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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/31/24 in tutte le aree

  1. Buona Pasqua a tutti gli amici del Forum, a mio parere “NON COLLEZIONABILE” è un termine che non significa nulla. Ho visto in passato collezioni modeste dal B al qBB, raccolte da persone appassionate che erano soddisfatte di avere raccattato nei mercatini dei 50 Cent Impero martellati e li conservavano gelosamente, perchè per loro significavano qualcosa, erano il tramite per fare affiorare dei ricordi e li tenevano in scatole di scarpe perchè preferivano guardarle, toccarle e non inserirle in album o taschine. Ho visto anche “dei ricchi piangere” spendere in monete eccezionali l'equivalente di un mini alloggio e poi guardarle qualche volta, prenderle e portarle in una cassetta di sicurezza da dove non sono più emerse. Il collezionismo è tutto questo e bisogna rispettare ogni opinione. Quello che non è collezionabile per qualcuno, lo è per altri. Basta la passione ed ogni moneta acquisterà una dignità ed una ragione per collezionarla. Pur apprezzando lo scambio di opinioni sul termine sopraesposto, dispiace un po' constatare che sia passato in secondo piano il bel racconto di Alberto @Fondamentale al quale vanno i miei complimenti, Saluti a Tutti, Beppe
    7 punti
  2. Buongiorno e Buona Pasqua a tutti i frequentatori del forum. Ho letto gli interventi, tutte opinioni rispettabili ed esposte con cortesia, ma personalmente ho un'altra visione del collezionismo. Non necessariamente la mia visione è quella corretta, questo è il bello della passione numismatica che in questo modo riesce ad essere alla portata di tutte le tasche. Però, visti gli interventi precedenti, non posso non mostrarvi quella che ritengo la moneta più significativa della mia collezione. . Si tratta di un umilissima petachina di Genova, emessa tra il 1443 ed il 1447 durante il dogato di Raffaele Adorno, per qualcuno da ritenersi una moneta "non collezionabile". E' vero, dal punto di vista economico è da considerarsi come una classica monetina da ciotola, inoltre con una scarsa qualità estetica. Si tratta della classica moneta piccola, destinata alle piccole transazioni ed alle tasche delle persone comuni. Per me invece ha un grande valore affettivo, perché mi era stata regalata quando avevo circa 7/8 anni ed ero già appassionato di storia. Era stata ritrovata da un parente, nel corso di lavori edili di ristrutturazione di un vecchio edificio, quale pezzo di metallo dall'aspetto curioso ma di nessun valore economico. Sono riuscito a classificarla solamente parecchi anni dopo e da quel momento ha assunto anche un valore quale documento storico. Grazie alla professoressa Travaini, la tipologia di moneta ed il luogo dl ritrovamento erano stati segnalati per gli studi legati alla circolazione monetaria. Il valore quale documento di questa moneta ai miei occhi è stato ulteriormente valorizzato quando ho letto da qualche parte che negli anni successivi alla morte di Filippo Maria Visconti ed alle vicissitudini legate al successivo avvento di Francesco Sforza al Ducato di Milano, il sopravvenuto disordine monetario aveva portato all'ingresso massiccio nei territori lombardi di moneta piccola sopravvalutata, tra le tipologie più diffuse era citata anche la petachina di Genova. Ed ecco che la monetina brutta e frammentaria, ritrovata in modo avventuroso e salvata per caso dalla discarica, si è trasformata in un documento storico: una metamorfosi da brutto anatroccolo a cigno. In conclusione, senza polemica, mi sento di affermare ancora una volta che la numismatica è per tutti, dai collezionisti di monete in Euro, a quelli che acquistano solo monete in slab, in metallo prezioso ed in conservazione non inferiore allo spl. Personalmente, mi ritengo soprattutto un cultore della storia, per me le