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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/27/24 in tutte le aree

  1. Grazie a Dio sono a casa, ringrazio ancora tutti per il Vostro supporto e amicizia. Non credevo di avere cosi tanti amici qui. Grazie ancora.
    7 punti
  2. Per un attimo ho pensato che "Vitulus Design" non si riferisse al Questore ma alla ditta di "restauro" 🤨
    4 punti
  3. Da Antiochia sull' Oronte, nella Siria, un esemplare, stimato RR, di tetradrammo con al diritto testa di Nerone ed al rovescio busto di Agrippina . Sarà il 12 Aprile in vendita KMK 121 al n. 366 .
    3 punti
  4. Mettiamo da parte una didascalia errata di una casa d’aste, e il fatto che wildwinds raggruppi l’intera monetazione di ogni imperatore sotto il termine fuorviante « imperiale », la colonia di Nisibi, ai confini dell’impero romano, tante volte ripresa dai Parti e poi dai Sassanidi, è indubbiamente una zecca provinciale.
    3 punti
  5. Interessante serata, si sono potute vedere più di sessanta monete delle varie zecche lombarde e piemontesi ed anche consultare grida del ducato di Milano dove ne proibivano la circolazione. Sotto due immagine della piacevole serata.
    3 punti
  6. il testone con la stella al posto della sigla GT dello zecchiere è comparso mesi fa su un'asta Nomisma. E' molto raro, come anche rari sono quelli con GT. Ne esiste una versione con una crocetta (o rosetta) invece della stelletta. Poichè lo zecchiere era stato arrestato per frode sulla lega d'argento, la mia idea per giustificare la scomparsa della sigla GT, e che nelle ultime emissioni di questo testone si sia voluto eliminare il simbolo dello zecchiere disonesto sostituendone la sigla co la stella o la croce. Subito dopo la zecca di Fano, proprio per quella frode, venne chiusa. Probabilmente il conio venne corretto proprio utilizzando dei punzoni con quei simboli.
    2 punti
  7. Queste sarebbero degne concorrenti del museo degli orrori🤣
    2 punti
  8. Questa è una serie ordinaria emessa il 16 luglio del 1955 di 9 francobolli disegnati dal famoso Sun Chuanzhe con stampa in offset. Essi raccontano la Cina attraverso i mestieri e le professioni del tempo: - minatore da 1/2 fen - operaio da 1 fen - aviatore da 2 fen - medico da 2 1/2 fen - soldato da 4 fen - operaio metallurgia da 8 fen - scienziato da 10 fen - contadina da 20 fen - marinaio da 50 fen Sun Chuanzhe è il più apprezzato disegnatore di francobolli della Cina: Durante i suoi 30 anni di lavoro, ha dato un grande contributo all'industria dei francobolli cinese. Ha progettato più di 100 serie di opere classiche, molte delle quali hanno lasciato un segno indelebile nel tempo e voglio menzionare la serie di 16 valori del "Paesaggi di Huangshan" del 1963 e la serie (la mia preferita) per il "700° anniversario della creazione drammatica di Guan Hanqing" nel 1958 con una serie di tre valori: ed foglietto celebrativo: Guan Hanqing era un famoso drammaturgo della dinastia Yuan (Pechino) autore di moltissime opere liriche considerato lo Shakespeare Cinese.
    2 punti
  9. Ciao @Cremuzio Crawford aveva rinunciato a l’interpretazione delle lettere IC, alcuni studiosi hanno suggerito che « IC » fosse una K scritta in modo errato, ma riconosco che non è una risposta molto soddisfacente. Mi sembra che ci sia un ostacolo serio a questa ipotesi di una datazione tardiva, la coniazione di bronzi smise durante la dittatura di Silla, e non venne ripresa prima di Augusto, se mettiamo da parte i pochi assi di Marco Antonio o di Sesto Pompeo. Ma nessuna piccola denominazione, l’ultimo sestante coniato è quello firmato da Publicius Malleolus, RRC 335/8, risalente al -90 circa. E tutti gli ultimi sestanti sono rari, mentre il RRC 69 è fra i più comuni.
