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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/17/24 in tutte le aree
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Martedì 24 settembre dalle ore 20:45 al CCNM (via Kramer, 32 Milano. Citofono SEIDIPIU'), conferenza su "Le monete milanesi di Carlo V" tenuta da Antonio Rimoldi. Antonio Rimoldi è uno studioso, collezionista e commerciante numismatico specializzato nella variegata monetazione milanese. Al suo attivo diverse pubblicazioni, sia di carattere scientifico che divulgativo, ultima sua fatica la pubblicazione del libro "Le monete milanesi di Carlo V". La conferenza che avrà inizio dalle ore 21:00 potrà anche essere seguita da remoto, i link da utilizzare per seguire la conferenza verranno comunicati nei primi giorni di settembre.3 punti
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Oggi casualmente mi sono imbattuto in un inserto della rivista History, e con molto piacere ho scoperto che questo numero è interamente dedicato alla storia della lira.3 punti
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Condivido l'arrivo in collezione di questo mezzo Grosso di Amedeo VIII come conte preso nell'ultima asta Bolaffi. Tipologia che mi mancava ancora in collezione e che ora il Cudazzo ha suddiviso in due tipologie, questa apparterrebbe alla seconda. Il segno di zecca ben visibile porta a Giovanni Rezetto per Chambery. Molto bella dal vivo, centrata e con una patina che sembra portare ad una antica raccolta riempie un buco che non ha bisogno di successivi miglioramenti.3 punti
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Gentilissima @Manuelabrunacci Lei è certamente sulla buona strada, ed è abbastanza corretto il suo modo di operare, ma le occorre qualche consiglio e indirizzamento. Per prima cosa è necessario studiare e conoscere le tecniche e le problematiche di coniazione del periodo: in particolare i conii erano prodotti a mano con punzoncini parziali (per le figure, per le legende, per l'anno ...) ed è chiaro che se l'incisore avesse prodotto 100 conii essi sarebbero fra loro distinguibili per piccole differenze (anche se non volute, inevitabili). Dunque attenzione a non confondere le varianti maggiori di una moneta con quelle minori dei conii; nel primo caso si tratta di una differenza importante (cambio di punzone per le figure, lettering diverso, errori, ecc.) nel secondo piccole differenze che permettono di distinguere una moneta da un'altra e di attribuirla ad un determinato conio (talora questo tipo di esame può consentire di riconoscere autenticità o falsità di un esemplare). E' pur vero che alcune differenze "minori" sono state da qualcuno ipervalorizzate e considerate varianti numismatiche importanti (es. nella monetazione napoleonica la distanza dei caratteri della data, minore o maggiore; nella monetazione antica in cui, a ben guardare, spesso ogni moneta differisce da un'altra anche se del medesimo tipo) ma questo discorso è difficile, legato alla sensibilità individuale, a considerazioni economiche, talora ad ignoranza. In secondo luogo eviti un eccessivo numero di post (24 in 24 ore in questa discussione): non tutti abbiamo il tempo libero necessario per leggerli o approfondirli, e quanto ciascuno fa o scrive lo fa per passione e non si pretendano risposte rapide e analitiche da chi dedica il suo tempo al forum in maniera gratuita. Conviene piuttosto organizzare il lavoro prima e poi presentarlo (non in itinere ma già pressochè definitivo), altrimenti ne deriva la sensazione di confusione che @lorluke (e non solo lui) ha percepito. Poi non prenda tutto per vero e usi la critica che il buon senso, il confronto e l'esperienza possono trasmetterle; ad esempio: perchè tanti conii? perchè si rompevano e con ognuno potevano battersi 4-5.000 monete di grande modulo (molte di più se più piccole); ma se i conii sono così tanti è possibile una tiratura di soli 19.300 esemplari (anno 9) come indica il catalogo di lamoneta.it? Effettivamente no, ed infatti altri cataloghi (es. Gigante) indicano tirature ben superiori (46.000) e la facile reperibilità del pezzo (indicato a sproposito come R) suggerisce che verosimilmente anche tale numero sia sottostimato. E la moneta in catalogo di lamoneta.it è falsa? forse sì forse no (io propendo per il no -solo usurata- ma non l'ho in mano e non conosco il peso -ma potrebbe essere tosata). Lei ha l'occhio buono, e questo è utilissimo per classificare e periziare, però occorre farlo con pazienza, perchè la numismatica è una disciplina rilassante per noi che siamo comunque dilettanti, ed è poco opportuno indurre crisi d'ansia negli utenti del forum .2 punti
