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  1. petronius arbiter

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/22/24 in tutte le aree

  1. Buonasera, spiace dare una brutta notizia a @gennydbmoney ma le notizie su questo esemplare non sono buone. Purtroppo questa interessante serie anepigrafe (che colpisce appunto per questa sua caratteristica intrinseca) è contraddistinta dalla presenza di una serie di copie fraudolente che si rinvengono abbastanza comunemente su Ebay; in questo periodo casualmente non ce ne sono ma mi è tornata alla mente la discussione e nel dettaglio faccio riferimento in particolare ai pezzi nel post # 2. I dubbi espressi da @Pxacaesar sono dunque pienamente legittimi. Tra l'altro il venditore (tipica la foto su sfondo rosso similpelle) ha anche un secondo negozio anch'esso con prodotti dall'aspetto fuso e risulta esser stato inserito nei Coin Fake seller del FAC. Buona serata Illyricum PS: notate oltre alla similitudine del ritratti la legenda a rovescio con gli stessi dettagli, la medesima carenza (in un caso va girata idealmente di 180°), in un caso una forma di tondello pressochè uguale (senza la lacuna).
    3 punti
  2. Buonasera a tutti, passato recentemente in Asta Artemide LXI. Lotto 906 Un interessante Grano Neapolis Rex doppia data che secondo me starà a pieno titolo nella discussione ad hoc. Riporto quanto dichiarato dalla casa d'Aste e le foto della stessa. Cosa ne pensate? Complimenti al possessore. Saluti Alberto
    3 punti
  3. Piacevole ed interessante serata, l'esposizione di Songa del periodo di monetazione imperiale da Augusto ad Arcadio passando dalle tre riforme monetarie; di Augusto, Diocleziano e Costantino dove abbiamo visto nelle varie fasi i cambi di nominale per chi come me era scarso di nozioni su questa monetazione si sono potute imparare molte cose. Il tutto coadiuvato da due brochure ricche di informazioni ed immagini fornite ai soci dal relatore ed alla fantastica serie di monete della serie Legionarie, e molte monete dei vari imperatori. Delle immagini della serata Grazie al Socio Mascher i presenti sono stati omaggiati con delle pubblicazioni inerenti alla monetazione imperiale, come ripostigli monetali scoperti in Lombardia e volumi della serie Glaux.
    3 punti
  4. Carissimo @Prosit spero di non offenderti e mi auguro che prendi questo suggerimento come un consiglio: PRIMA, DURANTE e DOPO, bisogna sempre tenersi informati sulla monetazione che si sta seguendo, per non incorrere in incauti acquisti prendendo delle cantonate, esempio acquistando falsi per originali. Il motivo di questo mio post è nel fatto che eri all'oscuro che il '36 fosse in nichelio. Compra un catalogo Gigante, Montenegro, anche datato che ti aiuta in questo percorso.
    3 punti
  5. DITEMI QUANTO VALE QUESTA MONETA CHE O TROVATO NEL PORTAFOGLIO E LETTO SU INTERNET CHE VALE UNA FORTUNA E SBRIGATEVI XCHE DEVO ANDARLA A VENDERE NON ASPETTATEVI RINGRAZIAMENTI ANZI SIETE VOI CHE DOVETE RINGRAZIARMI A ME CHE VI HO FATTO LONORE CHE SONO VENUTO QUA A CHIEDERE ECCO LA FOTO:
    2 punti
  6. No, il titolo non è un refuso, ma la segnalazione di una possibile nuova scoperta che, se confermata, rivoluzionerebbe la storia numismatica (e non solo) del nostro paese. Ne sono venuto a conoscenza stamattina, grazie a uno di quegli articoli che arrivano in automatico sullo smartphone, e che, come tutti sanno, sono scritti da persone estremamente competenti nel ramo e degne della massima fede L'articolo, in verità, sarebbe dedicato all'enorme valore delle 500 lire bimetalliche, il titolo infatti strilla: SE TROVI LE 500 LIRE BIMETALLICHE SEI RICCO!!! Ma prima di arrivare a questo viene ripercorsa la storia di tutte le monete di questo taglio, e così fin dalle prime righe apprendiamo che: "Le prime 500 Lire risalgono al 1861 con la nascita del Regno d’Italia; le prime vengono coniate in oro, con un peso di 16,56 grammi e un titolo di 900 millesimi" Ho provato a cercare nel web foto di questa moneta, ma senza risultato. E anche i vari cataloghi consultati, nomi prestigiosi quali Gigante e Montenegro, non ne parlano. Saremmo