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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/26/24 in tutte le aree
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Cari tutti, Come per gli scorsi anni, ho il piacere di condividervi l'ultima edizione del report curato da Deloitte sul mercato dell'arte e dei beni da collezione. All'interno del documento è presente anche un analisi del mercato della numismatica, realizzata dal sottoscritto, oltre ad un interessante intervista ad un collega nonché grande collezionista Sito web: Il mercato dell’arte e dei beni da collezione - Report 2024 | Deloitte Documento in pdf: report-art-finance-2024-deloitte.pdf Spero possiate trovare la lettura interessante, Matteo6 punti
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Deve essere minuscola.. e' il "segno segreto di riconoscimento" che fu posto dal disegnatore come antifalsificazione. Vedi quante cose si imparano a frequentare le persone giuste che ti danno lezioni di filatelia per il solo fine di fare appassionare a questo hobby piu' persone possibili.3 punti
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In perfetta tariffa per l'interno affrancata con 30c "rispetto religioso", decennale della marcia su Roma emesso nel 1932. (Francobollo in tema con la cartolina). L' annullo di partenza del 24.12.32 è un meccanico doppio cerchio con targhetta pubblicitaria "MOSTRA RIVOLUZIONE FASCISTA ROMA Riduzioni ferrov. 70%" Qui si vede meglio.... Annullo di arrivo di Sava, frazionario cerchio grande con lunette vuote del 26.12.32. Bella. Entrambi gli annulli nitidi, il francobollo è quotato. La cartolina e' DELIZIOSA in tutti i sensi, lo scritto dovrebbe insegnare qualcosa, ....""Al mio caro nonno tanti affettuosi auguri e baci "", quando c'era il rispetto per gli anziani e le persone sapevano scrivere sentimenti e concetti. Oggi sento parole come boomers.. 🤔 e non sanno neanche cosa voglia dire veramente. 🧐3 punti
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Ho il piacere di condividere questo mio ultimo piccolo successo collezionistico… o piccolo miracolo, dal momento che non credevo ci sarei mai riuscito. Al tempo stesso aggiorno l’atlante degli esemplari noti di RIC 84: tre, tutti coniati col medesimo conio di dritto.3 punti
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Buon giorno a tutti, dopo un po' di mesi di assenza dal forum rieccomi con un bell'antoninano (a parer mio, poi sarete voi a giudicare) di Filippo I. FILIPPO I L'ARABO, 244-249 d.C., ANTONINIANO, Emissione: 246 d.C., Zecca di Roma, Rif. bibl. R.I.C., 3; Cohen, 124; Metallo: AR, gr. 3,90, (MR10979), Diam.: mm. 22,75, SPL Che ne pensate? ringrazio sempre della vostra disponibilità.3 punti
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Ulteriore esemplare di recente acquisizione. Lotto 263 Asta Ranieri 17 24.04.2024 così descritto in Catalogo: VENEZIA Nicolò Tron Doge LXVIII, 1471-1474. Lira da 20 soldi di II tipo detta “Lira Tron” o “Trono”, con ramo d’edera. Ag gr. 6,11 Dr. (Foglia d'edera)▾NICOLAVS - (ramo con foglie d'edera) - ▾TRONVS▾DVX. Busto con corno ducale a s. Rv.◂SANCTVS▾ - ▾MARCVS◂. Leone in soldo entro corona. CNI 28; Paolucci 2. Rara varietà. Grading/Stato: Bel BB Note Provenienza: Ex Astarte S. A. Asta XIII del 13 settembre 2003, lotto 1308. Opera dell’orafo e incisore Antonello di Pietro , detto Antonello della Moneta che creò la prima lira italiana, su iniziativa del 68esimo Doge di Venezia Niccolò Tron. Un doge che rimase in carica due soli anni, dal 1471 al 1473 ma che ha lasciato il segno. D’argento, del diametro di 28 millimetri ed equivalente a 240 denari veneziani, fu una grande innovazione verso un percorso di adeguamento dei sistemi monetari in un’Italia divisa in tanti Stati e domini, ciascuno con una propria moneta corrente. Dapprima fu utilizzata solo come pura unità di conto in preventivi e bilanci ma presto il Consiglio dei Dieci decise di farla diventare una moneta a tutti gli effetti con corso legale. Successivamente ebbe una larga diffusione diventando di fatto una sorta di anticipazione dell’euro, circolando anche negli scali commerciali fino in oriente.3 punti
