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Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/31/24 in tutte le aree

  1. Buona Sera al Forum, questa sera posto questa prima busta postale della Repubblica di San Marino del 1894, tiratura 2000 esemplari, conosciute ad oggi una ventina usate, di grande dimensione 160 x 215 , dall'alto facciale di 5 Lire, numerata e firma autografa di Serafini, nel caso specifico venne spedita da San Marino il 4 dic. 1894 in Raccomandata per gli Stati Uniti d'America, ed integrata con 2 francobolli da cent. 25 e 50 , della serie Inaugurazione del Palazzo del Governo 1894. Ritengo personalmente sia una delle belle cose che si realizzavano fine 800 e primi 900, nella filatelia Italiana e San Marino
    3 punti
  2. Molto atteso, anche per l’attualità della tematica, sarà l’intervento di Fabio Luraschi del Circolo Numismatico Ticinese con una relazione col titolo “ Il rischio della manipolazione nelle monete contemporanee”, Milano Numismatica sarà anche questo !
    3 punti
  3. La moneta è stata coniata sul tondello delle 50 lire, purtroppo non pare ben conservata. Ad ogni modo converrebbe periziarla
    3 punti
  4. Deduco dalla tua convinzione che hai già la verità in tasca, quindi la mia domanda è: perché chiedere se già sì è convinti della propria idea?... Mi dispiace deluderti ma se cerchi pareri consoni alla tua convinzione credo rimarrai fortemente deluso, ognuno trae le proprie idee guardando le immagini che hai postato che, soprattutto del taglio,sono poco utili per comprendere se la moneta presenta una corretta zigrinatura o meno,il mercato degli errori di conio e saturo di manomissioni postume che nulla hanno a che fare con il processo produttivo della zecca di stato quindi è assolutamente normale essere scettici quando ci si presentano questi errori,devi essere tu a darci tutte le informazioni possibili per avere un quadro il più chiaro possibile... Detto ciò non ti rimane altro che rivolgerti ad un esperto proprio sugli errori di conio...
    3 punti
  5. Buonasera a tutti, prima di tutto vi ringrazio per la solidarietà ricevuta, vi ringrazio veramente tanto. Oggi mi sono messo in contatto con due numismatici della zona per metterli a conoscenza della cosa, nei prossimi giorni gli invierò l'elenco delle monete ed ovviamente lo posterò anche qui.. Alcune monete sono abbastanza particolari per cui spero che prima o poi possano riapparire da qualche parte, tipo il tallero " salvator mundi" Vi ringrazio veramente tanto per la vicinanza che mi state dimostrando, è una cosa che nn mi aspettavo e che mi da un grosso aiuto morale.
    3 punti
  6. Buongiorno vorrei farvi vedere questa moneta da 2 Lire 1863, che nel tempo ha sviuppato una curiosa patina blu. Sempre stata nel medesimo vassoio. La prima foto risale al gennaio 2007; la seconda è di oggi, 31 ottobre 2024.
    2 punti
  7. Salve @nikita_ Approfitto che tutti stanno cenando ( o digerendo) CDP50: 50 centesimi di peseta? EIIIXA: Alfonso XIII de España XIXe: 19 (e ??) 76-L = 26 , anno 1926
