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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/13/24 in tutte le aree

  1. Ciao. La tiratura ufficiale dello scudo del '14 ha sempre suscitato notevoli perplessità e dubbi...non foss'altro perchè la moneta, già dopo pochi anni dalla sua emissione, risultava R2 ed il prezzo a cui veniva venduta dai numismatici era coerente con il grado di rarità assegnato. Cosa sia successo realmente nessuno sembra saperlo e anche le fonti dell'epoca non ci aiutano. Quello che si può affermare con certezza è che se fossero stati realmente distribuiti al pubblico 275 mila esemplari di questo scudo, la moneta non sarebbe mai stata R2. Salvo pensare che ad oltre un secolo dalla sua emissione, ci siano ancora, da qualche parte e tutti insieme, decine e decine di rotolini di scudi del '14 che per qualche strano motivo, gli eredi degli eredi degli eredi degli originali acquirenti ancora si ostinano a non disperdere sul mercato. La qualcosa, tuttavia, mi ricorda più la fantascienza che la numismatica. La tesi più probabile, visto che da un documento che si ritrova nell'altra discussione, nell'estate del 1914 lo scudo del '14 non risultava ancora emesso, è che la gran parte del contingente emesso sia finito direttamente, rifuso e probabilmente in forma di lingotti, a pagare forniture militari, vista l'imminenza del primo conflitto mondiale. Ma sono supposizioni. Per quanto riguarda l'usura degli scudi del cinquantenario, non si sta affatto dicendo che tutti gli scudi usurati siano falsi ma solamente che l'usura sia dovuta a fatti e situazioni che nulla c'entrano con la loro non circolazione (monetaria). D'altro canto, ritroviamo sul mercato monete in oro che certamente non ebbero mai a circolare come monete che però sono in bassa conservazione e mostrano segni di "usura." E quindi dovremmo concludere che anche queste monete hanno circolato? Ringrazio Pontetto e, a suo tempo, Steto, per i loro interessanti esperimenti che dimostrano come lo stato di conservazione di una moneta possa degradarsi anche in mancanza di vera e propria circolazione ma solo per una non adeguata custodia. Giusto per, inserisco di seguito le foto di alcune monete da 20 lire 1923 "fascetto" con usura da BB a qSPL....non dovuta certamente alla circolazione monetaria.
    4 punti
  2. Ah queste cantine dei nonni italiani... Ci trovi di tutto!
    3 punti
  3. Condivido con tutti voi un'altra piastra, nello scudetto del Portogallo sei pallini in verticale. Lo studio va avanti... Un saluto a tutti Raffaele.
    2 punti
  4. Lo potrebbe fare se si fanno pressioni ( convegni, articoli, incontri) dove si fa capire che valorizzare ( attraverso in primis la conoscenza del patrimonio che si ha a disposizione) significa anche soprattutto tutelare mentre demonizzare il Collezionismo e’ da burocrate sciocco - non svendo studiato ( a sifficienza) che TUTTE le collezioni numismatiche pubbliche sono formate in grandissima parte grazie a quello privato che ha contribuito a costituirle
    2 punti
  5. In merito alla possibilità che qualcuno abbia tenuto uno scudo nel borsellino per anni, condivido il risultato che si otterrebbe con un 2€. Lo scudo è in argento, quindi il risultato con il 2€ è poco indicativo, trattandosi di materiali diversi. Ad ogni modo, anni fa feci alcuni studi sulla conservazione degli Euro commemorativi. Uno di questi studi implicó il tenere per 3 anni consecutivi una moneta, inizialmente fdc, nel mio portafoglio. Questo è il risultato. L'usura è presente ed è simile a quella da normale circolazione. La patina però, anche se si nota poco dalla fotografia, è diversa: la moneta è più brillante e meno ossidata rispetto ad una normale circolazione. Questo credo sia dovuto al fatto che durante i tre anni sia stata raramente maneggiata (solo da me occasionalmente).
