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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/23/24 in tutte le aree

  1. Questi sono gli annulli con il "frazionario", lo avrò scritto molte volte, serviva per individuare gli uffici postali che avevano i servizi a denaro, la prima cifra a sx indica la provincia e la ragioneria provinciale da cui dipende, la seconda cifra a dx l' identificativo dell' ufficio postale stesso. Per quanto riguarda l' annullo di Trieste mezzo vuoto non saprei cosa dire con certezza.. un errore, un periodo di transizione dell'ufficio, un annullo amministrativo interno usato sulla posta in partenza.. ?? Non saprei.
    3 punti
  2. Potrebbe.. ma credo che abbiamo visto questa succursale in annulli di epoche diverse.. anni 40 o 50.. ? ..o ricordo male..? A volte rispondo da telefonino non notando particolari importanti e spesso vado a memoria, .. se c'è qualcosa che notate sbagliata o strana portatela all' attenzione senza problemi, se ne ridiscute ed eventualmente si cambia. D'altronde credo che in qualche modo ho contribuito a creare dei validi collaboratori. ...(o dei mostri direbbe mia moglie). 😲
    3 punti
  3. @Prosit Concordo con la valutazione del BB. Noris è un ottimo perito, ed è particolarmente esperto di Savoia preunitarie. Per confronto allego il mio esemplare, periziato qBB con colpetto al ciglio.
    3 punti
  4. Il museo di Taranto espone tantissime meraviglie della Magna Grecia. Sono esposte anche tante monete 8 solidi bizantini dal regno di Leone I, impero di Zenone Isaurico e Anastasio I Emistatere in oro
    2 punti
  5. La serie del vaticano del 1978 non mi sembra abbia chissà che valore,solo la 500 lire in argento può valere il peso... Le monete cerchiate in giallo dovrebbero essere in argento e valere il peso,quelle in bianco potrebbero essere in argento e valere il peso,quella in verde sembra una sterlina in oro,nel caso fosse autentica può avere un valore collezionistico,oltre a quello dell'oro,in base alla data,quella in rosso sembrerebbe un sesterzio romano ma servirebbero foto nitide di ambedue le facce,peso e diametro per verificarne l'autenticità... Il resto non credo abbia valore...
    2 punti
  6. Da asta nazionale un bel tondello pieno, senza tosature. Coronato con scena dell'incoronazione Zecca di Napoli Segno di zecchiere sotto croce: B Peso 3,82 grammi
    2 punti
  7. Il dritto mostra una Galeria Valeria con un ritratto tipicamente "tetrarchico": testa grossa, collo, taurino. Sembra quasi un soldato; anche il drappeggio ricorda più quello che troviamo sotto le corazze. Uniche concessioni alla femminilità sono lo stéphane (appena visibile) ed un sorriso appena accennato. Ma, per fortuna, c'e' poi il rovescio, con Venere (qui Victrix- non so onestemente se riferita, nell'appellativo, a qualche particolare evento storico). Una sola nota sulla moneta in sé. L'officina dovrebbe essere epsilon e non gamma (come si vede dalla lettera sotto il crescente nel campo destro del rovescio) anche se ciò non cambia la classificazione. Interessante poi il dot che e' molto lontano da ANT e quasi attaccato a -ICTRICI. Ciao. Stilicho
    2 punti
