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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/19/24 in tutte le aree

  1. 4 punti
  2. Gentili Amici, nel sistemare ed ammirare parte della mia collezione, mi è venuta voglia di condividere con Voi i denari e gli antoniniani di quel "fetentone" di Caracalla........ Spero apprezziate....... Un abbraccio a tutti !!! Mario P.S. Non sono bravo a far foto !!!
    3 punti
  3. tutte le puntate finali delle stagioni di Lost avevano meno cliffhanger... quindi ricapitolando se ho bene inteso: 1) acquistata per 250€ come dubbia 2) data per falsa qui da molti 3) periziata da Felsinea come autentica 4) giudicata come falsa da qualche altro esperto dal vivo 5) mandata a Ngc che la giudica buona avendola in mano 6) dopo una telefonata la NGC la giudica falsa senza averla in mano 7) dopo la grezza del cambio di giudizio senza averla in mano dopo una semplice telefonata, NGC cambia ancora il giudizio e la segnala ufficialmente come NO DECISION 8 ) viene data a un mercante usa che la fa slabbare da PCGS come buona 9) viene inserita in asta Heritage come buona chiusa pcgs 10) viene ritirata dall'asta su richiesta del proprietario dopo alcuni importanti insegnamenti di vita scritti su un post di un gruppo di Facebook 11) viene rimandata da Heritage a Pcgs che la apre, la analizza, la rivaluta e la richiude come Extra Fine 40 autentica... Ragazzo, tu puoi dare materiale a Christie, ma non l'asta omonima , ma la scrittrice di thriller Agatha!!! Che storia fantastica...
    3 punti
  4. Nel caso specifico dell'emissione postata dall'amico @Guysimpsons, quello è più o meno il prezzo reale di mercato di quella serie, come pure diamo per scontato che il pregio collezionistico, e di conseguenza pecuniario, di un determinato oggetto collezionato dai frequentatori di questa comunità virtuale ha le sue non poche variabili. Ma veniamo al dunque: questa serie ha si pregio collezionistico, ma non in condizioni MNH, cioè nuova, ma ha pregio se è viaggiato. Sebbene abbia una tiratura piuttosto esigua rispetto alle altre del suo periodo, la sua particolarità sta nell'essere il francobollo della Repubblica Italiana con la più corta validità postale, che è di soli 28 giorni e di conseguenza molto ricercato nell'assolvimento del suo dovere, gioia dei puristi della filatelia. Di seguito allego scheda di catalogo ( la colonna di destra delle quotazioni è quella dell'usato ). Per quanto riguarda la situazione della filatelia in generale, è vero che è sottotono, ma è viva e vegeta. Di sicuro si possono spuntare aggiudicazioni migliori nelle varie aste, ma provate ad acquistare il periodo ruota nella sua forma più completa, comprensiva di tutti i servizi postali e che alimentano il pregio collezionistico, sono sicuro che dello stipendio non vi rimarrà molto. 😅
    3 punti
  5. 3 punti
  6. Salve. Condivido due piastre 12 carlini Gioacchino Napoleone Murat, la prima datata 1809, la seconda 1810. Le pubblico anche per avere riscontri sulla loro autenticità e su eventuali varianti. Io le ho attribuite, rispettivamente, al n. 405 ed al n. 406, pag.241, del volume del Magliocca sulle monete di Napoli 1674/1860. Ringrazio per l'attenzione. Saluti.
    2 punti
  7. Carissimi, condivido foto di una cartolina di famiglia e chiedo maggiori informazioni a chiunque mi riesca ad aiutare! Ringrazio in anticipo
    2 punti
  8. Per la catalogazione del dupondio, la legenda non corrisponde esattamente al Cohen 347 (NERO CLAVD CAESAR AVG GERM P M TR P PP) Comunque c’è qualcosa che non va, che sia per la zecca di Lugdunum o di Roma, ci dovrebbe essere CLAVD o CLAVDIVS nella legenda, oppure IMP all’inizio. GER o GERM? La vittoria va a destra o a sinistra?
    2 punti
  9. Ciao @Rufilius e @Stilicho La catalogazione è RIC VI, Aquileia 113 o Paolucci e Zub (monografia zecca d’Aquileia) 173: https://www.acsearch.info/search.html?id=115969
    2 punti
  10. Buonasera a tutti. Ciao Releo, non penso ci siano dubbi sull'autenticità dei due pezzi che hai condiviso. Per le eventuali varianti mi permetto di disturbare dei veri esperti della monetazione Murattiana, tre Amici che stanno cercando di dare ordine a questa affascinante monetazione : @Asclepia e @giuseppe ballauri e @Fondamentale ma gli inviti ad intervenire sono rivolti a tutti. Il 12 Carlini 1810 , anche se ha lo stesso simbolo al rovescio del mio esemplare, differisce per tutto il resto. Mentre ha un diverso abbinamento per quanto riguarda il dritto.
