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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/15/24 in tutte le aree
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Ciao forumisti sabaudi e non condivido volentieri 🤣🤣 una delle due aggiudicazioni provenienti dall’asta SIMA dello scorso aprile, il lotto 669. E’ una delle sostituzioni sul cammino che ho intrapreso da anni per migliorare una serie che già presenta degli esemplari in buona conservazione, così come altri ben più modesti, come era il caso di questo millesimo. La data è assai comune, un po’ meno in questa qualità. Non ho visto dal vivo la moneta prima di offrire e di vincere la licitazione ma devo dire che quando è arrivata, dopo le peripezie del corriere GLS, mi ha molto soddisfatto, anche considerato il prezzo pagato e certi realizzi che si sentono per monete sopra lo SPL, come questa. E’ un esemplare del tutto privo di patina, ma i rilievi sono tutto sommato accettabili e nel monetiere in velluto negli anni potrà prendersi magari anche un pochino di abbronzatura 😉per somigliare un po’ almeno alla sua cugina torinese R2 dello stesso anno che fa bella mostra di se’ accanto, potendo quest’ultima vantarsi di esser forse il miglior esemplare apparso. Questo millesimo a sua volta non è poi così tanto reperibile privo di usura. A me insomma è piaciuta assai. E poi vuoi mettere la soddisfazione, riuscire ad aggiudicarsi qualcosa in un’asta cui ha partecipato Domenico? 😁. Un vanto più unico che raro. Buona serata3 punti
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Io direi che non vale niente. Mi permetto di far presente che quando si chiede qualcosa sono necessari saluti, testo della richiesta e magari ringraziamenti3 punti
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Buonasera a tutti, approfitto della discussione e dell' interesse mostrato. Posto una parte della mia Cavalleria😁. Un campione significativo con una bella varietà di stile, sempre secondo il mio modesto parere. Saluti Alberto3 punti
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Salve, scartabellando tra gli archivi del mio ufficio ho ritrovato delle buste con banconote di divise estere. Sono piuttosto datate (eredità di famiglia) e sono state usate per viaggi quindi nulla fior di stampa. La somma non è grossa ma non è neanche così poco significativa. Se fosse possibile avrei piacere di convertirle. Qualcuno ha informazioni sulla possibilità di convertire in euro di paesi diversi dall'Italia? Nell'accumulo ho ritrovato franchi francesi, pesetas spagnole, franchi belgi, scellini austriaci. Qualcuno ha dimestichezza con le norme e le procedure di conversione, sempre se fosse ancora possibile? Ho anche ritrovato delle sterline inglesi e dollari canadesi che hanno parecchi anni, non so se sono biglietti che hanno ancora corso di validità. Ringrazio in anticipo chi mi saprà dare maggiori informazioni2 punti
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Mi ricollego alle discussioni precedenti sulle monete nabatee per postare una interessante e rara monetina in bronzo passata recentemente in asta a pochi euro. la cosa interessante è che riporta, caso quasi unico, il valore della moneta nel rovescio. Negli anni 10 e 11 di regno Areta IV probabilmente per scarsità di argento ebbe la necessità di coniare monete in bronzo al valore del metallo nobile, furono coniate sela' (unità), mezze unità e quarti. La moneta in questione è un quarto e la legenda al rovescio riporta in aramaico RB', tale vocabolo è utilizzato anche in altre lingue semitiche e verosimilmente risale al sumerico REBUTUM che significa appunto quarto. Proprio per favorire la circolazione e l'accettazione di tale monete poco appetibili rispetto all'argento, ne fu impresso sopra il valore, inoltre per rafforzarne la validità, nelle unità e nelle mezze unità, furono incise anche delle contromarche con H o HR in monogramma che rappresentavano il nome del re Areta. Quarto di sela' peso 2,62 15 mm. In legenda nel rovescio : R (B) '2 punti
