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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/13/24 in tutte le aree
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Ciao. La tiratura ufficiale dello scudo del '14 ha sempre suscitato notevoli perplessità e dubbi...non foss'altro perchè la moneta, già dopo pochi anni dalla sua emissione, risultava R2 ed il prezzo a cui veniva venduta dai numismatici era coerente con il grado di rarità assegnato. Cosa sia successo realmente nessuno sembra saperlo e anche le fonti dell'epoca non ci aiutano. Quello che si può affermare con certezza è che se fossero stati realmente distribuiti al pubblico 275 mila esemplari di questo scudo, la moneta non sarebbe mai stata R2. Salvo pensare che ad oltre un secolo dalla sua emissione, ci siano ancora, da qualche parte e tutti insieme, decine e decine di rotolini di scudi del '14 che per qualche strano motivo, gli eredi degli eredi degli eredi degli originali acquirenti ancora si ostinano a non disperdere sul mercato. La qualcosa, tuttavia, mi ricorda più la fantascienza che la numismatica. La tesi più probabile, visto che da un documento che si ritrova nell'altra discussione, nell'estate del 1914 lo scudo del '14 non risultava ancora emesso, è che la gran parte del contingente emesso sia finito direttamente, rifuso e probabilmente in forma di lingotti, a pagare forniture militari, vista l'imminenza del primo conflitto mondiale. Ma sono supposizioni. Per quanto riguarda l'usura degli scudi del cinquantenario, non si sta affatto dicendo che tutti gli scudi usurati siano falsi ma solamente che l'usura sia dovuta a fatti e situazioni che nulla c'entrano con la loro non circolazione (monetaria). D'altro canto, ritroviamo sul mercato monete in oro che certamente non ebbero mai a circolare come monete che però sono in bassa conservazione e mostrano segni di "usura." E quindi dovremmo concludere che anche queste monete hanno circolato? Ringrazio Pontetto e, a suo tempo, Steto, per i loro interessanti esperimenti che dimostrano come lo stato di conservazione di una moneta possa degradarsi anche in mancanza di vera e propria circolazione ma solo per una non adeguata custodia. Giusto per, inserisco di seguito le foto di alcune monete da 20 lire 1923 "fascetto" con usura da BB a qSPL....non dovuta certamente alla circolazione monetaria.4 punti
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Condivido con tutti voi un'altra piastra, nello scudetto del Portogallo sei pallini in verticale. Lo studio va avanti... Un saluto a tutti Raffaele.2 punti
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Lo potrebbe fare se si fanno pressioni ( convegni, articoli, incontri) dove si fa capire che valorizzare ( attraverso in primis la conoscenza del patrimonio che si ha a disposizione) significa anche soprattutto tutelare mentre demonizzare il Collezionismo e’ da burocrate sciocco - non svendo studiato ( a sifficienza) che TUTTE le collezioni numismatiche pubbliche sono formate in grandissima parte grazie a quello privato che ha contribuito a costituirle2 punti
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In merito alla possibilità che qualcuno abbia tenuto uno scudo nel borsellino per anni, condivido il risultato che si otterrebbe con un 2€. Lo scudo è in argento, quindi il risultato con il 2€ è poco indicativo, trattandosi di materiali diversi. Ad ogni modo, anni fa feci alcuni studi sulla conservazione degli Euro commemorativi. Uno di questi studi implicó il tenere per 3 anni consecutivi una moneta, inizialmente fdc, nel mio portafoglio. Questo è il risultato. L'usura è presente ed è simile a quella da normale circolazione. La patina però, anche se si nota poco dalla fotografia, è diversa: la moneta è più brillante e meno ossidata rispetto ad una normale circolazione. Questo credo sia dovuto al fatto che durante i tre anni sia stata raramente maneggiata (solo da me occasionalmente).2 punti
