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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/06/24 in tutte le aree
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Ciao a tutti, dopo tanto torno a fare un'intrusione nel periodo Repubblicano con una moneta che volevo da tanto ma che per vari motivi, ho sempre tenuto in stand-by, alla fine, dopo un periodo particolarmente impegnativo a lavoro e nella vita privata, ho deciso di farmi un regalo estivo e l'ho aggiunta alla collezione. Ho il piacere di condividere con voi un bellissimo denario della Gens Domitia, coniato da Gneo Domizio Enobarbo, il bisnonno del futuro Imperatore Nerone, nel 41 a.C., a pochi anni dall'assassinio di Cesare (di cui lui era un sostenitore, dell'assassinio, non di Cesare 😒) e in seguito alla vittoria Navale di Brindisi del 42 a.C. contro la flotta di Antonio, Ottaviano e Lepido. La vittoria è celebrata dal meraviglioso rovescio (che mi esalta ogni volta che lo vedo 😍) con la prua della nave e il trofeo che contiene in legenda anche IMP, titolo utilizzato in questo caso nell'accezione repubblicana di "generale vittorioso". Personaggio che ammetto, fino ad un annetto fa, non conoscevo molto, mi ha colpito il suo saltare da una fazione all'altra a seconda del suo comodo (modo di fare che è rimasto immutato ancora oggi 😁), prima contro Cesare, poi da questi perdonato, a quel punto diventa sostenitore del suo assassinio, Antonio lo perdonerà di nuovo e lo avrà come sostenitore, dopo un po' però le mire monarchico/orientaleggianti di Antonio e Cleopatra lo porteranno a cambiare di nuovo parte poco prima della battaglia di Azio del 31 a.C., che però non vedrà perché morirà di una malattia (pare) pochi mesi prima. Insomma, alla fine è pure riuscito a morire nel suo letto sembra 😎 Oltre al valore storico in se, perché il personaggio in questione di cose da raccontare ne ha a prescindere dal fatto che sia bisnonno di Nerone, la moneta ha per me un valore collezionistico incredibile in quanto è una di quelle che collegano la storia di Roma alla mia passione principale che è la dinastia Giulio-Claudia e soprattutto al suddetto Imperatore Veniamo alla moneta: Zecca Itinerante, 41 a.C., Crawford 519/2, 3.71g x 20mm. Al D/ AHENOBAR; testa maschile. Al R/ CN DOMITIVS IMP; prua con trofeo. E' presente una punzonatura che non so se accidentale o voluta ma che comunque fortunatamente non ha rovinato nessuno dei soggetti sia al dritto che al rovescio. Per approfondimenti c'è un interessante articolo di Cronaca Numismatica (anche se ogni tanto lo chiamano "Geno" e non "Gneo") del quale metto qui sotto il link, è dedicato al suo aureo ma racconta la storia del personaggio ed è presente anche un altro esemplare del mio denario il cui dritto è molto più bello ma, permettetemi una piccola soddisfazione, per quanto riguarda il rovescio preferisco il mio 🙃 https://www.cronacanumismatica.com/gneo-domizio-enobarbo-indeciso-od-opportunista/ Grazie a tutti per l'attenzione, Matteo5 punti
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Cari Lamonetiani, pongo alla vostra attenzione questo esemplare da 3 centesimi, coniato dalla zecca di Bologna ai sensi del D.G. delle Regie provincie dell'Emilia dal 17 gennaio 1860 serie 14ma per il Re Eletto. Tiratura di 139.158 esemplari, in rame, presenta un diametro di 22,5 mm e peso di 6 grammi. Il catalogo Gigante la pone in 2 classe per la presenza di difetti di conio. Cosa ve ne sembra? Grazie a coloro che interverranno.4 punti
