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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/03/24 in tutte le aree
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Un caro saluto a tutti. Napoletana di oggi è un nominale da Un Tornese e Mezzo, difficili da trovare in buona conservazione e con un bel metallo color cuoio. Di seguito un esemplare del 1844, simbolo stella a 5 punte. Buona collezione.7 punti
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Bello! E io non sarei io se adesso non cominciassi con tutt'un'altra cosa che però tutto sommato rientra nella discussione. Una tecnica similie alla filigrana si è sviluppata in Europa nel XIX secolo - anche se la leggenda racconta sia cinese ed assai più antica - quella della litofania. Il principio è simile: in base allo spessore dello strato del materiale filtra più o meno luce che risulta in un'immagine, anche molto ben definita. Partendo anche da una foto si possono ottenere industrialmente ottime immagini assai dettagliate ed io nel mio piccolo faccio con la mia stampante 3D ciò che posso: - il lato esterno - il lato esterno se retroilluminato - il retro, in "positivo" Qui abbiamo uno spessore anche di diversi millimetri (in teoria fino a che il materiale non fa più filtrare la luce), sulla carta(moneta) naturalmente questo spessore è notevolmente ridotto, il che fa la cosa anche più spettacolare, in quanto si tratta di strati sottilissimi che fanno la differenza. 1:0 per le banconote! 😁 Ciau, Njk ========== Per saperne di più: https://it.wikipedia.org/wiki/Litofania6 punti
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Buongiorno, in questo questo video la Dott.ssa Franca Maria Vanni, Curatrice del percorso espositivo della Sezione Numismatica della Fondazione Ivan Bruschi, ci parla di un aspetto inedito e curioso legato alla cartamoneta: la carta utilizzata per produrre le banconote. Gli esemplari presenti nel filmato fanno parte della collezione di proprietà di UBI Banca esposta presso il Palazzo della Fonte. Un inedito percorso espositivo che comprende sia la presentazione delle monete metalliche e delle medaglie della collezione Bruschi, sia la sistemazione in ordine cronologico della sezione italiana della collezione di cartamoneta, che per estensione temporale e territoriale detiene nel suo complesso uno dei primissimi posti tra le collezioni di tutta Italia. I biglietti dell’area italiana della raccolta di cartamoneta esposti sono in tutto 1.450 esemplari, rispetto agli oltre 9.000 di cui si compone l’intera collezione, tra i quali biglietti delle Regie Finanze di Torino, che furono la prima cartamoneta in circolazione nella nostra penisola, la cartamoneta di emergenza e i biglietti emessi dalle banche in attività prima della fondazione della Banca d’Italia: Un altro aspetto poco conosciuto legato alla cartamoneta è la filigrana: Buona visione a tutti numys5 punti
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Concordo con quanto detto sopra, per completezza metto di seguito un esemplare autentico in mio possesso per riferimento: Roma, 103-111, RIC 98, 3.39g x 19mm Al D/ IMP TRAIANO AVG GER DAC P M TR P; busto laureato e drappeggiato su spalla sinistra Al R/ COS V P P S P Q R OPTIMO PRINC; DAC CAP; la Dacia sconfitta3 punti
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Si possono elencare le nobili e importanti cause? Sono davvero curioso In fondo la nota 56 riguarda solo una trentina di milioni di euro buttati in un barile..massì..siamo ricchi in Italia..quisquilie...3 punti
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Buongiorno. La moneta risulta censita ed inserita nel volume III , pag. 273 n°526 de: LE MONETE E LE BOLLE PLUMBEE PONTIFICIE DEL MEDAGLIERE VATICANO di Camillo Serafini. Buona domenica a tutti! Michele.3 punti
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Speriamo lo sia per tanti.😊 Mi chiedo cosa direbbero di questa vicenda i vari Pagani, d'Incerti e Traina ma, forse, uomini di quella tempra non perderebbero neanche tempo a discutere con quelli che fanno finta di non capire.2 punti
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Ah ah ti ringrazio per la stima Vel Le Gote sono state un forte interesse ( e anche le Visigote) poi sono arrivate le biondone longobarde e hanno spazzato via tutto. A causa loro ho perso i miei beni e mia moglie mi ha cacciato di casa. Oggi sono povero … ma felice 😀2 punti
