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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/09/24 in tutte le aree
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Ciao ragazzi condivido volentieri 🤣 una delle due ultime entrate in collezione, frutto di una lunga, attenta e minuziosa ricerca che sto conducendo tra le numerose aste e listini di esemplari di scudi del Re Vittorio Emanuele II in elevata qualità per sostituire - ovviamente - migliorandoli quelli presenti nella raccolta, già completa di tutti i millesimi (manca solo la rarissima variante del 1872 Milano bordo largo semplicemente perché non la trovo). Il primo millesimo della serie in queste condizioni vi assicuro che è proprio bisbetico da portarlo a casa tanto è vero che ci vuole un discreto impegno finanziario. L’esemplare qui presentato, che rimpiazza un qBB decisamente poco attraente, secondo me non sarà invero sostituito tanto presto. 🤗 Si tratta del lotto 1926 dell’asta Nomisma 69, portato a casa in realtà fortunosamente senza una grande battaglia e precedentemente battuto a un realizzo superiore in un altro incanto pubblico. L’ho immediatamente liberata dallo slab, che detesto 🫣soprattutto tra i miei pezzi, che la classificava MS61, gradazione che trovo centrata, forse financo un filo severa. I rilievi sono abbastanza a posto, come si vede, un graffietto nel campo al R fa il paio con un insignificante difetto del bordo a ore sei del D. Volevo inizialmente puntare sul lotto 1925, ma francamente 18.200 euro diritti inclusi soltanto per un punto di conservazione in più (MS62) rispetto a questo esemplare, mi è parso decisamente un divario eccessivo, tanto è vero che è andato invenduto. 😳 Occorre considerare che su questo difficile millesimo gli MS64, se riuscite a scovarli, superano tranquillamente i venticinquemila eurini. A me questo acquisto ha davvero molto soddisfatto perché trovare il ‘61 in questa qualità è più difficile che reperire il ‘73 Roma, ve lo metto per iscritto. 🙏🏼 Buona serata a tutti7 punti
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E’ on line sul nostro sito di Academia.edu il Gazzettino di Quelli del Cordusio n. 10 a disposizione di tutti, buona lettura ! https://independent.academia.edu/QuellidelcordusioGazzettini5 punti
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Il peso è nella media alta per questi Ae2 e la legenda estesa AVGVSTVS esiste soltanto a Costantinopoli. L’ortografia AVGVSIVS si ritrova costantemente per questa tipologia di Costantinopoli, sia nelle terza officina (RIC 83) che nella quarta (RIC 0). Gli errori di legenda, più frequenti nelle zecche orientali sono nella maggior parte dei casi degli errori individuali. Qui invece, si può pensare che l’errore, per essere così sistematico, doveva essere presente sul modello proposto agli scalptores delle due officine. https://www.nummus-bible-database.com/rechercher-une-monnaie.htm?page=1&personnages=2&ateliers=9&collections=&vendeurs=&motscles=&numric=84&numnbd=&legendes=&nombreResultats=10&btRechercher=Rechercher4 punti
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Ciao! Con grande soddisfazione vi mostro i 10 scellini irlandesi del 1966 commemorativi dei 50 anni dalla Rivolta di Pasqua. Una moneta che ho desiderato per molto tempo e finalmente sono riuscito ad averla. La moneta è in argento e rame. Sul rovescio è raffigurata la morte di Cu Chulain, un eroe della mitologia irlandese. Il disegno è di Humphrey Paget, che ha disegnato anche molte monete inglesi. Sul dritto è raffigurato Patrick Pearse, uno dei leader della Rivolta di Pasqua. E' la prima moneta commemorativa dell'Irlanda repubblicana ed è anche la prima moneta irlandese a raffigurare una persona (e soprattutto non un'arpa!). Ha anche un'altra peculiarità: lo spessore è maggiore ai bordi rispetto al centro. Sul bordo è scritto, in gaelico, Éirí Amac na Cásca 1916 che vuol dire "Easter Rising 1916", ovvero Rivolta di Pasqua 1916. E' la prima moneta a commemorare la Rivolta.3 punti