    2 punti
  6. Se almeno le collezioni pubbliche maggiori fossero schedate in un database almeno locale, meglio ancora se generale gestito dal MIC - in caso di furti come quello di Parma in un secondo le schede delle monete mancanti potrebbero essere diffuse a tutti i commercianti, case d’asta ed ev. anche eBay e quant’altro. sarebbe una ben sltra tutela , che dite, rispetto s una decina di carabinieri che devono andare a spulciarsi catalogo per catalogo. invece di buttare via denaro prezioso per requisite l’ennesimo duplicato di una moneta che hanno otto musei pubblici ma non il nono di Canicatti’ il MIC potrebbe gestire meglio i fondi in un programma di AI ( artificial intelligence) che faccia un pairing tra le schede delle sie collezioni e quanto circola sul mercato facendo in un batter d’occhio il lavoro di decine di militi che potrebbero essere meglio impiegati. presupposto per tutto questo e’ un lavoro di catalogazione che oggi solo in minima parte e’ realizzato in Italia ( molto piu’ avanzati all’estero) Bologna, in parte Firenze, in parte Milano, in parte Roma per citare i maggiori, buona parte di queste realizzate grazie all’aiuto di volontari culturali privati per il MIC ha si le risorse per le pratiche burocratiche delle notificazioni ma mancano completamente o quasi i funzionari numismatici. E’ stata introdotta dal Ministro Sangiuliano una Direzione per la Valorizzazione del Patrimonio Culturale. Chissa’ che non si riesca a fare progressi su questa strada ?
    2 punti
  7. Nei primi 10 anni del '900 la numismatica e il collezionismo, che al contrario di oggi erano sinonimi, erano a totale carico delle monete antiche , greche e romane. Il concetto di monete intese come opere d'arte, che per noi e per buona parte d'europa è normale ad oggi, all'epoca stava appena nascendo, gli autori e gli incisori, che operavano all'interno della zecca e che poi abbiamo scoperto che erano ai vertici mondiali, sono molto più conosciuti oggi di allora. Chi aveva la possibilità di ottenere i grossi moduli in materiali nobili, come qualcuno a paventato, ne faceva richiesta di diversi pezzi, e quindi farne circolare qualcuno non comportava nulla. nota personale: -----Ma se io ho la possibilità di prendere decine di grossi moduli non so riconoscerne il valore artistico, non conosco gli autori, li ho presi per noia e perchè non so dove mettre i soldi, cosa mi può interessare, della fine che faranno le monete----(SUCCEDE ANCORA OGGI) Esiste infine una discussione del forum, anzi forse più di una, dal titolo "Le monete come cose", dove ognuno di noi può farsi un 'idea di quanti bizzari ed insoliti utilizzi può avere una moneta.
    2 punti
  8. Buongiorno. Ho letto con interesse tutti gli interventi, compresi quelli di @bizerba62 che sono sempre ricchi d'informazioni e documenti. Mi permetto di citare un passaggio di @Giov60 perché lo ritengo dirimente: la circolazione effettiva dell'epoca era costituita in larghissima parte dalla cartamoneta, specie per valori multipli della lira. Conseguentemente, pensare che Tizio, pur digiuno di nozioni di numismatica, possa aver buttato sul tavolo una delle monete in discussione per fare un qualsiasi acquisto confligge a mio giudizio non solo con la logica (per i motivi già spiegati dagli Utenti che mi hanno preceduto) ma anche con lo stato di fatto dei commerci di cento e passa anni orsono. Per mia consuetudine, evito sempre di scrivere sull'autenticità e la conservazione di una moneta vista in fotografia (in questo caso solo l'esame diretto di un perito può tranquillizzare il possessore): permettetemi però di dire che una moneta con le facce usurate e i bordi perfetti non la comprerei neanche se avessi "la pianta dei soldi". Un saluto cordiale e a presto.
    2 punti
  9. Ciao Giovanni. Posto alcuni articoli pubblicati su La Stampa e su La Stampa Sera tra la fine del 1970 e l'inizio del 1971. Si percepisce chiaramente, da parte di chi protesta per avere la sua moneta da 1.000 lire, il desiderio di spenderla immediatamente non appena ricevuta..😀 Ma sopratutto dal tenore degli articoli si può apprezzare quanto questa moneta sarebbe durata nella circolazione ordinaria se, per sbaglio o - per qualche strano motivo - intenzionalmente, qualcuno l'avesse spesa.
