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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/12/24 in tutte le aree
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Vedi ANTONIO, il problema è l’incoerenza del tuo atteggiamento. Esordisci sempre con umiltà nel richiedere l’aiuto agli esperti, puntualizzando che devi imparare e tante altre belle cose, ma poi ti smentisci palesemente manifestando un’atteggiamento ben diverso quando i pareri dati dagli esperti non rispecchiano i tuoi. Da utenti come @Arka e @gpittini, che di esperienza ne hanno da vendere, possiamo solo che imparare. Questo, tradotto in soldoni, significa che mentre tu e io abbiamo bisogno di vedere certi dettagli, loro, grazie ai decenni di esperienza e alle tantissime monete viste (peraltro Gianfranco era anche il proprietario della moneta!) possono essere in grado di esprimere un parere anche su foto didatticamente squalificanti come quelle del topic in essere, dettaglio su cui tu stesso concordi… Ma nonostante questa consapevolezza hai continuato nella tua quasi tediosa “crociata”, come a volerci convincere della veracità delle tue tesi, isolando addirittura degli ingrandimenti (didatticamente improponibili da foto di 250 pixel per lato); ma come, prima dici che le foto sono insufficienti ai fini della chiarezza, e poi commetti questo grossolano errore? È tutto ciò nonostante il proprietario stesso della moneta (che l’aveva vista in mano) si sia espresso sulla sua bontà. Ancora con questi dubbi? dubbi che tu stai quasi "pretendendo" di rendere oggettivi con i tuoi interventi assurdi tanto da arrivare a isolare degli ingrandimenti improponibili per la loro imbarazzante definizione. Vedi ANTONIO, nella vita ci sono situazioni in cui si deve dare fiducia a chi, senza ombra di dubbio, ne sa più noi. E come nella vita, questo va fatto anche nel Forum. Si chiama rispetto, e va mostrato a tutti, specialmente verso gli utenti che lo meritano e allo staff che lavora per questa piattaforma. Sono solo castelli di sabbia? Non credo, dato che basta rileggere discussioni, come questa, in cui i tuoi interventi palesano proprio questo atteggiamento che è divenuto ben noto allo staff. DIMOSTRACELO. Molto spesso ribadisci che le reazioni sono come commenti. Ma finora non vedo tue reazioni di ringraziamento verso gli utenti sopra citati.6 punti
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Scusate ma vi pongo una domanda: non è che si sta creando un castello di sabbia basato sul nulla in quanto centrato su un esemplare postato anni fa ed avvalendosi di immagini di anni fa (di qualità non eccelsa) laddove le stesse : - non sono replicabili in qualità migliore - l'esemplare non è più disponibile - il possessore (utente di ampia esperienza) afferma di non aver nutrito dubbi sull'esemplare - utenti di alto livello di conoscenza non rilevano difetti... A questo ultimo punto rilevo che si fa spesso appello agli interventi degli "esperti"... salvo poi non dare valore a quanto essi esprimono... quindi demotivandone l'intervento e quelli successivi. Vanno bene i "cold case" ma in assenza di nuove prove di solito non si riaprono i processi. Processo che a suo tempo tra l'altro non ci fu... e in assenza di nuovi indizi personalmente non ravvedo gli estremi per farlo... si alimenta solo il DUBBIO. Fino a raggiungere la paranoia. Sbaglierò, mi assumo la responsabilità di quanto ho espresso ma ripeto, "non creiamo castelli di sabbia basati sul nulla..." Buona serata Illyricum4 punti