  8. Buona Notte Si potrebbe approfondire il tema accennato, riguardante la possibilità che alcuni dei segni attribuiti ai Fiorini di Firenze siano invece di pertinenza di imitazioni anonime male interpretate, ma è un argomento che potrebbe risultare noioso (inoltre non dispongo delle autorizzazioni per molte immagini che sarebbero necessarie). Proseguendo nell’analisi dei lotti passiamo alla imitazione del MIR 7-15 (Sole), il lotto è il 710, anche in questo caso un appunto sul numero di “raggi”, nelle tavole il sole è disegnato con otto raggi, quelli che mi sono noti, sicuramente di Firenze ne recano invece nove, altra caratteristica degli originali la faccia tonda sorridente del sole. questa viene dall'asta UBS 63 del 2005 Nel lotto 710 oltre alle altre anomalie, il sole ha otto raggi e sembra circondato tra ore dieci e ore quattro da una sorta di nimbo liscio, probabilmente un difetto nella realizzazione del conio. L’officina di produzione di questa imitazione ha prodotto almeno un altro conio di rovescio con il medesimo segno. Allego sia l’immagine dall’asta Bolaffi che quella di confronto, proviene da un’asta Coriphila Voilingen del 2020 (la stessa moneta è poi transitata in un’asta MDC del 2024). Da notare i due rovesci con evidenti differenze, accoppiati a un medesimo diritto. Faccio notare che nel secondo rovescio il sole presenta nove raggi. Come curiosità allego le immagini di un’altra imitazione, di diversa provenienza, stessi diritto e rovescio per tutti gli esemplari, forse minori volumi di produzione senza escludere la possibilità possano esistere altri coni simili. il primo da un'asta Hess del 2001, il secondo da un'asta Fisher del 2022 e l'ultimo da un'asta Nomisma del 2024 Queste imitazioni presentano usure credibili, non è sempre così, la possibilità che ne siano state prodotte ad arte in tempi recenti non è remota. cordialità
    2 punti
  9. Ach so.. in Italia la signora 80enne sarebbe stata deferita alla Corte per i Crimini dell’Uomo , condannata e e posta in isolamento con una pena da scontare minima di 20 anni …☺️
    2 punti
  10. Complimenti Alberto,gran bella monetina,il ritratto è bellissimo... Stai solo attento a quelle fiorescenze verdi, potrebbe essere cancro del bronzo...
    2 punti
  11. Salve. Ne ho conservati alcuni dei campionati di bridge e altri come souvenir, ma le carte più originali sono quelle di Panorama con le caricature di personaggi politici disegnate da Alfredo Chiappori nel 1987-88 e da Giorgio Forattini nel 1993. Cominciamo dalle prime così pubblicizzate su l’Unità Sono stati pubblicati due esemplari di questo mazzo di carte da gioco, uno col dorso blu e uno col dorso rosso. Ognuno dei due mazzi era caratterizzato, oltre che dal dorso di colore diverso, anche dal fatto che erano diversi i due jolly che facevano parte di ogni singolo mazzo. Precisamente caricature di Berlinguer Fanfani i jolly del mazzo rosso e caricature di Craxi e Moro i jolly del mazzo blu. apollonia
    1 punto
  12. È un bottone che imita una moneta austriaca del 1760 probabilmente realizzato nella prima metà del 900...
    1 punto
  13. Complimenti per la collezione! a proposito di carte da gioco segnalo questo articoletto uscito poche ore fa: https://www.greenme.it/lifestyle/arte-e-cultura/mazzi-di-carte-illustrate-con-cani-e-gatti-ispirati-a-personaggi-famosi/
    1 punto
  14. Grazie @Ale75come vedi anch'io ho da imparare non conoscevo il piso come valore monetale.🙏
    1 punto
  15. Effettivamente è illeggibile, almeno per me,ma qualcuno potrebbe anche vederci qualcosa e riuscire a classificarla... In base al peso e al diametro potrebbe essere un' asse imperiale...
    1 punto
  16. Usiamo anche un po' il buon senso. Peso e diametro delle monete della repubblica o dei centesimi di Vittorio Emanuele è uno spreco di tempo per tutti. Un colpo d'occhio e selezioniamo, da 500 monete, le 10 che meritano una discussione apposita.
