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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/31/24 in tutte le aree
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Buona Pasqua a tutti gli amici del Forum, a mio parere “NON COLLEZIONABILE” è un termine che non significa nulla. Ho visto in passato collezioni modeste dal B al qBB, raccolte da persone appassionate che erano soddisfatte di avere raccattato nei mercatini dei 50 Cent Impero martellati e li conservavano gelosamente, perchè per loro significavano qualcosa, erano il tramite per fare affiorare dei ricordi e li tenevano in scatole di scarpe perchè preferivano guardarle, toccarle e non inserirle in album o taschine. Ho visto anche “dei ricchi piangere” spendere in monete eccezionali l'equivalente di un mini alloggio e poi guardarle qualche volta, prenderle e portarle in una cassetta di sicurezza da dove non sono più emerse. Il collezionismo è tutto questo e bisogna rispettare ogni opinione. Quello che non è collezionabile per qualcuno, lo è per altri. Basta la passione ed ogni moneta acquisterà una dignità ed una ragione per collezionarla. Pur apprezzando lo scambio di opinioni sul termine sopraesposto, dispiace un po' constatare che sia passato in secondo piano il bel racconto di Alberto @Fondamentale al quale vanno i miei complimenti, Saluti a Tutti, Beppe7 punti
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Buongiorno e Buona Pasqua a tutti i frequentatori del forum. Ho letto gli interventi, tutte opinioni rispettabili ed esposte con cortesia, ma personalmente ho un'altra visione del collezionismo. Non necessariamente la mia visione è quella corretta, questo è il bello della passione numismatica che in questo modo riesce ad essere alla portata di tutte le tasche. Però, visti gli interventi precedenti, non posso non mostrarvi quella che ritengo la moneta più significativa della mia collezione. . Si tratta di un umilissima petachina di Genova, emessa tra il 1443 ed il 1447 durante il dogato di Raffaele Adorno, per qualcuno da ritenersi una moneta "non collezionabile". E' vero, dal punto di vista economico è da considerarsi come una classica monetina da ciotola, inoltre con una scarsa qualità estetica. Si tratta della classica moneta piccola, destinata alle piccole transazioni ed alle tasche delle persone comuni. Per me invece ha un grande valore affettivo, perché mi era stata regalata quando avevo circa 7/8 anni ed ero già appassionato di storia. Era stata ritrovata da un parente, nel corso di lavori edili di ristrutturazione di un vecchio edificio, quale pezzo di metallo dall'aspetto curioso ma di nessun valore economico. Sono riuscito a classificarla solamente parecchi anni dopo e da quel momento ha assunto anche un valore quale documento storico. Grazie alla professoressa Travaini, la tipologia di moneta ed il luogo dl ritrovamento erano stati segnalati per gli studi legati alla circolazione monetaria. Il valore quale documento di questa moneta ai miei occhi è stato ulteriormente valorizzato quando ho letto da qualche parte che negli anni successivi alla morte di Filippo Maria Visconti ed alle vicissitudini legate al successivo avvento di Francesco Sforza al Ducato di Milano, il sopravvenuto disordine monetario aveva portato all'ingresso massiccio nei territori lombardi di moneta piccola sopravvalutata, tra le tipologie più diffuse era citata anche la petachina di Genova. Ed ecco che la monetina brutta e frammentaria, ritrovata in modo avventuroso e salvata per caso dalla discarica, si è trasformata in un documento storico: una metamorfosi da brutto anatroccolo a cigno. In conclusione, senza polemica, mi sento di affermare ancora una volta che la numismatica è per tutti, dai collezionisti di monete in Euro, a quelli che acquistano solo monete in slab, in metallo prezioso ed in conservazione non inferiore allo spl. Personalmente, mi ritengo soprattutto un cultore della storia, per me le monete non sono altro che uno stimolo per approfondire questioni storiche. Tutti possiamo apprezzare le grandi monete, le vediamo nei grandi convegni numismatici e nelle aste numismatiche importanti, ma queste restano alla portata degli appassionati dotati di consistenti risorse economiche da destinare al collezionismo. Ma il bello della numismatica è che c'è posto per tutti, si può sognare anche con le monete da ciotola. Anzi, se devo essere sincero, mi emoziona di più frugare nelle ciotole che partecipare alle aste online e girare tra i banchi dei convegni. Buona numismatica a tutti Federico7 punti