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Un paio di consigli metodologici: 1) è preferibile classificare i conii che non le monete (queste eventualmente in seconda battuta); vanno individuate le varianti dei conii di diritto (D1, D2, D3, …) e di rovescio (R1, R2, R3, …) e quindi considerati gli accoppiamenti (D1R1, D3R1, ecc..) individuando se possibile una sequenza 2) non confondere le fasi evolutive di un conio con nuovi conii; il materiale in esubero è quasi sempre una frattura di conio (che nella moneta appare in rilievo) e che in esemplari coniati successivamente tende ad apparire più ampia. Unendo queste considerazioni alle precedenti è anche possibile sequenziare cronologicamente i conii (dato un diritto D senza fratture ed uno stesso diritto con fratture, se al primo si associa un rovescio e e al secondo un rovescio differente potremo chiamare il primo R1 e l’altro R2, ed identificare la sequenza temporale DR1 - DR2 - ecc.). Si noti tuttavia che, sebbene più raramente, potevano essere in uso contemporaneamente più conii di diritto e di rovescio (va considerato contesto e periodo storico).2 punti
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Erano giorni che il cacciatore seguiva quel camoscio. Non era mai arrivato abbastanza vicino per colpirlo col suo vecchio fucile. Ora il camoscio era fermo in quel piccolo prato fra le rocce. Il caccaiatore strisciava avvicinandosi lentamente, stringendo il fucile con mani sudate. Il suo timore era di vedere il camoscio saltare e cadere inerte; sapeva che non avrebbe neppure sentito il rumore dello sparo, se dal paese a valle quel cacciatore col suo fucile di precisione avesse sparato. Ultimamente tutte le prede più belle erano state sue. Ma forse non stava puntando il binocolo su quel prato; era discosto, forse non l'aveva notato. Ancora un metro. Il camoscio brucava l'erba chiara. Lo sparo fu assordante. Lo aveva colpito. Era suo.2 punti
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Da oggi posso partecipare pure io😂 Asta Priapus Numismatic lotto 873 con descrizione molto scarna. In compenso la variante SIBNIC e S.MARCVSV ENETI molto interessante ed al momento poco presente. Venezia (Venice), Bronze , Æ 17.00 mm., 1.59 g. Good Fine2 punti
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Forse Agatokles? @Horasdoceo hai i dati per favore? https://www.acsearch.info/search.html?id=106161421 punto
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DE GREGE EPICURI In questa che hai postato ora si legge IE, che sta sicuramente per IΕΡΟΝΟΣ (Gerone). In che senso AMOR? Le scritte, in ogni caso, sono in greco.1 punto
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DE GREGE EPICURI Sembra un tetradrammo di Nerone, Alessandria, anno 12°. Al rovescio forse Apollo, ma la foto è davvero pessima.1 punto
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Non so se hai visto dal vero anche passare le navi da guerra. E' impressionante vedere queste montagne d'acciaio che attraversano la città.1 punto
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Non essendo la mia monetazione d'interesse non so dirti a che anno risale,se ricordo bene Antonino Pio è stato imperatore dal 138 al 161 d.c.... Per il valore credo poco considerando lo stato in cui si trova la moneta...1 punto
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Avevo già capito , sono partita per gioco , invece questa moneta va prima lavorata , rilavorata e rilavorata ; è troppo complessa per stilare una guida in rapidità . Grazie per i consigli1 punto
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Ciao a tutti. In attesa delle nuove foto che @Simone¹⁸⁰⁸nei prossimi giorni posterà 🙂 faccio alcune considerazioni a riguardo. Non è mai facile esprimere pareri ( perché solo di questo parliamo) tramite foto e personalmente lo faccio sempre ma con questa moneta devo ammettere che non è facile. L'aspetto generale sembra quello di una moneta coniata, il colore scuro marrone tenderebbe a far pensare ad un particolare patinamento del metallo ( forse dovuto al luogo dove ha stazionato) non penso possa essere bronzo o rame, tuttavia l'aspetto della superficie della moneta molto uniforme, come smaltata e la morbidezza e rotondità