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Ciao @Vel Saties , il Ladich attribuisce questa moneta a Teodorico in due tipologie : 127- R3 e 128- R , zecca di Ravenna . La moneta in asta sembra appartenere al tipo 127 piu' rara , in quanto non sono presenti i DOT prima e in mezzo alle XX in esergo . Per quando riguarda l' annotazione : "beni in uso temporaneo" , immagino si riferisca alla casa d' asta , non al compratore , in quanto ne sono i momentanei possessori , forse perche' e' stata affidata loro per la vendita da terza persona , proprietaria del bene monetario . Probabilmente la casa d' asta adotta questa dicitura per monete classiche particolarmente rare soggette a tutela archeologica .2 punti
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Ringrazio Alberto @Litra68 e tutti gli utenti che condividono i loro pezzi. Questo ci dà la possibilità di confrontare e scoprire nuovi conii e di conseguenza varianti a noi ad oggi sconosciute. Osservando questo 5 Tornesi del 1858 e confrontandolo con i miei due esemplari dello stesso millesimo, quello che mi è apparso evidente è stata la differenza dello spessore nella dicitura TORNESI. Se non ricordo male, questo diverso spessore nelle lettere lo riscontriamo nei 5 Tornesi dal 1857 fino al 1859, mentre venne utilizzato fino al 1854. Quindi presumo sia stato utilizzato e modificato in zecca un conio madre di un 5 Tornesi del 1854 ( numeri grandi). E se si osserva la parte sinistra del numero 8 si intravede la punta del 4 Di seguito le due diciture TORNESI, il primo è quello condiviso da Alberto, il secondo è di un mio esemplare, è evidente il diverso spessore nelle lettere. Un caro saluto, Rocco.2 punti
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Ciao Fausto Moneta interessante e, secondo me, inedita! Partiamo dal presupposto che non è Carlo I ma Carlo Il... Al diritto si legge e si può intuire (C) AROLV (S) II DVX (SABA) interessante la crocetta sotto il FERT... Al rovescio (MARCHIO) + IN + ITA (+) M + S crocetta in quarto cantone... Dopo essermi preso il tempo di studiarlo un poco propendo per un quarto del I tipo Cudazzo 478, simile al 478e che porta le sigle di Cornavin, mentre questo ha le sigle MS (inedite per questa tipologia) sono di Giacomo Sabatier a Montluel... La crocetta sotto il FERT ci può stare in questa tipologia in cui si possono trovare vari segni in esergo come il punto per il 478b che è la stessa interpunzonatura del rovescio come qui le crocette... Spero di essere stato chiaro, vorrei anche conferme o correzioni da chi legge, intanto preparo un posto sul catalogo per inserire questo inedito...2 punti
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Buonasera a tutti, oggi ho avuto un po di tempo per le mie monete, queste che vi mostro le ho riunite in un simpatico vassoio, un vassoio di fortuna, per fotografarle insieme. Volendo potremmo definirla una mini collezione. Saluti Alberto2 punti
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FIRENZE BASILICA SANTUARIO DELLA SANTISSIMA ANNUNZIATA Per documentarsi sulla storia: https://it.wikipedia.org/wiki/Basilica_della_Santissima_Annunziata1 punto
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Buonasera, essendo totalmente crudo in materia, chiedo pareri e informazioni in merito a questo gettone in mio possesso. La curiosità mi sorge più che altro poichè ho visto che alcuni rivenditori lo vendono anche a cifre discrete.1 punto
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Direttamente dall’asta Kunker odierna, Lotto 7436 Ludwig der Fromme, 814-840. Denar 819/822, Venedig. 1,22 g. +HLVDOVVICVS IMP Kreuz//+VEN / ECIAS. Biaggi 2746 (R2); Depeyrot 1116 D; M./G. 456. Hübsche Patina, vorzüglich1 punto
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Sear 1889 follis anonimo classe I del periodo di Niceforo III, 7 gennaio 1078 – 1 aprile 10811 punto
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Da una vecchia pubblicazione, i telamoni del tempio di Zeus olimpio ad Agrigento, come li vidi sul sito e nel museo, 52 anni or sono .1 punto
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A meno che non siano in assoluto FDC (nuovissime, perfette come appena fatte), usale per il carrello del supermercato petronius1 punto
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Salve a tutti! Guardando la classificazione di questo grosso minore da un soldo della Repubblica di Pisa, ho notato che gli esemplari che presentano sul D il simbolo del nicchio sono 2 ovvero: A.III.6u. che sul rovescio riporta la legenda :+FRIMP: - :ERATOR: A.III.6v. che sul rovescio riporta la legenda :+FRIMPE: - :RATOR: L'esemplare in questione che vi mostro invece riporta la legenda sul rovescio :+FRIMPER: - :ATOR: Mi chiedevo se qualcuno di voi ne sia in possesso oppure se si tratta di un inedito non ancora classificato? @monbalda magari lei mi saprà dire qualcosa in più a riguardo. Grazie1 punto