    2 punti
  11. Update. In seguito alle email ricevute da alcuni come @rickkk, Heritage ha chiesto di fare rivedere la moneta a PCGS. In conoscenza del dibattito, di questo thread, e di quelli su Facebook, gli esperti Americani si sono fatti ri-spedire la moneta dalla casa d'aste, la hanno ri-valutata, e, dopo qualche mese ri-confermano che è buona. Inscatolata come XF-40.
    2 punti
  12. Nessun problema. Tutti noi abbiamo iniziato così... Arka Diligite iustitiam
    2 punti
  13. https://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G66/2
    2 punti
  14. Non sapevo che i 20 Centesimi del 1918-1919 fossero della Repubblica... forse, sarebbe opportuno spostarli nella sezione corretta. Comunque si tratta di monete in bassa conservazione attorno all'MB. Posto per confronto due esemplari in buona conservazione:
    2 punti
  15. In un giorno così speciale come il Natale, vorremmo inviarvi i nostri più sinceri auguri. Che queste festività vi portino tanta gioia, serenità e momenti di condivisione con i vostri cari. Desideriamo ringraziarvi di cuore per il sostegno e la fiducia che ci riponete in ogni manifestazione, contribuendo alla crescita, la vostra partecipazione è di fondamentale importanza per il nostro successo. L’impegno futuro sarà quello di rendere questo evento un luogo ancora più familiare, accogliente e di conoscenza, distinguendoci con lo stile identitario che ci contraddistingue da sempre e arricchendo l’esperienza di tutti gli appassionati con grande passione e dedizione. Che il nuovo anno sia un'occasione per ognuno di noi per realizzare desideri e raggiungere obiettivi ancora più grandi. Ancora una volta grazie di cuore per il vostro contributo prezioso. Vi auguriamo insieme alle vostre famiglie un Natale speciale e un 2024 ricco di felicità, salute e successo. Buon Natale e Buon Anno dall’Associazione Circolo “Tempo Libero” di Castellammare di Stabia.
    2 punti
  16. Grazie Rufilius........ero ancora un ragazzino imberbe quando nel mercatino dell'antiquariato della mia città che frequntavo con gli amici fui illuminato da una moneta che un vecchio numismatico napoletano vendeva e mi fece toccare dicendomi che era un'autentica moneta romana............mi colpì il capo radiato........era luminosa quella moneta..........chiesi il prezzo di quello splendore.........mi raffreddai, avevo solo 100 lire in tasca......di monete non capivo nulla, ero troppo piccolo e a scuola avevo studiato Romolo e Remo ma quella moneta d'argento mi piaceva tanto...........decisi e giurai che da grande avrei collezionato monete romane. Con il senno del poi, ho capito che quel tondello irregolare, luminoso, gonfio di storia, era un antoniniano di Caracalla !!!!!!! Stilicho, devo dire che hai una memoria di ferro!!! Si, c'è anche quell'antoniniano di cui abbiamo parlato............praticamente ho dirottato da un pò le mie attenzioni su tutti gli antoniniani/aureliani..............ormai la collezione inizia a farmi un pò paura............;-) Notte a te Carissimo!!!
    1 punto
  17. Comunque non la bollerei così in fretta come falso. probabilmente la patina artificiale le fa perdere la maggior parte del suo valore, ma personalmente non vedo segnali di allarme. Se vedete la parte non patinata, anche se poca, sembra coerente. L’evanescenza sembra quasi dovuta proprio alla patina.
    1 punto
  18. Salve condivido foto di una cartolina ritrovata in un accumulo e chiedo maggiori informazioni. Ve ne sono parecchie simili. Non posto il retro perché non ha nessun timbro, ha solo il messaggio scritto a mano. Ringrazio in anticipo.
    1 punto
  19. Scusa sai cosa significa aes ? È il bronzo. Tu hai postato invece un pezzo di piombo (come scrivi). Mi domando perché ? Il piombo non è stato utilizzato come moneta o strumento commerciale (forse in pani magari, ma personalmente dubito che fossero utilizzati dei pezzetti informi).
