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  1. caravelle82

    caravelle82

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/21/24 in tutte le aree

  1. Prediligi sempre luce naturale, senza ombre. I miei sono sempre metodi amatoriali e facili, per questo li propongo. Prova😉
    3 punti
  2. Buonasera @tiziano.goffi,partiamo dalla seconda poichè la prima è davvero messa molto male. A parer mio non si tratta di una moneta cinese ma di una moneta di Nagasaki. Il clan Tokugawa, per commerciare con la Cina, la Compagnia delle Indie Orientali e tutta la regione del sud-est asiatico, creò una base logistica nella città di Nagasaki. Dato che tutti gli altri porti erano praticamente chiusi al commercio estero, Nagasaki divenne rapidamente un hub importantissimo per i commerci con Asia e Europa durante tutto il periodo Tokugawa. In questi commerci un grande ruolo lo ebbe il traffico di argento e rame (estratto dalle miniere giapponesi) e dal 1659 al 1685, proprio a Nagasaki, furono prodotte (per fusione) una grande quantità di monete di rame destinate all'esportazione. La produzione di queste monete era basata sulle monete cinesi della dinastia Song... ma differivano per la tipologia di scrittura: mentre le monete Song cinesi usavano la scrittura "sigillare" e "semicorsiva", quelle di Nagasaki usavano quella formale ( kaishou ) . Posto due esempi. Da notare che le monete di Nagasaki, pur avendo la medesima leggenda e lo stesso sito produttivo, sono state prodotte con una enorme varietà di forme e dimensioni dei caratteri. La scritta recita: Genpou Tsuuhou (giapponese) o Yuan Feng Tong Bao (cinese) Come sempre ci tengo a precisare che, data la mia enorme ignoranza, posso aver preso una colossale cantonata... quindi mi scuso in anticipo per eventuali errori e chiedo cortesemente a @caravelle82, @Kojiki e @Xenon97, di correggermi.
    3 punti
  3. Taglio:20 cent Nazione: Grecia Anno: 2023 Tiratura: 39.000.000 Condizioni: AUNC Città: Atene - GRECIA Taglio: 2 € Commemorativo Nazione: Lituania Anno: 2023 Tiratura: 495.000 Condizioni: AUNC Città: Atene - GRECIA Note: Commemorativo - Fiore dell'Ucraina Taglio: 2 € Commemorativo Nazione: Grecia Anno: 2022 Tiratura: 1.000.000 Condizioni: AUNC Città: Atene - GRECIA Note: Commemorativo - 200esimo Anniversario Costituzione
    3 punti
  4. Questa è l'Italia di "oggi". Una marea di presuntuosi ignoranti che pensano solo al vile denaro dove una cosa del genere dovrebbe essere ritirata dalle vendite......perchè? Se tanto mi da tanto pensate che schifo di vino può essere.........🙏🏼
    2 punti
  5. Taglio: 2 € Commemorativo Nazione: Estonia Anno: 2021 Tiratura: 1.000.000 Condizioni: AUNC Città: Cinisello Balsamo Note: Commemorativo Canis Lupus
    2 punti
  6. [Pas de sujet] (14).zip
    2 punti
  7. Buonasera, riprendo l’interessante discussione con un mio esemplare. Edo Period (1603-1868). 100 Mon, Tempo Tsu Ho. Domenico
    2 punti
  8. Venerdì 24 maggio 2024 ore 14,40 a Verona sarà premiato il Circolo Numismatico Ligure Corrado Astengo con una targa per la diffusione della cultura numismatica, Premio che da anni viene organizzato dall’Accademia Italiana di Studi Numismatica a favore di virtuose realtà culturali del nostro Paese. La premiazione avverrà allo stand dell’editore Alberto D’Andrea, nuovo Presidente di AISN con la partecipazione di esponenti del circolo ligure. Sarò’ presente a Verona per l’occasione e per questo importante riconoscimento da consegnare.
