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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/28/24 in tutte le aree
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Cari amici, come avrete capito la nostra discussione giunge a conclusione. Difatti, come noto, il Peace Dollar non venne più coniato dal 1935, mentre il dollaro con l'effige di Eisenhower sarebbe stato prodotto solo a partire dal 1971. Consiglio a tutti il saggio biografico "Oppenheimer, trionfo e caduta dell'inventore della bomba atomica" di Kai Bird e Martin J. Sherwin, da cui è stato tratto il film di Christopher Nolan. Spero che questo thread vi abbia intrattenuto ed appassionato, oltre a farvi conoscere meglio delle monete recenti e molto comuni (salvo il Mercury Dime) che per questo tendiamo a sottovalutare nelle nostre collezioni, ma invece sono molto interessanti a livello storico-numismatico. Vorrei dedicare questa discussione ad un caro amico del Forum che non c'è più, @villa66, che sono sicuro si sarebbe divertito molto nel leggerla ed avrebbe partecipato con qualche suo aneddoto gustoso.6 punti
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Io proporrei di finirla qui, senza ulteriori commenti, provocazioni o altro. Ritengo queste ignobili discussioni, sempre più frequenti, siano degradanti e totalmente inutili... a prescindere da chi l'abbia iniziata o come sia iniziata. Spero vivamente che, almeno in questo, si sia tutti d'accordo.4 punti
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Come abbiamo visto in precedenza, Kennedy stimava molto Oppenheimer e quando divenne presidente, si adoperò perché gli fosse dato il giusto riconoscimento per il suo lavoro. Nel marzo del 1963, tramite la commissione competente, Oppenheimer vinse l'Enrico Fermi Award, un importante premio dedicato alla memoria del grande fisico italiano, abbinato ad una rilevante somma di denaro. Purtroppo, come ben sappiamo, JFK venne assassinato a Dallas, in circostanze mai chiarite, il 29 novembre del 1963. Pertanto fu il suo successore, Lyndon B. Johnson a consegnare il premio ad Oppenheimer nel dicembre dello stesso anno. Accanito fumatore, il protagonista della nostra discussione si ammalò di cancro alla fine del 1965 e morì pacificamente nel sonno nel febbraio del 1967, aveva solo 62 anni. Proprio del 1967 è l'ultima moneta che andiamo a presentare, si tratta del famoso Kennedy Half Dollar, coniato a partire dal 1964 sino ai nostri giorni. Dopo l'assassinio di JFK si decise subito di dedicargli una moneta per la comune circolazione e Jackie scelse personalmente il mezzo dollaro, in luogo del quarter, anche perché non voleva che il defunto marito soppiantasse le sembianze di George Washington nella monetazione a stelle e strisce. Alla zecca si dovette lavorare a tempo di record per il design della nuova moneta, di talche' il capo Incisore Gilroy Roberts ed il suo assistente Frank Gasparro si divisero le due facce della moneta, lavorando al diritto il primo ed al rovescio il secondo. Considerato il poco tempo a disposizione i due decisero di prendere spunto dal rispettivo lavoro fatto per la medaglia di inaugurazione presidenziale di John Fitzgerald Kennedy. Bisogna precisare che Kennedy in persona avevo visto ed approvato il design della medaglia; a questo punto il nuovo mezzo dollaro entrò in circolazione nel marzo del 1964 e divenne subito popolarissimo tra la popolazione degli Stati Uniti e persino all'estero. Tanto che la produzione aumentò a dismisura, sino a toccare per il solo 1964, il numero di 430 milioni di pezzi complessivi. Coniato inizialmente in argento '900 come i suoi predecessori, il Kennedy Half Dollar, in seguito ad un forte aumento del prezzo dell'argento, nel 1965 cambiò la composizione in argento '400 ( di cui la parte esterna in argento "800 e quella interna in argento "210). Successivamente, a partire dal 1971, l'argento venne rimosso completamente per arrivare ad una composizione in rame-nickel. Dopo diversi anni in cui il mezzo dollaro è stato coniato soltanto per i collezionisti, a partire dal 2021 è ripresa la produzione per l'ordinaria circolazione.4 punti
