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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/05/24 in tutte le aree
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Anche io domenica scorsa ho riportato a casa qualche moneta da Aix-les-Bains. La prima che voglio condividere è un forte del IV tipo di Carlo Emanuele I del 1596. Ne avevo già uno in collezione, ma la qualità di questo esemplare è notevolmente migliore ed è stato amore a prima vista... Spero sia lo stesso per voi...4 punti
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Salve a tutti, so che la maggior parte di voi condivide principalmente pezzi rari e che appunto lo faccia magari non troppo spesso, ma io, non potendomi permettere di spendere chissà quanto amo comunque condividere qualche semplice acquisto. Oggi vi propongo un pezzo molto carino... l'ho preso, oltre che per la voglia di intraprendere seriamente la collezione di VEIII, anche per la data in cui è stata firmata la perizia (o quel che sia), ovvero il 23 Agosto 2013, giorno del mio compleanno. È molto piacevole alla vista il rame rosso di questo piccolo modulo, anche se dalle foto (principalmente il dritto che mi è risultato più difficile da fotografare) non si intuisce molto bene... ecco a voi: Saluti...Ronak3 punti
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Mi ha sempre incuriosito questa cosa delle diverse corone al rovescio di questi tornesi,e soprattutto mi incuriosiva questa denominazione di 'corona di pannocchie di grano "fatta dagli autori del CNI, cercavo di immaginare come sarebbe potuta essere effettivamente una corona di questo tipo,ed è durante delle mie ricerche che ho finalmente trovato il fantomatico tornese con "corona di pannocchie di grano ", l'esemplare che propongo è in conservazione non ottimale, ma per un occhio attento e allenato è abbastanza per poterlo catalogare precisamente... Tornese 1636 con sigla O/C... Al dritto:PHILIPPVS.IIII.R.S,1636,busto di Filippo IV a sinistra con dietro le sigle del Mastro di zecca Orazio Celentano, avanti il simbolo del coniatore "O"... Al rovescio:corona di pannocchie di grano,nel campo tosone sospeso rivolto a sinistra... Peso:5,25 grammi, diametro:24,15 millimetri... Allego il particolare delle tre tipologie di corona... Spero di aver fatto cosa gradita per tutti gli appassionati di Filippo IV...3 punti
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Segnalo l'imminente uscita del secondo numero di MA: https://www.acinumis.it/rivista-monete-antiche/ Dall’Indice: Giovanni Santelli e Alberto Campana, Il linguaggio delle immagini. Era (Giunone) – Giunone Moneta – Triade Capitolina – Ilizia. [pp. 121-130] Giovanni Sinimarco, Studi di linguistica storica attraverso la monetazione dei popoli Osci. [pp. 131-140] Vincenzo Marrazzo, Un inedito divisionale di Crotone dal commercio numismatico. [pp. 141-160] Luis Amela Valverde, Sulla serie RRC 453 di L. PLAUTIUS PLANCUS. Una nota. [pp. 161-170] Katia Pontone, Milonia Caesonia e Iulia Drusilla, moglie e figlia di Caligula, in una moneta del re Erode Agrippa I. [pp. 171-192] Antonio Morello, La riproduzione, attribuita a Giovanni da Cavino, del sesterzio di Nerone POR OST AVGVSTI. [pp. 193-208] Alberto Trivero Rivera, Le emissioni cartaginesi in nome di Valentiniano III. [pp. 209-228] Luca Oddone, Dario Ferro, Tiziana Caserta, Maria Labate, Angelo Agostino, L’imperiale della zecca di Ponzone: esemplari inediti e falsi moderni. [pp. 229-240]2 punti
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Buongiorno a tutti, Durante le mie ricerche capita spesso di imbattermi in qualcosa di particolare,a volte la mia attenzione viene catturata da quelle monete dove, per un motivo o per un'altro, rimane il dubbio sulla sua effettiva esistenza, è il caso,ad esempio,del tornese con al rovescio il famoso "tosone sospeso", battuto dal 1630 al 1648 passando per vari Mastri di zecca e con diverse varianti... Ma oggi vorrei soffermarmi sull'emissione del 1636 con busto del sovrano rivolto a sinistra e con le sigle O/C del Mastro di zecca Orazio Celentano che ricoprì la carica da Gennaio 1635 al 5 Ottobre 1636,questa tipologia di tornese è,ad oggi, conosciuta con due diverse corone al rovescio che attorniano il tosone sospeso,con corona di steli di grano di cui allego un'immagine di un esemplare proveniente da un'asta di Inasta: E con corona dì foglie di alloro di cui allego un'immagine di un'esemplare proveniente da un'asta di GMA:2 punti