    2 punti
  10. La cosa piu’ importante - l’unica che veramente mette al riparo da furti del genere - e’ una sola: catalogare, fotografare le monete in modo che vi sia una prova incontrovertibile e in caso di furti diffondere le informazioni molti troppi musei impegnano risorse per altro trascurando questa pratica essenziale per la tutela delle proprie collezioni
    2 punti
  11. Off-topic solo parzialmente: qualsiasi scudo d'argento del Novecento usurato è falso fino a che non si dimostra il contrario (casi eccezionali possono però esistere). Mi sento di dare totalmente ragione a Michele (@bizerba62), che saluto caramente, anche relativamente all'utilizzo della moneta come merce di scambio nei periodi più bui dell'italica storia. Mi riallaccio poi ad un esempio di una cinquantina d''anni fa e che ricordo molto bene, nonostante fossi allora un bambino: l'emissione delle 1000 Lire Roma Capitale. Coniata in 3.000.000 di esemplari, mio padre ne prenotò uno in banca per me (che già all'età di 10 anni raccoglievo monete) al costo del faciale, e fece molta fatica ad ottenerlo perchè ambitissimo. Il valore in argento della moneta era circa 500 Lire di allora (provate a chiedere a ChatGPT!). Il catalogo di lamoneta.it riporta: "di fatto pochissimi esemplari circolarono. L'afflusso di persone alle filiali della Banca d'Italia per il ritiro di questa moneta fu imponente. Agli impiegati ministeriali e statali fu promessa la cessione di alcuni pezzi unitamente allo stipendio ma questo avvenne solo in alcune zone. Addirittura, ad Ivrea i postini scioperarono per 3 ore il 9 gennaio per la mancata consegna di queste monete con lo stipendio di dicembre.". Personalmente non ricordo di aver mai visto circolare un solo esemplare e a fronte di una tiratura molto elevata e di un prezzo di acquisto pari al nominale (e vi ho prestato attenzione per molti anni!). Mi sembra scorretto dover chiamare in campo la legge di Grisham e la tesaurizzazione: in questo caso tutti percepivano il valore "numismatico" della moneta ben oltre quello reale dell'argento in essa contenuto. Per tornare alla moneta oggetto di questa discussione, credo che ad un certo punto si debba sospendere il giudizio. Il bordo della moneta sembra deporre per un falso; il contorno non è chiaro (FERT e nodi male impressi, rosette apparentemente corrette); concordo con chi si stupisce che un contorno del genere si associ a facce così usurate (d'altra parte un uso apotropaico della moneta, o sfregamenti per altro motivo, non possono mai essere esclusi). L'esame diretto da parte di un perito esperto (ho visto in asta anche falsi pacchiani chiusi come autentici da "periti" della Casa d'aste che saranno quantomeno poi "morti" di vergogna) potrebbe essere risolutivo. Per quanto mi riguarda non acquisterei mai una moneta così rovinata anche se dovesse risultare "autentica", pertanto il problema non mi tocca direttamente ...
    2 punti
  12. Secondo me bisogno abbandonare il pensiero "cosa faremmo noi (appassionati di numismatica). Pensate a quanti saranno stati i collezionisti all'inizio degli anni '10 del secolo scorso... poi pensate a come si possono essere comportati i parenti (mogli in particolare) una volta venuti in possesso di queste monete... certo qualcuno di essi avrebbe pensato di rivolgersi ad un amico competente del collezionista, ma gli altri? Chi l'avrebbe conservata come ricordo (pochissimi), magari in un cassetto insieme ad altre monete, chi in un borsellino e chi l'avrebbe spesa senza esitazioni. E una volta entrata in circolazione? Quanti sarebbero stati i collezionisti pronti a tesaurizzarla? La moneta avrebbe continuato a circolare fino a depositarsi in una nuova collezione (ma quanto tempo vi avrebbe impiegato?) Ricordo anche quella "leggenda metropolitana" della figlia (o della moglie, non ricordo con esattezza) di Giampaoli che, trovato in un cassetto un 500 Lire "Prova", non sapendo cosa fosse la prese e la spese come un qualsiasi 500 Lire "Caravelle" dell'epoca. Quanto tempo pensate abbia trascorso in circolazione? Guardatevi intorno, guardate le facce e le espressioni di chi vi circonda e che non s'interessa di numismatica. Siete ancora così sicuri che certe monete, per noi rare, non siano potute circolare per anni prima che un collezionista non le portasse in salvo?
