 lire, 1 lira, 50 centesimi e 20 centesimi, della serie imperiale, apparentemente identiche alle precedenti, ma usando invece del nichelio un metallo denominato "acmonital", cioè "acciaio monetale italiano" [D'Incerti 1973, p. 246]. Essendo il nichelio un metallo di importazione dall'estero ed indispensabile all'industria bellica, si esaminò la possibilità di sostituirlo con una nuova lega di produzione nazionale. Gli studi al riguardo compiuti, con tenace volontà, della Società anonima nazionale "Cogne" di Aosta, condussero alla composizione di una speciale lega d'acciaio inossidabile, che le prove di coniazione, eseguite con ottimi risultati dalla zecca, dimostrarono di rispondere pienamente allo scopo. Può, anzi, affermarsi che la nuova composizione, dal nome depositato di "acmonital", per le sue caratteristiche di resistenza all'usura e alla deformazione, di lucentezza e inalterabilità, nonché per le maggiori difficoltà che opponeva alle falsificazioni, si dimostrò preferibile al nichelio. Pertanto, in forza del RDL 907/1938, si autorizzò la fabbricazione e l'emissione delle nuove monete di acmonital in sostituzione di quelle di nichelio, destinate pertanto ad essere ritirate e demonetate. Tuttavia, in virtù delle oggettive difficoltà della zecca di lavorare la nuova lega metallica e dell'inadatta attrezzatura in suo possesso a trattare la fusione e la laminazione del tipo di lega di acciao prescelto, così come avvenne per la lavorazione dei tondelli di nichelio, fu deciso di affidare all'industria privata la lavorazione dei nuovi tondelli di acmonital. La Società anonima nazionale "Cogne" si assunse l'impegno di fornire i tondelli di acmonital dei diversi tagli. Il provvedimento, che attuava, anche in ambito monetario, le direttive dell'autarchia economica, consentì una notevole economia nell'approvigionamento dall'estero del nichelio, permettendo, inoltre, di fronteggiare adeguatamente le continue e crescenti esigenze dell'Africa Orientale Italiana, dove per l'appunto gli spezzati metallici, in particolare quelli da 2 lire e 1 lira, si dimostrarono particolarmente adatti a diffondere la monetazione italiana a scapito del tallero di Maria Teresa [MdF 1940, p. 39]. Per quanto nel RDL 907/1938, fossero precisate la caratteristiche fisiche (diametro e peso con relative tolleranze) delle nuove monete, non fu data alcuna indicazione in merito la composizione della lega acmonital. La direzione tecnica della Cogne, a seguito di una precisa richiesta, rispose che la lega usata corrispondeva ad un acciaio inossidabile austenitico [72% di ferro] al cromo-nichelio, con tenore medio di cromo pari al 19% e di nichelio pari al 9%. Una tale lega risulta perfettamente amagnetica. Tuttavia, parte delle monete dei quattro tagli in oggetto risulta, seppur debolmente, magnetica. La direzione della Cogne si limitò ad attribuire questo diverso comportamento magnetico a differenze occasionali di incrudimento dei tondelli. Accurate analisi chimiche, confermarono che furono utilizzate varia leghe sensibilmente diverse tra loro, riducibili alle seguenti quattro: cromo 19,6% e nichelio 10,3 %; cromo 16,0% e nichelio 11,0%; cromo 19,2% e nichelio 9,5%; cromo 20,1% e nichelio 9,9% [D'Incerti 1973, pp. 246-248]. Date le difficoltà di coniazione delle monete di acmonital, la zecca, per ottenere una coniazione decorosa, fu costretta a rifare i punzoni ed i relativi conî, modificandone il rilievo in maniera opportuna. Il primo impiego ufficiale della nuova lega acmonital si ebbe per le monete portanti il millesimo 1939-XVII. Per questa emissione furono usati i conî ricavati ancora dai punzoni originali, serviti per coniare le monete di nichelio. Proseguì poi, coi nuovi conî, con le monete datate 1939-XVIII e con le prime emissioni di quelle datate 1940-XVIII; monete queste, che, grazie ai conî rifatti, presentano un aspetto notevolmente migliore rispetto a quello