    1 punto
  17. Salve, stavo cercando qualche tondello che potrebbe rassomigliare e mi sono imbattuto in questo forte bianco in mistura di Giovanni I Paleologo per Asti. Posto una didascalia presa da un precedente post, provi a vedere se trova qualche rassomiglianza moneta in mano
    1 punto
  18. Da eBay 6.50 + spedizione e' anche troppo... e questo genio mi dice che appartiene alla tiratura di Verona.. dice inoltre che è un venditore professionale,.. ci sara' da fidarsi..? 6,50€ + spedizione verra' in totale sui 15,00€... dati ad uno che non mi garantisce NIENTE. Se vado in un negozio di filatelia dove pagano tasse e hanno costi di gestione forse spendo 30.00€..?! ,ma ho una garanzia di quello che ho acquistato che posso sempre allegare all' oggetto postale in caso di vendita futura. Sembra di avere speso di piu'.. ma in realtà non è così. Tutte le soprastampe della R.S.I. se non certificate si rischia che provengano da situazioni di questo tipo.....
    1 punto
  19. Ehhhhh quante storie per un pomodoro... Sai quanti ne ho nell'orto? E li trovo senza bisogno del metal detector
    1 punto
  20. DI spia CE re a cui TO da' L lira = dispiacere acuito dall'ira Buona domenica
    1 punto
  21. Mi sa che all'epoca ci avevan fatto una malattia 😁 L'originale di Guccini https://www.youtube.com/watch?v=bo48k_9Bk08&ab_channel=guccinichannel via di mezzo über alles, il Lindo: njk
    1 punto
  22. Per fortuna è una notte bella fresca, e piove. Per un certo periodo nella vecchia casa ho avuto un condizionatore, ma mi ha dato diversi problemi. E' necessario materiale di qualità e soprattutto un istallatore che sappia fare davvero il suo mestiere. ________________________________
    1 punto
  23. 1 punto
  24. Bella moneta con una Augusta dalla storia turbolenta direi 😯
    1 punto
  25. L' approfondimento di @caravelle82 sulla cartolina e' corretto, ed e' corretta l' osservazione di @Ptr79 circa l' annullo.. in effetti manca qualcosa.... SEGUE............
    1 punto
  26. e siamo sempre al solito discorso: comprare per puro spirito collezionistico non è previsto, dobbiamo per forza comprare perché speriamo di guadagnarci, e vabbè...
    1 punto
  27. Bella bellA questa. Parte da Trieste il 7 dicembre 1918 (annullo discreto, lunette vuote), arrivata a Sava (lecce all' epoca, ora taranto) il 12 dicembre dello stesso anno. Affrancato con bollo da 10 centesimi Leoni Rosso. Per me è affascinante, anche esteticamente. Lascio la parola seria a @PostOffice, sperando di non aver scritto fregnacce 🤣. Nel caso, desidererei essere corretto, sempre per imparare. Thanks
    1 punto
  28. L'unica moneta sabauda che mi viene in mente con quel tipo di croce sono i vari bianchetti, obolo di bianchetto e maglie di bianchetto nei vari duchi, ma al rovescio non mi risulta che finiscano con una S prima della croce... È in condizioni che non facilitano la lettura di quel che si intravede delle legende... difficile venirne a capo.
    1 punto
  29. 1 punto
  30. DE GREGE EPICURI Anche a me sembra suberata. Lo si vede meglio al D, sotto al collo e anche a sinistra, dove la pellicola di Ag si è staccata. E poi in tutti i più piccoli "buchi" dell'argento.
    1 punto
  31. DE GREGE EPICURI Non so se hai presente l'albero di fusione; credo che se ne parli nella sezione del Forum destinata alle questioni tecniche. Ad ogni tondello, quando viene diviso dagli altri, restava attaccata una "sporgenza" o talora anche due. Esse venivano eliminate con maggiore o minore cura, ma potevano residuare dei pezzi, di forma varia, di solito tondeggiante.