    1 punto
  9. Buonasera, recentemente in asta, ma in lotto multiplo. Mezzo Carlino Filippo III, sigla G/IAF sotto il collo. Esemplare mai apparso
    1 punto
  10. Se me la vendi ad 1€ compresa spedizione ,la compro io
    1 punto
  11. Credo che sia stata utilizzata in modo improprio in sostituzione di una tassa fissa. Questa tipologia, se non erro, non fu più valida a partire da febbraio del 1917 ed utilizzata in seguito, fino ad esaurimento delle giacenze, come tassa fissa. Questo è un utilizzi corretto nel suo periodo di validità (es. preso dal web): Dato che non si riesce ad identificare l'anno sul frammento, potrebbe essere stato utilizzato correttamente (post validità). Vediamo cosa pensa @PostOffice
    1 punto
  12. Un bilancino di precisione costa tipo 8 euro. Farebbe al tuo caso 😉
    1 punto
  13. Ciao , grazie per il tuo interessamento... Metterò delle foto più dettagliate... Ma l'unica cosa a quanto pare è portarla da un esperto
    1 punto
  14. Ti allego un estratto di 2 pagine di PN con le tirature per Bologna di Gregorio XVI primo periodo. Per riassumere: Roma 1831 An. I tiratura 33.414 (desunta da Balbi De Caro, pg. 227), Comune; Bologna 1831 An. I tiratura 16.564, Non Comune (ASB Bologna, Vigna 2021). 1833 III Roma, tiratura 13.260; 1834 IV Roma tiratura 46.345 (sempre da Balbi De Caro - Moneta Pontificia, 1984) Qualsiasi numero diverso non è verosimilmente corretto, in particolare quelli indicati nel catalogo di lamoneta.it. Estratto PN Gregorio XVI 1^ parte.pdf
    1 punto
  15. E' comunque un decadramma di Siracusa interessante e da esaminare bene. Il metallo sembra cristallizzato e quindi antico. Ci vuole un esperto in questo settore
    1 punto
  16. è stata veramente una piacevole scoperta Il riconoscimento rappresenta davvero molto per noi. Segno di apprezzamento per le attività portate avanti negli ultimi anni nonostante le numerose difficoltà di questi tempi
    1 punto
  17. Kiev Kyiv Passeggeri Trasporto a motore Autobus Auto Pasavtotrans 2,5x2 cm apollonia
    1 punto
  18. Da un lato, sicuramente prora di nave a destra. Se sull' altro c' e' Giano bifronte,come e' possibile, puo' essere un asse del periodo sillano, circa 90 a.C. Sono gli ultimi assi coniati prima di Augusto, in esergo 2 possibili scritte, che ora non ricordo.
    1 punto
  19. Uno sguardo d’insieme della mia piccola raccolta. Per un po’ mi fermerò a studiare 😜
    1 punto
  20. Mi permetto di aggiungere: MINISTERO DELL'EDUCAZIONE NAZIONALE - PAGELLA DELLA CLASSE I ELEMENTARE DELLA SCOLARA CALOZZA VANDA - ROMA - ANNO SCOLASTICO 1942-1943 XXI EF petronius
    1 punto
  21. Come co-Curatore di Sezione ti ringrazio per la sensibilità di aver cercato di contattare l'amico @gpittini (con il quale mi scuso a mia volta per essermi inserito) ma devo rinnovare una volta di più l'invito ad aprire una nuova discussione con richiamo eventuale a quella pregressa piuttosto che continuare su una pregressa (che può per l'appunto essere linkata in quella nuova al fine di darle visibilità). Grazie Illyricum 😉
    1 punto
  22. Buon giorno Massimiliano Tiburzi. Penso che la monetazione impero del 1936 in nichelio non dovrebbe presentare problemi di stanchezza di conio considerando il materiale relativamente morbido e le tirature incomparabilmente minori rispetto a quella della moneta da 200 lire del 1979. Parlando della moneta in discussione, comunque, non mi sembra possa essere considerata in zona spl , ma , a mio parere, vada messa in zona bb , salvo che le fotografie non la penalizzino in modo esagerato. Cordialità Gabriella