quindi di fronte a una scoperta straordinaria Ma non la sola. Infatti si prosegue affermando che: "Nel 1897 vengono introdotte le 500 Lire in argento, con un peso di 24 grammi e un titolo di 835 millesimi. Queste monete saranno prodotte fino al 1967." Sembrerebbe di trovarsi in presenza di un ibrido, una commistione tra lo scudo d'argento da 5 lire, del peso di 25 grammi (un grammo di differenza, che vuoi che sia ), ma un titolo di .900, e le 500 lire Caravelle, che hanno sì un titolo di .835, ma pesano solamente 11 grammi. E che effettivamente sono state coniate per la circolazione fino al 1967, mentre ci si perde in congetture per quanto riguarda la data di inizio della produzione, 1897 Anche di queste, naturalmente, nessuna traccia nei cataloghi, sebbene debba essersi trattato di monete di grande fortuna, visto che sono state coniate per ben 70 anni. E non solo per la circolazione, ma anche per commemorare eventi di particolare rilevanza. Infatti: "Come accade con alcune tipologie di monete per qualunque valuta, le 500 Lire vengono destinate allo scopo commemorativo. Già nel 1951, si parla della prima tiratura, in occasione del Centenario della Repubblica Romana, quando viene coniata una 500 Lire in argento commemorativa." Signori, qui si riscrive non solo la storia della numismatica, ma "la Storia", con la maiuscola. Fino a oggi tutti noi credevamo che la Repubblica Romana, costituita nel 1848, avesse cessato la sua breve esistenza l'anno successivo, 1849. Invece, grazie a questa moneta, scopriamo che ha continuato per due anni ancora. Le monete, si sa, raccontano la storia, e se nel 1951 è stata coniata una moneta commemorante il Centenario della Repubblica Romana, questo vuol dire che cento anni prima, nel 1851, la Repubblica Romana c'era ancora Sconvolto da tante, incredibili notizie, quasi non ho fatto caso all'ultima, che invece, nelle intenzioni di chi ha scritto l'articolo, è probabilmente la più importante, essendo quella che gli dà il titolo. Pare che alcuni esemplari di monete bimetalliche da 500 lire, possano arrivare a valere anche 100 euro... e io che ho sempre pensato si vendessero a chili Una, in particolare: "Nel 1995, per esempio, in occasione del 50° anniversario della FAO, viene coniata una 500 Lire bimetallica commemorativa con il logo dell’organizzazione." E a questo punto, è quasi superfluo precisare che neanche questa compare nei cataloghi https://cefaluweb.com/2024/05/20/se-trovi-le-500-lire-bimetalliche-sei-ricco-ecco-quanto-valgono/ petronius
    2 punti
  7. Dopo qualche giorno di attesa è arrivato anche il Coronato battuto da Varesi. Sovrano rappresentato con busto in là con l'età. Nessun segno zecchiere Zecca: Napoli Peso: 3,90 grammi
    2 punti
  8. Questa marca da bollo assomiglia molto all' aquilino o aquila sabauda dell' emissione floreale Vittorio Emanuele III del 1901, ma il cliché non e' lo stesso, le due aquile sono differenti, fu utilizzata sicuramente la stessa carta valori, in quanto entrambe le emissioni hanno filigrana Corona. Comunque, ..la marca e' del 1914, soprastampata "Cinema" in nero su marche a tassa fissa del 1905. Due piccoli gioielli. Non so dire se ne e' stato fatto un uso improprio nel caso del frammento in questione, d'altronde se non abbiamo altro sul cartaceo che ci aiuti a capire quale tassa fu pagata possiamo supporre di tutto. (Ecco perché i documenti non andrebbero mai tagliati, purtroppo molto materiale arriva su frammento perché tagliato per la privacy) Queste carte valori venivano apposte su qualsiasi cosa quando bisognava usarle per l' esaurimento scorte o per mancanza di altri valori appropriati allo scopo. Abbiamo avuto marche da bollo usate come francobolli e francobolli come marche da bollo. L'uso di queste marche per il cinema inizio' nel 1914 e termino' nel 1918.., dopo questa data credo che per questo tipo di tassazione furono usate marche per cambiali ed altri effetti di commercio.
    2 punti
  9. oltre agli hobby vi è anche un mutuo da pagare
    2 punti
  10. Da una rapida carrellata, credo che oltre queste due banconote dagli anni '80 in poi non ce ne siano più così tettagliate.
