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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/26/24 in tutte le aree
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Cari tutti, Come per gli scorsi anni, ho il piacere di condividervi l'ultima edizione del report curato da Deloitte sul mercato dell'arte e dei beni da collezione. All'interno del documento è presente anche un analisi del mercato della numismatica, realizzata dal sottoscritto, oltre ad un interessante intervista ad un collega nonché grande collezionista Sito web: Il mercato dell’arte e dei beni da collezione - Report 2024 | Deloitte Documento in pdf: report-art-finance-2024-deloitte.pdf Spero possiate trovare la lettura interessante, Matteo6 punti
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Deve essere minuscola.. e' il "segno segreto di riconoscimento" che fu posto dal disegnatore come antifalsificazione. Vedi quante cose si imparano a frequentare le persone giuste che ti danno lezioni di filatelia per il solo fine di fare appassionare a questo hobby piu' persone possibili.3 punti
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In perfetta tariffa per l'interno affrancata con 30c "rispetto religioso", decennale della marcia su Roma emesso nel 1932. (Francobollo in tema con la cartolina). L' annullo di partenza del 24.12.32 è un meccanico doppio cerchio con targhetta pubblicitaria "MOSTRA RIVOLUZIONE FASCISTA ROMA Riduzioni ferrov. 70%" Qui si vede meglio.... Annullo di arrivo di Sava, frazionario cerchio grande con lunette vuote del 26.12.32. Bella. Entrambi gli annulli nitidi, il francobollo è quotato. La cartolina e' DELIZIOSA in tutti i sensi, lo scritto dovrebbe insegnare qualcosa, ....""Al mio caro nonno tanti affettuosi auguri e baci "", quando c'era il rispetto per gli anziani e le persone sapevano scrivere sentimenti e concetti. Oggi sento parole come boomers.. 🤔 e non sanno neanche cosa voglia dire veramente. 🧐3 punti
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Ho il piacere di condividere questo mio ultimo piccolo successo collezionistico… o piccolo miracolo, dal momento che non credevo ci sarei mai riuscito. Al tempo stesso aggiorno l’atlante degli esemplari noti di RIC 84: tre, tutti coniati col medesimo conio di dritto.3 punti
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Buon giorno a tutti, dopo un po' di mesi di assenza dal forum rieccomi con un bell'antoninano (a parer mio, poi sarete voi a giudicare) di Filippo I. FILIPPO I L'ARABO, 244-249 d.C., ANTONINIANO, Emissione: 246 d.C., Zecca di Roma, Rif. bibl. R.I.C., 3; Cohen, 124; Metallo: AR, gr. 3,90, (MR10979), Diam.: mm. 22,75, SPL Che ne pensate? ringrazio sempre della vostra disponibilità.3 punti
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Ulteriore esemplare di recente acquisizione. Lotto 263 Asta Ranieri 17 24.04.2024 così descritto in Catalogo: VENEZIA Nicolò Tron Doge LXVIII, 1471-1474. Lira da 20 soldi di II tipo detta “Lira Tron” o “Trono”, con ramo d’edera. Ag gr. 6,11 Dr. (Foglia d'edera)▾NICOLAVS - (ramo con foglie d'edera) - ▾TRONVS▾DVX. Busto con corno ducale a s. Rv.◂SANCTVS▾ - ▾MARCVS◂. Leone in soldo entro corona. CNI 28; Paolucci 2. Rara varietà. Grading/Stato: Bel BB Note Provenienza: Ex Astarte S. A. Asta XIII del 13 settembre 2003, lotto 1308. Opera dell’orafo e incisore Antonello di Pietro , detto Antonello della Moneta che creò la prima lira italiana, su iniziativa del 68esimo Doge di Venezia Niccolò Tron. Un doge che rimase in carica due soli anni, dal 1471 al 1473 ma che ha lasciato il segno. D’argento, del diametro di 28 millimetri ed equivalente a 240 denari veneziani, fu una grande innovazione verso un percorso di adeguamento dei sistemi monetari in un’Italia divisa in tanti Stati e domini, ciascuno con una propria moneta corrente. Dapprima fu utilizzata solo come pura unità di conto in preventivi e bilanci ma presto il Consiglio dei Dieci decise di farla diventare una moneta a tutti gli effetti con corso legale. Successivamente ebbe una larga diffusione diventando di fatto una sorta di anticipazione dell’euro, circolando anche negli scali commerciali fino in oriente.3 punti