    2 punti
  13. Io non so quanti fossero "quelli come noi" nel 1911, ma ho la sensazione che fossero molti, molti meno di 60mila. Vedo assai probabili situazioni del genere: un tizio benestante, più che un numismatico probabilmente un "appassionato" di monete come oggi ci sono gli appassionati ai 2 euro circolati, legge di questa nuova emissione e passa in banca con una manciata di scudi, facendosi dare una decina di cinquantenari. Se li porta a casa, se li guarda, li fa vedere a figli e amici, qualcuno lo regala ai sopracitati, poi quando gli serve qualcun altro lo spende pure. No?
    2 punti
  14. In questo thread si ascolta e si parla della più strana e insolita musica del mondo. Strettamente vietata quella di autori europei e americani, in qualunque lingua cantino. Sono benvenute le opere più inconsuete, almeno da questa parte del mondo... quelle che alla radio o in TV sentiremo solo nella prossima vita (forse). Musica possibilmente moderna, ma va bene anche quella più vecchia. Iniziamo l'avventura col folk rock mongolo, che di solito si basa sulla tecnica tradizionale del "canto di gola" della Mongolia. gruppo: Hu titolo: Yuve Yuve Yu https://www.youtube.com/watch?v=v4xZUr0BEfE titolo: Wolf Totem https://www.youtube.com/watch?v=jM8dCGIm6yc
    1 punto
  15. Buona sera, rovistando nei vecchi appunti, accantonati da tempo per l’impossibilità di giungere a una definizione soddisfacente, alla ricerca di immagini di imitazioni, ho ritrovato alcune note, vecchie di anni, riguardanti la possibilità che i Fiorini classificati come MIR 7-5 (Bernocchi 388-389) e MIR 7-17 (Bernocchi 1249-1251) siano in effetti un unico tipo con un segno realizzato con scarsa cura su alcuni coni (la classificazione del MIR segue lo schema del Bernocchi accorpando alle varie serie i Fiorini privi di riferimenti precisi alla data di emissione tra loro compatibili). I due segni, definiti nell’ordine “tre giglietti in triangolo” e “due fioretti”, sono raffigurati nelle tavole del Bernocchi e del MIR con questi disegni: T il primo dalla tavola 5 posizione 8, il secondo dalla tavola 14 posizione 29. Chiaramente i disegni rappresentano due segni che sembrano sostanzialmente diversi, ma trattandosi di disegni, enfatizzano quello che l’esecutore vuole rappresentare. Se vogliamo, si tratta della pratica di selezionare una immagine rappresentativa per illustrare un argomento, privilegiando l’idea da illustrare rispetto alla peculiarità della tipologia, con la rappresentazione grafica questo può risultare fuorviante. Allego per completezza le annotazioni presenti sul libro della zecca in relazione al semestre per il quale viene riportato l’unico segno tra i due che compare nelle registrazioni. Il semestre è il primo dell’anno 1319. il testo presenta alcuni rimandi a note (del Bernocchi), riguardanti un errore nell’indicare l’indizione, alcune correzioni apportate dal compilatore nel testo e l’assenza del disegno del segno della luna che viene segnalato come riportato sul bordo della pagina. Nessuna di queste precisazioni influisce sulla descrizione del segno di zecca per l’oro di questo semestre. Da notare come il disegno del Libro della Zecca sia al contempo “minimalista” e “preciso”. Nello specifico: uno stelo con forma a “Y” che presenta due piccoli gigli alle estremità dei bracci ascendenti. Importante a mio parere valutare, anche alla luce del processo di costruzione del segno, i tratti particolari che lo compongono. Potrebbe essere illuminante l’analisi di un segno diverso, che precede i nostri di qualche anno, con ogni probabilità realizzato da un precedente incisore. Il segno è quello del giglio MIR 5-19 del quale farei notare la base. Un tratto orizzontale incrocia l’estremità del tratto inferiore del segno dove si uniscono le parti terminali discendenti delle ali e della parte centrale del giglio (che terminano al di sotto di questa “base”). Qualcosa di confrontabile sembra essere presente nei segni in analisi, in queto caso i due “giglietti” sono uniti su uno stelo biforcato (più o meno evidente la biforcazione, su alcuni coni sono quasi uniti alla base), il tratto verticale dello stelo è tagliato da una base assimilabile a quella del Giglio di MIR 5-19 che in genere la supera come nel caso precedente. La rappresentazione del segno è “ondivaga”, si possono trovare giglietti uniti alla base, su due steli a V uniti in corrispondenza del tratto orizzontale (che a volte sembra ridursi), il tratto verticale può o meno sporgere sotto quello orizzontale o ancora i giglietti sono realizzati con maggiore o minore cura. Un segno di zecca un po’ nebuloso e indefinito. Da ricordare come i Fiorini di questi semestri siano a volte poco curati. L’aspetto a mio parere dirimente andrebbe ricondotto a come sono realizzati “graficamente” i due giglietti superiori rispetto a quando possiamo apprezzare in