    1 punto
  32. Ciao, con le foto facciamo progressi ma ancora non ci siamo . Ovviamente scherzo 😉. Da quello che si riesce a vedere potrebbe trattarsi di un denario suberato. Dove vi sono tutte quelle mancanze di metallo superficiale e sul bordo ( che non sono corrosione. In un denario di buonissimo argento come quelli coniati sotto Tiberio la superficie, indipendentemente da dove ha stazionato la moneta, anche dopo pulizia non dovrebbe mai presentarsi così) si vede metallo sottostante tipo bronzo o rame? Se si e' un buon indizio. In caso contrario non so cosa abbia causato la superficie cosi butterata. Se non è suberato a mio parere è una moneta molto dubbia 🙂 ANTONIO
    1 punto
  33. C'è sempre da imparare qualcosa su questo forum 👍
    1 punto
  34. Russia: mazzo di 56 carte (5,8 x 9 cm), di cui 52 dei 4 semi x 13, 2 jolly, 1 carta di controllo e 1 carta vuota. apollonia
    1 punto
  35. Come si può notare anche nei moderni il nome della nazione non viene messo... Viene invece messo nei possedimenti
    1 punto
  36. Russia Confezione da 56 carte (5,8x9 cm): dorso blu (52 + 2 jolly) + 2 calendario 1988 con dorso particolare. Confezione da 56 carte (5,8x9 cm): dorso rosso (52 + 2 jolly) + 2 calendario 1988 con dorso particolare. apollonia
    1 punto
  37. Per me è nel range del Bb. Questa è una moneta di piccolo modulo, e sia i dettagli che i rilievi sono poco impressi e poco marcati. Allego un FdC come confronto. Guardate la barba, in certi punti è poco impressa. Anche i capelli. Nell'esemplare del post sono rimasti i punti più in rilievo, proprio come un BB deve "tecnicamente" essere: interamente leggibile. Questa moneta non può dirsi che non lo sia. Ad essere severi, qBb Ripeto, è un piccolo modulo. E comunque, il vero punto è il prezzo PS. mi sembra aver subito una passata pulizia, vendendo sporco raccolto tra i rilievi della legenda
    1 punto
  38. Non ho trovato ancora l'articolo ma mi ero salvato alcuni screen per uno studio, è tradotto male ma qualcosa si comprende, se riesco a trovare il link lo condivido.
    1 punto
  39. Variante della comune medaglia SEMINARIUM DIOCESIS TICINENSIS
    1 punto
  40. Sono quasi diciotto anni che la nostra Solange ha raggiunto il paradiso dei felini, diciotto come gli anni in cui è stata con noi da quando aveva sei o sette mesi di vita. Come ho già detto ricordandola sul forum, aveva un pelo bianchissimo e gli occhi di colore diverso, uno verde e uno azzurro (anche Alessandro Magno era affetto da eterocromia avendo gli occhi di colore diverso, uno azzurro e l’altro marrone o forse nero). Ciao Sol, come la chiamavo io. apollonia
    1 punto
  41. Roma Numismatics Ltd, E-Sale 107, 16.3.2023, 50 Calabria, Tarentum AR Nomos. Circa 365-355 BC. Nude youth on horseback to right; kantharos below / Taras astride dolphin to left, holding kantharos; TAPAΣ below. Fischer-Bossert Group 41, 618 (V242/R474); Vlasto 458; HN Italy 879; HGC 1, 777. 7.56g, 21mm, 11h. Good Very Fine; overstruck on an uncertain type, as evidenced by the letters visible in place of the dolphin's head. Il didrammo viene correttamente ascritto alla combinazione di conii n. 618 (V242/R474) del gruppo 41 Fischer-Bossert (365-355 ca. a.C.) e con altrettanta puntualità ne viene segnalata la riconiazione su una precedente moneta per la presenza di lettere (E, T) visibili al rovescio. Le quali, tuttavia, non consentono ai compilatori la precisa identificazione dell’undertype. Roma Numismatics Ltd, E-Sale 107, 16.3.2023, 50 (particolare del R/) A dire il vero si tratta di un riconoscimento non immediato, tuttavia le