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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/31/24 in tutte le aree
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Non colleziono questo periodo, però ci do un'occhiata ogni tanto. Francamente avevo avuto un'impressione opposta, anche per le prove: ero quasi tentato di prendere una prova di un 100 lire Marconi in argento, davvero a un prezzo stracciato. Secondo me resta il discorso di base che gira da ormai una ventina d'anni: la Repubblica te la tirano dietro, e il regno pure, tranne che nelle altissime conservazioni, che sono in crescita costante, quelle sì. Ogni volta che vedo una monetuzza comunissima di V.E.III slabbata in FDC ecz(ema) MS66 che costa più di una piastra papale del Seicento lancio un fischio a Sant'Eligio.3 punti
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L’eredità di Spartaco: una muraglia romana nel Parco d’Aspromonte. Scoperta archeologica straordinaria Il Comune di Cittanova, in collaborazione con l’Università del Kentucky e il referente dell’associazione escursionistica “Gente in Aspromonte” Giuseppe D’Amico, presenterà lunedì alle 16 al Palazzo comunale una scoperta archeologica, che gli esperti già definiscono straordinaria, effettuata nei giorni scorsi sul territorio del Parco nazionale d’Aspromonte. Il tema dell’incontro è “Cittanova, la città di Spartaco: sulle tracce del gladiatore ribelle che ha lottato per la libertà dei popoli”. In particolare, nella zona collinare che sovrasta Cittanova, in prossimità dello Zomaro, gli archeologi hanno rinvenuto una muraglia lunga 700 metri e alta 3, circondata da un fossato largo 5 metri e profondo 3 e altri reperti archeologici. In base ai primi riscontri, dovrebbe trattarsi del muro che Plutarco descrive nelle sue opere quando parla di Spartaco che, risalendo l’Aspromonte nel 73-71 a.C., stava per dirigersi verso la Tracia. https://reggio.gazzettadelsud.it/articoli/cronaca/2024/05/31/leredita-di-spartaco-una-muraglia-romana-nel-parco-daspromonte-scoperta-archeologica-straordinaria-9ccba40c-78d1-43a0-b450-54c0b333d62b/3 punti
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Ciao, oggi condivido un asse molto comune dell'imperatore Nerone (54-68 d.C.) con la personificazione sul rovescio della dea Vittoria coniato a Roma. Fu l'ultimo esponente della dinastia Giulio-Claudia (14-68 d.C.) iniziata con l'imperatore Tiberio a cui seguirono nell'ordine Caligola, Claudio ed appunto Nerone. Tutti imperatori che continuarono l'opera di Augusto salito al potere dopo la sanguinosa guerra civile che segnò ufficialmente il passaggio dalla repubblica all'impero, contribuento al consolidamento definitivo di quest'ultimo e del principato. Nerone e' senza dubbio tra I più noti e controversi imperatori romani il cui operato sarà da me approfondito con tutta l'attenzione che merita. Gli storici dell'epoca ne riportano un ritratto tutt'altro che positivo,forse legato al suo essere spietato nei confronti di chi cercava di contrastarlo. Le fonti storiche dell'epoca, molto probabilmente, non erano del tutto neutrali e forse politicamente legate alla parte avversa percui il tutto va letto con il beneficio dell'inventario. Certamente non fu un santo facendo addirittura assassinare la madre Agrippina Minore nonché due mogli Ottavia e Poppea e fu anche il primo imperatore ad essere colpito ufficialmente dall'istituto della damnatio memoriae per delibera del Senato, la peggiore onta che un defunto augusto poteva ricevere. Da esame diretto l'asse risulta coniato, un po decentrato al dritto, con buon metallo (considerando che si tratta di rame e che ha 2000 anni) ed ha svolto egregiamente la sua funzione di moneta rimanendo pienamente leggibile e ( per me) piacevole . Buono anche il ritratto dell'augusto. Grazie ed alle prossime 🙂 ANTONIO 28 mm 9,72 g RIC 3122 punti