corrispondenza della “base”. Ripeto quanto in precedenti interventi ho puntualizzato, dimostrare che un Fiorino con uno specifico segno non esiste non è formalmente possibile, posso solo affermare di non averne ancora potuto vedere un esemplare convincente. Chiaramente sarò lieto di ricredermi quando potrò vederne uno. Esistono di questo segno anche imitazioni, anche nelle imitazioni che ho potuto vedere, un’altra oltre a quella di cui allego una immagine, presentano un segno compatibile con quello del Libro della Zecca. Imitazione (a mio parere) da Numismatica Ranieri asta 16 del 31-10-2021 lotto 133 Allego alcune immagini di Fiorini, sotto ogni immagine aggiungerò i dati di provenienza. SBV asta 43 del 15-09-1997 lotto 1220 Munzen & Medaillen asta 22 del 24-05-2007 lotto 1709 Numismatica Ranieri asta 8 del 09-11-2015 lotto 207 Numismatica Varesi asta 68 del 13-05-2016 lotto 217 CNG asta Triton XX del 10-01-2017 lotto 1256 CNG asta 484 del 27-01-2021 lotto 1131 Jan Elsen et Fils asta 156 del 15-09-2023 lotto 825 Vi chiedo cortesemente di valutare le immagini, se qualcuno avesse immagini di Fiorini che confutano questa ipotesi saranno benvenute. Una delle monete che il Bernocchi descrive con segno “tre giglietti a triangolo” è nella collezione del Museo Nazionale di Firenze. Magari qualcuno ne ha una immagine. Cordialità
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  16. Sono sempre i più ignoranti che ridono, Senza Correggere, gli errori degli altri...... Bella piastra anche io ne ho un paio cosi.
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  17. Ho spostato in Tecnologie produttive, mi sembra la sezione più adatta. @Claudio59 nessun problema, come ti hanno detto solo lo staff può spostare le discussioni, quindi è normale che tu non sappia farlo... pensa che non lo sa fare nemmeno @ARES III
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  18. Sopra ho scritto che non era intesa per viaggiare, .. voglio chiarire.. solitamente si acquistava per avere l' annullo speciale e si conservava non viaggiata,.. ..ma potenzialmente queste cartoline avrebbero potuto anche viaggiare se l' ufficio postale oltre all' annullo avesse organizzato anche per l' invio. Infatti, in quanto pre annullata non si sarebbe potuta imbucare in una qualsiasi cassetta di impostazione, ma l' invio doveva essere organizzato dai rappresentanti di poste italiane presenti all' annullo speciale.
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  19. Ciao, da quanto comunicano le foto il sesterzio sembra coniato percui, a mio parere, autentico. Sempre utili quando si chiede parere sull'autenticità di una moneta comunicare anche il peso ed il diametro della stessa 🙂. Nell'attesa di ulteriori pareri posto foto di esemplare stessa tipologia. ANTONIO
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  20. resto in stand by non avendo ora a disposizione un bilancino lunedì mi adopererò per prenderne uno e dare più nozioni possibili! grazie 😃
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  21. Gli scudi erano in argento 900‰, in quanto a contenuto pieno, mentre le 1 e le 2 Lire erano monete fiduciarie, poiché in argento 835‰. Ulteriore aspetto: gli scudi rischiavano di essere tesaurizzati subito, a causa del rapporto Au/Ag favorevole rispetto a quello legale. Per questo, via via, di fatto non ne vennero più coniati o ne vennero conati pochissimi
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  22. Floreas è voce verbale da floreo che di base vuol dire fiorire, essere in fiore ma anche, in senso figurato, eccellere, prosperare. Quindi la locuzione suona alla lettera "che tu possa prosperare per sempre". Per quanto riguarda la locuzione beneaugurale era comune in età medio / tarda imperiale. Ricordo vagamente un'epigrafe dedicata ad una città del limes danubiano in cui ci si augurava che "floreat semper", che prosperasse per sempre. Se il nostro re prospererà per sempre, così la nostra nazione ostrogota. Un augurio certamente sentito in un momento di totale devastazione della penisola. A ben vedere le monete ostrogote sono in certa misura inserite in un flusso di continuità col concetto di eternità della romanità che sopravvive attraverso e grazie proprio agli ostrogoti, nazione a se' ma continuatori del mos maiorum. Il tipo del rovescio riprende i decanummi di Athalarico con la figura di guerriero stante a dx ed attorno legenda DN ATALARICVS REX. Quindi è facile pensare che anche in questo caso si tratti della raffigurazione del re, visto come un guerriero in armi cosa che lui di fatto era essendo ottimo comandante in capo della sua popolazione, ipotesi rinforzata dalla presenza al diritto del ritratto frontale del sovrano commutato dalle monete del nemico Giustiniano a differenza del deca di Atalarico che presentava ancora la "classica" raffigurazione di INVICTA ROMA.