    1 punto
  23. Da queste foto non mi sembra in conservazione Spl o quasi, direi più un BB forse BB+.
    1 punto
  24. Io fatico a vedere il fascio littorio, in particolare i legacci. Dire BB in tutta la mia inesperienza. Non si vedono neanche i capelli del Re (quest'ultima è una battuta eh 😂 )
    1 punto
  25. Ecco una "monetina" esitata nell'ultima Nomisma Aste (N. 7) "Collezione Benatti", lotto 1605. Un'umile muraiola da 2 baiocchi, tuttavia molto rara (R2 o superiore) e nella massima conservazione. E' l'unica apparsa in asta negli ultimi 30 anni. L'anno 1787 è presente nella Collezione reale di Palazzo Massimo in conservazione BB e proviene dalla stessa coppia di conii di questo esemplare (vedi la frattura di conio dietro la nuca del pontefice) con pedigree asta Ratto, novembre 1960, lotto 381. Il MIR la classifica al n. 2844/8 e la considera comune, sbagliando il grado di rarità: tutte le muraiole degli anni 1785-1788 sono rare. Sotto riporto dati inediti desunti dall'Archivio di Stato di Bologna; ricordo tuttavia che una moneta coniata in un determinato anno non necessariamente riportava quel millesimo (era possibile anche uno antecedente per riutilizzo dei conii, non sempre indicati nei registri). Interessante osservare che le muraiole da 2 con millesimo 1796 (le più comuni) furono coniate esclusivamente durante il periodo napoleonico (fino al 1807). Infine viene riportata una coniazione anche con data1782 senza che siano noti esemplari di tale millesimo. 1778 1779 1784 1785 1786 1787 1788 1789 Muraiole da 2 147.060 12.610 41.730 33.880 17.320 37.420 23.980 100.870 1790 1791 1792 1793 1794 1795 1796 Muraiole da 2 54.890 69.860 41.990 71.080 41.440 98.450 98.268
    1 punto
  26. Salve condivido immagini di una cartolina di posta militare di famiglia e chiedo ai più esperti maggiori informazioni. Ringrazio in anticipo
    1 punto
  27. Cosa ne pensi delle date? Sembrerebbero tutte coerenti, poi sotto compare un 28 12 1918 che non mi spiego. Forse scritto successivamente dal ricevente?
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  28. Vista da vicino con ingrandimento sembra più 65 anzi se esistesse potrebbe essere C 5 da lontano sembra 45
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  29. Io non sono in grado di dare un giudizio sulla moneta ma il documento è fantastico.
    1 punto
  30. Salve condivido immagini di una cartolina del regno trovata in un accumulo e chiedo ai più esperti maggiori informazioni. Ringrazio in anticipo
    1 punto
  31. A me sembra più 45 Però potrei sbagliare
    1 punto
  32. Io l' idea me la sarei fatta. Premettendo che vi è una plastica, premettendo che si giudica da foto, quindi luce ed altri fattori che possono esser sfavorevoli....insomma, per me non va oltre il BB. Io non vedo lustro, vedo usura sulle piume sull' aquila e sul re ed altri segnetti. Parere personale. Saluti
    1 punto
  33. Dalla mia collezione. Dalla mia collezione.
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  34. Buongiorno a tutti. Condivido un altro 10 paoli del 1797, la variante più comune per questa tipologia. Difficile però reperirla in alta conservazione, solitamente la si trova dal bb in giù ed è quasi sempre afflitta da debolezze e schiacciature. Questo esemplare va a sostituire un qbb che avevo in collezione. Mi piace molto, per dettagli, rilievi e patina! Non ricordo la fonte, ma questa variante viene anche chiamata "madonna della pioggia" proprio perché se in alta conservazione sotto la nube si notano degli esuberi che sembrano, ma non sono, gocce di pioggia. Ecco le foto. Un caro saluto. P.s. da notare, rispetto alla variante del primo post, oltre agli edifici differenti, la dimensione dei caratteri in LIBERTAS
    1 punto
  35. E PER FINIRE... Taglio: 5 cent Nazione: San Marino Anno: 2021 Tiratura: solo in divisionale (11.000 divisionale FDC + 2.400 divisionali FS) Condizioni: SPL Città: Milano Note: NEWS!!!