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@Oppiano di sicuro hai travisato il senso della storiella. È la Soli Reduci che parla. Il soggetto narrante è lei. Ma l'hai compreso? Questa è una discussione che si chiama "la moneta racconta". E in questa storiella, la moneta racconta varie vicissitudini che le sono (probabilmente) capitate... e dopo tutte le traversie, arriva chi, nel 2024, la reputa "NON COLLEZIONABILE" e lei li definisce "tromboni". Ti sei offeso? Ti sei sentito tirato in causa? Io, con la libertà dell'immaginazione di cui fortunatamente sono dotato, mi sono immedesimato nella Soli Reduci... ed in questo senso mi sento di darle ragione. Ma che problema c'è? Anche io ho una Soli Reduci in SPL, quella più rara, tra l'altro; ma ritornando alla storiella, immaginando che la Moneta in questione possa raccontare la sua storia piena di vicissitudini che l'hanno ridotta in quel modo, può anche dire di sentirsi offesa da chi la reputa non collezionabile. Ed in questo preciso senso, posso anche trovare più interessante e capace di dare spunti, la moneta più vissuta che quella in SPL. Buona pace a tutti7 punti
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NON Collezionabile? Non offendiamo, per favore... Salve a tutti, sono una Piastra Napoletana del 1791, conosciuta comunemente come "Soli Reduci" e sono nata, in questa forma, alla fine del XVIII secolo, mi hanno messo in circolazione e sono passata di mano in mano in cambio di cose utili per gli uomini di quel tempo; poi uno di questi uomini ha deciso di mettermi al collo, o al collo della propria donna e mi ha fatto un buco. Dopo, sono stata data ai figli e dimenticata in cassetto, o forse sono stata rubata insieme ad altri monili, non lo so, ma l'unica cosa certa è che sono passata ad altre persone che mi hanno avuta, ma solo per un periodo limitato. Passano i decenni e i Re. I nuovi regnanti del Nord Italia, alla ricerca di oro e argento Borbonico, non mi hanno presa e sono rimasta in segreto custodita da un ragazzo che pensava che io fossi un gioiello. Poi sono passata nelle mani di chi, per necessità economiche, avrebbe potuto vendermi come argento o fondermi per fare dell'argenteria o semplicemente dei lingotti, ma non lo ho ha fatto! L'ho scampata in un periodo di grandi ristrettezze, dove anche le monete più più belle di me non ce l'hanno fatta. Non so come ma dopo la Seconda Guerra Mondiale sono finita in un mercatino e sono stata notata da un collezionista di monete che, nonostante tutto, mi ha ritenuta interessante. Dopo vari anni dalla morte del collezionista, che mi ha amata a modo suo, il figlio consegnò l'intera collezione del padre dove mi trovavo anche io ad una Casa d'Aste che opera in quella che tutti chiamano "Internet". Un siciliano mi ha notata e mi ha voluta con se. L'ultimo viaggio, per adesso, l'ho fatto con un corriere, non senza rischi, che mi ha portato a casa di Alberto. E pensare che qualche trombone, che vede la realtà solo con il filtro dei soldi, mi definirebbe con tono definitivo, "NON COLLEZIONABILE". Un Saluto a tutti e soprattutto al mio amico @giuseppe ballauri che ha creato questa splendida rubrica. Alberto7 punti
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Grazie a Dio sono a casa, ringrazio ancora tutti per il Vostro supporto e amicizia. Non credevo di avere cosi tanti amici qui. Grazie ancora.6 punti