    2 punti
  10. Fino ad ora Lorenzo stiamo parlando e ipotizzando cercando di invogliare te, l' interessato a fare verifiche preliminari.....se stai leggendo. Non dovresti pensare subito al sodo,ovvero i dindaroli ( che stai tranquillo, se pur annullata,non sono tanti,anzi). Percui se vorrai essere il primo a cimentarti co ste monete buon per tutti,altrimenti Lorenzo,sarai uno dei tanti che ha fatto la comparsa qui chiedendo del valore. Saluti
    2 punti
  11. scusatemi, non sono un buon fotografo
    2 punti
  12. @Cuoio AE Cartagine doppia unità [?] il peso dovrebbe essere di circa 20 gr, diam medio circa 28,5 mm. asse di conio come caratteristica della zecca di Cartagine a ore 12, fine seconda guerra punica, orientativamente 205-195. Al dritto Testa di Core/Tanit a sinistra con spighe di grano tra i capelli con collana di perle e orecchino ad un pendente. Al rovescio cavallo al passo a destra su linea di esergo, zampa anteriore sinistra alzata, sotto al cavallo falce lunare con punte rivolte in alto, sotto globetto. Ne esistono di diverse varianti personalmente ne ho catalogate 23 con globetti, lettere, ecc. Questa in particolare fa parte di un gruppo che ha per caratteristica di avere una falce lunare accompagnata da uno o più globetti attorno. Questa tipologia ha circolato molto in territorio nordafricano e sono spesso monete abbastanza consunte, direi che quella postata è in discreto stato. Alcuni studi sostengono che le monete numide cosiddette di Massinissa e i suoi successori possano in qualche modo copiare questa tipologia di monete.
    2 punti
  13. Tre Cavalli Filippo IV ANTE FERIT 06 marzo 1626 16 novembre 1630 D/PHILIPP°IIII°D°G°R R/°ANTE°Ferit data Acciarino con pietra Focaia e fiamme. Buonasera a tutti, secondo voi i busti di questi tre esemplari sono uguali? Le date purtroppo non sono totalmente leggibili. Saluti Alberto
    1 punto
  14. Bella moneta in alta conservazione. Non mi sento di escludere un lavaggio in passato per l'eccessiva chiarezza del rame in alcuni punti. Posto, per confronto, un esemplare anch'esso in buona conservazione:
    1 punto
  15. Come abbiamo visto in precedenza, Kennedy stimava molto Oppenheimer e quando divenne presidente, si adoperò perché gli fosse dato il giusto riconoscimento per il suo lavoro. Nel marzo del 1963, tramite la commissione competente, Oppenheimer vinse l'Enrico Fermi Award, un importante premio dedicato alla memoria del grande fisico italiano, abbinato ad una rilevante somma di denaro. Purtroppo, come ben sappiamo, JFK venne assassinato a Dallas, in circostanze mai chiarite, il 29 novembre del 1963. Pertanto fu il suo successore, Lyndon B. Johnson a consegnare il premio ad Oppenheimer nel dicembre dello stesso anno. Accanito fumatore, il protagonista della nostra discussione si ammalò di cancro alla fine del 1965 e morì pacificamente nel sonno nel febbraio del 1967, aveva solo 62 anni. Proprio del 1967 è l'ultima moneta che andiamo a presentare, si tratta del famoso Kennedy Half Dollar, coniato a partire dal 1964 sino ai nostri giorni. Dopo l'assassinio di JFK si decise subito di dedicargli una moneta per la comune circolazione e Jackie scelse personalmente il mezzo dollaro, in luogo del quarter, anche perché non voleva che il defunto marito soppiantasse le sembianze di George Washington nella monetazione a stelle e strisce. Alla zecca si dovette lavorare a tempo di record per il design della nuova moneta, di talche' il capo Incisore Gilroy Roberts ed il suo assistente Frank Gasparro si divisero le due facce della moneta, lavorando al diritto il primo ed al rovescio il secondo. Considerato il poco tempo a disposizione i due decisero di prendere spunto dal rispettivo lavoro fatto per la medaglia di inaugurazione presidenziale di John Fitzgerald Kennedy. Bisogna precisare che Kennedy in persona avevo visto ed approvato il design della medaglia; a questo punto il nuovo mezzo dollaro entrò in circolazione nel marzo del 1964 e divenne subito popolarissimo tra la popolazione degli Stati Uniti e persino all'estero. Tanto che la produzione aumentò a dismisura, sino a toccare per il solo 1964, il numero di 430 milioni di pezzi complessivi. Coniato inizialmente in argento '900 come i suoi predecessori, il Kennedy Half Dollar, in seguito ad un forte aumento del prezzo dell'argento, nel 1965 cambiò la composizione in argento '400 ( di cui la parte esterna in argento "800 e quella interna in argento "210). Successivamente, a partire dal 1971, l'argento venne rimosso completamente per arrivare ad una composizione in rame-nickel. Dopo diversi anni in cui il mezzo dollaro è stato coniato soltanto per i collezionisti, a partire dal 2021 è ripresa la produzione per l'ordinaria circolazione.