dei rilievi consunti mi lasciano un pò in dubbio. Lo stile, a meno che non parliamo di monete gadget o di fantasia e non mi sembra questo il caso 🙂, ovviamente non aiuta per quanto concerne l'autenticità della stessa. La quasi totalità dei falsi ottenuti con varie tecniche hanno tutti come host monete autentiche dei periodi di riferimento ( altrimenti non ingannerebbero quasi nessuno 🙂) e personalmente non lo ritengo mai tanto importante, anzi. Conclusione, a mio parere, moneta molto interessante da esaminare attentamente dal vivo. Per i neofiti come me posto foto di alcune monete dove lo stile palesa chiaramente la loro non autenticità ( magari fossero tutte così !), foto di un denario di Gordiano autentico e vari cloni da esso derivati alcuni veramente molto insidiosi ed un falso antoniniano di Gordiano lll. ANTONIO1 punto
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È un qSpl comunque è molto bella coniata solo nel 1902 e 1903 e ritirata dalla circolazione nel 19081 punto
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é proprio vero ..... sbagliando si impara ! Abbiamo la stessa variante , con il conio uguale ma riparato !1 punto
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Certo, se è stata coniata sotto Marco Aurelio in Cilicia, si tratta di una provinciale romana.1 punto
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Diverso è il caso del denario del post, chiaramente ottenuto per fusione e realizzato in epoca moderna. Posto esemplare che condivide gli stessi conii di quello in discussione ( anche se le foto non sono ottimali, per me non ci sono dubbi) ed ugualmente prodotto per fusione in epoca moderna 🙂. ANTONIO1 punto
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Curioso... dopo ricerca in rete (con parametri "Tiberio" e "Druso"), ho notato che le monete che raffigurano Tiberio e Druso hanno i due ritratti rivolti in due direzioni diverse, non entrambi a destra come in questa. L'unica che ho trovato, e che sembra proprio la stessa, per immagini e legende, è questa: https://www.acsearch.info/search.html?id=2685642 Becker imitating Tiberius with Drusus Carl Wilhelm Becker (1772-1830). Imitating Tiberius (14-37 AD) with Drusus. Tin "aureus" (22 mm, 7.66 g). Obv. TI CAESAR AVG P M TR P XXXV, Laureate head of Tiberius right. Rev. DRVSVS CAESAR TI AVG F COS TR P, Bare head of Drusus right. Hill, Becker 149b. Quindi una "creazione" di Becker ad imitazione di una moneta con Tiberio e Druso. Dall'immagine anche questa sembra fusa e non coniata, anche se l'immagine stessa è abbastanza piccola e pertanto l'errore è dietro l'angolo.1 punto
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Sisi io per sicurezza ho scritto su entrambi, comunque grazie per il consiglio, posterò di più sul forum.1 punto
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Ciao Antonio, in settimana sono via, appena torno le mando. Buona giornata Non so, avevo chiesto parere su telegram e in molti mi hanno detto essere falsa e una riproduzione. Comunque per le foto entro fine settimana le mando. Buona giornata1 punto
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Che dimensioni per mettere quelle periziate? 45x45 ? Dovrebbero starci senza “spazi” voglio che c’entri perfettamente1 punto
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Ti posto alcuni dati da una disamina di Tevere su di un falso cui ho sostituito i tuoi valori. Diametro: millimetri 34,91 e 35,10; lievemente scarso il primo abbondante il secondo rispetto al dato del Gigante e all'originale da me postato di 35 mm. Peso: grammi 32,19 e 32,31; quasi giusti ma fuori dalla tolleranza della Regia Zecca che prevedeva un peso compreso tra 32,225 e 32,290 grammi. I Spessore al bordo 2,51 e 2,57 (i valori massimi andrebbero presi al centro sul nastro che lega il fascio di verghe): a vista appaiono sempre uniformemente regolari anche se, in realtà, varia; questa irregolarità è spiegata dal fatto che, in prossimità del fascio vicino al bordo, si è in presenza di un maggior assorbimento di metallo con conseguente minor spinta del metallo stesso sui bordi. Negli esemplari originali questa irregolarità è accentuata (da mm 2,69 a 2,43) tanto da poterla notare ad occhio nudo: il bordo in prossimità del fascio, sia sopra che sotto, si assottiglia chiaramente. Bordo o margine: lievemente più sottile, arrotondato su entrambi gli spigoli. Contorno: le righe sono quasi perfette, ma nel falso hanno una frequenza superiore: allo spazio di 13 righe dell'originale corrispondono 14 righe del falso (bisognerebbe compararli con un originale riconosciuto). Aggiungo io: in entrambi gli esemplari non si nota le depressione al bordo in corrispondenza della base del fascio. Come da "Briciola", bisognerebbe conoscere se vi è spostamento dell'asse fra le due facce.1 punto