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Salve condivido immagini di una cartolina inserita in una raccolta militare e chiedo ai più esperti maggiori informazioni. Purtroppo giunta ai nostri giorni un po’ pasticciata.. Ringrazio in anticipo2 punti
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DE GREGE EPICURI Dopo l'intermezzo "giocoso" dell'intervento precedente, tornando al tema, direi senz'altro imitativa. Salta agli occhi la scritta del rovescio,mi pare: HINONUH...ovviamente insensata. Vista l'immagine (imperatore su prora, a sinistra, accompagnato da una vittoria un po' ridotta...) credo che stia per ROMANORUM (la scritta intera dell'AE2 sarebbe GLORIA ROMANORUM). Anche il ritratto al D è anomalo, brutto e irregolare, e così pure la legenda, specie la parte F AUG.2 punti
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Credo sia stato un lapsus da parte di Moruzzi Numismatica, causato dal fatto che gran parte delle emissioni familiari (non imperatoriali) sono attribuite alla zecca di Roma. Naturalmente la "svista" non inficia il certificato. Sia il Grueber sia il Crawford (quest'ultimo citato nel certificato) indicano un'emissioni in Spagna.2 punti
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ecco, il testo è su un sito russo il fiore scarlatto Questa fiaba, la versione russa de La Bella e la Bestia scritta da Sergej Aksakov nella metà dell’Ottocento, parla dell’amore che lega una fanciulla a una bestia, stregata da un incantesimo. Prima di intraprendere un viaggio all’estero un Padre chiede alle sue tre figlie cosa vorrebbero ricevere come regalo al suo rientro. Le richieste sono molto particolari… La figlia più giovane non vuole costosi vestiti né gioielli ma solo un piccolo fiore di colore scarlatto che si trova nel giardino della terribile Bestia della Foresta. Quando il tentativo del Padre di concedere questo desiderio lo porta in pericolo, la figlia più amata accetta di diventare la prigioniera della terribile Bestia, al fine di salvare la vita del Padre. Ma la Bestia della foresta non è quello che ci si aspetta, e uno strano corteggiamento inizia… finché l’amore della giovane donna trasforma il mostro in un bel principe. Molti nostri bambini sono cresciuti ascoltando e leggendo la favola de La Bella e la Bestia non sapendo che i bambini in Russia leggono Il Fiore Scarlatto. Questa fiaba mostra il vero cuore russo. Il Fiore Scarlatto è una versione fresca del mito secolare de La Bella e la Bestia, con un tocco distintamente russo.2 punti
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Buongiorno, bella moneta il 3 kopeki Il mio esemplare lo trovai in ciotola, al prezzo di 1 euro. Preso per curiosità poiché non avevo mai visto questa moneta; lì per lì mi sembrava un gettone.... Della Russia , sto facendo la raccolta dei rubli commemorativi, sia sovietici, che della odierna Federazione (monete da 10 rubli bimetalliche e in ottone). Non facili da trovare , ma a mio parere, molto belle. un saluto2 punti
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Ottimo acquisto per un millesimo davvero ostico in tutti i sensi. Sembra effettivamente migliore di un MS61. Sinceri complimenti!2 punti
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Ringraziando @santone condivido questo interessante articolo sulle piastre del 1842. Un saluto a tutti. Raffaele.1 punto
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In questa discussione verranno valorizzate le monete in alluminio, piccoli nominali solitamente bistrattati, di infimo valore per la spendita, ma dagli inizi del '900 in poi hanno espresso ugualmente un'importantissimo ruolo nella compravendita minuta quotidiana. Dovranno essere postate esclusivamente quelle effettivamente destinate alla comune circolazione nonchè di nostra proprietà, si può postare la stessa moneta già inserita da un altro utente, saranno comunque diverse, e chi desidera può inserire anche una brevissima nota. Anche se siamo nel settore estere saranno presenti anche Italia e Vaticano, San Marino ha solo monete in alluminio per il mercato collezionistico, mentre il Vaticano