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Segnalo l'imminente uscita del secondo numero di MA: https://www.acinumis.it/rivista-monete-antiche/ Dall’Indice: Giovanni Santelli e Alberto Campana, Il linguaggio delle immagini. Era (Giunone) – Giunone Moneta – Triade Capitolina – Ilizia. [pp. 121-130] Giovanni Sinimarco, Studi di linguistica storica attraverso la monetazione dei popoli Osci. [pp. 131-140] Vincenzo Marrazzo, Un inedito divisionale di Crotone dal commercio numismatico. [pp. 141-160] Luis Amela Valverde, Sulla serie RRC 453 di L. PLAUTIUS PLANCUS. Una nota. [pp. 161-170] Katia Pontone, Milonia Caesonia e Iulia Drusilla, moglie e figlia di Caligula, in una moneta del re Erode Agrippa I. [pp. 171-192] Antonio Morello, La riproduzione, attribuita a Giovanni da Cavino, del sesterzio di Nerone POR OST AVGVSTI. [pp. 193-208] Alberto Trivero Rivera, Le emissioni cartaginesi in nome di Valentiniano III. [pp. 209-228] Luca Oddone, Dario Ferro, Tiziana Caserta, Maria Labate, Angelo Agostino, L’imperiale della zecca di Ponzone: esemplari inediti e falsi moderni. [pp. 229-240]2 punti
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Una scoperta numismatica di grande significato offerto nella Leu Web Auction 30 (traduzione google dalla newsletter Leu) offerta come "Offstrike of a Gold Medallion". –– Quando pensiamo a monete altamente significative, noi collezionisti di tesori numismatici inevitabilmente evochiamo immagini di stateri o tetradrammi greci magnificamente conservati, aurei romani o ducati multipli moderni. Tuttavia, le monete di immensa importanza scientifica non sono necessariamente sempre ben conservate. Un buon esempio di ciò, che desideriamo presentarvi in questa newsletter, arriva sotto forma di una nuova scoperta di eccezionale importanza per lo studio della rappresentazione e dell'iconografia imperiale romana del primo periodo costantiniano: una fuoriuscita dagli stampi per un multiplo in oro raffigurante Costantino il Grande, Licinio I e Massimino II (lotto 2604). Asta web Leu 30 | Lotto 2604 | Prezzo di partenza: 750 CHF Al dritto sono raffigurate le teste dei tre imperatori, mentre al rovescio inneggia “all'equità dei nostri Augusti”. I busti dei governanti sono disposti secondo uno schema simile a un mulino a vento, rivolti in avanti e coinvolgono direttamente lo spettatore. Mentre le rappresentazioni frontali erano state sperimentate sotto imperatori precedenti - non solo per gli dei ma anche per gli imperatori, come Postumo, Carausio e Massenzio - la raffigurazione di tre busti frontali è del tutto nuova e precedentemente sconosciuta nella monetazione romana. Evoca la raffigurazione di Diocleziano, Massimiano e Carausio sulle famose monete CARAVSIVS ET FRATRES SVI emesse dall'usurpatore britannico. Asta Leu 8 | Lotto 155 | Martello: 4.400 franchi Su queste monete, i tre busti sono impilati uno sopra l'altro, ricordando molti doppi busti visti nella monetazione ellenistica e occasionalmente su medaglioni romani ed emissioni speciali. In quest'ultimo, questa disposizione stabilisce una chiara gerarchia, con la figura davanti che denota l'anzianità rispetto a quella dietro. Nel caso di Carausio e dei "suoi fratelli", l'iconografia è notevolmente più complessa. Qui è evidente che Diocleziano raffigurato al centro detiene il rango più alto, mentre Carausio rivendica il posto d'onore alla sua destra, relegando deliberatamente Massimiano alla posizione considerevolmente meno prestigiosa a sinistra. Sulle monete raffiguranti busti contrapposti, comunemente presenti su molte monete provinciali e su alcune rare emissioni imperiali, il lato sinistro della moneta è tradizionalmente quello più onorevole, mentre il lato destro è subordinato. Asta Leu 13 | Lotto 340 | Martello: 34.000 franchi Come evidente, l’iconografia imperiale romana non lascia nulla al caso, poiché ogni rappresentazione aderisce a un deliberato ordine cerimoniale. Allora perché i tre imperatori sul nostro pezzo sono mostrati in uno schema a mulino a vento con ritratti affrontati? Per rispondere a questa domanda dobbiamo prima datare la moneta. Fortunatamente, la comparsa insieme di questi tre Augusti consente una coniazione solo nel periodo compreso tra la sconfitta di Massenzio alla fine dell'ottobre del 312 e la rottura tra Licinio