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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/10/24 in tutte le aree
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Nel ringraziare coloro che hanno risposto con sollecitudine alla richiesta d'inviare ulteriori articoli per il Gazzettino #11, segnalo che attualmente abbiamo "sfondato il muro" delle 130 pagine: gli articoli sono, per ora, 14 e le "Briciole" 10. So che Mario puntava ad un Gazzettino più leggero rispetto al #10 (che rappresenta un punto d'arrivo), ma se continua così difficilmente riusciremo a contenere il prossimo numero della rivista a meno che... Mario non decida di chiudere prima. Se avete un articolo quasi pronto vi consiglio di affrettarvi se no... c'è sempre il #12.5 punti
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Buonasera, innanzitutto complimenti a @santone per l'interessante articolo che hai scritto, non avevo notato questa anomalia nel millesimo 1842. Tornando al fatto dell' “aquila sdoppiata” nel martoriato stemma di Aragona, cerco di sintetizzare quali potrebbero essere le cause: 1- Ribattitura involontaria: l'incisore con il piccolo punzone diede 2 colpi al conio madre ( magari era anzianotto oppure aveva appena festeggiato con gli amici della Zecca ) 2- Ribattitura volontaria: voleva lasciare un segno di riconoscimento del proprio operato ( sappiamo tutti che in caso di problemi era preferibile essere identificato per essere scagionato ) 3- Punzone deformato e/o malformato: In questo caso però le due aquilette dovrebbero essere uguali e sdoppiate, cosa che non è. Negli esemplari che ho visto esiste una netta prevalenza di aquiletta sdoppiata a sinistra rispetto a quelle con sdoppiatura bilaterale o solo a destra. Anche in questo caso è un particolare difficilmente spiegabile (se non con il fatto dell'ipotesi al punto 2). Ciao @Releo, definire "variante" un particolare che esula da un ipotetico "modello base" della Piastra. può starci ma in senso lato, per il fatto che nella monetazione della Zecca di Napoli è praticamente impossibile definire un modello standard e quindi quali sono le Varianti? In questo caso non sono daccordo. Le Aquile Capovolte hanno un significato storico e araldico ormai palese ed accettato da tutti. Nel caso delle "Aquile sdoppiate" sarà difficile ( in mancanza di documenti ) comprendere se abbia una valenza storica. Concludo inserendo 2 monete con l'anomalia segnalata da @santone Ex Ranieri - Asta 6 - Lotto 674 Ex VL Nummus Asta 16 - Lotto 1885 Saluti, Beppe4 punti
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Certamente ripetere il numero 10 speciale non sarà facile, ma da quel che ho letto e visto, il nascente 11 è’ di grande qualità, varietà e leggibilità e si prospetta un altro grande, anche come pagine, supernumero. Ovviamente come sempre è’ meglio arrivare tra aprile e maggio !4 punti
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Il Gazzettino di Quelli del Cordusio e’ un’autoproduzione prima cartacea e poi on line che viene donata a tutti gli appassionati di numismatica. E’ un grande lavoro di gruppo con articoli e contributi di ben 27 autori, molti giovani, esperti e anche chi vuole provarci con un primo articolo. La magia si ripete ormai da anni essendo arrivata ora al numero 10.4 punti
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Ciao ragazzi condivido volentieri 🤣 una delle due ultime entrate in collezione, frutto di una lunga, attenta e minuziosa ricerca che sto conducendo tra le numerose aste e listini di esemplari di scudi del Re Vittorio Emanuele II in elevata qualità per sostituire - ovviamente - migliorandoli quelli presenti nella raccolta, già completa di tutti i millesimi (manca solo la rarissima variante del 1872 Milano bordo largo semplicemente perché non la trovo). Il primo millesimo della serie in queste condizioni vi assicuro che è proprio bisbetico da portarlo a casa tanto è vero che ci vuole un discreto impegno finanziario. L’esemplare qui presentato, che rimpiazza un qBB decisamente poco attraente, secondo me non sarà invero sostituito tanto presto. 