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Se almeno le collezioni pubbliche maggiori fossero schedate in un database almeno locale, meglio ancora se generale gestito dal MIC - in caso di furti come quello di Parma in un secondo le schede delle monete mancanti potrebbero essere diffuse a tutti i commercianti, case d’asta ed ev. anche eBay e quant’altro. sarebbe una ben sltra tutela , che dite, rispetto s una decina di carabinieri che devono andare a spulciarsi catalogo per catalogo. invece di buttare via denaro prezioso per requisite l’ennesimo duplicato di una moneta che hanno otto musei pubblici ma non il nono di Canicatti’ il MIC potrebbe gestire meglio i fondi in un programma di AI ( artificial intelligence) che faccia un pairing tra le schede delle sie collezioni e quanto circola sul mercato facendo in un batter d’occhio il lavoro di decine di militi che potrebbero essere meglio impiegati. presupposto per tutto questo e’ un lavoro di catalogazione che oggi solo in minima parte e’ realizzato in Italia ( molto piu’ avanzati all’estero) Bologna, in parte Firenze, in parte Milano, in parte Roma per citare i maggiori, buona parte di queste realizzate grazie all’aiuto di volontari culturali privati per il MIC ha si le risorse per le pratiche burocratiche delle notificazioni ma mancano completamente o quasi i funzionari numismatici. E’ stata introdotta dal Ministro Sangiuliano una Direzione per la Valorizzazione del Patrimonio Culturale. Chissa’ che non si riesca a fare progressi su questa strada ?2 punti
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Nei primi 10 anni del '900 la numismatica e il collezionismo, che al contrario di oggi erano sinonimi, erano a totale carico delle monete antiche , greche e romane. Il concetto di monete intese come opere d'arte, che per noi e per buona parte d'europa è normale ad oggi, all'epoca stava appena nascendo, gli autori e gli incisori, che operavano all'interno della zecca e che poi abbiamo scoperto che erano ai vertici mondiali, sono molto più conosciuti oggi di allora. Chi aveva la possibilità di ottenere i grossi moduli in materiali nobili, come qualcuno a paventato, ne faceva richiesta di diversi pezzi, e quindi farne circolare qualcuno non comportava nulla. nota personale: -----Ma se io ho la possibilità di prendere decine di grossi moduli non so riconoscerne il valore artistico, non conosco gli autori, li ho presi per noia e perchè non so dove mettre i soldi, cosa mi può interessare, della fine che faranno le monete----(SUCCEDE ANCORA OGGI) Esiste infine una discussione del forum, anzi forse più di una, dal titolo "Le monete come cose", dove ognuno di noi può farsi un 'idea di quanti bizzari ed insoliti utilizzi può avere una moneta.2 punti
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Buongiorno. Ho letto con interesse tutti gli interventi, compresi quelli di @bizerba62 che sono sempre ricchi d'informazioni e documenti. Mi permetto di citare un passaggio di @Giov60 perché lo ritengo dirimente: la circolazione effettiva dell'epoca era costituita in larghissima parte dalla cartamoneta, specie per valori multipli della lira. Conseguentemente, pensare che Tizio, pur digiuno di nozioni di numismatica, possa aver buttato sul tavolo una delle monete in discussione per fare un qualsiasi acquisto confligge a mio giudizio non solo con la logica (per i motivi già spiegati dagli Utenti che mi hanno preceduto) ma anche con lo stato di fatto dei commerci di cento e passa anni orsono. Per mia consuetudine, evito sempre di scrivere sull'autenticità e la conservazione di una moneta vista in fotografia (in questo caso solo l'esame diretto di un perito può tranquillizzare il possessore): permettetemi però di dire che una moneta con le facce usurate e i bordi perfetti non la comprerei neanche se avessi "la pianta dei soldi". Un saluto cordiale e a presto.2 punti
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Ciao Giovanni. Posto alcuni articoli pubblicati su La Stampa e su La Stampa Sera tra la fine del 1970 e l'inizio del 1971. Si percepisce chiaramente, da parte di chi protesta per avere la sua moneta da 1.000 lire, il desiderio di spenderla immediatamente non appena ricevuta..😀 Ma sopratutto dal tenore degli articoli si può apprezzare quanto questa moneta sarebbe durata nella circolazione ordinaria se, per sbaglio o - per qualche strano motivo - intenzionalmente, qualcuno l'avesse spesa.2 punti
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La cosa piu’ importante - l’unica che veramente mette al riparo da furti del genere - e’ una sola: catalogare, fotografare le monete in modo che vi sia una prova incontrovertibile e in caso di furti diffondere le informazioni molti troppi musei impegnano risorse per altro trascurando questa pratica essenziale per la tutela delle proprie collezioni2 punti