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Nel volume XX del CNI, precisamente a pagina 354 vengono catalogati al numero 792 e 793 due esemplari descritti al rovescio con "corona di pannocchie di grano",ma non esistono immagini... Nel pregevole volume del Magliocca l'autore asserisce in una nota, a pagina 238,che gli autori del CNI potrebbero essersi riferiti al tipo con "corona di steli di grano"...2 punti
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....e lascia tutto come sta 😉 Non credo....non vedi nulla. Magari è solo (credo) scoch per riparar la bustina che col tempo si lacera (credo). Io infatti le tengo sempre stese e aperte così non si sollecitano2 punti
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Io ho una moneta da 50 centesimi di Umberto periziata da Cesare Bobba negli anni 70. La moneta non è bellissima ma è stata una delle prime che ho acquistato e ci sono affezionato!2 punti
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Il secondo ha il rovescio rilavorato abbastanza pesantemente….il primo.. anche … me li proponessero non ne comprerei nessuno2 punti
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Era è troppo bella per non averla in mano. E' l'anno meno raro di questa tipologia con il solo Unicorno sotto il busto del Re ma è sopra la media in conservazione per quello che si trova in giro.🙏🏼2 punti
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Se può servire ho questa foto salvata tempo fa sul cellulare da chissà quale fonte, spero di non violare alcun copyright.2 punti
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Peccato che oggi interessino a pochi affezionati. Ho cercato sulla baia le olimpiadi Roma 60. 1 euro o 2 a paese. centinaia di offerte e pochi affari. Non voglio buttarli, mi ricordano i tempi passati. Lo faranno i nipoti quando non ci sarò più.2 punti
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Mi sono messo ad osservare la terza contromarca, che il venditore aveva definito come una "E", senza convincermi. La forma mi ricordava un altro esemplare che avevo notato sul forum. In effetti si trattava della immagine di un "2 Soldini e Mezzo per Cipro" con contromarche pubblicato (post #8) da @Doge92, ovvero proprio la moneta che aveva dato inizio alla discussione. Includi di seguito, per convenienza: La discussione e' continuata dando per scontato che questa fosse una moneta per Cipro, e pertanto le ricerche si sono concentrate sulla lista dei rappresentati per Cipro. A ben vedere pero', si tratta piuttosto di una Gazzetta per Candia, con le lettere "CA" ancora ben visibili. Che possa valere la pena fare un simile esercizio con i rappresentanti veneziani a Candia e vedere se qualche iniziale combacia?2 punti
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Continuo con un terzo esemplare, molto rovinato, che riporta tre contromarche, ovviamente il piu' intrigante di tutti 🙂 Le due contromarche principali si riferiscono alla quarta variante censita dal Lazari, ovvero incusione ZD al diritto e incusione CCO al rovescio, poi corretta da Gamberini (e forse altri prima di lui) in CGO. Nell'esergo mi sembra di scorgere le tracce di una M (vicino alla Z incusa) di M.A.S., iniziali del Massaro Marco Aurelio Soranzo, che completerebbe il quadro. La bellissima discussione sul significato di queste lettere, iniziata da @Doge92 e @417sonia aveva subito una battuta d'arresto dopo che Luciano aveva pubblicato la lista dei rappresentanti veneziani a Cipro, senza che si trovassero iniziali corrispondenti a CCO/CGO. Si era poi ravvivata con la pubblicazione delle varianti censite dal Lazari. Ho provato a riguardare la lista dei rappresentanti veneziani, considerando che ZD si riferisse a "Zuanne (Giovanni) Donato", come suggerito da @Doge92. Ho pensato che le lettere forse non debbano essere per forza delle iniziali (come per il massaro FR, Francisco Erizzo). Se le lettere invece riflettessero lgli estremi di un nome, allora CGO potrebbe