ha prodotto qualche tipologia per la comune circolazione sin dalla fine degli anni '40. Non considerando prove e token, le monete in alluminio più datate per la circolazione e prodotte in svariati milioni di pezzi sono: il centesimo di rupia East Africa & Uganda Protectorates per Edoardo VII° del 1907, ed il decimo di penny Nigeria British West Africa sempre per Edoardo VII° del 1907. Monete che purtroppo non posseggo, spero che qualcuno possa postare quelle di sua proprietà. (foto dal web) Grazie per la partecipazione. Inizio con due monete che ho effettivamente utilizzato per la spendita quand'ero bambino. Sono legate a ricordi che non si cancelleranno mai.... per questo motivo non ho scelto dalla mia raccolta nè le migliori di conservazione e nè le date più ricercate. 5 lire del 1973 - tiratura 28.800.000 10 lire del 1973 - tiratura 148.800.0001 punto
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Buonasera a tutti, si è un Due Cavalli di Filippo II al rovescio corona radiata. Diametro corrisponde, peso leggermente calante sicuramente a causa Del l'usura. A causa della conservazione e dalla foto non riesco a distinguere se ha un marchio sotto. Scorgo il fichi al collo. La sigla dietro al collo dovrebbe essere IBR in anagramma, anche se effettivamente sembra essere una S. Azzardo Magliocca sulle Vicereali 170/01. Aspetto altri pareri per conferma. Saluti Alberto1 punto
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Madagascar - Unione francese (area coloniale 1946–1958) 2 franchi del 1948 tiratura: 10.000.0001 punto
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Per me l'aver scritto zecca di Roma anzichè in Spagna non è rilevante (la classificazione al Crawford è corretta). Alla fine l'aspetto principale del certificato che possiedi è che ti garantisce l'autenticità della moneta e soprattutto ti garantisce la lecita provenienza, con tanto di numero di iscrizioni al Registro.1 punto
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Annullo di partenza di Posta Militare C1 del 23.5.1918 + timbro in blu del Comando 254° Reggimento Fanteria, stesso reggimento della cartolina Regimentale. Mi spiace ma l' annullo di posta militare C1 ( se leggo bene) ? non riesco a trovarlo da nessuna parte, hai provato a cercarlo sui tuoi testi..? + Annullo lineare blu di "Verificato per Censura. Affrancata con 5c verde Leoni, in tariffa per cinque parole di convenevoli. Sicuramente fu affrancata per velocizzare i tempi di spedizione sicuramente piu' brevi della franchigia. La cartolina e' molto incasinata, non ha addirittura l' indirizzo. Credo che non abbia viaggiato, ma ritornata dall' ufficio postale di partenza alla caserma di appartenenza.. ?? Tutto può essere ??? Questa e' un bel mistero !1 punto
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Salve condivido immagini di una cartolina inserita in una raccolta militare e chiedo ai più esperti maggiori informazioni. Ringrazio in anticipo1 punto
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Confermo, il suo contributo sul forum è fondamentale ed autorevole. Non tutti sono disponibili a dedicare tempo e conoscenza a favore degli altri, e di questo non possiamo che ringraziarlo....1 punto
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Da parte mia non posso che ringraziare sempre l’amico Postoffice per la passione che lascia trasmettere in tutto quello che scrive, grazie a lui mi ritrovo ad apprezzare tutto il materiale storico postale e ad approcciarmi anche allo studio. sono sicuro che tanti che leggono non possono che apprezzare quanto scrive. Non c’è mai stata una domanda al quale si sia sottratto di rispondere!!1 punto
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E’ on line sul nostro sito di Academia.edu il Gazzettino di Quelli del Cordusio n. 10 a disposizione di tutti, buona lettura ! https://independent.academia.edu/QuellidelcordusioGazzettini1 punto