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Ciao, oggi condivido alcune mie monete recanti sul rovescio la personificazione della dea della Pace (Pax) che per i romani era di buon auspicio per forieri tempi di quieto vivere e benessere. Immancabile il ramoscello d'ulivo ( o di altro) ben visibile nella mano destra. Non mi dilungo perché questo post fa solo da sponda agli auguri che faccio a tutti voi ed ai vostri familiari o persone care, di una serena Pasqua soprattutto di Pace....et in terra pax hominibus bonae voluntatis....i tempi che viviamo lo richiedono....chissà...Ovviamente per chi non festeggia la Pasqua auguro una serena e buona domenica.🙂 ANTONIO Alcune mie monete con la Pax. Un sesterzio ed un denario di Massimino Trace e tre denari di Vespasiano, Lucio Vero e Adriano.5 punti
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Il mio incontro con le monete risale a più di 40 anni fa. La storia del mio avviamento alla numismatica l'ho già raccontata varie volte. Qui vorrei solo ricordare che la prima moneta che mi ha affascinato fu un umile 10 centesimi del 1893 di Umberto I. Era (ed è tuttora perchè l'ho conservata) in una conservazione pessima, ma forse fu proprio questo a far scattare la molla... Punto a favore delle monete in pessima conservazione. Attualmente l'unica mia collezione riguarda le monete di una zecca dove anche i migliori esemplari sono piuttosto brutti. Ma quale gioia trovarne uno, anche bruttissimo, ma che mi manca... Secondo punto a favore delle monete in pessima conservazione. Quindi credo che ogni moneta sia collezionabile. E quando si trova un esemplare migliore si rimette in gioco quello più brutto che potrà fare felice un altro collezionista alle prime armi. Arka Diligite iustitiam5 punti
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Scrivo raramente ormai qui, e ricordando come era partita la discussione “ la moneta racconta” iniziata dal nostro buon giuseppe ballauri, mi ricordo la motivazione della discussione che per una volta non parlava di conservazioni, di tecnica o di valori commerciali, ma di emozioni, storie, di quanto potesse la moneta andare oltre alla sua qualità, valore, rarità, ma permettesse anche di provocare sentimenti in molti appassionati. E’ indubbiamente una “ numismatica romantica”, non tecnica e non commerciale, ma che ti permette di raccontare la moneta per quello che provoca in chi la possiede. Per anni l’ho raccontata anche io qui sul forum la moneta emozionale, poi è’ diventata anche un libro di storie numismatiche “ onde numismatiche” che è’ ancora on line che racconta una numismatica “ diversa per motivazioni e scopi “, non inferiore per me ad altre valide che giustamente possono esserci. Mi auguro che possa continuare questa discussione che ho sempre trovato bellissima, grazie a Giuseppe e a tanti ottimi scrittori che ho riletto qui, buona numismatica a tutti comunque voi la intendiate !4 punti
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In effetti il confronto con un esemplare ben conservato è impietoso, ma in quanto adoratore di N.S. Denaro onnipotente in ogni sua forma per me nulla è realmente non collezionabile. Ogni moneta, in qualunque stato si trovi, è Moneta. Non sarei così tranchant. E' pur sempre una bella moneta del '700.4 punti
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Questi errori sono rari ma non eccezionali nelle zecche orientali con incisori non latinisti. La palma spetta sicuramente a Antiochia. Cizico: L’errore più divertente è quello che mischia i nomi di Valentiniano II e Teodosio I:3 punti