riferirsi a Cosimo Pasqualigo, Capitano veneziano tra il 1493 e il 1495, ovvero lo stesso periodo in cui Zuanne Donato fu Luogotenente. Una coincidenza? Pensavo genuinamente che, con un po' di fantasia, il discorso filasse... fino a quando non ho realizzato che la lista era dei rappresentanti veneziani per Cipro, mentre questa e' una Gazzetta per Candia. Come se non bastasse, ho poi scoperto nel Lazari che Marco Aurelio Soranzo (M.A.S.) ricopri' la carica di Massaro solo nel 1659. Anche se la lettera che si intravede nell'esergo forse una "N" di "N.C.", il Massaro Nicolo Contarini fu in carica solo un anno prima di Soranzo, nel 1658. Ci sarebbe pertanto un divario di oltre un secolo e mezzo, dove la contromarcatura precederebbe di almeno 163 anni la coniazione. E qui il discorso si era arenato... e' tutto da buttare?2 punti
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Qui ho copiato mezza Divina Commedia (la vista me lo permetteva) segue ...2 punti
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Ciao a tutti, dopo tanto torno a fare un'intrusione nel periodo Repubblicano con una moneta che volevo da tanto ma che per vari motivi, ho sempre tenuto in stand-by, alla fine, dopo un periodo particolarmente impegnativo a lavoro e nella vita privata, ho deciso di farmi un regalo estivo e l'ho aggiunta alla collezione. Ho il piacere di condividere con voi un bellissimo denario della Gens Domitia, coniato da Gneo Domizio Enobarbo, il bisnonno del futuro Imperatore Nerone, nel 41 a.C., a pochi anni dall'assassinio di Cesare (di cui lui era un sostenitore, dell'assassinio, non di Cesare 😒) e in seguito alla vittoria Navale di Brindisi del 42 a.C. contro la flotta di Antonio, Ottaviano e Lepido. La vittoria è celebrata dal meraviglioso rovescio (che mi esalta ogni volta che lo vedo 😍) con la prua della nave e il trofeo che contiene in legenda anche IMP, titolo utilizzato in questo caso nell'accezione repubblicana di "generale vittorioso". Personaggio che ammetto, fino ad un annetto fa, non conoscevo molto, mi ha colpito il suo saltare da una fazione all'altra a seconda del suo comodo (modo di fare che è rimasto immutato ancora oggi 😁), prima contro Cesare, poi da questi perdonato, a quel punto diventa sostenitore del suo assassinio, Antonio lo perdonerà di nuovo e lo avrà come sostenitore, dopo un po' però le mire monarchico/orientaleggianti di Antonio e Cleopatra lo porteranno a cambiare di nuovo parte poco prima della battaglia di Azio del 31 a.C., che però non vedrà perché morirà di una malattia (pare) pochi mesi prima. Insomma, alla fine è pure riuscito a morire nel suo letto sembra 😎 Oltre al valore storico in se, perché il personaggio in questione di cose da raccontare ne ha a prescindere dal fatto che sia bisnonno di Nerone, la moneta ha per me un valore collezionistico incredibile in quanto è una di quelle che collegano la storia di Roma alla mia passione principale che è la dinastia Giulio-Claudia e soprattutto al suddetto Imperatore Veniamo alla moneta: Zecca Itinerante, 41 a.C., Crawford 519/2, 3.71g x 20mm. Al D/ AHENOBAR; testa maschile. Al R/ CN DOMITIVS IMP; prua con trofeo. E' presente una punzonatura che non so se accidentale o voluta ma che comunque fortunatamente non ha rovinato nessuno dei soggetti sia al dritto che al rovescio. Per approfondimenti c'è un interessante articolo di Cronaca Numismatica (anche se ogni tanto lo chiamano "Geno" e non "Gneo") del quale metto qui sotto il link, è dedicato al suo aureo ma racconta la storia del personaggio ed è presente anche un altro esemplare del mio denario il cui dritto è molto più bello ma, permettetemi una piccola soddisfazione, per quanto riguarda il rovescio preferisco il mio 🙃 https://www.cronacanumismatica.com/gneo-domizio-enobarbo-indeciso-od-opportunista/ Grazie a tutti per l'attenzione, Matteo1 punto
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Dalla siriaca Laodice al Mare, un vistoso esemplare di tetradrammo in AG al nome di Geta, con al diritto busto corazzato del medesimo ed al rovescio aquila stante ad ali aperte . Sarà domani, 6 Luglio. in vendita Numismad 15 al n. 1148 .1 punto