    2 punti
  8. Grazie, ci mostri sempre del bel materiale.. non comune ed economicamente non alla portata di tutti.
    2 punti
  9. Qualcuno avrà il coraggio di dire: "vabbhè....qualche moneta... ma erano d oro? Antiche? Si ok ma cosa vuoi che ci sia stato li, 2000, 5000 euro di monetine? Oh ti avessero rubato 300000 euro di monete uno ovviamente ci rimane male ma se avevi 300000 euro di monete allora hai i soldi e le ricompro dopotutto son cose che capitano." Ed invece io dico: "eh no testa di c...o!! Proprio no!! I faciloni e gli stolti legano subito tutto ai soldi, monetizzano anche le scorregge che fanno!! Il valore vero di ciò che amiamo e custodiamo non è sempre e solo espresso in denaro, anzi!! Ma delle giornate passate a cercare la mancolista, a studiare sui libri, a seguire aste, convegni, a guardarle come si guardano solo gli innamorati, a coccolarle come cuccioli, catalogarle e chi più ne ha ne metta... tutto questo tempo non ha prezzo, non lo puoi identificare con "$" e basta!! Non lo potete comprendere in pieno e mi dispiace per voi, davvero." Se ti rubano o perdi la foto dei tuoi genitori che non ci sono più di per sé la foto vale 0 ma i sentimenti ed i ricordi? Stuyvesant spero veramente che tu possa ritrovarle e poter di nuovo fare ciò che più ti piace o ti trasmette sensazioni positive. Un abbraccio. Mi fermo altrimenti sarei uguale al mio nickname.
    2 punti
  10. 9 novembre ore 9 si parte con gli autori del Gazzettino di Quelli del Cordusio 11…
    2 punti
  11. Anche il Bernocchi, alla nr. 62 del capitolo secondo, la attribuisce alla compagnia di Forese Salviati. Ulteriore riferimento da E. Cecchi Aste - Di mio nome e segno. “Marche” di mercanti nel carteggio Datini (sec. XIV-XV). Link direttamente dall’archivio, vedi seconda immagine: http://datini.archiviodistato.prato.it/la-ricerca/imageView/ASPO00155177/salviati-forese-messer-e-comp-boni-ambrogio-meo-e-comp?index=31&pageName=archivio&startPage=20&query=Salviati&jsonVal={"jsonVal"%3A{"query"%3A"Salviati"%2C"startDate"%3A""%2C"endDate"%3A""%2C"fieldDate"%3A"dataNormal"}}&orderBy=&orderType=asc
    2 punti
  12. Mi unisco alla solidarietà che tutti ti hanno mostrato e al dispiacere che, da collezionista, posso solo immaginare e che spero di non dover mai provare! Forse, col tempo, riuscirai a recuperare un po' di fiducia e passione e a ricominciare a collezionare; per ora comunque considera che tutti gli anni di ricerca e studi, così come il denaro investito, non sono andati perduti ma rimangono un immenso bagaglio di esperienza, conoscenza e ricordi. Quelli non si rivendono ma credo che siano la parte più preziosa del collezionismo. Un abbraccio
    2 punti
  13. Per chi volesse leggere qualcosa sui Salviati, consiglio: https://centroarchivistico.sns.it/fileadmin/Risorse/Approfondimenti/Salviati_archivio_inte.pdf UNA FAMIGLIA E IL SUO ARCHIVIO: SALVIATI
    2 punti
  14. Salve. Gli Atamani erano un’antica popolazione dell’Epiro (la patria di Olimpiade, moglie di Filippo II di Macedonia e madre di Alessandro Magno) che abitava la zona nella vallata dell’Inaco chiamata Atamania, confinante a E. con la Tessaliotide e a S. con la Dolopia e l'Anfilochia. Gli Atamani, essendo poco avanzati in civiltà, erano ritenuti barbari, ma sulla loro grecità non c'è il minimo dubbio, come si rileva non solo dal nome di Atamani, molto simile a Eniani, Euritani, Acarnani, ma anche da quello di alcune città a noi note, come Argitea, Ateneo. Gli Atamani comparvero la prima volta nella storia allo scoppio della guerra di Corinto nel 395-394 a. C. Durante l'apogeo della potenza della Macedonia, l’Atamania vi fu incorporata, ma siccome troviamo gli Atamani nell'esercito di Pirro, dobbiamo ritenere che la loro regione fu ceduta all'Epiro al tempo del re Pirro. Alla fine del sec. III a. C. l'Atamania appare come regno autonomo sotto lo scettro di Aminandro, ma poco dopo gli Atamani cessarono d'essere un popolo autonomo, quando l'Atamania fu annessa alla Tessaglia. https://www.treccani.it/enciclopedia/atamani_(Enciclopedia-Italiana)/ (segue)
    1 punto
  15. Ciao, buongiorno a tutti. Un nuovo addendum al mio lavoro è già stato pubblicato sulla rivista di ricerca numismatica Acta numismàtica. Se qualcuno è interessato a ricevere una copia PDF da allegare all'opera originale, può contattarmi in privato e te lo invierò via email. Un caro saluto.