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Eccone alcune che ho riscontrato negli anni. 1) Nelle 10 prima serie emesse nei Paesi Bassi (P) e stampate nella stamperia Joh. Enschedé (G) - immagine in alto - si nota che la colonna di cerchietti Omron a sinistra della firma hanno un'intensità nell'inchiostrazione più marcata del normale e soprattutto non vanno sfumando verso sinistra come nelle altre banconote - sotto una normale per il confronto. 2) Le lettere del codice di stampa delle banconote serie Europa variano in dimensione a seconda della stamperia: uno dei casi più estremi è chiaramente visibile in quelle prodotte in Italia (S) e Belgio (Z). 3) In alcune lastre di banconote serie Europa stampate in Austria (N) la lettera e il numero finale del codice di stampa (quelli che indicano la posizione sul foglio) sono più vicini o più lontani al resto della numerazione. 4) Su alcune 10 serie Europa - nell'immagine in alto una stampata in Spagna (V) - si nota un'inchiostrazione eccessiva di parte delle losanghe al lati della striscia olografica che le fa risaltare eccessivamente e le fa sembrare delle frecce simili a > e < - sotto una banconota normale per il confronto.1 punto
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Rispondo solo ora, ma devo dire che è andata bene! Si iniziano a sentire le vacanze estive chiaramente ma buona affluenza 😄1 punto
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I numeri del tipo p=k6, con k appartenente ai numeri interi positivi, soddisfano la condizione richiesta essendo al tempo stesso il quadrato di k3 ed il cubo di k2. Il successivo è 729 = 36.1 punto
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Ieri sera al Circolo fil-num mi hanno parlato di alcuni titoli azionari dal mirabolante valore di centinaia di migliaia, se non addirittura milioni, di euro. Si tratterebbe dei cosiddetti Farmers Bond cinesi, emessi negli anni '30 del secolo scorso, da banche che sono state poi chiuse, o sono emigrate a Taiwan, con l'avvento del comunismo. La Cina non è in cima alla lista dei paesi che solleticano il mio interesse di collezionista, e quindi non ho difficoltà ad ammettere che di questi bond non avevo mai sentito parlare. Però mi sembrava strano che esistessero titoli azionari di tale valore, e che mai, in quasi vent'anni di collezionismo e studio degli stessi, ne fossi venuto a conoscenza: di monete e banconote di grandissimo valore, mi dicevo, conosco vita, morte e miracoli, possibile che di questi titoli non sapessi ancora nulla? Così, tornato a casa, mi son messo a cercare, e i primi risultati sembravano dar ragione a chi sosteneva il loro altissimo valore. Ecco tre inserzioni ebay, dove vengono offerti rispettivamente a 70.000, 100.000 e 124.000 dollari americani http://www.ebay.com/itm/Serie-B-China-Farmer-Bank-Land-Bond-250000-Yuan-with-coupons-WITH-PASS-CO-/291363249487?&_trksid=p2056016.l4276 http://www.ebay.com/itm/XXX-RARE-HISTORIC-1933-FARMERS-BANK-CHINA-250-000-BOND-w-PASSCo-500k-AVAILABLE-/221878230447 http://www.ebay.com/itm/China-Farmer-250-000-Land-Bond-Chinese-w-Pass-Co-amp-500-000-available-/201291372848?&_trksid=p2056016.l4276 Sempre più straniato, ho continuato la ricerca, fino a scoprire che il loro valore (i prezzi citati sopra sarebbero solo spiccioli, in confronto al valore reale) è dovuto al fatto che qualcuno (chi? quando?) li rimborserà non solo al facciale (i tre di cui sopra hanno una valore, uno di 500.000, due di 250.000 dollari), ma addirittura maggiorati di 80 anni circa di interessi. In particolare, nella seconda inserzione linkata (bond da 250.000 venduto a 99.999 dollari) si dice che gli interessi sarebbero del 10% annuo, ovviamente composti (cioè, si pagherebbero anche gli interessi sugli interessi) il che porterebbe il valore finale di tale bond a una cifra oscillante tra 1 e 10 MILIARDI di dollari Comprarlo a soli 100.000 è davvero un affare! Naturalmente, il venditore precisa che non c'è alcuna garanzia di tutto questo (However, there is no warranty as to speculative or redemption value! bontà sua :rolleyes:) ma