I e Massimino II nella primavera del 313. In questi pochi mesi Costantino I, Licinio I e Massimino II erano alleati e si consideravano, a differenza della Tetrarchia con i suoi due Augusti e due Cesari, alla pari. Per un fustellatore incaricato di rappresentare iconograficamente l’uguaglianza dei tre imperatori, i vincoli dell’iconografia romana lasciavano poco spazio all’interpretazione artistica. Se dovesse sovrapporre o giustapporre i busti, sarebbe implicita una chiara gerarchia. Per aggirare questo dilemma, decise di raffigurare i busti a) di fronte anziché di profilo eb) distribuiti uniformemente nello spazio circolare della conio. Ciò garantiva che i tre sovrani fossero rappresentati come completamente uguali, senza che nessuno rivendicasse nemmeno un accenno di anzianità rispetto agli altri. Allo stesso modo, l'artista ha curato la titolazione, che elenca semplicemente i nomi e i titoli di Augusto, evitando consapevolmente i singoli titoli onorifici. Il rovescio fa eco a questo sentimento, elogiando 'l'equità dei nostri Augusti'. Nel complesso si tratta di uno sviluppo incredibilmente significativo dell'iconografia romana conservato esclusivamente in questo pezzo un po' danneggiato. Nessun'altra moneta romana spinge l'equivalenza di più sovrani, come occasionalmente tentato a partire dalla Tetrarchia, all'estremo come questa moneta. Ciò è dovuto in gran parte al fatto che, anche nella Tetrarchia, alcuni imperatori rivendicarono sempre più anzianità e auctoritas di altri – anzi, queste distinzioni di rango costituivano il fondamento stesso del sistema concepito da Diocleziano. Perché questo esperimento iconografico sia stato abbandonato così rapidamente non è oggi possibile determinarlo. Il nostro pezzo è stato coniato a Siscia, all'epoca sotto il dominio di Licinio I. È ipotizzabile che la moneta sia stata coniata poco prima che scoppiassero le ostilità tra Massimino II e Licinio I, che si era appena incontrato con Costantino a Mediolanum, quindi rapidamente rendendo antiquata l'iconografia e inducendo la cessazione dell'emissione. Naturalmente anche altri fattori a noi sconosciuti potrebbero aver avuto un ruolo. In ogni caso, un conio così insolito non è stato sicuramente realizzato per una semplice emissione di follis, come indica l'assenza di qualsiasi marchio di officina sul rovescio, caratteristica tipica delle emissioni d'oro di Siscia dell'epoca. È probabile quindi che questa emissione straordinaria fosse originariamente intesa come un'emissione di multipli d'oro, che sarebbero stati distribuiti come donativa a importanti ufficiali. Ciò che è sopravvissuto, però, è solo questo contropiede in bronzo, probabilmente un pezzo di prova. Non è chiaro se da questa coppia di dadi siano mai stati effettivamente ricavati dei multipli d'oro e successivamente persi o fusi, o se l'emissione fosse già stata interrotta in precedenza. È certo però che questa fuoriuscita rappresenta una delle scoperte iconografiche più significative della monetazione romana degli ultimi decenni, e riveste un'importanza capitale per gli studiosi dell'iconografia imperiale romana in generale e di quella costantiniana in particolare.2 punti
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SACRILEGIO! Pulire monete che non hanno bisogno di essere pulite è una bestemmia contro Dio Denaro misericordioso. Non lasciarti ingannare dai sussurri demoniaci.2 punti
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Grazie per la spiegazione. Tengo le monete (quelle che non stanno in album) in questo mobiletto, così non ho problemi di polvere... inoltre la mia camera è ben areata e non si sono mai verificati problemi di umidità... Saluti...Ronak ps:poteei provare a chiedere al perito che l'ha chiusa che tipo di bustine usava nel 2013... penso che ci scambiero due parole... Ancora Saluti... Ronak2 punti