    1 punto
  16. Ciao, è lei! complimenti! [ CDP50: 50 centesimi di peseta? >> giusto ] [ EIIIXA: Alfonso XIII de España >> giusto] [ XIXe: 19 (e ??) 76-L = 26 , anno 1926 >> giusto] La e serviva come congiunzione (19e76), ma più che altro per far somigliare la combinazione alfanumerica ad una password con l'aggiunta di una lettera minuscola. La mia monetina da dove ho estrapolato il quiz:
    1 punto
  17. Grazie: adesso è finita!!! Ho ripassato il '26 veramente un paio di volte, ma davvero non mi è saltata all'occhio! C'è un modo di dire tedesco "den Wald vor lauter Bäumen nicht sehen" cioè "Non riuscire a vedere il bosco a causa degli alberi davanti" 😁
    1 punto
  18. Buonasera, a prima vista sembra un antoniniano di Gallieno con al rovescio un cervo. Dammi un attimo che cerco meglio
    1 punto
  19. Ti esprimo tutta la mia solidarietà, spero e ti auguro che tu riesca a recuperare tutto quello che ti hanno rubato @stuyvesant.
    1 punto
  20. È un tallero come detto coniato a Vienna ed è anche abbastanza recente, ma rimane comunque una moneta affascinante, hai fatto bene a prenderlo 🙂.
    1 punto
  21. Scusami ma il loro bersaglio era la collezione o hanno rubato di tutto "a tappeto" ?
    1 punto
  22. Complimenti sia a @4mori che a @santone per i loro articoli pubblicati in questo numero veramente vario e che annovera anche una bella pagina sulla imminente Milano Numismatica.
    1 punto
  23. Pare per l' appunto Vienna. Si scorge uno dei due puntini previsti a centro scudo sfalsati tra loro. Non ha il bordo romano. Saluti
    1 punto
  24. Si, ricevuta qualche giorno fa. Magari è solo un pò in ritardo.
    1 punto
  25. Ho inviato una mail ad Alessio, appena risponde ordino il libro.
    1 punto
  26. Se il diametro è inferiore di 0,8 mm rispetto ai 27,8 mm del decreto di emissione allora vuol dire che il suo diametro è di 27 mm, quindi non può essere un tondello delle 50 lire visto che il loro diametro è di 24,8,ben 2,2 mm in meno...
    1 punto
  27. Ciao francesco Per me, a maggior ragione che dici che il peso è 6.25 gr, si tratta di una 100 lire coniata su tondello da 50 lire. Quindi Attardi la definiva non commerciabile. Del Pup la giudica R3. Sempre se fosse accertato quel che penso ovviamente.
    1 punto
  28. Ci sta, effetti di precedenti lavaggi...comunque, cambia di molto anche il tipo di luce presente durante lo scatto. Ogni forma di luce influisce e cambia il risultato in foto. Bella patina
    1 punto
  29. ti sono vicino in questo triste evento, sai che puoi contare su di mè
    1 punto
  30. 1 punto
  31. Stragrazie, competente, tempestivo e … comprensivo verso chi si affaccia da poco a questo splendido mondo delle monete bizantine.
    1 punto
  32. No perché ci sarebbero doppie tracce su l'intera figura e non solo nei punti dove vanno a congiungersi il tondino in bronzital e l' anello in acciaio... Non sono esperto in monete euro ma questa notizia mi è nuova... Si,ma è evidente che non basta per impedirne il disassemblaggio e il riassemblaggio... Probabilmente hanno usato due tecniche diverse,una per disassemblare la moneta e un'altra per imprimere i rilievi di una moneta austriaca... Assolutamente si,ci sono diverse discussioni in merito,ma bisogna cercarle...