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Buonasera a tutti gli amici del forum, come ho avuto di anticiparvi nella discussione riguardante la 68° edizione del Bophilex, quest'oggi ho aggiunto un'altra medaglia napoleonica in argento alla mia collezione. Come da titolo, si tratta della medaglia per la conquista dell'Alto Egitto da parte dell'esercito francese. Una campagna, quella nella terra dei Faraoni, che nel lungo periodo avrebbe avuto più successo sul piano artistico-culturale che non su quello strettamente militare. Oltre al ben noto ritrovamento della stele di Rosetta, Napoleone portò con sé un nutrito gruppo di studiosi ed intellettuali, che permisero agli europei di riscoprire la storia di un popolo tanto affascinante quanto misterioso. Tornando alla medaglia, indubbiamente è uno degli esemplari più iconici di tutta la medaglistica napoleonica, proprio per la peculiare scelta dei soggetti rappresentati. Al dritto, troviamo la testa della dea Isis e la legenda circolare CONQUETE DE LA HAUTE EGYPTE, ovvero la parte meridionale dell'Egitto. Al rovescio, invece, possiamo apprezzare un coccodrillo incatenato ad una palma. Questo è un chiaro riferimento ad una moneta romana in cui viene celebrata la vittoria conseguita da Ottaviano e Agrippa ad Azio (31 a.C.) contro le forze di Cleopatra e Marco Antonio. Come potete osservare, al rovescio troviamo proprio un coccodrillo legato con una catena ad una palma, a simboleggiare che l'Egitto era stato finalmente domato. Bene, conclusi gli aneddoti storici e numismatici, direi che è ora di mostrarvi finalmente la medaglia. L'esemplare presenta una bella patina da vecchia raccolta e dei rilievi ancora ben intatti. Soprattutto al dritto non è affatto semplice trovare un esemplare in argento in questo stato. Perciò, mi ritengo alquanto soddisfatto dell'acquisto fatto.3 punti
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Visto che si parla del polpo, suggerisco di seguire la "Norma del Polpo" del greco Teognide : Rivolgi a tutti gli amici, o cuore, un animo duttile, adeguando il tuo umore a quello di ognuno. Assumi la natura del polpo dalle molte pieghe, che sembra a vedersi simile ad una pietra a cui aderisce. Una volta, così assentisci, un'altra divieni diverso di pelle. L'abilità vale più dell'intransigenza. In un Forum sarebbe opportuno cercare di adattarsi ai propri interlocutori.3 punti
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Me in base a quale regola la risposta dovrebbe essere “ obbligatoria”, “certificata” e “ tempestiva”? è un forum di appassionati e non…altrimenti ci sono i periti numismatici a pagamento che offrono ( più o meno) quello che chiedi tu….. mi pare che tu stia esagerando con le pretese nei confronti degli altri partecipanti “ per passione “, oltretutto criticandoli se non sono abbastanza accurati o tempestivi nel darti le risposte…se hai bisogno di un giudizio su misura, vai da un professionista e pagalo … solo allora maturerai il diritto di criticarne l’operato…. Qui puoi solo ringraziare chi ti dedica il SUO tempo…non esiste nessun “ dovrebbe” …3 punti
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Buongiorno, informo che è stato, finalmente, ripristinato il sito Portale Numismatico dello Stato. Due interessanti novità in primo piano: https://www.bollettinodinumismatica.it/#/ Fabio3 punti
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Ti ringrazio per la citazione (ho tolto il maestro ) E' una delle pochissime monete che ha accanto alla tughra la data di regno in questo caso 28 (1835) 5 para Mahmud II° Tripoli #267026 - Ottoman AE 5 para, Mahmud II, 1223 AH year 28 Tarabalus Gharb (zeno.ru) dovrebbe essere questa.2 punti
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Buongiorno a tutti vi mostro un mio acquisto di qualche anno fa, la moneta è classificata R2 sul Gigante, ma chiedo se potrebbe anche essere un R3 visto che mi sembra un testa grossa di Ferdinando.2 punti
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Le foto sono sfocate ma direi che siamo all' incirca sull'MB... N.B.parere da un non esperto...2 punti
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Figurati @torpedo, è un piacere. Per la conservazione aspettiamo altri interventi di utenti più preparati di me. Un saluto.2 punti