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Off-topic solo parzialmente: qualsiasi scudo d'argento del Novecento usurato è falso fino a che non si dimostra il contrario (casi eccezionali possono però esistere). Mi sento di dare totalmente ragione a Michele (@bizerba62), che saluto caramente, anche relativamente all'utilizzo della moneta come merce di scambio nei periodi più bui dell'italica storia. Mi riallaccio poi ad un esempio di una cinquantina d''anni fa e che ricordo molto bene, nonostante fossi allora un bambino: l'emissione delle 1000 Lire Roma Capitale. Coniata in 3.000.000 di esemplari, mio padre ne prenotò uno in banca per me (che già all'età di 10 anni raccoglievo monete) al costo del faciale, e fece molta fatica ad ottenerlo perchè ambitissimo. Il valore in argento della moneta era circa 500 Lire di allora (provate a chiedere a ChatGPT!). Il catalogo di lamoneta.it riporta: "di fatto pochissimi esemplari circolarono. L'afflusso di persone alle filiali della Banca d'Italia per il ritiro di questa moneta fu imponente. Agli impiegati ministeriali e statali fu promessa la cessione di alcuni pezzi unitamente allo stipendio ma questo avvenne solo in alcune zone. Addirittura, ad Ivrea i postini scioperarono per 3 ore il 9 gennaio per la mancata consegna di queste monete con lo stipendio di dicembre.". Personalmente non ricordo di aver mai visto circolare un solo esemplare e a fronte di una tiratura molto elevata e di un prezzo di acquisto pari al nominale (e vi ho prestato attenzione per molti anni!). Mi sembra scorretto dover chiamare in campo la legge di Grisham e la tesaurizzazione: in questo caso tutti percepivano il valore "numismatico" della moneta ben oltre quello reale dell'argento in essa contenuto. Per tornare alla moneta oggetto di questa discussione, credo che ad un certo punto si debba sospendere il giudizio. Il bordo della moneta sembra deporre per un falso; il contorno non è chiaro (FERT e nodi male impressi, rosette apparentemente corrette); concordo con chi si stupisce che un contorno del genere si associ a facce così usurate (d'altra parte un uso apotropaico della moneta, o sfregamenti per altro motivo, non possono mai essere esclusi). L'esame diretto da parte di un perito esperto (ho visto in asta anche falsi pacchiani chiusi come autentici da "periti" della Casa d'aste che saranno quantomeno poi "morti" di vergogna) potrebbe essere risolutivo. Per quanto mi riguarda non acquisterei mai una moneta così rovinata anche se dovesse risultare "autentica", pertanto il problema non mi tocca direttamente ...2 punti
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Secondo me bisogno abbandonare il pensiero "cosa faremmo noi (appassionati di numismatica). Pensate a quanti saranno stati i collezionisti all'inizio degli anni '10 del secolo scorso... poi pensate a come si possono essere comportati i parenti (mogli in particolare) una volta venuti in possesso di queste monete... certo qualcuno di essi avrebbe pensato di rivolgersi ad un amico competente del collezionista, ma gli altri? Chi l'avrebbe conservata come ricordo (pochissimi), magari in un cassetto insieme ad altre monete, chi in un borsellino e chi l'avrebbe spesa senza esitazioni. E una volta entrata in circolazione? Quanti sarebbero stati i collezionisti pronti a tesaurizzarla? La moneta avrebbe continuato a circolare fino a depositarsi in una nuova collezione (ma quanto tempo vi avrebbe impiegato?) Ricordo anche quella "leggenda metropolitana" della figlia (o della moglie, non ricordo con esattezza) di Giampaoli che, trovato in un cassetto un 500 Lire "Prova", non sapendo cosa fosse la prese e la spese come un qualsiasi 500 Lire "Caravelle" dell'epoca. Quanto tempo pensate abbia trascorso in circolazione? Guardatevi intorno, guardate le facce e le espressioni di chi vi circonda e che non s'interessa di numismatica. Siete ancora così sicuri che certe monete, per noi rare, non siano potute circolare per anni prima che un collezionista non le portasse in salvo?2 punti
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Io non so quanti fossero "quelli come noi" nel 1911, ma ho la sensazione che fossero molti, molti meno di 60mila. Vedo assai probabili situazioni del genere: un tizio benestante, più che un numismatico probabilmente un "appassionato" di monete come oggi ci sono gli appassionati ai 2 euro circolati, legge di questa nuova emissione e passa in banca con una manciata di scudi, facendosi dare una decina di cinquantenari. Se li porta a casa, se li guarda, li fa vedere a figli e amici, qualcuno lo regala ai sopracitati, poi quando gli serve qualcun altro lo spende pure. No?2 punti