dovrebbe essere così in base agli accordi di Basilea 5, sottoscritti dal governo cinese (However, under international treaties such as Basel 5, China remains legally obligated to redeem its outstanding bonds such as this one). Ma gli accordi di Basilea non erano 3? Infatti, se digitate Basel 5 su Google, il solo risultato che vi esce sono gli hotel a 5 stelle della città svizzera Alla fine, ho trovato un blog in italiano, che spiega l'arcano...o la bufala, o forse la truffa, come si dice senza mezzi termini. http://www.orianomattei.blogspot.it/2014/08/la-truffa-dei-bond-storici-cinesi-sui.html Truffa che non consiste nel vendere a qualche sprovveduto pezzi di carta per centinaia di migliaia di dollari (forse nessuno è sprovveduto a tal punto da comprarli), le inserzioni ebay sono fumo negli occhi per avvalorare la tesi, in realtà, a guadagnarci, sarebbero fantomatici broker, o società, sorte ad arte per offrire i propri servizi (naturalmente, a pagamento) ai possessori di tali bond (sembra non siano pochi) che volessero provare a riscuoterli. Questa è una http://landachinaglobal.com/historic-assets.php se avete in casa qualcuno di questi bond (è più facile di quel che si pensi, sembra non siano affatto rari, e prima che qualcuno mettesse in circolazione questa bufala, venivano scambiati sul vero mercato del collezionismo a cifre sicuramente più umane), seguite attentamente la procedura e buona fortuna Detto questo, e ribadita di nuovo la mia ignoranza in merito fino a poche ore fa, qualcuno ne aveva invece sentito parlare? e può aggiungere qualche ulteriore dettaglio? petronius1 punto
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Taglio: 2 euro cc Nazione: Estonia Anno: 2023 Tiratura: 988.000 Condizioni: SPL Città: Milano Note: NEWS!!!1 punto
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Classical Numismatic Group, Auction 126, lot 770, 28/05/2024 Roman Imperial Hadrian. AD 117-138. Æ Sestertius (34mm, 25.59 g, 6h). Rome mint. Struck AD 119-circa mid 120. Laureate bust with bare chest right, slight drapery / Lictor standing left, holding brand and setting fire to a heap of bonds on ground to left, and holding fasces with ax upright; to left, three citizens standing right, raising right hands in celebration. RIC II.3 264; Banti 624. Dark green-brown patina, smoothing. VF. From the Wild Rose Collection, purchased from Notaras Coins & Antiquities (David Morgan), November 2015. To promote his popularity, Hadrian cancelled debts and burned promissory notes in a general amnesty for tax arrears, the event this sestertius commemorates. The reverse depicts either Hadrian himself or a lictor applying a torch to a heap of documents (sungrafoi) symbolizing the debts being cancelled. The burning occurred in Trajan's Forum, where Hadrian erected a monument inscribed "the first of all principes and the only one who, by remitting nine hundred million sesterces owed to the fiscus, provided security not merely for his present citizens but also for their descendants by this generosity." The legend RELIQVA VETERA HS NOVIES MILL ABOLITA literally translates to "old receipts in the amount of nine times a hundred thousand sestertii cancelled." The HS is a standard abbreviation for sestertii and, depending upon its context, it can mean a single sestertius, a unit of one thousand sestertii, or a unit of one hundred thousand sestertii. Novies means "nine times" and applies to the sestertius as a unit of one thousand sestertii. Taken in context with the monument's inscription, the HS in the legend of this sestertius should be read with a thousand, or mille, understood. Thus, the figure should be increased to 900 million sestertii, equaling the sum named on Hadrian's monument.1 punto
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Salve condivido immagini di una cartolina viaggiata e chiedo ai più esperti maggiori informazioni. Ringrazio in anticipo1 punto
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Salve chiedo informazioni in merito alla cartolina viaggiata qui in foto. Ringrazio in anticipo1 punto