monete non sono altro che uno stimolo per approfondire questioni storiche. Tutti possiamo apprezzare le grandi monete, le vediamo nei grandi convegni numismatici e nelle aste numismatiche importanti, ma queste restano alla portata degli appassionati dotati di consistenti risorse economiche da destinare al collezionismo. Ma il bello della numismatica è che c'è posto per tutti, si può sognare anche con le monete da ciotola. Anzi, se devo essere sincero, mi emoziona di più frugare nelle ciotole che partecipare alle aste online e girare tra i banchi dei convegni. Buona numismatica a tutti Federico
    7 punti
  3. @Oppiano di sicuro hai travisato il senso della storiella. È la Soli Reduci che parla. Il soggetto narrante è lei. Ma l'hai compreso? Questa è una discussione che si chiama "la moneta racconta". E in questa storiella, la moneta racconta varie vicissitudini che le sono (probabilmente) capitate... e dopo tutte le traversie, arriva chi, nel 2024, la reputa "NON COLLEZIONABILE" e lei li definisce "tromboni". Ti sei offeso? Ti sei sentito tirato in causa? Io, con la libertà dell'immaginazione di cui fortunatamente sono dotato, mi sono immedesimato nella Soli Reduci... ed in questo senso mi sento di darle ragione. Ma che problema c'è? Anche io ho una Soli Reduci in SPL, quella più rara, tra l'altro; ma ritornando alla storiella, immaginando che la Moneta in questione possa raccontare la sua storia piena di vicissitudini che l'hanno ridotta in quel modo, può anche dire di sentirsi offesa da chi la reputa non collezionabile. Ed in questo preciso senso, posso anche trovare più interessante e capace di dare spunti, la moneta più vissuta che quella in SPL. Buona pace a tutti
    7 punti
  4. NON Collezionabile? Non offendiamo, per favore... Salve a tutti, sono una Piastra Napoletana del 1791, conosciuta comunemente come "Soli Reduci" e sono nata, in questa forma, alla fine del XVIII secolo, mi hanno messo in circolazione e sono passata di mano in mano in cambio di cose utili per gli uomini di quel tempo; poi uno di questi uomini ha deciso di mettermi al collo, o al collo della propria donna e mi ha fatto un buco. Dopo, sono stata data ai figli e dimenticata in cassetto, o forse sono stata rubata insieme ad altri monili, non lo so, ma l'unica cosa certa è che sono passata ad altre persone che mi hanno avuta, ma solo per un periodo limitato. Passano i decenni e i Re. I nuovi regnanti del Nord Italia, alla ricerca di oro e argento Borbonico, non mi hanno presa e sono rimasta in segreto custodita da un ragazzo che pensava che io fossi un gioiello. Poi sono passata nelle mani di chi, per necessità economiche, avrebbe potuto vendermi come argento o fondermi per fare dell'argenteria o semplicemente dei lingotti, ma non lo ho ha fatto! L'ho scampata in un periodo di grandi ristrettezze, dove anche le monete più più belle di me non ce l'hanno fatta. Non so come ma dopo la Seconda Guerra Mondiale sono finita in un mercatino e sono stata notata da un collezionista di monete che, nonostante tutto, mi ha ritenuta interessante. Dopo vari anni dalla morte del collezionista, che mi ha amata a modo suo, il figlio consegnò l'intera collezione del padre dove mi trovavo anche io ad una Casa d'Aste che opera in quella che tutti chiamano "Internet". Un siciliano mi ha notata e mi ha voluta con se. L'ultimo viaggio, per adesso, l'ho fatto con un corriere, non senza rischi, che mi ha portato a casa di Alberto. E pensare che qualche trombone, che vede la realtà solo con il filtro dei soldi, mi definirebbe con tono definitivo, "NON COLLEZIONABILE". Un Saluto a tutti e soprattutto al mio amico @giuseppe ballauri che ha creato questa splendida rubrica. Alberto
    7 punti
  5. Grazie a Dio sono a casa, ringrazio ancora tutti per il Vostro supporto e amicizia. Non credevo di avere cosi tanti amici qui. Grazie ancora.