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Buona numismatica anche a te, volevo dirti un paio di cose circa la tua bella petachina per integrare la storia che hai raccontato. Innanzitutto la sigla dello zecchiere è O e questo riduce il tempo di coniazione ai soli 4 giorni di gennaio 1447 in quanto Raffaele Adorno è stato deposto il 4 gennaio e sostituito da Barnaba Adorno, che fu doge fino a fine mese di quello stesso gennaio e a sua volta sostituito da Giano Fregoso, lo zecchiere che si siglava con la lettera O fu in servizio dal 1447 al 1450. Potrebbe aver coniato quindi in quei 4 giorni o al massimo durante quel mese di gennaio così travagliato. Inoltre volevo soffermarmi sulla forma di quella strana X, le altre petachine di Raffaele Adorno hanno la gambetta inferiore sinistra decisamente curva mentre la tua è dritta, ne ha viste altre due di quella forma, una su un'altra petachina che aveva la sigla dello zecchiere F - che era immediatamente precedente a O -, e l'altra su una moneta diversa dello stesso periodo. Forse sono solo aneddoti curiosi ma credo valga la pena ricordarli.3 punti
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Oggi tripletta straordinaria di commemorativi a me mancanti Taglio: 2 euro cc Nazione: Grecia anno: 2018 A Tiratura: 748.000 Condizioni: BB++ Città: Milano Taglio: 2 euro cc Nazione: Estonia anno: 2017 Tiratura: 1.490.000 Condizioni: BB++ Città: Milano Taglio: 2 euro cc Nazione: Slovenia anno: 2019 Tiratura: 987.250 Condizioni: BB++ Città: Milano3 punti
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Da Alessandria di Egitto, un particolare esemplare di dracma al nome di Adriano, con al diritto busto laureato e drappeggiato dell' imperatore ed al rovescio raffigurazione del Nilo seduto su rocce, con al fianco un ippopotamo . sarà il 14 Maggio in vendita Harlan J.Berk 227 al n. 574 .2 punti
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Grazie a tutti..siete tutti dei cari Amici. Buona Pasqua di Resurrezione a tutti.2 punti
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Nell'ordine: Massimino il Trace, Postumo, Tetrico e Probo. Auguri di Buona Pasqua.2 punti
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A prescindere dalla sua autenticità, questo quadrante esiste nel catalogo di Haeberlin, tavola 67. (Riferimento indicato nella didascalia del venditore). Due esemplari illustrati (Italia centrale, n° 5 e 6, 74 e 80g)2 punti
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Condivido anche io le monete della mia collezione rappresentanti al rovescio la Pax. Si tratta di: 1) Asse Antonino Pio 2) Sesterzio di Massimino il Trace 3) Radiato di Postumo 4) Radiato di Claudio il Gotico2 punti
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Forse intendi dire qual'è il suo valore odierno di mercato? La parola "prezzo" fa pensare a una possibile compravendita, cosa che, ti ricordo, è vietata nel forum. petronius2 punti
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La mia 'soli reduci' in mb o quasi ha avuto le stesse vicissitudini, ma ha avuto un pizzico di fortuna in più, quello di non essere stata forata e soprattutto di non essere stata messa al rogo in una fucina come un pezzo d'argento qualsiasi, quest'ultima ipotesi si che l'avrebbe resa irrimediabilmente 'non collezionabile'. A parte il periodo iniziale che è stata utilizzata per la spendita, cosa che l'ha veramente sfinita, successivamente è stata solo conservata sino a quando non è stata inserita in una raccolta. Molto probabilmente nel corso degli ultimi decenni è stata ceduta/sostituita da tanti che hanno voluto migliorarne le condizioni, quindi per i tanti era solamente non appetibile, ma non 'non collezionabile'. Al momento riposa nella mia collezione. Scusate In questa discussione avevo posto una domanda che non ha avuto nessuna risposta: Magari posso averla qui una risposta una volta che ci saranno tanti che leggono e collezionano questa tipologia, grazie ancora.2 punti
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Che sia vera o che sia finta .. L' importante è che sia una quinta !2 punti
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Per cui, il tuo parametro per la collezionabilità è quello assoluto e "definitivo" come suggerisce la mia Soli Reduci nel suo racconto. @Oppiano cosa significa "collezionabile" in valore assoluto? forse dovresti dire: io non la collezionerei, e questo sarebbe assolutamente legittimo. Me lo chiedo anche io... francamente non l'ho mai capito2 punti
