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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/23/24 in tutte le aree
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Buongiorno a tutti,tra le varie cose in mio possesso ho trovato questa lettera prefilatelica (presumo) con un bellissimo sigillo in ceralacca,di cui mi piacerebbe avere qualche notizia, soprattutto per quanto riguarda i timbri... Ringrazio chiunque voglia dire la sua...2 punti
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Salve condivido immagino di una cartolina viaggiata e chiedo ai più esperti maggiori informazioni. Ringrazio in anticipo2 punti
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Questo bollo era usato per evidenziare le lettere tassate a destino, e la sigla AGDP in ovale rosso sta a significare "Amministrazione Generale Delle Poste". Credo che fu tassata per 14 tornesi. Questo bollo compare su tutte le lettere tassate del Regno di Napoli. Altro esempio...2 punti
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Ma si! Togliendo con una gomma (quella forte di una volta che strappava i fogli) qualcosina qui e là (tanto le condizioni non peggiorerebbero) i numeri bassi ci stanno! Rimarrebbe solo da sistemare il mancato FDS/UNC ... qualche consiglio?2 punti
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Di questa cosa qualche tempo fa scrissi qualcosa. Era una scelta politica per continuare ad avere rapporti commerciali con l'estero. La scelta successiva di coniare monete a nome della repubblica e in una quantità minima rispetto alle monete repubblicane a nome di Filippo IV fu un modo per tenere "occupati" gli spagnoli. Infatti era una mossa di controspionaggio attuata per dar modo agli spagnoli di falsificare le monete SPQN e fare propaganda, ma nel frattempo i repubblicani coniavano scudi d'oro e grossi nominali in argento con il ritratto di filippo IV datati 1647. Perché 1647? Perché usavano la zecca e in zecca erano presenti tutti i conii e i metalli già pronti. Per questo motivo, la monetazione SPQN non può essere definita ossidionale, né d'emergenza così come è stato riportato finora. Moneta di propaganda? Monetazione parallela? Non saprei definirla2 punti
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Il de Sopo a quale periodo fa riferimento? Suppongo descriva l'iter ottocentesco. Ai tempi del Cavo funzionava in maniera leggermente diversa: La Segreteria del viceré comunicava alla Regia Camera della Sommaria da cui la zecca dipendeva. Questo è l'iter corretto in periodo vicereale. Il Cavo, ora non ricordo in quale articolo a firma Bovi, si lamentava con alcuni operai di zecca che non aveva ancora ricevuto pagamento dei diritti per il lavoro fatto durante la Repubblica. È altresì documentato che il Cavo era solo de iure maestro della zecca, che era sotto il controllo di Ignazio Spagnolo Dimenticavo: venendo meno il viceré la decisione di coniare proveniva direttamente dal Guisa2 punti
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Mi sa che sei tu che non hai capito. Hai chiaramente identificato la moneta per quanto riguarda autorità emittente e tipologia monetale. Aprivi la discussione IN QUESTA SEZIONE (con il titolo che hai dato), e potevi chiedere tranquillamente la catalogazione del ric. Nella sezione di identificazione ci vanno solo le monete di cui non si conosce NULLA. Spero che così sia più chiaro2 punti
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Il piego parte da lecce il 3 aprile 1844 vedi timbro in ovale angolo superiore dx.. ..arriva a Napoli il 6 aprile 1844 ..vedi annullo rosso doppio cerchio con datario.. ..il numero 14 sono i tornesi da pagare a destinazione.. ..sto guardando il tutto da un telefonino spero di non essermi sbagliato. Le iniziali sulla ceralacca sono quelle di Giuseppe Stajano il mittente.2 punti
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Forse il tipo con il delfino sotto i due gigli. https://en.numista.com/catalogue/pieces57310.html2 punti
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Ad imitazione dei fratelli Monneron, anche i fratelli Clemanson emisero moneta fiduciaria in cambio di assignat di qualsiasi valore. I fratelli Clemanson erano commercianti di metallo con sede in piazza Confort a Lione. I gettoni fiduciari prodotti in questo periodo (fino al 1792) vennero spesso conservati e riutilizzati probabilmente come medaglie legate ai simboli e alla fede rivoluzionaria. Di seguito le immagini di un esemplare con foro di sospensione conservato presso la biblioteca Maldotti di Guastalla: Mario2 punti