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Ciao, la forma dello scudo non è anteriore al Cinque-Seicento, ma l'insieme sembra essere settecentesco, se non addirittura delle prima metà dell'Ottocento. La corona ha aspetto "importante" (potrebbe essere principesca, o regia). Lo stemma, abbastanza ben fatto e assai nitido, è senz'altro blasonabile inquartato: nel 1° e 4° di rosso, alla torre di (...), aperta e finestrata del campo; nel 2° e 3° d'oro, all'ascia posta in palo di (...). La figura dell'ascia, piuttosto infrequente, mi fa pensare al Nord Europa e in particolare alla Norvegia, essendo l'attrezzo che nello stemma di quella Nazione viene impugnato da un leone coronato, e negli stessi colori rosso-oro modellati su questo bottone.1 punto
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Salve a tutti, Torno su questa domanda dopo tanto tempo perché nonostante mi abbiate detto che l'equivalenza potrebbe essere 1 fiorino = 2,5 corone, ho visto nell'Almanacco Agrario di Trento del 1883 la conversione delle monete che potete vedere nell'immagine allegata. Dice che 1 corona = 13 fiorini = 75 soldi. È corretto? Perché se è così, allora 1 corona = 13 fiorini = 32,5 lire Grazie mille.1 punto
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Finalmente ho capito il significato di certe proposte di vendita "FDS con forellini"1 punto
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O non autentici o talmente rilavorati che dell’incisione originale non è rimasto nulla , quindi assimilabili ad un falso tout court1 punto
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Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy emette il 7 giugno 2024 un francobollo ordinario appartenente alla serie tematica le Eccellenze del sapere, dedicato alle Autorità indipendenti: Commissione Nazionale per le Società e la Borsa - CONSOB, nel 50° anniversario dell’istituzione. La vignetta riproduce il logo del 50° anniversario dell’istituzione della Commissione Nazionale per le Società e la Borsa - CONSOB che spicca sull’ingresso principale del Palazzo di Via Giovanni Battista Martini 3, a Roma, sede principale della CONSOB. Completano il francobollo la scritta “ITALIA” e l’indicazione tariffaria “B”. Bozzetto a cura del Centro Filatelico dell’Officina Carte Valori e Produzioni Tradizionali dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A.. Tiratura: duecentocinquantamila venti esemplari Indicazione tariffaria: B Caratteristiche del francobollo: Il francobollo è stampato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A., in rotocalcografia; colori: sei; carta: bianca, patinata neutra, autoadesiva, non fluorescente; grammatura: 90 g/mq; supporto: carta bianca, Kraft monosiliconata da 80 g/mq; adesivo: tipo acrilico ad acqua, distribuito in quantità di 20 g/mq (secco); formato carta: 30 x 40 mm.; formato stampa: 30 x 38 mm.; formato tracciatura: 37 x 46 mm.; dentellatura: 11, effettuata con fustellatura. Caratteristiche del foglio: Quarantacinque esemplari. Sulla cimosa la riproduzione monocromatica del logo MIMIT.1 punto
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Faccio notare che la definizione "N capovolta" è errata ed alquanto fuorviante... la giusta definizione per questa variante sarebbe "N speculare" - ed è ovvio che per ottenerla bisogna utilizzare uno specifico punzone creato ad hoc... e siccome per la monetazione aurea così come per le medaglie, venivano impiegati i migliori incisori della Zecca di Napoli (per i dritti, per i rovesci e per i caratteri), credo che le possibilità che questi elementi siano frutto di errore, è pari a zero. Aggiungo che, per interpretare alcuni "segni" apparsi su determinate monete, bisognerebbe tener presente e non trascurare il fatto che, tutti i maestri di Zecca che si sono susseguiti in quel periodo erano MASSONI.1 punto
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Tutt'altro che analfabeti! Allego un bando di concorso del 1840 per i lavori d'incisione in acciaio per la Regia Zecca delle Monete. [...] Coloro che meriteranno nel concorso annuale il premio principale, potranno essere proposti per le cariche che vacheranno nel Gabinetto d'incisione della Regia Zecca. [...]1 punto
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Buona giornata Considero questo pezzo in ottone (5,183 g, 30 mm) quello che si può veramente definire “un bel gettone”, non solo per lo stile (contorno festonato, stemma araldico della città su ramo d’alloro, motivo della ruota con foro centrale), ma specialmente perché contiene tutti gli elementi necessari a conoscerne la funzione (una corsa del tram a tariffa normale), la zona di utilizzo (Comune di Milano) e la data (1920). Ma c'è di più. Esiste anche il... sottomultiplo (2,725 g, 25 mm).1 punto
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