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Come detto anche da @PostOffice a sinistra francobollo della settimana filatelica del 1948 raffigurante una famosa stampa di Hishikawa Moronobu chiamato "Mika e Bijinzu" 見返り美人図 letteralmente "Bellezza che guarda dietro" esposta la museo di Tokyo, quello a sinistra è del 1949 e raffigura un importante quadro di Hiroshighe Utagawa chiamato "Konna yo ga mata mo arō ka tsuki ni kari" こむな夜が 又も有うか 月に雁 letteralmente " Oche Selvatiche che volano al chiaro di luna piena" . Furono volute dal ministro delle telecomunicazioni e dal ministero delle poste di Tokyo2 punti
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Auguri alla mia piccola grande Luna...domani compie 14 anni. Come diceva la mia mamma le manca solo al parola. Ma invece si fa intendere molto bene... il suo sguardo dice tutto.2 punti
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guardate, io di banconote tedesche ne ho prese qualcuna "al metro" e qualcuna "al chilo" 😁 quelle al metro erano ancora messe bene, se una di quelle al chilo mi è piaciuta particolarmente, poi ho preso la stessa in conservazione migliore. E se posso permettermi, direi di dare anche un'occhiata alle banconote francesi (la serie del pescatore, etc. la ho anche postata nella sezione), anche loro in molti casi economiche. ============= PS: che c'entra la fotocamera (AGFA synchro box anni '50) con le banconote? Niente, ma era "quasi da ciotola": la ho presa ad un mercatino, dove praticamente la venditrice mi ha obbligato a prenderla per un euro!2 punti
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Regno d' Italia cartolina postale da 30c con risposta pagata tipo Michetti, senza millesimo. Era come si può vedere composta da due parti, purtroppo qui ne abbiamo solo una. L' altra parte poteva essere staccata ed utilizzata per rispondere, la risposta era gia' pagata. Il tuo esemplare fu emesso nel 1929 , stemma sabaudo con fasci su manto d'ermellino, 30c bruno avorio. Annullo di partenza del 3.VI 1930 meccanico doppio cerchio con datario e pubblicità SERVITEVI DEI PACCHI POSTALI URGENTI, .. annullo di arrivo con lunette barrate che non riesco a trovare, Brurdo Susa ..?? Bella.2 punti
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31/05/2024 Buon Pomeriggio a Tutti, condivido con voi questa moneta pontificia. Si tratta di 30 baiocchi ( Testone ) del 1834 Papa Gregorio XVI ( nato Bartolomeo Alberto Cappellari a Belluno nel 1765 ). La moneta Ag, g. 7,94 mm. 26 è un aggiudicazione Asta Varesi e presentata con lievi hairlines q. FDC. Alcuni siti specificano essere rara altri no. Grazie.2 punti
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Buonasera a tutti, oggi si Festeggia San Ferdinando. Auguri a tutti i nostri Ferdinando. Secondo Wikipedia... L' onomastico si festeggia in genere il 30 maggio in memoria di san Ferdinando III, re di Castiglia e di León, patrono della Spagna. Quale occasione migliore per riproporre una delle mie Ferdinandee. Dove nel rovescio sono ricordati per l'appunto Castiglia e León. Saluti Alberto2 punti
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Buono da 50 centesimi del Reparto Prigionieri di guerra del campo di Cortemaggiore, in provincia di Piacenza. Il biglietto fu emesso l’1 marzo 1918 ed era valido nel campo solo presso la Vivanderia del Reparto. Ha uno stile molto semplice, che ben si allinea allo stile di analoghi biglietti di campi simili presenti in Italia durante la prima guerra mondiale. È stampato solo sul dritto e non presenta filigrana. Le ridotte dimensioni di questo campo si evincono anche dal seriale molto basso del biglietto (N.955). Al suo interno venivano rinchiusi pochi uomini, di solito ufficiali. Ad oggi non si conoscevano biglietti sopravvissuti emessi da questo campo durante la WWI, il che lo rende estremamente interessante. Si conoscono invece biglietti dello stesso campo, rarissimi, inerenti alla WWII.2 punti