    1 punto
  20. In queste condizioni, non più del valore dell'argento, circa 5 euro. A chi ha messo quell'inserzione dev'essere scappata la mano e ha aggiunto due zeri... tanto gli zeri non valgono niente no? petronius
    1 punto
  21. Con la tecnologia odierna si potrebbe ralizzare una cassaforte pesante in metamateriale invisibile con apertura (anche contemporaneamente) a serratura, a codice, a riconoscimento facciale - vocale - digitale e con computer interno con intelligenza artificiale che verifica chi ha aperto, e nel caso sia un lestofante prende provvedimenti di vario genere (chiama la polizia, gli soffia in faccia peperoncino spray o un getto di acido ecc.). Solo che costerebbe un po' tanto.
    1 punto
  22. Mah sai a volte basta una scintilla. Magari per me che gli ho usati i francobolli, potrebbe risultare banale,l' inverso a chi non sa neanche cosa sono. Il collezionismo a volte è folle, rapisce e colpisce. Specie di questi tempi, in un ambiente numismatico tirato sempre più al selettivo,che all' inclusivo, io mi sento di sbilanciarmi in questa idea sinceramente, specie coi prezzi che invogliano quanto meno ad una curiosità,a delle domande da fare a scoprire ciò che magari questi giovani non hanno nè usato nè maneggiato. In sostanza quel che affermi non lo vedo un aggravante, ma un fattore che facilita una rinascita Questo è ovviamente il mio pensiero, già espresso tra l' altro da un pò. Riccardo
    1 punto
  23. Provo intanto a darti una risposta per il follis di Massenzio. Consideriamo innanzi tutto che (a quanto capisco anche dalla descrizione con punti interrogativi e parentesi) la conservazione è "mediocre" e ciò può inficiare su una corretta catalogazione. Inoltre, l'assenza di immagini rende tutto molto più aleatorio. Comunque sia, sono andato a vedere il Cohen. Questo catalogo e', infatti, oggi disponibile anche on line: VirtualCohen.com Ho trovato la moneta alla pagina 170 (anziché alla 160, penso sia solo un errore di scrittura) sotto il numero 42: La descrizione, come vedi, coincide perfettamente con la tua (zecca di Aquileia). Se leggo però la descrizione dei catalogatori dell'esemplare in questione, noto "zecca di Roma" (lo interpreto come esergo leggibile) e "42 var". Il rovescio descritto dal Cohen (e con legenda IMP C MAXENTIVS) esiste per Aquileia, ma anche per Roma (in effetti) pur con differenze, in particolare sul frontone: Online Coins of the Roman Empire: RIC VI Rome 213 (numismatics.org) Forse i catalogatori volevano intendere questa moneta chiamandola "variante" semplicemente perchè non descritta dal Cohen (la più vicina e', per l'appunto, la 42)? Senza dimenticare che il Cohen non distingue per zecca, ma solo per descrizione. Questo e' quanto ho trovato. Spero di essere stato chiaro e di non aver detto inesattezze. Naturalmente, ogni correzione o osservazione e' sempre bene accetta. Un saluto. Stilicho
    1 punto
  24. Æ 18, 12 h, 3.45 g. Obv. AV • K • Λ • C • CEVHPOC. Laureate, cuirassed bust of Septimius Severus r. Rev. ΦΙΛΙΠΠΟΠΟΛΕΙΤΩΝ. Eros standing l., head facing, stringing his bow; quiver upright on the ground in front of him (Private collection, by permission). ILLUSTRAZIONE: EROS CHE INCORDA L'ARCO, COPIA ROMANA IN MARMO DEL II SECOLO D.C. DA UN ORIGINALE IN BRONZO DEL IV SECOLO A.C. OPERA DI LISIPPO, MUSEI CAPITOLINI, ROMA The types of Eros stringing his bow are probably based on different statues by Lysippus—one (marble copy in the Capitoline Museum in Rome)
    1 punto
  25. Ciao @fapetri2001il diametro mi sembra un po eccessivo per questa tipologia di denario 🙂. Da quando comunicano le foto, ma questa è solo un mio parere, alcuni dubbi che sia coniato sorgono. ANTONIO
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  26. Salve. La festa del papà è una celebrazione che onora il ruolo dei padri e degli antenati. È una festa moderna, anche se gli antichi romani avevano la tradizione di onorare i padri ogni febbraio, ma solo quelli che erano defunti. In tutto il mondo, la festa del papà viene celebrata in date diverse, anche se la giornata viene celebrata in modo simile, di solito comportando doni ai padri e attività familiari. Quando è la festa del papà? La data più popolare per la festa del papà è la terza domenica di giugno. Questa data è stata osservata per la prima volta negli Stati Uniti e da allora è stata adottata da molti paesi. In Spagna, Italia e Portogallo, la Festa del Papà si celebra il 19 marzo, festa di San Giuseppe, patrono dei