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In questo thread si ascolta e si parla della più strana e insolita musica del mondo. Strettamente vietata quella di autori europei e americani, in qualunque lingua cantino. Sono benvenute le opere più inconsuete, almeno da questa parte del mondo... quelle che alla radio o in TV sentiremo solo nella prossima vita (forse). Musica possibilmente moderna, ma va bene anche quella più vecchia. Iniziamo l'avventura col folk rock mongolo, che di solito si basa sulla tecnica tradizionale del "canto di gola" della Mongolia. gruppo: Hu titolo: Yuve Yuve Yu https://www.youtube.com/watch?v=v4xZUr0BEfE titolo: Wolf Totem https://www.youtube.com/watch?v=jM8dCGIm6yc1 punto
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Salve condivido immagini di una cartolina viaggiata e chiedo ai più esperti maggiori informazioni ringrazio in anticipo1 punto
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Buon pomeriggio, condivido l’ultimo arrivo, Massimino I il Trace (FIG 1). La ritrattistica monetale mostra diverse varianti, che trovo in rete ricondotte in estrema sintesi a tre principali tendenze (nota 1 e FIG 2). Vi si distinguono un primo stile ancora vicino alla fisionomia di Alessandro Severo, probabilmente a causa della mancanza di modelli conosciuti dell’imperatore appena acclamato. Una seconda fase che mostra invece i tipici, forti caratteri del suo volto, tuttavia ancora entro una certa eleganza formale. E un terzo e ultimo tipo, quello che ho scelto, che mostra invece con evidenza quella fisicità estrema, quasi caricaturale, che la storiografia attribuisce a Massimino. Come spesso mi capita ho apprezzato il tondello irregolare, che mi sembra faccia rivivere il colpo e il suono del conio sul metallo ammorbidito. Sul rovescio si notano alcune tracce di processi che spero non pericolosi. Denario, titolo 50%, gr 2,85, mm 21, 6h, tipo RCV 8313; RIC IV.5, Roma, 237 d.C. Diritto: MAXIMINVS PIVS AVG GERM . Busto di Massimino I laureato, drappeggiato e corazzato, verso dx. Rovescio: P M TR P III - COS P P. Massimino in abito militare, in piedi di fronte, guarda a sx, tiene un'asta con la sx e un'insegna militare nella dx; un'altra insegna militare sulla dx. Come già Alessandro Severo, Massimino I il Trace non emette antoniniani. Poiché i titoli non presentano nel complesso diminuzioni apprezzabili (A. Forzoni) e in assenza di afflussi di nuove risorse dall'esterno, le crescenti spese militari dovettero di conseguenza essere alimentate da una maggiore e più estesa pressione fiscale, cui si aggiunse anche il ricorso a requisizioni e confische, scelte che peseranno negativamente sul suo ritratto storiografico. So che le vicende storico-biografiche di Massimino sono celeberrime e più che narrate, ma non resisto a una breve sintesi e ad alcune annotazioni. Come noto l’ex pastore trace (per l’Historia Augusta figlio di un goto e di un’alana) viene arruolato da Settimio Severo in virtù di membra e prestazioni degne di un Ercole vivente. Le fonti lo ritraggono come un gigante tanto smodato e smisurato da suscitare esagerazioni quasi fiabesche (nota 2). Ma aldilà delle iperboli letterarie e al netto di ipotesi medico-patologiche, le sue qualità di combattente dovettero essere veramente notevoli per farsi apprezzare prima da Settimio Severo e poi da Alessandro Severo (l’unico a dileggiarne volgarmente la prestanza fu Eliogabalo, nota 3). La progressione nei ruoli militari e vari cenni storiografici lo mostrano legato alla casa dei Severi e ad Alessandro in particolare, il quale avrebbe persino considerato di concedere la propria sorella in sposa al figlio di Massimino, Massimo. Il che non impedì a Massimino di partecipare, in modo più o meno diretto secondo le fonti, all’assassinio dello stesso Alessandro Severo e della madre Giulia Mamea a Magontiacum, eccidio cui conseguì la sua acclamazione. Le fonti, vicine ai ceti tradizionali, strapazzati anche fiscalmente da Massimino, non lesinano critiche verso il rozzo imperatore. E tuttavia devono anche riconoscerne il personale coraggio in battaglia e le capacità militari alla guida dell’esercito lasciatogli da Alessandro Severo. Grandi quadri - dipinti con le vittorie riportate durante le campagne sarmate e germaniche dirette in profondità nel territorio nemico (nota 4) - furono inviati a Roma per essere esposti in senato (salvo naturalmente essere bruciati all’indomani della sua caduta). Sia Erodiano (nota 5) che l’Historia Augusta (nota 6) ne offrono un ritratto fatto anche di luci e non solo di ombre, facendo trasparire una personalità forse più complessa di quanto non si sarebbe portati a credere. Massimino fece anche efficacemente fronte a diversi tentativi di ribellione (Magnus, Quartino) fino all’azione dei due Gordiani in Africa (nota 7). Tuttavia neppure la totale adesione di Massimino agli umori e alle logiche dell’esercito fu sufficiente a proteggerlo dai suoi stessi soldati