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Salve. Recentemente mi sono aggiudicato un tarì 1798 "S" speculari. Peso gr. 3,20. E' il secondo che entra nella mia collezione, ma è di conio differente rispetto al primo. Pur esplicitamente dichiarato "falso d'epoca" dalla stessa casa d'aste, l'ho pagato più del precedente, che, invece, veniva ritenuto "buono". A voi le considerazioni del caso. Che si tratti di una moneta quasi sicuramente uscita dalla zecca di Napoli, non sono io ad affermarlo, ma la logica. Statene certi, un falsario, un qualsiasi falsario, anche il più rintronato, non pensa a giocare con i numerali, trasformandoli in lettere, in "A" capovolte. Non si industria a mutare "TUTTE" le "S" presenti in legenda, sia quelle del dritto che del rovescio, in altrettante "S" speculari (peraltro, mai apparse prima!). Non produce intenzionalmente delle variazioni tanto appariscenti, tanto facilmente riconoscibili, anche ad occhi bendati, da rendere, di fatto, inutilizzabile la propria moneta. Mi sembra di aver capito che, a quei tempi, chi spacciava moneta falsa, rischiava, rischiava molto, finanche il carcare... Invece, è plausibile che la zecca di Napoli, in considerazione delle necessità e delle preoccupanti criticità in cui il Regno versava in quell'anno (1798), abbia deciso di procedere a delle coniazioni di emergenza, al risparmio, affrettate e per nulla curate, distinguibili da quelle "regolari" proprio grazie alle modifiche apportate. Certo, si tratta solo di una ipotesi, ma sicuramente meno sgangherata di quella facente capo al falsario pazzo, volontariamente e inspiegabilmente in cerca di rogne, di complicazioni cervellotiche e nocive alla sua stessa causa. Tornando al mio tarì recentemente acquistato, ne pubblico il dritto, mentre il rovescio lo posto ripetuto per tre volte, affiancandolo, di volta in volta, al rovescio di un tarì 20 grana 1798 "normale". Questo perché, nella legenda delle due monete accostate (mio tarì "S" speculari + tarì 1798 "normale"), mi è parso di individuare qualche carattere con delle affinità ( 1 della data, "F"...). Ma è da notare principalmente come, nella legenda di ambedue gli esemplari affiancati, la lettera "P" presenti sempre, alla base, lo stesso identico "gancino". Un caso? Il falsario, sebbene molto pasticcione ed approssimativo, si è poi premurato di riprodurre fedelmente quel millimetrico particolare? O, forse, altra è la spiegazione? Da considerare che quel "gancino" non è sempre presente nei tarì 1798 regolari e che non è presente neanche nell'altro conio dei tarì "S" speculari. Pubblico anche una foto che mette a fuoco solo una parte delle legende osservate. Se ho detto delle fesserie, mi scuso. Chi scrive, lo fa anche per essere corretto. In modo particolare, mi scuso per il testo lungo e ripetitivo in qualche sua parte. Grazie.2 punti
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Da un vecchio, piccolo album smarrito e di recente ritrovato, 2 francobolli giapponesi dei quali mi incuriosirebbe sapere se i soggetti raffigurati, siano disegni di fantasia, oppure tratti da opere d' arte e, nel caso, di chi .1 punto
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Buongiorno, vorrei sottoporre all'analisi questo antoniniano coniato presso la zecca di Milano durante il regno di Gallieno a nome dell'imperatrice Salonina. D/Busto diademato su crescente lunare. CORN. SALONINA PIA …. AVG. R/ L'imperatrice seduta a sinistra tiene nella mano destra un ramo di palma e nella sinistra uno scettro trasversale. AUGUSTA IN PACE in esergo M S Diametro: 2 cm Peso: 1,99 g. Non riesco ne a comprendere l'interezza della legenda ne comunque a trovarne riscontri. Ringrazio chi possa aiutarmi nello studio e classificazione di questo nominale.1 punto
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Sì, la leggenda è nota a tutti. La realtà storica è un'altra cosa però. Consiglio un buon manuale di storia romana più che l'internet se volete approfondire, ma il concetto di base è che le nostre fonti sulla storia romana sono affidabili solo a partire dal IV-III secolo a.C. I re sono rappresentazioni simboliche della fase fondativa della città: Romolo è l'eroe eponimo, Numa Pompilio simboleggia l'introduzione delle prime leggi ("Nomoi" in greco) e riti sacri ("Pompé"), Tullo Ostilio e Anco Marzio rappresentano i primi contatti armati con le tribù vicine ("Hostes", mentre "Mars" rappresenta la guerra), i Tarquini la fase della dominazione etrusca (da Tarquinia), e via dicendo.1 punto