padri. In Germania, la festa del papà si celebra lo stesso giorno del giorno dell’Ascensione. In tutta la Scandinavia, la tradizione della festa del papà fu adottata negli anni '30. Originariamente veniva utilizzata la data americana, ma nel 1949 i paesi nordici decisero di spostarla alla seconda domenica di novembre. Ciò è stato scelto in parte per collocarlo a sei mesi di distanza dalla Festa della Mamma, ma anche per aumentare le vendite in un periodo di scambi altrimenti tranquillo prima di Natale. L’unico paese che non si è allineato è stata la Danimarca. Si sono dimenticati di informare il pubblico e la stampa del cambio di data, quindi la Festa del Papà è rimasta lo stesso giorno dell'altra festività di inizio giugno, il Giorno della Costituzione. A Taiwan, la festa del papà si celebra l'8 agosto poiché in cinese otto è "ba", mentre una parola colloquiale per padre è "ba-ba" - quindi l'ottavo giorno dell'ottavo mese suona simile a "papà". Questa era anche la data della festa del papà in Cina, ma la data è stata spostata alla terza domenica di giugno. Festa del papà a Taiwan nel 2024 apollonia
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  27. complimenti, veramente bella . Si penso anch'io sia stato dovuto all'ambiente in cui è rimasto "dimenticato" per quarant'anni. Ora che le sto "coccolando " son tornate a prendere un pò di luce e ossigeno.😁
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  28. In effetti non è chiaramente leggibile, ma osservando ho ipotizzato COS III...si 142 non è una certezza ma è una possibilità. Concordo sulla pulizia aggressiva, ma ho avuto il dubbio per via del bordo che ho postato di proposito proprio perché in modo omogeneo compare l'oricalco, diversamente dai lati della moneta, dove come hai detto le zone interne hanno mantenuto una patina scura. L'ho pensato per via del bordo che ho postato ed è completamente privo di patina in modo omogeneo e mostra l'oricalco
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  29. Queste sono il genere di domande che per rispondere si avrebbe bisogno di tanto, ma tanto tempo (per non parlare della differenza tra teoria e realtà). Per farla breve bisognerebbe acquistare dei testi specialisti in modo da farsi un'idea e poi passare alla pratica facendo molta esperienza sul campo. E così potrai constatare la complessità delle questioni e ti potrai rispondere da solo. PS: in realtà non esiste la sicurezza in nessun campo dello scibile, quindi non potrà mai avere certezze al 100% su niente. Prendi questa massima socratica "So di non sapere" e falla tua.
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  30. DE GREGE EPICURI Non so quanti siano, ma so che il titolo BRIT(ANNICUS) compare per Settimio Severo e per Caracalla (fra parentesi, anche per Geta) a partire dal 210 d.C. Sembra che la campagna militare inglese sia stata estremamente stancante per l'anziano imperatore, tanto che egli morì a York proprio nel febbraio 211.
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  31. Non per niente is chiama reverse proof
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  32. si legge SIVS quindi Teodosio I forse Aquileia?
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  33. Considerando la tutela del copyright dell'autore e dell'editore, posso caricare solo queste poche pagine, ma queste pagine possono spiegare ciò che l'autore definisce Flan Bruni. Ho chiesto espressamente a Théret, e lui ha detto che la parola "Flan Bruni" non esisteva a quel tempo negli archivi valutari. Se descrivesse solo le monete circolanti con lucentezza a specchio senza implicare lavorazioni speciali, il termine migliore sarebbe "Flan Miroir" (FM)", ma visto che il mercato ha equiparato Flan Bruni a Proof, si usa ancora PF. Tuttavia, non intendeva equiparare "Flan Bruni" con "Proof", ma significa solo che la moneta ha un aspetto speculare e non significa che sia una vera moneta Proof. Da questo punto di vista, dal significato della parola, Flan Bruni non sembra equivalente a Prooflike, perché la parola stessa significa lucidatura, mentre Prooflike significa solo che la moneta ha una lucentezza a specchio e non significa lavorazione speciale . I due significati esprimono proprietà diverse delle parole e non possono essere equiparati. Per quanto riguarda la definizione di Fondo specchio (FS), in senso letterale, non sembra enfatizzare l'artigianato speciale, ma di solito è equiparato a Proof strike coin, ed è qui che mi confondo.
