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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/22/24 in tutte le aree
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L’interessante discussione proposta da @Pxacaesar mi ha indotto ad acquistare il denario che condivido (FIG 1). Il grado di conservazione (MB del venditore) comporta diverse parti non più visibili per consunzione, ma mi permette comunque di aderire a questo interessante suggerimento collezionistico. Denario, gr. 3.07, mm. 1.9 , asse conio 6, conservazione MB, emissione 106-111 d.C., tipo RIC II142. D (IMP TR)AIANO AVG GER DA(C P M TR P) Busto di Traiano laureato, a dx. R COS V PP SPQR O(PTIMO PRI)N(C) Arabia stante verso sx, la mano dx impugna un ramo, nel braccio sx un fascio di canne, preceduta da piccolo dromedario in secondo piano. Riguardo la datazione, come già indicato nel post, il COS V la colloca tra il 103 e il 111; datando l’annessione della regione nabatea al 106 immagino sia plausibile un’emissione tra il 106 e il 111 (per il sesterzio nella discussione viene suggerita una datazione al 106-107). Il venditore propone il 110. Riguardo gli attributi dell’Arabia in alcuni casi trovo una descrizione generica, in altri invece identificazioni molto più specifiche (non so se in base all’aspetto degli elementi figurati o magari da altre informazioni, iconografiche o letterarie). Qualche esempio: “holding branch and bundle of canes” = un ramo e un fascio di canne / “holding myrrh branch and calamus stems” = un ramo di mirra e steli di calamo (il calamo è una pianta acquatica aromatica) / “holding branch of franckincense and carryng a bundle of cinnamon sticks” = un ramo di incenso e un fascio di bastoncini di cannella. Il termine franckincense si riferirebbe alla resina, detta anche olbano, dell’albero di Boswellia, che cresce nella penisola arabica, dove crescono peraltro anche la cannella e la mirra. Non sono in grado di valutare la plausibilità di tali specifiche descrizioni (l’unica osservazione che potrei azzardare è una certa somiglianza delle foglie della mirra con quelle del ramo di alcune monete). Nel denario è assente la dicitura in esergo ARAB ADQ. Il fatto che si definisca l’Arabia adquisita e non capta, e il fatto che Traiano non assunse il titolo di Arabico indicherebbe che non si trattò propriamente di una conquista combattuta. Traiano era del resto impegnato sul fronte dacico quando il governatore di Siria, Aulo Cornelio Palma Frontoniano, procedette all’annessione nel 106. Fu la morte di re Rabbell II Soter a fornire l’occasione di trasformare il regno cliente nabateo in provincia, occupando, secondo una possibile ricostruzione, Petra con la III legione dall'Egitto e Bostra con la VI legione dalla Siria. Allego una moneta di Rabbel II (FIG II) e una mappa dell’Arabia Petraea (FIG 3), nella quale ho inserito anche un’immagine di edifici di epoca romana di Bostra, che fu forse la capitale della regione sotto Traiano, nonchè l’indicazione della via Traiana Nova, che collegava Aelana sul Mar Rosso alla fortezza legionaria di Bostra, per 267 miglia romane. A presto, Lucius Lx3 punti
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C'è anche il rovescio. A me insegnarono che la parte più esposta erano i 3 giglietti sulla palla superiore all'interno dello scudo.3 punti
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@lucius LX Ho trovato molto interessante la tua osservazione circa ARAB ADQVIS, cosa su cui non avevo riflettuto e che trovo aderente con la realtà dei fatti storici. Quanto all'animale, sono andato a vedere il RIC. Parla di "camel or ostrich". Quanto a "camel", probabilmente indica "cammello" in senso generico; mi sembra che in inglese la parola possa indicare tutti e due gli animali. Di per sé, infatti, se non erro, quello con una gobba sarebbe il dromedario. Quanto a "ostrich"....ho scoperto essere un "falso amico": e' lo struzzo. Quanto a me....su alcune monete mi sembra vedere di più un velociraptor 😁 Ciao. Stilicho2 punti
