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Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/27/24 in tutte le aree

  1. 7 punti
  2. Buonasera a tutti, Condivido anche il mio esemplare di Otto Tornesi 1816 taglio con rigatura. Differenzia da quello di @Chuck per avere il rombo dopo FERDINANDUS Riferimento : Magliocca 435/a R5
    5 punti
  3. Come ulteriore dettaglio riporto l'immagine del segno segreto che l'incisore Giuseppe Masini volle introdurre nella stampa di questi francobolli: come si nota le lettere riportate sui 7 valori compongono il nome dell'incisore. Il problema che si pone in questa tipologia di francobollo è la scelta, forse infelice, del colore rosaceo che ha portato a tonalità con varietà diverse, la carta filigranata non fu mai uniforme nel tempo cambiando di spessore con la distanza dei gigli Borbonici abbastanza ampia per cui, come detto da @PostOffice, non sempre è possibile rinvenire tale filigrana. Inoltre anche la disposizione della filigrana può risultare differente perché i fogli erano disposti a mano sotto il torchio in modo differente. Su alcuni pezzi non è semplice distinguere il segno segreto oppure non è sempre visibile ma molti valori di tale emissione furono falsificati per frodare la posta. Per quanto riguarda il 2 grana postato da @Federr ho alcuni dubbi sullo spessore estero dei margini e sul valore riportato in basso perché esiste un falso con la G senza puntino seguito dal 2 leggermente inclinato a sx...ma c'è bisogna di un'analisi più approfondita. Le foto rimangono foto per cui è sempre consigliabile una perizia accurata ed il mio è un parere da vecchio collezionista ed amante del Regno di Napoli. Comunque è pezzo della filatelia da avere in collezione.
    5 punti
  4. Lotto 117 Asta Sima 3 19.4.2024 Collezione @ilnumismatico REGNO D’ITALIA - Vittorio Emanuele III (1900-1943) - 5 Lire 1911 Cinquantenario Roma. Gig. 71, R AG gr. 24,99 Conservazione eccezionale Grading/Stato: FDC ECCEZ
    4 punti
  5. Se il lingotto è bistrato , certificato e con numero si serie è verificabile anch' esso allo stesso modo e vendibile alla stessa maniera delle monete da investimento
    3 punti
  6. Salve a tutti! Condivido con voi questo 1/4 di euro appena comprato come souvenir di un viaggio a Parigi alla Monnaies de Paris. Non colleziono queste monete, solitamente mi occupo di tutt'altra monetazione ma questa l'ho trovata gradevole. Spero vi piaccia!
    3 punti
  7. Stamattina, pescata in ciotola da 1 euro per tre monete:
    3 punti
  8. Salve, vi segnalo che nell'ambito del suddetto corso, il prossimo giovedì 9 maggio a partire dalle ore 14,30 la Professoressa Lucia Travaini terrà un seminario sugli usi "non economici" e/o devozionali delle monete, come da locandina allegata. Inoltre, nei giorni del 2 maggio (14,30-16,00) e 3 maggio (12,30-14,00) si terranno le esercitazioni di: a) lettura e schedatura di vari tipi di documenti medievali e di prima età moderna che menzionano o trattano di monete; b) schedatura scientifica di monete bassomedievali e di età moderna, con illustrazione delle tecniche di coniazione di età moderna (visto che quelle medievali le abbiamo già affrontate). Al fine di preparare il numero di materiali necessari per gli eventuali partecipanti, si prega di confermare la propria presenza scrivendo a [email protected]. Infatti ricordo che sia il seminario del 9 maggio, che le eserctazioni del 2 e 3 maggio sono aperti a tutti/e gli interessati/le interessate, come ovviamente come il resto delle lezioni (il corso si concludera il 17 maggio p.v.) In attesa di vedervi in questa o nelle prossime occasioni, un caro saluto MB
    3 punti
  9. Deve essere minuscola.. e' il "segno segreto di riconoscimento" che fu posto dal disegnatore come antifalsificazione. Vedi quante cose si imparano a frequentare le persone giuste che ti danno lezioni di filatelia per il solo fine di fare appassionare a questo hobby piu' persone possibili.