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Per il controllo professionale delle filigrane esistono anche dei congegni che aiutano a questo scopo.. immaginate che io ha volte ne controllo qualche centinaio, quindi la visione deve essere chiara e abbastanza veloce. Ecco qua questo è un filigranoscopio della Safe acquistabile anche in Italia. A molti filatelisti vecchio stile non piacciono queste innovazioni e preferiscono una specie di benzina tra l'altro non di facile reperibilità al giorno d'oggi, che se usata a lungo diciamo che non è molto salutare.. inoltre a me non piace bagnare il francobollo con un solvente.. non va bene per alcuni francobolli antichi e non va bene per l' inchiostro di alcuni annulli. Questo invece è un sistema pulito, sano e professionale.2 punti
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Buona Notte le ultime due imitazioni sembrano non avere modelli diretti tra i Fiorini ufficiali, la prima di queste al lotto numero 726 per la quale non riesco a comprendere cosa voglia rappresentare il segno, si presenta di fattura particolarmente “grezza”, priva di affinità con gli originali in particolare al rovescio, l’ultima (lotto numero 727) con un aspetto e uno stile molto caratteristici, di fattura decisamente migliore, ha come segno di zecca una maschera, forse non chiaramente identificabile su questo esemplare. Allego le ultime due immagini dei lotti richiamati oltre a quella di un’altra imitazione segno “maschera” da Comptoir des Monnaies (stessi coni di diritto e rovescio) dove la maschera è agevolmente distinguibile. Metto in evidenza anche per questa coppia di monete le campiture delle ali del giglio realizzate in due fasi per ovviare alla mancata corrispondenza tra il punzone e l’area da “riempire”. cordialità2 punti
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Mi ha sempre incuriosito questa cosa delle diverse corone al rovescio di questi tornesi,e soprattutto mi incuriosiva questa denominazione di 'corona di pannocchie di grano "fatta dagli autori del CNI, cercavo di immaginare come sarebbe potuta essere effettivamente una corona di questo tipo,ed è durante delle mie ricerche che ho finalmente trovato il fantomatico tornese con "corona di pannocchie di grano ", l'esemplare che propongo è in conservazione non ottimale, ma per un occhio attento e allenato è abbastanza per poterlo catalogare precisamente... Tornese 1636 con sigla O/C... Al dritto:PHILIPPVS.IIII.R.S,1636,busto di Filippo IV a sinistra con dietro le sigle del Mastro di zecca Orazio Celentano, avanti il simbolo del coniatore "O"... Al rovescio:corona di pannocchie di grano,nel campo tosone sospeso rivolto a sinistra... Peso:5,25 grammi, diametro:24,15 millimetri... Allego il particolare delle tre tipologie di corona... Spero di aver fatto cosa gradita per tutti gli appassionati di Filippo IV...2 punti
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Nel volume XX del CNI, precisamente a pagina 354 vengono catalogati al numero 792 e 793 due esemplari descritti al rovescio con "corona di pannocchie di grano",ma non esistono immagini... Nel pregevole volume del Magliocca l'autore asserisce in una nota, a pagina 238,che gli autori del CNI potrebbero essersi riferiti al tipo con "corona di steli di grano"...2 punti
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Buongiorno a tutti, Durante le mie ricerche capita spesso di imbattermi in qualcosa di particolare,a volte la mia attenzione viene catturata da quelle monete dove, per un motivo o per un'altro, rimane il dubbio sulla sua effettiva esistenza, è il caso,ad esempio,del tornese con al rovescio il famoso "tosone sospeso", battuto dal 1630 al 1648 passando per vari Mastri di zecca e con diverse varianti... Ma oggi vorrei soffermarmi sull'emissione del 1636 con busto del sovrano rivolto a sinistra e con le sigle O/C del Mastro di zecca Orazio Celentano che ricoprì la carica da Gennaio 1635 al 5 Ottobre 1636,questa tipologia di tornese è,ad oggi, conosciuta con due diverse corone al rovescio che attorniano il tosone sospeso,con corona di steli di grano di cui allego un'immagine di un esemplare proveniente da un'asta di Inasta: E con corona dì foglie di alloro di cui allego un'immagine di un'esemplare proveniente da un'asta di GMA:1 punto