quando, invece di guidarli verso glorie e ricompense, si trovò a stancarli ed affamarli vanamente. Prima con il mancato saccheggio di Emona (Lubiana), poi con l’infruttuoso assedio di Aquileia, durante la discesa in Italia (FIG 4) cui si era visto costretto per reagire alla nomina da parte del senato di Pupieno e Balbino (nota 8). Riguardo questo ultimo, cruciale assedio, cito due testimonianze: una archeologica, ovvero un’ara votiva del Museo Archeologico di Aquileia (FIG 6); ed una bibliografica, ovvero un’accurata analisi storico-filologica condotta sul racconto di Erodiano (nota 9). La rottura del rapporto di fiducia con i propri uomini costò a Massimino letteralmente la testa, mozzata e inviata in lugubre marcia a Roma assieme a quella del figlio Massimo. Di quest’ultimo le fonti ricordano l’aspetto piacevole, ancora evidente nel ritratto scultoreo del giovane nonostante lo sfregio conseguente alla damnatio memoriae (FIG 7). Grazie e a presto, Lucius LX (nota 1) Ricavo l’osservazione da un contributo in rete dedicato alla ritrattistica di Massimino e dei suoi familiari: http://augustuscoins.com/ed/Maximinus/Maximinus.html (nota 2) “Il suo pollice era così grande che usò il braccialetto della moglie come anello”; “Raccoglieva il sudore in tazze e vasetti per esibirne due o tre pinte”, etc. etc. (nota 3) «Dicono, o Massimino, che tu abbia lottato vittoriosamente con 16, 20 e 30 soldati. Potresti farcela per trenta volte con una donna?». (nota 4) Riguardo le campagne germaniche, una testimonianza archeologica della profondità dell’offensiva romana di questi anni è offerta dai reperti della battaglia di Harzhorn (FIG 3). Sulla questione vedi ad es. la discussione aperta da @Pablos: (nota 5) “Tale fu Massimino nelle imprese militari, e ne avrebbe ritratto fama immortale se non si fosse mostrato assai più grave e feroce ai suoi medesimi che ai suoi nemici”. (nota 6)«Era un omone di grossa corporatura, famoso per il coraggio in mezzo a tutti i commilitoni, bello d’aspetto, rozzo nei modi, grossolano, pieno di sé, sprezzante, ma spesso giusto». (nota 7) La rivolta dei Gordiani, appoggiata dal senato e accompagnata da sommosse anche a Roma con l’eliminazione degli uomini di fiducia di Massimino, come il prefetto praetorio Vitaliano e del prefetto urbi Sabio, fu comunque rapidamente soffocata da Capeliano, il legato Augusti pro praetore della Numidia, rimasto fedele a Massimino anche a causa di una personale rivalità con Gordiano I. (nota 8) Prima della nomina imperiale facevano parte della commissione dei XX viri consulares ex senatus consulti rei publicae curandae, istituita per difendere l’Italia da Massimino. (nota 9) Giacomo Caspar, L’assedio di Aquileia del 238 d.C. Commento storico al libro VIII della Storia dell’Impero Romano dopo Marco Aurelio di Erodiano.1 punto
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Ho spostato in Tecnologie produttive, mi sembra la sezione più adatta. @Claudio59 nessun problema, come ti hanno detto solo lo staff può spostare le discussioni, quindi è normale che tu non sappia farlo... pensa che non lo sa fare nemmeno @ARES III1 punto
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Affrancata con ordinario 6 franchi verde, Marianne detta del Gandon dal disegnatore Pierre Gandon... ... annullato con annullo speciale del Congresso internazionale Giubilare di Ginecologia il 28 giugno 1951. Qui mi ricollego all' altra discussione dell' annullo speciale di Sava.. ..questa cartolina è stata annullata al congresso e spedita/presa in carico dalle poste francesi lo stesso giorno del congresso. Giunta a Sava il 2.7.1951. Bella cartolina anni 50 Dell'opera' de Paris. .. et voilà.1 punto
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Una reliquia inventata da zero, perché la reliquia originale del 1371 era scomparsa? Avevano dimenticato l’anno 1371 e hanno inciso a caso un numero finto di anni che separavano la data presunta dell'arrivo delle reliquie e la data dell' « invenzione »? Non credo per niente a quello che scrivo. 🤣1 punto
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Sopra ho scritto che non era intesa per viaggiare, .. voglio chiarire.. solitamente si acquistava per avere l' annullo speciale e si conservava non viaggiata,.. ..ma potenzialmente queste cartoline avrebbero potuto anche viaggiare se l' ufficio postale oltre all' annullo avesse organizzato anche per l' invio. Infatti, in quanto pre annullata non si sarebbe potuta imbucare in una qualsiasi cassetta di impostazione, ma l' invio doveva essere organizzato dai rappresentanti di poste italiane presenti all' annullo speciale.1 punto