    1 punto
  36. Approfitto per dire la mia. Uno dei significati di “patacca” è il nome attribuito anticam. a varie monete, per lo più non italiane, e rimasto poi nell’uso pop. per indicare genericam. monete di scarso valore (soprattutto se grosse e pesanti); di qui le locuz.: non vale una p., vale pochissimo; costa appena una p., quasi nulla. Io penso che questo termine, nonostante calzi a pennello per molti esemplari proposti per l’identificazione, sia da evitare nelle risposte dicendo invece che si tratta di una riproduzione o di un esemplare non autentico, in modo da non suscitare quel malcontento creato dal nome “patacca” in chi ha riposto valore affettivo nell’oggetto posto all’attenzione del forum. Inoltre eviterei di rispondere in assenza dei minimi requisiti richiesti: foto di buona qualità di entrambe le facce, diametro e peso (con una bilancia di adeguata precisione). Forse così si può evitare il destino di queste richieste di finire in baruffa. apollonia
    1 punto
  37. Archeologia, in Veneto il più grande bazar della protostoria Una giornata di studi sui reperti di San Basilio e Villamarzana E'nei siti archeologici di San Basilio, Villamarzana e Frattesina di Fratta, nell'area meridionale del Veneto, che i ricercatori hanno portato alla luce quello che è ritenuto "il più grande bazar della protostoria". Se per i non specialisti si tratta di tre località poco conosciute, è invece proprio dagli scavi effettuati in questi anni che questo territorio ha dimostrato la sua importanza dal punto di vista archeologico. Miti e leggende dell'antica Grecia narravano di un grande fiume, portatore di merci, ricchezze e risorse di ogni genere dalle terre degli Iperborei, le genti che vivevano a nord del mondo conosciuto. Il fiume celebre fino al cuore del Mediterraneo era il Po, allora chiamato Eridano, e alle foci dei molti bracci di questo corso d'acqua arrivarono i primi navigatori greci alla ricerca di nuovi mercati e di fecondi contatti con le popolazioni etrusche e venete della grande Pianura padana. I nuovi luoghi di incontro trovarono l'ideale collocazione tra le foci del fiume e le dune costiere, dove si incrociavano rotte marine, fluviali e terrestri. Proprio agli importanti reperti degli scavi condotti a San Basilio di Ariano nel Polesine, Villamarzana e Frattesina di Fratta è dedicata ora una giornata di studi che si terrà mercoled' 17 aprile in Aula Nievo dell'Università di Padova, durante la quale saranno presentati i recenti risultati delle campagne archeologiche. I lavori saranno aperti da Monica Salvadori, prorettrice con delega al Patrimonio artistico, storico e culturale e al Sistema Bibliotecario di Ateneo dell'Università di Padova, e da Gilberto Muraro, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, cui seguiranno gli interventi, tra gli altri, di Fabrizio Magani, Soprintendente Abap per le Province di Verona, Rovigo e Vicenza, e Daniele Ferrara, direttore Regionale Musei Veneto. https://www.ansa.it/veneto/notizie/2024/04/15/archeologia-in-veneto-il-piu-grande-bazar-della-protostoria_21c80677-157d-4100-b87d-8bdeff566ab9.html
    1 punto
  38. Buongiorno a tutti gli amici del forum, dopo aver discusso sui 10 mon "Hōei Tsūhō" e 4 mon "Kan'ei Tsūhō" nella sezione Zecche straniere, e preso spunto dai commenti di @tiziano.goffi e @gennydbmoney, oggi parlerò della moneta più iconica del periodo Tokugawa: i 100 mon "Tenpō Tsūhō". Perché scrivo questa discussione qui? Per rispettare la cronologia del tempo descritta nella sezione Zecche straniere visto che ricopre un arco che parte dal Rinascimento e finisce all'età della Rivoluzione, non adatto per una moneta che iniziò il suo percorso nel 1835. Emblema del clan Tokugawa Dalla caratteristica forma ovale, i 100 mon sono una delle monete giapponesi più apprezzate e collezionate, e addirittura in Giappone vengono vendute anche come portafortuna. Le caratteristiche spesso cambiano in base alla zecca, ma mediamente buona parte degli esemplari hanno una lunghezza di circa 49 mm, una larghezza di 32 mm, uno spessore di 2,6 mm e infine un peso di 20 - 21 grammi. Generalmente la moneta era costituita dal 78% in rame, 12% in piombo e 10% in stagno. Al dritto della moneta si notano i caratteri 天保 (Tenpō), quindi un riferimento all'era in cui questa moneta è stata coniata, mentre sotto 通寳 (Tsūhō) che significa "tesoro circolante". Al rovescio invece si evidenziano i caratteri 當百 (Tō Hyaku) che significa "uguale a 100", mentre sotto si nota la firma del funzionario della zecca Hashimoto Mitsuji, un membro del clan Gotō che controllava la zecca di Kinza. Una breve storia della moneta...All'inizio del XIX secolo lo shogunato (Bakufu) entrò in profonda crisi economica. Nel 1835 il governo Tokugawa iniziò a emettere la moneta da 100 mon per cercare di risolvere il suo deficit fiscale, ma a causa del declassamento del rame nella moneta da 100 mon (5½ volte rispetto a una moneta Kan'ei Tsūhō da 1 mon) cominciò un'inflazione cronica dei prezzi delle materie prime. Nonostante ciò il Tenpō Tsūhō continuò ad essere prodotto per tutta la durata del periodo Edo, e il valore di mercato effettivo era significativamente inferiore al suo valore nominale (nel 1869 fu stimato a soli 80 mon). Verso la fine dello shogunato la moneta era la denominazione mon più comunemente circolata, rispettivamente del 65%. Tra il 1835 e il 1870 furono prodotte in totale 484.804.054 monete da 100 mon Tenpō Tsūhō. Ora la parte più interessante...L'identificazione della zecca! Personalmente devo dire che non è tanto facile, ma non impossibile. Il punto fondamentale per identificare la zecca è quello di controllare gli "shirushi", marchi a forma di fiore di sakura (il bellissimo ciliegio giapponese) presenti normalmente sul lato destro e sinistro della moneta. Gli stampi hanno varie forme e dimensioni a seconda della zecca. La grandezza della moneta, la lunghezza, la larghezza, lo spessore, il peso, il diametro del foro e la distanza A tra il carattere TEN (天) e HŌ (寶) sono sempre fattori chiave per identificare una zecca, quindi munitevi di righello, calibro e bilancia di precisione. Fortunatamente l'utente principale della sezione monete giapponesi del sito numismatico Zeno.ru ha fatto una guida disponibile per tutti molto utile per identificare la zecca. Questo è il link della prima versione di guida (http://charm.ru/coins/jp/Tenpo Tsuho.htm) mentre la seconda, decisamente più completa e consigliata, è un file PDF e per visualizzarlo cliccate sopra la scritta blu Guide for attribution of Tenpo Tsuho (https://www.zeno.ru/showgallery.php?cat=1463). Facciamo un piccolo esempio di identificazione... Questo è il primo 100 mon che ho acquistato. La moneta ha una lunghezza di 49 mm, una larghezza di 32 mm, spessore di circa 2,5 mm, pesa circa 21 grammi, ha un diametro del foro di 7 mm, la distanza A è di circa 41,1 mm e presenta uno shirushi simile a questo (si vede abbastanza bene nell'altro lato della moneta). Consultando la seconda guida, e considerando tutti i dati a disposizione, si arriva alla conclusione che la moneta in questione è un'emissione ufficiale dello shogunato (Bakufu-sen 幕府銭) coniata a Edo (Honza 本座, Kinza 金座, Asakusabashi 浅草橋, Edo 江戸) nel periodo Kōka 2 (1845). Le monete più comuni provengono proprio da Edo e valgono poco, ma come potete ben vedere dalla guida esistono altre zecche (Satsuma, Yamaguchi etc), alcune anche abbastanza rare come le monete di colore rosso rame della zecca di Akita. Da notare nella guida che lo "shirushi" del Bakufu è valido anche per la zecca di Osaka e Sado (altre zecche governative), ma grazie ai dati ponderali della moneta e delle altre caratteristiche l'identificazione è risultata più semplice. Il libro "Early Japanese Coins" di Hartill ne elenca otto varietà, tuttavia considerando anche le zecche ancora sconosciute e misteriose si presume che ne esistano in totale almeno 180. Ma se la moneta non presenta nessun segno di zecca? In quel caso non per forza si tratta di un falso, ma potrebbe essere un'emissione di una zecca sconosciuta o una rara moneta madre. Le monete madri, dette anche monete da seme, erano quelle utilizzate durante le prime fasi del processo di fusione (per le monete da 100 mon provengono tutte dalla zecca di Edo). Fate attenzione che anche i 100 mon sono falsificati, specialmente quelli più rari. Il mio consiglio è quello di evitare i 100 mon che presentano uno stile decisamente grossolano, e sopratutto chiedete sempre i dati ponderali e una foto dei marchi di zecca. Date uno sguardo anche al sito Zeno.ru visto che ci sono abbastanza discussioni sulle monete da 100 mon. Successivamente posterò un link di un sito giapponese che mostra delle foto di molti segni di zecca presenti nella guida, e in futuro aggiungerò anche le informazioni di un altro mon ovale importante: i 100 mon delle isole Ryūkyū (Ryūkyū Tsūhō) . A presto e buona giornata a tutti! Xenon97 PS: il link per visualizzare i vari tipi di shirushi (grazie infinite Tiziano!) http://kosenmaru.sub.jp/tenpo8.html