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Buona Domenica a tutti, Vi ringrazio per le risposte e le vostre graditissime opinioni. Spero di non essere noioso ma oggi ho ri-fotografato la moneta ( le foto precedenti erano dell'Asta). La data l'ho fotografata con luci diverse. Sinceramente non mi sono fatto un'idea precisa. Nell'asta mi sembra fosse descritta come 8 su 7 ( ma dovrei cercare ). Grazie e Saluti Beppe1 punto
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Antico ciondolo a forma di medaglione ovale apribile. Dimensioni: 50 x 38 mm; altezza 10 mm. Peso 43,4 g. Alloggio interno c. 45 x 35 mm per ospitare cimeli, ricordi, ceneri, foto, ecc. Fondo liscio. Chiusura a incastro. apollonia1 punto
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RAPALLO SANTUARIO BASILICA NOSTRA SIGNORA DI MONTALLEGRO Nel luglio del 1557 la Madonna appare a un contadino, chiamato Giovanni Chichizola e pronunziò poche parole "Và e dì ai Rapallesi che io voglio essere onorata qui", e come prova lasciò un quadretto di arte bizantina raffigurante "il transito di Maria Santissima". Per documentarsi: https://it.wikipedia.org/wiki/Santuario_di_Nostra_Signora_di_Montallegro1 punto
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Poppe e banconote Non credo che sia possibile che nessuno si è accorto della rarissima variante sul 500 lire mietitrice post #551 punto
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Ciao, la prima sembrerebbe in alluminio, ma in ogni caso imita grossolanamente un 10 scudi in oro, questa moneta del link: 10 Scudi - Victor Amadeus I - Duchy of Savoy – Numista La seconda la trovi proprio qui cerchiata in rosso. La riproduzione n. 12 di quest'immagine1 punto
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El Caño Archaeological Park El Caño is one of Panama's most important archaeological sites, located in the area surrounding the location of El Caño. Over the course of the last century archaeologists have been discovering several pre-Columbian burial sites at this location that are believed to date between 700 and 1000 AD.[1] These burial sites have helped researchers gain a better understanding of the dynamic system of the Hierarchical (Hierarchy) chiefdom-based societies created by the people who lived in this region of Central America before contact with Europeans. View of the funeral burials found in El Caño. History of archaeological work in El Caño The first discovery at El Caño was made in 1925 when an American adventurer named Hyatt Verrill dug up three skeletons in the area. Verril was attracted to the area after finding several unusually shaped rocks (which would turn out to be ancient monoliths) sticking out of the ground while he was walking along the banks of the Rio Grande River (in Panama). After his discovery Verril reported the site's location to several archaeologists in the United States, but was promptly ignored. Even though archaeologists would be finding extraordinary artifacts made of gold and other precious materials just a few miles away in Sitio Conte throughout the 1930s and 1940s, there was no formal investigation ever launched at El Caño until the 1970s.[2] The 1970s The first formal investigation of a claimed burial site located at El Caño was conducted by a group of American archaeologists who were researching the written accounts from early Spanish Conquistadors. According to many of the Spanish accounts, while travelling through this region they made contact with a group of people who lived in a society ruled by a small number of elites and created magnificent forms of gold work. In later Spanish accounts of the battles against these indigenous people, it was noted by Spanish soldiers that the higher elites of these societies differentiated themselves from lower ranks by wearing golden chest plates and other forms of jewelry as they fought in battle. Spanish explorers claimed that there were countless number of stories from the indigenous population telling of ceremonial burial sites that laid along the river, many of which held the bodies of priest and other high elites who were adorned with golden chest plates and other golden artifacts. According to one story written throughout the time of Spanish occupation, it was reported that a group of Spaniards discovered one of these graves and looted 335 pounds of gold objects.