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Non considerando San Marino e Vaticano, che per ovvie ragioni coniavano monete in alluminio con delle raffigurazioni non certo noiose, giusto perchè nella quasi totalità erano destinate al mercato collezionistico, sono veramente poche al mondo le monete in alluminio destinate alla comune circolazione con una iconografia accattivante, e tra queste per l'appunto le colonie francesi d'oltremare. Sto pensando di realizzare una discussione interamente dedicata alle monete in alluminio, incluse le italiane anche se ci troviamo nel settore 'estere'. Credo che lo meritano.1 punto
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È’ un evento a cui parteciperò che ha richiesto una grande organizzazione in particolare da parte di Umberto Moruzzi e di Stefano Bertuzzi con autorevoli protagonisti della numismatica in una location storica e prestigiosa. E’ frutto e grazie anche di una collaborazione attiva e virtuosa da parte di due importanti Associazioni quali l’Accademia Italiana di Studi Numismatici e i Numismatici Italiani Professionisti insieme al nuovo Comitato Numismatico Italiano che questo importante evento verrà realizzato.1 punto
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Ciao,in quelle condizioni terrei la banconota solo se avesse dei codici interessanti,altrimenti vale il facciale anche se Duisenberg.Potresti,se collezioni banconote Duisenberg,tenerla fino a trovarne un'altra in condizioni migliori anche se non è facile per niente1 punto
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Notavo alcune cose, da semplice appassionato: - il peso e' piuttosto alto, pur essendo una AE2 (ma magari rientra nei range di normalità per la tipologia, onestamente non so) - al rovescio vi e' una legenda estesa AVGVSTVS, anche se a me pare di leggere AVGVSIVS Ciao. Stilicho1 punto
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Buonasera, dopo l’arrivo del denario di Alessandro Severo mi sono subito detto che il giovane imperatore non poteva stare distante, ora come allora, dalla madre Giulia Mamaea. Di qui l’acquisto di una sua moneta, forse di non eccelse qualità ma che svolge in ogni caso egregiamente il compito di rendere presente e tangibile la co-protagonista della fine della dinastia dei Severi. (FIG 1). Denario; AG mistura; zecca: Roma; diam.: max 21 mm; peso: 2,64 gr.; asse di conio:1 h. D: IULIA MA-MAEA AUG Busto panneggiato, con diadema, verso dx. R: VENUS V-I-CTRIX Venus Victrix , drappeggiata, in piedi, verso sx, nella mano dx un elmo, nella sinistra uno scettro (?), uno scudo appoggiato alla gamba dx. Tipo RIC IV 358. Conservazione BB. Una difficoltà di osservazione: nella mia moneta il dettaglio è difficilmente osservabile, ma guardando alcuni esempi dello stesso tipo (FIG 1 A) non riesco comunque a interpretare la forma particolare che alcune volte assume la sommità dell’oggetto impugnato nella mano sx (sia che essa sia una lancia rovesciata o un tipo di scettro..). E’ noto di cosa si tratta? Sono una sorta di nastri, di decorazioni? O qualcosa di più specifico? A Giulia Mamaea, una delle celebri “Giulie” severiane (vedi FIG 2), accennavo già nel post sul denario di Alessandro Severo. Non saprei andare molto oltre quei pochi accenni. Sto attendendo comunque un testo che spero mi aiuterà a comprendere meglio il periodo e i personaggi che lo animarono: Roma Universalis. L’impero e la dinastia venuta dall’Africa, ed Electa (in occasione della mostra del 2018), FIG 3. Una parola sul rovescio, che presenta Venus Victrix. Se non erro, trovo sul forum che una moneta analoga è stata presentata da @Pxacaesar, il quale ne accompagnava l’esame con una attenta contestualizzazione storica, cui rimando: https://www.lamoneta.it/topic/221599-denario-di-giulia-mamea-venere-vittoria/#comment-2434511 (mi scuso in anticipo se mi stanno sfuggendo altre discussioni sull’argomento). Qui rammento solo che la romana Venus Victrix si collega all’Afrodite armata greca Nikephoros (che porta la vittoria), e al carattere guerresco dell’orientale Ishtar. La Venus Victrix, in alcuni casi appoggiata a una colonna, è rappresentata panneggiata, mostrando talora anche elementi di