    2 punti
  11. Con grande orgoglio ed eccitazione, siamo qui per annunciare un importante aggiornamento dell'applicazione Maktun! Grazie ai vostri feedback, cari collezionisti, siamo lieti di introdurre nuove funzionalità che renderanno il vostro viaggio da collezionista ancora più divertente e confortevole. L'aggiornamento include le seguenti funzionalità: 🌟 Gestione delle collezioni private Oltre alle collezioni standard, ora puoi creare e gestire le tue collezioni private e tematiche direttamente nell'app Maktun. Che si tratti di monete o banconote, tienile organizzate, monitora i tuoi acquisti e condividi i tuoi tesori con la comunità globale! 💼 Esportazione dei dati in diversi formati Esporta facilmente i dati della tua collezione in formati comodi come PDF, XLS o CSV. Ora puoi conservare in modo sicuro le tue informazioni importanti su monete e banconote sul tuo dispositivo o condividerle con amici e appassionati. ☁️ Archiviazione sicura dei dati nel Cloud Stai tranquillo sulla sicurezza dei tuoi dati! Maktun offre l'opzione di archiviare backup della tua collezione nel Cloud, garantendo sicurezza e accessibilità in ogni momento. 📊 Analisi delle statistiche Esplora statistiche uniche sulla tua collezione! Ottieni approfondimenti sul numero di monete, banconote, paesi, denominazioni e dai uno sguardo più attento a una mappa mondiale che visualizza l'ampiezza della tua collezione.
    1 punto
  12. Buongiorno. Cerco informazioni (zecca, data...) a proposito di questo antoniniano di Gallieno. Grazie a voi in anticipo. Metallo= mistura. Diametro=mm.22 Peso=g.3,06.
    1 punto
  13. Scavi per un condominio. Fermate la pala. C’è qualcosa. Trovati i resti di un “capofamiglia” di 6800 anni fa, con ricco corredo Il saggio della tribù. L’uomo celebrato per le sua conoscenza. Il padre, forse il nonno. A questa figura arcaica di pater familias, secondo gli archeologi tedeschi, sembra riferirsi la persona sepolta con un importante corredo e con particolare devozione rituale. La tomba è stata trovata durante recenti lavori in un’area di Exing (comune di Eichendorf) per la costruzione di una nuova zona residenziale. La parte iniziale dell’intervento edilizio si è svolta durante il sopralluogo di un archeologo. E ciò ha permesso di recuperare importanti materiali di un’epoca compresa tra il Neolitico e l’Età del ferro. Tra i materiali recuperati, negli strati superiori, anche oggetti d’oro, come un pendaglio. Il controllo degli scavi ha consentito di scoprire e studiare anche questa antica sepoltura. La tomba risale al Neolitico medio, periodo nel quale le stratificazioni sociali – secondo le ricostruzioni storiche compiute attraverso i corredi tombali – erano appena abbozzate. Pur in un quadro che oggi leggiamo – forse sbagliando – socialmente paritario, quest’uomo doveva essersi ritagliato uno spazio nella comunità familiare e nel gruppo tribale, forse proprio per la saggezza. La differenziazione notevole tra classi sarebbe avvenuta a partire dalla scoperta del rame, del bronzo e del ferro, in coincidenza con nuove migrazioni, associata con l’uso del cavallo e caratterizzata da una più marcata divisione dei compiti, con la nascita di una classe di guerrieri, che avrebbe chiaramente assunto il potere nelle comunità. L’archeologo distrettuale Dott. Florian Eibl data la sepoltura intorno al 4800 a.C. “Per il ricco corredo del corredo si suppone che si tratti della tomba di un anziano del villaggio, forse paragonabile ad un sindaco dell’epoca. – dice una nota distrettuale – Le aggiunte includono contenitori per liquidi e alimenti come cibo per l’aldilà, nonché coloranti per le decorazioni del corpo. Particolarmente insolita è la combinazione di due diverse asce di pietra, che di solito non venivano deposte insieme, nelle sepolture. Il dente di un cinghiale diviso in due indica anche l’elevato status del defunto. Già nel Neolitico l’area intorno a Exing era una regione importante con ricchi insediamenti, come Kothingeichendorf, un’ importante “stazione archeologica”, di importanza europea”. Del corredo faceva parte una borsa decorata con due metà di dente di cinghiale, che probabilmente conteneva una lama e utensili per accendere il fuoco. Il dente del cinghiale dovrebbe essere visto come una sorta di status-symbol, spiega Eibl. La caccia agli animali era molto pericolosa con le armi dell’epoca. Davanti al volto dello scheletro è stato trovato un recipiente per bere – forse la tazza personale dell’uomo di Exinger – e lame di pietra davanti e dietro il corpo. La lama dietro la schiena è particolarmente insolita, ha detto Eibl. Ma era così lontana che era chiaro che non si trovava nel corpo della persona sepolta, ha chiarito. Ciò che dice l’archeologo e che la lama non aveva colpito l’uomo. Ma era stata deposta prima che il corpo fosse composto nella tomba. Evidentemente