    6 punti
  6. Ciao, oggi condivido alcune mie monete recanti sul rovescio la personificazione della dea della Pace (Pax) che per i romani era di buon auspicio per forieri tempi di quieto vivere e benessere. Immancabile il ramoscello d'ulivo ( o di altro) ben visibile nella mano destra. Non mi dilungo perché questo post fa solo da sponda agli auguri che faccio a tutti voi ed ai vostri familiari o persone care, di una serena Pasqua soprattutto di Pace....et in terra pax hominibus bonae voluntatis....i tempi che viviamo lo richiedono....chissà...Ovviamente per chi non festeggia la Pasqua auguro una serena e buona domenica.🙂 ANTONIO Alcune mie monete con la Pax. Un sesterzio ed un denario di Massimino Trace e tre denari di Vespasiano, Lucio Vero e Adriano.
    5 punti
  7. Il mio incontro con le monete risale a più di 40 anni fa. La storia del mio avviamento alla numismatica l'ho già raccontata varie volte. Qui vorrei solo ricordare che la prima moneta che mi ha affascinato fu un umile 10 centesimi del 1893 di Umberto I. Era (ed è tuttora perchè l'ho conservata) in una conservazione pessima, ma forse fu proprio questo a far scattare la molla... Punto a favore delle monete in pessima conservazione. Attualmente l'unica mia collezione riguarda le monete di una zecca dove anche i migliori esemplari sono piuttosto brutti. Ma quale gioia trovarne uno, anche bruttissimo, ma che mi manca... Secondo punto a favore delle monete in pessima conservazione. Quindi credo che ogni moneta sia collezionabile. E quando si trova un esemplare migliore si rimette in gioco quello più brutto che potrà fare felice un altro collezionista alle prime armi. Arka Diligite iustitiam
    5 punti
  8. Scrivo raramente ormai qui, e ricordando come era partita la discussione “ la moneta racconta” iniziata dal nostro buon giuseppe ballauri, mi ricordo la motivazione della discussione che per una volta non parlava di conservazioni, di tecnica o di valori commerciali, ma di emozioni, storie, di quanto potesse la moneta andare oltre alla sua qualità, valore, rarità, ma permettesse anche di provocare sentimenti in molti appassionati. E’ indubbiamente una “ numismatica romantica”, non tecnica e non commerciale, ma che ti permette di raccontare la moneta per quello che provoca in chi la possiede. Per anni l’ho raccontata anche io qui sul forum la moneta emozionale, poi è’ diventata anche un libro di storie numismatiche “ onde numismatiche” che è’ ancora on line che racconta una numismatica “ diversa per motivazioni e scopi “, non inferiore per me ad altre valide che giustamente possono esserci. Mi auguro che possa continuare questa discussione che ho sempre trovato bellissima, grazie a Giuseppe e a tanti ottimi scrittori che ho riletto qui, buona numismatica a tutti comunque voi la intendiate !
    4 punti
  9. In effetti il confronto con un esemplare ben conservato è impietoso, ma in quanto adoratore di N.S. Denaro onnipotente in ogni sua forma per me nulla è realmente non collezionabile. Ogni moneta, in qualunque stato si trovi, è Moneta. Non sarei così tranchant. E' pur sempre una bella moneta del '700.