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Buonasera a tutti, nuovo arrivo in scuderia Litra68. Cavallo Aragonese di Federico. D/FEDERICVS°°°REX° R/*EQVITAS°REGNI° Cavallo gradiente a dx. Sormontato da una stella, in esergo °*L*° Cavallo Mir 110/3 P/R 16b R2 Esemplare con testa piccola, capelli corti. L'ho soprannominato "hannibal" per via di quella strana mancanza di metallo zona bocca. Probabilmente è un cavallo ribattuto ma non ne sono sicuro. Posto foto mie e foto della casa d'Aste. Aspetto vostri commenti. Saluti Alberto3 punti
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Salve a tutti. Volevo segnalare la recentissima uscita del mio ultimo saggio storico-numismatico dal titolo «Moneta que tunc per ista civitate andaberis»: zecca ed economia monetaria a Napoli nel XII secolo, pubblicato in «Archivio Storico per le Province Napoletane» CXLII (2024), pp. 7-28. Si tratta di un saggio scientifico che, partendo dalla lettura di un precedente studio sull’argomento, «ha portato ad una nuova e più puntuale interpretazione della documentazione scritta e numismatica della Napoli normanna» (dall’abstract), finendo per fare – per così dire – un po’ d’ordine tra le varie conoscenze, soprattutto di ambito numismatico, di cui attualmente disponiamo e per delineare un più corretto quadro del circolante nel Ducato napoletano in un periodo piuttosto travagliato e di difficile trattazione. Ci troviamo, infatti, a cavallo tra la fine del periodo dell’indipendenza politica di Napoli e la sua contestuale annessione al resto del neonato Regno di Sicilia con Ruggero II (1130-1154). Qui il link: (3) Raffaele Iula, "«Moneta que tunc per ista civitate andaberis»: zecca ed economia monetaria a Napoli nel XII secolo", in «Archivio Storico per le Province Napoletane» CXLII (2024), pp. 7-28. | Raffaele Iula - Academia.edu Buona lettura!3 punti
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... s'incontrano al bistrot. No, questa è un'altra storia! Stasera racconto del contenuto della busta che ho postato qualche tempo fa: Nel 1942, e di nuovo nel 1943, le allegorie fino ad allora comuni sulle banconote vessero sostituite da un pescatore in azione e da un giovane pastore per evocare - in modo meno bucolico e più realistico - tutte le attività agricole e di pesca. Inoltre, per ancorare ulteriormente queste innovazioni alla realtà, la maggioranza dei temi acquisì anche una dimensione territoriale fino ad allora insolita al rovescio. Ad esempio il pastore ai Pirenei e il pescatore alla Bretagna, attraverso paesaggi caratteristici e, soprattutto, costumi tradizionali. Alcune di queste evocazioni regionaliste sottolineavano anche i valori della famiglia e religione molto più ostentatamente dei putti usati in altre occasioni. Il 5 franchi Berger / Pastore è una banconota emessa dalla Banque de France nel 1943, creata dall'artista Clément Serveau. Questa banconota fu messa in circolazione durante l'occupazione tedesca della Francia durante il famigerato regime di Vichy. Fu un comune mezzo di pagamento, ma volle anche ricordare la storia della Francia in questo periodo, in altre parole, il ritorno al valore del lavoro e lo sviluppo delle regioni. Formato: 65 x 100 mm. - Giovane pastore dei Pirenei, con berretto, che tiene un bastone nella mano destra. Sullo sfondo un piccolo villaggio con un paesaggio montuoso. - Donna di Agen che indossa abiti tradizionali, un drappo in testa, una sciarpa che le copre le spalle, una collana con una croce e, sullo sfondo, fiori multicolori che formano una cornice. In basso a destra, accanto al valore della banconota, è scritto “Il falsario sarà punito con i lavori forzati a vita” (Parbleu ! 😁) Per oggi è tutto, si continua più avanti! Au revoir, le Njk2 punti
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Con una lente molto potente o un tumocolo vedi se c'è una piccola A in questa posizione. La parziale presenza della filigrana su queste emissioni è normale.. Questa la composizione della filigrana.. non sono mai uguali le filigrane dipende da come è stato messo il foglio.. quindi è normale che non ci sia o che sia parziale.. Vale più un'immagine che cento spiegazioni.2 punti