    3 punti
  10. Riporto la "Briciola" comparsa sul Gazzettino di Quelli del Cordusio #5 del giugno 2019 a proposito del 50 Lire "Cinquantenario":
    2 punti
  11. Devo darti ragione, la " libridine" è un piacere assoluto ( dopo i 70 anni direi l' unico). Saluti, SANTI.
    2 punti
  12. Personalmente per crearmi un gruzzolo di ricchezza ‘dormiente’ preferisco avere le monete perché mi piace possederle e guardarmele.. vuoi mettere avere un bel Marengo di un regnante italiano piuttosto che un lingotto in un blister? Se invece voglio fare una speculazione sull’andamento del metallo, impiegare temporaneamente liquidità, molto più redditizio ed efficiente farlo con ETC.
    2 punti
  13. Indipendentemente dal tipo di lavaggio io consiglio vivamente di asciugare la moneta con carta assorbente tamponando e poi passare con il phon con aria tiepida/calda.. Non credo proprio che lasciare la moneta bagnata sia una buona idea,poi è ovvio che ognuno fa come meglio crede...
    2 punti
  14. Scusi ma perché non ci posta il peso, il diametro e la foto dell'altra faccia ?
    2 punti
  15. Sperando di soddisfare la curiosità anche di altri utenti (quando incontro discussioni di questo tipo che si sviluppano nel corso di anni sono sempre molto contento ), ripropongo la stessa moneta del primo post di questa discussione a distanza di 3 anni su monetiere di velluto rosso. Saluti!
    2 punti
  16. Condivido, ogni tanto ci accorgiamo di essere stati (e di essere) migliori rispetto a quello che comunemente si crede. Penso sia una prerogativa tipicamente italiana (quella di sputtanarci, di piangerci addosso) per poi rendersi conto che abbiamo qualita' e risorse infinite.
    2 punti
  17. Niente, non riesco a trovarla, e ho anche cannato completamente la stima grafica. Mi farò perdonare con altro ottimo materiale portoghese:
    2 punti
  18. Dopo la recente discussione sul ripostiglio di Dorchester, vi scrivo oggi di altri due interessanti ripostigli, che forse son tre, ma più probabilmente uno solo! Non preoccupatevi, non sto dando i numeri, mettevi comodi che vi racconto una storia. I primi di Agosto del 1989 i Brian Malin se ne va a spasso per la campagna attorno al villaggio di Chalgrove - a una decina di miglia a sud-est di Oxford - assieme al padre e al fratello Ian. I tre hanno un metal detector per cercare qualche moneta sparsa nel terreno, un hobby di famiglia che quel giorno regalerà loro l'inizio di un'avventura che durerà anni. Nei pressi di Chalgrove Farms (Home Farm) infatti si imbattono in quello che ha l'aria di essere un ritrovamento notevole: un vaso in terracotta con all'interno un considerevole quantitativo di monete! I tre raccolgono il tutto con molta attenzione e il 7 agosto portano vaso e monete all'Ashmolean Museum. Controllando di non aver lasciato nulla nel sito, i tre - lo stesso giorno - si imbattono in un secondo vaso, rotto in cocci, contenente anch'esso molte monete e allargando l'area di ricerca raccolgono un considerevole quantitativo di monete sparse. L'8 agosto si recano nuovamente all'Asmolean Museum per consegnare anche la seconda parte del ritrovamento. Il ripostiglio, che prenderà il nome di Chalgrove I contiene 4145 antoniniani così ripartiti: - 2766 nel primo vaso (Pot A) - 634 nel secondo vaso (Pot B) - 745 pezzi dispersi nel terreno (scatter) che molto probabilmente facevano parte del secondo vaso rinvenuto rotto Il ripostiglio è stato studiato e catalogato tenendo conto di questi tre sottogruppi che però non hanno rilevato sostanziali differenze cronologiche o di composizione tranne una minor presenza di monete di Aureliano nel Pot A e una maggior corrosione delle monete trovate sparse (scatter) per ovvi motivi di minor protezione dagli agenti atmosferici e per contatto diretto con il terreno. La distribuzione delle zecche è quella tipica dei ripostigli britannici del III secolo con una prevalenza dell'85% della zecca di Roma per l'Impero Centrale seguita da Milano con il 7.5% e Siscia con il 3.7%. L'Impero Gallico invece domina con la Mint I (Treviri) con il 69% seguita dalla Mint II (Colonia) con circa il 25,5%. La composizione del ripostiglio rispecchia la composizione standard dei depositi del III secolo terminanti con monete di Probo e chiusi durante gli anni '80 del secolo. Questi ripostigli vedono generalmente una presenza di monete dell'Impero Centrale