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Buonasera a tutti, nuovo arrivato in collezione. Cavallo Federico III D'Aragona (1496-1501) D/Busto coronato del Re a Dx R/Cavallo gradiente a dx sopra una stella a 6 punte. Mir. 110 In esergo purtroppo manca metallo e non è possibile sapere cosa ci fosse. Vi propongo un collage di foto fatte su fondo diverso. Per confronto riporto anche foto di un altro dei miei cavalli e di un cavallo simile (ma credo di conio diverso, ha rosetta ad inizio leggenda ) passato in discussione ma non mio. Saluti Alberto1 punto
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Ciao, parafrasando una famosa strofa di una canzone dei Ricchi e Poveri : che confusione, sarà perché ti amo! .Ed è unicamente la passione che personalmente mi permette di continuare a collezionare romane ( tra leggi italiane, terrorismo gratuito, disinformazione costante e chi vuole aggiungere altro aggiunga pure ),ma è tosta....finché durerà.....🙂 ANTONIO1 punto
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Buona Sera, resta da valutare il lotto 725 già proposto da Bolaffi in una sua precedente asta (la numero 43): con tutti i limiti derivanti dal non aver vista la moneta direttamente, basandosi solo sulle due immagini utilizzate per la presentazione nelle aste e sulle indicazioni di peso fornite, possiamo certamente escludere si tratti di una imitazione. Mancherebbe quasi un quarto del peso atteso per la moneta, il fatto che nelle due aste (nelle quali è stata proposta la moneta, rimasta invenduta alla prima occorrenza) venga indicato lo stesso peso calante escluderebbe un refuso riguardo a questo dato. L’aspetto del diritto risulta “corretto” con segni di usura, i dubbi sono ingenerati dall’aspetto quanto meno bizzarro del rovescio. Troviamo a ore cinque una sorta di rigonfiamento, una escrescenza, a ore sette appare quella che sembrerebbe una piega nel bordo del tondello o in alternativa ispessimento anomalo del bordo, forse quest’ultima è la ipotesi più probabile (il diritto non sembra mostrare pieghe). Merita un’attenzione maggiore l’area attorno a ore undici, qui sembrerebbe essere affiorato del materiale che non ha l’aspetto dell’oro, di colore scuro. Anche il confronto con l’immagine della precedente Asta numero 43 che presentava la moneta non pulita, evidenzia oltre alle anomalie a ore cinque e a ore sette, questa zona pesantemente alterata (si potrebbe trattare di un rigonfiamento che ha lacerato il rivestimento superficiale, successivamente asportato). In considerazione di queste problematiche, e dell’aspetto delle facce che sarebbe compatibile con quello di un Fiorino MIR 25-13 (non ho immagini di questi specifici coni), ipotizzerei possa trattarsi di copie galvaniche di un Fiorino, unite tra loro, con un “riempimento” tra le due valve di qualche lega. Qualche alterazione del nucleo potrebbe aver creato “bolle” e rigonfiamenti. Potrei essere in errore, è un’ipotesi basata su pochi dati, immagini non eccezionali e valutazioni personali, non riesco a trovare altro che possa giustificare contemporaneamente l’aspetto e il peso eccessivamente basso di una moneta non consunta e non tosata. Solo la visione diretta potrebbe consentire di trovare la soluzione. Si potrebbero approfondire molti particolari per ciascuna di queste imitazioni, ma presumo di avere approfittato oltre misura della Vostra pazienza, inoltre si correrebbe un rischio non marginale di agevolare l’opera di volenterosi artigiani dediti alla produzione di imitazioni contemporanee a noi invece che alle monete imitate. Si possono trovare più esempi nel panorama delle aste. Tornerò a tediare, tra qualche giorno, con un problema che sto cercando di risolvere da una decina di anni relativo a due segni che potrebbero essere visti come uno solo realizzato in modo più o meno accurato. cordialità1 punto