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Ma la cosa più importante (in conformità anche con lo spirito del forum) non è tanto chi da l'informazione o magari l'informazione stessa, piuttosto è condividere. Quindi qualunque contributo, per me, anche se forse sovrabbondante, è da apprezzare.2 punti
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Ciao @stemar00 vedo che non è molto che frequenti il forum, quindi spero di farti cosa gradita allegandoti questo lavoro. https://numismatica-italiana.lamoneta.it/docs/ducato-veneziano.pdf Devo anche comunicarti che stando ai diari scritti da Ludovico Manin, ormai deposto dalla sua carica essendo cessata la "Serenissima", la zecca continuò a battere zecchini che venivano acquistati dai mercanti e che servivano per pagare merci all'estero, dove questa moneta era ancora richiesta ed apprezzata saluti luciano2 punti
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Si, esergo MNS per Nicomedia, l’unica zecca in cui troviamo la legenda PROVIDENTIAE CAES• (al posto della solita legenda PROVIDENTIAE CAESS) RIC 127: https://www.nummus-bible-database.com/monnaie-57780.htm2 punti
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un esemplare della Lira nella rara variante senza le foglie di edera - in migliore conservazione Inoltre una bolla del doge Cristoforo Moro a Domenico Mauroceno (Morosini): Istruzioni, o codice di comportamento, del doge Cristoforo Moro (doge dal 1462) a Domenico Morosini, incaricato di recarsi a Brescia in qualità di Camerario della Serenissima. Brescia, dal 1426, era sotto il controllo della Serenissima, e la Repubblica per esercitare il controllo inviò in città due Rettori: il Podestà, con potere politico a nome del Doge e del Senato, e il Capitano di Giustizia, giudice e comandante della Polizia e della guarnigione. Ogni Rettore, recandosi nella sede da gestire, portava con sé la Commissio, o codice di comportamento (ne è un esempio il documento qui presentato), che serviva per normare le varie incombenze.2 punti
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Mi hai anticipato,ma posto comunque il link affinchè possa esserci qualche altra notizia in merito: https://www.virgilio.it/video/tesoro-perduto-anthony-jaczewicz-178351 Salutoni odjob1 punto
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Non c'è niente da fare.. l' archeologia l' hanno proprio inventata i tedeschi. È rimarchevole il fatto che nella maggioranza delle foto siano rappresentati il "dritto"e il "rovescio" del reperto ,neanche fossero monete . .1 punto
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ti rispondo io, poiché alcune monete con doppio full brockage sono state postate in gruppi fb e discusse anche sul gruppo del nostro @andrea78ts, tali monete sono frutto della manomissione o monete sandwich, si prendono due monete buone e si schiacciano su un tondello infilato tra le due adatto allo scopo, lo stesso Andrea citato a causa del suo articolo sul suo sito, ha specificato che il full brockage o solo il brockage parziale è possibile solo per un lato della moneta, una doppia battitura sana full brockage o solo brockage semplicemente non esiste ed è frutto della manomissione esterna. A questo titolo cito una moneta simile alla tua periziata da una nota casa numismatica, di cui non dico il nome per non alimentare polemiche o male interpretazioni delle mie parole che non sono contro di essa, che aveva periziato un doppio full brockage, come manomissione postuma alla coniazione, inedita anche sull'Attardi che menziona cose simili a pagina 298, un po' tirata per i capelli , secondo me, in quanto difficile da capire, se non impossibile, se la manomissione sia coeva o più tarda. Il dramma è che il compratore, che l'ha presa da un noto sito di Aste on line, non ha minimamente capito quello che stava comprando, che i cartellini delle perizie bisogna leggerli e bene, come in questo caso ci era scritto tutto e chiaro, come ripeto un po' forzata la questione, come fai a dire quando è stata manomessa una moneta di più di 100 anni fa? Spero di esserti stato di Aiuto1 punto