    1 punto
  16. osservando meglio la tua moneta, si vede che non ha la stelletta ma una croce bifida. puoi confrontarla con questa: ingrandisci il particolare e vedrai che si intravede la croce bifida con del metallo che la copre
    1 punto
  17. peccato.. non posso promuoverti... zecca parigi???🤣🤣
    1 punto
  18. Comunque rimanendo in tema di questo forum, purtroppo non ho il bilancino non posso pesarla. Giusto per la cronaca io e mio papà siamo della gente comune con una passione per le monete e come ben tu sai, una moneta in quelle condizioni non ha valore di mercato. Per dei piccoli collezionisti anche avere delle monete del genere distrutte può volere dire tanto
    1 punto
  19. E allora! Alla grande! Siamo tornati a casa! Mi fa tanto piacere! Auguroni e recuperiamo il tempo perduto 😁🙏
    1 punto
  20. http://svowebmaster.free.fr/images_site_svo/armoiries/armoiries_BRETAGNE.gif Infatti è l'arma della regione francese della Bretagna (immagine da: http://svowebmaster.free.fr/blason_bretagne.html), dal semplicissimo blasone: d'ermellino pieno. Le figure dello scudo non sono gigli, ma moscature d'ermellino (nome araldico delle code dell'animale, nere, che spiccano sul candore della pelliccia utilizzata com pregiato indumento umano). Saint-Malo ne è una delle principali città, nello stemma della quale predomina l'armellino che minuscolo si vede alla base della spilla.
    1 punto
  21. Niue island 2023 - 2 dollari in ag.999 (gr. 62,20) 60° anniversario dell'audiocassetta ricordi di gioventù....
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  22. Bella cartolina d'epoca affrancata con 10c rosa o bruno arancio effige Re Leopoldo II del Belgio emissione del 1893-1900, bel francobollo completo della sua appendice. Annullo di partenza di Calcken ( Fiandre orientali) oggi Kalken del 30 gennaio 1900, annullo di arrivo tondo riquadrato di Napoli distribuzione del 1 febbraio 1900. Quando le poste battevano ogni record. Annulli nitidi bel francobollo, una bella cartolina classica.
    1 punto
  23. No, è un centesimo dorato, usato come gadget portafortuna. Qui uno simile, che trovai in terra, con una coccinella incollata sopra.....
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  24. Immancabile commemorazione di una forza di polizia. Ogni anniversario "tondo" di polizia, carabinieri, finanza, penitenziaria, esercito, aviazione, marina, ... ci tocca la moneta commemorativa. Addirittura ogni anno festeggiano il loro anniversario con tanto di Presidente della Repubblica e ministri. Germania, Spagna, Malta e altre nazioni mostrano sulle monete le loro bellezze.