compresa in un range che va dal 20 al 30% e una presenza di galliche stimata tra il 60 e il 75%. Il Chalgrove I presenta rispettivamente le percentuali del 20.2% e del 60.7% Il ripostiglio termina con emissini a nome di Probo battute a Lione che Bastien data al 278/9 ed è quindi ragionevole pensare alla chiusura del deposito attorno al 280. Nel ripostiglio sono presenti ben 689 imitazioni, circa il 16.6% dell'intero deposito. Di questo gruppo il 78% imita monete ufficiali dell'impero Gallico, l'11.5% monete dell'impero Centrale e la rimanenza tipi incerti. Da sottolineare come il diametro delle imitazioni più piccole si attesti attorno ai 12-13 mm e che questo dato si raccorda con quanto sostenuto da Doyen ovvero che la produzione dei cosiddetti minimi imitativi (7-9 mm) fa il suo exploit a partire dal 282 (cioè dopo la chiusura del nostro ripostiglio. Ed ecco l'assetto del ripostiglio: Impero Centrale Valeriano e Gallieno -- 12 Gallieno e Salonina -- 337 Claudio II -- 364 Divo Claudio -- 67 Quintillo -- 23 Aureliano -- 12 Tacito -- 11 Probo -- 14 Impero Gallico Postumo -- 44 Leliano -- 1 Mario -- 6 Vittorino -- 700 Tetrico I -- 1176 Tetrico II -- 519 Galliche incerte -- 72 Incerte -- 98 Imitative -- 689 Totale 4145 Il racconto potrebbe finire qui e io potrei inserire una serie di monete da presentarvi dicendo che provengono da questo ripostiglio e poi lasciare spazio ai commenti come al solito, ma... la storia non finisce in quell'agosto del 1989! Pass qualche decennio, ma la passione non si affievolisce e il nostro Brian Malin il 7 aprile del 2003 a circa 100 piedi di distanza da dove aveva rinvenuto il ripostiglio di cui abbiamo parlato finora fa un'altra scoperta destinata a cambiare la sua vita e - un po' - anche la storia della numismatica e la storia dell'impero gallico. Mr Malin si imbatte a una profondità di 30-60 cm in un nuovo vaso in terracotta di produzione romana locale (bottega di Oxford) con un diametro alla base di 8,5 cm e alla "pancia" di 20,5 cm per un'altezza superstite di 18,5 cm ricolmo di antoniniani: 4957 per la precisione, legati assieme come fossero un unico blocco. Il nuovo deposito prende il nome di Chalgrove II e viene portato dalle autorità locali al British Museum dove i due conservatori Simon Dove e Abby Dickson iniziano le operazioni di studio, pulizia e conservazione. La singolarità e la sorpresa si avranno non tanto al momento del ritrovamento - sebbene non sia così comune trovare due ripostigli nella medesima zona a distanza di anni - quanto durante le operazioni di distaccamento e pulizia degli antoniniani perchè, con grande stupore, si imbattono in quello che è a oggi il secondo esemplare noto di Domiziano II: La scoperta pone fine ai dubbi che erano stati avanzati circa la bontà del solo esemplare fino ad allora conosciuto che proveniva da un ripostiglio del 1900 trovato a Cleons. I due pezzi condividono la medesima coppia di conii di dritto e di rovescio. Da questo momento dunque la cronologia dei sovrani gallici - con buona pace dei detrattori - inizia ad annoverare ufficialmente un nuovo imperatore che va a inserirsi tra Vittorino e Tetrico I. Il Chalgrove II consta di 1486 monete dell'impero Centrale di cui 165 sono imitazioni costituendo il 30% (o 27% senza imitazioni) dell'intero ripostiglio. Le monete più vecchie sono di Treboniano Gallo e le più recenti di Probo (zecca di Lione) coprendo un range temporale che va dal 251 al 278/9. Anche qui la zecca di Roma domina con il 72% della porzione delle monete centrali seguita all'11% da Milano e al 3.8% da Siscia. Le monete galliche sono 3178 e costituiscono il 72% del deposito. Le imitazioni galliche contano 293 pezzi e rappresentano solo l'8.4% della monetazione dell'impero Gallico. Ed ecco l'assetto del ripostiglio: Impero Centrale Treboniano Gallo -- 2 Valeriano e Gallieno -- 43 Gallieno e Salonina -- 744 (di cui 20 imit.) Claudio II -- 519 (di cui 78 imit.) Divo Claudio -- 102 (di cui 67 imit.) Quintillo -- 51 Aureliano -- 18 Tacito -- 3 Probo -- 4 Impero Gallico Postumo -- 178 (di cui 15 imit.) Leliano -- 5 Mario -- 11 Vittorino -- 1145 (di cui 11 imit.) Domiziano II -- 1 Tetrico I e II -- 2092 (di cui 218 imit.) Incerte -- 39 Totale 4957 La domanda che sorge spontanea e che si sono posti anche gli studiosi è: si tratta allora di un solo ripostiglio oppure siamo di fronte a due depositi