delle monete datate 1939-XVII. Nel corso del 1940, resasi sempre più grave la mancanza di nichelio, fu necessario eliminarlo del tutto nella composizione delle monete, anche se di detta modifica non vi è traccia in alcun decreto. A seguito degli opportuni esperimenti fu scelta la lega di ferro contenente solo cromo nella quantità del 18%, col nichelio ridotto a sole tracce (0,10-0,15%): cioè un acciaio inossidabile ferritico [82% di ferro] , fortemente magnetico. Le monete datate 1940-XVIII furono coniate inizialmente con l'acmonital dei primi tipi contenenti nichelio, poi con la nuova lega senza nichelio; pertanto, le monete con quest'ultima data furono coniate con leghe: amagnetiche, debolmente magnetiche e fortemente magnetiche [ibid., pp. 248-250]. Tuttavia, diversi tondelli non calamitabili, preparati nel 1940, finirono, per errore o per esaurire qualche piccola rimanenza, nei quantitativi predisposti per le successive coniazioni effettuate con i nuovi tondelli di ferro-cromo, e, insieme a questi ultimi, furono coniati negli anni successivi. Tra le monete di nichelio e quelle di acmonital, nonostante quanto indicato nei relativi decreti, non si riscontrano differenze apprezzabili di diametro e di peso. infatti, per tutte le monete si notano differenze di diametro anche maggiori rispetto ai corrispondenti valori teorici dei due tipi di metallo; tuttavia, essi rientrano nella tolleranza ammessa dai decreti, pari a più o meno 10 millesimi, per le monete di nichelio, e 20 millesimi, per quelle di acmonital. Per le monete da 2 lire la notevole differenza è dovuta al fatto che il contorno delle monete di nichelio è liscio, mentre nelle monete di acmonital è godronato. Per mantenere invariato il peso delle monete, nonostante il diverso peso specifico dei vari componenti, la Cogne ricorse alla modifica del loro spessore, così rilevato in millimetri: 2 lire (2,00 nichelio - 2,15 acmonital); 1 lira (1,85 nichelio - 2,00 acmonital); 50 centesimi (1,60 nichelio - 1,80 acmonital); 20 centesimi (1,40 nichelio - 1,50 acmonital). Differenze inconfondibili, che basterebbero da sole a individuare i due tipi di monete, si possono rilevare nell'aspetto delle superfici, nello spessore del rilievo, nella nettezza dell'incisione. Il nichelio, infatti, è un metallo molto malleabile che permette una perfetta coniazione; l'acmonital, invece, è molto duro e coniabile con difficoltà, usando pressioni molto più alte di quelle consuete. Pertanto, il rilievo delle monete di acmonital appare più modesto e meno netto e le superfici appaiono più chiare e legermente più opache [D'Incerti 1973, pp. 247-248]. Per le monete da 1 lira di acmonital, del tipo "Aquila romana", il potere liberatorio, per i pagamenti tra privati, fu fissato a 50 lire [MdF 1940, p. 59, tab. II]. Le monete di acmonital da 1 lira, del tipo "Aquila romana" del 2° tipo, furono coniate dal 1939 al 1943, complessivamente, in 77.777.000 pezzi, per un totale di 77.777.000 lire [Gigante 2016, p. 156]. da: https://catalogogigante.it/monete-italiane/regno-ditalia/vittorio-emanuele-iii-di-savoia-1936-1943-re-e-imperatore/1-lira-aquila-romana-2-tipo-26.7-mm-7.84-8.16-g-ac/moneta?mpe=2&aal=2-1081-773-0&tip=773-161-2-1533-13&cnu=1627 buona lettura.
    1 punto
  18. È una moneta del 1647 che ha fatto il suo dovere . Ha solo un Valore storico inestimabile, Conservala con cura e forse sarà l'inizio di una grande raccolta. Un caro saluto, Rocco.
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  19. Stiamo -appunto- parlando di dieci anni fa! L’occasione potrebbe proprio essere rappresentata dall’uscita del nuovo lavoro di Bankitalia per ritornare nuovamente sulla questione. Del resto, anche la interrogazione parlamentare non ha avuto riscontro, sebbene anche sollecitata. La petizione (legittimamente prevista dal ns. ordinamento) sarebbe del tutto lecita, senza costi, e potrebbe coinvolgere molti richiedenti.