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  25. @torpedo Grazie per l'esperto, ma è eccessivo, diciamo che raccolgo dati e studio la monetazione cartaginese da qualche anno. Di solito , a meno che non si sia in presenza di elementi eclatanti, prendo solenni cantonate nel giudicare l'autenticità di monete, proprio non è il mio forte. Soprattutto poi giudicare attraverso delle immagini direi che non è il massimo. Detto ciò se proprio devo azzardare, direi, che in considerazione dei dati ponderali e delle caratteristiche stilistiche della moneta non ci vedo nulla di anomalo, tanto più che mi sembra di intravedere delle "striature trasversali" che sono una caratteristica abbastanza frequente nel conio di questo tipo di moneta.
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  26. Con l’argento non va molto meglio
    1 punto
  27. Ciao, Si, è strano, ma penso che l’ultima cosa che farebbe un falsario è sbagliare le legende. Possiamo però fare alcune considerazioni. I coni non sono tutti uguali e gli ultimi tre hanno evidenti segni di usura. Se fossero dei falsi perchè prendersi il disturbo di incidere cinque conii diversi e immettere in circolazione un solo un esemplare per conio. Il retro del grosso è stato usato come modello per una moneta coniata ottanta anni dopo, (vedi S.N.I. di Andrea Costantini) ma solo per la prima tipologia di Marcello. Se fossero produzioni postume il falsario è un genio, ha pensato di usare come modello per il retro del grosso, l’unico Marcello con quel trono particolare e ha creato di conseguenza le figure dei personaggi del fronte coerenti stilisticamente con il retro. Enrico
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  28. Non preoccuparti di postare più monete, qualcuno che ti risponda lo troverai e nessuno si scoccerà Solo un consiglio: aggiungi comunque sempre diametro e peso della moneta, oltre che (come hai fatto) immagini chiare di entrambi i lati. Rispetto alla tua domanda, ricorda che stai parlando di monete con 1500 anni di vita, per cui non immaginartele come se fossero monete moderne appena uscite dalla zecca: tutte uguali e tutte perfette. Le differenze che puoi trovare tra la tua moneta ed altre trovate in rete possono essere dovute a diversi fattori: - l'usura: con il normale passaggio di mano in mano durante la sua vita, i rilievi si abbassano e gli "spigoli" si smussano. Più a lungo la moneta ha circolato, maggiore l'usura. - la conservazione: quando ha smesso di passare di mano in mano, la moneta può essersi trovata per tempi più o meno lunghi a contatto con sostanze, o sottoposta ad azioni meccaniche, che a loro volta la "danneggiano"; poi magari ad un certo punto è stata ritrovata e nella ripulitura alcuni dettagli sono stati ulteriormente smussati. - la produzione: i conii, nell'antichità, non avevano la resistenza di quelli odierni, e si usuravano molto più velocemente. Quindi dovevano essere re-incisi spesso, e ogni incisione differiva naturalmente dalle altre. Quindi la stessa moneta può esistere in molte versioni leggermente "diverse". Ovviamente, più a lungo una moneta veniva prodotta, più "versioni" esistono della stessa.
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  29. Ringrazio @aemilianus253 e in particolare @Rufilius per essere intervenuto commentando il post . Noto inoltre che alcuni post , come il presente , non destano particolare interesse nonostante abbia richiesto impegno e tempo per le ricerche storiche , ricerche finalizzate per tentare di capire alcune sigle altrimenti oscure . Potrei anche aver scritto delle sciocchezze nell' attribuire IC = Iccius , a maggior ragione mi dovrebbe essere fatto presente da chi ne sa certamente piu' di me . Il silenzio mi lascia in dubbio .
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  30. Visto che come scritto se ne vedono diverse, sia da parte di utenti del forum che in vendita, e che il tipo di "danneggiamento" è sempre identico (impressione di rettangoli, come da ruota dentata, da un lato, e righe dall'altro), e che le monete così danneggiate presentano apparentemente tutte un conio debole, credo che l'ipotesi fatta in uno dei precedenti post sul forum, anche se mi pare non sia stata "provata", sia quella più plausibile: ritirate e danneggiate volutamente dalla zecca per toglierle dalla circolazione. Come poi siano tornate in circolazione, questo è il mistero maggiore... una volta che la zecca le ritira, perché danneggiarle invece semplicemente di fonderle e magari riutilizzare il metallo...? Forse la fatica (magari nel separare i due metalli) è superiore alla resa e si fa prima a far così...