🤗 Si tratta del lotto 1926 dell’asta Nomisma 69, portato a casa in realtà fortunosamente senza una grande battaglia e precedentemente battuto a un realizzo superiore in un altro incanto pubblico. L’ho immediatamente liberata dallo slab, che detesto 🫣soprattutto tra i miei pezzi, che la classificava MS61, gradazione che trovo centrata, forse financo un filo severa. I rilievi sono abbastanza a posto, come si vede, un graffietto nel campo al R fa il paio con un insignificante difetto del bordo a ore sei del D. Volevo inizialmente puntare sul lotto 1925, ma francamente 18.200 euro diritti inclusi soltanto per un punto di conservazione in più (MS62) rispetto a questo esemplare, mi è parso decisamente un divario eccessivo, tanto è vero che è andato invenduto. 😳 Occorre considerare che su questo difficile millesimo gli MS64, se riuscite a scovarli, superano tranquillamente i venticinquemila eurini. A me questo acquisto ha davvero molto soddisfatto perché trovare il ‘61 in questa qualità è più difficile che reperire il ‘73 Roma, ve lo metto per iscritto. 🙏🏼 Buona serata a tutti3 punti
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Libano - Mandato francese (1926-1945) Coniazione rozza avvenuta durante la seconda guerra mondiale. 2½ Piastre (1941) - tiratura sconosciuta3 punti
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Salve condivido immagino di una cartolina di famiglia e chiedo maggiori informazioni ai più esperti. Ringrazio in anticipo2 punti
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Fatto, spero vada bene. Dovesse capitarti ancora in futuro, devi eliminare la formattazione. Per farlo, se hai già postato il messaggio, vai su "modifica" e clicca sul simbolo in alto, una sorta di gomma per cancellare, tra il fulmine e la B del grassetto. Ti compare la scritta "rimuovi formattazione", poi evidenzia le parti che vuoi modificare e tutto dovrebbe tornare a posto. O almeno così è stato stavolta, confesso che non avevo neanch'io idea di come fare, sono andato per tentativi Ciao2 punti
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Altra cosa che non mi quadra sono questi annulli, tutti e tre molto nitidi (troppo), non deturpanti (troppo) e tutti e tre nell' angolo del francobollo, come se fosse stato messo apposta con attenzione, (figuriamoci negli uffici postali con chili di posta se c'è questa attenzione). Questo è quello che mi sarei aspettato da degli annulli sicuramente originali... E questo è il dietro.. E questo è il dietro dei francobolli di Federr.. tra l'altro il terzo a dx è fortemente ossidato si vede proprio la linea. Quando sono in questo modo non vengono mai da negozi di filatelia perché loro hanno il modo di pulirli, non li vendono mai così. !!2 punti
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Ciao @Gallienus Credo si tratti di un' oncia Etrusca, 300/250 B.C. Ruota a sei raggi con punto tra i raggi al dritto e àncora o forse ancor di piu' doppia ascia (cosidetta bipenna) con punto al rovescio. Probabile provenienza da Valdichiana in Toscana. Anche i dati ponderali coincidono. Dai un'occhiata a questo link della versione con àncora al rovescio: https://en.numista.com/catalogue/pieces57925.html ma sono convinto di vedere la bipenna con punto e lettera al rovescio nel tuo esemplare. Rara e bella moneta. Un saluto. Trullo2 punti
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Eccomi con un'altra moneta stupenda (secondo me, eheh). Parlo del 50 pence 1988 che celebra i 1000 anni dalla fondazione di Dublino. Ahimè, la moneta non è in ottime condizioni, ma in mano ha comunque il suo fascino. Sul rovescio infatti è raffigurato lo stemma della città di Dublino con ai lati le date 988 e 1988. Ma quindi Dublino è stata fondata nel 988? Macché! Esisteva probabilmente già mille anni prima. Il 988 è stato scelto come data di "fondazione" perché in quell'anno Máel Sechnaill mac Domnaill conquistò definitivamente Dublino liberandola dai Vichinghi.2 punti
