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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/18/24 in tutte le aree

  1. Ciao, Prima di tutto partirei dal chiarire un aspetto fondamentale: quello che tutti chiamano "perizia" in realtà non è altro che un semplice parere di conservazione. Questo è palesemente intuibile, tra l'altro, vista l'essenzialità di quanto riporta il cartellino. Una periza è ben più complessa, approfondita e completa sia dal punto di vista tecnico / bibliografico che, soprattutto, valutativo; questi aspetti vengono infatti tralasciati nella comunissima "imbullettatura con sigilli", che, al massimo, contiene delle notazioni molto essenziali (tralasciamo quando viene riportata la dicitura eccezionale senza riportare alcuna motivazione, o quando viene riportata la rarità). Va da se quindi che aprire queste bustine lascia un po il tempo che trova se si parla di monete comunissime, e in conservazione modesta (faccio un esempio: un due lire quadriga briosa). Per monete di un certo pregio il discorso dell'imbullettatura è ancora più delicato. Certamente non è il modo migliore per conservarle e tantomeno valorizzarle. La certificazione migliore in questi casi è una certificazione fotografica, che ne attesti prima di tutto l'autenticità, e ne certifichi poi la valutazione attraverso un’analisi più approfondita. In questo modo sei libero dalla plastica (specialmente se la moneta è stata lavata e successivamente chiusa nella bustina; non c'è cosa più nociva che si possa fare!), e al contempo hai una perizia tecnica che la valorizza. Io ad esempio feci fare da Tevere una certificazione fotografica di un Littore (comunque sempre molto scarna) che lui chiuse come eccezionale. In questo caso si parla di una moneta di un certo costo e di un certo pregio, che venne valorizzata da rinomato Professionista. Ti allego un esempio di perizie che eseguo. Non sono certo Tevere, ma mi sforzo di inserire quante più nozioni possibili ai fini della valutazione. Ovviamente la perizia diventa più tecnica e approfondita in base alla tipologia monetale in questione (se monete preunitarie o coniate a martello). Mi voglio un attimo soffermare sull'aspetto della conservazione nel tempo. La moneta non è fatta per stare nella plastica (con questo non voglio assolutamente dire che devono essere aperte; ognuno sceglie come conservare le proprie monete e non sono certo io a dire quello che il collezionista dovrebbe fare). Però è oggettivo che il modo migliore per conservarle sia, parlo soprattutto per quelle in argento, un bel monetiere in legno e velluto. In questi contesti le monete possono sviluppare patine davvero spettacolari, che in questo caso certamente valorizzano la moneta nel tempo (ti allego un esempio di uno scudo cinquantenario, mai lavato, che nel corso dei decenni ha sviluppato una patina di assoluta bellezza). Se la moneta non è mai stata lavata, il monetiere ne valorizza enormemente l'appeal.
    8 punti
  2. Ed eccovi la ben più rara, nobile e ricercata cugina torinese in raccolta. Questa in stato di grazia, difficile batterla quanto a lustro, rilievi, e patina. Qui il FDC MS 64 e’ pieno e ben certificato dalla casa d’aste. Io di migliori con questo bisbetico millesimo non ne conosco.
