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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 11/09/24 in tutte le aree
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Senza entrare nei dettagli - che sono difficili da estrapolare, visto le dimensioni dell'oggetto , direi che njk8 punti
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I have been lucky to add two new ex-Rauceby hoard coins to my collection. Galerius Follis As Augustus Obv:– IMP C MAXIMIANVS P F AVG, Laureate, cuirassed bust right Rev:– GENIO POPV-LI ROMANI, Genius standing left, modius on head, naked but for chlamys over left shoulder, left hand holding cornucopiae and right hand holding patera Minted in London (_). Group II - i. May A.D. 305 - Late A.D. 306 or into Early A.D. 307 Reference(s) – Cohen ?. RIC VI London 42. LMCC (page 126) 4.03.004 Rated S but many examples cited One of 11 examples from the Rauceby hoard 4.92 gms. 28.93 mm diameter. 180 degree die orientation. Maximianus Herculius as Senior Augustus Follis Obv:– D N MAXIMIANO FELICISSIMO SEN AVG, laureate and mantled bust to right, holding branch and mappa Rev:– PROVIDENTIA DEORVM QVIES AVGG, Providentia standing to right, extending hand to Quies standing to left, holding branch and sceptre Minted in London (-). A.D. 305-307 Reference:- RIC VI London 77b; C&T 4.01.004 Ex - Rauceby hoard. 6.25 gms, 27.34 mm. 180 degrees Lots of golden toned silvering remaining3 punti
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Tutti belli e bravi! Ho visto in parte il live su FB facendo colazione, quando ho visto il link di @principesax, poi ho recuperato con il resto dal video in archivio. Njk3 punti
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https://www.facebook.com/share/v/1AiHGEnpnt/ per la diretta https://www.facebook.com/share/v/1AiHGEnpnt/ per la diretta3 punti
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Treno delle 6:40 da Sondrio per Milano in perfetto orario di partenza. Non succedeva dall'ultimo passaggio della cometa di Halley. Merito di Milano Numismatica e del Cordusio? 😦 Chissà quali poteri forti ci sono dietro 😶😶🌫️🫥👽😈3 punti
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È il giorno! Si dia fiato alle buccine, rullino i tamburi, sorga l'alba d'un nuovo Gazzettino!3 punti
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Buonasera chiedo agli esperti se la seguente moneta per peso e dimensioni è coerente peso gr.8,31 dia. mm 28,022 punti
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Possiamo dire già da ora numeri da record per questa terza edizione di Milano Numismatica che supera le due precedenti edizioni con 105 presenze in sala e 80 al pranzo, domani cercheremo di raccontarla meglio con qualche immagine.2 punti
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DE GREGE EPICURI Infatti, anche perchè l'ovale "con l'asta" è una Fi = Φ dell'alfabeto greco.2 punti
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Salve,dovrebbe essere questo bronzo greco di Philus nel Peloponneso. https://www.acsearch.info/search.html?id=35202892 punti
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Salve, somiglia a questa moneta armena del re Artaxias I con grappolo d uva un po diverso. https://www.acsearch.info/search.html?id=97353122 punti
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Dal 1 marzo 1998 fu attivato in regione Emilia Romagna il nuovo corriere prioritario, nel dicembre 1997 a a a Bologna furono eseguiti dei test per verificare la funzionalità nei tempi di consegna previsti (24 ore successive) e l’organizzazione del servizio che sarebbe poi stato esteso a tutto il territorio nazionale. In allegato una delle buste test che utilizzava un francobollo a tariffa ordinaria di 800 lire (non c’erano ancora i francobolli dedicati) anziché i 1200 lire della prevista tariffa con applicato un adesivo con indicazione di Posta Prioritaria. Si noti anche la leggibilità del timbro in partenza con indicazione di orario 22.12.97 ore 17 e il timbro di arrivo nell’ufficio di recapito di Bologna il giorno successivo 23.12.97. In allegato anche il modello previsto che doveva essere compilato con l’esito della sperimentazione ed inviato senza affrancatura alla divisione servizi postali.2 punti