un rituale. O forse la lama stessa era infilata in una sorta di tasca dell’abito, che si è poi consumato. L’amministratore del distretto Werner Bumeder: “Questa scoperta sensazionale ci mostra che nel distretto c’era terreno fertile. Questa scoperta ci permette di esplorare il passato un po’ più a fondo”. Il sindaco Josef Beham ha detto al PNP che in realtà non si sospettava alcun ritrovamento. Ma poi è avvenuta una scoperta fortunata. Quando un escavatore ha iniziato a scavare, aveva già sollevato parti di un contenitore. I lavori sono stati, così, bloccati. Lo scheletro verrà ora esaminato sul posto da un antropologo e verranno scattate delle foto speciali per una visione 3D. Il distretto e la città vogliono quindi lavorare per garantire che questo raro ritrovamento rimanga nella regione. https://stilearte.it/scavi-per-un-condominio-fermate-la-pala-ce-qualcosa-trovati-i-resti-di-un-capofamiglia-di-6800-anni-fa-con-ricco-corredo/
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  14. FONTE:" www.targatocn.it" 5/05/2024 Esposta a Saluzzo la collezione permanente di monete antiche del Marchesato, dono di Pierino Battisti alla Città. L’allestimento, nel museo civico Casa Cavassa, ospita 50 pezzi. Ingresso libero il 4 e 5 maggio nell’ambito di la Città Svelata Saluzzo, inaugurazione della Collezione permanente Pierino Battisti, collezione di monete dell'antico Marchesato. È entrata a far parte del patrimonio di Casa Cavassa, collocata nella "stanza della lobbia" al primo piano del museo civico, la preziosa Collezione permanente di monete antiche del Marchesato di Saluzzo, lasciata in dono al Comune da Pierino Battisti, assicuratore, uomo dai molteplici interessi culturali. Collezionista, già presidente del circolo numismatico filatelico "Bodoni", è deceduto nel 2016. Il taglio del nastro dell’allestimento, curato da Giorgio Fea, studioso numismatico cuneese, è avvenuto venerdì 3 maggio alla presenza dei famigliari, autorità comunali, del sindaco Mauro Calderoni, del presidente della Fondazione CrSaluzzo e soci del circolo, rappresentati dal presidente Luciano Drua. Battisti espresse tra le sue volontà testamentarie quella di lasciare le antiche monete del Marchesato alla città, perché fossero esposte in un ente museale (individuato in Casa Cavassa) per garantirne la piena fruibilità al pubblico. Monete da lui raccolte in tanti anni di collezionismo e di interesse per la numismatica risalente all’età giovanile. “Il suo interesse infatti iniziò quando ricevete in dono da alcuni parenti monete della Seconda guerra mondiale”. E’ stato ricordato dal nipote Gualtiero Battisti. Quello della monetazione antica era scaturito dal ritrovamento di monete romane note come il tesoretto di "Cascina Morina” nel comune di Scarnafigi di cui Pierino Battisti ebbe modo di acquistare alcuni esemplari. La passione per le monete romane fu coltivata per tutta la vita e affiancata da quella per la monetazione del Regno d’Italia e dell’antico Marchesato di Saluzzo. La moglie Anna esecutrice del testamento ha dato attuazione a fine 2020 alle volontà del marito che fu presidente del circolo numismatico Bodoni dal 1993 fino alla morte, realizzando con i soci mostre ed iniziative di livello nazionale e internazionale. A Casa Cavassa sono esposte 50 monete, tutte dotate di tracciatura e un antico tariffario di cambio. Monete importanti tra le quali il noto tallero di Margherita di Foix ( 40 grossi, battuto dalla zecca di Carmagnola nel 1516) reggente del Marchesato per il figlio Michele Antonio. E’ considerata una delle monete più belle e particolari del Rinascimento italiano, tanto che un esemplare di questa moneta fu scelta per una mostra numismatica a New York come esempio italiano rinascimentale di arte e tecnica incisoria, ha ricordato Fea. La "Collezione permanente Pierino Battisti è entrata a far parte del percorso di visita del museo civico (in via San Giovanni) perfettamente legata all’edificio e alla sua storia. Ingresso gratuito nell’ambito di "La Città Svelata" ( sabato e domenica 5 maggio). ========================================================= FINALMENTE dopo ben sette anni dalla dipartita del compianto amico PIERINO BATTISTI la collezione delle sue monete della " Zecca di Carmagnola" è entrata a far parte del patrimonio museale di "Casa Cavassa". Un bellissimo esemplare del tallero moneta=medaglia di Margherita di Foix fa parte della raccolta insieme ad altre notevoli, interessanti e rare monete. "CASA CAVASSA" sede del museo civico della città di Saluzzo, fu una antica dimora e fastosa residenza della importante famiglia nobiliare " Cavassa" A testimoniare l'importanza dell'edificio, risalente all'inizio del sec.XVI, ancora oggi si ammirano il portale marmoreo ed il portone ligneo scolpiti ( 1518-1528) e nelle pareti del loggiato interno decori ed affreschi "a grisaille".