[2] After a considerable amount of excavating at El Caño during the 1970s, archaeologists only found the remains of 16 individuals. No one ever discovered any large volumes of gold-filled graves like the Spanish had talked about in their written accounts. In 1979 archaeological work in this region of Panama dropped significantly due to the rise of Panama's Democratic Revolutionary Party and a change of politics that swept across the nation. Although some archaeology continued in Panama throughout the 1980s, the interest in the artifacts found at El Caño was not enough to keep scientists at the site. Work at El Caño ceased and would not resume until the mid-1990s.[3] The 1990s and surveying the site After the collapse of the Soviet Union in 1991 and Panama's 1994 election of a new president (Ernesto Pérez Balladares), the relationship between the United States and Panama improved enough for archaeological work to resume at sites that had been abandoned and neglected for 15 years.[3] Although there had been some talks of resuming excavation at El Caño many archaeologists continued to be content with the information that they obtained during the 1970s. In the early 2000s an archaeologist named Julia Mayo who had previously been working at the neighboring site of Sitio Conte decided to launch a formal re-investigation of El Caño. Mayo believed that the people who lived at El Caño may have been a branch of the Sitio Conte Culture that Harvard archaeologist Samuel Kirkland Lothrop theorized in a report written in 1937.[2] 2005 Stone monoliths found around El Caño, Panama. These monoliths are similar to the ones that originally prompted Hyatt Verrill to dig up three pre-Columbine graves along the Rio Grande River (Panama). In 2005 Mayo launched a ground survey using electrical surveying technology that had never been used at the site. Their main goal was to determine if there actually were any burial sites at El Caño, and if there were burial sites at El Caño they wanted to know how much area the burial sites took up. Using transient electromagnetics, a team of geologists found several sets of circular magnetic anomalies at the base of several earthen mounds. Many of these anomalies were specifically located in coordination to where rain runoff had eroded away the sides of the lower portions of the mounds.[4] After two years the information gathered through the survey determined that there was a clear circular outline of disturbance in the landscape that looked to contain the burials of Pre-Columbian people. This area was found among a series of stone monoliths and statues, and it was recorded to be approximately 250 feet (80 meters) in diameter.[5] First excavation in 2008 After the survey, Mayo and a team of archaeologists from the Smithsonian Tropical Research Institute located in Panama City spent some time going over the information they obtained and forming a base of questions for their research at the site. In 2008 Mayo's team began their first excavation at El Caño (after 29 years of the site being abandoned). Not long after they started excavating they discovered the body of a high elite warrior dressed in golden breastplates and adorned with jewelry made of golden beads.[5] 2011 As work continued on the excavation at El Caño, news began to spread rapidly about the discoveries being made at the site. The excitement in the region built up rapidly and in 2011 the project received large contributions from the Panamanian Government and National Geographic. This allowed Mayo and her team to start a new excavation pit. In this new pit they would find the biggest discovery currently at El Caño. Here they found the body of warrior chief adorned in gold artifacts while laying atop 25 specifically arranged bodies of other individuals.[5] El Caño's archaeology as of 2016 As of 2016, archaeology work is still being carried out at the burial sites located at El Caño and many spectacular artifacts are still being pulled out of the ground. Archaeologists who have worked on the site believe that even though there have been many great discoveries, scientists have hardly scratched the surface of what El Caño can offer to the scientific world. It has also brought academics of all fields of study to question several other places in the surrounding area that have been speculated to contain archaeological sites that have never been investigated. The rise of tourism in El Caño The skeletons placed in the excavation pit are meant to give visitors a perception where things were located when archaeologist were digging. Although the discovery of the burial sites at El Caño have contributed a lot to the academic world, it has also done a lot to change the economics of the region. The discovery at El Caño has become something that is celebrated among members of the local population and the rest of Panama. The discovery of golden artifacts and the pre-Columbine tombs have aroused the interest of people worldwide. People who feel captivated by the concept of adventure have begun to travel to El Caño so they can feel the excitement of discovery. In recent years tourism has been rising in El Caño and today the local population have worked with Archaeologist to create a small archaeological park that people can visit.