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Ciondolo di Agata di forma irregolare contornato da metallo placcato oro 24K Dimensioni 5x2,7 cm; peso 8,7 g. apollonia1 punto
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Dire bella è assai riduttivo, è magnifica, anche se della mia gloriosa Repubblica in quel tempo restava solo la zecca. Ho una piccolissima collezione di monete genovesi, ma in un vassoio a parte ho aggiunto tondelli coniati dalla "mia" zecca, un soldo coniato sotto VE I e argenti di Carlo Felice, Carlo Alberto e VE II. Chi è nato all'ombra della Lanterna rimpiange la perduta sovranità ma è sempre orgoglioso dei suoi natali, anche se opera all'ombra della Mole.1 punto
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Buongiorno. Amerei avera qualque informazione a proposito di questa croce di bronzo, alta di mm.52 con l'appiccagnolo. Grazie a voi.1 punto
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Annullo di partenza tondo riquadrato di Roma ferrovia del 8.8.1900 (6 di sera), su 10c carmino Umberto I emissione del 1896, francobollo difettoso angolo in basso a dx. Quando manca un pezzettino di francobollo in questo modo, si può anche pensare ad un riuso fraudolento di un francobollo parzialmente annullato, togliendo appunto l' angolino annullato di proposito. In perfetta tariffa estero per l' Aia Olanda. Annullo di arrivo doppio cerchio con datario di sGravenhage (vecchio nome per la città dell' Aia) del 11 agosto 1900. Timbrino rettangolare con A119 identificativo del portalettere olandese credo..? Cartolina con immagine del Re Umberto I in cornice nera funebre, infatti la nostra cartolina inizia il suo viaggio dieci giorni dopo l' assassinio del Re a Monza. La cartolina è molto bella nella sua tristezza, e' una cartolina ricordo listata a lutto, STORIA in tutti i sensi.1 punto
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Non penso sia questione di fidarsi o meno. E neanche di porre in dubbio la professionalità di Numismatica Picena, operatore serio e affidabile dal quale io stesso ho più volte acquistato. Ma le osservazioni che sono emerse dalla visione di queste foto, non adeguate peraltro ne’ le prime ne’ le seconde, mi sembra che ci facciano propendere per una classificazione di mezzo punto sotto lo SPL.1 punto
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Lo hanno fatto in realtà, per aumentare lo spirito di immaginazione.1 punto
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Salve, condivido immagini di una cartolina ritrovata in un accumulo viaggiata in Belgio e chiedo ai più esperti maggiori informazioni. Ringrazio in anticipo1 punto
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Ciao a tutti Ho appena preso un bel sesino di Pietro Loredan da un famoso negozio fiorentino. Sorpresa molto gradita...ha pure un vecchio cartellino tondo scritto a mano che riporta: Signorelli V 1955 lotto 663 (200). Credo si tratti dell'Asta Santamaria del 21/03/1955 collezione Professor Angelo Signorelli parte V, ma non sono in possesso del catalogo. Qualcuno ha per caso il catalogo per verificare se il lotto 663 è un sesino del peso di 1,58 gr.? grazie in anticipo1 punto
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Si e' una marca da bollo prima emissione per "L' Internal Revenue" del 1864. Con l' effigie di George Washington. E' un pezzo di storia americana, la marca e quotata. Avevi ragione a pensare ad un francobollo , infatti esistono francobolli simili a questa marca emessi in quel periodo , furono usati gli stessi clichet per l' effige, e apportate varianti solo per le scritte.1 punto
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Queste sono belle foto che tutti gradiscono. E' una busta primo giorno per qualche programma spaziale sovietico. Non ho tradotto nulla pertanto non posso essere più preciso. Il francobollo è ovviamente un'emissione del 16.12.1988 da un rublo, la soprastampa dice: Satelliti in orbita terrestre - Posta spaziale. Puramente filatelica, indirizzata al famoso commerciante filatelico Alberto Bolaffi. E' possibile che questo tipo di buste non abbiano neanche viaggiato realmente.1 punto