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Devo dire che l’Introitus della messa da Requiem di Mozart mi fa commuovere ogni volta che lo ascolto, non solo per il suo significato profondo (al di là dell’aspetto strettamente religioso), ma anche e soprattutto per la potenza della musica e la solennità del coro. E poi mi suscita tante riflessioni, non solo sulla morte (come sarebbe naturale per un Requiem), ma anche e soprattutto sulla vita. E’ una musica che palpita di vita… https://www.youtube.com/watch?v=4Rc25CkOxEk Qualche mese fa ho acquistato questa moneta: Era in vendita come sesterzio di Faustina II, Diana Lucifera. Certamente non una grande conservazione (me ne sono subito reso conto), ma a me piacciono le monete un po’ “vissute”. E poi… Faustina II…..quel rovescio…..Insomma, la moneta mi ha chiamato. Voi sapete bene cosa succede quando una moneta chiama, vero? E infine: si può dire di no ad una signora? Giammai! E quindi ho risposto alla chiamata e la moneta e’ arrivata a casa Stilicho, con somma “gioia” di una altra signora….mia moglie (“Ancora con queste monete!”) e con somma indifferenza di una altra ancora, una delle mie figlie (“Sembra un gettone dell’autoscontro”). Sic transit gloria mundi! Si tratta di un sesterzio di consacrazione di Faustina II con Diana Lucifera, ma con una legenda di rovescio davvero particolare. Ne parleremo. Anche perché le monete antiche ci parlano di loro, degli antichi appunto. Ricordo un libro di Luciano Canfora uscito qualche anni fa per i tipi de “Il Mulino” dal titolo “Gli antichi ci riguardano”. Eccome se ci riguardano. E le monete ci parlano di ciò che furono stati, di ciò che sono stati, di ciò che sono diventati….gli antichi. Ma le monete parlano anche di noi : “De nobis fabula narratur”. Anche di Faustina II ci parlano…e tanto. Molte sono, infatti, le sue monete che ci raccontano davvero nei dettagli ciò che fu stata e che e’ stata, come ragazza, come donna, come imperatrice, come madre (molto prolifica). Ma io voglio soffermarmi su ciò che e’ diventata. Ovvero una stella del firmamento, una “DIVA”. Che strano questo gioco di parole….anche oggi una “star”, una “stella” di Hollywood e’ una “diva”. Dicevamo di Diana Lucifera. Diana e’ qui “portatrice di luce”, uno dei suoi epiteti; forse il più strano. O per lo meno quello meno noto. Su questa moneta e’ rappresentata nell’atto di portare una torcia accesa, quindi la luce. Secondo la mitologia Diana aiutò sua madre Latona a partorire il fratello gemello Apollo. Da qui il ruolo di Diana quale divinità del parto, che assiste le partorienti (ruolo che si divide con Giunone, chiamata, guarda un po', “Lucina”): le aiuta a “portare alla luce” i piccoli. Inoltre, in qualità di custode della fauna e della flora, e’ anche custode della fecondità della terra, della sua fertilità. Ecco un nuovo legame con la maternità. Infine, Diana Lucifera (che ha ai lati del collo un doppio crescente lunare) era così chiamata in quanto collegata alla luce della Luna (termine che probabilmente ha la stessa radice della parola “luce”), il cui ciclo sappiamo essere legato al ciclo fertile della donna. Faustina II ebbe molti figli (forse 14 con 12 parti) e quindi sicuramente “devota” (passatemi il termine) a Diana Lucifera. Ma qui, su questa moneta, il significato e’ un altro e può essere compreso solo abbinando l’effigie di Diana Lucifera alla legenda del giro: SIDERIBVS RECEPTA. Potremmo tradurre SIDERIBVS RECEPTA come “accolta tra le stelle”, anche se il termine “receptus” dice qualcosa di più in quanto significa anche “rifugio”, “asilo”, a sottolineare anche il senso di protezione. SIDERIBVS RECEPTA e’ una espressione davvero dolce, quasi commovente. Solo il latino, con la sua efficacia e la sua essenzialità poteva tradurre in due parole un concetto così profondo e romantico. E solo una moneta poteva veicolare un messaggio così forte ed incisivo, nel suo connubio tra immagini e legende (ah…potenza della moneta!). La stella, dunque….. La sera dell’assassinio di Cesare alle Idi di Marzo nel cielo di Roma comparve una cometa. E tutti dissero che era Cesare che era divenuto una stella. Faustina II e’ morta, ma non vaga nel buio delle tenebre. E’ accolta da Diana Lucifera che con la sua torcia le illumina la strada che la condurrà in cielo dove verrà accolta, stella tra le stelle. Il cerchio e’ chiuso. Nascita, vita, morte. La luce ha vinto il buio, la luce ha vinto la morte. Et lux perpetua luceat eis. Buona domenica. Stilicho Fonti: - (80) La monetazione imperiale di Faustina II - Storia, caratteristiche, tematiche, cronologia | Alessio Busseni - Academia.edu del nostro @Ross14, davvero un riferimento per la monetazione di Faustina II - Il forum (vera miniera) - Le letture (mai abbastanza) - La rete (cum grano salis) - I ricordi scolastici (un po' di "latinorum")3 punti