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Classical Numismatic Group > Triton XXVII Auction date: 9 January 2024 Lot number: 119 Price realized: 140,000 USD (Approx. 128,226 EUR) Note: Prices do not include buyer's fees. Lot description: THRACE, Abdera. Circa 395-360 BC. AR Stater (23mm, 12.96 g, 6h). Philados, magistrate. Griffin seated left; cicada to left, ABΔH to right / Herakles seated half-left, his head turned to half-right, on lion skin draped over rock, his right hand holding club set vertically on his knee, his left arm resting on his left thigh; EΠI ΦIΛA-ΔO(Σ retrograde) at sides; all within shallow incuse square. May, Abdera 396 (A277/P322); AMNG II 105.4 = Ars Classica XIII, lot 620 (same dies); SNG Lockett 1132 = Weber 2379 (same obv. die). Beautiful iridescent cabinet tone. Near EF. A magnificent example, possibly the finest known of the type. From the Father & Son Collection. Ex Collection of a Cosmopolitan (Künker 351, 25 September 2021), lot 100 (hammer €120,000); Hess-Divo 335 (6 December 2018), lot 20 and front cover; Giessener Münzhandlung 44 (3 April 1989), lot 152. The superbly rendered "weary Herakles" depicted on the reverse of this stunning stater is part of a well-known sculptural motif in the ancient world that includes the famous "Farnese Hercules" now in the Museo Archeologico Nazionale in Rome. Unlike the standing Farnese version, the die engraver of this piece depicts a seated Herakles with his heavily bearded face turned to right wearing a melancholy expression. The skin of the Nemean Lion covers the rock upon which he sits. He is surely mourning the death of his young companion Abderos, who perished while helping the hero complete his eighth labor, subduing the savage mares of Diomedes, king of the Thracian Bistones. Having captured the beasts, Herakles left them in the care of Abderos, but while he was away the youth was devoured by the mares. In a fit of rage, Herakles fed Diomedes to his own horses, and then founded a city on the site of Abderos' tomb: Abdera. Estimate: 75000 USD2 punti
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Non considerando San Marino e Vaticano, che per ovvie ragioni coniavano monete in alluminio con delle raffigurazioni non certo noiose, giusto perchè nella quasi totalità erano destinate al mercato collezionistico, sono veramente poche al mondo le monete in alluminio destinate alla comune circolazione con una iconografia accattivante, e tra queste per l'appunto le colonie francesi d'oltremare. Sto pensando di realizzare una discussione interamente dedicata alle monete in alluminio, incluse le italiane anche se ci troviamo nel settore 'estere'. Credo che lo meritano.2 punti
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Ringraziando @santone condivido questo interessante articolo sulle piastre del 1842. Un saluto a tutti. Raffaele.1 punto
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Passa un giorno, passa l’altro Mai non torna il prode Anselmo, Perché egli era molto scaltro Andò in guerra e mise l’elmo... La Ballata del Prode Anselmo (Giovanni Visconti Venosta) Contrariamente al nostro Crociato, il Gazzettino #11 sta preparandosi per tornare: è infatti, giunto oltre le novanta pagine. Invito perciò, tutti coloro che si stessero apprestando a completare un articolo, di inviarci con "tranquilla sollecitudine" il proprio lavoro. Vista la presenza già di 10 articoli e 7 Briciole (ed al ritmo con cui giungono) è probabile che il limite di fine giugno per inserire ulteriori elaborati possa essere anticipato. Forza ordunque, fateVi sotto!1 punto
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Scoperto e restaurato vaso di 6000 anni fa realizzato con una zanna d’elefante. Fu oggetto di un rito oscuro. Cosa conteneva? · Un raro vaso d’avorio, ricavato dalla lavorazione di una zanna d’elefante, avvenuta 6.000 anni fa è stato scoperto in uno scavo archeologico nel sud di Israele e sottoposto a restauro. Il ritrovamento – che era stato tenuto segreto – è stato annunciato poco fa dall’Israel Antiquities Authority, a restauro avvenuto. L’oggetto risale al calcolitico, cioè all’Età del Rame. Il ritrovamento è avvenuto in uno scavo dell’Autorità per le Antichità israeliane vicino a Beer Sheva. “Il raro vascello, noto nella ricerca