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Puo' darsi che da macchina a macchina ci siano delle differenze, comunque non crea varietà.. erano stati ideati per non fare sfuggire il francobollo all'annullo.1 punto
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Ciao Mi vien da pensar a male perchè sono due monetazioni diverse.... Propendo piú per l' artefatto1 punto
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Certamente sono d'accordo con te, a mio modesto parere però è sempre meglio comprare da una Casa d'asta piuttosto che sulla baia, perché si hanno maggiori garanzie.1 punto
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Souvenir per turisti, era stata prodotta pure una medaglietta con le stesse fattezze.1 punto
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Rieccomi ... Giusta la riposta di @Bruzio, aggiungo che la B è l'iniziale del Massaro (colui che aveva la responsabilità della zecca in quel periodo) ed equivale a Bianco da Mosto, che era in attività il 14/01/1376. Approfitto anche per trasferire la discussione nella sezione della Serenissima, così avrà anche più visibilità. saluti luciano1 punto
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Per ora lascia. Perchè fasciarsi la testa se non si è ancora rotta? Le mie ancora non han subito nulla. Quelle di chi conosco neanche. Dipende anche dal microclima interno ecc.....1 punto
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Bellissima moneta con ottimi rilievi , io sono un amante dei centesimi in rame... I rilievi “macchiati” sono, almeno in buona parte, una conseguenza della reazione pvc-rame che forma ossidi. Alla lunga il fenomeno per effetto termico o esposizione alla luce può solo peggiorare quindi un suggerimento: tieni la moneta sul velluto o in una bustina di carta, ne trovi a chili ai convegni (così vai a caccia di altro rame 😁). A parte, tieni la bustina con “perizia” dell ottimo Filisina .1 punto
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Finalmente ho capito il significato di certe proposte di vendita "FDS con forellini"1 punto
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È molto soggettivo, in generale in Italia il mercato numismatico maggiore è rappresentato dalle monete: Regno d'Italia, Repubblica. Città del Vaticano e San Marino. Queste le potrai sempre acquistare, vendere o scambiare con altri collezionisti e numismatici. Mentre per le monete estere, molto belle quelle inglesi, ma poi più complicato una loro eventuale rivendita.1 punto
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Nel frattempo, ho lavorato ancora un po' sulla terza contromarca menzionata prima e il fatto che mi ricordasse la forma della Gazzetta per Candia del post #8. Ho deciso di verificare... Di seguito il paragone tra i diritti delle due monete, un po'rotati per far coincidere l'orientamento delle contromarche. Questi sono gli originali (1 e' la Gazzetta del post #8, 2 e' la mia) Qui si vedono le aree della terza contromarca evidenziate in colori diversi, rosso per la numero 1 e blu per la numero 2. Qui infine si vede come le tracce siano sovrapponibili o quantomento seguano delle forme caratteristiche molto simili, discostando l'una dall'altra per ragioni probabilmente riconducibili alla battitura. Ora, una prima speculazione e' che questa terza contromarca pertanto non sia "indipendente" dalle altre due. Che siano coeve? Due esemplari simili non formano una buona base teorica e mi chiedo se qualcuno del forum abbia incontrato altre monete con la stessa combinazione di contromarche. E' interessante come pero' non vi sia accenno a questa terza incusione nel censimento del Lazari o nelle pagine del Gamberini. Quali potrebbero essere altre fonti da consultare? Certo non si tratta di una "E", come suggerito dal venditore, ma allora cosa potrebbe rappresentare? Una scritta in un'altra lingua? Uno stemma? A meno che io non abbia preso un abbaglio, il mistero si infittisce 🙂 Marco1 punto