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Io ho iniziato nel 1980 e le monete sigillate c'erano già e parecchie. Personalmente le ho sempre odiate, così come adesso quelle in slab. #liberate le monete 😡 Arka 😁 Diligite iustitiam2 punti
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I fattori che influenzano la valutazione per monete del genere sono molti: usura ma anche difetti di conio, piacevolezza generale della moneta, ecc. Io ti consiglio di guardare i prezzi cui son state vendute online (vendute eh, non messe in vendita!) Su siti come ebay, e poi ti farai una tua idea. Domani ti posto qualche esempio dalla mia collezione per i 2 soldi, comunque cercando con pazienza si possono trovare pezzi molto affascinanti a prezzi contenuti.1 punto
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In tariffa per l'interno saluti e firma, affrancata con 15 lire centenario della morte di San Domenico Savio emesso il 14.12.1957.. .. annullato con un bel meccanizzato doppio cerchio di Roma del 19.12.57 con auguri e disegnino natalizio a sx.. ..non riesco a leggere cosa ci sia scritto nel cerchio dell'annullo in basso. Notare l' utilizzo del francobollo dopo qualche giorno dall'emissione. L' immagine monocolore a tema religioso semplicemente commovente.1 punto
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In verità avrei dei dubbi anch'io, però facendo una ricerca in rete (dove ho trovato poco)ho visto qualche bottone simile giudicato piemontese ma che avevano delle differenze con il tuo,il tuo bottone ha un fiore in alto sopra il 2 mentre nei bottoni piemontesi c'è un globetto... La base del numerale 2 è più sottile rispetto al tuo bottone... E infine nel tuo bottone ci sono due decori per lato rispetto ai piemontesi che ne hanno uno... Ma, ripeto,potrei sbagliarmi,io non sono esperto di bottoni , tantomeno di bottoni stranieri,mi piacciono e ne ho una piccola collezione ma solo di produttori napoletani da livrea e militare...1 punto
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Ti ringrazio per la citazione ma dalle fattezze sembrerebbe una tipologia sin troppo datata e purtroppo fuori delle mie capacità di classificazione.1 punto
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Come già detto , non ha plus valore oltre al facciale. Qualcuno si è divertito a martellare il bordo, è un artefatto.1 punto
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Ciao Fabrizio, concordo con te,la sezione: IDENTIFICAZIONE,VALUTAZIONE E AUTENTICITÀ non specifica la CATALOGAZIONE che ,a mio avviso, è una richiesta ulteriore e diversa dalle altre e che, anche secondo me, può essere fatta nella sezione di pertinenza della moneta per cui si fa la richiesta,e chiaro che le monete antiche siano quelle che hanno maggiore richieste nella suddetta sezione ma negli ultimi tempi sembra essere diventata una succursale della sezione MONETE ROMANE IMPERIALI... Inoltre vorrei ricordare che come da regolamento è vietato abusare di tale servizio,... Forse è il caso di rivedere i requisiti richiesti dalla sezione IDENTIFICAZIONI...1 punto
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perso N apre S A: indi S parte PERSONA PRESA IN DISPARTE Ciao. Stilicho1 punto
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Ciao. Secondo un aneddoto che riguarda Diocleziano, questo imperatore romano, ritiratosi a vita privata a Salona, in Dalmazia, sua città natale (dove morì nel 313), si dedicò alle cure dell’orto. A un tale che lo invitava a tornare alla vita pubblica, disse: “Mi rendono più felice i miei cavoli che un impero”. apollonia1 punto
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Bellissima tipologia, con un rovescio molto movimentato. La stessa scena (ma con impaginazione assai differente) era stata presentata anche in alcuni grossi di Galeazzo Maria Sforza. Altra tipologia di grande interesse, coniata in grandi quantità per pagare le truppe asburgiche stanziate nel nord Italia. Anche in questo caso la tipologia del rovescio a Milano si era già vista... Ma solo qualche anno prima!1 punto
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Ciao, prima di tutto benvenuto/a, in attesa di pareri più autorevoli del mio, non essendo la mia monetazione, mi sento di dire che questa povera moneta martoriata, in queste condizioni (ammesso che non sia un falso), non vale più neanche 10 cent. mi spiace 🥲1 punto