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io invece volevo condividere il raggiungimento di un piccolo traguardo da parte mia. piccolo ma per me importante dal punto di vista collezionistico. in pratica di ogni sovrano del periodo borbonico, ho in collezione almeno un esemplare di grande moneta d'argento.2 punti
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Cari Amici del Forum, in queste giornate uggiose, sto mettendo un po' di ordine alle mie monete ed affiorano i ricordi del passato. La moneta che posterò è modesta, non è un FDC, ma ha una storia, come la maggior parte di quelle che abbiamo in collezione e quando le riprendiamo in mano, si risvegliano, prendono vita e ti raccontano qualcosa. E questa ha una storia “simpatica”... il titolo potrebbe essere “ Ciccì e la Moneta Scomparsa”. Premessa: Ciccì era il Barbiere Siciliano appassionato di monete, grande amico di mio padre, fonte inesauribile di aneddoti, che ho già ricordato ( vedi il post # 10 “L. 5 1911 La Cenerentola degli Scudi ?” ). Ciccì il Barbiere arrivò alla Stazione una Domenica di Agosto, di ritorno dalle Ferie passate dai parenti in Sicilia. Giorno con caldo infernale, di quelli che l'aria sembra liquida, l'asfalto un mare di pece e nessuno che si azzarda a scendere in strada. Poveraccio, aveva viaggiato tre giorni su un treno “Accellerato” che fermava anche in piena campagna, perchè allora, anche le più piccole Frazioni avevano la Stazione. Eppure, era come sempre impeccabile: giacca e cravatta, capelli impomatati, baffetti “da sparviero” ed un sentore di Colonia che si era ormai impregnato sulla pelle. Mio padre era andato a prenderlo alla Stazione con uno scooter “Iso Moto”, residuato post bellico, lontano parente della Vespa, che quando doveva affrontare una salita, ansimava come una vecchia asmatica. Ciccì già dal predellino del treno si sbracciava: “ Cesco !( così tutti chiamavano mio padre ) Grandi acquisti e... una “ monetazza” pee tte... che ti piacerà !!” . Portato a casa, Ciccì disse: “ Adesso metto a posto le monete “bedde, bedde”, ma veramente “ 'nu bigiù” e domani vieni a prendere “ 'a monetazza!”. Con la curiosità del collezionista, mio padre “Cesco”, il mattino dopo si precipitò nel negozio e Ciccì, lasciando qualche barba e tagli dei capelli a metà, lo portò al piano sopra dove abitava, a vedere le monete. I suoi monetieri erano gli armadi dove teneva gli asciugamani per il negozio, la sua biancheria e i suoi vestiti, in ordine casuale e sparso, ma incredibilmente preciso ( per lui ! ). Però la “monetazza” per mio padre era incredibilmente sparita! Dopo aver aperto e svuotato tutti i cassetti, non si trovava. Affranto, si accasciò sul letto quasi piangente: “ E' colpa della Netina ( la donna delle pulizie ). Stamattina, l'ha vista, mi ha guardato storto e mi ha detto che è una cosa indecente.. con tutti quei cosi lì...fuori ed in bella vista! ! Chissà dove è finita! “ Il giorno dopo Ciccì, entrò ringalluzzito ne nostro negozio ( i miei avevano una Tabaccheria ? “ Cesco !! Guarda! “. Il malloppo che portava era inequivocabile: un paio di mutande di lana, di quelle con lo “sportello” ben ripiegate, ma di un giallo intenso “ di lana vecchia” ,pulite ma che non ispiravano molto...mia mamma inorridita si ritirò velocemente nel retrobotega. Con tocco d'artista le dispiegò sul bancone e tirò fuori la moneta dallo “sportello delle mutande”. Era un 20 L. LITTORE DEL 1927. : “ Cesco... nun la fa vedere a tuo figlio Beppino, che... è studioso, c'ha la faccia da Vescovo... quello diventa proprio un Vescovo! Assicurato! “ P.S: Non ho mai intrapreso la carriera ecclesiastica e non sono diventato Vescovo, la moneta però l'ho tenuta ed è quella che vedete in foto. Mi piacerebbe sentire qualche storia da Voi, a prescindere dal valore e dalla conservazione della moneta, perchè, questo umile tondello di metallo, se lo tenete in mano, racconta... Ciao Beppe1 punto