[6] Visitors to the park can have the opportunity to walk along several paths that take them through the archaeological site. They can also get the opportunity to visit the 2011 excavation pit where the warrior chief was discovered, it now resides inside a constructed building to protect it from the elements. Archaeologists have taken the liberty to place several of the encased skeletons found at the site back into the pit in order give visitors a perspective on how the pit looked when it was being excavated. If visitors want more information they can also go to the visitor center which holds a museum that contains artifacts found on the site. It has become so important to the region that it is often advertised in tour programs and online advertisements.[6] References ^ Martín Seijo, M.; Torné, J. Mayo; Torné, C. Mayo; Huerta, R. Piqué i. (June 3–16, 2007). "Forest Resources, Chiefdoms and Mortuary Practices in the Neotropics: Preliminary Archaeobotanical Analysis from El Caño Funerary Complex (Coclé Province, Panamá)". EGU General Assembly Conference Abstracts. EGU General Assembly: 2312. Bibcode:2012EGUGA..14.2312M. ^ Jump up to:a b c Williams, A. "Panama's Nata Chiefs". National Geographic. Archived from the original on January 8, 2012. ^ Jump up to:a b Domínguez, Jorge (1998). "Democratic transition in Central America and Panama" (PDF). Democratic Politics in Latin America and the Caribbean. ^ Mojica, A (2014). "Investigating Pre-Columbian Ceremonial Features at El Caño Archaeological Site, Panama, through Geophysical Surveys". Near Surface Geoscience 2014 - 20th European Meeting of Environmental and Engineering Geophysics. doi:10.3997/2214-4609.20141971. ISBN 978-94-6282-027-2. ^ Jump up to:a b c Owen, James. ""Golden Chief" Tomb Treasure Yields Clues to Unnamed Civilization". National Geographic News. National Geographic. Archived from the original on December 23, 2011. ^ Jump up to:a b Vallecillos, Milagro (2005). "Discovering the mystery of Panama's Stonehenge". The Visitor Panama. Focus Publications. https://en.m.wikipedia.org/wiki/El_Caño_Archaeological_Park1 punto
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Ciao Genny, Certo potrebbe essere perché no, i punti che hai cerchiato in rosso coincidono e se aggiungiamo anche il punto in alto a destra dovrebbe tornare tutto. Un saluto Raffaele.1 punto
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Apri due nuovi topic distinti, uno per moneta, e oltre alle foto aggiungi per ognuna diametro e peso. Se ti attacchi in coda ad un topic esistente, aperto da qualcun altro per tutt'altro genere di moneta, non ti risponderà nessuno e si farà solo confusione nel forum...1 punto
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Ci sono infiniti modi di incappare in quelle cose, a volte basta una semplice telefonata verso un personaggio attenzionato … non è che se capita di avere visite mattiniere devi essere un delinquente per esclusione…tante volte ci si incappa senza essere colpevoli di nulla o pur non essendo protagonisti di niente di illegale… sappiamo cosa facciamo noi, ma non sempre possiamo sapere cosa combina chi frequentiamo, anche occasionalmente o per altre ragioni.1 punto
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Dal momento che sto pubblicando insieme tutte le mie monete che presentano il "DOPPIO PUNTO", mi sembra opportuno aggiungere anche la foto della diciottesima (piastra 1856 con doppio punto in orizzontale dopo "HIER"), della cui variante solo oggi ho preso consapevolezza. Ringrazio e saluto tutti cordialmente.1 punto
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Ecco la pescata di oggi al mercatino: 2 lire 1970 2 centesimi 1861 ( già c’è l’avevo ma questa è messa un po’ meglio ) 2 centesimi 1900 2 non so cosa del 1896, credo del Ungheria 10 cent 1979 dell’Olanda (è proprio minuscola)1 punto
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Considerando che i giri di parole non mi garbano, considero che "disco rotto" sia rivolto a me: non si preoccupi, considero un complimento "fare stecca" in mezzo a certi cori... Come al solito, parole tante (e su tutto) ma fatti zero: attendo ancora di sapere cosa hanno fatto la SNI e i NIP per affrontare la questione della "Nota 56". Al momento mi risulta un bel niente. Lieto come sempre di essere smentito con fatti e documenti.1 punto