distinti? L'analisi dei dati ci offre una possibile e probabile risposta: 1) la dimensione dei due depositi è analoga: 4145 pezzi (Chalgrove I) e 4957 pezzi (Chgalgrove II) 2) l'arco cronologico è pressoché lo stesso ed entrambi i depositi terminano con emissioni di Probo della zecca di Lione databili al 278-9 3) la composizione generale dei due depositi offre una serie di parallelismi di percentuali compositive impressionanti 4) notevole vicinanza 5) i contenitori rinvenuti sono tutti di produzione romana locale della zona di Oxford e risalenti al medesimo periodo 6) entrambi i depositi sono di tipo "saving hoard" cioè di accantonamento di risparmi e riflettono la situazione del circolante al momento della sua sottrazione per costituire il deposito. Cercando le differenze possiamo dire che il Chalgrove I contiene più imitative, meno monete di Postumo e meno monete di Vittorino e può far pensare a un deposito costituito con un occhio maggiore all'accantonamento di esemplari con un maggior contenuto di fino, ma si tratta di valori comunque trscurabili e lontani ad esempio dal caso del Beachy Head hoard dove lì era ben più marcata la differenziazione delle monete sui vari contenitori in base al loro valore intrinseco. Alla luce di questi dati non sembrano esserci molti dubbi sul fatto che il tutto vada visto come un unico deposito interrato in più contenitori e in punti diversi e vicini tra loro dal medesimo proprietario attorno al 280 d.C. Tuttavia, non ho ancora finito... vi ricordate in premessa che davo i numeri? 1-2 o 3? Il 1 marzo del 2013, nell'area in questione è stato trovato un terzo piccolo deposito di soli 10 antoniniani: Postumo -- 1 Vittorino -- 1 Tetrico I -- 5 Imitative -- 3 (di cui una della serie Divo Claudio) E questo Chalgrove III come va considerato? Legato o a parte? Si tratta di pochi esemplari ma ben si raccordano con i ritrovamenti precedenti... chissà! Fine della storia... forse...
    1 punto
  19. ... s'incontrano al bistrot. No, questa è un'altra storia! Stasera racconto del contenuto della busta che ho postato qualche tempo fa: Nel 1942, e di nuovo nel 1943, le allegorie fino ad allora comuni sulle banconote vessero sostituite da un pescatore in azione e da un giovane pastore per evocare - in modo meno bucolico e più realistico - tutte le attività agricole e di pesca. Inoltre, per ancorare ulteriormente queste innovazioni alla realtà, la maggioranza dei temi acquisì anche una dimensione territoriale fino ad allora insolita al rovescio. Ad esempio il pastore ai Pirenei e il pescatore alla Bretagna, attraverso paesaggi caratteristici e, soprattutto, costumi tradizionali. Alcune di queste evocazioni regionaliste sottolineavano anche i valori della famiglia e religione molto più ostentatamente dei putti usati in altre occasioni. Il 5 franchi Berger / Pastore è una banconota emessa dalla Banque de France nel 1943, creata dall'artista Clément Serveau. Questa banconota fu messa in circolazione durante l'occupazione tedesca della Francia durante il famigerato regime di Vichy. Fu un comune mezzo di pagamento, ma volle anche ricordare la storia della Francia in questo periodo, in altre parole, il ritorno al valore del lavoro e lo sviluppo delle regioni. Formato: 65 x 100 mm. - Giovane pastore dei Pirenei, con berretto, che tiene un bastone nella mano destra. Sullo sfondo un piccolo villaggio con un paesaggio montuoso. - Donna di Agen che indossa abiti tradizionali, un drappo in testa, una sciarpa che le copre le spalle, una collana con una croce e, sullo sfondo, fiori multicolori che formano una cornice. In basso a destra, accanto al valore della banconota, è scritto “Il falsario sarà punito con i lavori forzati a vita” (Parbleu ! 😁) Per oggi è tutto, si continua più avanti! Au revoir, le Njk
    1 punto
  20. Buongiorno a tutti, assiemead altre monete alcuni giorni fa ho acquistato questo Follis. Premessa importante sono un dilettante che vuole imparare. Appena ho potuto esaminare da vicino la moneta ho notato particolari del volto di Giustino molto grezzi, approssimati oltre al fatto che al tatto la moneta dà l'impressione di un blocco di metallo con una densità maggiore del bronzo (12,2g - 26,9 mm). Potrebbe essere una fusione? E' sufficiente la risoluzione o devo caricare qualche foto o magari particolare che ritenete utile a capire meglio? Grazie in anticipo.