    4 punti
  10. Questi errori sono rari ma non eccezionali nelle zecche orientali con incisori non latinisti. La palma spetta sicuramente a Antiochia. Cizico: L’errore più divertente è quello che mischia i nomi di Valentiniano II e Teodosio I:
    3 punti
  11. Buona numismatica anche a te, volevo dirti un paio di cose circa la tua bella petachina per integrare la storia che hai raccontato. Innanzitutto la sigla dello zecchiere è O e questo riduce il tempo di coniazione ai soli 4 giorni di gennaio 1447 in quanto Raffaele Adorno è stato deposto il 4 gennaio e sostituito da Barnaba Adorno, che fu doge fino a fine mese di quello stesso gennaio e a sua volta sostituito da Giano Fregoso, lo zecchiere che si siglava con la lettera O fu in servizio dal 1447 al 1450. Potrebbe aver coniato quindi in quei 4 giorni o al massimo durante quel mese di gennaio così travagliato. Inoltre volevo soffermarmi sulla forma di quella strana X, le altre petachine di Raffaele Adorno hanno la gambetta inferiore sinistra decisamente curva mentre la tua è dritta, ne ha viste altre due di quella forma, una su un'altra petachina che aveva la sigla dello zecchiere F - che era immediatamente precedente a O -, e l'altra su una moneta diversa dello stesso periodo. Forse sono solo aneddoti curiosi ma credo valga la pena ricordarli.
    3 punti
  12. Oggi tripletta straordinaria di commemorativi a me mancanti Taglio: 2 euro cc Nazione: Grecia anno: 2018 A Tiratura: 748.000 Condizioni: BB++ Città: Milano Taglio: 2 euro cc Nazione: Estonia anno: 2017 Tiratura: 1.490.000 Condizioni: BB++ Città: Milano Taglio: 2 euro cc Nazione: Slovenia anno: 2019 Tiratura: 987.250 Condizioni: BB++ Città: Milano
    3 punti
  13. Da Alessandria di Egitto, un particolare esemplare di dracma al nome di Adriano, con al diritto busto laureato e drappeggiato dell' imperatore ed al rovescio raffigurazione del Nilo seduto su rocce, con al fianco un ippopotamo . sarà il 14 Maggio in vendita Harlan J.Berk 227 al n. 574 .
    2 punti
  14. trovata ieri nel mucchio insieme ad un'altra uguale
    2 punti
  15. Grazie a tutti..siete tutti dei cari Amici. Buona Pasqua di Resurrezione a tutti.
    2 punti
  16. Nell'ordine: Massimino il Trace, Postumo, Tetrico e Probo. Auguri di Buona Pasqua.
    2 punti
  17. A prescindere dalla sua autenticità, questo quadrante esiste nel catalogo di Haeberlin, tavola 67. (Riferimento indicato nella didascalia del venditore). Due esemplari illustrati (Italia centrale, n° 5 e 6, 74 e 80g)
    2 punti
  18. Condivido anche io le monete della mia collezione rappresentanti al rovescio la Pax. Si tratta di: 1) Asse Antonino Pio 2) Sesterzio di Massimino il Trace 3) Radiato di Postumo 4) Radiato di Claudio il Gotico
    2 punti
  19. Forse intendi dire qual'è il suo valore odierno di mercato? La parola "prezzo" fa pensare a una possibile compravendita, cosa che, ti ricordo, è vietata nel forum. petronius
    2 punti
  20. La mia 'soli reduci' in mb o quasi ha avuto le stesse vicissitudini, ma ha avuto un pizzico di fortuna in più, quello di non essere stata forata e soprattutto di non essere stata messa al rogo in una fucina come un pezzo d'argento qualsiasi, quest'ultima ipotesi si che l'avrebbe resa irrimediabilmente 'non collezionabile'. A parte il periodo iniziale che è stata utilizzata per la spendita, cosa che l'ha veramente sfinita, successivamente è stata solo conservata sino a quando non è stata inserita in una raccolta. Molto probabilmente nel corso degli ultimi decenni è stata ceduta/sostituita da tanti che hanno voluto migliorarne le condizioni, quindi per i tanti era solamente non appetibile, ma non 'non collezionabile'. Al momento riposa nella mia collezione. Scusate In questa discussione avevo posto una domanda che non ha avuto nessuna risposta: Magari posso averla qui una risposta una volta che ci saranno tanti che leggono e collezionano questa tipologia, grazie ancora.