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Dal periodo ( 91-88 a.C. ) della guerra sociale, il rovescio di un non comune denario, propone la raffigurazione di un guerriero con elmo e lancia, in atto di calpestare una insegna avversaria, con simboli nel campo : al diritto testa laureata attribuita all' Italia . Passerà l' 8 Maggio in vendita Heritage sale 3115 al n. 32201 .2 punti
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Oro, BTP, ETC... Ok, ma nulla batte l'investimento in... MIR 😁 (Sembra ironico ma non troppo se si pensa alle quotazioni pazzesche che alcuni volumi hanno raggiunto 😅)2 punti
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Leu Numismatik AG > Auction 15 Auction date: 1 June 2024 Lot number: 41 Price realized: This lot is for sale in an upcoming auction Lot description: THRACO-MACEDONIAN REGION. Berge (?). Circa 525-480 BC. Stater (Silver, 20 mm, 9.79 g). Ithyphallic satyr standing right, grasping right wrist of nymph fleeing to right with his right hand and supporting her chin with his left; to left, right, and above, pellet. Rev. Rough incuse square with uneven surfaces. Peykov A0010. Psoma p. 61 ('Berge'). SNG ANS 950 ('Lete'). Svoronos, HPM p. 81, 13h and pl. VII, 26 (this coin). Traité I, 1566 ('Lete'). Beautifully toned and with an excellent pedigree. A lovely piece with a wonderful rendering of the famous satyr and nymph scene. Slightly granular and with minor marks and light deposits, otherwise, good very fine. Ex Leu 15, 4-5 May 1976, 183 and from the collection of Paul Mathey (1844-1929). Traditionally given to Lete or Siris, S. Psoma reassigned this wonderful series to Berge in what later became the Thasian Peraia. The coins contain the satyr and nymph motive, a highly sexually charged design showing the ferocious and aroused satyr abusing the mannered nymph. Such images of wilderness clashing with civilization were especially popular in frontier regions such as the Thraco-Macedonian coast, where Greek apoikiai came into close contact with native 'barbarian' tribes. Perhaps this was also the reason why the piece found its way into the collection of the well-known French painter Paul Mathey (1844-1929), who was strongly influenced by the Barbizon School and, in addition to his portraiture, particularly painted naturalistic and expressionist landscapes, which differed significantly from earlier idealistic landscape representations. Estimate: 15000 CHF ILLUSTRAZIONE: ithyphallic Satyr from the sanctuary of Zeus at Dodona, ca. 540-530 BC.2 punti
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Di nuovo buon giorno a tutti, osservando questo mio ultimo Cavallo Aragonese e leggendo l'esclamazione di @gennydbmoney, ho cercato di approfondire un po' la figura di Federico, al momento le fonti più facilmente e velocemente consultabili sono quelle mie solite... Wikipedia. Magari chi ne sa di più e volesse integrare la discussione è il ben venuto. Partiamo da chi era... Era il figlio di Ferdinando I e di Isabella di Taranto; fratello di Alfonso II e zio di Ferdinando II, successe al nipote Ferdinando II, morto precocemente senza eredi nel 1496. «Huomo di costumi placidissimo et emendatissimo, e nelle lettere molto versato, al pari di qualsivoglia de' suoi tempi, ma d'animo assai dismesso e timodo» (Nuov'aggiunta alli discorsi diversi Tragici et Amorosi occorsi in Napoli o altrove a' napolitani, composta dal M.co M.J. uscita in luce in quest'anno 1718) "Non fu esente dalle fiamme d'amore" e, dopo essere asceso al trono, prese per amante Beatrice, figlia di Vito Pisanello, finché a causa della gelosia della moglie Isabella – la quale meditava di far uccidere la giovane – non fu costretto a darla in sposa a Tiberio Caracciolo, gentiluomo del Seggio Capuano.Fra i suoi favoriti si ricorda Ugo di Cardona, morto nel 1501. Per il suo carattere debole e remissivo, subiva spesso i soprusi del violento fratello maggiore Alfonso II: una volta, "per aver detto che il regno toccava a lui, fu preso da Alfonso presso Altamura per la zazzera" e, trascinato giù da cavallo, ne "ebbe boffettoni e schiaffi".Ancora nel 1494, durante una cerimonia religiosa a Taranto, nella chiesa erano state predisposte due