    1 punto
  21. Complimenti per l’acquisto è veramente una splendida moneta!! E grazie per aver condiviso la storia della serie del cinquantenario.
    1 punto
  22. Complimenti per la bellissima moneta e grazie per aver raccontato la storia delle monete della serie cinquantenario. Ho iniziato ad appassionarmi e frequentatare il forum leggendo post come questo, ricchi di informazioni e foto di splendide monete! Grazie ancora e buona serata Giovanni
    1 punto
  23. Medaglia devozionale Gesuita, bronzo/ottone, fine XVII inizio XVIII sec. ,probabile produzione romana. D/ Busto volto a DX di San Ignazio di Loyola, aureolato, fondatore della " Compagnia di Gesù" (Gesuiti).- R/ Trigramma IHS sormontato da croce con in basso tre chiodi decussati entro cornice di perline ( simbolo o logo dei Gesuiti) il tutto in cornice di raggi e nubi o rosette? Ciao Borgho
    1 punto
  24. Donzelle dal nuovo mondo
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  25. Ad ogni modo la foto in copertina del libro ha uno stile congruo con un medaglione dell'epoca, mentre quello in suo possesso è una pallida imitazione. Comprendo il valore affettivo ma rimane una riproduzione per fusione, come anche evidente dal bordo a ore 11
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  26. Niente di personale nei tuoi confronti, sicuramente sei in buona fede ed è sintomo di intelligenza la tua curiosità e di correttezza il rivolgerti agli esperti del Forum . La mia osservazione era in generale e non a te in particolare , comunque il fatto che tu sia legato affettivamente a tale oggetto non ne fa una moneta genuina . Patacca è e patacca resta. Se poi vorrai darci altri dati su cui "lavorare" te ne saremo grati ,però restiamo sull'oggettivo, senza condire il tutto con informazioni inutili e tendenziose .
    1 punto
  27. Salve. Il lingotto pesa un’oncia (28,35 g) e riguarda la città di Como nella promozione del turismo in Italia del 1973. Marchio della ditta produttrice apollonia
    1 punto
  28. Ciao favaldar. Non avevo notato il marchio dell’argento e di produzione sull’anello rettangolare della “catenella”, tra l’altro a maglia molto particolare. apollonia
    1 punto
  29. Grazie! Molto gradevole la patina che si sta formando. Questo dimostra come il monetiere sia il posto migliore per conservare e valorizzare le monete (tranne nel caso di particolari condizioni ambientali). La patina si sta formando in maniera quasi omogenea (credo siano gli effetti del lavaggio nell'apposito liquido) con bellissime iridescenze. Vedrai con ulteriore trascorrere del tempo... andrà a migliorare sempre più mano mano che vari "strati" di patina di sovrapporranno.