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La moneta più "nobile" del gruppo è certamente il dollaro Morgan 1921 D. La data più comune di tutta la serie ma il fascino e la storia che possiedono i Morgan sono sempre immensi.1 punto
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Biglietto postale pubblicitario non utilizzato del 1911. capovolto1 punto
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ciao @Sagnoz, alla risposta di @Meleto c'è poco da aggiungere. Per le 20 lire dovresti fare foto più dettagliate o aspettare un "repubblicano" del forum che ci spieghi quali solo quelle interessanti, mi ricordo che ci sono varianti "lunghe" (?) o "larghe" (?) - era la R? - e anni particolari. Se hai voglia puoi fare tu anche una piccola ricerca, consiglio solo di stare lontano dalle varianti mega-rare della baia: tutte balle! Njk1 punto
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Ciao! Credo non si possa parlare di Candia, senza citare la monetazione veneziana per quel "regno" amministrato e gestito come se fosse una piccola Venezia, con un "Duca" (Doge) che molto spesso divenne effettivamente Doge di Venezia, con il territorio suddiviso in sestieri, ecc ecc. saluti luciano1 punto
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Con immenso piacere desideriamo esprimere la nostra più profonda gratitudine a tutti coloro che hanno partecipato e contribuito a rendere la tappa estiva del Memorial Correale, tenutasi il 28 e 29 giugno, un evento ricco di emozioni. La vostra presenza, nonostante le alte temperature, hanno reso questi giorni non solo sopportabili ma straordinariamente speciali. L’allegria e i valori umani condivisi hanno trasformato la festa finale in un momento di pura magia. Il gesto di condividere le foto prima dell’apertura della torta ha sigillato i ricordi di queste giornate uniche nel nostro cuore, dove rimarranno per sempre come tesori impagabili. Da anni, il nostro impegno è stato quello di coltivare relazioni autentiche e genuine, con semplicità e umiltà, mantenendo sempre un approccio unico e neutrale. Ci siamo dedicati con passione alla cura dell’evento in ogni suo aspetto, sia comunicativo che organizzativo, caratteristiche identitarie della manifestazione di Castellammare di Stabia. Riconosciamo nell’intelligenza artificiale il futuro, una scintilla creativa, uno strumento fondamentale per rinnovarci e infondere nuovo entusiasmo. Per raggiungere e coinvolgere le nuove generazioni, è essenziale evolversi, superando i limiti dei social network ormai obsoleti, per intraprendere campagne di comunicazione mirate e innovative. Un ringraziamento particolare va a Mario Limido, la cui partecipazione ha rappresentato un atto di generosità di autenticità unica. Mario ha arricchito l’evento con il suo bagaglio culturale e i suoi valori umani, trasmettendo un messaggio di positività e speranza. Il suo contributo è stato essenziale per promuovere una cultura di ottimismo e investimento nelle giovani generazioni. Grazie, Mario, per aver condiviso con noi il tuo tempo, la tua energia e la tua presenza inestimabile. Il tuo supporto ha lasciato un’impronta indelebile sull’evento e nei nostri cuori. Con affetto sincero e riconoscenza infinita. Vorremmo dedicare un sincero ringraziamento a Leopoldo Massa e a tutto lo staff dell’Hotel Ristorante Le Palme per la loro eccezionale professionalità e cortesia durante il Memorial Correale. Grazie per il grande supporto organizzativo e per averci aiutato con tutta la mole di lavoro durante la fase di ristorazione. Un