    4 punti
  3. ...adesso non mi resta che cercare una bella 12 torri
    4 punti
  4. Ciao @LightHere71 Non è romana. Forse un follaro di Ruggero II:
    4 punti
  5. Ecco una "monetina" esitata nell'ultima Nomisma Aste (N. 7) "Collezione Benatti", lotto 1605. Un'umile muraiola da 2 baiocchi, tuttavia molto rara (R2 o superiore) e nella massima conservazione. E' l'unica apparsa in asta negli ultimi 30 anni. L'anno 1787 è presente nella Collezione reale di Palazzo Massimo in conservazione BB e proviene dalla stessa coppia di conii di questo esemplare (vedi la frattura di conio dietro la nuca del pontefice) con pedigree asta Ratto, novembre 1960, lotto 381. Il MIR la classifica al n. 2844/8 e la considera comune, sbagliando il grado di rarità: tutte le muraiole degli anni 1785-1788 sono rare. Sotto riporto dati inediti desunti dall'Archivio di Stato di Bologna; ricordo tuttavia che una moneta coniata in un determinato anno non necessariamente riportava quel millesimo (era possibile anche uno antecedente per riutilizzo dei conii, non sempre indicati nei registri). Interessante osservare che le muraiole da 2 con millesimo 1796 (le più comuni) furono coniate esclusivamente durante il periodo napoleonico (fino al 1807). Infine viene riportata una coniazione anche con data1782 senza che siano noti esemplari di tale millesimo. 1778 1779 1784 1785 1786 1787 1788 1789 Muraiole da 2 147.060 12.610 41.730 33.880 17.320 37.420 23.980 100.870 1790 1791 1792 1793 1794 1795 1796 Muraiole da 2 54.890 69.860 41.990 71.080 41.440 98.450 98.268
    3 punti
  6. Si potrebbe sicuramente dire che ho una leggera ossessione per queste monete irlandesi. Dopo anni ho finalmente completato la serie del 1928, anche grazie allo sprono che ricevo ogni giorno da questo forum a cercare, studiare e approfondire. Queste sono ufficialmente le prime monete coniate dall'Irlanda libera. Non del tutto libera, visto che nel 1928 era ancora un dominion britannico. L'indipendenza sarebbe arrivata nel 1937, quando passò da "Stato Libero d'Irlanda" (che potete leggere scritto sul dritto) a "Irlanda". Queste monete sono dette "serie del cortile" e raffigurano gli animali alla base dell'economia irlandese: - farthing: beccaccia (bronzo) - half penny: maiale con maialini (bronzo) - penny: gallina con pulcini (bronzo) - 3 pence: coniglio (nickel) - 6 pence: levriero irlandese (nickel) - 1 scellino: toro (argento .750, rame .250) - 2 scellini: salmone (argento .750, rame .250) - 2 scellini e mezzo: cavallo (argento .750, rame .250) Il design è di Percy Metcalfe, un inglese. Il concorso per decidere il design di queste monete non ebbe storia facile. Furono stabilite alcune regole: - scritte in gaelico - arpa al centro - raffigurazioni di animali (sembra che il comitato si ispirò ad alcune monete greche). Parteciparono solo 7 artisti e Metcalfe fu l'unico a sorprendere la giuria (capitana dal poeta e senatore Yeats) con un lavoro ben fatto. Le monete furono esposte, prima dell'approvazione, alla Dublin Metropolitan School of Art. Dagli ambienti più reazionari arrivarono critiche feroci, per via del fatto che gli animali fossero lo stereotipo dell'irlandese povero e provinciale. Maud Gonne (che aveva una relazione con Yeats) disse "progettata da un inglese, coniata in Inghilterra, rappresentativa dei valori inglesi, pagata dal popolo irlandese". Dal momento che ho completato la serie, potete tirare un respiro di sollievo 😂 Grazie per l'attenzione, in ogni caso.
    3 punti