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Un pò assomiglia al mio 😊, a Stian, levroide ( è un incrocio, un quasi levriero sardo pensiamo, preso dal canile). Metà settembre, 8 anni.....crescono in fretta, troppo.1 punto
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@gallo83 Direi che siamo allineati. Trovo che l'esempio sulla monetazione modenese sia quantomai calzante. Aggiungo solo che, se per convenzione affermiamo che il 2 lire del 1936 sia una moneta "rara", diamo a questo aggettivo un significato diverso da quello attribuitogli dalla lingua italiana. Tutto pienamente lecito - come considerare "molto bello" un rottame, per rifarmi al tuo esempio che condivido - a patto però che il pubblico lo sappia e non si creino equivoci di sorta. @Prosit Mi permetto di dire che non solo si può dibattere sul grado di reperibilità di una moneta ma, anzi, si deve discutere di questo argomento. Specie per i tanti appassionati della monetazione di Vittorio Emanuele III, compreso il sottoscritto, l'argomento è spinoso ma merita un minimo di attenzione. Inizio ripetendomi: le monete coniate durante il regno del nostro penultimo Sovrano, salvo una ventina di casi, NON sono rare. Possono essere costose ma rare no. Facciamo l'esempio del 100 lire Fascione. Lasciando pur perdere per un momento le migliaia di pezzi in giacenza citati dalla Nota 56, parliamo comunque di una moneta che compare in tutte le aste e che tutti i commercianti hanno a disposizione: è rara? Non credo proprio ma se la memoria non m'inganna nei cataloghi così viene descritta. Certo ci sono poi i diversi gradi di rarità (R1, R2 ecc.) ma, seguendo il criterio oggi in voga di assegnare un grado di rarità a una determinata moneta di un determinato anno (senza considerare la conservazione), ritengo che una più corretta classificazione dovrebbe assegnare la "R" a un numero molto limitato di casi. Per questo insisto nel dire che una vera gradazione della rarità nella monetazione decimale non possa prescindere dalla conservazione, al fine di dare un parametro di classificazione più attendibile. Anche qui provo a fare un esempio: il 50 cent. Leoni "rigato" del 1919. In conservazione bassa se ne trova in quantità ma un FDC vero io non l'ho mai visto. Quale attendibilità può avere un giudizio sulla rarità di questa moneta che non tenga conto della conservazione? Se ho scritto sciocchezze ditelo che non mi offendo, anzi il discorso prosegue...😊1 punto
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Ciao, fals ayyubida ramo di Aleppo (Siria) dell' emiro Al-Aziz Muhammad , zecca di Halab (Aleppo)1 punto
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Vediamo se i miei amici nipponici sanno qualcosa.... @Andy66 @Kojiki @Xenon971 punto
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Bella moneta! Anche io credo sia difficile trovarla in questa conservazione!1 punto
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Ebbene, finalmente mi sono arrivate le valigette e le capsule. Ho subito iniziato il trasloco dagli oblò. Devo dire che aprendo gli oblò ho notato che le monete erano opache con uno strato un po' gelatinoso come previsto da Pontetto, Baylon e altri che ringrazio tanto, per le preziose indicazioni. Comunque finora aprendo gli oblò e con una alitata tipo occhiali e con uno straccetto anch'esso per lenti sono venute di nuovo belle lucide. Ringrazio ancora i più esperti e spero che questo post possa essere utile anche ai nuovi arrivati1 punto
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Buondì, ottimo pezzo in alta conservazione. La moneta è a mio parere da considerare rara: è il più difficile da reperire dei nominali argentei di Gregorio XVI per il primo periodo di emissioni (1831-1834). Si tratta di un pezzo che si fa fatica a trovare a prezzo di saldo anche in bassa conservazione.1 punto
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Salve, dovrebbe un bronzo di Pergamo in Misia con Atena e Trofeo https://www.vcoins.com/it/stores/london_ancient_coins/89/product/mysia_pergamon_c_13327_bc___athena__trophy/1504065/Default.aspx1 punto
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La foto non è il massimo, ma i rilievi non paiono male, mi sembra un buon esemplare. Prezzo giusto.1 punto