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  34. Buongiorno Massimo, in effetti queste monete , come le sterline devono il loro successo e diffusione perché acquistati principalmente come beni rifugio. Proteggono sostanzialmente il capitale dall’inflazione anche se rendono ovviamente meno del mercato azionario, che è comunque più rischioso. Finanziariamente è consigliato tenere un 10-15% dei propri risparmi in oro. I marenghi a mio personale parere non mostrano grandi qualità incisorie artistiche, come invece possono avere altre monete del Regno o le splendide monete papali e forse questo le rende meno gettonate dal punto di vista numismatico. Grazie a tutti per i vostri interventi, come sempre molto interessanti . Saluti e buona giornata Silver
    1 punto
  35. Vorrei trattare un particolare tema antico , che e’ attuale anche ai nostri giorni , problematico per diversi motivi e purtroppo simile al nostro a distanza di due millenni , quello dello smaltimento dei rifiuti ; dalle cronache della TV e dei giornali sappiamo che diverse citta’ italiane moderne soffrono di sporcizia nelle strade e dei problemi di smaltimento ad essa collegati . Il post si occupa della raccolta e smaltimento dei rifiuti nel mondo antico , problema antico come il mondo , in particolare di una grande citta’ quale era Roma imperiale , la piu’ popolosa e multietnica dell’ antichita’ ; il problema dei rifiuti ha da sempre ha creato disagi , vuoi per l’ incivilta’ di alcuni cittadini che nonostante il trascorrere dei secoli sembra che questo mal costume abbia subito pochi miglioramenti , vuoi anche per problemi prettamente tecnici e logistici . Prima di proseguire nella ricerca dobbiamo fare una premessa , i rifiuti moderni sono ben diversi da quelli antichi , il concetto di base pero’ non cambia ; al tempo di Roma antica non esisteva la plastica , i prodotti derivati dalla chimica ed altri scarti dell’ industria moderna ; quindi quello che gli antichi gettavano via era costituito essenzialmente da scarti alimentari di tutti generi , seguiti da indumenti laceri , ceramiche rotte , oggetti vari di uso domestico e comune , ed …....escrementi della notte , come il poeta Giovenale nella sua opera “Satire” ci racconta piu’ avanti . Lo smaltimento dei rifiuti nell' antica Roma durante l’ epoca repubblicana non offre spunto a particolari riflessioni , le notizie a riguardo sono quasi nulle , esistevano gia’ le cloache ma il loro scopo principale era fognario e di prosciugamento dei molti acquitrini che esistevano nella Roma arcaica , solo al tempo di Giulio Cesare ci giunge una notizia nell' editto di Eraclea nel quale aveva bandito una gara d' appalto pubblico per la pulizia delle strade dividendo le spese a metà tra l’ amministrazione pubblica e i padroni delle case , cosa che doveva gia’ esistere nella Roma del suo tempo . In questa epoca repubblicana ed anche imperiale si puo’ solo intuire che i rifiuti alimentari si adoperassero come mangime per gli animali , che i prodotti di combustione , come la cenere , venisse usata per il lavaggio dei vestiti ed altro , gli escrementi animali utilizzati come concime e gli oggetti rotti in metallo o consumati dall’ uso , recuperati per essere fusi e rilavorati per lo stesso uso o per altri scopi . Naturalmente i problemi relativi ai rifiuti crescevano di pari passo con l’ accrescimento edilizio ed abitativo di Roma che in epoca imperiale arriverà a contenere certamente più di un milione di abitanti compreso il suburbio ; la necessità della raccolta dei rifiuti divenne di conseguenza sempre più urgente ed importante . Ad esempio un aspetto del problema , relativo pero’ ad un solo tipo di “rifiuto” , era il Mons Testaceus , nome che viene tramandato al moderno , all’ attuale quartiere romano di Testaccio che sorge tra il Tevere e la Piramide – Porta Ostiense di cui ne conserva il nome e il cui antico Mons si puo’ paragonare ad una moderna discarica , seppur costituita da uno solo prodotto cioe’ frammenti di argilla ; era ed e’ tutt’ ora infatti un monticello artificiale alto circa trenta metri ma con una circonferenza di un chilometro e una superficie totale di circa 20.000 metri quadrati che si era formato per il continuo accumularsi dei cocci delle anfore contenenti principalmente vino ed olio , sbarcate nel vicino porto fluviale dell' Emporium alla Marmorata e immagazzinate poi nei prossimi Horrea (magazzini) Galbana o Sulpicia , opera del II secolo a.C. costruita dal Console Servio Sulpicio Galba . Le anfore scaricate e svuotate del contenuto , delle quali molte si rompevano accidentalmente , venivano poi quasi totalmente eliminate ed accumulate nei vicini prati al confine della Citta’ , fino a formare nel tempo , un Mons ; questo Monte