    2 punti
  21. 2 punti
  22. Per cui, il tuo parametro per la collezionabilità è quello assoluto e "definitivo" come suggerisce la mia Soli Reduci nel suo racconto. @Oppiano cosa significa "collezionabile" in valore assoluto? forse dovresti dire: io non la collezionerei, e questo sarebbe assolutamente legittimo. Me lo chiedo anche io... francamente non l'ho mai capito
    2 punti
  23. io invece volevo condividere il raggiungimento di un piccolo traguardo da parte mia. piccolo ma per me importante dal punto di vista collezionistico. in pratica di ogni sovrano del periodo borbonico, ho in collezione almeno un esemplare di grande moneta d'argento.
    2 punti
  24. Direi intorno all'MB....ma perché definirla non collezionabile? Marco
    2 punti
  25. Ciao RUBLO, ho una notizia molto particolare per te, spero di non frastornarti. Probabilmente sei stato adottato: dai documenti a mia conoscenza sei una Poltina, nome latino della famiglia Poltinnik. Sei un discendente dei "Copechi da 50", i rubli ti sono sempre stati vicino, ma con loro non hai legami stretti, anzi ti hanno sempre guardato dall'alto del loro valore. Di strumenti a fiato non me ne intendo, ma ti assicuro che non devi preoccuparti: sei d'argento e pure collezionabilissimo, anche se non sei più fresco come una volta, hai una grande storia da raccontare.
    1 punto
  26. In generale direi delle micro differenze nella qualità delle lettere,nella finitura. La T di Italia è abbastanza imprecisa anche. Diciamo nei falsi numismatici del regno,la parola d' ordine è sempre bordo e perlinatura per prime. Qua il bordo può ingannare. Cercare particolari sul font delle scritte per me è rischioso invece,specie se ai fa con un occhio poco allenato. Va benissimo guardare quegli elementi che di solito tradiscono sempre come scritto sopra. La perlinatura qui la dice lunga a mio avviso, come anche la gamba della R segno di zecca, idem il 2 della data ( in tal caso mi addentrerei nel font). Grazie😀
    1 punto
  27. Non si camperebbe bene senza il direttore dell'ufficio postale del forum.
    1 punto
  28. apollonia... giuro che prima o poi me la paghi 😃
    1 punto
  29. Milano in quelle condizioni non vale neppure il costo della perizia. Ripeto, per me, quel dritto non va oltre il B.
    1 punto
  30. Visto che la domanda non lo vieta: Soluzione A): vado a comprare un secchio da quattro litri. Soluzione B): guarda caso il secchio da 5 litri che ho a disposizione è provvisto di tacche di misurazione in rilievo, e, quindi, posso calcolare la quantità di acqua richiesta.
    1 punto
  31. La persona che mi tiene in collezione da ormai tre generazioni, ricorda una storia che fino ad oggi sembrava una favola: racconta che una mia lontana parente di Napoli si incontrò in vacanza a Creta due secoli fa con un mio avo di Atene. Fu un avventura breve ma ardente e si dice che il loro amore abbia avuto un frutto; ma purtroppo, anche per colpa delle vicissitudini storiche, si persero di vista. Vedendo adesso le foto postate da @Fondamentale non ho avuto dubbi che noi apparteniamo alla stessa stirpe! Un fantastico regalo di Pasqua!