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Bella, ritroviamo la prua anche sulle romane repubblicane1 punto
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Infatti non si capisce in base a quali elementi abbiano abbinato la moneta ad una emissione di Luceria , forse dalla foto ci sfuggono dei particolari che identificano la Citta' . L' unica parte della moneta leggibile in foto e' quello strano disegno intrecciato che ricorda vagamente parte di un caduceo , ma a memoria non mi pare che il caduceo rientri nei simboli monetari di Luceria .1 punto
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Aggiungo una curiosità. Uno dei quadrilateri, https://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-AESS/3 , riporta su entrambe le facce l'effige del toro. Per Haeberlin e Grueber questo quadrilatero ricorderebbe la sottomissione del Sannio avvenuta nel 290 a.C., poiché il toro sarebbe simbolo dei Sanniti; c'è da dire però che tale simbologia è attestata è solo in età molto più tarda, dai denarî della guerra sociale, agli inizi quindi del I secolo a.C. Per Mattingly il toro sarebbe solo un richiamo alla "pecunia", quasi una memoria dei (mitici?) aera signata di serviana memoria. Per Benucci potrebbe trattarsi di una forma di tesaurizzazione del bestiame di un santuario. Panvini Rosati ricollega l'effige all’equivalenza fra bestiame e aes, sancita dalle XII tavole a metà del V secolo (senza che questo significhi necessariamente che il lingotto fosse coevo). Pedroni concorda con Mattingly sull'immagine del toro come simbolo di "pecunia" e ritiene che esso commemorasse l’attivazione della zecca di Roma, che lui data al 269 a.C. Uno dei rari esemplari di questo lingotto (base 173x92 mm, altezza compresa tra 13 e 23 mm, peso 1.624,5 g) oggi conservato allo Staatliche Museum di Berlino (ma acquistato nel 1907 da Haeberlin che riferisce essere stato da poco rinvenuto in un bosco nei pressi di Città di Castello), reca una scritta sovrastante il toro, graffita dopo la fusione, retrograda e a caratteri umbri (allego un catalogo di mostra ove esso è illustrato). I caratteri utilizzati sono ritenuti sicuramente del III secolo a.C., e questo è un forte indizio (ancorché, ovviamente, non una prova certa) che anche il manufatto non possa essere anteriore di molto. La scritta si traslittera in VUKESSESTINES. La doppia S denuncia il confine tra due parole, perché nella grafia allora in uso in ambiente umbro non esistevano le doppie. Entrambe le parole sono genitivi. SESTINES è il genitivo del nome di un oppidum umbro, che ancora oggi si chiama Sestino VUKES invece è più incerto: può essere il genitivo di una parola equivalente a: vicus (villaggio), nel qual caso potrebbe indicare "[un ex-voto lasciato dai cittadini] del villaggio di Sestino". In effetti nel 279 gli Umbri parteciparono alla battaglia di Ausculum; se è vero, come supposto da Crawford e Sisani, che i quadrilateri fossero usati da Roma per suddividere il bottino di guerra tra i socii, questo lingotto potrebbe essere stato lasciato a un santuario di Città di Castello del luogo dai Sestinesi che ritornavano a casa dopo aver combattuto ad Ausculum; lucus (bosco). La parola lucus indica anche un bosco sacro e quindi, per metonimia, un santuario (significato attestato, in ambiente umbro, dalle tavole di Gubbio). In tal caso, il lingotto sarebbe "[una proprietà] del santuario di Sestino" (a una conclusione analoga arrivava Haeberlin, che leggeva "focus" nel senso di "tempio", ma studi recenti fanno ritenere non corretto una comune derivazione di VUK- umbro e FOC- latino); Lucius (nome proprio). Allora il lingotto sarebbe "[una proprietà] di Lucio [originario] di Sestino" (oppure "Lucio Vestino", nulla impedisce che un nomen gentilizio fosse uguale al nome dell'oppidum); *fuk- (fuoco), per cui significherebbe "[lingotto prodotto] dalla fucina di Sestino"1 punto
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No @Pxacaesar infatti ho chiaramente detto che non riuscivo a trovarla, a differenza dell'altra DacCap. Grazie mille come sempre Antonio, ora posso catalogarla. Buongiorno, Io non conoscevo affatto il Ric di riferimento! @ilnumismatico cosa c'era di così difficile da capire nella mia richiesta?1 punto