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Buona sera a tutti. Ho recentemente acquistato da una casa d'asta olandese queste tre lucchesi. La prima è sicuramente un Corrado II mentre le altre due sono enriciane. Le misure ponderali delle tre monete sono le seguenti: Corrado II: peso 0,92gr 15mm; Enrico III/IV/V: peso 1,13gr 17mm e 1,05gr 16mm. Potreste per cortesia aiutarmi ad identificarle in dettaglio? Grazie come sempre e Buona Pasqua!1 punto
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Ecco a voi un centauro femmina, perlomeno come se lo immaginavano gli anglo-sassoni Anglo Saxon Silver Sceat 710-760AD Series S tipo 471 punto
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Se ti riferisci alle macchie scure sulle lettere è una combinazione di sfregamento e sporcizia Il cancro dell'alluminio è grigio biancastro ramificato e si presenta così nessuna soluzione.1 punto
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In generale direi delle micro differenze nella qualità delle lettere,nella finitura. La T di Italia è abbastanza imprecisa anche. Diciamo nei falsi numismatici del regno,la parola d' ordine è sempre bordo e perlinatura per prime. Qua il bordo può ingannare. Cercare particolari sul font delle scritte per me è rischioso invece,specie se ai fa con un occhio poco allenato. Va benissimo guardare quegli elementi che di solito tradiscono sempre come scritto sopra. La perlinatura qui la dice lunga a mio avviso, come anche la gamba della R segno di zecca, idem il 2 della data ( in tal caso mi addentrerei nel font). Grazie😀1 punto
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Non si finisce mai di imparare!!! Metti che ti trovi in un deserto e ti vuoi portare soli 4 litri d’acqua….1 punto
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Gli avrei risposto: "filigrana S. Marino di francobollo italiano ca....ta abbestia punto se tu insisti co questa ca....ta io spaco botilia e amazo tua familia tu avvertito!"1 punto
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Milano in quelle condizioni non vale neppure il costo della perizia. Ripeto, per me, quel dritto non va oltre il B.1 punto
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Visto che la domanda non lo vieta: Soluzione A): vado a comprare un secchio da quattro litri. Soluzione B): guarda caso il secchio da 5 litri che ho a disposizione è provvisto di tacche di misurazione in rilievo, e, quindi, posso calcolare la quantità di acqua richiesta.1 punto
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Buonasera. Riempio il secchio da 5 litri. Lo prendo ed inizio a riempire quello da 3 finché è pieno. Mi rimarranno così 2 litri giusti in quello da 5. Ora verso tale contenuto in quello da 3 litri. Quindi ho 2 litri giusti nel secchio da 3 litri. Riempio nuovamente tutto il secchio da 5 litri. Verso dell'acqua in quello da 3 litri finché è pieno: prima esso aveva 2 litri dentro, quindi vuol dire che ho tolto 1 litro dal secchio da 5 litri. Ed ecco che sono riuscito ad avere 4 litri esatti nel secchio da 5 litri. Svuoto l'altro secchio, quello da 3 litri, perché tanto non mi serve. Ora posso tornare a casa1 punto
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Per essere periziata molto probabile sia la rara 1863 Torino (con 1 Lira) al rovescio e non lo scudo sabaudo. Per le altre lire 1863 non vale la pena farla periziare in queste condizioni. Comunque non mi sembra un dritto da MB, al massimo un B+ (VG10)1 punto
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Ciao Maurizio, tanti auguroni anche a te e grazie per la risposta. Il tizio mi ha risposto, che "comincio a stargli simpatico" ancora due messaggi e mi offre la birra! 😄1 punto
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Gentilissimi, chiedo ancora il vostro aiuto per l'identificazione di questa mezza moneta romana. Si intravede la scritta sul fronte NVS PIVS, ciò mi fa pensare che possa trattarsi di una moneta dell'imperatore Gordiano III, ovvero quella allegata. Non trovo però corrispondenza con il retro. https://bertolamifineart.bidinside.com/it/lot/2809/gordiano-iii-238-244-sesterzio-roma-/ Altra questione, per quanto sta alle mie conoscenze, le mezze monete erano più tipiche di epoca repubblicana giusto? Questa moneta sembra invece tagliata intenzionalmente (testa divisa verticalmente) Un ringraziamento anticipato per coloro parteciperanno alla discussione Retro1 punto