    1 punto
  32. Ciao Maurizio, tanti auguroni anche a te e grazie per la risposta. Il tizio mi ha risposto, che "comincio a stargli simpatico" ancora due messaggi e mi offre la birra! 😄
    1 punto
  33. Cara Moneta, rassegnati, NON sei collezionabile. Riposa in pace ben adagiata su un soffice strato di velluto rosso.
    1 punto
  34. Buona Pasqua a tutti i soci dell'Associazione Circolo "Tempo Libero", a tutti gli amici che supportano il Memorial Correale, e un ringraziamento infinito agli organi di stampa e ai siti che ci offrono visibilità e disponibilità ad ogni occasione Grazie di cuore per aver reso speciale ogni momento trascorso insieme, condividendo la passione per il collezionismo e creando legami indissolubili Che questo giorno di festa porti gioia, pace e serenità nei vostri cuori Auguri da parte di tutta la nostra Associazione! Continuiamo a costruire insieme la storia del collezionismo, nella vostra casa qui a Castellammare di Stabia! #pasqua #ringraziamento #memorialcorreale #circolotempolibero #anniversario #30anni
    1 punto
  35. Terza settimana d'ottobre buona Pasqua
    1 punto
  36. Emesso a Francoforte
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  37. “Raccolta” certamente, ma non collezionabile “numismaticamente”. I segni dello zodiaco non si vedono proprio, ed in tal modo la bella storia descritta non trasmette il vero valore di questo esemplare. Non ti trasmette emozione; non ti induce a porti delle domande; a contestualizzare, ad apprezzare il senso di “arte” raffigurata. E’ un esemplare che ha vissuto; ha attraversato i suoi tempi, come qualsiasi altro oggetto. Anche un Soli Reduci spaccato e/o fortemente deturpato o con quattro fori o con un appiccagnolo potrebbe essere “collezionato”. Credimi, non è questione di essere o meno “trombone”.
    1 punto
  38. Credo che è sin troppo datata rispetto alle tipologie similari che seguo, solitamente dal XVII secolo in poi. Avevo trovato solo qualcosa di somigliante, non so se può essere utile: Fals - Kayka'us I - Rûm Sultanate – Numista
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  39. Che non sono chiaroveggente.
    1 punto
  40. DE GREGE EPICURI Dal Sear: Pescennio Nigro nacque fra il 135 ed il 140, ed ebbe lunga e onorevole carriera militare. Nel 190 divenne console, e l'anno seguente fu nominato governatore della Siria; dopo l'assassinio di Pertinace, le sue truppe lo acclamarono imperatore. Settimio Severo, dopo essersi garantita la situazione a Roma, si volse verso questo rivale dell'est, ne affrontò le truppe e le sconfisse in tre scontri. Pescennio radunò le sue forze residue a Isso, per un tentativo di resistere, ma fu nuovamente sconfitto. Fuggì allora verso l'Eufrate, ma venne raggiunto, sopraffatto e messo a morte.
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  41. Concordo con Arka. Quello è l'unico elemento sensato da riportare in uno studio di carattere scientifico piuttosto che commerciale. Negli studi numismatici a carattere scientifico la rarità di un pezzo ha rilevanza solo se aggiunge informazioni utili, ad esempio, per caratterizzarne l'ambito di circolazione, ma non ha alcuna rilevanza ai fini scientifici e quindi viene omessa.
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  42. Buonasera a tutti, Ogni moneta ha la sua storia e ha il dritto di stare in collezione, ogni collezionista decide con le sue possibita' come e cosa acquistare . Saluti LVCA
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  43. Buongiorno e buon venerdì santo. Ci tenevo a ringraziarvi per tante informazioni. Sono molto contento che la moneta sia stata coniata da Tito durante il suo regno e non in quello del padre.
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  44. Buongiorno, la questione è interessante, ampliamo l'analisi ad altri 3 cavalli anni misti. Una differenza macroscopica si nota: ci sono colli più lunghi di altri, ad esempio. Sicuramente questa varietà di conio è fisiologica in una moneta, ma nel frattempo vediamo se è possibile definire una regola a questa differenziazione oppure è del tutto casuale (come credo) Rovesci... Anni 1626, 1627, 1629
    1 punto
  45. Grazie Gianfranco, si penso che si possa fare... il lavoro è impostato, la parte più difficile di reperire le monete è a buon punto, rivedere tutte le legende delle monete riportate dal Gamberini, che a sua volta aveva preso dai volumi del CNI, aggiungere notizie storiche delle varie zecche e penso possa diventare di utile utilizzo per i numismatici che seguono questa particolare monetazione.