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Ciao, purtroppo è stato il tempo e soprattutto il luogo dove ha stazionato prima di essere ritrovata a ridurla cosi. Da quando riesco a vedere si tratta di un asse dell'imperatore Domiziano recante sul rovescio la personificazione della dea Moneta stante ( la figura con ben visibile la cornucopia e le prime due lettere della legenda MO chiare, vedi foto, lo confermano). Posto foto di esemplare stessa tipologia. ANTONIO2 punti
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Ciao, si tratta di un asse dell'imperatore Tiberio coniato a Roma recante sul rovescio il caduceo alato. Posto esemplare della stessa tipologia 🙂. ANTONIO2 punti
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Aggiornamento del 4 novembre 2024: è stato reso noto che a partire dal 2025 le monete finlandesi verranno coniate dalla zecca dei Paesi Bassi, che già produce le monete olandesi, belghe e parte delle lussemburghesi. Link all'articolo: https://numistoria.altervista.org/blog/?p=334852 punti
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Buona Sera, nel pieno rispetto del Suo punto di vista, per altro conosce sicuramente i documenti meglio di me, continuo a restare dubbioso riguardo alle sue interpretazioni. Cercherò di evidenziare le mie perplessità punto per punto. La risposta ai suoi dubbi è piuttosto semplice. La modifica di conii già usati per produrre monete diverse dalle precedenti è prassi invalsa. Naturalmente la cosa non era limitata ai soli fiorini o al solo oro, ma riguardava anche le altre monete e le altre leghe. Pertanto non c’è da meravigliarsi. Stiamo parlando di Fiorini, (monete a nome di Firenze) consideriamo almeno tre casi, quelli buoni, quelli imitativi e i falsi per frodare. Escludiamo questi ultimi, che per altro conosco poco, sia per gli originali che per le imitazioni non ho evidenza di coni modificati/alterati. Un conto è il riuso del metallo di cui è fatto il conio, altra cosa la modifica delle impronte. Ricordiamo che si parla della prima metà del 1300. Ripeto, sono pronto a ricredermi, devo vedere esempi credibili di questo processo, diversamente è solo una delle tante possibilità. Il mio limite principale è che per me i documenti più importanti sono le monete. Ci sono pochi esempi di fiorini con tracce di monete precedenti, perché all’oro, come da regolamento di tutte le zecche medievali, era riservata stringente attenzione sia nella fattura dei conii, sia nella lavorazione del metallo. In alcuni casi furono adibite stanze separate per i vari metalli. Si poteva sbagliare poco, insomma… Riguardo a questo, posso concordare, la cura posta nel coniare un Fiorino, era diversa da quella per le monete di infimo valore, a volte coniate in perdita, puntualizzo che faccio riferimento alla Zecca di Firenze, non posso intervenire su altro. Inoltre non stiamo parlando di falsari, ma di produttori di fiorini autorizzati dalla Repubblica cum licentia, giusta statuti del Capitano e del Popolo, in latino o in volgare. I fiorini mal riusciti rientrano tra quelli indesiderati da parte di Firenze, che può perseguirne i fautori. Qui sono interdetto, ripeto può essere un mio limite, non mi risultano autorizzazioni o incarichi da parte del Comune di Firenze ad altri se non alla sua propria zecca. Sono state emanate leggi per imporre ai mercanti e ai banchieri Fiorentini di coniare nella Zecca di Firenze. Riguardo alla definizione di “falsari”, chi coniava una imitazione era a tutti gli effetti un falsario, per fare un parallelo alla situazione attuale non è che se faccio dei falsi ben fatti non sono un falsario, il problema non è la qualità del prodotto (o nel caso dei Fiorini, oltre a questo, il controvalore in metallo) ma il fatto che qualcuno senza averne titolo si mettesse a coniare Fiorini. Unico caso a me noto, che non configura la falsificazione, quello di Opizzino Spinola e del Marchese del Monferrato, autorizzati dall’imperatore per fare un dispetto a Firenze, che coniava in proprio. Autorizzati dall’imperatore non da Firenze. Per questi motivi, ribadisco, che i fiorini ben fatti difficilmente saranno assegnati a una zecca diversa da quella di Firenze, come la letteratura di settore ha ampiamente