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  33. Intanto benvenuta! Ti consiglio di fare il post nella sezione identificazioni mettendo foto dritto e rovescio e indicando peso e diametro 😃
    1 punto
  34. Salve,è un gettone di Norimberga tipo questo nel link https://www.cgb.fr/rouyer-x-jetons-de-nuremberg-jeton-de-compte-au-lion-de-saint-marc-ttb-sup,fjt_090213,a.html
    1 punto
  35. Ciao,lo sfasamento dell' impronta tra il tondino centrale in bronzital e l' anello esterno in acciaio è praticamente impossibile visto che i due elementi vengono prima assemblati e poi coniati, quindi la moneta in questione è stata smontata probabilmente con una pressa e la prova è l'impronta di un pistone su una delle facce del tondino in bronzital, inoltre è ancora più improbabile che una moneta portoghese possa avere l'impronta di una moneta austriaca... In poche parole la tua moneta è stata smontata e il tondino centrale ribattuto con una moneta austriaca e poi rimontata, tutto questo allo scopo di creare una rarità per gabbare i collezionisti inesperti...
    1 punto
  36. Ulteriori info si trovano nel Catalogo “Museo dell’Opera del Duomo di Orvieto. Tessere mercantili medievali” di Marco Tagliaferri, a cura di Lucia Travaini. Al tipo 109 della sezione delle tessere che presentano ad entrambi i lati un medesimo monogramma, si cita il seguente esemplare: D/ Monogramma con doppia S incrociata entro cerchio zigrinato; intorno 16 bisanti. R/ Monogramma con doppia S incrociata entro cerchio zigrinato; intorno 11(??) bisanti. In questo esemplare si vedono anche i bisanti all’interno della “rappresentazione geometrica”.
    1 punto
  37. Alcuni dei materiali rinvenuti: mandibola umana Ostriche forate Cuspide silicea Coltello di rame nel luogo di rinvenimento e dettaglio. Si tratta di un oggetto molto raro da rinvenire perché considerato materiale di pregio e vista la rarità del rame anche in caso di frattura non veniva gettato ma riutilizzato/rifuso. Potrebbe anche far parte di un contesto funerario. Setacciatura dei sedimenti. In alto, grande lama in selce. Sotto, conchiglie forate. A destra, dall’alto, cote (per levigatura coltello di rame?), sotto la lama in metallo e in basso a sinistra frammenti di volta cranica. Sono state rinvenute poi varie ceramiche neolitiche, frammenti in pietra levigata e strumenti microlitici dei cacciatori raccoglitori mesolitici. Saluti Illyricum
    1 punto
  38. La cultura di Cetina fu una cultura archeologica della costa della Dalamazia centrale, e in particolare del suo entroterra, durante la prima età del bronzo (2200 a.C. circa). Prende il nome dal fiume Cetina, dove sono stati rinventi numerosi siti. Le genti di questa cultura erano presenti nelle grotte o in insediamenti all'aperto. (da Wiki) Si tratta di una cultura che potremmo definire “egeo-ionio-adriatica” in quanto influenzò tutta l’area adriatica ed oltre. In considerazione degli interessanti risultati finora ottenuti si è deciso di dare visibilità pubblica alla ricerca in atto con una presentazione pubblica avvenuta presso la locale Soprintendenza ABAP Fvg. Gli scavi proseguiranno nei prossimi anni e ai dati di questi scavo si aggiungeranno quelli che verranno da saggi esplorativi in altre due cavità del Carso Triestino. Le indagini della Tina Jama, svolte in concessione di scavo per il Ministero della Cultura, sono state realizzate dall’Università Ca’ Foscari Venezia in collaborazione con l’Institute of Archaeology, Research Centre of the Slovenian Academy of Sciences and Arts, il Centro Internazionale di Fisica Teorica Abdus Salam e l’Università di Siena. La superficie dell’US 4 in fase di scavo. È stata scoperta inoltre una struttura in lastre e blocchi di pietra che chiudeva l’ingresso della grotta in un periodo