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  23. Alcune monete del Mann sono state ben fotografate in una vendita anni 70 perché lamentarsi....
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  24. Carissimo vogliamo fare l’elenco delle collezioni numismatiche che godono di un catalogo o almeno delle schede che illustrino i loro pezzi? Sarebbe molto corto ti assicuro Un esempio su tutti - ma se ne potrebbe fare un centinaio : Napoli - una delle maggiori colkezioni in Italia - ha un catalogo ? L’ultima pubblicazione risalgono a quelle di Santangelo (1867) e di Fiorelli (1870) - senza tavole rende l’idea ? 😉
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  25. Caro @Baylon, non vado a rileggermi la discussione.. ma credo che siano state dette le stesse cose esposte in maniera diversa.. .. se anche ci fossero stati errori dobbiamo avere pietà di noi stessi.. ..in fondo stiamo facendo filatelia non chirurgia. Vivi sereno.
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  26. Eccolo. Al post #4 trovi la fotografia dell'attrezzatura e al post #21 la tabella excel. Se dovessi riuscire a comprenderla saresti così gentile da condividerla? Grazie Giorgio.
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  27. Con sensore V oca TO =consenso revocato Buona giornata
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  28. Purtroppo vedo che è più interessato all’attaccante che che alla moneta, bisogna sempre informarsi prima di aprire la bocca… forse mi prende da bugiardo… ma mi hanno sempre educato a vedere bene il prossimo.. buona serata!
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  29. Capisco che questo « gallus » deGrossis sepolto qui nel 1370 ha dato le relique alla chiesa San Michele, ma perché 441 sulla stauroteca, è una data?
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  30. Non da me perché non ne ero interessato,lo solo portato a conoscenza...
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  31. Probabilmente nel 2006 era stato fatto un inventario e c'erano tutte. Forse le foto furono fatte proprio in quell'occasione... Arka Diligite iustitiam
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  32. Giusto il richiamo del Coordinatore. Per quello che può valere e sulla base delle sole foto visionate, confesso che a me la moneta non fa una positiva impressione, per quanto non la definirei assolutamente la solita patacca da bancarella. Più che una convinzione, la mia è una brutta sensazione. Saluti. M.
    1 punto
  33. Di questa moneta non ho mai avuto tra le mani ne una patacca, ne una copia d'argento insidiosa e ne una autentica, quindi non posso dare un parere. Riguardo la circolazione ho pensato ad un mio conoscente: mette nella sua raccolta nel 2002 (perchè poteva farlo) le banconote in FDS da 5-10-20-50-100-200 e 500 euro Duisemberg oggi molto ricercate e ben valutate. Dopo meno di un anno preleva per necessità le banconote da 10-20-50-100-200-500 euro dalla sua raccolta per utilizzarle nella spendita (penso che non ne sia rimasta nemmeno una in FDS a parte il 5 euro che si è conservato), non si è rivolto al mercato collezionistico perchè era passato pochissime tempo e non erano ancora apprezzate come adesso. Per similitudine nella spendita/circolazione, per qualche possessore di quei 5 lire d'argento, ho pensato ai tempi duri del periodo della prima guerra mondiale.