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Complimenti per la discussione Alla quale, se permetti, vorrei aggiungere una piccola nota. Esatto, ma anch'esso ha avuto un ruolo nella costruzione dell'arma atomica. A Oak Ridge, Tennessee, era stato costruito un impianto per il trattamento dell’uranio. Lo scopo era arricchire l’uranio con l’isotopo U-235, che avrebbe poi potuto essere usato in un’arma. L’impianto di Oak Ridge conteneva diversi grandi separatori di isotopi, a forma di pista, chiamati “calutroni”. Questi usavano giganteschi elettromagneti per deviare gli atomi di U-238 in un collettore, e quelli di U-235 in un altro. Normalmente, gli avvolgimenti degli elettromagneti sarebbero stati fatti con filo di rame, ma il rame era diventato un materiale fondamentale per la guerra. E così, poiché l’argento ha proprietà di conduzione elettrica leggermente migliori del rame, e non era nella lista dei materiali fondamentali per la guerra, gli scienziati di Oak Ridge presero in prestito dal Tesoro 14.700 tonnellate d’argento, fornito in massima parte sotto forma di dollari (si ritiene circa 50 milioni di pezzi), che vennero fusi e trasformati in fili e barre per i calutroni… si trattava, per la gran parte, di dollari Peace. petronius3 punti
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Buongiorno, a mio avviso, si tratta di: MILANO - Filippo IV (1621-1665) - Sesino - Lettere PHI coronate - R/ Stemma - MI Crippa 26; MIR 375 Un saluto.3 punti
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@Stilicho Complimenti per lo splendido intervento! Hai presentato una descrizione molto significativa. Questa moneta è catalogata in due varianti: la prima (come quella da te postata) con Diana stante a destra e la seconda con la dea rivolta verso sinistra (un po' più rara). La legenda SIDERIBVS RECEPTA è inoltre presente su un altro sesterzio postumo (molto raro) con al rovescio Faustina che sale verso il cielo su una biga mentre la stessa regge un velo gonfiato dal vento. Posterò al più presto le immagini dei miei esemplari per queste tre tipologie. Al momento allego la fotografia della versione con biga presa dal database del British Museum3 punti
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Comunque rimanendo in tema di questo forum, purtroppo non ho il bilancino non posso pesarla. Giusto per la cronaca io e mio papà siamo della gente comune con una passione per le monete e come ben tu sai, una moneta in quelle condizioni non ha valore di mercato. Per dei piccoli collezionisti anche avere delle monete del genere distrutte può volere dire tanto3 punti
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Ad essere onesto, sperando di prendere una cantonata grande come una casa, non mi da una impressione molto positiva. La superficie mi pare un po' impastata, il peso decisamente eccessivo e il bordo mostrato pare essere stato spazzolato. Si badi bene però che il mio parere può essere ampiamente sbagliato, poiché non seguo con continuità le romane da anni. Spero anzi, a costo di fare una figura barbina, che altri utenti mi smentiscano.2 punti
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Il “padrone” è colui che compra… i collezionisti…e il fattore( colui che vende) attacca l’asino dove vuole il padrone… ovvero i restauri esistono perché li vogliono, chiedono e accettano i collezionisti… I venditori non avrebbero alcun interesse o vantaggio a farli fare ( e pagare chi li fa) se i collezionisti non premiassero le monete restaurate… È la la stessa per cui sono sparite le collezioni di onestissimi e pregevoli BB che il mercato attuale non gradisce e penalizza in sede di vendita delle collezioni. È vero, è un discorso già affrontato tante volte, e il risultato è sempre lo stesso: la colpa è SOLO dei collezionisti, che a parole fanno i puristi, ma quando si tratta di comprare poi comprano tutt’altro. E come ho già scritto più volte, ci sono le prove sperimentali di questa dicotomia ….. chi è causa del suo male… con quel che ne consegue2 punti
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Ne metto una anch'io, a volte è bello indulgere nel mostrare quello che di norma si considera sconveniente... 🤭2 punti
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Per un attimo ho pensato che "Vitulus Design" non si riferisse al Questore ma alla ditta di "restauro" 🤨2 punti
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Purtroppo questa edizione l'ho mancata, ma alla prossima ci sarò, alcuni amici mi hanno detto che è stato un successone. Ad maiora semper. Un saluto Raffaele.2 punti