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Ancora ritrovamenti archeologici importanti sotto piazza Pia per i lavori per il Giubileo Durante lo scavo stratigrafico per la localizzazione della fullonica scoperta recentemente, sono emersi un portico, alcuni terrazzamenti e tubi idrici con il nome del proprietario: l'imperatore Caligola MIC reperti emersi durante i lavori per il Giubileo sotto piazza Pia, il portico Nel corso dei lavori di scavo stratigrafico e delocalizzazione della fullonica rinvenuta nel cantiere per il sottopasso di piazza Pia, a Roma, sono stati rinvenuti i resti di un'interessante opera di sistemazione a giardino, affacciata direttamente sulla riva destra del Tevere. Si tratta di una struttura costituita da un muro in opera quadrata di travertino, di terrazzamento della riva del fiume, dietro al quale fu realizzato un portico colonnato, di cui restano le sole fondazioni, e un'ampia superficie aperta sistemata a giardino. Lo scavo, condotto dalla Soprintendenza Speciale di Roma, diretta da Daniela Porro, coordinato sul campo dall'archeologa Dora Cirone con la direzione scientifica di Alessio De Cristofaro, ha permesso di documentare come la sistemazione sia stata interessata da tre fasi edilizie, susseguitesi tra l'età di Augusto e quella di Nerone. /resizegd/768x-/dl/img/2024/07/04/1720114501959_portico_.jpgRai reperti emersi durante i lavori per il Giubileo sotto piazza Pia, il portico Il rinvenimento di un tubo idrico in piombo (fistula plumbea), timbrato con il nome del proprietario della fornitura di acqua, e dunque del giardino, permette di identificare il personaggio titolare del primo rifacimento del complesso. L'iscrizione recita C(ai) Cæsaris Aug (usti) Germanici: si tratta dunque di Caligola, figlio di Germanico e Agrippina maggiore e imperatore dal 37 al 41 dopo Cristo. Il ritrovamento potrebbe trovare un interessante riscontro anche nelle fonti letterarie antiche. Un passo dell'Ambasceria a Gaio (Legatio ad Gaium) scritta da Filone di Alessandria, storico ebreo di Alessandria d'Egitto, racconta di come Caligola avesse ricevuto la legazione di ebrei alessandrini proprio negli Horti di Agrippina, in un vasto giardino affacciato sul Tevere, che separava il fiume da un monumentale porticato. /resizegd/768x-/dl/img/2024/07/04/1720114713640_tubo_con_nome_romano.jpgRai tubo con nome di Calogola scoperto sotto piazza Pia L'ambasceria aveva lo scopo di rappresentare all'imperatore le difficoltà e la crisi che avevano investito la comunità ebraica di Alessandria nelle relazioni con la popolazione greco-alessandrina: crisi che si era manifestata con violenze, tafferugli, episodi di intolleranza religiosa. Ma Caligola, imperatore ispirato alle teocrazie orientali e sostenitore della componente greca di Alessandria, respinse le richieste. La somiglianza tra i resti rinvenuti e la descrizione dello storico alessandrino suggeriscono di identificare nello scavo di piazza Pia il luogo di quest'incontro. Inoltre, secondo Alessio De Cristofaro, archeologo della Soprintendenza Speciale, l'iscrizione sulla fistula è di notevole importanza storica per più motivi. In primo luogo, conferma come lo scavo di piazza Pia rientri nell'area degli Horti di Agrippina maggiore, madre appunto di Caligola. /resizegd/768x-/dl/img/2024/07/04/1720115721200_fullonica_e_castel_santangelo.jpgMIC Fullonica sotto piazza Pia e Castel Sant'Angelo Sempre da piazza Pia, ma da scavi degli inizi del secolo scorso, provengono altri tubi in piombo iscritti, con il nome di Iulia Augusta, presumibilmente Livia Drusilla, la seconda moglie di Augusto e nonna di Germanico. È probabile, dunque, che questa lussuosa residenza fosse passata dapprima in eredità a Germanico e poi, alla morte di questi, a sua moglie Agrippina maggiore e quindi al figlio imperatore. Lo scavo, inoltre, ha restituito una serie importante di Lastre Campana, terrecotte figurate usate per la decorazione dei tetti, con scene mitologiche inusuali, riutilizzate come coperture delle fogne della fullonica, ma in origine probabilmente realizzate per la copertura di una qualche struttura del giardino, forse dello stesso portico. /resizegd/768x-/dl/img/2024/07/04/1720114426690_portico_.jpgMIC reperti emersi durante i lavori per il Giubileo sotto piazza Pia, il portico