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Questo è ciò che vedo... In alto a sinistra dello stemma è l'asta verticale della T di tornesi,in alto a destra dello stemma è la parte bassa e curva del 5 del valore... Grazie Raff,direi che in quattro e quattrotto il mistero è stato risolto...😉2 punti
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https://new.coinsweekly.com/news-en/alexandria-in-nummis-impressions-from-the-symposium-in-lugano/ Coinsweekly dedica una pagina al Simposio. Gli atti verranno pubblicati sui Quaderni Ticinese, ottima notizia!2 punti
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Si tratta di monete per collezionisti e non per la Circolazione, cedute dall'autorità emittente già in partenza ad un costo molto superiore al valore nominale. Il valore nominale e il corso legale assumono quindi un ruolo di "vestitino di paglia" per giustificarne la definizione di moneta (che attrae interesse tra i collezionisti) e non quella di medaglia. Se l'autorità emittente non inserisse un qualche numeretto per dargli un valore nominale sarebbero in tutto e per tutto delle medaglie, che però sarebbero molto più difficilmente vendibili. Il valore nominale è quindi essenzialmente fittizio e il suo costo sul mercato dato dalla legge della domanda e dell'offerta.2 punti
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"Esistono 4 tipi di paesi: paesi sviluppati, paesi sottosviluppati, Giappone e Argentina" (Simon Kuznets, Premio Nobel per l'economia 1971) L'Argentina rappresenta uno dei casi più studiati e dibattuti d'instabilità economica, in quanto dalla sua storia come paese indipendente si sono registrati ben nove default. Da una situazione relativamente stabile, la prosperità dell'inizio del XX secolo, si arriva a partire soprattutto dagli anni '70 a fallimenti ciclici che sembrano inarrestabili. Il problema è sempre lo stesso: esplosione di debito pubblico e inflazione, che si verificano sotto governi di qualunque parte politica e tendenza economica. L'alta inflazione è un problema endemico del paese. Registrò un record storico alla fine degli anni '80; quest'anno è arrivata a sfiorare il 300%. Dati recenti dettagliati: https://tradingeconomics.com/argentina/inflation-cpi "I processi inflazionistici in Argentina (1982-1991)": https://sonar.ch/documents/299681/preview/BizzarriM.pdf serie 1981-1983 In questa situazione sono diventate caratteristiche le banconote d'emergenza che dalla fine degli anni '80 vengono emesse periodicamente per sopperire alla carenza di contante provocata dalle fiammate inflattive. Sono emesse dalle Province (così si chiamano gli Stati federati argentini) dietro autorizzazione del governo federale, secondo precisi regolamenti e per importi totali prestabiliti. In qualche caso danno anche diritto a interessi al cambio in valuta ordinaria. Alcuni esempi di vari decenni: Provincia di Buenos Aires (venivano accettati anche nelle Province confinanti) Provincia di Catamarca2 punti
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Sbaglierò pure, non ho mai la presunzione di non sbagliare, assolutamente ma la percezione che passa agli altri utenti è diversa dalla intenzione che esprimi. Il mio non è un diktat - ci tengo a rimarcarlo - ma vuole essere un consiglio amichevole. Per farti un esempio quando, ribadisco, più utenti esperti esprimono una posizione e uno solo continua - basandosi su immagini non ottimali - a ribattere, il problema non è verosimilmente dei tre. E non è un caso unico o occasionale. Buona serata Illyricum2 punti