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Buonasera a tutti, nuovo arrivo in scuderia Litra68. Cavallo Aragonese di Federico. D/FEDERICVS°°°REX° R/*EQVITAS°REGNI° Cavallo gradiente a dx. Sormontato da una stella, in esergo °*L*° Cavallo Mir 110/3 P/R 16b R2 Esemplare con testa piccola, capelli corti. L'ho soprannominato "hannibal" per via di quella strana mancanza di metallo zona bocca. Probabilmente è un cavallo ribattuto ma non ne sono sicuro. Posto foto mie e foto della casa d'Aste. Aspetto vostri commenti. Saluti Alberto3 punti
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Salve a tutti. Volevo segnalare la recentissima uscita del mio ultimo saggio storico-numismatico dal titolo «Moneta que tunc per ista civitate andaberis»: zecca ed economia monetaria a Napoli nel XII secolo, pubblicato in «Archivio Storico per le Province Napoletane» CXLII (2024), pp. 7-28. Si tratta di un saggio scientifico che, partendo dalla lettura di un precedente studio sull’argomento, «ha portato ad una nuova e più puntuale interpretazione della documentazione scritta e numismatica della Napoli normanna» (dall’abstract), finendo per fare – per così dire – un po’ d’ordine tra le varie conoscenze, soprattutto di ambito numismatico, di cui attualmente disponiamo e per delineare un più corretto quadro del circolante nel Ducato napoletano in un periodo piuttosto travagliato e di difficile trattazione. Ci troviamo, infatti, a cavallo tra la fine del periodo dell’indipendenza politica di Napoli e la sua contestuale annessione al resto del neonato Regno di Sicilia con Ruggero II (1130-1154). Qui il link: (3) Raffaele Iula, "«Moneta que tunc per ista civitate andaberis»: zecca ed economia monetaria a Napoli nel XII secolo", in «Archivio Storico per le Province Napoletane» CXLII (2024), pp. 7-28. | Raffaele Iula - Academia.edu Buona lettura!3 punti
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... s'incontrano al bistrot. No, questa è un'altra storia! Stasera racconto del contenuto della busta che ho postato qualche tempo fa: Nel 1942, e di nuovo nel 1943, le allegorie fino ad allora comuni sulle banconote vessero sostituite da un pescatore in azione e da un giovane pastore per evocare - in modo meno bucolico e più realistico - tutte le attività agricole e di pesca. Inoltre, per ancorare ulteriormente queste innovazioni alla realtà, la maggioranza dei temi acquisì anche una dimensione territoriale fino ad allora insolita al rovescio. Ad esempio il pastore ai Pirenei e il pescatore alla Bretagna, attraverso paesaggi caratteristici e, soprattutto, costumi tradizionali. Alcune di queste evocazioni regionaliste sottolineavano anche i valori della famiglia e religione molto più ostentatamente dei putti usati in altre occasioni. Il 5 franchi Berger / Pastore è una banconota emessa dalla Banque de France nel 1943, creata dall'artista Clément Serveau. Questa banconota fu messa in circolazione durante l'occupazione tedesca della Francia durante il famigerato regime di Vichy. Fu un comune mezzo di pagamento, ma volle anche ricordare la storia della Francia in questo periodo, in altre parole, il ritorno al valore del lavoro e lo sviluppo delle regioni. Formato: 65 x 100 mm. - Giovane pastore dei Pirenei, con berretto, che tiene un bastone nella mano destra. Sullo sfondo un piccolo villaggio con un paesaggio montuoso. - Donna di Agen che indossa abiti tradizionali, un drappo in testa, una sciarpa che le copre le spalle, una collana con una croce e, sullo sfondo, fiori multicolori che formano una cornice. In basso a destra, accanto al valore della banconota, è scritto “Il falsario sarà punito con i lavori forzati a vita” (Parbleu ! 😁) Per oggi è tutto, si continua più avanti! Au revoir, le Njk2 punti
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Con una lente molto potente o un tumocolo vedi se c'è una piccola A in questa posizione. La parziale presenza della filigrana su queste emissioni è normale.. Questa la composizione della filigrana.. non sono mai uguali le filigrane dipende da come è stato messo il foglio.. quindi è normale che non ci sia o che sia parziale.. Vale più un'immagine che cento spiegazioni.2 punti