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  31. Delle due, la prima che hai indicato, visto che l'indicazione della valuta è "BATZ" e non "BAZ". Il peso indicato da @Riccardorolando è leggermente inferiore al normale, e non c'è indicazione del diametro, ma non vedo nemmeno io elementi che possano qualificarla come non autentica...
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  32. Tanto per far vedere una scritta uguale con il globetto tra ANTO' e VENERIO: Arka Diligite iustitiam
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  33. https://www.bing.com/ck/a?!&&p=91dd4d0db9115f79JmltdHM9MTY4NDI4MTYwMCZpZ3VpZD0xZTk5MDAzMi1hNTdiLTYyZjUtMjZmYS0xMjU0YTQ0YzYzNTkmaW5zaWQ9NTQxOQ&ptn=3&hsh=3&fclid=1e990032-a57b-62f5-26fa-1254a44c6359&psq=la+metallurgia+dell'+argento&u=a1aHR0cHM6Ly93d3cuYWNhZGVtaWEuZWR1LzM2NzQzNzEvUmlmbGVzc2lvbmlfc3VsbGFfbWV0YWx1cmdpYV9mZW5pY2lhX2RlbGxfYXJnZW50b19uZWxsYV9QZW5pc29sYV9JYmVyaWNh&ntb=1 https://www.ngccoin.com/news/article/6842/NGC-ancient-coins/ https://www.panorama-numismatico.com/wp-content/uploads/Monetazione-argentea-della-Roma-repubblicana-1.pdf
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  34. Sarà presentato a Trieste venerdi 22 marzo 2024 il nuovo libro di Giulio Carraro “Dobrila Tat. Il tesoro di Erpelle 1921”, pubblicato da EUT, dedicato al Civico Museo d’Antichità “J.J. Winckelmann”. Il tardo medioevo fu un’epoca di intensa tesaurizzazione monetaria, quale naturale reazione della popolazione alle circostanze sociali, politiche ed economiche. Composto da oltre cinquemila monete d’oro e argento, il tesoro di Erpelle rappresenta uno dei principali esempi di questo fenomeno. Rinvenuto nel 1921 e “dimenticato” nuovamente subito dopo la sua scoperta, questo ripostiglio è rimasto inedito per un secolo, rischiando l’oblio. L’eterogeneità delle valute presenti nel tesoro offre uno spaccato della vitalità economica e monetaria nell’Europa centrale e orientale del XIV secolo, fornendo un prezioso supporto allo studio delle relazioni mercantili e degli scambi commerciali attraverso l’area alpina e quella balcanica. Le caratteristiche del tesoro permettono inoltre un approfondimento degli studi sul fenomeno del banditismo medievale, spesso stimolato non solo dalla cupidigia, ma anche dall’istinto di sopravvivenza. Questi temi sono stati oggetto di ricerca da parte dell’autore Giulio Carraro, che è assegnista di ricerca in Numismatica e Storia monetaria presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Trieste e Visiting Scholar dell’Inventar der Fundmünzen der Schweiz di Berna. La presentazione del volume avrà luogo presso la sala Bobi Bazlen di Palazzo Gopcevich (via Rossini 4), alle ore 17.00 e interverranno Marzia Vidulli Torlo, conservatrice del Museo “J.J. Winckelmann” di Trieste e Bruno Callegher, docente di numismatica e storia monetaria dell’Ateneo triestino. Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili. Download al seguente link: https://www.openstarts.units.it/handle/10077/35761
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  35. Variante? Errore di punzonatura sel conio? Io ho questa moneta, acquistata 7-8 anni fa,ed una simile era in un'asta di qualche mese fa ( Inasta 106 e riproposta in 108 mi pare). La N è ribattuta sopra un'altra lettera. Verrebbe di pensare ad una S, ma credo sia più probabile che si tratti di una A. La legenda è *ANTONIVS P ATRhA ( Notiamo che i denari con A S hanno diversa suddivisione).