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Ciao, da quanto comunicano le foto il sesterzio sembra coniato percui, a mio parere, autentico. Sempre utili quando si chiede parere sull'autenticità di una moneta comunicare anche il peso ed il diametro della stessa 🙂. Nell'attesa di ulteriori pareri posto foto di esemplare stessa tipologia. ANTONIO1 punto
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Questo però non c'entra con il caso di cui stiamo parlando. Le 1000 lire d'argento sono state tesaurizzate in quanto ultimo (e fallimentare) tentativo di coniazione in argento, dal momento che nel '70, passato il periodo delle Caravelle (e tesaurizzate ormai pure quelle praticamente da ogni italiano), il circolante era ormai esclusivamente in cartamoneta o metallo vile. Negli anni '10 invece lo scudo non aveva motivo di essere tesaurizzato per l'argento, dal momento che circolavano - e continuavano a essere coniate - grandi quantità di pezzi da 1 e 2 lire quadriga, con le medesime proporzioni di metallo prezioso. O vogliamo dire che anche quelle non circolavano? 😅1 punto
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Io uso i vassoi in floccato della Masterphil ma ci sono anche in velluto. Esistono vassoi con caselle di tutte le dimensioni, anche per mettere monete in slab.1 punto
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Floreas è voce verbale da floreo che di base vuol dire fiorire, essere in fiore ma anche, in senso figurato, eccellere, prosperare. Quindi la locuzione suona alla lettera "che tu possa prosperare per sempre". Per quanto riguarda la locuzione beneaugurale era comune in età medio / tarda imperiale. Ricordo vagamente un'epigrafe dedicata ad una città del limes danubiano in cui ci si augurava che "floreat semper", che prosperasse per sempre. Se il nostro re prospererà per sempre, così la nostra nazione ostrogota. Un augurio certamente sentito in un momento di totale devastazione della penisola. A ben vedere le monete ostrogote sono in certa misura inserite in un flusso di continuità col concetto di eternità della romanità che sopravvive attraverso e grazie proprio agli ostrogoti, nazione a se' ma continuatori del mos maiorum. Il tipo del rovescio riprende i decanummi di Athalarico con la figura di guerriero stante a dx ed attorno legenda DN ATALARICVS REX. Quindi è facile pensare che anche in questo caso si tratti della raffigurazione del re, visto come un guerriero in armi cosa che lui di fatto era essendo ottimo comandante in capo della sua popolazione, ipotesi rinforzata dalla presenza al diritto del ritratto frontale del sovrano commutato dalle monete del nemico Giustiniano a differenza del deca di Atalarico che presentava ancora la "classica" raffigurazione di INVICTA ROMA.1 punto
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Carissimo vogliamo fare l’elenco delle collezioni numismatiche che godono di un catalogo o almeno delle schede che illustrino i loro pezzi? Sarebbe molto corto ti assicuro Un esempio su tutti - ma se ne potrebbe fare un centinaio : Napoli - una delle maggiori colkezioni in Italia - ha un catalogo ? L’ultima pubblicazione risalgono a quelle di Santangelo (1867) e di Fiorelli (1870) - senza tavole rende l’idea ? 😉1 punto
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Caro @Baylon, non vado a rileggermi la discussione.. ma credo che siano state dette le stesse cose esposte in maniera diversa.. .. se anche ci fossero stati errori dobbiamo avere pietà di noi stessi.. ..in fondo stiamo facendo filatelia non chirurgia. Vivi sereno.1 punto
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Eccolo. Al post #4 trovi la fotografia dell'attrezzatura e al post #21 la tabella excel. Se dovessi riuscire a comprenderla saresti così gentile da condividerla? Grazie Giorgio.1 punto
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Purtroppo vedo che è più interessato all’attaccante che che alla moneta, bisogna sempre informarsi prima di aprire la bocca… forse mi prende da bugiardo… ma mi hanno sempre educato a vedere bene il prossimo.. buona serata!1 punto
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Capisco che questo « gallus » deGrossis sepolto qui nel 1370 ha dato le relique alla chiesa San Michele, ma perché 441 sulla stauroteca, è una data?1 punto
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Non da me perché non ne ero interessato,lo solo portato a conoscenza...1 punto
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Probabilmente nel 2006 era stato fatto un inventario e c'erano tutte. Forse le foto furono fatte proprio in quell'occasione... Arka Diligite iustitiam1 punto