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Dal periodo ( 91-88 a.C. ) della guerra sociale, il rovescio di un non comune denario, propone la raffigurazione di un guerriero con elmo e lancia, in atto di calpestare una insegna avversaria, con simboli nel campo : al diritto testa laureata attribuita all' Italia . Passerà l' 8 Maggio in vendita Heritage sale 3115 al n. 32201 .2 punti
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Oro, BTP, ETC... Ok, ma nulla batte l'investimento in... MIR 😁 (Sembra ironico ma non troppo se si pensa alle quotazioni pazzesche che alcuni volumi hanno raggiunto 😅)2 punti
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Leu Numismatik AG > Auction 15 Auction date: 1 June 2024 Lot number: 41 Price realized: This lot is for sale in an upcoming auction Lot description: THRACO-MACEDONIAN REGION. Berge (?). Circa 525-480 BC. Stater (Silver, 20 mm, 9.79 g). Ithyphallic satyr standing right, grasping right wrist of nymph fleeing to right with his right hand and supporting her chin with his left; to left, right, and above, pellet. Rev. Rough incuse square with uneven surfaces. Peykov A0010. Psoma p. 61 ('Berge'). SNG ANS 950 ('Lete'). Svoronos, HPM p. 81, 13h and pl. VII, 26 (this coin). Traité I, 1566 ('Lete'). Beautifully toned and with an excellent pedigree. A lovely piece with a wonderful rendering of the famous satyr and nymph scene. Slightly granular and with minor marks and light deposits, otherwise, good very fine. Ex Leu 15, 4-5 May 1976, 183 and from the collection of Paul Mathey (1844-1929). Traditionally given to Lete or Siris, S. Psoma reassigned this wonderful series to Berge in what later became the Thasian Peraia. The coins contain the satyr and nymph motive, a highly sexually charged design showing the ferocious and aroused satyr abusing the mannered nymph. Such images of wilderness clashing with civilization were especially popular in frontier regions such as the Thraco-Macedonian coast, where Greek apoikiai came into close contact with native 'barbarian' tribes. Perhaps this was also the reason why the piece found its way into the collection of the well-known French painter Paul Mathey (1844-1929), who was strongly influenced by the Barbizon School and, in addition to his portraiture, particularly painted naturalistic and expressionist landscapes, which differed significantly from earlier idealistic landscape representations. Estimate: 15000 CHF ILLUSTRAZIONE: ithyphallic Satyr from the sanctuary of Zeus at Dodona, ca. 540-530 BC.2 punti
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Di nuovo buon giorno a tutti, osservando questo mio ultimo Cavallo Aragonese e leggendo l'esclamazione di @gennydbmoney, ho cercato di approfondire un po' la figura di Federico, al momento le fonti più facilmente e velocemente consultabili sono quelle mie solite... Wikipedia. Magari chi ne sa di più e volesse integrare la discussione è il ben venuto. Partiamo da chi era... Era il figlio di Ferdinando I e di Isabella di Taranto; fratello di Alfonso II e zio di Ferdinando II, successe al nipote Ferdinando II, morto precocemente senza eredi nel 1496. «Huomo di costumi placidissimo et emendatissimo, e nelle lettere molto versato, al pari di qualsivoglia de' suoi tempi, ma d'animo assai dismesso e timodo» (Nuov'aggiunta alli discorsi diversi Tragici et Amorosi occorsi in Napoli o altrove a' napolitani, composta dal M.co M.J. uscita in luce in quest'anno 1718) "Non fu esente dalle fiamme d'amore" e, dopo essere asceso al trono, prese per amante Beatrice, figlia di Vito Pisanello, finché a causa della gelosia della moglie Isabella – la quale meditava di far uccidere la giovane – non fu costretto a darla in sposa a Tiberio Caracciolo, gentiluomo del Seggio Capuano.Fra i suoi favoriti si ricorda Ugo di Cardona, morto nel 1501. Per il suo carattere debole e remissivo, subiva spesso i soprusi del violento fratello