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  46. Forse piu' Zengidi che Artuquidi Lo Spengler Sayles è la referenza per la monetazione Turkomanna. Il primo volume tratta gli Artuquidi
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  47. Eccomi brevemente di ritorno con un paio di acquisti fatti al mercatino domenicale Un bel 20 reis 1869 del Brasile, già lo avevo ma con questo ho migliorato E questo mai visto finora in ciotola scellino austriaco del 1934
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  48. A dire il vero, non mi aspettavo una stima preventiva del prezzo delle tetradrammi ateniesi sul mercato. Speravo un parere se non sulla responsabilità di queste rispettabili case d’aste (a quanto pare non sottoposte come in Italia alla stessa esigenza di trasparenza sull’origine delle monete poste in vendita, mentre si chiede al privato cittadino un comportamento esemplare), almeno sulla perdita drammatica di informazioni in seguito alla dispersione di un tesoro di tale importanza, ormai definitivamente perso per lo studio. Sarà il prezzo da pagare per la bramosia e il desiderio collettivo per questa moneta mitica. Ci rimane da fare un pò di « fantanumismatica » e chiedo in anticipo la vostra indulgenza. Brennos, utente del forum, aveva già accennato altrove alla contemporaneità di questo ripostiglio (tetradramme dell’ultima decade del V secolo A.C per quelle più recenti) e della Spedizione dei 10 000, riportata nell’Anabasi di Senofonte. Conosciamo esattamente il percorso dell’esercito di Ciro e di Clearco verso la Babilonia (linea rossa sulla mappa). Comincia a Sardes, poi attraversando la Lidia e la Frigia, mercenari greci, barbari e soldati persiani sostarono per tre giorni ad Iconium. Qualche informazione ricavata dall’Anabasi: - Per mantenere il segreto del confronto con Artaserse, Ciro non fece sapere agli opliti il vero obiettivo della spedizione prima di arrivare in Cilicia. Per loro, era destinata a sedare una rivolta di popoli della Pisidia. Senofone scrive che quasi si ribellarono quando, giunti a Tarso, capirono di essere stati ingannati non solo da Ciro, ma anche dal loro capo Clearco, e di dover affrontare l’esercito del re di Persia. - Le paghe dei mercenari erano di solito percepite in dariche, ma forse non era sempre il caso. Le città d’Ionia pagavano un tributo al satrapo Tissaferne, poi, cambiando alleanza dopo la caduta di Atene, si legarono al suo nemico Ciro, e i tributi ormai percepiti da quest’ultimo, continuarono ad essere spediti al fratello Artaserse, per rassicurarlo sul fatto che Ciro gli rimaneva fedele. Forse alla fine una parte di questi tributi venne trattenuta per pagare i mercenari greci? - In più occasioni, lo stipendio veniva pagata all’esercito in anticipo, e Senofonte indica che fu il caso con una paga di quattro mesi poco tempo prima della sosta ad Iconium. - Iconium è considerata da Senofonte come l’ultima città di Frigia, e di là si entrava nella Lycaonia, «provincia nemica », non solo pericolosa per l’ostilità degli abitanti ma anche per le gole da superare prima di arrivare nelle pianure di Cilicia. E se una parte dello stipendio degli opliti fosse stata sepolta prima di iniziare questo tratto pericoloso del loro cammino? I greci potevano ancora credere a quel momento tornare indietro per la stessa strada, dopo una semplice spedizione per respingere le infiltrazioni dei Pisidi. Per dare un ordine di grandezza, si può ricordare che lo stipendio mensuale di un oplite era secondo Senofonte una darica d’oro. Lo stipendio giornale indicato da Demostene un mezzo secolo dopo, era una dramma. Ad esempio, le 45 000 tetradramme del tesoro sarebbero bastate a pagare lo stipendio di 4 mesi per circa 1500 opliti. Sicuramente ci saranno molte altre ipotesi per spiegare questo straordinario ripostiglio senza nome, perfino senza esistenza sicura, ma almeno questa mancanza di contesto ci permette, magra consolazione, di sognare una belle storia.