come “amphoriskos” (un barattolo), attesta i rapporti commerciali tra la terra d’Israele e l’Egitto seimila anni fa. – dice l’autorità archeologica – Il reperto sarà presentato al pubblico per la prima volta questo giovedì a Gerusalemme nell’ambito della conferenza annuale della Società Preistorica Israel. La conferenza si terrà presso al Campus Nazionale di Archeologia Jay e Jeannie Schottenstein, dove saranno presentati nuovi reperti degli ultimi anni di scavi preistorici”. Nel corso dello scavo vicino a Beer Sheva è stato portato alla luce un antico insediamento con spazi che furono scavati nel suolo. “Verso la fine dei lavori, quando l’archeologo Emil Aladjem stava facendo le ultime misure, ha notato il bordo di un vaso di basalto. – prosegue l’Israel Antiquities Authority – Di conseguenza, lo scavo è stato ampliato, ha rivelato tre grandi ciotole, impressionanti. I contenitori erano stati deposti nel modo seguente: due di essi erano stati collocati uno nell’altro, mentre il terzo fungeva da copertura per entrambi. Quando la piastra superiore è stata rimossa, la piastra inferiore ha rivelato d’essere piena di terra, all’interno della quale si trovavano i pezzi frantumati di un vaso d’avorio, materiale raro e prezioso”. “Dal modo in cui sono state sistemate le ciotole, il vaso d’avorio, rotto già nell’antichità, è stato chiaramente sepolto in maniera deliberata – il che sembrerebbe attestare l’importanza attribuitagli”, ha spiegato anche il dottor Ianir Milevski, ex responsabile della sezione preistorica dell’Autorità Israel Antichities e oggi anche collaboratore del Consiglio Nazionale delle Ricerche Argentine. – I vasi sono stati appositamente sistemati in maniera specifica, con attenta premeditazione. Nei circoli accademici è generalmente accettato che i depositi di statuette e vasi rotti e le sepolture siano parte di attività cerimoniali”. “Il vaso è di 20 centimetri di diametro. È bellissimo, ed eccezionale nel suo design”, aggiunge il Dr. Milevski. “Le piccole maniglie laterali sono disposte simmetricamente. Due i esse sono inserite nel collo del recipiente, altre due sono state disposte verticalmente verso la base”. I direttori degli scavi Avishai Levi-Hevroni e Martin Pasternak della Israel Antichities Authority hanno portato i reperti e il loro contenuto al Campus Nazionale di Archeologia Jay e Jeannie Schottenstein. In collaborazione con il Dr. Ianir Milevski e la Dr. Liora Kolska Horwitz dell’Università Ebraica di Gerusalemme, il team ha raggiunto la prima comprensione della natura del vaso, che è stato realizzato con zanna di elefante. Il processo di conservazione e restauro guidato da Olga Negnevitsky, esperta di conservazione dell’avorio, è stato estremamente complesso e ha richiesto molta pazienza. L’obiettivo era ricostruire la nave dai suoi pezzi nella sua forma originale, salvaguardandone l’autenticità e il valore storico. “Questo ritrovamento approfondisce la nostra comprensione del periodo calcolitico e degli scambi culturali della nostra regione con culture vicine e lontane”, dicono i ricercatori. “Una delle domande più interessanti su questo contenitore”, aggiungono Levi-Hevroni e il Dr. Milevski, “è se il vaso sia giunto qui completamente realizzato o se la zanna d’avorio sia stata importata qui come materia prima e poi scolpita da un artigiano locale. Il contenitore è ben fatto e utilizza al massimo la zanna originale, che era un materiale pregiato. Se è stato prodotto qui, rivela l’alto standard degli artigiani locali”. Ulteriori analisi biomolecolari, che saranno effettuate dal Dr. Harel Shochat dell’Università di Haifa e dal Dr. Liora Kolska Horwitz dell’Università Ebraica di Gerusalemme, stabiliranno da dove è nato l’avorio in base alla dieta dell’elefante. Si tratta ora di capire cosa potesse contenere originariamente il vaso d’avorio e conoscere il motivo della complessa sepoltura. Una cerimonia di fondazione, forse, con una ricca offerta agli Dei? E’ evidente che i contenitori di basalto e il vaso d’avorio appartenessero a un mondo superiore. https://stilearte.it/scoperto-e-restaurato-vaso-di-6000-anni-fa-realizzato-con-una-zanna-delefante-fu-oggetto-di-un-rito-oscuro-cosa-conteneva/1 punto