maggiore Alfonso II: una volta, "per aver detto che il regno toccava a lui, fu preso da Alfonso presso Altamura per la zazzera" e, trascinato giù da cavallo, ne "ebbe boffettoni e schiaffi".Ancora nel 1494, durante una cerimonia religiosa a Taranto, nella chiesa erano state predisposte due sedie: una per ciascun fratello; quando Alfonso seppe che la seconda sedia era per Federico, con un calcio la buttò giù dal palco, "mostrando sdegno che l'havesse vogiuo esser so equal", e per umiliarlo volle che fosse Federico stesso ad abbassarsi per togliergli gli speroni dagli stivali e che gli tenesse la staffa quando rimontò a cavallo.Per queste ragioni si ebbe il sospetto che, per rivalsa e per desiderio d'essere incoronato re, avesse fatto morire il nipote Ferrandino. Giovanissimo, era già luogotenente generale della Capitanata, di terra di Bari e di terra d'Otranto. Durante la congiura filo-francese del 1485, il giovane Principe Federico, inviato dal padre a Salerno quale Ambasciatore di concordia, venne catturato e trattenuto come ostaggio dai baroni ribelli. Una incursione della flotta napoletana, comandata dall'ammiraglio di Sorrento Mariotto Boccia, lo liberò nel 1485. Anche al momento di succedere a Fernando, quindi con la salita al trono di Federico, non si erano ancora spente le rivendicazioni francesi alla corona di Napoli. In seguito, dopo Carlo VIII, che nel 1495 aveva invaso il regno, salvo poi essere sconfitto a Fornovo e rientrato in Francia lasciando via libera al giovane sovrano aragonese, anche il suo successore sul trono di Parigi, Luigi XII, avanzò pretese al trono di Napoli. Nelle sue aspirazioni il re francese trovò l'appoggio di Ferdinando II d'Aragona, cugino di Federico e noto con il nome di Ferdinando il Cattolico. In effetti, con un trattato segreto stipulato a Granada l'11 novembre 1500, i due sovrani concordarono la spartizione del regno, rendendo pubblico il loro accordo l'anno successivo: Campania ed Abruzzo, Napoli compresa, erano destinati a Luigi; Apulia e Calabria a Ferdinando. Federico, nulla sapendo del trattato di Granada, aprì le fortezze calabresi agli spagnoli affinché lo soccorressero; una volta conosciuto il tradimento del congiunto prese accordi con i Francesi, per cui cedette il regno a Luigi XII di Francia ottenendo in compenso la contea del Maine, da tramandare ai propri eredi, con una pensione vitalizia. Ma l'accordo di Granada non fu mai realmente rispettato: nel 1504 Ferdinando il Cattolico prese il regno con le armi e ne assunse il comando. Nello stesso anno dichiarò l'annessione del regno alla corona di Spagna e lo costituì in vicereame. Napoli e il meridione d'Italia persero l'indipendenza e restarono così un possedimento diretto di sovrani stranieri per più di due secoli, fino alla conquista dei regni delle Due Sicilie ad opera di Carlo di Borbone nel 1734. Federico morì a Tours il 9 novembre 1504. L'ipotesi di un conio creato ad hoc con un profilo così diciamo terribile, per creare timore non sarebbe così fantasiosa a mio avviso. Certamente cozzerebbe con il profilo tracciato della sua indole. Saluti Alberto2 punti
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Buongiorno @Signifer_X, i miei tre (dico tre) mesi di esperienza numismatica non mi permettono di formulare alcun parere, ma desideravo comunque esprimere il mio ingenuo apprezzamento estetico, con particolare riguardo per il bel rilievo, insieme morbido e dettagliato, del rovescio. Un più modesto esemplare dello stesso tipo e anno di emissione (se non erro) fa parte della mia minuscola collezione e lo associo volentieri. Grazie e buona giornata, Lucius LX2 punti
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Buongiorno a tutti, ogni tanto perdo il conto perché ho scoperto recentemente che almeno uno è finito nella collezione di mia Figlia, dovrei essere a quota 48. È una tipologia che non mi annoia mai, anzi mi mette di Buon umore. Saluti Alberto2 punti