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Per quanto riguarda la sigla A.C.S ha già risposto l' amico Oppiano. Anche se a guardare la busta che purtroppo è stata postata parzialmente, dobbiamo riscontrare che un controllo di censura c'è stato. Sul lato destro della busta possiamo vedere chiaramente la fascetta "Verificato per Censura" con cui la busta fu richiusa, tra l'altro con stemma Sabaudo. Ed inoltre il timbro a ponte in blu verificato per censura con il numero identificativo del censore 5504. Quindi la busta tra l'altro raccomandata fu aperta e verificata. Siccome la busta è fotografata parzialmente è difficile capire a che punto del suo viaggio si verificò il controllo. PREGO SEMPRE CORTESEMENTE di postare immagini dell' oggetto postale per intero, non parziali, possibilmente fronte/retro. Altrimenti diventa difficile se non impossibile approfondire. La busta è affrancata con francobolli periodo R.S.I. tra l'altro molto interessanti.2 punti
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Salve. Collectors of some of our older products might be surprised to find that a number of English coins have the French phase ‘honi soit qui mal y pense’ stamped on the reverse side. ‘Honi soit qui mal y pense’ is a French term that has been adopted as the motto of the Order of the Garter. It has several translation and interpretations, but is generally accepted to mean 'shame on he who thinks ill of it.' The phrase often surrounds the shield of the Royal coat of arms of the United Kingdom, and as a result has made its way onto British coinage. Coins from the reigns of George III, George IV and Queen Victoria, all featuring the phrase ‘Honi soit qui mal y pense’ As the image above shows, the design has minor variations depending on the particular monarch, but the phrase always appears surrounding the shield. In the case of the Queen Victoria Shilling – the right-hand coin – the phrase is obscured somewhat behind the shield. 2017 Proof Sovereign Though traditionally found on older coins, ‘honi soit qui mal y pense’ can still be found on some modern coins. The 2017 gold Sovereign for example, had it stamped on proof versions of the coin – as seen above. The phrase also such plenty of use in 2022, with the Royal Arms becoming the central pillar for the design of the Jubilee and Memorial Sovereigns issued in that year. The Royal Arms coin range in it's own right also remains popular and features the classic inscription honi soit qui mal y pense around the centre shield. Da https://www.bullionbypost.co.uk/index/collectible-coins/honi-soit-qui-mal-y-pense/ apollonia2 punti
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Dietro consiglio del buon Genny @gennydbmoney posto anche qui un esemplare di rara bellezza con il sotto corona rigato. Un saluto a tutti, Fabrizio2 punti
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Salve a tutti. Ho potuto migliorare il stato di conservazione di questa monetina di CE IV, data 1799.non è fior di conio ma sono contento.1 punto
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E' stimato raro un vistoso esemplare ancora di alta epoca da Selinunte, di tetradrammo con al diritto quadriga al passo con Apollo ed Artemide ed al rovescio il dio fluviale Selinos offerente su altare, con dietro cippo e foglia . Sarà a giorni, il 26 Aprile, in vendita BussoPeus 438 al n. 30324 .1 punto
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Ragazzi, le tette vi fanno perdere la memoria! Guardate al post #95 C'è qualcosa qui , ma senza tette 😋1 punto
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Quanto mi costerà questa tematica🤦♂️...forse era meglio un bel viaggio ad Amsterdam 🤣1 punto
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Non conosco bene la monetazione però: o sono due monete battute una dopo l'altra quindi possono avere quasi gli stessi difetti di conio dovuta all'usura del momento oppure sono due falsi copiati dalla stessa moneta, sono troppo belli non posso esprimermi serve il parere di un'esperto su questa monetazione. 👌🏼 mi spiace.1 punto
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Grazie mille a tutti per il prezioso contributo. Per @ilnumismatico , spero con queste foto di essere riuscito a fare quello che mi chiedevi.1 punto
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A mio parere migliore di BB, allo SPL non ci arriva ma la moneta è gradevole e senza colpi deturpanti .In fondo poi la cosa più importante è che tu che l' hai in mano sia rimasto soddisfatto del tuo acquisto e da parte mia non posso che farti i complimenti per la nuova entrata in collezione. Saluti Andrea.1 punto