    1 punto
  34. @bizerba62 ciao Michele, grazie per il tuo intervento che condivido, non fa una grinza. Però nel vedere esemplari usurati e con probabili segni di circolazione, a me la pur remota possibilità che alcuni esemplari circolarono rimane. Di esemplari dello scudo cinquantenario in Bb infatti non è difficile vederne. Con l’esempio del 2 euro di grace kelly mi rendo conto che ho fatto un esempio inappropriato, chiedo venia. Pur comprendendo che sarebbe sciocco spendere una moneta che è ottenibile solo su richiesta, io rimango comunque possibilista sull’effettiva circolazione di alcuni esemplari, visti i sopracitati segni di probabile circolazione. Un caro saluto!
    1 punto
  35. Ciao. Lo scudo del "cinquantenario" circolò? Una moneta emessa in 60.000 esemplari, che doveva essere prenotata alla Direzione generale del Tesoro e acquistata mediante la consegna di scudi di vecchio conio, è ragionevolmente credibile che circolò come moneta? M.
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  36. E’ esattamente quello che ho pensato anch’io. Inoltre: furto nel 2006-2009: chi poteva? (Come giustamente già osservato: un interno) Se ne sa nulla? Indagini dal 2016? Esiste poi un database fotografico delle monete rubate o si va ad intuito (gli articoli di sopra riportano delle caratteristiche di monete che teoricamente dovrebbero essere desunte da schede e foto: ma a che risoluzione?) Inoltre non vorrei essere lo sprovveduto collezionista che dopo aver comprato InAsta una moneta se la vede sequestrare senza sapere bene il perché e in base a dei presupposti di 20 anni prima…
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  37. Furto avvenuto tra 2006 e 2009. Se dopo la scoperta del furto avessero fornito a NIP , AINP , e anche al Forum un PDF con tutte le monete rubate ? Non pensate che si sarebbero risparmiati anni e anni di ricerca sul web in siti di mezzo mondo, e sopratutto Gratis ?
    1 punto
  38. Anche uno sguardo qui... https://www.atsnotes.com/catalog/banknotes/slovenia.html
    1 punto
  39. Che bell’esemplare questo francobollo! Sembra perfettamente centrato! E che bel colore!!
    1 punto
  40. Sono il lascito ai miei nipoti, vecchio collezionista come me… dico sempre una cosa, i soldi vanno e vengono, queste no
    1 punto
  41. Uauuu, per me sono entrambe originali ed in alta conservazione se non FDC mooolto vicino li. Il valore (qFDC): direi il 100L 1903 molto sopra i 30mila. Per il 100L 1912 molto sopra i 10mila. Se vuoi venderli mettili in asta attireranno molti acquirenti. Buone vacanze
    1 punto
  42. se vogliamo fare confronti prendete esemplari in bb.. periziati
    1 punto
  43. Tu continui a mostrare foto di esemplari (non pezzi… non usiamo la numismatica come una clava per favore, parliamo in italiano come tra l’altro il regolamento del Forum incoraggia a fare) in alta conservazione, ma mi stupisco come dall’alto della tua lunga esperienza tu non riesca a capire che paragonare una moneta usurata con una fdc non sia cosa appropriata (per giunta in foto, con due tipi di illuminazioni differenti, con un esemplare patinato in cui è più difficile vederne i dettagli e per giunta anche in bassa risoluzione). Il paragone, semmai, dovrebbe essere fatto con un esemplare certamente autentico e con le stesse peculiarità di conservazione, proprio per capirne la morfologia del rilievo usurato, vero punto difficile da capire su questa tipologia che si presenta sempre in alta conservazione. In ultimo: va da sé che far paragoni con falsi dozzinali lascia il tempo che trova. Al di là del bordo, il colore del metallo, le fattezze del modellato, gli incusi del taglio e in generale la moneta nella sua interezza non hanno assolutamente nulla a che vedere con falsi dozzinali che gridano la loro pacchianeria da un km di distanza. Ciao Graziano, una domanda: come fai a essere così certo vedendo una foto in bassa risoluzione e con i dettagli tutti bruciati dalla luce? Aggiungo un’ultima precisazione. Non sto dicendo che questo esemplare sia autentico, ma non sto nemmeno dicendo che sia falso. Dalle foto, per me potrebbe essere autentico, ma non ci metterei mai la mano sul fuoco sulla base di queste fotografie.