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  15. Per chi vorrà condividere con voi e con i membri di Accademia, a Verona venerdì ore 14,30 allo stand di D’Andrea per la cerimonia di consegna della targa e qualche foto ricordo, complimenti a voi !
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  16. Perché in identificazioni ? Comunque visto che ci siamo vorrei dire la mia : riguardo al manufatto aureo ,vi ravviso la rappresentazione di un peperoncino piccante.. e qui mi sorge un dubbio .. che ci fa un peperoncino in Germania in un contesto di più di seimila anni fa? Sospetto un.. GOMBLOTTO !! 🤣🤣🤤
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  17. Io penso che come queste nel mondo ce ne siano ben poche..che c.... anch'io conosco tanta gente che la comprerebbe..ma le mie conoscenze sono tutte miliardarie..🤣
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  18. @Argodan Indipendentemente da quale moneta possa trattarsi, per un qualunque tentativo dii identificazione e' indispensabile associare foto di entrambe la facce della moneta, dati di peso e diametro, informazioni sul possibile tipo di metallo. Ciao. Stilicho
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  19. la testa di un Leone. Molti anni fa una specie più piccola di leone Africano si trovava anche in Sicilia,forse per quello la testa di leone senza criniera , per la scritta devo andare a vedere un libro non mi ricordo. Questa la scritta "Il Re Guglielmo il secondo" dal MIR Varesi
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  20. Bellissimo grano,mi piace molto l'espressione di Filippo che ritengo di stile insolito se confrontato con altri grani... In considerazione del peso e da possibili tracce di ribattitura potrebbe ospitare un tornese di Filippo III ma bisognerebbe averlo in mano per una corretta valutazione... Concordo con la conservazione stimata dalla casa d'asta e mi complimento con chi ha portato a casa questo gioiellino...
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  21. i circolo Astengo ha molti collezionasti molto preparati, ciascuno con proprie passioni, molti sono autori di libri e comunque hanno metodo. Le aree di maggiore interesse dei soci riguardano la monetazione provinciale romana, i luigini, le prove e i progetti; ma la competenza che ci distingue e che spicca (o vuole spaccare) è quella sulla monetazione genovese e di area ligure. Grazie alle sinergie con il gruppo facebook Genova Numismatica e con Storia Patria alle conferenze di quest'anno si nota una maggiore partecipazione in presenza ed è una strada da perseguire. e quindi ci fa molto piacere aver destato un' attenzione positiva.
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  22. Mi sembra che ci sia un ERRORE DI CONIO. Così vale molto di più. Conosco un sacco di gente che impazzisce per gli errori di conio e sono tutti milionari. Arka Diligite iustitiam
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  23. Un 5% più dello spot del momento
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  24. Ciao, bene 🙂. Il mio intervento era perché nel caso tu volevi acquistarla mi sembrava giusto esprimere un parere sulla sua autenticità. ANTONIO
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  25. Si, ovviamente. Io mi riferivo a quelle chiuse. Presenti sulle monete riprodotte per fusione. Quando si prende l'impronta per fare lo stampo da esemplari autentici spesso ,soprattutto quando la frattura si addentra all'interno del tondello ed è poco aperta, si riporta solo la parte superficiale che è visibile sia al dritto che al rovescio ma è comunque piena. Posto foto di esemplare di denario non autentico riprodotto per fusione con frattura visibile ma piena. ANTONIO
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  26. Buongiorno a tutti. Grazie anzitutto per la condivisione di questo importante pezzo della monetazione di Vittorio Emanuele III e per la successiva discussione, ricca di spunti che ho annotato. Personalmente, mi limito a segnalare che questa moneta è menzionata nella famosa Nota 56 (oltre 5 mila pezzi in giacenza) e, pertanto, anche avessi la disponibilità economica, non procederei all'acquisto (salvo ovviamente prezzi di saldo😊). Un saluto cordiale e a presto.
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  27. Buongiorno a tutti. E' sempre difficile dare un giudizio sulla conservazione sulla base di una foto e, pertanto, da tempo ho imparato ad astenermi....☺️ Discorso diverso è invece una valutazione sulla rarità. La moneta in discussione, considerando la conservazione un parametro di giudizio irrilevante, NON è rara giacché si può trovare presso qualsiasi commerciante, presso qualsiasi convegno e, alla domenica al Cordusio, due o tre pezzi ci sono sempre. A mio parere, invece, potrebbe essere sostenibile l'affermazione che un 2 lire 1936 in conservazione q.FDC o FDC debba essere classificato come "raro" (R1). In sostanza, almeno per la monetazione decimale, ritengo che il concetto di rarità per essere declinato correttamente debba essere correlato alla conservazione. Un saluto cordiale e a presto.