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Possibile. Altro tema interessante quello dei sacchetti sigillati, che considero quanto di più vicino alla moneta sia esistito, prima della nascita della moneta stessa: proverò a parlarne in seguito! Vero. Esiste, secondo me, un errore di fondo, ossia quello di pensare alla moneta come al risultato di un percorso evolutivo, dal baratto, al metallo a peso, alla moneta. Questo, per me, non è un approccio convincente: in primo luogo, perché non fornisce alcuna spiegazione sulla tardività della nascita della moneta (che, mi ripeto, si tratta di uno strumento di semplice realizzazione tecnica e intuitivo). In secondo luogo, in ragione del fatto che proprio quei popoli che usavano il metallo a peso nelle transazioni non adottarono la moneta, se non secoli dopo la sua introduzione. La nascita della moneta, per me, è dovuta a una decisione; una decisione democratica, perché ha consentito la circolazione della ricchezza tra la popolazione. In quest'ottica, la tardività della sua introduzione assume, per me, un maggior senso: si dovette attendere per lunghissimo tempo qualche spinta popolare o qualche regnante illuminato. ps: Keynes, meno di 100 anni fa, parlava della moneta in questi termini: “The stamping of pieces of metal with a trade-mark was just a piece of local vanity, patriotism, advertisement with no far-reaching importance”. Non mi risulta difficile pensare che considerazione ne potessero avere i "regnanti" di 2600 anni prima 😅1 punto
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Altra TRILLINA Zecca di Monza R2, queste monetine sono molto circolate, è difficile trovarle belle1 punto
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Ciao Genny, bella, mi piace molto sia questa sia la 23 postata nell'altra discussione. Prima o poi ne aggiungerò una anch'io. Un saluto a tutti. Raffaele.1 punto
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Libia, marche da bollo a tassa fissa, senza data, filigrana Corona, emissione 1923/25, ovviamente usate anche in anni successivi in quanto le rimanenze venivano smaltite. Effigie del Re giovane volto a dx. Bella quartina, la piega non fa nulla, non possiamo pretendere che materiale quasi centenario sia nuovo. Anche se non mi piace parlare di denaro hanno una piccola quotazione di catalogo e poi la quartina ne aumenta il valore. Dobbiamo entrare nell'ottica che questo materiale è "irripetibile". La scritta che le annulla potrebbe essere una firma.. peccato non avere il documento intero, questo l' unico cruccio. Personalmente le trovo eccezionalmente belle.1 punto
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Tracce di patina evidentemente non eliminate con lavaggi. Non sono stato io ad effettuare pulizie, ma i vecchi proprietari o venditori. Sono comuni comunque. Una pulizia migliore le rimuoverebbe. Solitamente si vedono anche nella scritta in incuso lungo il contorno. Lì infatti è difficile con i lavaggi pulire bene il metallo rimuovendo i composti dell’argento che si sono formati e pertanto rimangono scuri. Nel caso della moneta della discussione si vede come le rimanenze di patina si trovano in punti ‘’nascosti’’ fisicamente dai rilievi stessi della moneta (lettere, ornamenti a maglia del Re, ed il doppio giro in incuso lungo il bordo della moneta). Una pulizia che raggiunga quei punti con piccoli pennellini spargerebbe bene anche lì i prodotti per la pulizia dell’argento e li rimuoverebbe. Modifica: Aggiungo che quando la scritta in incuso non è ben pulita ed è scura paradossalmente ciò rende più leggibile il contorno e lo fa apparire meglio impresso. Ovviamente è solo un effetto dovuto al contrasto tra il bianco dell’argento ed il nero dei suoi composti (composti dell’argento che spesso vedono lo zolfo come altro elemento e comunque mai l’ossigeno, a differenza del rame ad esempio). Grazie. Cosa intendi più precisamente per ‘’La bustina sigillata, in realtà, non è una vera e propria perizia’’? Nel senso che la perizia è il giudizio immateriale del perito e la bustina funge solo da sigillo (violabile con facilità)?1 punto