    1 punto
  36. C’è fino al 98% di argento, e fino al 2% di rame oltre che una certa percentuale d’oro fisiologicamente presente. … è quel poco di oro che da quel tono caldo alle monete antiche …nelle monete etrusche c’è una piccola percentuale di piombo derivante dal minerale usato al tempo ( galene argentifere) che da loro quel tono spento caratteristico
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  37. http://www.sabap-to.beniculturali.it/index.php/servizi/ufficio-esportazione
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  38. Si non era mia intenzione fornire dati al posto dell'utente che ha posto il quesito , semplicemente volevo fornire una risposta il più possibile esaustiva e soprattutto mettere a fattor comune degli utenti del forum le caratteristiche di questo tipo di bronzo punico, le varietà, compresi quelli che sono i dati medi ponderali della tipologia.
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  39. Archeologia a colpo d’occhio. Reperti romani. Uno è ancora pieno. Dove li producevano. Come si aprivano. Cosa contenevano Fragili e splendide. Cosa sono queste scultoree colombine romane? A quale secolo risalgono? In quale area dell’italica provincia venivano prodotte? Cosa contenevano? Ai Musei Reali di Torino è conservato l’unico volatile di vetro soffiato che contiene ancora il suo liquido originario. Altri ne sono stati trovati, ma aperti. Il reperto integro fu portato alla luce a Rovesenda, un Comune in provincia di Vercelli. Lo splendido manufatto risale al metà del I secolo d. C. “L’unguentario in vetro sottile a forma di colomba è un contenitore per profumi, unguenti e balsami. – spiegano gli studiosi dei Musei reali di Torino – Per poter consumare il contenuto era necessario spezzare la coda: questo esemplare è l’unico ancora sigillato che si conosca, ed è colmo per metà da un liquido limpido, con un lieve sedimento rosato depositato sul fondo. Questi raffinati recipienti, spesso dai colori vivaci, erano realizzati con la tecnica della soffiatura libera, che ne consentiva la modellazione a forma di colomba; dopo l’inserimento dell’unguento venivano sigillati”. Gli oggetti furono prodotti nella zona, secondo una tecnica che poneva i propri presupposti nell’evoluzione della lavorazione del vetro, avvenuta in Medio Oriente. “L’origine della tecnica della soffiatura libera del vetro è stata identificata in area siriana attorno alla metà del I secolo a.C.: da qui si diffonde rapidamente in tutto il mondo romano, dove permette l’affermazione dei contenitori in vetro per i vari utilizzi nella vita quotidiana già a partire dalla primissima età imperiale. – proseguono gli studiosi dei Musei Reali di Torino – Attestato soprattutto in Italia settentrionale e frequentissimo nei contesti sepolcrali piemontesi, l’unguentario a colombina è presente con pochi esemplari nelle altre regioni dell’Impero, tanto che si è identificata proprio nella Cisalpina occidentale la sua area di produzione, nel corso del I secolo d.C., in particolare nelle fornaci attive lungo il bacino del fiume Ticino e del lago Verbano. Unguentari simili vengono spesso ritrovati, anche in più esemplari, nei corredi delle tombe femminili, assieme ad altri di forma sferica, anch’essi tipici del Piemonte”. Si ritiene che il liquido contenuto possa essere una sorta di acqua di rose, come farebbe pensare il deposito rosato del fondo. Per poter aprire la colombina bisognava stringere tra pollice e indice la parte finale della coda e ed esercitare una minima forza, verso un lato, come avviene, ancor oggi, per certi contenitori vitrei di medicinali. Uno degli altri splendidi unguentari vitrei a forma di colomba è conservato al Museo Archeologico Nazionale di