dimostrato. Buona giornata Anche la chiusura mi trova in disaccordo, i Fiorini vanno assegnati in base allo stile, alle caratteristiche, ai punzoni impiegati per realizzare i coni e a tutte quelle particolarità che li caratterizzano. Ho esempi di Fiorini sicuramente di Firenze coniati in modo indegno con coni di qualità infima e al contempo imitazioni decisamente migliori degli originali coevi. In assoluto se confronto due oggetti simili destinati al medesimo impiego realizzati da costruttori diversi, se considero solo il loro utilizzo, posso ritenerli identici per il mio scopo, se entro in analisi sono fondamentalmente diversi (due attrezzi, due autovetture, due monete euro di zecche diverse). Poi, per carità, è possibile concordare qualsiasi semplificazione, per prassi, per convenienza o altro, non credo di potermi adeguare, anche se la mia posizione è irrilevante. I miei documenti di riferimento sono le monete, forse li sopravvaluto, rispetto alle registrazioni cartacee, lasciano poco spazio alle interpretazioni. Cordialità2 punti
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Che regalò a sua figlia Hallie, allora soltanto una bambina, raccomandandole di preservarli con grande cura fin quando non fosse stata grande, perché a quel punto il loro valore sarebbe stato altissimo (quindi era ben consapevole di cosa aveva fatto ). Uno di questi tre dimes ha una storia particolare, ed è oggi conosciuto come Ice cream dime Il nome è dovuto al fatto che la piccola Hallie, incurante delle raccomandazioni del padre, avrebbe subito speso uno dei dimes per comprarsi un gelato Questa moneta, o presunta tale, sarebbe stata ritrovata nel 1957 in una scatola di cianfrusaglie del Gimbel's Department Store di New York, e acquistata per 2 dollari e 40. Che nel 1989, in asta Bowers & Merena, diventarono 33.000 Questo fotomontaggio, che ritrae Hallie Daggett all'incirca nel 1900, è assai suggestivo, ma il dime non è quello del gelato, bensì lo stesso mostrato nel post precedente, uno degli altri due in suo possesso, per i quali la donna seguì il consiglio del padre, vendendoli poi nel 1954 a un importante commerciante numismatico, per una cifra sicuramente importante per l'epoca. Questo, invece, è l'Ice cream dime, stimato in conservazione G-4... meno di un MB. Hallie Daggett raggiunse poi una certa fama anche per un altro motivo, che non ha nulla a che fare con la numismatica. E' stata infatti la prima donna a ricoprire la mansione di vedetta antincendi per il Servizio Forestale Nazionale. Qui in una foto emblematica del 1913 Per chi volesse saperne di più https://www.adventure-journal.com/2023/05/hallie-daggett-first-woman-fire-lookout-for-usfs-blew-minds-i-hope-your-heart-is-strong-enough-to-stand-the-shock/ E se qualcuno fosse davvero interessato ad approfondire la sua storia... beh, le hanno perfino dedicato un libro https://www.amazon.it/Headstrong-Hallie-Story-Daggett-Female petronius2 punti
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Questo è un erinnofilo o chiudilettera esattamente del 71° Reggimento Fanteria Brigata Puglia concernente la cartolina regimentale. Il motto viene dall' ode scritta in occasione delle rivoluzioni di Modena e Bologna da Giovanni Berchet nel 1830. Dall’Alpi allo Stretto fratelli siam tutti! Su i limiti schiusi, su i troni distrutti Piantiamo i comuni tre nostri color! Il verde, la speme tant’anni pasciuta; Il rosso, la gioia d’averla compiuta: Il bianco, la fede fraterna d’amor. SEGUE.....2 punti
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Gli anni in cui furono emesse le monete d'argento di Barber, dal 1892 al 1916 (1915 per il mezzo dollaro), si possono considerare un periodo molto stabile per la monetazione, in termini di numero di pezzi coniati e della loro circolazione senza alcuna restrizione. Infatti, a parte le solite polemiche sui dollari d'argento (allora come oggi la maggior parte degli americani preferiva il biglietto di pari valore), non ci furono problemi di sorta con le monete, e tutti poterono godere di una disponibilità adeguata e affidabile. Tradotta in una produzione di oltre 500 milioni di dimes, 264 milioni di quarters, e quasi 136 milioni di half dollars. Va da sé che la gran parte di questa enorme massa monetaria debba considerarsi ancora oggi comune dal punto di vista del collezionismo, specie se circolata. Non mancano tuttavia le rarità, come i quarti di dollaro 1901S, o i mezzi dollari del 1904, sempre coniati a San Francisco. Ma è con un'altra moneta che la zecca della California raggiunge la vetta: l'unica, tra quelle disegnate da Barber, che possa rivaleggiare con il V-nickel del 1913. 