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  28. Ad implementazione della discussione aggiungo che, per l'anno 1833 esistono due varianti una con A.III e una con AN.III che vanno a suddividere ulteriormente la tiratura, anche per l'anno 1834 ci sono 2 varianti, una con triscele dopo anno del pontificato e una senza. Probabile anche questo influisca sulla rarita' o meno di alcune date
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  29. Buon Giorno, Apollonia : risolto l'arcano ! si tratta della spilla emessa in occasione del "25° Anniversario dell'Istituto Statale Bielorusso di Progettazione della Edilizia Rurale [la cui denominazione è stata modificata varie volte con il verificarsi dei mutamenti politici]. Un saluto cordiale, alla prossima !
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  30. Nella prima foto, il piumaggio e le ginocchia mi sembrano molto più usurate, mentre nella seconda appaiono definite. è difficile giudicare dalle foto, la seconda con luce di taglio evidenzia di più i rilievi a mio parere
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  31. Buon giorno. Mi sembra di vedere un minimo d'usura al verso sugli artigli, sui legacci del fascio, e sulla corona sopra lo scudo. Trattandosi però di una fotografia sotto plastica forse non vedo bene. A parte la condizione del lustro che non è possibile valutare da queste immagini, direi, appunto per i rilievi, se le foto non ingannano che non si possa parlare di fdc e fermarsi alla zona spl. Non dimenticando che i giudizi sulle conservazioni rimangono soggettivi e che esaminando solo le fotografie si può incorrere in errore esiste sempre la "parola" di chi ha compilato il cartellino e visionato la moneta. Cordiali saluti Gabriella
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  32. 14 anni fa.. ero uno studente squattrinato ,meno preoccupazioni e responsabilità, bei tempi 😂
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  33. Bella moneta,per chi piacciono monete poco circolate va benissimo credo..io direi spl+,ci sono dei piccoli graffietti ,almeno la foto mostra ciò..
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  34. Se me la vendi ad 1€ compresa spedizione ,la compro io
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  35. 1 punto
  36. La moneta è stata valutata prossima al FDC, quindi non dovrebbero esserci particolari usure. Ho riguardato l'intera serie del 1936 e, in tutti gli esemplari, la presenza dei capelli è appena accennata, quindi ritengo che l'immagine ufficiale del re mostrasse una decisa calvizie. Ti posto un'altra foto del D/ della moneta dove l'illuminazione è un po' diversa: qui puoi notare più facilmente la presenza di una lieve e rada capigliatura. Non credo si possa parlare di debolezza di conio: la testa doveva essere raffigurata così.
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  37. Buonasera. Se si possono riscontrare così tante incongrueze io starei ancora tranquillo (pur non essendo un esperto) e fiducioso nel fatto che qualcuno sia in grado di trovarle o meno assicurandosi di comprare o proporre ad un potenziale acquirente un pezzo originale... Ci si potrebbe preoccupare per il futuro nel caso in cui le tecniche di falsificazione vengano perfezionate ma credo che a quel punto i costi di produzione dei falsi salirebbero così tanto che non converrebbe più produrli... (credo) Il contributo di professionisti così bravi sono sicuramente fondamentali per la nostra comunità di collezionisti, in particolare per il ramo Regno in questo caso, e ti ringrazio molto per la condivisione @Oppiano di questo articolo🙏 https://numismatica-italiana.lamoneta.it/passaggi/W-VE3/49-0 Saluti... Ronak
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  38. Buongiorno.....qualcuno mibsaprebbe indicare perché di alcuni volumi, Sicilia, Emilia Romagna, Lombardia zecche minori, sono state fatte le seconde edizioni? Vi erano forse degli errori? Ringrazio chi mi dovesse rispondere.
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  39. Essendo ancora in vendita, credo non sia proprio amore …
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  40. Buongiorno. https://eurocollezione.altervista.org/_Banconote.htm Qui puoi chiarirti le idee. Per prima cosa non si può parlare di errore di conio per le banconote, semmai di errore di stampa. In realtà stai parlando di due serie diverse, quindi è tutto normale. Per quanto riguarda il valore delle banconote, sono necessarie le fotografie. Diciamo che in linea generale hanno un surplus di valore le prime banconote emesse e poche altre, ed è bene che siano in fior di stampa. Ma senza le fotografie stiamo parlando di niente
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  41. Peccato : forse, per un mercatino, non varrà prendere un treno, come per i vecchi convegni all' Ambasciatori .