sedie: una per ciascun fratello; quando Alfonso seppe che la seconda sedia era per Federico, con un calcio la buttò giù dal palco, "mostrando sdegno che l'havesse vogiuo esser so equal", e per umiliarlo volle che fosse Federico stesso ad abbassarsi per togliergli gli speroni dagli stivali e che gli tenesse la staffa quando rimontò a cavallo.Per queste ragioni si ebbe il sospetto che, per rivalsa e per desiderio d'essere incoronato re, avesse fatto morire il nipote Ferrandino. Giovanissimo, era già luogotenente generale della Capitanata, di terra di Bari e di terra d'Otranto. Durante la congiura filo-francese del 1485, il giovane Principe Federico, inviato dal padre a Salerno quale Ambasciatore di concordia, venne catturato e trattenuto come ostaggio dai baroni ribelli. Una incursione della flotta napoletana, comandata dall'ammiraglio di Sorrento Mariotto Boccia, lo liberò nel 1485. Anche al momento di succedere a Fernando, quindi con la salita al trono di Federico, non si erano ancora spente le rivendicazioni francesi alla corona di Napoli. In seguito, dopo Carlo VIII, che nel 1495 aveva invaso il regno, salvo poi essere sconfitto a Fornovo e rientrato in Francia lasciando via libera al giovane sovrano aragonese, anche il suo successore sul trono di Parigi, Luigi XII, avanzò pretese al trono di Napoli. Nelle sue aspirazioni il re francese trovò l'appoggio di Ferdinando II d'Aragona, cugino di Federico e noto con il nome di Ferdinando il Cattolico. In effetti, con un trattato segreto stipulato a Granada l'11 novembre 1500, i due sovrani concordarono la spartizione del regno, rendendo pubblico il loro accordo l'anno successivo: Campania ed Abruzzo, Napoli compresa, erano destinati a Luigi; Apulia e Calabria a Ferdinando. Federico, nulla sapendo del trattato di Granada, aprì le fortezze calabresi agli spagnoli affinché lo soccorressero; una volta conosciuto il tradimento del congiunto prese accordi con i Francesi, per cui cedette il regno a Luigi XII di Francia ottenendo in compenso la contea del Maine, da tramandare ai propri eredi, con una pensione vitalizia. Ma l'accordo di Granada non fu mai realmente rispettato: nel 1504 Ferdinando il Cattolico prese il regno con le armi e ne assunse il comando. Nello stesso anno dichiarò l'annessione del regno alla corona di Spagna e lo costituì in vicereame. Napoli e il meridione d'Italia persero l'indipendenza e restarono così un possedimento diretto di sovrani stranieri per più di due secoli, fino alla conquista dei regni delle Due Sicilie ad opera di Carlo di Borbone nel 1734. Federico morì a Tours il 9 novembre 1504. L'ipotesi di un conio creato ad hoc con un profilo così diciamo terribile, per creare timore non sarebbe così fantasiosa a mio avviso. Certamente cozzerebbe con il profilo tracciato della sua indole. Saluti Alberto2 punti
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Buongiorno @Signifer_X, i miei tre (dico tre) mesi di esperienza numismatica non mi permettono di formulare alcun parere, ma desideravo comunque esprimere il mio ingenuo apprezzamento estetico, con particolare riguardo per il bel rilievo, insieme morbido e dettagliato, del rovescio. Un più modesto esemplare dello stesso tipo e anno di emissione (se non erro) fa parte della mia minuscola collezione e lo associo volentieri. Grazie e buona giornata, Lucius LX2 punti
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Buongiorno a tutti, ogni tanto perdo il conto perché ho scoperto recentemente che almeno uno è finito nella collezione di mia Figlia, dovrei essere a quota 48. È una tipologia che non mi annoia mai, anzi mi mette di Buon umore. Saluti Alberto2 punti
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Aggiungiamo anche che la lira tron fece da apripista nel coniare una moneta dal valore di una lira, fino ad allora soltanto moneta di conto. Dopo poco tempo anche Milano conierà la sua lira: lira o testone di Galeazzo Maria Sforza nel 1474.2 punti
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@Rocco68 @gennydbmoney Grazie ad entrambi, avete confermato ciò che pensavo e di sicuro non poteva essere 1855. Questo è il bello di collezionare/studiare monete affascinanti anche per la loro imperfezione. Grazie2 punti