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Alla prossima asta archeologica di Pandolfini verrà esitato un lotto particolarmente interessante, ovverosia la collezione di monete romane, di età repubblicana ed imperiale, appartenuta a Papa Pio VII. Come riportato dalla casa d'aste: "ll medagliere qui proposto è una parte di quello inizialmente raccolto da Papa Pio VII poiché l'intero gruppo fu smembrato a seguito dell'occupazione francese del Quirinale nel 1809 e, una volta ricostruito, smembrato nuovamente con l'occupazione dell'Abbazia di S. Maria del Monte a Cesena il 20 gennaio 1832 (in cui era custodito). A seguito di tali vicende, i contenitori superstiti sono i quattro che compongono il lotto; essi, essendo inferiori per capacità alle monete tuttora esistenti, sono l'evidente prova che l'iniziale collezione doveva essere ben più vasta. Il nucleo rimase successivamente nelle disponibilità della famiglia Chiaramonti dal 1934 ad oggi." La collezione comprende 1.535 esemplari ed ha una stima di 30.000-50.000 euro. https://www.pandolfini.it/it/asta-1256/medagliere-di-papa-pio-vii-120230058952 punti
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Di grossi aquilini di Padova ci sono anche belli. Ma effettivamente pesano tra i 1,30 e 1,60 g. E il diametro non supera i 22 mm. Questo, sicuramente falso, sembra uno di quei gettoni usati nelle fiere medievali. Arka # slow numismatics1 punto
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DE GREGE EPICURI Credo che 7 g. siano pochi per un diametro di 30 mm: o il peso è maggiore, o il diametro minore. Al D quel che si vede delle lettere potrebbe indicare COMMODUS. Al rovescio sembra di leggere TRP VIII, IMP V, compatibili con l'anno 182. Potrebbe essere un asse di Commodo: al rovescio, l'imperatore con vittoriola.1 punto
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Io leggo spesso i tuoi interventi sull’autenticità di monete antiche e li trovo molto interessanti e ben argomentati, quindi mi spiacerebbe se non ti esprimessi più a riguardo. Poi è evidente che anche tu (come tutti del resto) puoi sbagliare, ma personalmente ti trovo molto preparato sulle monete antiche e dai tuoi commenti emerge anche una grande passione per la numismatica.1 punto
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Sono stato al Bophilex questa mattina. Si conferma una manifestazione di buon livello e molto partecipata, tanto che trovare un parcheggio libero non è stata un’impresa facile. Per quanto riguarda la tutela di noi collezionisti, segnalo che tra i banchi giravano sempre un paio di agenti della sicurezza. Sul versante acquisti, invece, ho aggiunto una bella medaglia napoleonica in argento alla mia collezione. A breve la mostrerò in una discussione dedicata.1 punto
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Si, ci siamo accavallati, praticamente ho visto nella tua moneta esattamente quello che hai riportato al post#3. Sentiamo cosa ne pensano gli altri collezionisti.1 punto
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Su un lato l'apertura della Porta Santa (1750), sull'altro i Santi Pietro e Paolo ed in esergo ROMA. PS: Sul D/ in esergo, dovrebbe esserci scritto : ANNO IVBILEI // MDCCL1 punto
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Ciao Genny, Dirò sicuramente una scemenza, ma a me sembra che sotto a questo 5 tornesi ci sia un altro 5 tornesi venuto male. Un saluto Raffaele.1 punto
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Chiaramente uguali no.... pero ci sono molte persone che fanno lavori simili con il legno, oppure repliche.1 punto
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Il cambiamento ci sarà 🙂. Mi limiterò a leggere i commenti degli esperti senza più intervenire per quanto concerne le discussioni sull'autenticità delle monete. E nemmeno su altre tematiche di Numismatica. Ovviamente continuerò a condividere le mie monete ed ammirare e commentare quelle condivise da altri utenti 🙂. ANTONIO1 punto
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Claudio, ma il primo competente devi essere tu quando acquisti una moneta…, quindi prima studia bene la moneta che ti interessa, documentati e poi senti anche il parere dei tanti appassionati del forum, ma il grande sforzo lo devi prima fare tu. Poi se vuoi una consulenza di un esperto, vai da un professionista (perito numismatico) e paghi la prestazione.1 punto