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Albania 1 lek, 50, 20, 10, 5 centesimi 1988. Dritto: aquila bicipite in mezzo a spighe di grano e sopra stella (simbolo del comunismo) Rovescio: valore sempre in mezzo a spighe di grano.1 punto
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Condivido l'idea che si tratti di una moneta alessandrina di Severo Alessandro. Il rovescio mi sembra chiaramente rappresentare Serapide seduto. Ne esistono otto emissioni: link Purtroppo la foto del rovescio è sfuocata. Mi sentirei di escludere gli esemplari con legenda del rovescio circolare: ne restano comunque quattro. Sarebbe d'aiuto identificare il soggetto rappresentato davanti ai piedi di Serapide: Nike, Cerbero o aquila, con quest'ultima che dalla foto mi sembrerebbe la più probabile.1 punto
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E' stimato RR, un esemplare in Ae, da Nicopoli sull' Istro nella Mesia inferiore, al nome di Macrino, con al diritto busto laureato ed al rovescio figura di Ermes stante con caduceo e clamide . Sarà a giorni, il 12 Aprile, in vendita KMK 121 al n. 195 .1 punto
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E ventitré men Di EVENTI TREMENDI Buona serata. Stilicho1 punto
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Ciao visto che non hai altre foto, guarda qui https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-SOM/51 punto
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Come indicato da @Ale75 si tratta di una trillina di Mesocco per Gian Guliacomo Trivulzio. Aggiungo che è desctitta al n°997 del MIR Lombardia. Mario1 punto
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Che dire, intanto che aver reincontrato Giancarlo e Tiziano mi ha reso felice. Una relazione, quella di Loris, molto interessante. Il discorso è filato via d'un soffio, quello che sarà da elaborare è proprio la determinazione del luogo in cui sorgeva la zecca di Monza. Da parte mia mi auguro che si trovi qualche documento che ne confermi indiscutibilmente l'esistenza. Roberto1 punto
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Direi che si può definire certamente post Teodorico, per il resto molti si appellano, per l'attribuzione a questo o all'altro re, allo stile o ad altri particolari che, pur avendo in passato collezionato anche queste tipologie, faccio onestamente fatica a distinguere.1 punto
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ti direi che ciò che li differenzia è principalmente la valutazione e attribuzione che ne hanno fatto diversi numismatici1 punto
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Corea del Nord, 50 chon 1978 al dritto : emblema dello Stato e leggenda : Banca Centrale della Repubblica Democratica Popolare della Corea al rovescio : statua del Chollima, a Pyongyang (simboleggia la velocità con cui la società coreana dovrebbe progredire)1 punto
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Regno del Laos, 20 centesimi 1952 al rovescio: foglie di frangipani (pianta fiorita tropicale)1 punto
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La conferenza molto interessante e ottimamente presentata, dalla famiglia di Estore Visconti alla salita della Signoria di Milano, l'assedio di Monza da parte di Milano e le monete di Monza. Alla fine il tema principale della conferenza su dove era ubicata la zecca di Monza...Grazie al relatore che ha presentato il tutto con ottime slide. Di seguito alcune immagini della serata.1 punto
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Njk, ciao, ne ho una anch'io di 200€ Duisenberg circolata, la mia non ha strappi, diciamo che potrebbe essere in SPL, non so se acquisterà valore in futuro ma è rara e la tengo come esemplare del taglio con prima firma. La 500€ invece l'avevo spesa... c'è un limite a tutto!1 punto