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Grazie per le nuove foto. Te le ho chieste per riuscire a capire quanto è ancora brillante il metallo. Se riesci (e il tempo permette) prova a fare delle foto (anche con la moneta in mano) che evidenzino la brillantezza del metallo. Da queste foto onestamente il qspl non ce lo vedo. In ogni caso il prezzo pagato non mi sembra così fuori mercato; certo, se potevi risparmiare sui diritti era meglio, ma rimane comunque una moneta costosa, non facile da trovare a meno di 700 euro1 punto
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A me pare in discreta conservazione, forse al qSpl ci arriva, comunque un piacevole esemplare.1 punto
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Roma Numismatics Ltd > Auction XXX Auction date: 21 March 2024 Lot number: 238 Price realized: 2,600 GBP (Approx. 3,294 USD / 3,032 EUR) Note: Prices do not include buyer's fees. Lot description: Lesbos, uncertain mint BI Stater. Circa 550-450 BC. Confronted calves' heads; tree between / Rough incuse square. Lazzarini, Contribution, Series III; SNG von Aulock 1682; SNG Ashmolean 1488-91; BMC p. 154, 46-9; Dewing 2251; HGC 6, 1076. 11.24g, 20mm. Good Very Fine; attractive deep old cabinet tone. Acquired from Gorny & Mosch Giessener Münzhandlung; With dealer's ticket from Münzkabinett Funk. Estimate: 1500 GBP1 punto
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Olivo Con il decreto C.P.S. n.298 del 6 settembre 1946, fu autorizzata l'emissione delle monete da 1, 2, 5 e 10 lire. Le monete di questa serie furono coniate in italma, una lega a base alluminio. Il decreto, nella descrizione, indicava il millesimo 1946 e di conseguenza furono emessi nuovi decreti per ogni coniazione successiva. Il diametro della moneta è di 29 mm e il peso di 3 grammi. Questa tipologia di monete fu coniata fino al 1950. Fonte:https://it.m.wikipedia.org/wiki/10_lire1 punto
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Ciao, complimenti per questo importante traguardo. Riusciresti a fare delle foto a luce naturale?1 punto
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A onor del vero, dal vivo è più bella. Ad esempio la fascia del primo cavallo in foto è appena visibile mentre dal vivo è più evidente. Inoltre ci sono parecchi dettagli come le criniere e gli occhi dei cavalli. Però forse sono un po' di parte... 😅1 punto
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Ciao 😊 Quello non può essere un punto affidabile perché sovente è afflitto da debolezza di conio. Per questo motivo è possibile trovare monete non circolate ma con i tre gigli piatti. Allego un esempio inequivocabile: la piastra 1832 più bella passata sul mercato, con evidente debolezza sui gigli Ultima nota: in una tipologia monetale piena di difetti, come questa in esame, a mio parere non è utile trovare un punto preciso come riferimento perchè potrebbe benissimo essere compromesso (guardate i tre gigli nella mia foto dell'esemplare del 1838; per quanto increbibilmente ben impressa, questi sono comunque imprecisi, come spessissimo accade). La cosa migliore, in questi casi, è concentrari sulla brillantezza del metallo e capirne lo stato sui punti più esposti e ampi, come le zone del ritratto sopra citate. Aggiungo anche una mia piastra esitata in asta l'altro giorno. Altissima conservazione, ma gigli inesistenti.1 punto
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Francobolli per enti semi statali, questa e' un' emissione molto particolare,quasi piu' una marca da bollo. Furono creati per contabilizzare le spese postali degli enti che godevano la franchigia e addebitarne l' importo ai Ministeri da cui dipendevano. Furono emessi a marzo del 1924 e furono soppressi il 31 dicembre 1924. Il tuo esemplare e' danneggiato nell'angolo in basso a dx, inoltre Il francobollo ha delle anomalie, guardando il dietro e' lucido e sembrerebbe con gomma integra, quando invece sul davanti e' annullato quindi usato. E' raro trovarlo in una collezione visto l' uso particolare per cui era stato emesso.1 punto
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🤔 Scusi ma da regolamento qui si fanno identificazioni e non pubblicità. @CdC potresti intervenire, grazie.1 punto
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L' avevo comprata anni fa sul noto sito d'asta (non faccio nomi) quando ancora si trovavano monete veramente decenti a poco (20 € il suo costo)1 punto
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il lustro c'è e si vede, per la conservazione direi minimo SPL+....oltre le foto non permettono di andare, bisognerebbe vederla. l'hai comprata o trovata nel mucchio?1 punto