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Lo stile del ritratto rimanda a Tetrico I con vaghe reminiscenze di Claudio II per la tipologia di resa del busto. Il rovescio è illeggibile almeno da foto. La leggenda è strana e vedere GALLIENV è forse azzardato. Quella che leggi come Z io la leggo come una C (che sarebbe vista la posizione una derivazione della G di AVG). IMP non riesco a vederlo, vedo invece una sorta di \ / \ / quindi una derivazione da IM(P). Un rovescio di Gallieno potrebbe fare pensare a una legenda derivata da Gallieno così invece non mi sbilancerei e la classificherei come: "Imitativa (Tetrico?) con al dritto legenda fortemente degenerata e caratteri disposti casualmente. Rovescio non identificabile".1 punto
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In perfetta tariffa come cartolina illustrata, affrancata con lire 15 del 1959 per l'inaugurazione di un monumento a Byron a Roma. Annullo di partenza di Noicattaro (Bari) non nitido, ma sicuramente successivo al 21.4.1959 data dell' emissione del francobollo. Una bella testimonianza di quegli anni. Non trovavo il francobollo perché pensavo al periodo Regno.1 punto
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E' con grande piacere che annuncio che un denario di Claudio si è incorporato alla collezione. Sono stato quasi tre anni a cercarlo e tutti quelli proposti prima o non avevano la documentazione o non rientravano pienamente nel mio tipo di collezione. Roma (50-54 d.C.). A/ testa laureata a dx.; TI CLAVD CAESAR AVG GERM P M TRIB POT P P. R/ Busto di Agrippina Maggiore drappeggiato e con corona di spine a dx.; AGRIPPINAE AVGVSTAE. PESO: 3,36 g. MISURE: 19,4 mm. RIC-81. Prima di questo denario avevo preso in considerazione un denario con una patina molto diversa la cui qualità faceva un pò a desiderare. Poi mi avevano offerto un cistoforo, quello con al rovescio il tempio, moneta bellissima ma che per tipologia è molto diversa ai denari e in ultimo, mi avevano offerto a 2500 euro una moneta praticamente FDC, senza documenti che ho preferito lasciar passare sia per il prezzo, sia perché mi è sembrata essere una copia (vedi questa discussione:1 punto
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Il 2 ottobre 1935 l’Italia dichiara guerra all’Etiopia; il Duce, dal balcone di Palazzo Venezia, annuncia agli italiani che è giunto finalmente il momento di conquistarsi “un posto al sole”. Ed è così, senza un’esplicita dichiarazione di guerra, che nella notte tra il 2 e il 3 ottobre le truppe italiane, al comando del generale De Bono, passano il confine dell’Eritrea, già nostra colonia, ed entrano in territorio etiope. Dell'Etiopia, in realtà, ignoravamo quasi tutto: ordinamento interno, usi, costumi, persino il numero degli abitanti. Nel maggio 1935, quando già erano evidenti le intenzioni aggressive dell'Italia, i primi giornalisti europei cominciarono ad arrivare ad Addis Abeba. La città che li accolse, il cui nome in amarico significa Nuovo Fiore, era inospitale, caotica, sporca, polverosa, piena di lebbrosi, di eunuchi, di schiavi e di sciarmutte contava, forse, 150.000 abitanti, anche se nessuno si era mai dato la pena di contarli. Come "posto al sole" forse si poteva scegliere di meglio, ma tant'è; gran parte dell'Africa era, già dall'ottocento, sotto il dominio inglese e francese, e l'Italia, arrivata buon ultima al banchetto coloniale, quando ormai il colonialismo cominciava a mostrare le prime crepe, dovette accontentarsi di quanto era rimasto, attirandosi tra l'altro le ire degli altri paesi europei, che applicarono sanzioni economiche il cui unico effetto fu quello di rafforzare il regime E così, al suono di orecchiabili canzonette (la più famosa Faccetta nera) le nostre truppe si imbarcarono per l'Africa Orientale, salutando mamme, mogli e fidanzate. petronius1 punto