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Bronzo di Tranquillina (Tessalonica, Macedonia) che raffigura al rovescio Cabiro in piedi a sinistra, con in mano un rhytòn (contenitore di liquidi usato nelle cerimonie) e un martello sulla spalla; a sinistra, altare acceso; a destra, zanna di elefante in contenitore cilindrico (Trade (Naumann, eBay, 2014). Province Macedonia City Thessalonica Region Macedonia Reign Gordian III Obverse inscription ϹΑΒΙΝΙΑ ΤΡΑΝΚΥΛΛΙΝΑ ΑΓΟ Obverse design diademed and draped bust of Tranquillina, right Reverse inscription ΘΕϹϹΑΛΟΝΙΚΕΩΝ Reverse design Kabeiros standing left, holding rhyton and hammer on his shoulder; to left, lighted altar; to right, elephant tusk in cylindrical container apollonia1 punto
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Do io la risposta alla domanda Superbustarella (Frase: 8 10): Tangente iperbolica apollonia1 punto
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Salve, un bronzo del II sec a.C di Perge, [AΡT]EMIΔOΣ [ΠEΡΓAIAΣ] al rovescio: https://www.acsearch.info/search.html?id=110927241 punto
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Buonasera, dopo l’arrivo del denario di Alessandro Severo mi sono subito detto che il giovane imperatore non poteva stare distante, ora come allora, dalla madre Giulia Mamaea. Di qui l’acquisto di una sua moneta, forse di non eccelse qualità ma che svolge in ogni caso egregiamente il compito di rendere presente e tangibile la co-protagonista della fine della dinastia dei Severi. (FIG 1). Denario; AG mistura; zecca: Roma; diam.: max 21 mm; peso: 2,64 gr.; asse di conio:1 h. D: IULIA MA-MAEA AUG Busto panneggiato, con diadema, verso dx. R: VENUS V-I-CTRIX Venus Victrix , drappeggiata, in piedi, verso sx, nella mano dx un elmo, nella sinistra uno scettro (?), uno scudo appoggiato alla gamba dx. Tipo RIC IV 358. Conservazione BB. Una difficoltà di osservazione: nella mia moneta il dettaglio è difficilmente osservabile, ma guardando alcuni esempi dello stesso tipo (FIG 1 A) non riesco comunque a interpretare la forma particolare che alcune volte assume la sommità dell’oggetto impugnato nella mano sx (sia che essa sia una lancia rovesciata o un tipo di scettro..). E’ noto di cosa si tratta? Sono una sorta di nastri, di decorazioni? O qualcosa di più specifico? A Giulia Mamaea, una delle celebri “Giulie” severiane (vedi FIG 2), accennavo già nel post sul denario di Alessandro Severo. Non saprei andare molto oltre quei pochi accenni. Sto attendendo comunque un testo che spero mi aiuterà a comprendere meglio il periodo e i personaggi che lo animarono: Roma Universalis. L’impero e la dinastia venuta dall’Africa, ed Electa (in occasione della mostra del 2018), FIG 3. Una parola sul rovescio, che presenta Venus Victrix. Se non erro, trovo sul forum che una moneta analoga è stata presentata da @Pxacaesar, il quale ne accompagnava l’esame con una attenta contestualizzazione storica, cui rimando: https://www.lamoneta.it/topic/221599-denario-di-giulia-mamea-venere-vittoria/#comment-2434511 (mi scuso in anticipo se mi stanno sfuggendo altre discussioni sull’argomento). Qui rammento solo che la romana Venus Victrix si collega all’Afrodite armata greca Nikephoros (che porta la vittoria), e al carattere guerresco dell’orientale Ishtar. La Venus Victrix, in alcuni casi appoggiata a una colonna, è rappresentata panneggiata, mostrando talora anche elementi di corazzatura; esibisce come attributi lo scudo e la lancia rivolta verso il basso (o uno scettro). La mano distesa può mostrare un elmo, la Vittoria alata, una palma (simbolo di vittoria) o ancora il pomo, con allusione al giudizio di Paride che vede appunto Venere (Afrodite) vittoriosa e che avvia il lungo affresco ideologico e mitologico che porta alla genesi di Roma. Aggiungo che in una discussione di alcuni anni fa @Druso Galerio argomentava come in alcuni tipi di Caracalla la Vittoria alata fosse interpretabile anche come Palladio (https://www.lamoneta.it/topic/140719-caracalla-venus-victrix/). Le divinità erano ovviamente preziose alleate nella propaganda e nella lotta politica. Venere era stata ad esempio già contesa da alcuni dei grandi antagonisti che precedettero la soluzione del principato. E’ il caso della sillana Venus Felix. O della Venus Victrix di Cesare su un denario (FIG 4), che traggo