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Le ultime due foto sono leggermente sfocate, comunque nell'insieme si nota l'alta conservazione della moneta: credo che siamo sul SPL+ o qFDC a voler essere generosi.....1 punto
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Anche per questa non so se ho bibliografia. Ripeto è possibile che l' abbia da qualche parte ma non ricordo dove. Mi dispiace ma al momento non so dove guardare. Sicuramente è l' età.1 punto
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“Honi soit qui mal y pense. La prima osservazione spontanea di chi per la prima volta si imbatte nel motto dell’Ordine della Giarrettiera, il più importante ordine cavalleresco inglese, è: “perché il motto di un Ordine inglese è in francese?”. Bisogna risalire alla conquista normanna dell’Inghilterra nell’XI secolo, da parte di Guglielmo I, Duca di Normandia, conosciuto come Guglielmo il Conquistatore, per trovare il momento in cui la lingua normanna divenne la lingua comunemente parlata in Inghilterra; nel tempo si trasformò in una lingua infarcita di termini inglesi per poi essere abbandonata dopo il XIV secolo. Nel 1337, quando Edoardo III diede inizio alla guerra dei Cent’anni contro i francesi e quando nel 1340, si proclamò Re di Francia, la lingua parlata alla corte inglese, dall’aristocrazia, dal clero e nei tribunali, era ancora la lingua francese. Quindi, quando nel 1348 Edoardo III fondò il Cavalleresco Ordine della Giarrettiera, l’aristocrazia parlava ancora questa lingua. Sono molte le teorie per spiegare il motivo per cui fu dato questo nome all’Ordine. Lo Storico inglese Elias Ashmole (1617 – 1692), Araldo di re Carlo II d’Inghilterra, afferma che il nome deriva dall’incitazione alla battaglia da parte del Re Edoardo III, al grido di “fuori tutte le giarrettiere al segnale”, a Crécy, dove vi fu lo scontro decisivo che portò alla sconfitta della Normandia. Secondo una leggenda, invece, sembra che Edoardo III lo scelse in onore della Contessa di Salisbury, sua favorita, alla quale cadde una giarrettiera durante un ballo; il Re si precipitò a raccoglierla e disse “vergogna a chi pensa male” in risposta ai sorrisi ironici dei cortigiani, in quanto voleva solo sottolineare l’assoluto valore cavalleresco del gesto nei confronti di una dama. … Lo stemma dei Cavalieri dell’Ordine della Giarrettiera è costituito da una giarrettiera che sormonta il motto Honi soit qui mal y pense, motto che oggi si trova scritto nelle aule dei tribunali britannici, sulla copertina dei passaporti, sul rovescio delle sterline in oro della serie 1817-1820, sul simbolo Regimentale del Royal Army Service Corps, corpo attivo fino al 1965; era anche scritto sulla polena della nave ammiraglia HMS Victory, che partecipò alla Battaglia di Trafalgar, disarmata e poi ricostruita nel 1803, oggi nave museo. Nel 2019 è stata coniata dalla Zecca Reale una edizione speciale di monete d’oro, del peso di un’Oncia con l’antico simboloaraldico inglese; lo stemma riporta i più noti motti: Dieu et mon droit e Honi soit qui mal y pense, con una giarrettiera che circonda lo scudo. Il capo dell’Ordine della Giarrettiera è il Sovrano del Regno Unito e vi sono ammessi i componenti della famiglia reale, 24 membri (Knight Companion e Lady Companion) scelti dal Sovrano stesso e i coniugi dei cavalieri. Eccezionalmente possono essere ammessi membri soprannumerari (anche Sovrani stranieri) in caso di persone che abbiano dato lustro al Regno Unito. Ogni anno, nel mese di giugno, i membri dell’Ordine si riuniscono nella cappella di San Giorgio, patrono d’Inghilterra. I nuovi membri – che vengono annunciati il 23 Aprile - vengono investiti nella sala del Trono del Castello. Subito dopo viene organizzato un pranzo e la sfilata in abiti cerimoniali per raggiungere la cappella. … https://www.italianimonarchici.it/blog/honi-soit-qui-mal-y-pense “Il motto Honi soit qui mal y pense ("Vergogna su chi ne pensa male") è presente anche sul rovescio delle sterline in oro della serie 1817/1820, recanti sul dritto l’effige di re Giorgio III.” Pubblicita’ gratuita: https://www.orovilla.com/blog/the-royal-arms-2019.html1 punto
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http://expo.fsfi.it/bergamofil2022/exhibits/13SessoV0tPVFBI.pdf https://www.aspot.it/monitore/monitore18.pdf1 punto
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Non serve, è una riproduzione moderna, anche bruttina onestamente. Bordo sottile e irregolare, colore improbabile e brillantezza innaturale parlano chiaro, senza ne’ se e ne’ ma.1 punto