  7. Questo è facile! 20 Pfennig 1921 - 641 000 50 Pfennig 1920 - 4 200 / 1921 - 493 000 1 Mark 1921 - 546 000 2 Mark 1920 - 4 200 / 1921 - 576 000 ========== 5 Mark 1920 - 75 000 / 1921 - 72 000 10 Mark 1920 - 75 000 / 1921 - 74 000 20 Mark 1920 - 5 000 / 1921 - 67 000 Con un decreto del 31 dicembre 1920, solo i pezzi del 1921 furono ammessi come monete di emergenza. Tutti i pezzi del 1920 e i quelli da 5, 10 e 20 marchi del 1920 e 1921 non furono ufficializzati e acquistarono solo un valore collezionistico. E questo chiarisce perchè i valori bassi sono i più economici e facili da reperire. Questo un po' di meno Allora: i falsi esistono - punto. Il ministero sassone dichiarò a priori: "Non c'è rischio di contraffazione. La riproduzione sarebbe troppo difficile e costosa. Sarebbe impossibile per terzi produrre una massa simile alla porcellana di Meissen." Le ultime parole famose!😁 Subito dopo la loro comparsa le monete di porcellana, divennero ambiti oggetti da collezione. Nel 1921, la polizia scoprì un laboratorio di falsari. Alcuni dei contraffattori dell'epoca erano dipendenti della manifattura, avevano rubato della pasta di porcellana bianca e marrone, segretamente copiato degli stampi da stampi ufficiali o ricalcando monete originali e avevano poi cotto i tondelli in un forno appositamente procurato. Vennero prodotte non solo le monete d'emergenza della Sassonia, ma anche pezzi di porcellana bianca, che non furono mai messi in circolazione ma erano ricercati dai collezionisti. Riconoscerli? boh... se i tipi di sopra hanno lavorato bene e visto che minimali differenze per queste monete non sono straordinarie, potrebbe essere difficile. Njk
    3 punti
  8. Dei Notgeld tedeschi se ne è già parlato molto, ma questi mi mancavano. Oggi vi presento quattro monete in porcellana prodotte dalla manifattura di Meissen in Sassonia durante la crisi degli anni '20 (del secolo scorso!) (20 pfennig / 1,5g / 19 mmØ / 2,8 mm spessore) A quel tempo scarseggiava la moneta metallica e la materia prima per produrla, così in Germania intorno al 1920 al Ministero delle Finanze del Reich tedesco venne l'idea di emettere moneta di emergenza in ceramica ed iniziò a valutarne la fattibilità. Furono anche realizzate alcune bozze e coniazioni di prova, che però vennero respinte e così non fu introdotta come moneta ufficiale. (50 pfennig / 22 mmØ / 3 mm spessore) Il governo della Sassonia fece tesoro dell'esperienza acquisita sul gres dalla fabbrica di Meissen e così all'inizio del 1921 lo Stato fu il primo a decidere di mettere in circolazione moneta di emergenza. Oltre all'indicazione obbligatoria del valore, dell'anno e dell'origine, il disegnatore mise pure il simbolo della manufattura, le due spade incrociate. (1 marco / 3g / 25 mm Ø / 3 mm spessore) L'artista era Emil Paul Börner e l'incisore un certo Friedrich Wilhelm Hörnlein (uhm... quest'ultimo nome mi sembra di averlo già letto, anche in relazione a medaglie di carestia e kronur islandesi degli anni '30). Börner si dimostrò un maestro dell'arte del rilievo, in grado di realizzare in modo decorativo una creazione artistica anche in spazi minimi. Si racconta che rifiutò la consueta macchina di riduzione, diffusa in zecca. Egli incideva i suoi disegni direttamente nello stampo in gesso, utilizzando l'impegnativa tecnica del taglio in negativo. Il gres Böttger fu scelto come materiale non solo perché era meno suscettibile allo sporco rispetto alla porcellana bianca di bisquit: è resistente all'acqua, ha eccellenti proprietà igieniche ed ha un'elevata resistenza alla rottura. (2 marchi / 3,4g / 28 mm Ø / 3 mm spessore) Ma qui arriva il bello: le monete sono "scodellate" su entrambi i lati, in modo che la parte principale della massa si trovi sul bordo e lo stabilizzi e questa particolarità ha permesso di ottenere un rilievo decisamente alto, che gioca a favore dei dettagli dei motivi. E poi c'era il lato pratico: monete di uguale valore potevano essere disposte senza problemi l'una