lettere epsilon (retrograda) e tau con disposizione verticale potrebbero ascriversi all’emissione n. 661 (T433: ΤƎ/ΥΥ) del IV periodo Ravel di Corinto (serie X) (fig. 1) . In particolare il “fermaglio” di giuntura ben visibile a sinistra delle lettere, un dettaglio alquanto raro su questa emissione corinzia, sembrerebbe richiamare una rara variante recentemente apparsa sul mercato antiquario (fig. 2) e tratta da una combinazione di conii non censita dal Ravel che associa un D/ del tipo P309 ad un rovescio simile a quello della serie 661 (T433). 1-Harvard, Arthur S. Dewing coll. 1739 http://www.perseus.tufts.edu/hopper/artifact?name=Dewing+1739&object=coin 2-Leu Numismatik 24, 2022, 1197 https://www.acsearch.info/search.html?id=10324329 Taranto (RN 107, 50) Corinto (Leu 24, 2022, 1197)
    1 punto
  42. A breve in asta uno statere incuso a tondello stretto di Crotone: Roma Numismatics, E-sale 107, 16.3.2023, 66 https://www.numisbids.com/n.php?p=lot&sid=6592&lot=66 Bruttium, Kroton AR Stater. Circa 480-430 BC. Tripod-lebes, legs terminating in lion's paws, with ornaments on the bowl; heron standing to right on left, ϘPO to right / Incuse tripod-lebes, legs terminating in lion's paws, ornaments in relief. SNG ANS 260; HN Italy 2102; HGC 1, 1449. 7.61g, 21mm, 2h. Near Very Fine; overstruck on an issue of Tarentum, the outline of a dolphin being visible in the rev. right field. Il confronto con SNG ANS 260 appare alquanto generico in quanto i conii sembrerebbero identificabili, piuttosto, con quelli che hanno battuto gli esemplari indicati di seguito: CGB.fr, Internet Auction April 2021, 636499 https://www.acsearch.info/search.html?id=8095777 CNG, Electronic Auction 477, 2020, 23 (Whetstone Coll.) CNG, Electronic Auction 266, 2011, 26 (Deyo Coll. Ex Coin Galleries, 10.4.1985, 49) Tuttavia l’elemento che più mi lascia perplesso è la notazione relativa alla presunta riconiazione dell’esemplare su una moneta di Taranto, desumibile dal contorno del delfino (?) visibile al rovescio. A prescindere che le riconiazioni attestate nel corso della fase incusa a tondello stretto di Crotone sono pressoché interamente effettuate su numerario siceliota (Agrigento, Gela, Leontinoi, Siracusa), come ben rilevato dagli studi di Garraffo, avrei non poche difficoltà nel riconoscere al rovescio tracce del sottotipo tarantino e mi piacerebbe sentire altri pareri in proposito.
    1 punto
  43. Buonasera, siamo estimatori di questa tipologia, e qualsiasi Publica va analizzata pelo pelo, a volte anche riesumandole per una nuova analisi. ? Saluti Alberto
    1 punto
  44. Sono da molti anni appassionato di questo magnifico continente (il mio nick vuol dire proprio AntaRTide), che riserva un sacco di sorprese sia nella sua conformazione, sopra e sotto il ghiaccio, che nella sua fauna. Essendo così grande ma poco frequentato e conosciuto molte sono anche le teorie complottiste nate su di esso (dalla base segreta nazista o aliena alle piramidi artificiali), ma la realtà è decisamente più interessante di qualunque balla gomblottara si possa ricamarci sopra. L'Antartide non è solo "freddo e ghiaccio" ma paesaggi mozzafiato di un territorio che un tempo era molto diverso, scienza, storia, geopolitica e a suo modo anche anche numismatica: La storia delle esplorazioni del continente è fra le più avventurose e avvincenti del mondo e si trova molto materiale interessante per belle letture, a partire dal diario del primo esploratore della regione antartica, James Cook, ma anche articoli vari e diari personali su Internet degli scienziati che lavorano nelle basi.