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ECCOLA https://it.ucoin.net/coin/usa-1-dollar-1879/?cid=43413&vid=84591 punto
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gela falsificazioni della mia collezione gela falsificazioni della mia collezione1 punto
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ciao @Massimiliano Tiburzi Belle monete, concordo con mSPL in mano probabilmente hanno un ottimo lustro. Se i rilievi più alti risultano opachi hanno circolato anche se poco, ma dalle foto questo particolare si nota appena... saluti1 punto
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“Raccolta” certamente, ma non collezionabile “numismaticamente”. I segni dello zodiaco non si vedono proprio, ed in tal modo la bella storia descritta non trasmette il vero valore di questo esemplare. Non ti trasmette emozione; non ti induce a porti delle domande; a contestualizzare, ad apprezzare il senso di “arte” raffigurata. E’ un esemplare che ha vissuto; ha attraversato i suoi tempi, come qualsiasi altro oggetto. Anche un Soli Reduci spaccato e/o fortemente deturpato o con quattro fori o con un appiccagnolo potrebbe essere “collezionato”. Credimi, non è questione di essere o meno “trombone”.1 punto
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Credo che è sin troppo datata rispetto alle tipologie similari che seguo, solitamente dal XVII secolo in poi. Avevo trovato solo qualcosa di somigliante, non so se può essere utile: Fals - Kayka'us I - Rûm Sultanate – Numista1 punto
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Buonasera a tutti, Ogni moneta ha la sua storia e ha il dritto di stare in collezione, ogni collezionista decide con le sue possibita' come e cosa acquistare . Saluti LVCA1 punto
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Volentieri,.. però per non creare confusione nelle discussioni e per correttezza verso il forum, ti chiedo gentilmente di aprire una discussione singola per ogni francobollo dove chiedi informazioni. In questo modo è meno faticoso per me e più chiaro per chi volesse leggere le discussioni. Posta immagini nitide (non di sbieco) fronte/retro su sfondo nero se possibile.1 punto
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Buongiorno, la questione è interessante, ampliamo l'analisi ad altri 3 cavalli anni misti. Una differenza macroscopica si nota: ci sono colli più lunghi di altri, ad esempio. Sicuramente questa varietà di conio è fisiologica in una moneta, ma nel frattempo vediamo se è possibile definire una regola a questa differenziazione oppure è del tutto casuale (come credo) Rovesci... Anni 1626, 1627, 16291 punto
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Spesi 10 euro, ma per 10 esemplari di 500 lire Mercurio ne è valsa la pena! Il venditore di tutt'altro non sapeva che farsene, ed io non potevo di certo lasciarli lì a prendere polvere! Anche se ho già da molto tempo la serie completa (1974-76-79) in fds questi con i numeri consecutivi mi potrebbero servire in futuro in blocco per uno scambio, magari con qualcosa che costa una trentina di euro conservazione quasiFDS-FDS1 punto
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Buongiorno, ecco la pescata domenicale : 2 centesimi 1903 2 Lire 1948 e 2 Lire 1950 Vaticano, 20 centesimi 1941 e 50 centesimi 19341 punto
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L’unica pescata questa domenica al mercatino è stata la seguente moneta da 1 florin del 1934, Nuova Zelanda. Moneta comune e piuttosto malmessa ma non volevo tornare a mani vuote e non ho trovato niente altro che mi piacesse.1 punto
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