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Provincia di Córdoba Provincia di Entre Ríos Provincia di Tucumán Durante la grave crisi del 2001 circolarono anche i LECOP (Letra de Cancelación de Obligaciones Provinciales), validi in tutte le Province. Erano emessi dal Banco de la Nación Argentina, la più grande banca statale argentina: E questi nel link sotto sono gli ultimi arrivati per l'ennesima impennata dell'inflazione, i "Chacos" emessi quest'anno dalla Provincia di La Rioja: https://www.larioja.gob.ar/chachos/medidas-de-seguridad.php1 punto
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Buongiono agli amici del Forum,ho notato alcuni post dove di discuteva della "non bellezza" dei francobolli moderni, condivido pienamente, per me i francobolli come tali sono terminati con l'abbandono della carta filigranata e oggi ci ritroviamo delle figurine adesive e anche brutte, pertanto mi permetto di postare, e mi auguro faccia piacere agli amanti della filatelia, quello che viene definito il più bello francobollo del mondo e sinceramente condivido, trattasi della "Colombina di Basilea" francobollo Svizzero delle poste Locali e Cantonali, stampato a Basilea l'1.7.1845 un piccolo gioiello di 1,9 x 2 cent. dal facciale di 2 1/2 rappen, nero, carminio e azzurro stampato in rilievo e con tiratura di 41.000 esemplari ( quanti ne siano rimasti oggi non si sa) un francobollo quasi bicentenario che dovrebbe essere di esempio sopratutto alle nostre poste che oggi fanno francobolli grandi come lenzuola, un cordiale saluto. F.P.1 punto
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Si, fa parte della mia collezione di francobolli d'Europa ante 1900, anche se mi diletto anche con qualche cosa di oltremare, ma li il campo è molto ampio.1 punto
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Il polipo o polpo italico in napoletano scritto lo troverai come "purp" magari anche con due rr o semplicemente purpo , nella lingua parlata sarà sempre "purp" , visto che nel parlato napoletano si omette spesso il finale. Nel caso esposto dal buon @numa numa si intende che l'essenza del cucinato non abbisogna di ulteriori ingredienti. E chest è......1 punto
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Sempre considerando che giudichiamo una foto, a me sembra patinata e coniata. Aspetto l'intervento di @gpittini... Arka # slow numismatics1 punto
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Terminato il racconto della circolazione interna dei Trade dollars, non dobbiamo però dimenticare che essi erano stati pensati per l'uso nei paesi dell'Estremo Oriente. Già nel 1873, primo anno di produzione, la maggior parte delle monete coniate venne esportata in Cina. Nell'ottobre di quell'anno l'imperatore Tonghzi fece fare un test di analisi sulle monete, a seguito del quale emise il seguente proclama: "Questa proclamazione, quindi, è per informazione di voi mercanti, commercianti, soldati e persone di ogni distretto. Dovete sapere che il "Dollaro commerciale dell'aquila" che è arrivato di recente a Hong Kong è stato saggiato congiuntamente da ufficiali appositamente nominati allo scopo, e può essere preso in pagamento di dazi, ed entrare in circolazione generale. Non dovete guardarlo con sospetto. Allo stesso tempo, i ladri, i truffatori e simili, sono qui severamente proibiti di fabbricare imitazioni spurie di questo nuovo Dollaro dell'aquila, con l'obiettivo del proprio profitto. E se osano sfidare questo divieto, e fabbricare moneta falsa, saranno, una volta scoperti, sicuramente arrestati e puniti. Che tutti obbediscano con tremore! Che non ci sia disobbedienza! " Ma nonostante le rassicurazioni, i cinesi non si fidavano troppo, ed erano soliti ricorrere alla pratica del chopping, ovvero marcavano le monete di cui avevano constatato di persona la bontà con dei segni detti Chopmarks I chopmarks sono caratteri in lingua cinese che venivano impressi sulle monete d'argento dai mercanti o dagli scambisti, a testimoniare che avevano