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Aggiungiamo anche che la lira tron fece da apripista nel coniare una moneta dal valore di una lira, fino ad allora soltanto moneta di conto. Dopo poco tempo anche Milano conierà la sua lira: lira o testone di Galeazzo Maria Sforza nel 1474.2 punti
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@Rocco68 @gennydbmoney Grazie ad entrambi, avete confermato ciò che pensavo e di sicuro non poteva essere 1855. Questo è il bello di collezionare/studiare monete affascinanti anche per la loro imperfezione. Grazie2 punti
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Guardando questa moneta, mi e' venuta in mente questa discussione aperta qualche giorno fa nella sezione "falsi": Mi sbaglio o e' la stessa moneta? Buona serata. Stilicho1 punto
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E' stimato " extremely rare " un esemplare di statere incuso da Poseidonia, con figura di Poseidone con clamide sulle spalle, in atto di scagliare il tridente : al diritto ed al rovescio, il dio regge con l' altra mano una corona di alloro . Sarà il 1 Giugno in vendita LeuNum. 15 al n. 10 .1 punto
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Il verso di una bella banconota dell'ex colonia britannica di Trinidad, e un notgeld portoghese1 punto
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Salve condivido immagini di una cartolina di famiglia e chiedo maggiori informazioni. Ringrazio in anticipo1 punto
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Attraente @King John raffigurazione di pieno arcaicismo, a quanto pare tuttora di difficile attribuzione. Grazie per continuare a proporci questa Tua sempre interessante, notevole fatica : una buona giornata .1 punto
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Ciao @CORNELIUS MAXIMUMM le fratture non naturali generalmente si presentano anomale, non nette e che si interrompono subito dopo il bordo non addendrandosi verso l'interno della moneta. Inoltre quando è molto visibile come nel caso del denario che hai postato si nota che i due lati opposti sono molto arrotondati, come smussati e se noti bene la più piccola si vede solo da un lato della moneta mentre normalmente si dovrebbe vedere su entrambi I lati. Ti posto alcuni esempi di monete non autentiche prodotte per fusione con caratteristiche simili per quanto riguarda le fratture. Due miei denari autentici con fratture dovute a coniazione della moneta. ANTONIO1 punto
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Completo da barba in miniatura su sostegno con vaschetta, rasoio di sicurezza e pennello. Altezza del sostegno (probabimente di ottone, punzonato sotto la base) 6 cm. Peso complessivo 37,9 g. Vaschetta in argento 800: diametro 2 cm; altezza 1,5 cm; peso 6,4 g. Rasoio in argento 800: altezza 2,5 cm; peso 4,2 g. Pennello in metallo color argento non marcato: altezza 2,5 cm; peso 4,0 g. apollonia1 punto
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Leu Numismatik AG > Auction 15 Auction date: 1 June 2024 Lot number: 125 Price realized: This lot is for sale in an upcoming auction Lot description: KINGS OF SOPHENE. Arsames, circa 255-225 BC. Dichalkon (Bronze, 20 mm, 6.92 g, 9 h). Head of Arsames to right, wearing bashlyk with beaded edges, tied with a diadem. Rev. BAΣIΛEΩΣ / APΣAMOY Arsames, wearing conical tiara, on horseback to right, hurling javelin at two attacking soldiers; below his horse, a third, fallen enemy. Kovacs 1. An exceptional example of this earliest Armenian issue, with a beautiful reverse and very likely the finest known. Minor adjustment marks, otherwise, about extremely fine. From a European collection, formed before 2005. While earlier authors, based on the different headgear depicted on the coins, posited two kings named Arsames, Kovacs assumes only one such ruler of that name. He divides the coinage of this Arsames, the founder of Arsamosata, Arsameia on the Euphrates, and Arsameia on the Nymphaios, into an early and a late group, with the early one supposed to depict the king wearing a pointed bashlyk and the late one with a conical tiara. However, the exceptionally detailed reverse of our coin unambiguously shows that the king also wears the