probabilmente compreso circa tra il 2000 e il 1500 a.C., la cui funzione è ancora misteriosa ma forse connessa a scopi funerari, come potrebbero far pensare alcuni frammenti di crani umani in parte ad essa associati. Tuttavia la struttura potrebbe essere stata creata anche per riparare l’interno della grotta dai venti di bora. Prima della creazione di questa struttura, i materiali ceramici raccolti e la presenza di un focolare suggeriscono che la cavità venne frequentata da gruppi la cui cultura materiale suggerisce stretti contatti con l’area dalmata nella seconda metà del III millennio a.C. (cultura di Cetina). Il pugnale in rame proviene da questi livelli; esso presenta una lunghezza di poco meno di 10 cm e una forma a foglia con codolo. Simili reperti non trovano confronti puntuali in Italia mentre il manufatto della Tina Jama può essere confrontato con simili reperti provenienti da un famoso sito palafitticolo nei pressi di Ljubljana in Slovenia, le palafitte di Dežman/Deschmann. Materiali portati in superficie da animali, tra cui punte di freccia in selce, lunghe lame dello stesso materiale prodotte a pressione, un manufatto in ossidiana (vetro vulcanico importato dal sud Italia o dal centro Europa), asce in pietra levigata, altri manufatti litici e ceramici e ornamenti in conchiglia dimostrano che la grotta è stata frequentata per millenni e fanno ben sperare per le future campagne di scavo. Le ricerche sono state realizzate anche grazie alla collaborazione con i proprietari del terreno Marino Pernarcich e Paola Zivec, nonché le aziende agricole Marucelli Omar e Milič Zagrski. Sabato 26 ottobre si sono svolte visite guidate al sito e sedute di archeologia sperimentale. (https://www.unive.it/pag/14024/?tx_news_pi1%5Bnews%5D=15871&cHash=31231bc488d13c8a9563ba7052f0c956 ) https://www.rainews.it/tgr/fvg/articoli/2024/10/sgonico-nella-grotta-tina-jama-un-giacimento-di-testimonianze-delleta-del-rame-carso-triestino-universita-ca-foscari--064461a7-47a2-4e4d-8bcb-a3a6babb1edb.html
    1 punto
  39. Bravo, ottimo! Adesso aspettiamo una conferma dai nostri amici, io non ho il nono volume del RIC purtroppo. Ma adesso abbiamo un'idea di classificazione, date di emissione, una zecca (Tessalonica), prima officina (la A), un numero RIC e anche la classificazione come non comune (S).
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  40. Ciao, oggi condivido un denario dell'imperatore Caracalla (198-217 d.C.) recante sul rovescio la sua figura velata, con patera (coppa sacrificale utilizzata durante la cerimonia) ed altare sacrificale coniato a Roma probabilmente tra il 201 ed il 206. Caracalla, figlio di Settimio Severo e Giulia Domna apparteneva alla dinastia dei Severi, imperatore molto controverso. Fu sicuramente molto autoritario e senza scrupoli (uccise di persona suo fratello e coimperatore Geta) e nel campo civile e politico sono a lui ascrivibili numerosi lavori di urbanistica ( come le famose Terme di Caracalla), la riforma monetaria con l'introduzione di un nuovo nominale cioè l'antoniniano la cui testa radiata forse indicava il valore doppio di un denario ( c'è chi sostiene che in realtà valeva 1,5 denari percui la dicitura di doppio denario non sarebbe proprio corretta) ed anche l'emanazione della Costitutio Antoniniana che estendeva la possibilità di cittadinanza romana anche ai cosidetti barbari. Qualche nota merita anche la scena rappresentata sul rovescio del denario, chiaramente celebrativa. Quella della raffigurazione dei Voti sulle monete (quasi totalmente assente nel periodo repubblicano forse con qualche raro esemplare) prende il via con la salita al potere di Augusto nel 27 a.C. quando dopo aver assunto il governo delle province promise di riappacificare nell'arco di un decennio