sull'altra e confezionate in rotoli. C'era anche un vantaggio durante la fasi di produzone: la contrazione durante la cottura doveva essere presa in considerazione e quella del gres era solo dell'8%, contro il 16% della classica porcellana bianca. (e le impurità si vedevano di meno, ma questo lo dico io) L'unica nota triste per la manifattura di Meissen è che, anche se incaricata direttamente dallo Stato sassone, dal suo Ministro delle Finanze, di iniziare a produrre denaro non fu mai, e non è tuttora, considerata una "vera" zecca sassone. Per oggi è tutto, io come al solito mi sono fermato agli esemplari più economici (14€ per tutto quello che avete visto di sopra), se poi "capita" magari poi proseguo la discussione in futuro Servus, Njk ============ Fun fact: le monete di porcellana suscitarono persino un certo interesse internazionale. Anche il Guatemala prese in considerazione l'emissione di queste nuove monete e nel 1922 vennero commissionati dei campioni di pezzi da 2 pesos, che tuttavia non furono emesse. https://www.dhm.de/blog/2024/03/13/aus-naturmaterialien-geld-machen-porzellan-notgeld-aus-sachsen/ Per saperne di più: https://de.wikipedia.org/wiki/Porzellangeld
    2 punti
  9. Ulteriore esemplare: Ulteriore esemplare: Ulteriore esemplare: Ulteriore esemplare: Ulteriore esemplare:
    2 punti
  10. Adesso che l'utente sa che è falsa non fornirà mai ulteriori indicazioni (in genere capita così, speriamo che @Niko25 non sia come quasi tutti gli altri). Per avere i dati bisognerebbe dire: "Fantastico, forse hai trovato un tesoro. Però per esserne certi, dimmi queste cose...". Ovvio che se uno gli dice "È un falso, ti sei fatto fregare..." l'utente, non appassionato di numismatica, è preso da delusione e in genere scappa 😅
    2 punti
  11. Dalla mia collezione. Tuscany(Kingdom of Etruria )、Ludovico I、Francescone(10 Paoli) 1802、NGC MS-61、Dav-150
    2 punti
  12. Voglio postare anche una parte del contenuto per far rivivere il documento nella sua storia:
    2 punti
  13. Ciao Premettendo si giudica da foto, è una bella moneta per me, ma a mio avviso per quel che vedo non è qSPL. Se ti va di farle più accuratamente le foto..... Ciao
    2 punti
  14. Cavaliere è un perito molto scrupoloso, quindi penso non ci siano dubbi sulla conservazione. La moneta è di valore modesto - intorno ai 25 euro a mio parere - quindi non credo che la perizia possa fare gran differenza. Sono monete comuni e che hanno circolato poco per via della guerra e del successivo rapido ritiro, quindi si trovano solitamente anche in buona conservazione, come in questo caso. Il valore dunque è più o meno sempre stato quello. Ciò non toglie che si tratta di monete bellissime.
    2 punti
  15. Postando (si dice così?) monete come questa mi hai fatto innamorare dei talleri (di Pisa). Continua pure, ho tempo per gustare la bellezza.
    2 punti
  16. Allora perché non arricchire questa discussione con un bel piego viaggiato il 30 Giugno 1858 con 2 grana rosa lillaceo ed annullo in cartella:
    2 punti
  17. La moneta non sembra avere più lustro e questo la allontana dallo SPL, in più il D/ presenta varie tacchette ed usura nel volto del re che contribuiscono ad abbassare la conservazione. Rimane , comunque, una moneta piacevole e collezionabile. A mio avviso siamo sul BB. Per confronto posto un esemplare in buona conservazione:
    1 punto
  18. Buonasera, Provo ad immaginare... https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-SVM1C/2 Saluti Alberto
    1 punto
  19. Ha collaborato con Novella Vismara che è autrice di : Monetazione arcaica della Lycia , La collezione Wnsemann-Falghera (di monete pre-dinastiche e dinastiche) Le raffigurazioni degli eroi nella monetazione arcaica della Lycia.