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Ciao a tutti, Auction 106 Hemporium Hamburg Numismatics la possiamo inserire a buon diritto nella "famigliola"?1 punto
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Non credo di correre pericoli, a parte il fatto che era tutt' altro che un'offesa (anzi), @Vietmimin si è sempre distinta per gentilezza e intelligenza... quindi sono sicuro ( e spero) che non gli darà interpretazioni malevole. 😊1 punto
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Dai @ARES III... non pretendere troppo... chiedere ad un governo in carica di fare una cosa sensata appartiene alla categoria "miracoli". E' più facile chiedere nell'ordine: 1) la pace nel mondo 2) che tutta l'umanità sia felice 3) capire le donne (ma non vuol essere sessismo 😉) ... scusate... mi sono reso conto che senza dubbio il punto 3 deve passare al primo posto. 🤣 Non me ne vogliano le gentili signore... ma sono meravigliosamente e incredibilmente complicate. P.S. Mi rendo conto che sono uscito dal puro argomento numismatico ... ma era solo per sdrammatizzare una situazione che, come al solito, penalizza il piccolo risparmiatore.1 punto
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Buongiorno e complimenti a Releo e Scudo per le belle piastre del 91. Integro la discussione postando la mia profausto. Saluti1 punto
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@Scudo1901 Io sono sempre dell'idea che bisogna saper aspettare... non ricordo se l'ho già postata, io ho trovato la mia nell'ultima asta di NG, certo non regalata ma è un ottimo compromesso Esemplare non lavato (e questo per me è un must), stupenda patina, e non passato e ripassato in mille aste recenti ☺️1 punto
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@nikita_ Sono felice di constatare come nella tua bacheca ci sia anche una vecchia banconota che postai tempo fa. Però manca questa meraviglia!1 punto
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Regno d'Italia Pirelli (lamoneta.it) Gettone in alluminio da 10 cent con francobollo tipo Leoni 19191 punto
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Appena vado in banca provo a farla, ma onestamente con la slab la vedo abbastanza dura. In ogni caso ci proverò la prossima settimana.1 punto
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Grazie per aver postato la foto. L'esemplare è alquanto "peculiare", tanto dal punto di vista stilistico che ponderale. Riguardo il primo aspetto va osservato che il tripode del diritto appare molto stilizzato, soprattutto bei sostegni del lebete, che sono ridotti a due linee parallele. Stesso discorso per le estremità conformate a zampe leonine, rese in modo del tutto sommario, e per quelle che dovrebbero essere le volute, ridotte a due segmenti obliqui e senza girali. La legenda presenta una disposizione delle lettere fortemente asimmetrica e la rho (P) con tratto un pò troppo circolare. Non poche perplessità suscita anche l'effetto molto incavato del conio di incudine e anomalo appare il rovescio, dove il tripode sembra quasi privo di estremità. In conclusione, sia il dato stilistico che il peso (del tutto estraneo allo standard acheo-corinzio) non trovano alcun riscontro nella produzione "ufficiale" della zecca, pertanto il mio parere è che la moneta va valutata con molta cautela.1 punto
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Direi che è davvero brutto ed insignificante come ormai (ahimè) la gran parte delle nuove emissioni. Che sono numerosissime e festeggiano anniversari o eventi spesso del tutto irrilevanti. Mi domando quante siano le persone che ancora acquistano tutte le nuove emissioni della bulimica produzione filatelica italiana. Secondo voi ha senso continuare su questa strada o non c'è il rischio di allontanare i (pochi) collezionisti ancora rimasti?1 punto
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Buonasera a tutti. Come detto in altro post, prendendo spunto da utenti del forum, voglio condividere alcuni esemplari della mia collezione, chiedendo nel contempo, i vostri graditi pareri. Il peso di questo 5 lire "cinquantenario" è di 25,00 grammi e il diametro di 2,3 cm. L'ho preso ad un'asta che lo indicava quale conservazione BB+. Attualmente è la star della mia collezione. Grazie a tutti coloro che interverranno.1 punto
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