esiste tutt’ ora ed e’ recintato per evitare scavi abusivi , e’ ricoperto da una boscaglia sotto la quale giacciono ancora infiniti frammenti di anfore . Per quanto riguarda invece lo smaltimento di particolari rifiuti organici i Romani fin dal VI secolo a.C. inventarono le cloache e le latrine pubbliche e private che permettevano di pulire velocemente le strade della citta’ con getti d’ acqua e di smaltire il tutto nel Tevere tramite un ingegnoso sistema di fognature sotterranee . Questo sistema di pulizie e fognature favoriva pero’ solo i ricchi proprietari delle Domus e degli abitanti delle Insule dei pianterreni , che all’ epoca erano piu’ ricercati e costosi dei piani alti in quanto usufruivano dell’ acqua corrente in casa , mentre gli abitanti dei piani alti non l’ avevano ed erano usi gettare dalle finestre gli escrementi personali che venivano poi eliminati dagli addetti alla pulizia delle strade . Questa pessima abitudine degli abitanti dei piani alti di gettare in strada i rifiuti organici e qualcos’ altro di piu’ pericoloso , indusse il poeta Giovenale a scrivere in una delle sue Satire che : “se si usciva di notte a Roma , consigliava prima di fare testamento , perche’ ogni volta che si apriva dall’ alto una finestra , ogni passante era minacciato di morte” , a dimostrazione che dall’ alto delle Insule , pioveva di tutto , rifiuti organici ma anche rifiuti ingombranti , come si chiamerebbero oggi . Usanza che sebbene oggi ormai quasi scomparsa , persiste nella notte di fine anno quando alcuni buttano dalla finestra un po’ di tutto . A Roma quindi mancava una organizzazione statale per la raccolta pubblica dei rifiuti la cui pulizia era affidata ai privati che , per non essere multati dagli Edili , dovevano provvedere affinche’ le case popolari , quelle ad Insule a piu’ piani , fossero servite dagli Aquarii , cioe’ dai portatori d' acqua , come era prescritto dal corpo dei pompieri , seguiti dai Zetarii , cioe’ gli spazzini , schiavi che costituivano una proprietà dello stesso edificio . Al tempo di Augusto fu stabilito per legge che i bottegai e i proprietari di case dovessero pulire la strada e i muri davanti alle porte dei loro locali e agli Edili , ai quali era affidata la cura della città , vennero affiancati quattro magistrati , i Curatores Viarum , due per il centro città e due per le periferie , che dovevano occuparsi della manutenzione e della pulizia delle strade . Tra gli schiavi furono poi creati dall' amministrazione pubblica degli “addetti al letame” , gli Stercorarii , incaricati di raccogliere gli escrementi su grossi carri per essere poi scaricati in aperta campagna come concime , i quali avevano il permesso di transitare anche durante le prime dieci ore del giorno per portare i rifiuti organici in campagna dove sarebbero stati utilizzati appunto come concime . Al tempo di Vespasiano vi fu una massiccia igienizzazione di Roma ; a tale scopo si racconta che Vespasiano aveva avuto la macabra conferma di come nelle strade di Roma venissero abbandonati come rifiuti persino i cadaveri , quando un suo cane gli portò una mano umana nella sala dove stava cenando ; cercò di risolvere in parte il problema coniugando l’ igiene pubblico con l’ arricchimento dello Stato , infatti fece installare numerose Latrine pubbliche , dietro il pagamento di una tassa e quando il figlio Tito gli riporto’ le lamentele del popolo per questa nuova tassa , Vespasiano gli rispose che : “Pecunia non olet , sed urina si” , cioe’ : “i soldi (derivanti dalla nuova tassa) non puzzano , eppure vengono dalle urine” . Vespasiano fu il migliore igienista e pratico statista di Roma : “Vespasiano, divenuto Imperatore , si portò a Roma , ma già a grande distanza si sentiva la puzza di urina che emanava la città . Roma gli apparve come un' immensa latrina , dove sembrava che tutti non avessero altro scopo che spargere dappertutto le proprie urine ; il Tevere aveva una strana colorazione giallognola (il famoso biondo Tevere) . Da saggio generale capì che la repressione del bisogno naturale di urinare non avrebbe raggiunto lo scopo . Infatti decise che : “ciò che non puoi vietare , tassalo!” e così Vespasiano fece venire saggi e sapienti da tutto l' Impero per trovare il sistema per tassare gli urinanti , cioe’ tutti gli umani viventi , a seconda della quantità di urina emessa . Un saggio egizio trovò la soluzione del rebus mediante una formula per cui il tempo dell’ urinata era proporzionale sia al peso dell’ urina emessa , sia alla quantità dell’ urina stessa . Dovettero fare molte prove , con migliaia di schiavi comandati ad urinare entro contenitori misurabili e cronometrando il tempo , praticamente quasi una uroflussometria moderna , alla fine delle prove , riuscirono