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Giusto il richiamo del Coordinatore. Per quello che può valere e sulla base delle sole foto visionate, confesso che a me la moneta non fa una positiva impressione, per quanto non la definirei assolutamente la solita patacca da bancarella. Più che una convinzione, la mia è una brutta sensazione. Saluti. M.1 punto
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Di questa moneta non ho mai avuto tra le mani ne una patacca, ne una copia d'argento insidiosa e ne una autentica, quindi non posso dare un parere. Riguardo la circolazione ho pensato ad un mio conoscente: mette nella sua raccolta nel 2002 (perchè poteva farlo) le banconote in FDS da 5-10-20-50-100-200 e 500 euro Duisemberg oggi molto ricercate e ben valutate. Dopo meno di un anno preleva per necessità le banconote da 10-20-50-100-200-500 euro dalla sua raccolta per utilizzarle nella spendita (penso che non ne sia rimasta nemmeno una in FDS a parte il 5 euro che si è conservato), non si è rivolto al mercato collezionistico perchè era passato pochissime tempo e non erano ancora apprezzate come adesso. Per similitudine nella spendita/circolazione, per qualche possessore di quei 5 lire d'argento, ho pensato ai tempi duri del periodo della prima guerra mondiale.1 punto
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Sulla circolazione "da mishandling", un Utente del forum, in un'altra discussione di cui ora non ricordo gli estremi, aveva dimostrato empiricamente che anche solo tenendo in un borsellino una moneta "intonsa", insieme ad altre, per un certo numero di anni, essa si usurava come se avesse circolato. D'altro canto, abbiamo fascioni e fascetti che non hanno mai circolato come monete (e che non provengono da montatura), che talvolta appaiono in conservazione BB o anche meno. Eppure, salvo che non si voglia sostenere che abbiano circolato anche questi, solo perchè sono in BB, sappiamo che queste monete auree del Regno non hanno mai circolato (fra l'altro, uscivano dalla zecca ad un prezzo pari al quadruplo del facciale....quindi, la vedo dura che circolassero come monete). M.1 punto
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@bizerba62 ciao Michele, grazie per il tuo intervento che condivido, non fa una grinza. Però nel vedere esemplari usurati e con probabili segni di circolazione, a me la pur remota possibilità che alcuni esemplari circolarono rimane. Di esemplari dello scudo cinquantenario in Bb infatti non è difficile vederne. Con l’esempio del 2 euro di grace kelly mi rendo conto che ho fatto un esempio inappropriato, chiedo venia. Pur comprendendo che sarebbe sciocco spendere una moneta che è ottenibile solo su richiesta, io rimango comunque possibilista sull’effettiva circolazione di alcuni esemplari, visti i sopracitati segni di probabile circolazione. Un caro saluto!1 punto
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Ciao. Lo scudo del "cinquantenario" circolò? Una moneta emessa in 60.000 esemplari, che doveva essere prenotata alla Direzione generale del Tesoro e acquistata mediante la consegna di scudi di vecchio conio, è ragionevolmente credibile che circolò come moneta? M.1 punto
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E’ esattamente quello che ho pensato anch’io. Inoltre: furto nel 2006-2009: chi poteva? (Come giustamente già osservato: un interno) Se ne sa nulla? Indagini dal 2016? Esiste poi un database fotografico delle monete rubate o si va ad intuito (gli articoli di sopra riportano delle caratteristiche di monete che teoricamente dovrebbero essere desunte da schede e foto: ma a che risoluzione?) Inoltre non vorrei essere lo sprovveduto collezionista che dopo aver comprato InAsta una moneta se la vede sequestrare senza sapere bene il perché e in base a dei presupposti di 20 anni prima…1 punto
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Furto avvenuto tra 2006 e 2009. Se dopo la scoperta del furto avessero fornito a NIP , AINP , e anche al Forum un PDF con tutte le monete rubate ? Non pensate che si sarebbero risparmiati anni e anni di ricerca sul web in siti di mezzo mondo, e sopratutto Gratis ?1 punto
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Anche uno sguardo qui... https://www.atsnotes.com/catalog/banknotes/slovenia.html1 punto
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Che bell’esemplare questo francobollo! Sembra perfettamente centrato! E che bel colore!!1 punto
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Sono il lascito ai miei nipoti, vecchio collezionista come me… dico sempre una cosa, i soldi vanno e vengono, queste no1 punto