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Salve. Pubblico la foto di una piastra 120 gran 1856 con, al dritto, 8 della data ribattuto e, al rovescio, aquile capovolte e doppio punto in orizzontale dopo HIER". Saluti. Scusate per l'impaginazione non corretta. Comunque, dalla foto si deduce che la piastra è del 1856...1 punto
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Grazie ad un esperto di settore mi è stato suggerito questo: "La sua moneta è effettivamente un denario normanno. [...]. Una moneta simile al suo denario è stata pubblicata nella Revue Numismatique, 1979, n° 14, pl. XIX e riprodotta nell'opera di Dominique Legros, al n° 325, p. 154. Si tratta di un denario molto raro. Nell'esemplare del 1979 la croce a ore 6 non è visibile, essendo l'esemplare in cattiva conservazione. facendo una piccola ricerca la pubblicazione si reperisce, la moneta rappresentata è questa: Non esattamente la stessa moneta ma adesso molto vicina. Pare che l'intuizione di @mariov60 sia giusta. Grazie a tutti, Alessandro1 punto
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Il Volume II è anche online: https://rpc.ashmus.ox.ac.uk/coins/2/1652 Per quanto riguarda il cartaceo la descrizione è a pagina 241 del volume I, l'immagine si trova alla tavola 75 del volume II.1 punto
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Ringrazio il CNT per l'organizzazione, i partecipanti e l'amico Tiziano @Parpajola per le foto.1 punto
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Buon giorno, Vi presento Il XIV volume del C.N.R.L., “Lo status di prigioniero di guerra e le “monete” dei campi di prigionia. Presentazione di alcuni inediti dei token australiani della II Guerra Mondiale”, scritto da Stefano Fabrizio, conta 168 pagine, in carattere Times New Roman n. 12, è stato stampato in 100 copie a colori, su carta opaca da 120 gr, in formato A5; contiene 105 figure a colori delle quali ben 78 riproducono gettoni e biglietti in uso nei campi di prigionia. La copertina è 4+4 su carta patinata opaca da gr. 300 plastificata, con allestimento in brossura e cucitura in filorefe Le copie saranno disponibili alla vendita entro gli inizi di marzo 2024, intanto potrete prenotarle attraverso la mail in fondo alla pagina. Il suo costo è di: € 10,00 più eventuali Spese Postali Il volume offre una rassegna storica su quale sia stato il trattamento subito dai prigionieri di guerra, dagli albori della civiltà fino ai tempi moderni. Vengono poi analizzate le emissioni per i Campi di Prigionia. Successivamente, l’attenzione si focalizza sulla monetazione dei Campi di prigionia Australiani della II Guerra Mondiale e vengono presentate delle nuove varianti non censite in letteratura. Il lavoro, basato su un’attenta e ricca ricerca bibliografica e di fonti storiche, offre un’affascinante narrazione storica che trae spunto e si intreccia con vicende familiari. Dalla “Premessa”, scritta da Stefano Fabrizio, si riporta un brano esplicativo "Una decina di anni fa ho acquistato un gettone (Token) usato nei campi di prigionia australiani durante la II Guerra Mondiale. Si tratta di una moneta in ottone, dal diametro di 20,3 mm, peso di 3,58 gr, con un foro centrale di 4,5 mm, bordo liscio, che al Dritto riporta la scritta “INTERNMENT CAMPS”, con le due parole intervallate da due serie di tre globetti, e, sotto la scritta, una ghirlanda come decorazione, il tutto racchiuso tra due cerchi perlinati e che al Rovescio riporta la scritta “ONE PENNY”, con le due parole intervallate da due serie di tre globetti, e, sotto la scritta, una ghirlanda come decorazione, il tutto racchiuso tra due cerchi perlinati…" Se interessati contattare via mail: [email protected] Saluti Eliodoro1 punto
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Buona domenica a tutti. Non so voi, ma io ogni volta che aggiungo un pezzo in raccolta mi piace vederle così: Anno 1816 Le faccio conoscere 😃1 punto
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Se te lo ha detto il collega allora è un'altra cosa. Anche a Verona era stato detto che erano armati e non era vero. Non cambia la gravità di quanto accaduto, ma nel caso di Verona un conto è un furto con destrezza altro una rapina a mano armata. Per Piacenza attendiamo chiarimenti. Concordo. Assieme a diversi colleghi stiamo preparando una serie di richiesta SENSATE e FATTIBILI ai vari organizzatori dei convegni. Se non dovessero essere accolte NON ANDREMO AI CONVEGNI e lo faremo sapere a TUTTI perchè siamo stanchi di essere spennati dai vari organizzatori a fronte di servizi modesti per non dire INESISTENTI!!!!1 punto
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