a stabilire l' importo della tassa . Stranamente però si accorsero che il costo a litro della urinata era superiore a quello del pregiato vino di Cipro , e quindi gli osti cominciarono a servire urina mista al vino invece del vino puro per risparmiare sulle tasse . Comunque anche il pubblico erario cominciò a tenere una contabilità che , invece che in sesterzi , contabilizzava in litri di urina . Inoltre, per favorire l' incremento delle entrate , Vespasiano ordinò che gli orinatoi venissero disposti ovunque , soprattutto davanti ai Templi , a luoghi di ristoro , ai ritrovi alla moda e ai luoghi “romantici” . Le udienze concesse dall' Imperatore prevedevano la urinata preventiva con relativo pagamento e lo stesso Vespasiano controllava personalmente le quantità di urina emesse dai postulanti . I sofferenti di prostata erano ovviamente esentati , altrimenti sarebbero economicamente falliti in giornata per il continuo urinare e si praticava uno sconto speciale ai carrettieri , non per se stessi ma per le urinate del cavallo , che in volume equivalevano a circa 60 urinate umane ; ciò nondimeno a Roma in quel periodo con Vespasiano Imperatore , i cavalli camminavano con il pene infilato in una grossa damigiana” Con un Vespasiano cosi’ “igienico” non solo ne usufrui’ in salute e decoro la Citta’ , ma di concerto anche le casse dello Stato . Le strade di Roma continuarono tuttavia , nonostante editti , tasse , multe e quant’ altro , nel corso dell’ Impero ad essere ingombre di rifiuti di tutti i generi , se nel Digesto di Giustiniano del VI secolo , ancora si prescriveva che : “nulla deve tenersi esposto dinanzi alle officine e finalmente non si permetta che nelle strade sia gettato sterco , cadaveri o pelli di animali” Insomma per concludere il problema dei rifiuti nel mondo antico e nell’ antica Roma , pur nella differenza dei mezzi materiali moderni attuali , non era poi tanto dissimile dai problemi che purtroppo viviamo quotidianamente . Sotto alcune foto attuali del Mons Testaceus e dell’ eccezionale accumulo secolare di frammenti di antiche anfore romane di cui e’ costituito tutto il monte e che ancora vi sono sepolte ; segue il sepolcro di Servio Sulpicio Galba , costruito semplicemente in Peperino e con la lapide in Travertino , trovato a Roma nel 1885 a seguito di scavi fognari in una Via prossima alla Via Ostiense al quartiere Testaccio , proprio vicino ai suoi Horrea ed ora conservato presso l’ Antiquarium comunale di Roma al Celio ; questo Galba era il Console del II secolo a.C. che costrui’ gli Horrea (magazzini) Galbana o Servilia prossimi al Mons Testaceus , nei quali erano depositate le anfore piene principalmente di vini ed olii provenienti da tutto il Mediterraneo , per l’ Annona di Roma e per finire un moderno "Vespasiano" a Roma , non piu' esistenti in questo modo . La lapide del sepolcro e’ scritta in modo essenziale , scarno , senza fronzoli , in stile tipico della severita’ e gravita’ del periodo repubblicano di Roma , infatti nella scritta compare oltre al suo nome , quello del padre , la carica di Console e ci dice solo quanto spazio privato il sepolcro occupava nel terreno pubblico e nient’ altro , ad attestare la carica di Console romano , nella facciata ai lati della lapide erano scolpiti i fasci consolari , simboli del suo mandato : SERVIO SULPICIO - FIGLIO DI SERVIO GALBA – CONSOLE - PIEDI QUADRATI 30 Il sepolcro occupava nel terreno pubblico nove metri quadrati , in pratica era costituito da un semplice cubo di tre metri per tre , di lato .
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  36. Ciao @gpittini Se la legenda è ΤΕΡΜΗϹϹΕΩΝ ΑΥΤΟΝΟΜΩΝ Θ, RPC 63643 Mi sembra che sia invece la legenda corta ΤΕΡΜΗϹϹΕΩΝ, RPC 63633 , la moneta proposta da @apollonia https://rpc.ashmus.ox.ac.uk/type/63633 La monetazione di Termessos maggiore (ΤΩΝ ΜΕΙΖΟΝΩΝ: « la più grande ») è molto particolare perché non esiste nessuna moneta con ritratto imperiale. Credo che in tutto questa monetazione civica databile dalla fine del II sec. al III sec. d. C., esista un’unica tipologia raffigurante al rovescio l’imperatore (ma quale? forse Settimio Severo) che incorona un trofeo. Il Lanz 144, non so a cosa si riferisce. Il conte Anton Von Prokesch-Osten, diplomata, esploratore, uomo politico, numismatico, fù l’amico del duca di Reischtadt (« Napoleone II ») e del solforoso conte Arthur de Gobineau, ambasciatore e scrittore francese che teorizzò sulla disuguaglianza delle razze. Von Prokesch ha lasciato la sua importante collezione numismatica al museo di Berlino e ha publicato alcuni libri di numismatica, tra cui il catalogo delle monete greche inedite della sua collezione « Inedita meiner Sammlung autonomer altgriechischer Münzen », Vienne, 1854.