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Si possono collezionare per il francobollo, per gli annulli, per gli stampatori e tipografie diverse, per I colori della carta diversi, per gli anni,... e chi piu' ne ha piu' ne metta. La filatelia è infinita. O solo perché ci piacciono e li vogliamo salvare dall' oblio e ci gira così !!!🧐1 punto
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Avevo letto! Un istituzione! hanno tollerato che un miliardario Ceco si prendesse un pezzo di storia inglese!1 punto
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Ti rispondo solo sull'ultimo punto perché ritengo che la reperibilità è quindi la successiva rarità debba variare anche in funzione del bacino collezionisti di riferimento. Esempio moneta del Regno di 100000 esemplari e 1000 collezionisti e moneta preunitaria di 100 esemplari e 200 collezionisti.... Quale delle due è più reperibile o rara?1 punto
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Salve, denaro tornese di Luigi VIII o IX di Francia https://en.numista.com/catalogue/pieces73609.html O questo di Luigi IX che credo sia la più accreditata https://en.numista.com/catalogue/pieces42076.html1 punto
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Non è l’unico elemento contrastante in questa moneta, il naso spropositato, gli occhi infossati e l’orecchio appena abbozzato. certo non era facile rappresentare una testa in 15 mm, e forse l’incisore non era ancora molto esperto.1 punto
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La bustina sigillata, in realtà, non è una vera e propria perizia, ma semplicemente un modo con cui il perito, garantisce l'autenticità della moneta rispondendone personalmente ( in teoria a vita). Perciò, la sua importanza è legata alla serietà riconosciuta al perito. L'appartenenza alla NIP costituisce un'ulteriore garanzia di serietà. Come ti è stato detto, può costituire un mezzo per rivenderla più facilmente (qualora lo desiderassi) e la spesa per averla ottenuta si può aggiungere al valore della moneta. Resta l'avviso - per chi è inesperto - che la bustina sigillata non sostituisce il giudizio personale dell'acquirente e, purtroppo, può essere aperta e richiusa facilmente (per inserire altra moneta) ed il cartellino falsificato. Nel caso specifico, siamo di fronte ad un prodotto genuino.1 punto
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Il rovescio in foto non è molto leggibile, in particolare non mi è chiaro se in basso a sinistra vi sia Cerbero o un altare. Nel primo caso RPC III 5514 link Nel secondo caso RPC III 5515 link1 punto
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Classical Numismatic Group > Electronic Auction 563 Auction date: 5 June 2024 Lot number: 113 Price realized: This lot is for sale in an upcoming auction Lot description: THESSALY, Larissa. Circa 450/40-420 BC. AR Drachm (17.5mm, 5.92 g, 1h). The hero Thessalos, with petasos and chlamys hanging around neck, restraining bull left by band held around its head / Horse prancing right, trailing rein; uncertain symbol (filleted thyrsos or grasshopper?) below; all within incuse square. Lorber, Thessalian 50 (same dies as illustration); BCD Thessaly –; HGC 4, 420. Attractive light iridescent tone, a little die rust and small lamination on obverse, graffiti and light die wear on reverse. VF. From the Wild Rose Collection, purchased from Jencek Historical Enterprise (inv. Y06188), December 2014. Estimate: 300 USD1 punto
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Ah ecco non lo sapevo!! Sulle banconote sono proprio completamente a digiuno!😄 Lentamente tuttavia inizio ad essere sempre più affascinato da quelle centenarie di inizio secolo scorso!1 punto
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Buonasera amici, volevo condividere con voi il regalo di compleanno che mi è stato fatto dalla mia compagna. Ne sono molto soddisfatto, anche perché è il mio primo argenteo. Mi pare che questa tipologia non compaia di frequente nelle nostre discussioni, quindi penso possa essere interessante per tutti. Zecca di Ticinum, anno 300. 3,06 grammi, abbastanza rara.1 punto