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Uauuu, per me sono entrambe originali ed in alta conservazione se non FDC mooolto vicino li. Il valore (qFDC): direi il 100L 1903 molto sopra i 30mila. Per il 100L 1912 molto sopra i 10mila. Se vuoi venderli mettili in asta attireranno molti acquirenti. Buone vacanze1 punto
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DE GREGE EPICURI Oggi vi mostro questa gradevole "Sfinge di Castulo", di notevoli dimensioni (33 mm) e del peso di 30,26 g. Al D, il consueto ritratto a destra, considerato "augustiforme" ma, in questo caso, forse non collegato al primo imperatore: è un'emissione del 1° secolo a.C., considerata celtiberica. Bisogna dire però che emissioni successive (dei primi decenni del 1° secolo d.C.), non molto diverse,sono considerate come ritratti di Augusto. Non leggo iscrizioni. Al R., la c.d. sfinge alata con testa umana ( ornata da una piuma?), alla cui destra c'è una stella; una M sotto la zampa. All'esergo sembra di scorgere quanto resta di una scritta (celtiberica?) Dovrebbe trattarsi della Burgos 549.1 punto
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Buongiorno. Allego foto di una mia 56 sopra 55, doppia rottura del conio a croce (verticale/orizzontale) dopo il 18, tondello dentellato al taglio sotto legenda PROVIDENTIA.1 punto
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Buongiorno alla sezione. Condivido con voi l'ultima 56 della mia raccolta, ringrazio @gennydbmoney per avermela segnalata. FERDINΛNDVS Ricordo una di identico conio postata da @Galenus. Un saluto a tutti. Raffaele.1 punto
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Torna a Indice Regole Regola 3 - (Dalla D alla G) Abbreviazioni di Titoli Onorari e Magistrature D = Decimus, Domitianus DAC = Dacicus DA CAP = Dacia Capta DE BRIT = De Britannis DEC = Decius, Decennalia DE GERM = De Germania DEOR = Deorum DE SARM = De Sarmatis DES, DESIGN = Designatus DIC = Dictator DIC ITER = Dictator secundo DIC PERP = Dictator perpetuo DID = Didius D N = Dominus Noster DD NN = Domini Nostri, Dominorum Nostrorum DOM = Domitianus EID MAR = Idibus Martiis EQV ORDIN = Equestris Ordinis EXER = Exercitus EX S C = Ex Senatus Consulto F, FEL = Felix, Felicitatis, Felicitati F, FIL = Filius, Filia FL = Flavius, Flavia FORT = Fortissimo FORT RED = Fortuna Redux, Fortunae Reduci FRET = Fretensis G, GAL = Galerius GALL = Gallica GEM = Gemina GEN AVG = Genio Augusto GEN LVG = Genio Lugdunensis GEN P R = Genio Populi Romani GENT BARB = Gentium Barbarum G, GER, GERM = Germanicus, Germanica G M = Germanica Maxima1 punto
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Avevo pensato di spiegare in questa puntata cosa sono la tribnicia potestas ed il consolato e come calcolare l'anno di conio di una moneta; forse però sarebbe meglio capire prima come leggere le varie abbreviazioni che possiamo trovare su una moneta al dritto o al rovescio. Ecco dunque un elenco in ordine alfabetico delle principali abbreviazioni. Torna a Indice Regole Regola 3 - Interpretare le abbreviazioni che compongono le legende (Dalla A alla C) Abbreviazioni di Titoli Onorari e Magistrature A AN = Annius A AVL = Aulus ACT = Actius, Actiacus AD ADI = Adiutrix ADIAB = Adiabenicus ADV = Adventus AED = Aedes AEL = Aelius AET = Aeternitas, Aeternitati, Aeterna AFR = Africanus ALB = Albinus ALEX = Alexander ALIM ITAL= Alimenta Italie A N F F = Annum novum faustum felicem AN DCCCLXXIIII NAT-=Anno 874 natali urbis primum circenses constituit –VRB P CIR CON ANT = Antonius, Antoninus APOL = Apollo A POP FRUG AC = A populo fruges accepi ARAB = Arabicus ARAB ADQ = Arabia adquisita ARM = Armeniacus AV, AVG = Augustus, Augusta AVGG = Augusti (due) AVGGG = Augusti (tre) AVR = Aurelius AVSPIC FEL= Auspicia felicia BRIT = Britannicus, Britannica B R P NAT = Bono reipublicae natus C = Caius, Caesar CAEL = Caelius CAE, CAES = Caesar CAESS = Caesares, Caesarum CAP = Capta CARP = Carpicus CASS = Cassianus CC = Caesares, Caesarum CEN, CENS = Censor CENS P o PER = Censor Perpetuus CENS POT = Censoriaa potestate CENS P P P = Censoria potestate pater patriae C E S = Cum exercitu suo CIR CON = Circenses constituit C, CLAV, CLAVD = Claudius, Claudia C L = Caius Lucius CLE, CLEM = Clementia CL, CLO = Clodius CN= Cneus COM = Commodus, Comes COM ASI = Communitas Asiae COM BIT = Communitas Bytiniae COMITI = Comiti, comitibus CONC = Concordia CONG = Congiarium COS = Consul COSS = Consules, consulibus1 punto
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