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Tre Cavalli Filippo IV ANTE FERIT 06 marzo 1626 16 novembre 1630 D/PHILIPP°IIII°D°G°R R/°ANTE°Ferit data Acciarino con pietra Focaia e fiamme. Buonasera a tutti, secondo voi i busti di questi tre esemplari sono uguali? Le date purtroppo non sono totalmente leggibili. Saluti Alberto1 punto
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All'asta tre monete romane magnifiche e introvabili Questo recita il titolo del filmato di Scripta manent Nel filmato si parla di tre rarissime monete dell'antica Roma fanno parte di una collezione che andrà all'asta a Zurigo a maggio e in ottobre: si tratta di un raro sesterzio con raffigurato l'imperatore Adriano celebrato dalle legioni stazionate in Britannia nel 122 d.C., un sesterzio di Agrippina ordinato dal figlio imperatore Caligola per commemorarne la morte e di una moneta 'Judea Capta' di Vespasiano, creata per celebrare la vittoria della prima guerra ebreo-romana nel 74 d.C. I tre pezzi fanno parte della Cope Collection, dal nome del collezionista Geoffrey Cope, comprensiva di 170 monete dell'antica Roma e di 800 monete antiche britanniche, ora in procinto di essere messa all'asta dal figlio con la collaborazione di Numismatica Ars Classica, Classical Numismatic Group e Numismatica Genevensis. La moneta di Adriano, che sarà battuta a giugno, era stata esposta per molti anni al British Museum di Londra e fu commissionata dall'imperatore dopo il completamento del Vallo a lui intitolato, nel 130 d.C. Sempre a giugno andrà all'asta un trio di monete raffiguranti re britannici tra cui la 'Petition Crown' del 1633 di Carlo II, il cui valore è stimato in 750mila dollari, realizzata da un'abilissimo intagliatore per perorare la propria conferma quale unico incisore ufficiale della zecca reale e in cui sono visibili persino le vene sul collo del sovrano. L'altra moneta sono il Testoon di Enrico VIII del 1544 e quella di re Carlo I raffigurato a Oxford durante la guerra civile, realizzata nel 1644. "Queste monete non sono solo spettacolari per la realizzazione artistica di momenti importanti per la storia dell'antica Roma e della monarchia britannica - ha sottolineato il direttore di Numismatica Ars Classica, Arturo Russo - ma anche per il loro 'pedigree'. Siamo entusiasti di offrire ai collezionisti la possibilità di comprare un pezzo di Storia". Fonte: https://www.agi.it/cronaca/news/2024-03-20/all-asta-tre-monete-antica-roma-25769644/ https://artslife.com/2024/03/26/in-asta-la-cope-collection-con-monete-romane-e-britanniche-di-qualita-museale/ In asta la Cope Collection, con monete romane e britanniche di qualità museale di Elio Crema Petition Crown of Charles II from the Cope Collection © Stephen Wakeham Una delle raccolte di monete britanniche e romane tra le più rare e ricercate mai apparse sul mercato. Tanto che per esitare la Cope Collection, in asta a Zurigo a maggio e ottobre 2024, collaborano tre tra le principali maison esperte di numismatica: Numismatica Ars Classica, Classical Numismatic Group e Numismatica Genevensis. La collezione, accumulata in cinquant’anni dal noto numismatico Geoffrey Cope, è composta da 170 monete di bronzo dell’antica Roma e oltre 800 monete e medaglioni britannici. Tra questi, tutti eccezionalmente conservati, alcuni dei più importanti pezzi attualmente conosciuti. Tra questi tre monete raffiguranti altrettanti re inglesi e un sesterzio romano in bronzo commissionato dall’imperatore Adriano al completamento del Vallo di Adriano nel 130 d.C. La più preziosa di queste monete è la Petition Crown of Charles II, di cui esistono solo 16 esemplari, stimata 750 mila dollari. Coniata da Thomas Simon, fu creata dal celebre medaglista nel 1663 per persuadere il re a riassumerlo come unico capo incisore presso la Royal Mint. Utilizzando una nuova particolare tecnologia, Simon ha stampato un messaggio comparativo lungo il bordo della moneta, che invitava il re a “confrontare questo suo pezzo di prova con l’olandese”. Al di là di questo dettaglio, il ritratto impreso nel centro della moneta è sorprendente, così dettagliato che si possono distinguere anche le vene sul collo del re. Un altro pezzo chiave della vendita è King Henry VIII Testoon, che raffigura il re in un imponente ritratto frontale. La moneta fu coniata nel 1544 e probabilmente modellata sul famoso dipinto di Hans Holbein il Giovane. La moneta rappresenta un momento chiave del regno di Enrico VIII, quando la mancanza di fondi nel tesoro portò il governo