    1 punto
  45. Argomento indubbiamente interessante. Credo che però la parola fine, senza un riscontro documentale sia difficile da mettere. Bisogna ammettere che l'ipotesi avanzata da D'Andrea/Andreani sul fatto che questa tipologia di carlini sia stata coniata nella città de l'Aquila ha un suo riscontro oggettivo osservando gli esemplari in questione. Lo stile, come anche sottolineato da Junomoneta, è diverso da quello di conio partenopeo, ma è altrettanto vero che l'assenza del simbolo di zecca, porta l'ago della bilancia a pendere per una coniazione nella città di Napoli. Cercando cmq di approfondire la cosa, la presenza della stella nell'esemplare postato da Junomoneta (stella che di certo non sembra messa lì in maniera casuale), confrontato con le due stelle presenti nell'esemplare catalogato al n°68 del D'Andrea/Andreani (Perfetto n°379) dove comunque va precisato che vi è il simbolo di zecca, potrebbe far supporre una certa corrispondenza tra la presenza di questa stelletta e l'officina di zecca de l'Aquila. Naturalmente parliamo sempre di ipotesi. Sempre D'Andrea/Andreani rafforzano la loro interessante ipotesi con il fatto che spesso in alcuni esemplari l'aquiletta (ossia il simbolo di zecca) venisse all'epoca abrasa per far confondere l'esemplare abruzzese, con contenuto di fino minore, con quello napoletano, in modo da evitare un eventuale rifiuto della moneta. E' altresì vero che Perfetto a pag. 206, in nota 141, pur condividendo l'ipotesi di D'Andrea/Andreani, puntualizza che a seguito di esperimenti effettuati sul metallo dei carlini di Alfonso I, questi solo in parte sono risultati con un contenuto di fino inferiore agli esemplari napoletani e mai con un contenuto superiore, concludendo quindi che le rimozioni del simbolo di zecca avvenivano molto spesso solo per precauzione e/o per recuperare qualche mg d'argento. Alla luce di questi ulteriori dati oggettivi non credo sia nemmeno ipotizzabile una decisione nella zecca abruzzese di non inserire il proprio simbolo onde non rendere immediatamente riconoscibili i propri esemplari prodotti e quindi poterli in questo modo confonderli con gli esemplari coniati a Napoli. Anche perchè in questo caso credo che una qualche riscontro documentale ci sarebbe stato. Ma facciamo un passo indietro e torniamo alla "famigerata" stelletta. Sui carlini della zecca del l'Aquila (con il simbolo di zecca) spesso troviamo la stelletta presente nel I quarto, sopra la croce potenziata o più raramente nel II quarto dopo il palato e nel IV quarto sotto la croce potenziata. Mai questa stelletta (o almeno a me così risulta) è presente in esemplari che sono stati certamente coniati a Napoli e quindi, come precedentemente detto, la combinazione Stelletta/Zecca de l'Aquila torna prepotentemente a riportare l'ago della bilancia verso l'ipotesi di coniazione nella zecca abruzzese. Poi aggiungiamoci che, nostante già i dubbi a riguardo, a complicare le cose (per fortuna :blum: ) arriva Junomoneta che posta un carlino dove non vi è traccia di stellette al D/ quindi non rientrante nella categoria di cui sopra, ma ne ha una in bella evidenza al R/... Credo di essermi dilungato anche troppo e spero di essere stato chiaro in quello che ho scritto (dopo il turno di notte non garantisco nulla), penso quindi di poter concludere con la frase con la quale ho iniziato, cioè senza una prova documentale è difficile chiudere definitivamente la questione. Accolgo l'invito di Francesco77 a postare immagini per cercare di avanzare ulteriori ipotesi e se può essere d'aiuto posto un esemplare con stellette nell'interpunzione ma senza simboli di zecca e senza stellette nel campo al D/ per poterlo comparare stilisticamente con altri. Chiedo scusa per la foto, ma fatta al volo e con luce artificiale.
    1 punto
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