conical tiara in the depicted battle scene. While this confirms Kovacs' assertion that the coins should be attributed to only one Arsames, it also challenges his division into two temporally distinct groups. Apparently, Arsames used the different headgear simultaneously, an observation also emphasized by Kovacs 3, a coin type showing Arsames with the pointed tiara, whose reverse, however, resembles more Kovacs 5 (with conical tiara) due to the vertical legends. Simultaneously, the reverse of Kovacs 4, with the horizontal legend and the king in armor on horseback to right, despite the conical tiara on the obverse, certainly belongs to Kovacs 1-2 iconographically. Hence, all evidence points towards the simultaneous adoption of two distinct headgears by the king, rendering Kovacs' proposal of a tumultuous early reign of Arsames, succeeded by a more stable later reign, obsolete. Estimate: 2000 CHF1 punto
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Credo anche io in qualcosa come quel affermi......anche perchè penso che chi avesse prodotto questo tondello, non sarebbe campato più di un minuto 🤣 Cavallo Federniball 👹1 punto
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Vi ricordate la crisi delle materie prime durante e dopo la Prima Guerra Mondiale, quando il valore del metallo prezioso di una moneta superava il suo valore nominale? Io no, non ero ancora nato. 😁 Quando, durante e soprattutto dopo la Grande Guerra, le materie prime scarseggiarono e i prezzi dei metalli preziosi aumentarono, causando una carenza di spiccioli, i francobolli furono occasionalmente utilizzati come sostituti. Per garantire che il francobollo di circa 20 x 25 mm - che doveva essere nuovo, intonso - non potesse essere scambiato per un francobollo usato dopo due passaggi di mano, venivano talvolta confezionati in contenitori metallici - spesso di alluminio - o plastici e sigillati con una pellicola (tipo le foto nei medaglioni). Qui i miei che ho avuto l'occasione di prendere ad una mini-fiera, entrambi per 30 Euroni Pur non essendoci una data, i francobolli utilizzati da 5 e 10 Pfenning sono stati emessi solo nel 1921. Su quello che possiamo chiamare "retro", la pubblicità di una ditta di liquori della Bassa Sassonia, la Tebbenhoff, qui sotto in una foto dell'epoca. https://stadtstiftung-fuerstenau.de/ortsteil-settrup/ Alla prossima, Njk =================== Chi fosse interessato ad una bella carrellata di altri esemplari con delle interessanti descrizioni può fare un salto su questo sito: http://www.eryx.it/dentelli/encased.htm1 punto
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La ringrazio per la risposta. Purtroppo mi è stata inviata da un parente confidando nel mio aiuto. Mi informo e faccio avere a Lei e al gruppo maggiori notizie in proposito.1 punto
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Fa N T Asia con creta = fantasia concreta Forse e' meglio "concreta fantasia" Buon pomeriggio1 punto
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Secondo me é VIII anche perche IIII non ha segno di zecca mentre li c'è la S di Siviglia1 punto
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Mi permetto di fare un confronto tra il tuo carlino e quello passato in un asta Varesi del 2016 che presenta la stessa anomalia nella data e che era classificato come 1835... La differenza in questi casi tra il 3 e il 5 è che la retta verticale del 3 è leggermente più inclinata a destra rispetto alla retta verticale del 5...1 punto
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Anche se va sollolineato uno strafalcione: "Oggi non c’è più metallo prezioso nelle monete perché il loro valore dipende dal cosiddetto corso legale, che viene conferito dalle autorità monetarie, le banche centrali, che stabiliscono che quegli oggetti debbano essere accettati come forma di pagamento. Per esempio è la Banca Centrale Europea a stabilire che la moneta da 1 euro vale effettivamente 1 euro, e che deve essere accettata nei pagamenti con quel valore." Non sono le banche centrali ma gli stati (per la precisione i ministeri delle economie) che conferiscono valore alla moneta metallica e la emettono.1 punto