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  20. Buonasera, sempre a proposito delle ribattiture riguardanti le aquile nello stemma degli Aragona di Sicilia... Non è cosa rara osservare delle semplici ribattiture che interessano entrambe le aquile (o anche una sola), ma queste sono sempre battute e ribattute in posizione corretta e cioè, con le ali all'insù. Al contrario, in altri rarissimi casi, le due aquile sembrerebbero punzonate prima in modo corretto e poi capovolte (vedi Piastra 1834 di cui sopra). Oggi, condivido le scansioni di altre due mie Piastre (1858 e 1859) dove ho riscontrato delle "insolite" ribattiture e cioè, delle aquile che sembrerebbero punzonate prima in posizione "capovolta" e poi ripunzonate in "posizione corretta" - come se ci fosse stata per l'appunto, una sorta di "correzione" - ovvero, l'opposto di ciò che si pensa che sia accaduto per il conio della Piastra 1834, dove si ipotizza che il successivo capovolgimento delle aquile, possa essere riconducibile ad un atto voluto, che in araldica simboleggia la fine di un Regno. Su entrambe le Piastre, possiamo osservare anche delle altre ribattiture, come ad esempio, i tre gigli di Francia sulla palla dello stemma dei Medici, etc.
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  21. La C del Corner dovrebbe essere questa: Simile a questo?
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  22. Sono belle notizie che arrivano da un Convegno diventato ormai un riferimento della Penisola. Ho avuto modo di ascoltare in rete la conferenza dell’ottimo Vincenzo Castelli sul suo recente libro “ Le monete di Siena “, libro che reputo importante e che mi sento di consigliare.
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  23. Con i grossi e anche con i soldini di Foscari purtroppo capita che le iniziali dei massari non siano chiare. Anch'io ho un grossetto dove la prima iniziale è ben leggibile e la seconda no. Per identificarlo sono andato per esclusione. Arka Diligite iustitiam
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  24. Vino, birra, wodka? Nasdrovje! Non essendocene una del 1908, rimane solo l'opzione del 1898 Г. , 5 rubli Nicola II https://en.numista.com/catalogue/pieces20953.html Njk
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  25. Grazie, pare proprio questa peccato solo lo stato grazie ancoraaa
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  26. Mi spiace, più di così non saprei come aiutarla. Questo forum è già uno dei posti più consigliabili dove rivolgersi. Io, in tutta onestà e senza offesa, le consiglierei di lasciar perdere: io ricevessi quell'oggetto lo butterei nel cestino. Se Le piacciono gli oggetti antichi e ricchi di storia, si compri una bella moneta, o una banconota: anche con pochi Euro si possono avere pezzi che permettono di avventurarsi in un mondo di approfondimenti
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  27. È molto interessante... purtroppo la corrispondenza of prisoner of war è un capitolo a se. La busta è di un internato prigioniero negli USA, indirizzata a Napoli, con annullo di partenza di New York del 9 settembre 1943. . con annullo di franchigia 'postage free'. + Annulli di US CENSORSHIP rotondi con numero identificativo dei censori , c'è ne sono tre. Gli annulli tedeschi non sappiamo se sono stati apposti a Napoli, infatti Napoli il 30 settembre 1943 fu liberata, se sono stati apposti a Napoli questo è successo poco prima della il liberazione. Non so se esista una catalogazione, o almeno se esiste io non ne sono in possesso. Su eBay di queste cose vedo prezzi a 10 15 €. su aste ci sono cose anche a 200$ , ma non saprei dire il motivo della rarità. Mi spiace.
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  28. Grazie mille Beppe. ...e forse hai ragione 😂. Interessa! Grazie mille Genny, non la conoscevo. Un saluto Raffaele.
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  29. Buona Domenica, Complimenti Raffaele @Raff82 per l'acquisizione di questo Mezzo Tornese 1854 che si configura come una vera scoperta nella monetazione Borbonica. L'avevo visto in vendita sul noto sito e pensavo fosse la moneta R2 descritta dal Gigante (N. 323a ) del 3°Tipo, invece si tratta della N. 321 del 2° tipo – R5 -, riportata dallo stesso Manuale “ ...che risulta non essere stata offerta in nessuna vendita “ ( e della quale non esistono foto). Scrive Lorenzo @LOBU: mi sembra che questa tua seconda ipotesi sia quella più attendibile. Ho fatto un raffronto tra la tua moneta e le tipologie 2 e 3. Mi sembra chiaro che la moneta sia del Tipo 2 ( R5 ). Tipo 2 N.321 - Gigante 2024 Tipo 3 N.323a - Gigante 2024 Infine, mi sia concessa un'amara constatazione: è un peccato che il tuo interessantissimo post nel quale chiedi opinioni, abbia ottenuto solo un paio di risposte. Forse è il caso di postare la solita patacca moderna, magari ben fatta, tanto per vedere l'effetto che fa. Saluti, Beppe
    1 punto
  30. Spesi 10 euro, ma per 10 esemplari di 500 lire Mercurio ne è valsa la pena! Il venditore di tutt'altro non sapeva che farsene, ed io non potevo di certo lasciarli lì a prendere polvere! Anche se ho già da molto tempo la serie completa (1974-76-79) in fds questi con i numeri consecutivi mi potrebbero servire in futuro in blocco per uno scambio, magari con qualcosa che costa una trentina di euro conservazione quasiFDS-FDS
    1 punto
  31. Ciao, giusto per farsi un'idea il foglio da 40 esemplari da un dollaro è proposto in vendita su ebay Canada a 265 dollari canadesi (circa 180 euro), per il 10 dollari Bahamas non saprei.