Tre settimane fa la notizia della scoperta di una importante fullonica I resti ritrovati, che costituiscono una fullonica, cioè un lavanderia, sono stati rinvenuti in "un'area che in età tardo imperiale era occupata dagli orti di Agrippina Maggiore ovvero da grandi spazi con giardini e fontane. Davvero una sorta di meraviglia dell'antichità, un contesto che purtroppo si è conservato soltanto in parte". Si trattava di "un ambiente di servizio che era ancora molto grande dove si potevano lavare e trattare i panni e i vestiti". Scoperte, come queste, sono "un valore aggiunto per lavori così importanti per la città. Queste grandi opere pubbliche stanno portando alla luce, attraverso l'archeologia preventiva dei pezzi di storia che erano sconosciuti". Lo ha affermato la soprintendente Speciale di Roma, Daniela Porro nel corso della conferenza stampa sulle recenti scoperte archeologiche rinvenute nel cantiere di piazza Pia. La Porro ha aggiunto che "la commissione regionale sulla tutela del patrimonio culturale, che è l'organismo al quale la Soprintendenza porterà la proposta di smontare e delocalizzare questi resti archeologici di Piazza Pia, si riunirà il 18 giugno, in tempi record. I resti - ha detto la Porro - saranno ricollocati nei giardini di Castel Sant'Angelo mentre i reperti, che sono stati trovati, saranno musealizzati all'interno di Piazza di Sant'Angelo" https://www.rainews.it/articoli/2024/07/ancora-ritrovamenti-archeologici-importanti-sotto-piazza-pia-per-i-lavori-per-il-giubileo-69cc3d08-f8a3-42fe-9413-4837b514b003.html1 punto
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O non autentici o talmente rilavorati che dell’incisione originale non è rimasto nulla , quindi assimilabili ad un falso tout court1 punto
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Guarda, tra le altre, le banconote del Montenegro hanno interesse commerciale, non parliamo di cifre stratosferiche, ma una decina di euro si.1 punto
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Salve Un ' altra cartolina della Repubblica, anni 60... Chi mi sa dir qualcosa.di piú? Grazie a tutti ed a @PostOffice1 punto
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Ciao! Credo non si possa parlare di Candia, senza citare la monetazione veneziana per quel "regno" amministrato e gestito come se fosse una piccola Venezia, con un "Duca" (Doge) che molto spesso divenne effettivamente Doge di Venezia, con il territorio suddiviso in sestieri, ecc ecc. saluti luciano1 punto
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Da regolamento 1- una richiesta per moneta 2- foto dettagliate di ogni moneta 3- magari i dati: diametro e peso (ma essendo lire potremmo anche soprassedere).1 punto
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No, nel 2002 la divisionale FS italiana non è stata prodotta1 punto
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Penso si tratti di un didramma di Neapolis con la testa di una ninfa al diritto e un toro androcefalo incoronato dalla Nike che gli vola sopra al rovescio. Greek CAMPANIA, Neapolis. Circa 300 BC. AR Nomos (21.5mm, 7.37 g, 4h). Head of nymph right, hair in band / Man-headed bull standing right, head facing; above, Nike flying right, crowing bull. Sambon 368; HN Italy 565. Old collection tone, minor die wear, small area of weak strike on reverse. VF. apollonia1 punto
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Impossibile no, diciamo estremamente improbabile... La possibilità è che qualcuno si sia preso la briga di realizzare un "conio" e l'abbia usato per imprimere l'immagine a rilievo. Come detto, non probabile, tutt'altro, ma non impossibile1 punto
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Ma perchè continuate a parlare di cento lire ??? Che si tratti di un dritto delle 50 lire sovrapposto a Vulcano è evidente ... anche osservando il rombo sotto la testa (a parte la testa completamente differente ... ma non ci vuole sicuramente un esperto). E questo o aveva anche già detto @ACERBONI GABRIELLA... ma a quanto pare si continua a non leggere i post... o forse a non capirli. In ogni caso mi piacerebbe sempre avere tutte queste certezze non avendo in mano l'oggetto in questione... probabilmente mi mancano dei superpoteri oppure un'illuminazione divina. Poi, lo stabilire se la moneta è oggetto di manomissione o di errore commesso in Zecca... questo lo potranno stabilire solo i veri esperti quando, materialmente, potranno esaminare con pazienza e cognizione di causa la moneta stessa. Ora che ci penso... mancano anche i dati relativi al diametro... interessante per capire se esiste una deformazione da compressione del tondello.1 punto