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La richiesta di perizia, nasce da un problema (comparsa di falsi insidiosi) e dal diffondersi del collezionismo, e del commercio delle monete. Prima il problema era molto ridotto, e per gli acquisti importanti ci si rivolgeva a Ditte specializzate nel settore, le quali avevano un rapporto personale e fiduciario con i propri clienti. Oggi siamo arrivati a soluzioni che rasentano il feticismo; si rinuncia al contatto con la moneta, per avere la custodia che garantisca non solo l'autenticità, ma anche la conservazione graduata e commercialmente più accettata. Penso anch'io che questa moda "americana" sia transitoria, e limitata alle monete degli ultimi 250 anni.1 punto
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Ciao @Atexanosolo una domanda 🙂. Tu avevi già catalogato la moneta e quindi sapevi già il corretto RIC oppure no? ANTONIO1 punto
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Ann Johnston pubblicò una descrizione abbastanza dettagliata di quello che pensava fosse il prodotto in bronzo della zecca. Ci sono un certo numero di pagine di monete fotografate e descrizioni. Non esiste uno strumento musicale del genere da nessuna parte. Il suo saggio era in "Kraay-Mørkholm Essays: Numismatic Studies in Memory of CM Kraay e O. Mørkholm". Ciò non significa necessariamente che non esista, ma sicuramente rende ancora più scettici... Non sono sicuro dove altro sia meglio cercare.1 punto
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Ciao @Atexanoil denario che hai postato effettivamente è meno comune di altre tipologie riguardanti le campagne in Dacia. Ti posto esemplare della stessa tipologia per la catalogazione 🙂 ANTONIO1 punto
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La vedo dura. Ho però l'impressione che il lato 'elmo' sia stato lavorato abbassando i campi fino ad inventarsi quella figura. Avrai certamente guardato il Vecchi tra le incerte del centro Italia. E se fosse una A con un accrescimento di metallo? Mah1 punto
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Classical Numismatic Group > Auction 127 Auction date: 17 September 2024 Lot number: 109 Price realized: This lot is for sale in an upcoming auction Lot description: KINGS of MACEDON. Demetrios I Poliorketes. 306-283 BC. AR Tetradrachm (27.5mm, 17.11 g, 6h). Pella mint. Struck circa 294-293 BC. Nike standing left on prow of galley left, blowing trumpet she holds in her right hand and cradling stylis in her left arm / BA-ΣIΛE-ΩΣ ΔHMHTPIOY, Poseidon Pelagaios, nude, standing left, seen from behind, preparing to throw trident held aloft in his right hand, chlamys draped over extended left arm; monogram to left; to right, dolphin downward. Newell 67 (dies LVII/106); HGC 3, 1012e; SNG München 1042 (same dies). Attractive iridescent tone over lustrous surfaces, a little die wear on obverse, slight die shift and a few hairlines on reverse. Superb EF. Estimate: 5000 USD1 punto
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Buonasera, probabilmente essendo lui stesso il proprietario, si è stupito guardando la sua inserzione ebay a quanto l'abbia messa in vendita e ha chiesto un parere ad altre persone se fossero anche loro stupite, personalmente bnon sono stupito, come sicuramente tanti altri, ma se ridimensiona il prezzo, forse riresce a venderle1 punto
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Ciao, CRDA potrebbe essere l'acronimo dI: Cantieri Riuniti Dell' Adriatico... https://it.m.wikipedia.org/wiki/Cantieri_Riuniti_dell'Adriatico#:~:text=I Cantieri Riuniti dell'Adriatico,e di prodotti di elettromeccanica. Comunque facendo una ricerca in rete ci sono diverse aziende che usano o hanno usato questo acronimo...1 punto
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Le 100 lire dei primi anni, dal 1955 al 1967, hanno un discreto valore solo se in altissima conservazione. Ti allego un esempio saluti Marfir1 punto
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DE GREGE EPICURI Sarà interessante vedere se la manifestazione di settembre risulterà "cresciuta" ( e quanto) rispetto a maggio, sia come espositori che come pubblico. E' una iniziativa che potrebbe avere un futuro importante.1 punto
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https://gallica.bnf.fr/ark:/12148/btv1b10449323d questo ha caratteristiche estremamente simili come morfologia, ma gli mancano i solchi solchi che potrebbero essere congrui con quest’altro , dopo la perdita della montatura http://numismatics.org/ocre/id/ric.2.tr.4391 punto