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  44. gettone del generale Surovov
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  45. Buongiorno a tutti, condivido l'ultima arrivata... direttamente dal 2° convegno di Salerno, dove tra l'altro, ho avuto il piacere e l'onore di conoscere delle persone veramente squisite, di chiacchierare con alcuni dei massimi esperti della monetazione napoletana, con numismatici di lungo corso e con collezionisti tanto giovani, quanto promettenti. Piastra 1856 - variante al R/ aquile capovolte (che in Araldica è simbolo di arma diffamata, fellonia o tradimento). Un saluto, Lorenzo
    1 punto
  46. Buongiorno. Allego foto di una mia 56 sopra 55, doppia rottura del conio a croce (verticale/orizzontale) dopo il 18, tondello dentellato al taglio sotto legenda PROVIDENTIA.
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  47. Buongiorno alla sezione. Condivido con voi l'ultima 56 della mia raccolta, ringrazio @gennydbmoney per avermela segnalata. FERDINΛNDVS Ricordo una di identico conio postata da @Galenus. Un saluto a tutti. Raffaele.
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  48. Torna a Indice Regole Regola 3 - (Dalla D alla G) Abbreviazioni di Titoli Onorari e Magistrature D = Decimus, Domitianus DAC = Dacicus DA CAP = Dacia Capta DE BRIT = De Britannis DEC = Decius, Decennalia DE GERM = De Germania DEOR = Deorum DE SARM = De Sarmatis DES, DESIGN = Designatus DIC = Dictator DIC ITER = Dictator secundo DIC PERP = Dictator perpetuo DID = Didius D N = Dominus Noster DD NN = Domini Nostri, Dominorum Nostrorum DOM = Domitianus EID MAR = Idibus Martiis EQV ORDIN = Equestris Ordinis EXER = Exercitus EX S C = Ex Senatus Consulto F, FEL = Felix, Felicitatis, Felicitati F, FIL = Filius, Filia FL = Flavius, Flavia FORT = Fortissimo FORT RED = Fortuna Redux, Fortunae Reduci FRET = Fretensis G, GAL = Galerius GALL = Gallica GEM = Gemina GEN AVG = Genio Augusto GEN LVG = Genio Lugdunensis GEN P R = Genio Populi Romani GENT BARB = Gentium Barbarum G, GER, GERM = Germanicus, Germanica G M = Germanica Maxima
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  49. Avevo pensato di spiegare in questa puntata cosa sono la tribnicia potestas ed il consolato e come calcolare l'anno di conio di una moneta; forse però sarebbe meglio capire prima come leggere le varie abbreviazioni che possiamo trovare su una moneta al dritto o al rovescio. Ecco dunque un elenco in ordine alfabetico delle principali abbreviazioni. Torna a Indice Regole Regola 3 - Interpretare le abbreviazioni che compongono le legende (Dalla A alla C) Abbreviazioni di Titoli Onorari e Magistrature A AN = Annius A AVL = Aulus ACT = Actius, Actiacus AD ADI = Adiutrix ADIAB = Adiabenicus ADV = Adventus AED = Aedes AEL = Aelius AET = Aeternitas, Aeternitati, Aeterna AFR = Africanus ALB = Albinus ALEX = Alexander ALIM ITAL= Alimenta Italie A N F F = Annum novum faustum felicem AN DCCCLXXIIII NAT-=Anno 874 natali urbis primum circenses constituit –VRB P CIR CON ANT = Antonius, Antoninus APOL = Apollo A POP FRUG AC = A populo fruges accepi ARAB = Arabicus ARAB ADQ = Arabia adquisita ARM = Armeniacus AV, AVG = Augustus, Augusta AVGG = Augusti (due) AVGGG = Augusti (tre) AVR = Aurelius AVSPIC FEL= Auspicia felicia BRIT = Britannicus, Britannica B R P NAT = Bono reipublicae natus C = Caius, Caesar CAEL = Caelius CAE, CAES = Caesar CAESS = Caesares, Caesarum CAP = Capta CARP = Carpicus CASS = Cassianus CC = Caesares, Caesarum CEN, CENS = Censor CENS P o PER = Censor Perpetuus CENS POT = Censoriaa potestate CENS P P P = Censoria potestate pater patriae C E S = Cum exercitu suo CIR CON = Circenses constituit C, CLAV, CLAVD = Claudius, Claudia C L = Caius Lucius CLE, CLEM = Clementia CL, CLO = Clodius CN= Cneus COM = Commodus, Comes COM ASI = Communitas Asiae COM BIT = Communitas Bytiniae COMITI = Comiti, comitibus CONC = Concordia CONG = Congiarium COS = Consul COSS = Consules, consulibus
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