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Grazie alteras per questa integrazione storica, niente affatto OT. Aggiungo che Graziani si era già distinto nell'uso dei gas, sia nella guerra d'Etiopia che in Libia, altro territorio che, contrariamente a quanto raccontato dalla propaganda di regime, non fu mai pienamente controllato dagli italiani. E visto che hai citato lo storico Angelo Del Boca, consiglio a chi voglia approfondire i (cattivi) comportamenti degli italiani in guerra "Italiani, brava gente?" un libro che, come dice chiaramente il titolo, sfata i molti luoghi comuni, ancora diffusi, sull'atteggiamento fondamentalmente bonario del soldato italiano "che porta, costretto, la morte, e non vorrebbe portar che la vita" (Giovanni Pascoli, sulla guerra di Libia del 1912 petronius1 punto
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A ritornare fu invece il Negus, Hailè Selassiè, che il 5 maggio del 1941, esattamente cinque anni dopo Badoglio, rientrava trionfalmente ad Addis Abeba, per essere reinsediato sul trono, dove rimarrà fino al 1974, quando un colpo di stato militare portò al potere il colonnello Menghistu che, secondo voci mai del tutto chiarite, fece torturare e poi uccidere il vecchio imperatore Che però, nei lunghi anni del suo regno dopo la fine della seconda guerra mondiale, aveva continuato ad emettere splendide banconote col suo ritratto, come questo dollaro del 1945 (dal sito di Ron Wise). petronius1 punto
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Il primo obiettivo è Adua, che viene raggiunta il 6 ottobre. All’inizio gli scontri sono rari, anche perché Hailè Selassiè ha preferito concentrare il grosso delle sue truppe nell’interno; il terreno accidentato, senza strade battute, e l’organizzazione approssimativa del nostro esercito rendono però difficile l’avanzata. Da Roma, Mussolini continua ad inviare telegrammi, spazientito per la lentezza delle operazioni: il secondo obiettivo, Macallè, viene raggiunto l’8 novembre, ma i nostri la trovano già abbandonata. Pur se immortalata dalla propaganda di regime, la presa di Macallè è la conquista di un villaggio di nemmeno cinquecento abitanti, con catapecchie dai tetti di paglia e fango. Il 12 novembre, un Mussolini sempre più impaziente, sostituisce De Bono con il maresciallo Badoglio, ma la cosa non dà i risultati sperati, almeno nell’immediato; anzi, il 18 dicembre, nello scontro di Dembeguinà, gli italiani vengono colti di sorpresa e sono costretti a ripiegare. In Italia si comincia a temere che le cose possano finire male, il primo ad essere preoccupato è Mussolini, che decide di ricorrere all’arma chimica su vasta scala: l’uso dei gas rende ancora più squilibrato lo scontro, visto che gli italiani già si avvalevano di una potente arma in più, l’aviazione. Il 15 febbraio 1936 nella battaglia dell’Endertà gli etiopi sono costretti ad una frettolosa ritirata. La battaglia decisiva si svolge il 31 marzo a Mai Ceu, ed è ancora una volta l’aviazione a fare la differenza: la ritirata delle truppe etiopiche avviene in maniera disordinata e il successivo scontro, sul lago Ascianghi, è un vero e proprio massacro. Il 24 aprile inizia la marcia verso la capitale, che nella notte del 2 maggio viene abbandonata da Hailè Selassiè, che fugge in treno a Gibuti e da lì, su un incrociatore inglese, ad Haifa. Il 5 maggio Badoglio telegrafa a Mussolini: “Oggi 5 maggio, alle ore 16, alla testa delle truppe vittoriose, sono entrato in Addis Abeba.” Il 9 maggio il Duce può annunciare ad una folla in delirio “il ritorno dell’Impero sui colli fatali di Roma”: è, probabilmente, il momento di massimo consenso per il fascismo. Vittorio Emanuele III è proclamato Re Imperatore e per celebrare l’avvenimento viene coniata (dal 1936 al 1943) la serie di monete divisionali “Impero”. petronius1 punto