    1 punto
  30. 1 punto
  31. Senza dubbio. La Caproni Aeronautica Bergamasca diede un notevolo contributo all’evoluzione dell’aeronautica militare tra le due guerre. http://www.ceraunavoltapontesanpietro.com/gallery/campo_aviazione/Campo+aviazione/estesa/all apollonia
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  32. Buongiorno a tutti, ma un esempio si può avere, magari il contesto. Quando negli scritti si parla di soldi a cosa fa riferimento, nel senso a proposito di quale acquisto? Pane, stoffe, altro... Sarebbe utile contestualizzare e magari fare un confronto con i prezzi espressi nella valuta del tempo. Spero di aver espresso bene il mio quesito. Saluti Alberto
    1 punto
  33. Ciao,a Napoli è cosa comune definire la moneta corrente "soldi" o in dialetto "e sord"... Gli scritti che hai trovato sono privati o pubblici? chiedo questo perché se sono privati allora vale quanto detto sopra,dove si parla di denaro in linea generale,se invece sono atti pubblici il discorso cambia...
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  34. Coppia ritrova mille monete di quattro secoli mentre ristruttura la cucina: «Valgono 40.000 euro» Dopo il ritrovamento, la coppia ha informato le autorità locali e il ritrovamento è stato inviato al British Museum per la pulizia e l'identificazione Quando Betty e Robert Fooks hanno deciso di rinnovare la cucina della loro casa nella cittadina inglese del Dorset, non avrebbero mai immaginato cosa avrebbero trovato sotto il pavimento. Convinti che ristrutturare la stanza avrebbe comportato un esborso considerevole, rimasero piacevolmente sorpresi nel trovare più di 1.000 monete del XVII secolo. La ristrutturazione fortunata La coppia stava rimuovendo il pavimento di cemento della cucina per guadagnare in altezza nella loro fattoria nel Dorset, quando Robert, un ingegnere agricolo, trova una ciotola di ceramica smaltata in frantumi piena di monete antiche di 400 anni. Il tesoro è stato ritrovato nel 2019, ma gli oggetti saranno messi all'asta nel Regno Unito il 23 aprile. L'abitazione Betty, che lavora per il Servizio Sanitario del Regno Unito, spiega che la sua abitazione ha 400 anni e che necessitava di una ristrutturazione sostanziale: "Abbiamo rimosso tutti i pavimenti e i soffitti per lasciare i muri originali in pietra. Abbiamo deciso di abbassare il piano terra per avere più altezza". "Una notte ero con i bambini mentre mio marito stava scavando con il piccone quando chiamò per dire che aveva trovato qualcosa. Ha messo tutte le monete in un secchio. Se non avessimo abbassato il terreno, le monete sarebbero ancora nascoste lì", ha spiegato al quotidiano britannico 'The Guardian' Il tesoro di Poorton Dopo il ritrovamento, la coppia ha informato le autorità locali e il ritrovamento è stato inviato al British Museum per la pulizia e l'identificazione. Le monete, conosciute come il tesoro di Poorton dal nome della fattoria in cui sono state trovate, saranno messe in vendita presso la casa d'aste Duke e si prevede che raggiungeranno circa £ 35.000. Questo tesoro comprende monete d'oro, mezze corone d'argento, scellini e penny di Giacomo I e Carlo I, così come altri di Elisabetta I, Filippo e Maria. Il cottage in cui si trovavano è situato in un piccolo villaggio nel West Dorset ed è una longhouse del XVII secolo. Gli attuali proprietari hanno acquisito la proprietà nel 2019 e hanno avviato un ampio progetto di ristrutturazione. https://www.ilgazzettino.it/lealtre/tesoro_nascosto_monete_antiche_ritrovate_ristrutturazione_cucina_quanto_valgono-8069156.html
    1 punto
  35. Lot 97 CHARLES I SILVER SHILLINGS comprising Crown, Tun, Anchor, Triangle; and Triangle in Circle, circa 1635-1643 (61) Estimate: £500 - £1,000 Hammer price: £2,400 Fine dei lotti. https://app.dukes-auctions.com/en/auction/1102-the-poorton-coin-hoard?page=1&count=48
    1 punto
  36. Magari qui: https://www.monnaiedeparis.fr/en/agenda-monetaire?agenda_mon_t_ag_mon_date=2024
    1 punto
  37. È sicuramente una riproduzione moderna. La legenda è della serie FEL TEMP REPARATIO che è in bronzo, ma le due figure, Roma e Costantinopoli, sono prese dai solidi, che sono in oro. Arka Diligite iustitiam
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  38. Vorrei però rendere omaggio a coloro che negli anni bui 1943-1945 sono riusciti a sottrarre alla cupidigia di gente di ogni razza e colore, alleati, fascisti, nazisti e pure partigiani, questi barili di monete d'oro..funzionari che hanno fatto il loro dovere fino in fondo e chissà, magari qualcuno è pure morto per non svelare dove erano nascosti questi tesori.