Tudor a manipolare la valuta introducendo metalli a buon mercato, fenomeno noto come la Grande Svalutazione. Questo particolare esemplare è considerato il più bello tra quelli esistenti. Altrettanto famosa l’Oxford Crown raffigurante King Charles I, coniata nel 1644. La moneta testimonia la presenza di re Carlo I a Oxford durante la guerra civile inglese. Le due guglie centrali appartengono alla Chiesa di Ognissanti e alla Chiesa universitaria di Santa Maria sulla High Street. Della moneta si conoscono solo undici esemplari, di cui otto conservate in collezioni museali. Quanto alle monete romane in bronzo, la più importante è il sesterzio di Adriano che celebra le sue legioni di stanza in Gran Bretagna. Esposta da diversi anni al British Museum, la moneta presenta su un lato il ritratto di Adriano e, sul rovescio, l’Imperatore nell’atto di rivolgersi al suo esercito. La qualità dell’incisione artistica e lo stato di conservazione sono tali che il ritratto sul retro è riconoscibile anche in scala così minuta. Probabilmente l’occasione che ha portato all’emissione della moneta fu il completamento del Vallo di Adriano nel 130 d.C.. Tra le altre monete romane troviamo in catalogo un sesterzio di Agrippina, emesso dal figlio Caligola per commemorare la morte di sua madre – il rovescio raffigura un carro funebre trainato da due asini – e un sesterzio di Vespasiano che commemora la vittoriosa campagna in Giudea. IL CATALOGO COMPLETO Charles I coins from the Cope Collection © Stephen Wakeham Hadrian Sestertius from the Cope Collection © Stephen Wakeham1 punto
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@besson vedo che tu ed io possiamo competere: qui un esemplare dal mio album (che sarebbe un portafoto anni '70, di color celeste😁) Confesso però che, se una moneta o banconota bistrattata mi piace particolarmente, poi la prendo anche in in conservazione migliore. Njk1 punto
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Finalmente una sezione dove posso competere anch'io per il podio 🤣😂 altro che fdc o fds .... si vince qualche cosa ???? 🤣 Ecco a voi la creme della mia collezione .1 punto
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Buonasera, non ho mai portato i miei esemplari a farli analizzare ad un Banco Metalli...lo farò prima o poi. Ecco un Mezzo Tornese con doratura "pesante".1 punto
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Un animale a quattro zampe si può inginocchiare sulle zampe anteriori come il cervo sul bronzo di Efeso. Per esempio la giraffa, per sdraiarsi, si inginocchia sulle zampe anteriori e poi abbassa il resto del corpo assumendo la posizione di riposo. Per rialzarsi, prima si inginocchia e allarga le zampe posteriori per sollevare i quarti posteriori e successivamente raddrizza le zampe anteriori. apollonia1 punto
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Finalmente, dopo tanto tempo di ricerche , sono riuscito a portare a casa questo splendido volume in edizione originale .. grazie al caro amico che me lo ha segnalato …1 punto
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Cartolina affrancata con 80 qindarke albanesi , il francobollo emissione del 1978 e' della serie attività socialiste sul tema forze armate. Annullo di partenza cerchio con lunette vuote di Durazzo del 5.10.78. Una bella turistica.1 punto
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Purtroppo il ciuco si attacca dove vuole il padrone…. e il padrone, nonostante, a chiacchiere, voglia il ciuco spettinato “nature” , poi lo compra( e lo paga) solo se è andato dal toelettatore …. C’è una leggera dicotomia in tutto questo ….1 punto
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Nel libro di Pesce-Felloni motivano così: Nel suo complesso questa serie ( la serie "larga"), rappresentata da 11 tagli il cui peso va da 2,18 a 382,30 grammi con diametri che spaziano da 18 a 60 millimetri, è la manifestazione evidente di un programma messo in opera per offrire una larga disponibilità di valuta nelle floride contrattazioni di mercato e nello stesso tempo per ostentare una florida posizione economica.1 punto
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A me piace la prima, è così.... graffiata, astratta, solcata... Complimenti per il lotto!1 punto