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  37. Questo invece potrebbe essere come il tuo bronzo. CNG, Electronic Auction 207. PISIDIA, Termessus Major. Pseudo-autonomous issue. 3rd century AD. Æ 29mm (11.33 g, 6h). Laureate head of Zeus right / Tyche standing left, holding rudder and cornucopia. SNG France 2190-1. VF, brown and green patina, rough surfaces. apollonia
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  38. Taglio: 1 euro Nazione: Vaticano anno: 2008 Tiratura: 6.400 Condizioni: BB+ Città: Milano Note: NEWS!!
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  39. Medaglia devozionale francescana, bronzo/ottone con appendici globulari a ore 3,6,9,. prima metà del XVII sec.- D/ Madonna con Gesù Bambino , coronata, in piedi su crescente lunare, ai lati splendori di raggi e fiammelle, il tutto entro cordone con nodi, anepigrafe.- R/ San Francesco d'Assisi in ginocchio davanti al crocefisso in alto a SX. anepigrafe.- Ciao Borgho
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  40. Perché la mia risposta era sgarbata @fapetri2001 ? 😊
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  41. Io consiglio di buttar via quel raccoglitore e di conservare diversamente le monete. Ha una plastica evidentemente non adatta
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  42. Cosa poco nota è che gli scienziati e tecnici vari presenti al poligono non furono i soli a vederla. Della luce di quel botto si accorsero anche molti civili delle zone circostanti l'area del poligono, a cui poi fu raccontato che era saltato in aria un deposito di munizioni della base aerea di Almagordo. Questo è il primo storico schema degli effetti di un'esplosione nucleare. Le testate nucleari degli ICBM (missili balistici intercontinentali) occidentali degli anni '70 - '80 avevano yeld tipici dai 150 kiloton a 1 megaton.
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  43. Vilhelm Hammershøi (1864-1916) È celebre soprattutto per i suoi interni, molti dei quali provenienti dalla sua casa di Copenaghen e con la presenza della moglie sempre di spalle. Salvo alcune eccezioni le sue pitture appaiono malinconiche e composte prevalentemente da grigi, gialli soffocati ed altre tonalità scure. Il suo tema tema principale era 'la banalità della vita di tutti i giorni', pur non essendoci monete in bella vista nomina questo quadro del 1904 'Il collezionista di monete', dove dipinge se stesso. Un altro suo dipinto quasi identico ma senza la sua presenza. Nel 1997 La Danimarca emette un francobollo in suo onore. Giusto per dare l'idea del suo tema, alcuni dei suoi quadri esposti in vari musei.
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  44. DE GREGE EPICURI E' un quadrante di Augusto. Si legge molto bene il monetiere Sisenna.
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  45. Ciao @PaoloDoni23 Purtroppo si tratta probabilmente una produzione di Caprara, noto falsario di monete greche attivo a Smirne e Syros all’inizio del XIX sec. Le combinazioni dritto/rovescio di Caprara sono numerose, i riferimenti sono quelli del libro di Philip Kinns, « The Caprara forgeries », 1984. stesso dritto: stesso rovescio (Kinns 31): https://www.forumancientcoins.com/fakes/displayimage.php?pid=20913
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  46. Una piastra abbastanza insolita. 120 Grana 1791
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  47. Nel novanta per cento dei casi un anziano rappresenta una biblioteca ambulante ,con conoscenze peculiari. Nel tuo caso ti definirei una "Vaticana" della numismatica e pensa che neanche ti conosco personalmente. Approfittarsi di una persona non più al massimo delle potenzialità è veramente viscido e deplorevole. Non te la prendere è e resterà un animale prigioniero del suo comportamento che presto o tardi lo porterà a subirne le conseguenze .
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  48. Ben detto @incuso, 👏🏻 veramente ben detto. Di sicuro brutta figura di NGC. Quanto ai dubbi sulla serietà/onestà di PCGS e di @Loruca...beh son tutti dubbi da dimostrare. Gli strali sul futuro amaro di @Loruca del commerciante e affini, invece, oltre ad essere poco eleganti e professionali, dicono molto, a mio avviso, solo sul dente sicuramente avvelenato di chi li ha lanciati e nient'altro. Altro che lezione di vita.
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