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E' un argomento davvero vastissimo. Eccoti il mio modesto contributo. Come sai nel medioevo europeo ad emettere moneta erano i tanti feudi, regni, principati, singole città e spesso anche altri soggetti locali autorizzati o meno. Di valute o comunque monete che dovevano essere cambiate ce n'erano così tante che in certi periodi la confusione generata era piuttosto alta, e con essa gli ostacoli al commercio. A un certo punto l'esasperazione fu tale che in parecchi cominciarono a sognare quelli che poi diventarono i primi tentativi di unificazioni monetarie più o meno strette (come la citata unione monetaria latina, ma anche ad esempio la meno nota unione monetaria scandinava) o quantomeno dei sistemi di equilibrio valutario d'area (come ad esempio il Sistema Monetario Europeo pre-euro). Qualcuno arrivò addirittura ad auspicare un'unione monetaria mondiale: se vuoi saperne di più puoi leggere del progetto direttamente dal libro in cui l'ideatore lo espose.1 punto
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Caro @Tinia Numismatica che tu non fossi uno specialistica di magnogreche (aggiungo e siciliane visto che la Sicilia è un'entità storico-geografica distinta) lo abbiamo potuto riscontrare già anni addietro quando nell'asta Cesare condotta da Varesi-Tinia numismatica è stata proposta (assieme ad altre falsificazioni) una didramma falsa di Gela e a quanto vedo dai realizzi pure aggiudicata.....https://www.astetinia.it/it/lot/38/sicilia-gela-didracma-490-475-ac-ag-/ Dico questo perchè se si avesse l'umiltà di studiare, leggere chi ne sa di più e ha avuto modo di analizzare interi ripostigli (come ad es. Jenkins), eviteremo di fare come fanno oggi Leu & compagni. Le mie, per usare una tua espressione, possono essere solo "opinioni"....... Resta il fatto che non vorrei essere nè il collezionista che ha comprato da Leu nè quello della didramma qui postata. Rinfreschiamo pure la discussione al riguardo Ai moderatori del Forum e/o a chi gestisce il sito prego di non censurare questo mio post (metto già le mani avanti visto che viviamo in una società ipocrita del politically correct a tutti i costi) perchè, per il bene della numismatica che questo Forum deve perseguire, vanno difesi i valori sani della numismatica e devono passare quantomeno (sempre a mio avviso) i seguenti messaggi cardine: - i Corpora del passato vanno studiati e costituiscono il punto di partenza per un sano e corretto approccio alla numismatica; - Qualsiasi commerciante e/o astaiolo (soprattutto in caso di vendita all'incanto) non è che può mettere in vendita bellamente una moneta senza curarsi di vagliarla ed esaminarla prima. HA IL DOVERE DI ACCERTARSI ACCURATAMENTE DELL'AUTENTICITA' secondo la c.d. "SCIENZA E MIGLIOR ESPERIENZA DEL MOMENTO STORICO". Scrivo questo, e concludo, perchè dai messaggi di qualcuno passano indicazioni strane o addirittura fuorvianti. Odisseo1 punto
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E se invece vi avessi proposto direttamente solo le foto qui sotto? Prendo spunto da questo esperimento fotografico per una piccola riflessione, gentilmente provocatoria per cercare di stimolare opinioni. In particolare, visto che ovviamente la luce influisce così tanto sul giudizio di una moneta (al buio le monete sarebbero tutte uguali.. ) mi chiedo come sia possibile che non si utilizzino delle condizioni di illuminazione "standard" e, per quanto possibile, codificate per cercare di dare giudizi più uniformi possibili alle varie monete. Mi aspetto immediatamente l'obiezione, corretta, che le monete vanno viste in mano. Sono perfettamente d'accordo e infatti non parlo solo di fotografie ma anche dal vivo la luce ha chiaramente un impatto notevole sulla moneta. In questo esempio specifico, dal vivo la moneta (anche usando lente 10x) appare decisamente più simile alla seconda fotografia da molte più "angolazioni" di illuminazione. Quindi mi chiedo... quale è la vera moneta tra le due? e rovescio Saluti!1 punto
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