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Scavi nel Parco di Cibele. Portata ora alla luce monumentale fontana romana del I-II secolo. Scoperte 6 lastre con iscrizioni Nel corso dei lavori intrapresi dalla Città di Vienne per la riqualificazione del giardino archeologico di Cibele, un team di Archeodunum ha scoperto la base di una fontana monumentale. Ne dà notizia ora la stessa realtà di ricerca archeologica. Questa costruzione è addossata al muro del portico della residenza urbana detta “domus aux oscilla” all’incrocio di più strade della città antica, nel cuore dello spazio pubblico, a poche decine di metri dal foro. La fontana fu eretta alla fine del I secolo o del II secolo. Alla base della fontana sono state trovate importanti iscrizioni dedicatorie su lastre più antiche, reimpiegate per la costruzione stessa. Resti della monumentale fontana romana, portata alla luce a Vienne @ Fotografie K. Cerniera / K. Bianca / Archeodunum Vienne, il luogo in cui è avvenuta la scoperta, in questi giorni, è un Comune francese di oltre 30mila abitanti situato nel dipartimento dell’Isère nella regione dell’Alvernia-Rodano-Alpi. Vienne fu la principale città degli Allobrogi. Cesare decise di fondarvi una colonia con status di diritto latino, che chiamò Colonia Julia Viennensis. Ancora oggi, nella città e nei suoi dintorni immediati, sono presenti importanti monumenti e edifici risalenti all’epoca romana, come il Tempio di Augusto e Livia, conosciuto anche come il “Giardino di Cibele” – è qui che è stata portata alla luce la fontana monumentale – il circo e il teatro romano. Molti manufatti sono esposti nel Museo Gallo-Romano, situato nel sito archeologico del comune limitrofo di Saint-Romain-en-Gal. Questo parco archeologico, completato nel 1967, si estende su circa sette ettari lungo la sponda del Rodano. La lastra con iscrizioni utilizzata come materiale di rimpiego per la costruzione della fontana. Le lastre sovrapposte sono state poi temporaneamente rimosse per la lettura delle epigrafi e riposizionate @ Fotografie K. Cerniera / K. Bianca / Archeodunum Ma torniamo alla sorprendete fontana appena portata alla luce. Il luogo dell’importante ritrovamento in un’immagine aerea @ Fotografie K. Cerniera / K. Bianca / Archeodunum “Per la sua costruzione sono stati riutilizzati blocchi di pietra calcarea di costruzioni precedenti, sei dei quali recano iscrizioni precedentemente sconosciute. – affermano gli archeologi di Archeodunum – Queste iscrizioni onorarie menzionano personaggi pubblici della prima metà del I secolo d.C., tra cui un ex quartetto, uno dei quattro magistrati responsabili della città quando era ancora colonia latina prima di Caligola”. Una delle lastre di riuso, che recano iscrizioni dedicatorie o onorarie @ Fotografie K. Cerniera / K. Bianca / Archeodunum “La scoperta di un simile corpus epigrafico rimane un evento raro e, sebbene la fontana non fosse destinata allo smantellamento, alcuni dei suoi blocchi sono stati temporaneamente sollevati per consentire la registrazione completa delle iscrizioni che nascondevano. – dicono i ricercatori di Archeodunum – Nonostante l’aspetto di uno spazio già ampiamente esplorato dall’archeologia nel secolo scorso, le indagini aperte da Elio Polo e dalla sua équipe mostrano che il giardino di Cibele nasconde ancora una ricchezza archeologica e stratigrafica più che significativa. Precedenti fasi di lavoro avevano già visto la scoperta di resti di domus, in particolare mosaici e sistemi di approvvigionamento idrico. Lo studio archeologico continuerà a supportare la riqualificazione del sito nei prossimi mesi”. https://stilearte.it/scavi-nel-parco-di-cibele-portata-ora-alla-luce-monumentale-fontana-romana-del-i-ii-secolo-scoperte-6-lastre-con-iscrizioni/1 punto
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Ciao, la domanda non è poco intelligente. Ecco la mia ipotesi. Con la riforma del 1637 viene coniato lo Scudo (da 1) e i suoi sottomultipli. L'anno dopo escono i multipli da 2, 3, 4 scudi. Sono Moduli intorno ai 60 mm che usano lo stesso punzone, ma cambia lo spessore. Solo nel 1649 viene coniato anche il pezzo da 1 scudo che usa lo stesso modulo da 60 mm e quindi ha uno spessore di 0,5 mm. A questo punto nasce l'esigenza di distinguerlo da quello del 1637 che diventa "scudo stretto", non per lo spessore ma per il diametro. Quello più stretto di spessore, essendo più largo come diametro, si chiama "scudo largo". Attendiamo altri pareri, magari da Dizzeta che ha curato il Catalogo...1 punto