    1 punto
  32. Quella belga è un pò corrosa ma sempre meglio di niente, l'avevo trovata in ciotola tempo fa. Utilizzarono i tondelli del Lincoln cent produzione 1943-44
    1 punto
  33. Ma non avevi letto l'indizio? In base alla discussione postata (Tessera dell'olio) personalmente non ci sarei mai arrivato perchè pensavo ad una moneta e non ad una tessera, lì sono veramente completamente digiuno. Tu che sei invece un quasi-tuttologo di numisaltro ti doveva venire in mente subito! 🍽️ sale, olio e peperoncino! 🧂🍾🌶️ anzichè andare a Praga!
    1 punto
  34. Ciao... è presa da internet: https://www.georgewashingtoninauguralbuttons.com/1777-1783rattlesnake-buttonsand-later-dateamerican-patriot-buttons/
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  35. Buongiorno, Grazie mille @gennydbmoney. Grazie mille anche a te Lorenzo. Un saluto Raffaele.
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  36. Di nulla. I Greci usavano come numeri le lettere e hanno integrato il loro alfabeto con tre lettere dell’alfabeto arcaico di valore numerale 6 (Stigma), 90 (Coppa) e 900 (Samp) allo scopo di sistemare le unità, le decine e le centinaia. apollonia
    1 punto
  37. Ciao, è sempre bene non riaprire discussioni molto vecchie, ti consiglio di postare il tuo sesterzio con foto fronte e retro, diametro e peso, nella sezione "Richiesta identificazioni" così troverai qualcuno che potrà aiutarti 🙂
    1 punto
  38. Assomiglia un po a questo.....
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  39. Non ti resta che acquistarlo, così dopo averla stuzzicata soddisferai la nostra curiosità. Naturalmente hai tutto il mio appoggio morale ,per quello economico dovrai fartene una ragione ,sono l' ultimo esponente del glorioso lignaggio evolutivo del Tyrannosaurus Rex...😁
    1 punto
  40. Buongiorno...prego, è un piacere. Cmq è Ag 925....se è fedele al peso del originale, son 25 grammi...alla quotazione odierna poco più di 12 euro....io la venderei con scatola e tutto e se trovi chi colleziona anche riproduzioni, qualcosina in più lo fai. Saluti. Cristiano.
    1 punto
  41. Sul CNI le parole vengono in ogni caso divise. Quindi è proprio il 116. Arka Sul Papadopoli la trovi nel vol. II a pag. 285 n. 61. Arka Diligite iustitiam
    1 punto
  42. Perché l’asta ha le sue regole e i commercianti le loro. Noi siamo attori in prima persona ,e acquistiamo in prima persona quello che vendiamo, le aste lavorano come mediatori di materiali non propri ( per legge NON possono vendere materiali di loro proprietà ) quindi è sufficiente che certifichino a te che te l’hanno venduta loro e che , per quanto da loro verificato, il bene ha una provenienza lecita e riconducibile ad un conferente.. Poi , in caso di richieste, informeranno la AG relativamente al conferente . E la danza ricomincia da qui
    1 punto
  43. CIAO. Questa è la storia di una favola di monete unica. Ho mostrato due video musicali come esempi di sfumature vere e false. Un esempio dalla vita. Adoro le vecchie case italiane. In queste case c'è sempre una stanza dipinta di rosso cardinale. Volevo affittare una casa. Visitando la casa ho visto un finto colore rosso che dava fastidio. Me lo hanno spiegato i proprietari. I polacchi hanno fatto delle riparazioni, non capiscono la differenza nelle sfumature dei cardinali. C'è un'analogia con queste monete)) Queste storie sugli esemplari unici di prova sono fatte per acquirenti stranieri. I proprietari dell'azienda che produce queste monete provengono uno dalla Bielorussia, l'altro da Israele.)))
    1 punto
  44. Ho inserito il volume digitalizzato nella biblioteca numismatica del forum:
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  45. Questa la seconda.
    1 punto
  46. Condivido le mie per confronto.
    1 punto
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