superato positivamente l'esame di autenticità. Una garanzia personale che quella moneta era di buon argento! Questa pratica, serviva a facilitare l'accettazione delle monete per la circolazione, ed era al tempo stesso una forma gratuita di pubblicità per questo o quel commerciante. I chopmarks potevano essere così numerosi da rendere quasi irriconoscibile il disegno della moneta, per questo il decreto del 1887 ammetteva al cambio solamente Il fatto che i dollari contromarcati non fossero redimibili ha fatto sì che migliaia di essi siano arrivati fino ai giorni nostri (altrimenti sarebbero stati rifusi), e queste monete personalizzate sono ora affascinanti reliquie di un'epoca che fu petronius1 punto
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Sebbene ormai privo di valore legale e non più coniato dal 1878, il Trade dollar non voleva proprio saperne di andare in pensione, e continuò a essere scambiato in qualche modo ancora per un decennio. Dal 1883, le aziende rifiutavano di accettarlo in pagamento, o lo facevano solo con un forte sconto. Milioni di pezzi già coniati rimanevano in circolazione, poiché non c'era modo di convertirli in qualcos'altro, se non per il loro valore intrinseco. Costantemente in calo per tutti gli anni 1870/80. Chi possedeva i dollari, era riluttante ad accettare una perdita del genere, e il governo non era disposto a venir loro incontro riprendendoli indietro al facciale. Vennero presentate diverse proposte di legge per la redenzione dei Trade dollars, ma tutte furono vittime di interessi politici contrastanti. Mentre il dibattito infuriava al Congresso, gli speculatori incominciarono a comprare tutti i dollari che potevano al loro valore intrinseco. Così, quando infine fu approvata una legge per la loro redenzione, nel febbraio 1887, la maggior parte delle monete non era più in circolazione. E gli speculatori realizzarono un grande profitto quando il governo accettò di riprendere indietro, al pieno valore facciale, tutti i dollari che non fossero "deturpati, mutilati o contromarcati". Questa "amnistia" per i Trade dollars aveva una durata di soli sei mesi, durante i quali era possibile presentarli al cambio ricevendo monete frazionali in argento, o dollari di nuovo conio (i Morgan). Il metallo recuperato dalla fusione dei Trade fu poi usato per coniare altre monete in argento petronius1 punto
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Infatti, il declino del prezzo dell'argento, portò all'uso del Trade dollar per la circolazione interna. La Zecca accettava ancora una certa quantità di argento dai privati, quello necessario per coniare questi dollari. E i depositanti con essi venivano pagati. Ma i dollari dati in pagamento per l'argento, venivano calcolati non in base al loro valore nominale, ma al bullion value, cioè al valore intrinseco, che era più basso. Questo faceva sì che i depositanti ricavassero un immediato profitto dall'operazione spendendo le monete al facciale, e finché queste mantenevano il loro corso legale i commercianti, obbligati ad accettarle, non potevano far altro che continuare ad accumularle, poiché le banche non ne ammettevano il cambio in banconote per importi superiori ai 5 dollari. Inutile dire che, in un'epoca in cui il valore delle monete metalliche era dato da quello del metallo che contenevano, il dover accettare per 1 dollaro monete che, in argento, valevano meno, non li rendeva certo felici. Alla fine, il governo fu costretto ad adottare una soluzione mai utilizzata prima (e nemmeno dopo): togliere ai Trade Dollars il corso legale. Lo fece con una legge del 22 luglio 1876, che revocava il corso legale, limitando l'uso di queste monete solo al commercio estero. Ma questo non risolse affatto il problema... Il corso legale del Trade dollar verrà ripristinato nel 1965, a quel punto non solo la questione si era invertita (il valore intrinseco superava il nominale), ma essi avevano raggiunto sul mercato collezionistico un interesse e un valore tali che nessuno sarebbe stato così pazzo da spenderli al facciale petronius1 punto