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NAPOLI Repubblica napoletana (1648) Da 15 Grana 1648 var. sigla X AG (g 4,31) questo esemplare -a mio giudizio- si caratterizza per la lettura completa dell’anno 1648. Avrei però un quesito da sottoporre con riferimento al lavoro di Pietro Magliocca, La moneta napoletana dei re di Spagna nel periodo 1503 - 1680 (Nomisma, 1a Edizione 2020), pagg. 254-255. Vengono catalogati al riguardo due tipi: a) tipo GAC/S b) tipo GAC/M Ricordo che al D/ viene rappresentato il busto di San Gennaro mitrato, con la mano destra benedicente e con quella sinistra che tiene un pastorale ed un libro sul quale sono poggiate due ampolle; a destra, le sigle mentre a sinistra è presente il contrassegno. Mentre al R/ abbiamo lo stemma coronato con all’interno la scritta SPQN (Senatus PopulusQue Neapolitanus). Il tipo GAC/S (Magliocca 1 pag. 254) non riporta tra le varietà il contrassegno della “X”, presente invece tra le varietà di cui al tipo GAC/M (Magliocca 2 pag. 255). Le iscrizioni circolari sia per il D/ sia per il R/ sono uguali per entrambi i tipi. D/: ^S^I^REGE^ET^PROTE^NOS (data) R/: ^HENR^DE^LOREN^DVX^REI^NEAP Il dubbio nasce sull’esatta interpretazione/lettura della sigla sull’esemplare postato. In sintesi, secondo voi, si tratta di GAC/S ovvero di GAC/M ? Grazie per qualsiasi contributo. Domenico1 punto
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Il Ministero emette il 25 aprile 2024 un francobollo commemorativo di Guglielmo Marconi, nel 150° anniversario della nascita. La vignetta riproduce una foto d’epoca raffigurante Guglielmo Marconi con la sua invenzione, il telegrafo senza fili, affiancato, in alto a sinistra, dal logo del Comitato Nazionale per il 150º anniversario della sua nascita, e in alto a destra, dal tricolore italiano. Completano il francobollo la scritta “ITALIA” e l'indicazione tariffaria “B”. Bozzetto: a cura del Centro Filatelico della Produzione dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A.. Tiratura: duecentocinquantamila-venti esemplari Indicazione tariffaria: B. Caratteristiche del francobollo: Il francobollo è stampato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A., in rotocalcografia; colori: cinque; carta: bianca, patinata neutra, autoadesiva, non fluorescente; grammatura: 90 g/mq; supporto: carta bianca, Kraft monosiliconata da 80 g/mq; adesivo: tipo acrilico ad acqua, distribuito in quantità di 20 g/mq (secco); formato carta: 40 x 30 mm.; formato stampa: 36 x 26 mm.; formato tracciatura: 46 x 37 mm.; dentellatura: 11, effettuata con fustellatura. Caratteristiche del foglio: contiene quarantacinque esemplari e, sulla cimosa, la riproduzione monocromatica del logo MIMIT. Nota: per la fotografia di Guglielmo Marconi: © FotoScala/SPL HISTORY1 punto
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Da Sardi nella Lidia, un esemplare, presentato come " unpublished and unique ", di medaglione in AE, al nome di Caracalla con al diritto busto laureato e corazzato dell' imperatore ed al rovescio raffigurazione del padre Settimio Severo, in veste militare, in atto di sacrificare su altare di fronte a statua di divinità . Sarà il 1 Giugno in vendita LeuNum. 15 al n. 187 .1 punto
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come ti ho già detto, le monete in oro da investimento sono il miglior mezzo.1 punto
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Completo da barba in miniatura su sostegno con vaschetta, rasoio di sicurezza e pennello. Altezza del sostegno (probabimente di ottone, punzonato sotto la base) 6 cm. Peso complessivo 37,9 g. Vaschetta in argento 800: diametro 2 cm; altezza 1,5 cm; peso 6,4 g. Rasoio in argento 800: altezza 2,5 cm; peso 4,2 g. Pennello in metallo color argento non marcato: altezza 2,5 cm; peso 4,0 g. apollonia1 punto
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Tanto per capire.....Compri un lingotto, chiuso nella sua confezione, di questa, o altra ditta che li fonde, poi smonti tutto e vai a far saggiare per essere certo che quanto scritto dal fabbricante è giusto ? Quando si hanno di queste preoccupazioni si lascia perdere l'investimento in oro. Investi in qualcosaltro.1 punto