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È bello sentirvi entusiasti e uniti in un solo segno: la nostra passione.1 punto
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Perchè sto vedendo le mie e quelle di mio padre piegate. Poi ognuno fa le sue esperienze, io mi sento di "avvisarti" poi ci mancherebbe1 punto
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Salve @leop , non ho ben capito la tua perplessita' sul numero dell' Imperialita' di Commodo e del suo Consolato . Dunque Commodo venne eletto Imperator per 8 volte : nel 176 , poi nel 177 , nel 179 , nel 180 , nel 182 , nel 183 , nel 184 e nel 186 . Senza saltare nessun numero dell' IMP . Stessa cosa per i 7 Consolati , nel 177 , 179 , 181 , 183 , 186 , 190 e 192 . Senza saltare nessun numero del COS . Il Medaglione riporta correttamente IMP VII oppure IIII (la V potrebbe essere invece II , non si capisce bene) comunque entrambi esistenti , 180 per la Salutatio IIII o 184 per la Salutatio VII Il COS e' certamente il Quarto , quindi dall' anno 183 fino al 185 Considerazione finale : le date dell' Imperator e del Consolato non coincidono , l' IMP IIII e' del 180 , l' IMP VII e' invece del 184 , mentre il COS IIII e' del 183/185 , quindi le date coincidono solo nel caso che l' IMP sia il VII e il COS il IIII , altrimenti se fosse IMP IIII , si dovrebbe pensare ad un falso , oppure ad un errore antico del conio (poco probabile essendo un Medaglione) P.S. discorso riferito al secondo medaglione1 punto
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Fuori bustina non so se oggi si riesca a darla per BB, da quelle foto non andrebbe oltre MB+. Baffo, capelli, scudo troppo lisci per un BB pieno1 punto
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Ciao! Una falce di luna retroversa mi pare strana ... solitamente (almeno quelle che ho visto io) hanno sempre la gobba a sinistra. Credo che più prosaicamente quella che si vede non sia una falce di luna, ma una "pestata" ricevuta dalla moneta. Poi sai, riguardo alle contromarche c'è sempre un'area poco conosciuta e poco studiata, quindi tutto è possibile. Io protendo per la "botta" .... Vedo se trovo da qualche parte i rappresentanti veneziani a Candia. saluti luciano1 punto
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Per il biglietto sono favorevole, la nota negativa è che è valido per tre giorni ma ti fanno accedere una sola volta (assurdo), in teoria dovresti rimanere dentro rinchiuso per tre giorni, se esci , basta, non rientri (spero trovino una soluzione congrua) Per il parcheggio: se prosegui lasciando la fiera a sx, al primo semaforo giri a dx e un pò più avanti, sulla dx, c'è un parcheggio regolamentato, ma durante la fiera non controllano per cui non si paga. E' da parecchi anni che parcheggio lì e al momento non ho avuto problemi.1 punto
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Uno dei metodi più semplici per ovviare alle problema delle dimensioni delle immagini da allegare é quello di inviarle a qualcuno via WhatsApp e farsele rimandare. Arriveranno già alleggerite ed adatte ad essere postate. Ciao. Stilicho @Ragnar851 punto
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Complimenti. Bellissime monete contromarcate . Le monete con contromarca sono estremamente interessanti, anche se di difficile attribuzione a chi e perché le ha messe.1 punto
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Questo è il classico esempio di una moneta a cui gli si dà FDC, ma i piccoli difetti incidono sul prezzo. E' un bellissimo pezzo!1 punto
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Ho ritrovato alcuni albums. Sapevo di averli ma erano finiti nell'armadio dove tengo cataloghi d'asta di monete. E cercando un catalogo "storico" sono riapparsi. Ecco una pagina : segue.......1 punto