ringraziamento speciale va anche a tutte le altre strutture ricettive, senza il vostro prezioso contributo, non avremmo potuto garantire un'esperienza così confortevole e soddisfacente ai nostri partecipanti. Grazie di cuore a tutti voi per il vostro impegno, la vostra disponibilità e la vostra dedizione. Non possiamo fare a meno di pensare già al prossimo appuntamento, che ci vedrà riuniti nuovamente il venerdì 27 e sabato 28 settembre 2024. Siete voi il vero cuore pulsante di questo evento e non vediamo l'ora di potervi accogliere di nuovo con entusiasmo e calore. Grazie ancora per aver reso il Memorial Correale un successo! 💪 A presto, cari amici, vi aspettiamo con impazienza...dopo 30 anni 🏃♂️🏃♀️ continuiamo a correre insieme! Un caloroso saluto a tutti voi e a presto! #memorialcorreale #30Aniversario #gratitudine #momentispeciali #convivialità #ValoriUmani #InnovazioneComunicativa1 punto
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Per una visione di insieme prova a guardare qui sul forum https://numismatica-italiana.lamoneta.it/riepilogo/SW-RM1.1 punto
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Sì, in questo caso c'è stata parecchia confusione. Così è tutto chiarito. Comunque il momento dell'acquisto è strettamente legato all'oggetto acquistato, quindi non lo vedo come O.T. Arka Diligite iustitiam1 punto
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Il catalogo Gigante costa una ventina di Euro, meglio cartaceo e nuovo. C'è anche quello in Euro, ma non è fondamentale, ci sono siti migliori e sempre aggiornati (Eurocollezione.altervista). I prezzi servono anche per farsi un'idea del mercato, e quelli di venti anni fa sono un po' vecchiotti. Non nominare mai più il Sidol. Se ce l'hai in casa buttalo adesso. Eresia. Le monete non si lucidano mai. Nuove o antiche. Circolate o no. La lucidatura le rovina irreparabilmente. È una stupidaggine di cui ti pentirai. Se vuoi una moneta da 2€ inutile comprare un rotolino. Non è scontato che poi le vendi tutte, guadagni poco e ci metti molto tempo. Piuttosto quelle italiane, se puoi, vai in Banca d'Italia, così le ottieni a costo zero1 punto
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Ciao, l'associazione abbraccia tutti i settori inerenti il collezionismo: quindi numismatica, filatelia, deltiologia, ma anche santini, banconote, libri... Questo primo incontro riguarda la numismatica. Successivamente verranno trattati anche altri settori... Saluti, Alessandro1 punto
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Direi che già il fatto che proviene dalla collezione "ilnumismatico" sia sinonimo di garanzia...1 punto
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Altra monetina non sabauda, ma piemontese, messa in collezione è questo Liard di Francesco di Francia coniato a Torino nel periodo dell'occupazione francese, cioè dalla primavera del 1536 al 1562. È la moneta più piccola coniata in città da Francesco I di Francia, e forse la meno rara, ma sono comunque dei pezzi di storia, il fatto che sotto il dominio dei "cugini" anche le monete seguirono la monetazione francese e non più quella usata fino ad allora sabauda.1 punto
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per ora ho inserito la discussione fra quelle importanti.. almeno non scompare col passare del tempo fra tutte le altre discussioni. vediamo cosa si potrebbe fare a livello di forum...1 punto
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Il tuo e' persino troppo bello per questa tipologia coniata normalnente malissimo, proprio questo fa notare le differenze che sono troppe e troppo evidenti... Poi si puo' pensare quello che si vuole, ma molti a volte non studiano... Si accontentano di accumulare e in altri casi si preoccupano di vendere... E tutto solo a scopo personale e non per interesse numismatico!1 punto
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