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Mi permetto di fare un confronto tra il tuo carlino e quello passato in un asta Varesi del 2016 che presenta la stessa anomalia nella data e che era classificato come 1835... La differenza in questi casi tra il 3 e il 5 è che la retta verticale del 3 è leggermente più inclinata a destra rispetto alla retta verticale del 5...1 punto
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Anche se va sollolineato uno strafalcione: "Oggi non c’è più metallo prezioso nelle monete perché il loro valore dipende dal cosiddetto corso legale, che viene conferito dalle autorità monetarie, le banche centrali, che stabiliscono che quegli oggetti debbano essere accettati come forma di pagamento. Per esempio è la Banca Centrale Europea a stabilire che la moneta da 1 euro vale effettivamente 1 euro, e che deve essere accettata nei pagamenti con quel valore." Non sono le banche centrali ma gli stati (per la precisione i ministeri delle economie) che conferiscono valore alla moneta metallica e la emettono.1 punto
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Ciao, escluderei il 1833 perché ha le ultime due cifre diverse. Confermo si tratti di un Carlino del 18351 punto
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Ciao Sandokan: in effetti la risposta che ci sia un tappo di sughero è praticamente impossibile. apollonia1 punto
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Cari collezionisti, Volevo chiedere un vostro parere su questo 2 lire cinquantenario, a mio avviso più interessante dell'esemplare che ho postato ieri. Grazie a tutti e buon 25 aprile1 punto
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Buonasera a tutti!! Spero di non andare OT, vorrei proporvi uno schema per le monete di conto della Repubblica di Venezia che ho ricavato dal " Mentore perfetto de Negozianti " del Metra, 1793. Secondo l'autore, ho modificato in modo tale da avere solo numeri interi, 40 Ducati Correnti corrispondono a 31 Ducati Effettivi da 8. 120 Ducati Effettivi da 8 corrispondono a 100 Ducati di Banco, o a 10 Lire di Banco. 120 Ducati Correnti corrispondono a 100 Ducati da Olio 11 Ducati Effettivi da 8 corrispondono a 4 Zecchini, di giusto peso. Spero sia utile!!1 punto
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1813-1913 RICORDO AGLI ADERENTI ALL'ALBUM OMAGGIO IN ONORE DI GIUSEPPE VERDI Al rovescio ritratti di : GIOACHINO ROSSINI, GAETANO DONIZZETTI, VINCENZO BELLINI.1 punto
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Il primo commento lo faccio sull' immagine.. la Sacra Famiglia con gli Angioletti.. l' adoro con profonda devozione. Segue....1 punto
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Controllando l' emissione e' del 1971, stampa in rotocalco, filigrana stelle, Dicitura: I.P.S.-OFF. CARTE VALORI -ROMA IL 300 lire terra di Siena e verde marcio Il 200 lire viola e terra di Siena. Sono marche da bollo a tassa fissa. Molto belle, le colleziono avidamente, valgono molto poco forse anche per questo le adoro. Molto belle anche le due 10 cent. Vittorio Emanuele III . Questo materiale oggi si trova a prezzi molto contenuti, il collezionismo di marche da bollo e un collezionismo di nicchia, ma anche d'élite.1 punto
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Grazie mille per la risposta. Mi scuso se rispondo solo ora. Alla fine ho acquistato la moneta. Nulla da dire sulla valutazione dello stato da parte del venditore (BB). Sono rimasto deluso dal fatto che l'abbia considerata solo R come rarità. E' questo che non riesco a comprendere. Il giudizio sulla qualità è soggettivo, nulla da dire. Ma sulla rarità non dovrebbe essere così. Una moneta non può essere in contemporanea R o considerata R3. Cosa ne pensate ? Grazie mille per le vostre risposte.1 punto
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Entrambe originali. La più grande è 1 ch'ien della provincia del Kwangtung (Guandong) emessa nel 1889. La piccola è più vecchia ma molto comune, una Quian Long Tong Bao da 1 cash (wen), emessa fra il 1736 e il 1796 dall'imperatore Quianlong e coniata alla zecca di Pechino. Non valeva granchè nemmeno all'epoca, ma se ne avevi altre due potevi almeno comprarti un baozi 😀1 punto