tutto l'impero che lui consolido' dopo la tremenda guerra civile. Rovescio che troviamo poi su tante monete coniate dall'alto impero fino alla fine dello stesso. Tra i voti pubblici più importanti troviamo i VOTA SUSCEPTA ( come sul mio denario) ed i VOTA SOLUTA. I primi proiettati al futuro ed erano diciamo augurali, forse più di speranza mentre I secondi riguardavano lo scioglimento degli stessi trascorso il periodo a cui erano riferiti. Potevano essere di 5,10,20 o più anni e gli imperatori che sopravvivevano li rinnovavano alla scadenza. Da esame diretto risulta coniato ( spero ai tempi di Caracalla 🙂),centrato, con buon metallo (il quantitativo di fino con la riforma era sceso a circa il 50%), con ritratto non proprio classico ed ha ovviamente circolato. Grazie ed alle prossime. ANTONIO 19,80 mm 3,52 g RIC 179 Denarii con voti di Augusto e Caracalla
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  41. La speranza è l'ultima a morire! 😁 ==================== Ed anche qui non siamo messi meglio: The small bronzes which I am going to discuss deserve to be called diabolical because they have frustrated more attempts to determine what they are than perhaps any objects of antiquity. ( I bronzetti di cui parlerò meritano l'appellativo di diabolici perché hanno vanificato più tentativi di stabilire cosa siano di qualsiasi altro oggetto dell'antichità.) The So-Called Bow-Puller of Antiquity / Walton Brooks McDaniel In calce il link per il PDF completo. ==================== Ciao a tutti, ciao @Euskadi, oggi mi sono imbattuto su quest'asta, non ho potuto fare a meno di pensare a questa discussione: https://www.ebay.it/itm/405309944377?_trkparms=amclksrc%3DITM%26aid%3D777008%26algo%3DPERSONAL.TOPIC%26ao%3D1%26asc%3D20240723115851%26meid%3D36cf3aad99794a8ebb5e871f85ca14ad%26pid%3D101952%26rk%3D1%26rkt%3D1%26mehot%3Dnone%26itm%3D405309944377%26pmt%3D0%26noa%3D1%26pg%3D4375194%26algv%3DWatchlistVariantWithMLR_BP&_trksid=p4375194.c101952.m162921&_trkparms=parentrq%3Adeda1fda1920aa71183e665effffcc38|pageci%3A3c090c61-96f3-11ef-b0e0-5e010cd4ba75|iid%3A1|vlpname%3Avlp_homepage Uno studio che viene citato per descrivere l'oggetto è del 1918, ho trovato il testo integrale che potete scaricare qui: https://www.jstor.org/stable/pdf/497356.pdf Ormai qui ne abbiamo dette tante e ognuno sembra essersi fatto un'idea, ma leggere un'altra opinione non fa mai male. Ultimamente poi ho già avuto a che fare con un "oggetto di un'altra dimensione", mai che stiano proliferando! Njk ====== Qui le foto per l'archivio, prima che spariscano:
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  42. Tutte le monete presenti in italia si ritiene siano patrimonio dello stato.( escluse quelle emesse di recente. Per l'esportazione delle altre è necessaria la licenza. Per evitare che le antiche siano ritenute provenienti da scavi,(anche quelle dell'asia minore per esempio) si preferisce evitare la burocrazia non offrendole a stranieri. Ciò penalizza i conferenti perchè una buona parte di collezionisti manca all'appello. Dura lex, sed lex. http://www.sabap-to.beniculturali.it/index.php/servizi/ufficio-esportazione
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  43. Mi dispiace tanto. Hai tutta la mia solidarietà. Al di là delle cose rubate, entrare a casa altrui e rubare è indegno,da indegni. Mi fermo qui perchè non posso poi garantire di mantener la calma con la tastiera. Ti posso invitare a postare se te la senti, delle foto delle tue monete. Qui, mi ricordo, l' amico @Rocco68 postó delle monete spedite che gli furono poi rubate. Potrebbe esser utile. Cerchiamo questa discussione. Intanto un grande abbraccio Riccardo Eccola, l' ho trovata. È utile a mio avviso, siamo una bella e grossa comunità. Purtroppo è utile rispolverarla.