corazzatura; esibisce come attributi lo scudo e la lancia rivolta verso il basso (o uno scettro). La mano distesa può mostrare un elmo, la Vittoria alata, una palma (simbolo di vittoria) o ancora il pomo, con allusione al giudizio di Paride che vede appunto Venere (Afrodite) vittoriosa e che avvia il lungo affresco ideologico e mitologico che porta alla genesi di Roma. Aggiungo che in una discussione di alcuni anni fa @Druso Galerio argomentava come in alcuni tipi di Caracalla la Vittoria alata fosse interpretabile anche come Palladio (https://www.lamoneta.it/topic/140719-caracalla-venus-victrix/). Le divinità erano ovviamente preziose alleate nella propaganda e nella lotta politica. Venere era stata ad esempio già contesa da alcuni dei grandi antagonisti che precedettero la soluzione del principato. E’ il caso della sillana Venus Felix. O della Venus Victrix di Cesare su un denario (FIG 4), che traggo dalla già citata discussione di @Pxacaesar. Ancora a Venus, ma stavolta Genitrix (genitrice), Cesare dedicò un tempio nel proprio Foro, alludendo alla discendenza da Enea attraverso Iulo, progenitore della gens Iulia (FIG 5). Sottoposto a più rifacimenti, del tempio di epoca cesariana si conserva solo il nucleo del podio e alcune tracce dell’abside. A Venus Victrix si era rivolto anche il grande rivale di Cesare, Pompeo, che il 12 agosto del 55 le dedicò un tempio (FIG 6) sulla sommità della cavea del proprio teatro (il primo costruito in muratura a Roma). Del complesso del teatro faceva parte anche la Curia di Pompeo (a sinistra nel disegno ricostruttivo) nella quale Cesare, che aveva eliminato Pompeo, fu poi assassinato, cadendo ai piedi della sua statua. Nessuna Venere fu dunque vincitrice a lungo… A maggior gloria di Pompeo, ai lati del tempio si ipotizza abbiano avuto collocazione quattordici statue delle nationes, ovvero dei popoli asiatici che dopo la sconfitta di Mitridate erano stati sottoposti alla pax romana. Va infine ricordato che Venus Victrix aveva anche un altro santuario, sul Campidoglio. Quindi le date delle sue celebrazioni, indicate nei Fasti, sono due, corrispondenti ai due edifici a lei dedicati: - Prid(die) Id(us) Sext(ilis), cioè il giorno precedente le Idi del mese sestile (Agosto), ovvero il 12 Agosto: dies natalis del tempio di Venus Victrix costruito da Pompeo Magno. - VII Id(us) Oct(obris), cioè il settimo giorno prima delle Idi di Ottobre, ovvero il 9 Ottobre: dies natalis del tempio di Venus Victrix sul Capitolino. Un saluto, Lucius LX1 punto
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Di nuovo buona sera, posto la mia serie quasi completa, con tanto di mascotte e di tappabuchi grafico. Direi che sono a buon punto. Saluti Alberto1 punto
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Ma si può sapere che cosa hai oscurato con quel rettangolino nero sul fronte? Come ben sai non colleziono banconote in €uro, ma è pur sempre un 200 euro Duisenberg, se non ti interessa per la tua raccolta, ed avendone la possibilità di metterla da parte, magari tra qualche anno ci guadagnerai qualcosa sul valore facciale. Può anche andare 'fuori corso', significa quando non potrà più circolare, e passeranno ancora molti anni, il valore facciale lo perde semmai quando andrà 'prescritta', per questo secondo step passeranno ancora anni a anni dal momento che sarà decretata fuori corso, cosa che comunque si saprà in largo anticipo.1 punto
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Buonasera, anch'io ho questo e anche il 3 copechi. sono monete interessanti, nella mia raccolta del mondo Russia (22 vassoi da Ivan il terribile al 2023)) le tengo nello stesso vassoio che accoglie i pennia finlandesi e i groszy polacchi emessi dalla Russia zarista nei territori occupati.1 punto
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Moneta autentica, prezzo congruo con la conservazione, che secondo me sta sul BB+, moneta circolata ma gradevole, un pò lisci baffo e capelli, ma é nella norma. Comunque, ti consiglio di non "fissarti" sulle gradazioni di conservazione; pensa solo se la moneta ti piace e se il prezzo é congruo (parere mio , disinteressato); d'altronde collezioniamo monete non gradazioni. saluti1 punto