    1 punto
  39. Allora se vuoi un consiglio su una collezione tipologica basata sul Periodo Edo io la strutturerei così: Moneta commerciale di Nagasaki; 1 mon Kan'ei Tsuho "prima versione", "seconda versione" e in ferro; 4 mon Kan'ei Tsuho "prima versione", "seconda versione" e in ferro; 4 mon Bunkyu Eiho; 10 mon Hoei Tsuho; 100 mon Tenpo Tsuho; 1 Shu (Isshu-gin); 1 Bu (Ichibu-gin); Mameita-gin; 2 Shu (Nishu-kin); 2 Bu (Nibu-kin); Una banconota feudale Hansatsu. In totale sono 15 monete più una "banconota". Le monete da 1 mon e 4 mon in ferro le ho aggiunte perché danno un'ottima idea sulla crisi dello Shogunato e della carenza di rame tipica del periodo. La mameita-gin è una particolare moneta in argento; alcune sono costose, ma quelle più comuni e "recenti" si possono prendere anche a un buon prezzo. Le monete da 2 Shu e 2 Bu sono monete "d'oro", ma in realtà contenevano solamente il 20% - 25% di oro (il resto è quasi tutto argento). Si dice che la moneta da 2 Shu sia la moneta "d'oro" più economica che puoi comprare. Infine. visto che ti piacciono anche le banconote, ti consiglio di prendere almeno una banconota feudale Hansatsu. ? Se vuoi implementare questa collezione tipologica con altre monete allora bisogna considerare anche quelle provinciali. Secondo me le migliori sono queste 4: 1 mon quadrato in ferro di Sendai; 1 mon Hakodate Tsuho; 100 mon Ryukyu Tsuho; 1/2 Shu Ryukyu Tsuho. Ovviamente dipende tutto dal tuo budget, ma ti posso assicurare che molte monete che ho elencato sono economiche (in Giappone per dire le monete da 1 mon e 4 mon le vendono rispettivamente anche a 0,50 centesimi e 1,50 euro). Per negozi CE ne conosco solo uno francese, ma se vuoi possiamo fare una ricerca insieme di altri venditori. Inoltre, ti posso anche dare il nome del venditore statunitense perché ho notato che ha ancora qualcosina in vendita. ??
    1 punto
  40. Intendi Isshu-gin e Ichibu-gin? Per semplificare vengono chiamate semplicemente 1 Shu e 1 Bu. In realtà esistono anche altre monete d'argento rettangolari, ma alla fine sono queste le più comuni e famose. Per adesso sono in possesso solamente di 1 Shu del periodo Ansei (1854 - 1865), ma in futuro vorrei prendere anche 1 Bu. Questo è il mio 1 Shu del periodo Ansei: La moneta da 1 Bu invece è questa:
    1 punto
  41. Bellissime monete, ma hanno un piccolo problema: sono un po' complicate da identificare. ? Se sei curioso avevo fatto una piccola guida su come identificare la zecca di provenienza. Ecco il link:
    1 punto
  42. Queste sono alcune delle 30 monete ritrovate nel sito di Asukaikekobo nel 1999.
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  43. Il catalogo del BM (Catalogue of the Japanese Coin Collection (pre-Meiji) at the British Museum) è comprensivo di immagini, anche se nel file pdf di Academia.edu sono di bassa qualità (forse per invogliare ad acquistare il volume, disponibile a un ottimo prezzo). Comunque, siccome sono riportate i codici di inventariazione del museo, non è difficile trovare le immagini in alta definizione direttamente sul sito del Museo. Il British Museum non ha in collezione esemplari di mumon-ginsen, a testimonianza della loro rarità. In internet si trovano delle immagini, ma pare che al riguardo ci sia stata una frode di portata rilevante, per cui mi prendo un po' di tempo per scovare esemplare sicuramente autentici. Si passa, quindi, direttamente alle altre monete Coerentemente con quanto detto finora, le "monete/amuleti" Fuhonsen sono classificate per prime, sebbene non riportino date ipotetiche di emissione, visto i dubbi sulla data della loro produzione. Il BM è in possesso di 3 esemplari: 1. https://www.britishmuseum.org/collection/object/C_1884-0511-2390 2. https://www.britishmuseum.org/collection/image/815312001 3. https://www.britishmuseum.org/collection/object/C_1884-0511-635 Purtroppo senza immagini disponibili.
    1 punto
  44. Tessera monetale fiorentina (immagine1) D/ Giglio fiorentino entro cerchio perlinato, intorno 13 bisanti R/ croce potenziata nei quadranti globetti entro cerchio perlinato, intorno 13 bisanti Vanni 30 (immagine 2-3) Una tessera uguale è stata rinvenuta durante gli scavi effettuati nel castello di Manzano (Udine) Challegher 1989 (immagine 4)
    1 punto
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