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E concludiamo questa carrellata con una moneta campione che non faceva parte del set di sei venduto a 30 dollari, ma che merita, io credo, di essere vista Conosciuta anche come Seashore, raffigura Lady Liberty seduta sulla riva del mare, con un battello a vapore a ruota in lontananza. Il rovescio riporta le iscrizioni di rito (da notare il Commercial Dollar), impreziosite da una corona d'alloro e una cornucopia. L'esemplare in foto, stimato da NGC in conservazione PR65, ha realizzato nell'asta da cui proviene l'immagine, 36.000 dollari. Ma era il 2017, forse oggi neanche quelli bastano più petronius1 punto
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Altri due patterns facenti parte del set di sei si discostano in maniera ancora più netta dal disegno definitivo. In entrambi, al dritto, non abbiamo più una Lady Liberty seduta a figura intera, ma soltanto la testa, con due diverse acconciature Nel secondo, poi, anche il rovescio cambia completamente, niente più aquila ma soltanto le iscrizioni inserite in una corona d'alloro petronius1 punto
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Un dollaro per l'Oriente Il Coinage Act del 1873 non aveva solo risvolti negativi come la demonetizzazione, di fatto, dell'argento, prevedeva diverse altre cose, la più interessante, per noi numismatici, l'emissione di una nuova moneta da un dollaro, che avrebbe dovuto facilitare i commerci con l'Estremo Oriente, competendo con le pezzature in argento di uguale modulo di altri paesi. Fu chiamata Trade Dollar. Nelle intenzioni dei legislatori tale dollaro avrebbe dovuto essere utilizzato solo sui mercati asiatici, ma le cose non andarono esattamente così. Di questo però diremo più avanti, ora, come promesso, parliamo della moneta Il Trade Dollar è stato coniato dal 1873 al 1885 nelle Zecche di Philadelphia, San Francisco e Carson City. Ha un diametro di 38,1 mm., come i dollari precedentemente emessi, ma un peso leggermente superiore, 27,22 gr. contro 26,73: questo per facilitarne l'accettazione sui mercati esteri. E' in argento .900. L'autore del disegno è l'allora incisore-capo della Zecca William Barber, padre del più famoso Charles cui si devono buona parte delle monete statunitensi degli ultimi decenni dell'Ottocento. La moneta presenta al dritto una Lady Liberty seduta, ispirata alle raffigurazioni di Roma e dell'Italia dei sesterzi imperiali, sorta di glorificazione di quel simbolismo neo-Romano (della Roma antica) presente su diverse monete americane dell'Ottocento. Interpretato però nei termini concreti del consumismo post-guerra civile. Così viene descritta in un articolo dell'American Journal of Numismatic pubblicato al suo apparire: "Una figura femminile seduta su balle di mercanzia, che tiene nella mano sinistra un cartiglio con la scritta LIBERTY. Alle sue spalle un covone di grano che esprime, con le balle di merce, il carattere commerciale della moneta. La sua mano destra, tesa in avanti, stringe un ramo d'ulivo." Pace e Commercio vengono spediti dagli Stati Uniti oltreoceano, per questo la figura poggia su un plinto erboso, con l'iscrizione IN GOD WE TRUST, posto accanto alle onde. L'aquila al rovescio è un felice compromesso tra la classica aquila araldica e l'uccello in natura. E anche la pletora di titoli, motti e statistiche non sembra fuori posto. Insomma, nel complesso, una bella moneta petronius1 punto