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Curiosità: a destra nella foto un brano della repubblica del 1648, cosiddetto conio rozzo, battuto su un 9 cavalli. Si notano le tracce della moneta sottostante?1 punto
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Ce n'è anche una più antica. Non ricordo di quale papa. Non appena mi viene in mente lo scrivo. Scusate, ma la vecchiaia è incipiente... https://www.acsearch.info/search.html?id=9060801 Trovata!1 punto
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DE GREGE EPICURI Ho notizie da un amico francese, che possiede sia il Mitchiner (The World of Islam) che il Balog (The coinage of the Ayyubids). Questo classifica la moneta al N. 337, p. 440, tav. 16; il Mitchiner al n. 865, p. 158. Moneta coniata a Mayafariqin, nell'emirato ayubbide di Diyarbakir. Il regno è quello di al-Awhad Ayyub, figlio di Al-Adil Abu Bakr, anni 1200-1210 (Egira: 596-607). La moneta riporta i dati del regnante al diritto, mentre al rovescio lo definisce protettore dei credenti e cita la shahaddà.1 punto
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EDTA è la sigla dell’acido etilendiamminotetraacetico, un acido tetracarbossilico dotato di due doppietti elettronici (donatori di Lewis) appartenenti agli atomi di azoto. Queste caratteristiche fanno dell'anione etilendiamminotetraacetato EDTA4− un legante esadentato in grado di chelare/complessare uno ione metallico M. I sei atomi – due di azoto, quattro di ossigeno – che coordinano lo ione M sono disposti ai vertici di una bipiramide a base quadrata che ha M al centro, dando origine a complessi stabili con moltissimi cationi. Da qui il larghissimo impiego dell’EDTA in chimica analitica come agente chelante, ad esempio nell’esame emocromocitometrico. È il reagente più diffuso per determinare la concentrazione di numerosi cationi tramite titolazione complessometrica, come nella misura della durezza dell’acqua essendo in grado di formare complessi con gli ioni di calcio e magnesio, ma anche con gli ioni di rame, zinco e molti altri metalli. A partire dagli anni ’40, l’EDTA è stato utilizzato per il trattamento dell’intossicazione da piombo (saturnismo), frequente negli operai del settore metallurgico. E proprio in alcuni di questi pazienti, affetti da aterosclerosi e in trattamento chelante per un’intossicazione professionale da piombo, fu notata per la prima volta, del tutto casualmente, l’efficacia dell’EDTA nelle patologie cardiovascolari: da qui il suo impiego come principio attivo nella cosiddetta “Terapia chelante”. apollonia1 punto
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A me piacciono molto i denari ma adoro anche i bronzi, insomma li adoro tutti come si fa...😱 Per il denario ti capisco, ho avuto lo stesso dilemma e continuo ad averlo, per adesso per Caligola mi consolo abbondantemente con l'asse (che a quanto ho capito hai già...) che ho preso qualche settimana fa, prima o poi magari farò un pensierino anche su un denario...quello che mi piace di più ovviamente è quello da 1500...ma potrei anche trovare spddisfacente il primo che hai postato...il costo non era poi così proibitivo...dipende ovviamente da quanto uno si accontenta o meno, la pazienza come sappiamo è la più grossa virtù del collezionista, virtù della quale sono quasi privo, ma chissà...magari arriva l'occasione perfetta quando meno ce lo aspettiamo 😆1 punto
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Bronzo di Decio Traiano di Sagalasso (Pisidia) con Etruscilla su crescent al dritto e al rovescio una colonna tra due altari (dei Dioscuri), ogni altare decorato con stella e mezzaluna, in edicola; in basso, un serpente che si avvolge a sinistra (British Museum, London (UK)). https://rpc.ashmus.ox.ac.uk/coins/9/948 Province Lycia-Pamphylia City Sagalassus Region Pisidia Reign Trajan Decius Obverse inscription ƐΡƐ ƐΤΡΟΥϹΚΙΛΛΑ ϹΒ Obverse design diademed and draped bust of Etruscilla, r., on crescent Reverse inscription ϹΑΓΑΛΑϹϹƐΩΝ Reverse design column between two altars (of the Dioscuri), each altar decorated with star and crescent, in aediculae; below, serpent coiling left apollonia1 punto