Adria. Il contenitore fu aperto, a quei tempi, e il suo contenuto fu utilizzato. Ma la colombina venne conservata. “La piccola colomba in vetro blu, di età romana, è uno dei reperti più ammirati dai visitatori del museo di Adria. – affermano gli studiosi del museo veneto – Proviene da una sepoltura rinvenuta a Cavarzere, in provincia di Venezia, e si può datare all’inizio del I secolo dopo Cristo. Originariamente, la piccola colomba era colma di un’essenza profumata, forse un’acqua di fiori Per usarla e profumarsi senza rompere completamente il contenitore, si doveva spezzarne la sottile coda. Osservate bene l’estremità a destra in questa foto: si vede la rottura avvenuta. Ma, come facevano gli antichi maestri vetrai a riempire la colombina con l’essenza profumata? Con la soffiatura si foggiavano il corpo e la testa; poi la colombina veniva riempita di profumo, servendosi di un imbuto; infine, rimettendo la colombina sul fuoco, si ammorbidiva di nuovo il vetro che poteva essere tirato con una pinza in legno e richiuso ermeticamente”. https://stilearte.it/archeologia-a-colpo-docchio-cosa-sono-questi-reperti-romani-uno-e-ancora-pieno-dove-li-producevano-come-si-aprivano-cosa-contenevano/
    1 punto
  40. Tipicamente Lomelline, se ne vedono di belle al museo di Vigevano , Gambolò, Pavia. "Sa di vetro ,il vetro! ".
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  41. Ciao! Personalmente credo che comincino ad essere troppe queste "prove"; soprattutto l'ultimo. Le prove erano fatte in pochi esemplari e a mio parere, se fossero tutte originali, a distanza di secoli, ne saranno pervenute tante quante le dita di una mano. saluti luciano
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  42. Richiesta piuttosto inusuale , i Denari repubblicani erano quasi sempre in Argento fino , circa al 95% , il rimanete 5% erano impurita' di piombo o rame . Data la tecnica di lavorazione dell' epoca antica l' Argento non raggiungeva la purezza del 99,99% che si ottiene oggi . Verso la fine della Repubblica il titolo del fino subi' variazioni , ma l' Argento fu sempre il metallo predominante .
    1 punto
  43. Grazie per questo post, estremamente interessante, non essendo molto ferrato in storia repubblicana e relative monete leggo con molto piacere questi interventi, soprattutto quelli relativi a personaggi poco noti o quasi sconosciuti 🙂 Certo che, perdona la nota ironica, Cicerone ce l'aveva proprio con tutti o quasi eh 😅
    1 punto
  44. Mi piaceva troppo l' elmo cimiero presente in questo sigillo in ceralacca di Adalberto di Savoia Duca di Bergamo .
    1 punto
  45. Asta Ratto 1968 Piastra. 1842. Pag., manca; D'I., 182h, con sovrimpresso OLIM BOMBA. RRR. BB.
    1 punto
  46. Asta Ratto 1968 Piastra. 1841. Pag., 202; D'I., 18le, con sovrimpresso BOMBA BOMBA RRR. BB.
    1 punto
  47. @Arka La catalogazione delle monete di Aquileia (al momento ho guardato solo quella zecca) dovevi farla tu! Non vengono prese in considerazione varianti stilistiche e epigrafiche importanti (ANTONIO I CAETANI 1395-1402 non è segnalato al D la variante con ai lati dell'aquila le lettere A S; MARQUARDO DI RANDECK 1365-1381 Ai lati del Santo: ᗰ coronata/corona o の/ A o ᗰ coronata; ...).
    1 punto
  48. A me comunque non dispiace che discussioni del passato tornino attuali ( e considerando lo spessore di chi frequentava un tempo il forum, non fanno altro che bene). Poi Sono come le monete che studiamo… le riportiamo dal passato al presente. È anche un modo inoltre per ricordare chi non c’è più … Sono mie considerazioni personali ovviamente..
    1 punto
  49. A me piace molto la contromarca del Cicogna. Non so a voi.
    1 punto
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