    1 punto
  20. Sul rovescio di questo bronzo, tra Eracle nudo e un’aquila ad ali spiegate su una roccia, è raffigurato Telefo bambino adagiato sul dorso di un cervo sdraiato (Numismatik Naumann 135). Roman Provincial Coins MYSIA. Germe. Septimius Severus (193-211). Medaillon. Neikias, strategos. Obv: AYT KAI Λ CЄΠ CЄOVHPOC ΠЄ. Laureate, draped and cuirassed bust right. Rev: ЄΠ CTP AI NЄIKIOY ΓЄPMHNΩ. Herakles standing right, naked, leaning on club with lion skin; to right, eagle standing left on rock, with wings spread; between, infant Telephos laying on the back of recumbent deer right. SNG Copenhagen -; SNG von Aulock 7226; BMC -; Mionnet II, 270. Telephos was the son of Herakles and Auge, priestess of Athena and daughter of Aleus, king of Tegea in Arcadia. According to one version of the myth, Auge was expelled by the king and sent to Mysia, while Telephos was left in Arcadia and abandoned on Mount Parthenium, where he was suckled by a deer, then found and raised by King Corythus. Once adult, Telephos killed two of his mother's brothers, not knowing them, and, on the advice of the Delphic oracle, went to King Teutrant in Mysia to be purified. When the Greeks, on their first departure for Troy, landed in Mysia, Telephos killed Thersander, son of Polynices, but was wounded by Achilles in the thigh. The wound, after eight years, had still not closed because only he who had caused it would also be able to heal it. Telephos then went to Aulis in search of Achilles and was healed by him after promising to lead the Greeks to Troy. Condition: Very fine, some details tooled. Weight: 26.88 g. Diameter: 38 mm. apollonia
    1 punto
  21. In base a peso ed aspetto generale dovrebbe essere classificabile come denaro bruno pavese e quindi con lega ridotta fra i 430 e i 500/millesimi... quindi mistura. Per avere un'idea sull'inquadramento generale puoi scaricare l'articolo di Limido e Fusconi in collegamento https://www.academia.edu/37482797/Le_monete_di_Pavia_dalla_riforma_monetaria_di_Carlo_Magno_alla_seconda_metà_del_XIII_secolo Le monete emesse da Enrico III sono descritte da pag.65; quelle di Enrico IV, a mio parere paragonabili al tuo esemplare, da pag.67; la breve descrizione dei denari bruni a pag.68. Mario
    1 punto
  22. Questi si che sono contributi da salvare e conservare! Chapeau! 👏🏽👏🏽
    1 punto
  23. Buongiorno. Ognuno ha le proprie idee su questo tema. Tu cerca di farti con il tempo le tue. Se sei un neofita, io ti consiglio di lasciarle nelle bustine. C'è sempre tempo per toglierle. Togliendole dalle bustine fai un piccolo danno economico. E poi, riguardo alla conservazione, dipende da dove le conserveresti dopo: magari sono più sicure nella bustina. Quindi, fino a quando non decidi con una certa sicurezza che le preferisci libere, io ti consiglio di lasciale nella bustina. Io personalmente, colto dal tuo stesso dubbio anni fa, decisi di continuare al lasciarle nelle bustine/slab mentre nel frattempo ci avrei pensato. Bene, dopo anni, la mia decisione è che stanno bene dove sono e non ne ho mai liberata nessuna. Quando acquisto le monete le preferisco libere, ma se non lo sono, le tengo così
    1 punto
  24. di S C Orsoline AR è = discorso lineare Orsoline è il nome assunto da vari istituti religiosi che si ispirano alla regola della Compagnia di s. Orsola, fondata a Brescia nel 1535 da s. Angela Merici (1470-1540), patrona della città di Desenzano del Garda. Oggi, sul lungolago alle sue spalle, ci sarà l’arrivo della tappa a cronometro del Giro d’Italia. Può darsi che la Santa si volti per assistere all’arrivo dei nostri Filippo Ganna e Jonathan Milan, oltre che della maglia rosa Tadej Pogačar apollonia
    1 punto
  25. Ovviamente nessuna risposta. Perché non è roba anche mia o tua, ovviamente. Perché questo materiale, ovviamente è di proprietà di uno Stato di cui non faccio parte e non ho il diritto di sapere. Perché queste cose devono solo saperle i superspecialisti. Noi popolo bue non meritiamo neppure una risposta
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  26. Non costituisce un valore aggiunto ma facilita la vendita. Sarà infatti più agevole cederla via internet o ad un neofita. D'altro canto non è pensabile conservarla in questo modo troppo a lungo. Le monete non auree tendono a rovinarsi con il tempo lasciandole nella plastica. Se vuoi tenerla in collezione conviene liberarla. Buona giornata
    1 punto
  27. Servirebbe più luce per dar conferma a certe cose...
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  28. 1 punto
  29. @Ale75 , grazie davvero,sembra essere proprio lei...non ci sarei mai arrivato!!