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Quel giorno che pensai di essere stato fregato dal gelataio. Era quel periodo in cui ancora non capivo perché, andando in gelateria le domeniche pomeriggio con le mie due cugine più grandi di qualche anno, i ragazzetti ci giravano intorno tentando un approccio, fischiando o facendo battutine sceme. Era quel periodo in cui ancora, d'estate, attraversare l'ombra della frescura donata dalle foglie dei tanti alberi posti ai lati di quel viale mi regalava sensazioni di benessere, paragonabili solo alla fantastica brioche col gelato nocciola e panna che solevo gustare ogni volta, seduto su un piccolo tavolino rosso a tre gambe posto sul ciglio della strada dove, di rado, passava qualche 850 o una Dyane 6. Appena finito di gustare quelle prelibatezze, la responsabilità di pagare la consumazione spettava quasi sempre a me: "Due brioches con gelato ed un cono!", dichiaravo fiero! Mi piaceva far finta di essere grande; sgomitavo per arrivare primo quando giungeva il momento del genitore che elargiva, per pagare i gelati, la banconota grigia da mille lire, quella con l'arpa e il signor Verdi austero ed elegantissimo col suo papillon. Ogni volta, con fare professionale, facevo finta di contare il resto (si, c'era anche il resto) e lo lasciavo scivolare velocemente nella tasca davanti dei pantaloncini che mi arrivavano al ginocchio, contento di sapere che nessuno dei grandi, al ritorno, ne avrebbe preteso la restituzione. I giorni seguenti spendevo il prezioso resto in figurine dei calciatori, caramelle o, se riuscivo a tenere da parte tutte le 150 lire, anche in un Topolino: ma non ero così forte da riuscirci spesso. Quella volta, tornato a casa e riconsegnate sane e salve le cugine, mi diressi in terrazzo per far vincere, come sempre, i cowboys sugli indiani; erano battaglie che duravano pochi secondi, la maggior parte del tempo lo dedicavo a posizionare i soldatini di plastica tutti intorno a me, per terra; poi era tutto un: bang, pum, swish, argh, augh, caricaaa!! Prima però tolsi dalla tasca il resto di prima e, avendo tutto il tempo che mi serviva, lentamente cominciai a contare, avido, quelle monete per programmare gli acquisti della settimana: "Cinquanta, cento, centoventi, centoquaranta, centocinquanta... Centocinquantuno?". Ehi! Cos'era quella piccola monetina che non avevo mai visto prima, con il numero 1 da un lato e accanto la figura di uno stranissimo gatto, mentre dall'altro una bella signora incoronata, con il collo troppo lungo, osservava la scritta poco di fianco a lei? Corsi dai grandi pensando, nella mia ingenuità, di essere stato fregato dal gelataio, senza nemmeno riflettere che le 150 lire di resto c'erano tutte. Naturalmente fui tranquillizzato e, dalle successive spiegazioni, appresi che c'era tutto un mondo, a me sconosciuto, che dovevo scoprire ad ogni costo. Fu quasi come essere colpito da un fulmine, lì nacque una delle mie più grandi passioni. Adesso gli alberi in quel viale non ci sono più, al loro posto tanti palazzi ed un centro commerciale. Neppure la gelateria ha resistito, troppe automobili transitano da quella strada sporcando l'aria; la frescura dell'estate, uccisa dall'afa, è solo un nostalgico ricordo. Però mi rimane lei, quel centesimo piccolo piccolo, niente di raro o prezioso, muta testimonianza di un'epoca spensierata e felice. Ogni tanto lo esco dalla capsula di plastica in cui lo conservo gelosamente e, per fargli prendere aria, me lo passo tra le dita, lo faccio girare come una trottola un paio di volte; poi, prima di rimetterlo a posto, lo mischio con qualche centesimo di euro e comincio a contare: "venti, quaranta, sessanta, settanta, settantuno!". Così, per passare un po di tempo con un vecchio amico! Giovanni1 punto
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