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Cari collezionisti, Volevo chiedere un vostro parere su questo 2 lire cinquantenario, a mio avviso più interessante dell'esemplare che ho postato ieri. Grazie a tutti e buon 25 aprile1 punto
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Buonasera a tutti!! Spero di non andare OT, vorrei proporvi uno schema per le monete di conto della Repubblica di Venezia che ho ricavato dal " Mentore perfetto de Negozianti " del Metra, 1793. Secondo l'autore, ho modificato in modo tale da avere solo numeri interi, 40 Ducati Correnti corrispondono a 31 Ducati Effettivi da 8. 120 Ducati Effettivi da 8 corrispondono a 100 Ducati di Banco, o a 10 Lire di Banco. 120 Ducati Correnti corrispondono a 100 Ducati da Olio 11 Ducati Effettivi da 8 corrispondono a 4 Zecchini, di giusto peso. Spero sia utile!!1 punto
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1813-1913 CENTENARIO DALLA NASCITA DI GIUSEPPE VERDI Placchetta bronzo mm.551 punto
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Controllando l' emissione e' del 1971, stampa in rotocalco, filigrana stelle, Dicitura: I.P.S.-OFF. CARTE VALORI -ROMA IL 300 lire terra di Siena e verde marcio Il 200 lire viola e terra di Siena. Sono marche da bollo a tassa fissa. Molto belle, le colleziono avidamente, valgono molto poco forse anche per questo le adoro. Molto belle anche le due 10 cent. Vittorio Emanuele III . Questo materiale oggi si trova a prezzi molto contenuti, il collezionismo di marche da bollo e un collezionismo di nicchia, ma anche d'élite.1 punto
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Grazie mille per la risposta. Mi scuso se rispondo solo ora. Alla fine ho acquistato la moneta. Nulla da dire sulla valutazione dello stato da parte del venditore (BB). Sono rimasto deluso dal fatto che l'abbia considerata solo R come rarità. E' questo che non riesco a comprendere. Il giudizio sulla qualità è soggettivo, nulla da dire. Ma sulla rarità non dovrebbe essere così. Una moneta non può essere in contemporanea R o considerata R3. Cosa ne pensate ? Grazie mille per le vostre risposte.1 punto
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Buongiorno e complimenti a Releo e Scudo per le belle piastre del 91. Integro la discussione postando la mia profausto. Saluti1 punto
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Le monete da investimento sono tutte quelle che seguono l' andamento delle quotazione dell' oro. Per maggior sicurezza conviene acquistarle dagli operatori professionali in oro, i quali ovviamente applicheranno uno spread % tra la quotazione odierna del metallo prezioso e la moneta sia in acquisto che in vendita. Sull' oro da investimento non paghi Iva al momento dell' acquisto, ma si applicherà una tassazione sulla eventuale plusvalenza nel momento in cui si deciderà di rivenderlo1 punto
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Salve a tutti, voglio aprire questa discussione per parlare con voi di un ramo collezionistico che magari non tutti conoscono ma che è molto interessante anche dal punto di vista storico e che unisce in un'unico argomento la filatelia e la numismatica,stiamo parlando delle monete di emergenza o di necessità. la moneta di emergenza è nata per sopperire alla mancanza di moneta spicciola durante alcuni periodi storici sia in Italia che all'estero, i primi esemplari in Italia sono apparsi dopo la prima guerra mondiale e promotore dell'iniziativa fu la ditta Solari di Milano che creò e brevetto dei dischetti metallici di circa 32 mm di diametro al cui interno era incapsulato un francobollo che dava il valore al gettone in base al taglio proposto (5-10-15-40-50 cent), sull'altra faccia del gettone era invece stampata una pubblicità quindi la finalità di queste "monete" oltre che di emergenza era anche pubblicitaria....segue... N.B. la maggior parte degli esemplari proposti fanno parte della mia collezione privata1 punto
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