    1 punto
  30. + Questi erano i Bundeskassenschein (buoni federali del tesoro) della Germania ovest, mai emessi, stampati nel 1967 in gran numero e nascosti in bunker segreti. In caso d'invasione sovietica dovevano sostituire il marco tedesco ordinario che sarebbe stato messo fuori corso per evitare l'accumulo di valuta pregiata nei territori occupati. Stessa cosa era stata pensata anni prima per Berlino ovest: https://www.bundesbank.de/en/bundesbank/art-and-numismatics/coin-and-banknote-collection/pictures-archive/banknotes-of-the-bbk-ii-series-for-western-germany-616538
    1 punto
  31. Tranquilla, rimedieremo sulla prossima serie 🤪
    1 punto
  32. Buonasera a tutti... Pur avendo cercato di rispettare la mia iniziale scelta di dedicarmi alla collezione periodo per periodo e solo per le monete (Regno, in particolare V. Em. II), più forte di me è stata la volontà di intraprendere contamporaneamente altri periodi del Regno ed anche altre forme di collezionismo (come vi sto per raccontare), tra cui appunto (essendo in questa sezione...) la notafilia (spero sia il nome giusto). Arrivando al sodo di questa discussione, mi è capitato di passare da un mercatino di antiquariato recentemente, visitando la Germania... e tra le bancarelle ve ne era una molto organizzata e che esponeva monete, medaglie e banconote mondiali. Iniziai a sfogliare le pagine di raccoglitori di monete ma non vi trovai nulla di interessante (forse avendo dato un'occhiata troppo frettolosa) e notando la faccia un pò infastidita del commerciante, probabilmente per il disordine che avevo messo sulla sua immacolata bancarella, passai ai raccoglitori della cartamoneta mentre egli sitemava il mio disordine... sfogliandoli, ciò che mi colpì subito furono le banconote con cifre stratosferiche legate al periodo dell'iperinflazione... ma arrivato ad una delle tante pagine di quei colmi raccoglitori, vidi Lei... la 2000 Lire Marconi, la banconote protagonista dei miei sogni sin da quando avevo ben 8 anni, molto prima di aver abbandonato l'interesse per la cartamoneta Italiana (ma mai presa al tempo forse perchè non ve ne fu mai occasione)... chiesi subito quanto costasse, pagai e me la tenni con gran cura in mano fino ad essere arrivato in casa dei miei zii (dove ho trascorso i miei giorni di vacanza). E sono qui contento oggi (dopo circa un mese di unione con la mia consorte😜) per farvi vedere il motivo del ritorno del mio interesse per la cartamoneta...
    1 punto
  33. Ciao Rocco, confermo. Tra l'altro, proprio sul forum, ben dodici anni fa, fece la sua comparsa la 1833 con 11 torri... Una terza è stata battuta di recente dalla Numismatica Scaligera (ex collezione Mirabella) Saluti
    1 punto
  34. Dalle foto si vede che la moneta è in alta conservazione ma per il grado non mi posso esprimere, non essendo un esperto. Per quanto riguarda il fatto se la perizia da un valore aggiunto, direi di si e non solo economico. La perizia da la certezza che la moneta sia autentica e che abbia un determinato grado di conservazione. Per quanto riguarda il prezzo non saprei dirti, aspettiamo il parere di chi ne sa di più.
    1 punto
  35. Geòde. È la cavità interna ad una roccia ignea di forma tendenzialmente sferica, rivestita di cristalli che si formano da masse di magma per lento raffreddamento. Diametro c. 5,5 cm; peso c. 104 g. All’interno del geode vi sono aggruppamenti di cristalli (es. di agata, di ametista, di quarzo) impiantati sulla parete. apollonia
    1 punto
  36. Ci sarebbe ancora da risolvere il titts-quiz, nel frattempo un biglietto della Camera di commercio francese (vedi anche post 261), nel periodo 1919-1920 di tipi diversi ne ha sfornati a centinaia.
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  37. Buonasera,In altre parole, in Francia, Italia ecc. le monete vengono coniate con gli assi "alla francese", cioè le due facce sono sfalsate di 180°(↑↓), mentre in Germania vengono coniate con gli assi alla tedesca, con le facce non sfalsate(↑↑).