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Se il prossimo anno decidi andare, evita il sabato, troveresti tanti banchetti vuoti ma tanto, leggendo alcuni commenti, va bene così, cosa vuoi che siano 5-7-10-15 euro per un ingresso ad una fiera super sicura con 4 banchetti in croce, meglio così, almeno ci sarebbero solo quelli veramente interessati a quei 4 banchetti senza rompiscatole in giro! Poi magari ti prendi anche un pessimo caffè in un bicchierino di carta per 1 euro e 80....ma cosa vuoi che sia, chi non ha un euro e ottanta per un caffè dal gusto indefinibile? Che stia a casa, barbone!1 punto
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Vaso da farmacia in porcellana con la scritta MANA Altezza c. 29 cm. Diametro di base 11,5 cm. Larghezza max. c. 13 cm. Il mana o manas è un termine d'origine melanesiana diffuso in molte lingue austronesiane (melanesiana e polinesiana) che generalmente significa «forza sovrannaturale», «potere spirituale», «efficacia simbolica», e può essere tradotto con «forza vitale» (https://it.wikipedia.org/wiki/Mana). La scritta indica il contenuto del vaso, una pozione di mana preparata dal farmacista. apollonia1 punto
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Oltre a quanto già segnalato da @L. Licinio Lucullo, ti suggerisco Filippo Coarelli, "Argentum Signatum: le origini della moneta d'argento a Roma ", Istituto italiano di Numismatica, 2013. Allego inoltre un breve saggio che inquadra, fra l'altro, la funzione della magistratura monetaria in età repubblicana. In bocca al lupo! 7._Le_guerre_civili_moneta_e_propaganda.pdf1 punto
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Porcellane di Giuseppe Gallè: tre putti della serie “vino”, opera d’arte della manifattura Capodimonte Gallè. Altezza c. 30 cm, diametro base 12,5 cm. Firmato e datato alla base G. Gallè RA 1967 Sotto la base il marchio del negozio in cui è stata acquistata la serie. (segue)1 punto
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Si chiama asse alla francese. Gli Euro hanno l'asse alla tedesca. Anche le Lire Italiane, come i Dollari, avevano l'asse alla francese1 punto
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Caddy da tè in argento sterling .925 firmato sul manico Gianmaria Buccellati sotto il marchio di fabbrica M⍕C, 925, ☆1 BO. Misura 8 x 3,9 cm e pesa 47,8 g. Misurino caddy in stile Art déco, la cui forma di conchiglia ricorda l'epoca in cui vere conchiglie venivano messe nelle casse del tè per consentire agli acquirenti di prelevare campioni. apollonia1 punto
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Nell'articolo si parla di un "museo di storia locale". Probabilmente si tratta della raccolta di qualche associazione culturale, di apassionati di storia locale, territoriale. In tutto il territorio nazionale credo ci siano persone che fanno indagini di superficie, che raccolgono quello che trovano, che lo depositano in un comune o in qualche locale, che segnalano ciò che trovano, che consegnano alle soprintendenze gli oggetti più importanti. Persone che amano il proprio territorio e desiderano conoscere il suo passato. Sono utilissimi all'archeologia perchè possono fare un'indagine capillare del territorio, individuando siti preistorici, edifici romani, vie di comunicazione. Spesso pubblicano dei volumetti con la descrizione dei ritrovamenti. Lo fanno in maniera discreta, e credo trovino spesso collaborazione con gli archeologi (che hanno tutto da guadagnare da una tale collaborazione con questi volontari). Non confondiamo questi apassionati con "ricercatori" che girano per i campi a cercare qualcosa che costituisca profitto o per tenersi gelosamente e nascostamente ciò che trovano. In quelle raccolte di storia locale confluiranno gli oggetti più disparati, dai cocci alle monete, e di varie epoche, ma che nel loro insieme costituiscono un grande valore di conoscenza, appartenenza, cultura. Spero che le "istituzioni" siano sufficientemente "aperte" e collaborative con queste associazioni di volontari, ma sicuramente il rapporto può non esser buono, e forse è questo il caso, e cala la mannaia.1 punto
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