    1 punto
  49. In attesa dei vostri ricordi legati alle monete, mi permetto di annoiarvi ancora una volta con una riminiscenza di quando ero bambino. La intitolo: “ Il Conte ed il Re capellone” Il Conte e “Cesco” (mio padre) erano due omoni con voce baritonale, occhi profondi e sempre in movimento, il tutto condito da un carattere sbrigativo e deciso che non ammetteva repliche. Si conoscevano da anni perchè il Conte era una persona di spicco nella Numismatica e quando si incontravano erano scintille. Per aggravare la sua figura già severa, a quel tempo mio padre decise che i “baffetti alla Clark Gable” erano fuori moda, ed essendo un grande estimatore di Gino Cervi, si lasciò crescere dei baffoni simili a quelli di Peppone nei film con Don Camillo. Il Conte si presentò a casa nostra all'ora di pranzo, con il solito fare baldanzoso ed ironico e apostrofò mio padre: “ Ohilà Stalin! Sei passato ai Soviet? Quello lì non era mica un capitalista come te...che collezioni monete !“. Mio padre incassò e si rivolse con un accenno a mia madre, che significava “ Butta i Tajarin...porzione molto abbondante!”. Il Conte onorò il pranzo e l'ottimo Dolcetto di Dogliani – produzione di mio nonno -, poi trafficò nel panciotto dove, da una tasca nascosta, tirò fuori un pacchetto confezionato con fogli di giornale, lo dispiegò sul tavolo e uscirono delle monete meravigliose. Io ero impaurito dalla presenza del Conte e stavo in disparte, ma quando vidi quella moneta enorme con l'immagine di un Re, non mi trattenni e la presi in mano esclamando: “ Ma è un capellone! “. Avendo paura che la facessi cadere, mio padre mi redarguì: “ Non toccare!! Vai a giocare a pallone in cortile! Vai !! “. Dal cortile sentii che i toni si alzavano, anche perchè mio padre si era innamorato di un L.5 1914 e, non avendo molta disponibilità economica, proponeva soldi più qualche moneta che aveva doppia. La “caciara” aumentava, quindi salii a casa a vedere cosa succedesse. Il Conte e mio padre erano in piedi e volavano anche parole “grosse”. Per fortuna la mia presenza calmò un po' gli animi, perchè non mi trattenni e sbottai: “ Ma..ma.. i Conti non dicono le parolacce!!!” . Il Conte scoppiò in una risata fragorosa che fu contagiosa per tutti. Mi accarezzò i capelli, che portavo rigorosamente corti, e schiarendosi la voce, mi disse: “ E' vero Beppino, nessuno deve dire le parolacce e per scusarmi ti dico che ti dò il Re Capellone a prezzo di costo e tuo padre mi pagherà quando potrà. Quella con la Quadriglia non posso, sarà per la prossima volta!” e rivolto a mio padre con voce altisonante: “ E tu Stalin...tagliati i baffoni e ringrazia tuo figlio che ha più buon senso di Te!” La moneta era lo Scudo da 6 Lire 1763 e con la sua storia, più la guardo, più mi piace. Ciao a tutti Beppe
    1 punto
  50. Grazie. Ho avuto la fortuna di avere un nonno ed un padre con la vera passione per le monete. E soprattutto di essere coinvolto, molte volte in prima persona, altre attraverso i racconti, in storie, aneddoti, personaggi che mi uniscono indissolubilmente alla mia modesta collezione. E' un valore impagabile, molto di più di avere delle monete "slabbate" e fredde. Ciao Beppe ( diamoci pure del Tu..)
    1 punto
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