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  42. Buona giornata e buona lettura Domenica 5 maggio 2024 sono stato al Museo Archeologico di Calatia ( https://www.google.com/url?sa=t&source=web&rct=j&opi=89978449&url=https://cultura.gov.it/luogo/museo-archeologico-di-calatia&ved=2ahUKEwiYmKWD_PmFAxWd_rsIHQPlDsoQFnoECD4QAQ&usg=AOvVaw2CjlGl-txYlLky7MKTzpJ4 https://www.google.com/url?sa=t&source=web&rct=j&opi=89978449&url=http://museoarcheologicocalatia.beniculturali.it/%3Flang%3Dit&ved=2ahUKEwiYmKWD_PmFAxWd_rsIHQPlDsoQFnoECCoQAQ&usg=AOvVaw0P5GP9PCuYA76do1Ru1s7_ ) che ha sede nel Casino di Starza Penta, un palazzo del XVI secolo di Maddaloni (CE), che fu una delle residenze principali dei Carafa della Stadera. Le prime notizie sul Palazzo risalgono al 1552, citato come ‘Starza della masseria delle Torri’ nell’atto di donazione che Diomede II fa alla moglie Roberta di Stigliano. Nel 1610 è tra i beni di Diomede IV e in seguito all’ascesa al potere del settimo Duca Marzio III (1660-1703), la masseria subisce un radicale intervento di restauro e viene trasformata in Casino da Caccia e villa d’ozio, con annessa una produttiva che contava su una tenuta di 70 moggi. Durante il regno di Carlo III di Borbone l’edificio ebbe il periodo di maggiore lustro, in quanto il sovrano vi si recava spesso per battute di caccia, ma dal 1759 cominciò un suo lento declino. Passato agli inizi dell’800 ai Carafa del ramo dei Colubrano, fu requisito nel 1850 per alloggiare un contingente di soldati del 13° “Cacciatori Svizzero”. Restituito ai Carafa nel 1855, nell’anno successivo fu acquistato dal notaio Raffaele Palladino. L’assetto attuale rispecchia quello del restauro voluto da Marzio III, solo parzialmente modificato dai successivi interventi tesi a trasformare la struttura da Casino da Caccia a fabbricato urbano alla metà del 1800. Nel 1939 fu espropriato e assegnato prima al Demanio Militare e poi dal 1993 a quello Storico Artistico e attualmentevi è ospitato il Museo in cui ho ammirato un piccolo tesoretto di monete. Trattasi di 362 monete d'argento, tra denari e vittoriati, rinvenuti nel 1913 dove sorgeva Calatia, antica città edificata lungo Via Appia nel territorio dell'odierno comune di Maddaloni (CE), https://www.google.com/url?sa=t&source=web&rct=j&opi=89978449&url=https://it.wikipedia.org/wiki/Calatia&ved=2ahUKEwiKsL_X6vmFAxU38bsIHRMxCLQQFnoECBYQAQ&usg=AOvVaw1h5RCeF1iPQpfpfbzDMBzs Le monete sono esposte nella seconda sala del piano terra. Particolare che per mostrare il retro di alcune monete, le stesse sono state affiancate da immagini dell'altro verso diu quello esposto. Altre monete monete, ad essere precisi 9, tra cui una a metà, sicuramente spezzata a metà per diiderne il valore, sono esposte in una vetrina nell'anticamera del cortile. https://www.google.com/url?sa=t&source=web&rct=j&opi=89978449&url=https://cc-opencampania.inera.it/it/poi/Museo-Archeologico-Calatia/%3FshowAll%3Dtrue%26id%3D88b46bea-0ad1-11eb-b06c-4615ba5ced95&ved=2ahUKEwje_L2C5_mFAxUOhv0HHQy3DHMQFnoECCIQAQ&usg=AOvVaw0fe-ZKXwEsFU1H035HwJVS
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  43. Buonasera a Tutti, avrei concluso la campagna Numismatica 2023 (ma c'è tempo fino alle 23,59) in modo assortito, non mi sono fatto mancare niente, tra Borboniche, Vicereali, Romane, Aragonesi..... Oggi approfitto della discussione sui Grani Neapolis Rex proprio per postare uno dei regali Natalizi che mi ha fatto @gennydbmoney e che ringrazio. Grano Neapolis Rex Filippo IV Data sembra essere 1622 Sigle MC/P Magliocca 51 Peso 7,27 Saluti Alberto
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  44. E' una posizione minimalista, che non condivido. Ritengo che i cataloghi siano essenziali per una memoria storica dell'asta (se belli e con belle foto: ottimo); che la struttura dove si tiene l'Asta (battuta), non necessariamente un Hotel, sia essenziale per garantire privacy e sicurezza; che l'eventuale catering sia una gradita manifestazione di ospitalità da parte della Casa d'Aste. Non si tratta solo di contorno. Le aste in presenza sono per me essenziali: non mi fido (a ragion veduta) delle foto e devo metterci il naso; ho la possibilità di guardare le monete direttamente, imparando dalle stesse, discutendone con amici e professionisti; poi posso tornare direttamente con l'eventuale lotto aggiudicato senza i patemi d'animo, le lungaggini ed i costi della spedizione. Si può discutere se far pagare i cataloghi (un tempo era la regola) e se il "pranzo" può essere trascurato (per me nessun problema). Ovviamente per alcune tipologie di monete questo può essere eccessivo, per altre indispensabile.