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Nel 1866 a seguito dell'istituzione del corso forzoso della cartamoneta, molti Istituti per sopperire alla mancanza di moneta , emisero biglietti cartacei, di piccolo taglio , i cosi detti biglietti fiduciari. Il fenomeno terminò nel 1884 con l'abolizione del corso forzoso. Con il Dec. 24 aprile 1870 la Banca Toscana ha stampato presso la litografia G. Thumb di Bologna tagli da 50 cent, 1 e 2 lire. In particolare dei tagli da 50 cent. ne sono stati stampate due diverse tipologie, una delle quali ha una variante con la dicitura "sede di Firenze" Il biglietto da 50 centesimi è considerato comune, di conseguenza il tuo, vista lo stato di conservazione vale pochino...1 punto
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È sempre un piacere quando riesci a scrivere @Vincenzo_dr ! Per il resto @PriamoB è già stato esauriente! Guido1 punto
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Nuovo link: ______________________________________________________________________________________________________________________ Ecco una poco nota quanto interessante testimonianza della guerra fredda : i biglietti "nucleari" di Japtan Island. E' una delle isole dell'atollo di Eniwetok, nelle Mashall, area utilizzata per test atomici dal 1947 al 1962 (*). L'isola di Japtan serviva come luogo di "riposo e recupero" con un bar vicino a una spiaggia. Furono stampati a bordo della AGC-12 USS Estes (una nave-posto di comando per operazioni anfibie) nel 1952 e usati per il commercio coi nativi, che li accettavano in cambio di prodotti disponibili in loco. Erano emessi (se così possiamo dire) dal presidente del "consiglio di ricreazione". Il retro riproduceva un innesco di bomba atomica con due particelle che si scontrano all'interno del detonatore. (*) Fra l'altro il 1º novembre 1952 qui venne provata Ivy Mike, la prima bomba all'idrorgeno. L'esplosione sviluppò un rendimento di 10,4 megaton e fu abbastanza potente da polverizzare l'isola di Elugelab, su cui la bomba era piazzata. USS Estes1 punto
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Ciao 😉 Molto particolari. Io ho quello italiano Pirelli con Vittorio Emanuele lll. Addirittura sulle schede Pitotto, si evince che vi sono anche delle varianti. Sono stati usati da diversi paesi. Sono oggetti molto caratteristici e culturalmente ricchi di storia perchè come hai ben esposto, raccontano di carenze di metalli,guerra ed emergenza. Riccardo1 punto
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Per quel poco che so (sto cercando anche io un denario con la colonna 🙂), confermo che vi sono legende diverse, conosco due esemplari, una è il RIC 356 con al rovescio: P M TR P COS - VI P P S P Q R https://numismatics.org/ocre/id/ric.2.tr.356 l'altra è il RIC 293 (è l'esemplare che hai tu penso...) con al rovescio: S P Q R OPTI MO PRINCIPI https://numismatics.org/ocre/id/ric.2.tr.2931 punto
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Buongiorno e complimenti a Releo e Scudo per le belle piastre del 91. Integro la discussione postando la mia profausto. Saluti1 punto
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Per me autentico, magari un po' liso, soprattutto al dritto. Un falso non recente sarebbe anche più facilmente individuabile.1 punto
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Le monete da investimento sono tutte quelle che seguono l' andamento delle quotazione dell' oro. Per maggior sicurezza conviene acquistarle dagli operatori professionali in oro, i quali ovviamente applicheranno uno spread % tra la quotazione odierna del metallo prezioso e la moneta sia in acquisto che in vendita. Sull' oro da investimento non paghi Iva al momento dell' acquisto, ma si applicherà una tassazione sulla eventuale plusvalenza nel momento in cui si deciderà di rivenderlo1 punto
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Buona domenica da ragazzo mi piaceva collezionarle ancora sono raccolte in un album, ogni tanto lo prendo e me li riguardo.1 punto
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