dalla già citata discussione di @Pxacaesar. Ancora a Venus, ma stavolta Genitrix (genitrice), Cesare dedicò un tempio nel proprio Foro, alludendo alla discendenza da Enea attraverso Iulo, progenitore della gens Iulia (FIG 5). Sottoposto a più rifacimenti, del tempio di epoca cesariana si conserva solo il nucleo del podio e alcune tracce dell’abside. A Venus Victrix si era rivolto anche il grande rivale di Cesare, Pompeo, che il 12 agosto del 55 le dedicò un tempio (FIG 6) sulla sommità della cavea del proprio teatro (il primo costruito in muratura a Roma). Del complesso del teatro faceva parte anche la Curia di Pompeo (a sinistra nel disegno ricostruttivo) nella quale Cesare, che aveva eliminato Pompeo, fu poi assassinato, cadendo ai piedi della sua statua. Nessuna Venere fu dunque vincitrice a lungo… A maggior gloria di Pompeo, ai lati del tempio si ipotizza abbiano avuto collocazione quattordici statue delle nationes, ovvero dei popoli asiatici che dopo la sconfitta di Mitridate erano stati sottoposti alla pax romana. Va infine ricordato che Venus Victrix aveva anche un altro santuario, sul Campidoglio. Quindi le date delle sue celebrazioni, indicate nei Fasti, sono due, corrispondenti ai due edifici a lei dedicati: - Prid(die) Id(us) Sext(ilis), cioè il giorno precedente le Idi del mese sestile (Agosto), ovvero il 12 Agosto: dies natalis del tempio di Venus Victrix costruito da Pompeo Magno. - VII Id(us) Oct(obris), cioè il settimo giorno prima delle Idi di Ottobre, ovvero il 9 Ottobre: dies natalis del tempio di Venus Victrix sul Capitolino. Un saluto, Lucius LX1 punto
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Per il 1991 è più rara la versione con il rombo, mentre quella senza è comune. Varrebbe 1€ in fdc. In queste condizioni vale 0€1 punto
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Secondo me il denario della Tituria è buono. Mi è capitato in passato di vederne con il bordo in quel modo. Chiaramente andrebbe giudicato in mano, ma non mi preoccuperei eccessivamente. Come conservazione azzarderei bb/bb+.1 punto
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Ora siamo a 25 anni dalla nascita dell'euro e 22 anni dalla sua messa in circolazione sotto forma dell'attuale contante unitario. A quanto pare la valuta europea unita è ormai un fatto acquisito, in Italia come nel resto dell'UE: in particolare da noi non si assiste più da tempo ad attivismo "no euro", a campagne politiche con l'uscita dall'unione monetaria fra i punti di programma o anche solo alla retorica occasionale di figure politiche rilevanti sulla presunta rovina che l'euro avrebbe portato. Gli ultimi grandi piani di qualche genio per uscire dall'unione monetaria (con l'introduzione di una valuta parallela statale spacciata per altro) risalgono al 2019. Certo rimane ancora abbastanza diffusa la mitica lamentela standard sull'euro che ha fatto aumentare i prezzi, ma purtroppo di quella non ci libereremo presto. Com'è inevitabile rimangono anche le farneticazioni dei piccoli gruppi politici estremisti, che hanno compiuto quel che si potrebbe definire scherzosamente un "salto di qualità": fatta una ragione dell'euro adesso questi qua sognano direttamente l'uscita dell'Italia stessa dall'UE, sulla scia di quanto fecero i britannici pentendosene amaramente (¹). Al di là delle catastrofi geopolitiche sempre possibili in futuro è pacifico che la lunga lotta per l'affermazione e la realizzazione del concetto di valuta unica europea è finita con una vittoria. Vittoria prima di tutto di chi negli anni '50 lanciava quest'idea all'epoca folle e chi alla fine degli anni '60 progettò per la prima volta in concreto la sua futura realizzazione tecnica. Una vittoria che una volta arrivato l'euro non è stata poi così difficile da confermare (²) ma non poteva nemmeno essere data per scontata. Non sappiamo cosa ci riservi il futuro ma possiamo goderci l'euro... e facciamolo per bene! (¹) Gli ultimi sondaggi disponibili danno il 47% della popolazione UK con giudizio negativo sulla brexit e il 51% dei leave pentiti. (²) Troppo spesso si dimentica che in campo economico l'UE è un'unione salda, integrata da decenni, a prescindere dalle difficoltà che ogni paese al mondo può sempre avere.1 punto