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il lavoro sull'aureo è sorprendente. certo, gioca a vantaggio dell'effetto wow anche la foto, il taglio della luce e la qualità dell'immagine. sarebbe interessante avere una foto in analoga definizione del prima. al di là del fatto che possa piacere o meno, essere lecito o meno... nel caso dell'aureo si potrebbe parlare di "restauro" che si è spinto oltre alla mera chiusura dei fori. si potrebbe discutere per ore sul limite, sul confine, sui livelli in cui un intervento è lecito o meno ecc ecc... e non se ne uscirebbe. il fatto incontrovertibile è che ci si trova davanti a una moneta che è stata ritoccata/rimaneggiata. se uno ne è consapevole, alla fine, è un po' come quando si va a visitare un templio / edificio antico ricostruito per anastilosi... da qui alla visita di Carcassonne post Viollet le Duc il passo è breve.1 punto
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Buongiorno, il servizio navetta è presente per entrambi i giorni In allegato invio gli orari indicativi della navetta. La fermata sarà come sempre all'uscita di via de Carracci poco più avanti a destra Fermata Stazione.PDF Orari Navetta.pdf1 punto
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In alto a sinistra è un 1626,in alto a destra è 1629,quella in basso è illegibile...1 punto
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Buongiorno a tutti, grazie della tua opinione Rocco. Anche dalla visione dal vivo sono diversi. Saluti Alberto1 punto
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Salve condivido immagino di una cartolina viaggiata e chiedo ai più esperti maggiori informazioni. Ringrazio in anticipo1 punto
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Non ti scoraggiare @frassineto. Con l’occasione, se vuoi avere ulteriori notizie, puoi leggere questo articolo che, per comodità, ritrascrivo: http://www.montevecchia.it/sito_falsi/tab_falsi_30.htm Questi talleri (5 lire) vennero coniati per soddisfare il bisogno di monete metalliche della nuova Colonia Italiana:l'Eritrea, ed insieme ad essi furono anche coniate monete da 4/10 di tallero (2lire), 2/10 di tallero ( 1 lira) e 1/10 di tallero (50 centesimi). Per la coniazione di queste monete fu usato il metallo proveniente da monete napoletane e pontificie ritirate dalla circolazione dopo l'unificazione d'Italia. Queste monete sono abbastanza rare per il fatto che nel 1898, con regio decreto n° 415 del 4 settembre, vennero ritirate in grande quantità per essere rifuse e trasformate in monete per l'uso interno. Queste le caratteristiche tecniche del tallero: Metallo: argento 900 millesimi. Peso: 28,12 g. Diametro: 40 millimetri. Contorno: rigato. Pezzi coniati: 196.000 con millesimo 1891 e 200.00O per il 1896. Oggi risultano molto più rari i talleri con il millesimo 1896 proprio per il fatto che furono rifusi in grande quantità ancor prima di essere messi in circolazione. Il prezzo attuale varia dalle 380.000 lire per la conservazione BB a 3.000.000 per il fior di conio per il millesimo 1891 e dalle 550.000 a 3.600.000 per il 1896. Numerosi sono i falsi numismatici di questi talleri; quello che oggi esaminiamo porta la data 1896 mentre l'originale con il quale si fa il confronto è del 1891. Ecco di seguito le differenze riscontrate rispetto all'originale: Colore del metallo: più chiaro. Diametro: uguale. Spessore: più sottile in modo evidente. Bordo o margine: molto sottile e di poco spessore. Contorno: le righe sono più frequenti ed hanno minor corpo. Disegno del diritto: ben realizzato ma con poco rilievo; alcuni particolari della corona si vedono poco poco uscire dal campo, che si presen-ta leggermente convesso. Disegno del rovescio: valgono le stesse considerazioni del diritto. Partico-lari che subito si evidenziano sono:il cerchio della corona che non chiude ed i raggi del Collare dell'Annunziata che quasi non si vedono. Firma dell'incisore: ben imitata. Data: le cifre sono perfette, ma hanno meno rilievo. Valore: imitato molto bene. Peso: molto scarso: g 27.301 punto
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DE GREGE EPICURI Mai visto tante contraffazioni in una sola serata! E alcune decisamente rare. Certo, una monetazione molto impegnativa, da osservare a lungo con la lente, confrontandola con le monete delle zecche di origine, con le contraffazioni note (che sono spesso mal fotografate, piccole e quasi illeggibili), con i pochi testi disponibili, a partire dall'introvabile Gamberini.. Insomma, un lavoro eroico. Complimenti Tiziano, ora aspettiamo una Silloge!1 punto