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  44. 1 punto
  45. Avete presente quando pensi a una moneta che ti piacerebbe ma che sembra irraggiungibile (almeno per me) e invece entra di prepotenza in collezione? E' successo ieri con questo Francescone del 1807. Visto nel vassoio del venditore e proposta a un prezzo che subito mi aveva fatto desistere dall'acquisto. E invece a fianco avevo quella santa donna che ho sposato e candidamente mi dice: la vuoi? Te la regalo io Vi lascio immaginare lo stato d'animo. Allego le foto e sarei felice di sentire un vostro parere Devo ancora pesarla, preparare la scheda e il cartellino, ma mi ha colpito la patina e anche se capitasse, non la cambierei
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  46. C'è anche il non trascurabile aspetto che il CNI è un'opera di cent'anni fa, mentre il MIR è recentissimo, pertanto comprende numerosi aggiornamenti e correzioni del CNI. A mio parere a livello collezionistico il MIR è un'opera fondamentale e imprescindibile, mentre il corpus resta utile come consultazione a livello scientifico ma anche in tal campo è talora superato da opere tematiche successive (come il Muntoni per le papali).
    1 punto
  47. Volevo intervenire nella discussione, innanzi tutto per fare i complimenti per tutte le pubblicazioni fatte dalla Numismatica Varesi che sta creando un vero e proprio Corpus alternativo ed integrativo a quello del Re numismatico. Poi volevo domandare perchè non si pensa anche a delle ristampe di volumi che non sono o non saranno aggiornati se non fra parecchi anni? Infatti se magari è previsto un aggiornamento del MIR Milano, Emilia, Napoli, Firenze ecc. ecc. sarà necessario un intenso lavoro e quindi il loro aggiornamento porterà alla nuova edizione dopo parecchi anni e studi e magari quando si pubblicherà l'aggiornamento ne sarà già necessario un altro ancora e così via, visto che la numismatica è una scenza in continua evoluzione. Pensavo allora perchè nel frattempo non rieditare i volumi che comunque sono molto ricercati com quello su Milano, Firenze, Savoia, Emilia, Siciala e Piemonte Sardegna Liguria? Il mio dilemma nasce dal fatto che molto spesso se uno vede una moneta in un’asta la catalogazione è spesso riferita alle pubblicazioni MIR, ma se i vari cataloghi non si riesce ad acquistarli perchè introvabili, come può un collezionista fare riferimento ad essi? Invece con una riedizione dei volumi più ricercati tutti potrebbero consultare immediatamente sul catalogo ciò che un asta propone. Oltre al fatto questo non pregiudicherebbe il valore dei cataloghi che gia circolano perchè essi sono prime edizioni, mentre la ristampa ha sempre un minor valero commerciale. Quindi contemporaneamente si avrebbe una maggiore diffusione dei volumi che sarebbero più fruibili da tutti ed allo stesso tempo non si svilirebbe il prezzo che è stato raggiundo dalla prima edizione. Ovviamente queste considerazioni sono personali, poi è sempre l'editore che valuta costi e benefici di un eventuale ripubblicazione, però se un catalogo o un libro non risultano fruibili da chi poi alla fine li deve consultare, mi domando che scopo hanno queste pubblicazioni? Sono solo per gli addetti ai lavori o anche per il collezionista che dovrebbe essere il primo a poterli consultare? Giro queste domande a voi ed al Sig @Alberto Varesi, assieme ai miei più vivi complimenti per la sua professionalità ed il suo impegno nella numismatica.
    1 punto
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