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Il Bland-Allison Act Gli emendamenti del Senato, tuttavia, annacquarono non poco le intenzioni iniziali di Richard Bland, soprattutto ad opera di Wiliam B. Allison, dell'Iowa, tanto che alla fine la legge fu approvata col nome di Bland-Allison Act. E questo nonostante il veto del presidente Rutheford B. Hayes, che continuava a essere contrario. L'Atto stabiliva che il Tesoro avrebbe acquistato una quantità mensile di 2 milioni di dollari (e non 4 milioni, come avrebbe voluto inizialmente Bland) di verghe d'argento, da trasformare in monete da un dollaro secondo il rapporto legale. Tale misura non riuscì però a migliorare sensibilmente la circolazione monetaria, nè impedì il declino dei prezzi dell'argento e dei prodotti agricoli. Ma un effetto positivo, almeno per noi numismatici lo ebbe, eccome, poiché portò alla coniazione di quella che, dopo un'accoglienza iniziale a dir poco tiepida, sarebbe diventata col tempo la moneta americana più richiesta e apprezzata dai collezionisti di tutto il mondo. Il dollaro Morgan, naturalmente Non mi dilungherò certo su di esso, poiché la sua storia è stata ampiamente raccontata nella discussione dedicata, alla quale rimando tutti quelli che non l'avessero ancora letta o volessero rinfrescarne la memoria Storia di Morgan Ma almeno uno vale la pena mostrarlo, soprattutto in favore di coloro che forse già temono che in questa discussione si parlerà solo di economia, politica, e... favole. State tranquilli, parleremo anche di monete... dal prossimo post petronius1 punto
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Frank Lyman Baum pubblicò l'opera alla quale deve fama imperitura nel 1900: in basso la copertina della prima edizione. Il libro, primo di una serie di 14 (qualcuno li ha mai letti gli altri? ) divenne ben presto un classico della letteratura per l'infanzia, ottenendo un grande successo anche oltre i confini della letteratura, come dimostra il famoso film del 1939 di cui viene mostrata sopra una scena... anch'esso il primo di molti. Ma, come altri capolavori per l'infanzia, anche Il Mago di Oz (questo il titolo generalmente usato in Italia) presenta diverse chiavi di lettura... una di queste ci riguarda da vicino Nell'ultimo decennio dell'Ottocento, si scatenò negli Stati Uniti un acceso dibattito tra i sostenitori di un sistema monetario basato sull'oro (il gold standard) e coloro che, invece, pensavano che l'economia del paese avrebbe tratto maggiore giovamento dall'utilizzo dell'argento come base monetaria. Costoro furono chiamati Silverites, e alla loro fazione apparteneva Baum, che scrisse il Mago di Oz con l'intento di illustrare i pericoli del gold standard. E pericoloso è il sentiero dorato (allegoria del gold standard) che la protagonista è invitata a percorrere, perché porta alla città del terribile Mago. Che si chiama, non a caso, OZ, abbreviazione di ounce, oncia, l'unità di misura delle monete (e di qualunque altra cosa in realtà, ma a noi interessa questa ). Torneremo più avanti sulle (presunte) corrispondenze tra i personaggi del libro e la battaglia dell'oro contro l'argento, battaglia che in verità nel 1900, quando il libro fu pubblicato, si era virtualmente conclusa con la netta vittoria del metallo biondo. Ma che, come detto, nel decennio precedente aveva infiammato il dibattito politico/sociale in tutti gli strati della popolazione americana, toccando l'apice nella campagna elettorale per le presidenziali del 1896. Vinte nettamente da William McKinley, convinto sostenitore del gold standard. Ma le origini di questa battaglia risalivano in realtà a quasi trent'anni prima, a quando il presidente Ulysses Grant firmò il Coinage Act of 1873 (conosciuto anche come Mint Act of 1873 o Fourth Coinage Act). L'obiettivo principale dell'Atto era quello di rivedere diverse leggi relative alla struttura e alle procedure della Zecca, ma esso raccomandava anche di spostare gli Stati Uniti dal bimetallismo verso il gold standard. Una cosa che inizialmente passò quasi inosservata, ma che qualche anno dopo, quando fu pienamente compresa, portò a definire il Coinage Act of 1873 con il nome con cui è passato alla storia, ed è ancora oggi abitualmente nominato... the Crime of 1873, il crimine del 1873 petronius1 punto
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