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Tutti i miei orrori di stampa purtroppo li ho già postati nella discussione 'Il Museo degli orrori' . Qui un bel pò di banconote postate da vari utenti. Posso inserire una banconota in questa nuova discussione togliendola temporaneamente da una teca del suddetto Museo (è quella cerchiata in rosso), a rappresentanza Banco si Sicilia - 100 lire del 19181 punto
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Salve, condivido foto di una cartolina estera e chiedo ai più esperti maggiori informazioni. Ringrazio in anticipo1 punto
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Grazie di cuore Raffaele, abbiamo un legame affettivo duraturo nel tempo, fatto di stima reciproca con gli amici calabresi, e in futuro daremo la piena collaborazione per creare un grande evento di qualità in Calabria. Ti aspettiamo a Castellammare di Stabia nei prossimi eventi con il calore umano e l'entusiasmo di sempre. Un caro saluto da Attilio.1 punto
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Ecco il mio asse di Crispina con al retro IVNO LVCINA ( Giunone con Patera e scettro). complimenti per la discussione , molto bella1 punto
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Buongiorno Lorenzo, è stato un piacere incontrarti, condividere il pranzo allo stesso tavolo con te e gli amici di sempre. saluti Michele1 punto
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Contrariamente alle previsioni americane, già nel 1949 l'Unione Sovietica si dotava anch'essa della bomba atomica, con il primo test perfettamente riuscito. A questo punto, con la Cortina di Ferro già scesa tra le due super potenze, si scateno' una nuova corsa per creare una bomba ancora più distruttiva, basata sull'idrogeno Oppenheimer, nel ruolo di potere che abbiamo già visto ricoprire, tuttavia si oppose fortemente, sia per delle ragioni morali sia perché considerava folle questa nuova competizione militare. Il problema è che sono anni molto particolari, negli USA divampa il maccartismo e chiunque viene sospettato di collusioni con il nemico. È esattamente quello che accade al nostro protagonista, di cui vengono a galla presunte amicizie comuniste negli anni giovanili. Quanto basta per aprire un procedimento formale nei suoi confronti. Siamo nel 1954 ed Oppenheimer viene sottoposto ad una serie di audizioni presso una commissione apposita, che, se da un lato lo scagionano da qualunque acccusa di tradimento, dall'altro, in qualche modo, lo ritengono non pienamente affidabile. Per tali ragioni gli viene revocato l'accesso alle informazioni top secret del programma nucleare americano, costringendolo, di fatto, a ritirarsi a vita privata. Proprio del 1954 è la moneta di questa sera, si tratta di un quarto di dollaro coniato a Philadelphia, della tipologia denominata Washington Quarter. Coniato a partire dal 1932, tali monete ebbero una gestazione alquanto travagliata. Inizialmente si era pensato ad un mezzo dollaro commemorativo per festeggiare i duecento anni della nascita del padre della patria statunitense. Ma, ben presto si decise di sostituire lo Standing Liberty Quarter, design di riconosciuta bellezza ma che aveva creato tanti problemi per il conio. E la sostituzione non sarebbe stata per un solo anno ma definitiva. Con tale progetto in testa si tenne una competizione per scegliere il design del nuovo quarto di dollaro e la Commissione delle Belle arti scelse quello presentato da Laura Gardin Fraser, nota per aver disegnato alcuni mezzi dollari commemorativi nonché per essersi sposata con il Fraser autore del Buffalo Nickel (1913 - 1938). Tuttavia Mellon l'allora Segretario del Tesoro non fu d'accordo ed impose una scelta diversa, prediligendo il lavoro di Flanagan, ovvero la tipologia che oggi tutti conosciamo e che sarebbe stata coniata immutata sino al 1998 (salvo il consueto passaggio dalla composizione in argento '900 a quella in rame-nickel del 1965). Dal 1999 sino al 2021 il solo rovescio del quartino venne sostituito con diversi rovesci commemorativi, per le serie che ben conosciamo, celebranti dapprima i singoli stati e territori, poi i parchi nazionali. Tuttavia la Fraser si sarebbe presa una duplice rivincita, la prima nel 1999, bicentenario della morte di Washington, in cui il suo design venne riutilizzato per un pezzo commemorativo da 5 dollari in oro. La seconda, quando, a partire dal 2022 il diritto del design della Fraser diviene il diritto ufficiale della nuova serie di quarter dollars dedicata alle donne più rappresentative nella storia degli Stati Uniti. Una bella rivincita, pur se arrivata a 90 anni di distanza ...1 punto
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