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La "Winterhilfswerk des Deutschen Volkes", letteralmente "Organizzazione per l'assistenza sociale invernale del popolo tedesco" iniziò ad operare nel 1933 per aiutare gli indigenti; all'inizio i beneficiari furono soprattutto i disoccupati della Grande Depressione, più tardi servì per i rifugiati ed altre vittime civili della guerra. L'organizzazione raggiunse dimensioni enormi, e si calcola che nel 1937 almeno 10 milioni di persone abbiano ricevuto assistenza. In cosa consisteva questa assistenza? una volta stabilito che una persona ne aveva diritto per le sue precarie condizioni economiche, venivano emessi buoni cartacei (wertschein = buono per) nominativi e con data di scadenza; i buoni erano spendibili come normale moneta presso i commercianti, per specifici beni e servizi essenziali quali alimentari, abbigliamento, riscaldamento; il commerciante siglava il retro del biglietto (di solito con un timbro) e poteva cambiarlo in banca, come un assegno. Questi buoni, pur non essendo catalogabili a tutti gli effetti come cartamoneta, fanno comunque parte di quell'immenso universo di moneta succedanea (notgeld, gettoni, miniassegni) ancora in parte inesplorato, e che può a buon diritto trovare ospitalità in questa sezione del forum ;) In allegato un buono da 1 marco. petronius :)1 punto
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Dallo scoppio della guerra al gennaio 1940 il nome fu cambiato in "Kriegswinterhilfswerk" Organizzazione per gli aiuti di guerra, per poi tornare alla vecchia denominazione. Il sistema fu esteso anche alle zone occupate e annesse: sono note emissioni per il Belgio, l'Olanda, la Polonia. Sotto il retro del biglietto da 50 Rpf, con il quale, purtroppo, termina la mia collezione :( Ma ho ancora qualcosa da mostrarvi....non andate via :D petronius B)1 punto
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Prima ancora i tedeschi avevano fatto stampare cartamoneta e moneta metallica per il ghetto di Lodz, in Polonia. Ce ne dà testimonianza Primo Levi, in questa discussione che avevo inserito per la Giornata della Memoria dello scorso anno. Il ghetto di Lodz ciao. petronius :)1 punto
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Originariamente si ritenne che fossero sopravvissute alla guerra non più di 200-300 serie (una serie completa è composta dai biglietti da 1-2-5-10-20-50 e 100 kronen) ed erano molto ricercate. Nel 1973 furono vendute in asta a Londra 941 serie complete e oltre 9.000 biglietti sciolti, nei valori fino a 50 kronen; poco dopo, un bulldozer americano, che stava distruggendo gli ultimi resti delle strutture del ghetto, rinvenne una cassa piena di biglietti, che finirono anche questi sul mercato numismatico. Il confronto tra i biglietti sopravvissuti e quelli rinvenuti negli anni ’70 dimostra che sono tutti originali e, di conseguenza, dopo i ritrovamenti, il prezzo è sensibilmente diminuito. Attualmente la serie completa può essere acquistata, a seconda della conservazione, tra i 40 e i 60 euro. petronius. 27 gennaio 2006 Giornata della Memoria1 punto
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Prendo spunto dal bel film trasmesso da raiuno per parlare dei biglietti a corso legale per le Isole Ionie, emessi dall'Italia durante l'occupazione di questi territori, mi sembra un buon modo di raccontare la storia attraverso la numismatica Le isole ionie (Cefalonia, Cerigo, Corfù, Itaca, Leucasa, Paxo, Zante) furono occupate dagli italiani nella primavera del 1941, e Mussolini volle a tutti costi emettere una moneta specifica per queste isole; il duce dava al controllo della circolazione monetaria un'importanza non tanto finanziaria, quanto politica, perchè essa avrebbe permesso di rinsaldare quei vincoli che le isole avevano intrattenuto per secoli prima con Venezia, poi con l'Italia. Le autorità italiane avrebbero voluto istituire la dracma ionica fin dal giugno 1941, ma solo l'intervento personale di Mussolini presso Hitler permise, nella primavera del 1942, la realizzazione del progetto. Il primo taglio, il più basso, è quello da una dracma ciao. petronius1 punto
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