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Salve a tutti, ho il piacere di condividere con voi l'ultimo mio acquisto, un bello scudo con castello per Genova, 1631. Ho aspettato anni per trovarne uno che avesse la perlinatura completa (o quasi), che fosse centrato, di modulo regolare e largo, in una conservazione buona. Quando l'ho visto ho detto: questa non mi deve sfuggire Rotturina di conio proprio sul castello, vero, ma mi piace molto. Ogni commento sarà gradito Peso 38,29 grammi Grazie a tutti1 punto
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Il “padrone” è colui che compra… i collezionisti…e il fattore( colui che vende) attacca l’asino dove vuole il padrone… ovvero i restauri esistono perché li vogliono, chiedono e accettano i collezionisti… I venditori non avrebbero alcun interesse o vantaggio a farli fare ( e pagare chi li fa) se i collezionisti non premiassero le monete restaurate… È la la stessa per cui sono sparite le collezioni di onestissimi e pregevoli BB che il mercato attuale non gradisce e penalizza in sede di vendita delle collezioni. È vero, è un discorso già affrontato tante volte, e il risultato è sempre lo stesso: la colpa è SOLO dei collezionisti, che a parole fanno i puristi, ma quando si tratta di comprare poi comprano tutt’altro. E come ho già scritto più volte, ci sono le prove sperimentali di questa dicotomia ….. chi è causa del suo male… con quel che ne consegue1 punto
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Sì, è una penna lunga 20,3 cm in vetro di Murano, con la punta del pennino in vetro di cristallo. Spirale colorata. Il pennino riesce a trattenere una grande quantità di inchiostro calligrafico. È adatto a qualsiasi tipo di inchiostro e può essere facilmente pulito con acqua dopo ogni utilizzo. La penna scrive benissimo, come la migliore stilografica con il pennino metallico classico. apollonia1 punto
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Fermacarte Murrina in vetro soffiato di forma ovale Altezza 10 cm; larghezza 8,5 cm. Peso 1,24 kg. Storia Il termine “Murrina” è stato coniato in epoca moderna nel 1878 dall'abate Vincenzo Zanetti che tanto contribuì alla rinascita della vetreria muranese dopo un lungo periodo di crisi. Nel 61 a. C. Pompeo portò a Roma tra i tesori dello sconfitto Mitridate VI dei particolari vasellami da mensa realizzati nei territori del Ponto che furono esposti nel tempio di Giove. Questi vasi, composti da una varietà di fluorite, avevano la caratteristica di emanare un odore particolare, forse per le resine usate come legante durante la lavorazione o più probabilmente perché usati per contenere profumi, per cui il termine murrha sarebbe da collegare a myrra = mirra, profumo. Nel I secolo a. C. i Romani cominciarono a produrre vasi in vetro sul modello dei vasi portati da Pompeo. Durante il Medioevo si perse la tecnica per la produzione del vetro murrino, ma nel secolo XVI i maestri vetrai veneziani realizzarono prodotti che imitavano i murrini romani (vetri pseudo murrini). Verso la fine del XIX secolo, presso la vetreria Salviati, ad opera dell’abate Vincenzo Moretti da Murano venne ripresa la tecnica che consta nell'unire a fuoco vari pezzi di canna vetraria tagliati longitudinalmente per creare dei motivi particolari. Da allora il termine murrino è rimasto e serve a identificare sia le singole sezioni di canna sia l'oggetto ottenuto dalla loro composizione, che ha reso le murrine note in tutto il mondo come esempio di maestria dei mastri vetrai veneziani Per la tecnica della murrina di Murano vedi https://www.yourmurano.com/it/cos-e-la-murrina-in-vetro-di-murano apollonia1 punto
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Giuseppe Ruotolo, "Monete, medaglie e fedi di credito del Regno di Napoli -Dalla Repubblica Napoletana al Decennio Francese (1799-1815)", in Gioacchino Murat - Innovatore della storia. 2018. Corposo contributo di quasi duecento pagine.1 punto
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