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  39. L'amore numismatico... ma per essere davvero incondizionato deve prescindere non solo dalla forma del denaro, ma anche dalla conservazione... e li per tanti la vedo dura, davvero dura 😅
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  40. Aggiungo alcuni documenti epoca fascista.
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  41. 1 punto
  42. Salve condivido immagini di una cartolina di famiglia e chiedo maggiori informazioni. Ringrazio in anticipo
    1 punto
  43. Vi ricordate la crisi delle materie prime durante e dopo la Prima Guerra Mondiale, quando il valore del metallo prezioso di una moneta superava il suo valore nominale? Io no, non ero ancora nato. 😁 Quando, durante e soprattutto dopo la Grande Guerra, le materie prime scarseggiarono e i prezzi dei metalli preziosi aumentarono, causando una carenza di spiccioli, i francobolli furono occasionalmente utilizzati come sostituti. Per garantire che il francobollo di circa 20 x 25 mm - che doveva essere nuovo, intonso - non potesse essere scambiato per un francobollo usato dopo due passaggi di mano, venivano talvolta confezionati in contenitori metallici - spesso di alluminio - o plastici e sigillati con una pellicola (tipo le foto nei medaglioni). Qui i miei che ho avuto l'occasione di prendere ad una mini-fiera, entrambi per 30 Euroni Pur non essendoci una data, i francobolli utilizzati da 5 e 10 Pfenning sono stati emessi solo nel 1921. Su quello che possiamo chiamare "retro", la pubblicità di una ditta di liquori della Bassa Sassonia, la Tebbenhoff, qui sotto in una foto dell'epoca. https://stadtstiftung-fuerstenau.de/ortsteil-settrup/ Alla prossima, Njk =================== Chi fosse interessato ad una bella carrellata di altri esemplari con delle interessanti descrizioni può fare un salto su questo sito: http://www.eryx.it/dentelli/encased.htm
    1 punto
  44. la moneta va benissimo, quelle che vedi sono le striature che vengono associate ad una cattiva amalgamazione del metallo, è un difetto comune che puoi trovare anche sulle 2,5,10 lire, non inficia il fdc in nessun modo se lo fosse, le foto non sono ottimali per dare un giudizio certo, ma mi pare che i rilievi siano a posto. Nel mercato degli errori e dei difetti è un difetto ante battitura che afferisce al tondello e non al conio, onestamente, dato l'esiguo valore anche in FDC della moneta, non credo che possa dare quel quid in più anche nel mercato di riferimento proprio perché comune in quel metallo. un saluto
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  45. 1 punto
  46. Grazie mille @ilnumismatico e @gennydbmoney. Un esemplare del genere non poteva mancare in questa discussione. Grazie ancora. Un saluto Raffaele.
    1 punto
  47. Capitato, mandato vecchia fattura e arrivederci. Tanto i tuoi dati, se dovessi acquistare, dovrai darglieli comunque. Dà fastidio, ma se trovi l’affare irrinunciabile chissenefrega. 😂
    1 punto
  48. Video sulla Mostra “ L’avventura della moneta “ pubblicato dalla Banca d’Italia https://l.facebook.com/l.php?u=https%3A%2F%2Fwww.palazzoesposizioni.it%3A443%2Fmostra%2Fl-avventura-della-moneta%3Ffbclid%3DIwAR04kA9FOZ2SwUqZVKWmGUSVmlJs2gDBwnzL_4BU4SLmmu_vEbChyVjpir0_aem_AdqoXF8Sl03EHthxhv4g8gE5Fqmr4YWHXRVw00fEsNg4PtNCpbqeeRWKubEecCBUW6I&h=AT3Nit3mE-ui4IapvuuZhdXlTDa1T6vk9w6ipOcZIe0dxAl98AGbu0eR6lBh5WzYUTXFh0Kg7mlcVg9MNlkWQx0rDZtC4swSKSRlEO8k-JtOYmDdKDWXzsIKGgfZ9cM&s=1 📸 Guarda questo post su Facebook https://www.facebook.com/share/p45m5wM74f6VZp7A/?mibextid=K35XfP
    1 punto
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