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Nel caso presente abbiamo una tipologia e delle legende identiche al RIC II 658, un sesterzio del 114/117 (mi sembra che sia IMPERATOR VIIII) Non è un caso unico. Con Traiano inizia la produzione di medaglioni, ma alcuni si distinguono infine solo per un peso abnorme, riprendendo la tipologia di un bronzo circolante, più spesso un sesterzio. Esiste un « medaglione » custodito presso la BNF, molto simile nelle sue caratteristiche e dello stesso periodo ( nel 116/117, questa volta con il titolo di Partico), identico ai sesterzi RIC II 667 (rovescio REX PARTHIS DATVS/SC) tranne il peso che è anche qui pari a quello di due sesterzi (45,26g). Il legame suggerito da @Cremuzio con la campagna partica (nel 116, Traiano fa salire sul trono dell’impero partico il giovane Partamaspate) è qui ancora più evidente. https://gallica.bnf.fr/ark:/12148/btv1b10449323d Esemplare del sesterzio RIC 667: Poi c’è anche un altro medaglione della BNF, legenda FIDES EXERCIT/ SC, con peso quadruplicato (91,27 g) rispetto al rarissimo sesterzio RIC II 439. Si tratta nella fattispecie di uno dei primi esempi di medaglione incorniciato. http://numismatics.org/ocre/id/ric.2.tr.439 Il sesterzio RIC 439 del B.M:1 punto
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Taglio: 2 euro CC Nazione: Slovacchia Anno: 2020 Tiratura: 990.000 Condizioni: BB Città: Bibione (VE)1 punto
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Nel quarto di scudo al diritto abbiamo il busto di Carlo V, mentre al rovescio le colonne d'Ercole con alla base il mare e cinte da un nastro con la scritta PLVS VLTRA.1 punto
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Dato che spesso compare nel mio materiale posto foto di due cartoline filateliche raffiguranti il centro di Sava @PostOffice o chiunque sappia qualcosa in più! Che cosa è questo tipo di materiale filatelico? Ne ho tantissimo di tanti comuni, città, periodi e ricorrenze più disparate… ringrazio in anticipo1 punto
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Ciao a tutti! Ho il piacere di presentarvi il mio nuovo arrivo: fate largo all'Imperatore Traiano che tra il 115 - 117 si presenta tra due trofei che (forse) rappresentano la sua dodicesima e tredicesima acclamazione imperiale, le vincite durante la campagna contro i parti. Purtroppo per lui le cose non volsero al meglio e poco tempo dopo lasciò questo mondo, ma il suo ricordo è ancora tra noi mortali: Ricapitoliamo per l'archivio: Dupondio di Traiano (ca. 26 mm, 11,60 g.), Roma, 116/117 AD Diritto: IMP CAES NER TRAIANO OPTIMO AVG GER DAC PARTHICO P M TR P COS VI P P - Busto radiato e drappeggiato a destra Rovescio: SENATVS POPVLVSQVE ROMANVS S C - Traiano, fra due trofei (dovrebbe esserci una lancia, ma io - almeno sul mio - non la vedo) RIC II 676 / Cohen 356 Non comune / raro ________________________________________________________________________ Moneta consunta ma ancora piacevole che ho preso per il suo rovescio particolare, la posa dinamica dell'imperatore tra i trofei. Al diritto lo sguardo fiero di Traiano è ormai un "classico" a tutti gli effetti, non serve commentarlo. Servus Njk PS: se mai uno di voi nutrisse dubbi concreti sulla moneta, non si faccia scrupoli a dirlo: ormai si sta vedendo di tutto... e poi io la posso ancora restituire.1 punto
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Ciao , @littleEvil, moneta autentica e bella ; circa la sua iconografia del rovescio non e' possibile datarla con precisione mancando la TRP , in mancanza dobbiamo fare riferimento al COS VI che Traiano ricopri' dal 112 fino alla morte nel 117 , arco di tempo in cui fu emessa la moneta ; quindi per decifrarla ci aiuta anche il riferimento della legenda del dritto che nomina Traiano : GER , DAC , PARTHICO . Quindi l' iconografia del rovescio dovrebbe riferirsi all' ultima campagna militare di Traiano in Oriente , ed essendo presenti nel rovescio due trofei anziché uno solo , penserei ad una possibile allegoria dell' Armenia e della Mesopotamia , moneta che dovrebbe far parte di questa emissione di monete : ARMENIA ET MESOPOTAMIA IN POTESTATEM P R REDACTAE SC . Ma si potrebbe interpretare anche piu' genericamente , come due vittorie , in occidente : GER , DAC e oriente : PARTHICO .1 punto
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Il problema delle monete è effettivamente lo scarso numero degli interessati. Il grande pubblico nemmeno le vede. E se mostrate una moneta a un conoscente, l'unica cosa che vi chiederanno è: ''Quanto vale?'' E' per questo che sostengo che la Numismatica ha assoluto bisogno di collezionisti che la mantengano viva. Arka1 punto
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