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  45. La discussione si propone di stanare i collezionisti di vecchi titoli azionari, obbligazioni, polizze assicurative e quant'altro che sono sicuro essere presenti nel forum, trattandosi di un tipo di collezionismo collegato alla cartamoneta e, in ogni caso, sarà capitato a molti di passare vicino a qualche banchetto di mercatino e restare affascinati, tanto da non poter resistere all'acquisto, dalle spesso splendide figurazioni di questi certificati Sicuramente tutti saprete già tutto di questa branca del collezionismo ma, per i neofiti, qualche informazione può essere utile. Il termine "scripofilo" è stato coniato dal "Times" di Londra, attraverso un'indagine tra i suoi lettori; etimologicamente è una specie di mostro, che unisce la parola inglese SCRIP (titolo scritto, pezzo di carta) al greco PHILOS (amico) e dunque, "amico dei titoli" sarebbe questa la traduzione letterale italiana, che a dire il vero suona assai peggio che scripofilo Si parla, naturalmente, di azioni e obbligazioni emesse da società, compagnie o altri enti, falliti o comunque non più esistenti; azioni e obbligazioni che sono state annullate, invalidate o rimborsate e quindi non più quotate in alcuna Borsa Valori. Questi titoli, oltre a rappresentare un'interessante testimonianza dello sviluppo economico del passato, uniscono al valore culturale un innegabile interesse artistico nella maggior parte di essi; altro particolare non trascurabile, il costo, ancora alla portata di tutte le tasche: al disotto dei 100 euro si trova infatti tantissimo materiale, ma spesso a molto, molto di meno, a partire da pochi spiccioli ciao. petronius B) Boston & Albany Rail Road Company
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  46. Ricambio. E ' una gran bella e interessante monetazione quella dei "Principi delle montagne" della Cilicia Armena, magari non interessa a molti ma per i medievalisti è importante. I bronzi medievali armeni sono dei gran bei tondelloni questo è il mio tank di Levon I° (Leone) Լեիոն Ա Levon I
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  47. opss l'immagine... <_< ... ;)
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  48. La scala di conservazione dei titoli è la stessa che per le banconote, si va da MB a FDS e naturalmente più il titolo è ben conservato più ha valore, anche se non è questo l'unico parametro per determinarlo, nè il più importante. Nel catalogo "Titoli azionari antichi" tra i fattori che influenzano il valore, la conservazione viene al 5° posto dopo: -l'importanza storica: sono maggiormente ricercati i titoli emessi durante particolari eventi storici, ad es. la guerra di secessione americana; -il valore artistico, ovvero la grafica particolarmente decorativa o le opere di famosi incisori; -l'anno di emissione: un titolo, più è vecchio, più ha valore; in particolare, per quanto riguarda l'Italia, i titoli pre-unitari (ante 1861) hanno, in genere, più valore di quelli successivi; -la rarità, ovvero il numero dei certificati emessi. Seguono, come detto, lo stato di conservazione e le firme autografe di personaggi famosi. E naturalmente non bisogna dimenticare la prima legge del mercato, quella della domanda e dell'offerta: un titolo può essere rarissimo, bellissimo, conservato al meglio, ma se nessuno lo vuole.....:( Ne consegue che, come per monete e banconote, non esiste "il pezzo più ambito", ma questo è determinato dall'interesse del singolo collezionista. Ad esempio, io colleziono titoli ferroviari, in prevalenza italiani ed americani, e in questo campo, tra i pezzi più ricercati ci sono i certificati della "Ferrovia Tornavento a Sesto Calende" anni 1854-1858 valutati un miglialio di euro. Per ora restano nel libro dei sogni :rolleyes: ciao. petronius :)
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  49. E' sicuramente un collezionismo più seguito all'estero, soprattutto nei paesi anglosassoni, in Italia è relativamente recente (il primo catalogo di titoli italiani risale al 1983) e ancora si può trovare parecchio materiale a prezzo interessante, soprattutto titoli di società americane, come quello allegato nel post di apertura. Come avviene anche per monete e banconote i titoli italiani sono più ricercati e, di conseguenza, costosi. petronius :)
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