    1 punto
  38. Buongiorno a tutti. Condivido un altro 10 paoli del 1797, la variante più comune per questa tipologia. Difficile però reperirla in alta conservazione, solitamente la si trova dal bb in giù ed è quasi sempre afflitta da debolezze e schiacciature. Questo esemplare va a sostituire un qbb che avevo in collezione. Mi piace molto, per dettagli, rilievi e patina! Non ricordo la fonte, ma questa variante viene anche chiamata "madonna della pioggia" proprio perché se in alta conservazione sotto la nube si notano degli esuberi che sembrano, ma non sono, gocce di pioggia. Ecco le foto. Un caro saluto. P.s. da notare, rispetto alla variante del primo post, oltre agli edifici differenti, la dimensione dei caratteri in LIBERTAS
    1 punto
  39. Salve ,forse trovata e con la Sicilia non c entra niente 😁 É un fals del sultanato di Mogadiscio (Somalia) https://en.numista.com/catalogue/pieces180632.html
    1 punto
  40. Buonasera Forumisti la serie dei mezzi scudi di Vittorio Amedeo III è una serie lunga vent’anni e secondo il mio modesto parere, decisamente affascinante. Mentre il massimale maggiore è veramente difficile da reperire, soprattutto in elevata qualità (e’ di fatto un monotipo, si conosce infatti solo la data 1773, anche se viene citato da alcuni autori anche il millesimo 1776, ma mai apparso e probabilmente inesistente), il mezzo scudo è molto più facile da trovarsi, in particolare per le annate più comuni. Lo scudo invece è rarissimo (R3), molto probabilmente perché l’elevato valore nominale dell’epoca ne fece un esperimento non riuscito se destinato alla circolazione. Dei mezzi scudi posseggo cinque millesimi in collezione ed è molto interessante notare come l’iconografia in vent’anni non sia mai cambiata ed è molto connotata nel periodo storico in cui ha circolato, evocando immagini decisamente settecentesche, sia nel profilo del regnante (capigliatura e abbigliamento) al diritto che nello stemma sabaudo al rovescio. Come per tutti i Savoia antichi reperire la massima conservazione di questa monetazione e’ estremamente difficile. Da tempo in collezione, presento stasera a Voi un esemplare del primissimo anno di coniazione, il 1773, in elevata qualità (periziata FDC) e con attraente patina riposata da monetiere. Personalmente non ho mai visto esemplari superiori a questo, tanto è vero che la giudico R3 e non R2 come tutti i cataloghi proprio per la conservazione. Grazie dell’attenzione e un affettuoso saluto a tutti
    1 punto
  41. purtroppo è cosi - ma è normale a meno di evidenti malversazioni è difficile poter escludere a priori un operatore il mercato non è un club di filantropi - il Collezionista deve imparare a difendersi da solo riconoscendo chi è bravo e fidato e chi non lo è
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  42. Bravo! 30 anni fa si tenevano aste con rinfreschi, affitto sale hostess etc. I volumi erano molto piu bassi di realizzo idem ( nessun dubbio che l’apprezzamento di valore delle monete buone - in media - ha superato di gran lunga la perdita di potere d’acquisto nel tempo) e le commissioni allora erano il 15% o anche meno … oggi con internet si dimezzano i costi ( non ne parliamo per le aste solo via elettronica) di cataloghi stampati ne bastano molto meno e i rinfreschi sono comunque rari.. come la mettiamo? 😁
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  43. Con quei difetti non è di certo in FDC ! (fior di ceramica)
    1 punto
  44. Ciao Partecipo col mio. Un bel materiale...gres porcellanato😁
    1 punto
  45. Non volevo ne offendere ne usare nessuno, sono stato per anni proprietario e attivo moderatore di un forum di elettronica molto frequentato e quindi conosco il valore di queste realtà, pensavo solo che la moneta una volta periziata "congelasse" il proprio valore basandosi sul catalogo, ma evidentemente non è così. Quindi visto che ho imparato una cosa nuova, proprio grazie a questo forum, appena possibile farò le foto e mi darete una vostra valutazione 😉
    1 punto
  46. 1 punto
  47. Direi comportamento ineccepibile, considerato che le monete sono state perse e non le puoi avere ti concedono un 10% di sconto alla prossima asta. Non specificano su cosa applicano il 10%, ma considerato che il prezzo di aggiudicazione dovrebbe essere di pertinenza del venditore, immagino il 10% di sconto sia solo sui diritti..
    1 punto
  48. Dal cellulare è venuta storta...la ripropongo con una pubblica coniata:
    1 punto
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