1894S Dime Non si può dire che il 1894 sia stato un anno di grande produzione per il dime, appena 1.330.000 a Philadelphia e soli 720.000 a New Orleans. Nessuno a San Francisco. O almeno, queste erano le disposizioni del Dipartimento del Tesoro. Eppure, nella zecca californiana furono coniate 24 monete, presumibilmente nel mese di giugno. Perchè? Ah, saperlo Una prima spiegazione apparve già nel 1895, in un articolo del San Francisco Bulletin. L'articolo citava un rapporto di un dipendente della Zecca, nel quale si sosteneva che un numero molto piccolo di dimes era stato coniato per pareggiare un disavanzo nei libri contabili. La teoria fu portata all'attenzione dei numismatici nel 1928 all'interno di un articolo di Farran Zerbe apparso su The Numismatist. Se fosse vero, si tratterebbe di una situazione unica, in quanto non è mai successo nulla di simile in nessuna delle altre filiali della Zecca. Resterebbero però due cose da spiegare: perché, a fronte di uno sbilanciamento dichiarato di 40 centesimi, siano stati coniati 24 dimes, ovvero 2 dollari e 40, e perché questi dimes sono stati coniati in una finitura definita da sempre prooflike, se non addirittura proof. Insomma, si sarebbe prestata la massima cura possibile per produrre una manciata di monetine che dovevano servire solo a coprire un modestissimo sbilanciamento. Un'altra teoria, forse più vicina al vero tira in ballo John Daggett, l'allora Sovrintendente della Zecca di San Francisco. Daggett avrebbe fatto coniare i 24 dimes su esplicita richiesta di alcuni suoi amici, probabilmente banchieri, e ne avrebbe distribuiti tre ciascuno a sette di loro, tenendo per se gli altri tre. Questa teoria non tiene però conto del fatto che sicuramente due dei 24 esemplari sono stati inviati alla Assay Commission, che li ha rifusi per effettuare i suoi test. I conti non tornano, ma di più sulla loro origine non si sa, l'unico altro dato certo è che dei 24 esemplari di 1894S dime, solo 9 sono quelli oggi conosciuti (si discute sulla possibile esistenza di un decimo). Di questi, due portano i segni di una lunga circolazione, gli altri sette, al contrario, sono in altissima conservazione, certificati tra Proof-60 e Proof-66. Quest'ultimo è l'esemplare in foto, valore stimato circa 2 milioni di dollari petronius2 punti
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Ho il piacere di annunciare l’uscita del libro “Davide Calandra - I segreti della Quadriga”. È la prima pubblicazione che porta la firma del nostro @Andrea imperatore, a cui vanno i miei più sentiti complimenti e ringraziamenti per avermi concesso l’onore di riceverne una copia fresca di stampa direttamente dalle sue mani. Come da titolo, il libro si concentra sulla genesi di quella che da molti è ritenuta essere (a ragione, a mio parere!) la moneta più bella mai coniata sotto il Regno d’Italia: la tipologia “dell’Italia su quadriga”. Dopo un’introduzione sullo scultore e le altre figure di spicco che hanno avuto un ruolo chiave nella realizzazione di questa opera d’arte monetale, il libro illustra fotografie mai pubblicate prima (e davvero impressionanti, anche grazie al formato del libro) dei bozzetti in gesso realizzati direttamente dalle mani del Calandra. Vengono poi illustrate e descritte minuziosamente le matrici in bronzo (fotografie che per la prima volta evidenziano sia l’imponenza che la bellezza di queste realizzazioni) nonché tutte quelle molteplici prove che culmineranno con quel capolavoro che tutti conosciamo: il conio della serie Quadriga Briosa. Molto istruttiva è la parte intitolata “l’arte del bronzo”, che attraverso la spiegazione di nozioni nell’ambito della realizzazione di modelli per la fusione di monete e medaglie, ci permette di farci un’idea delle problematiche tecniche con cui dovettero confrontarsi i modellisti e gli incisori di quel tempo. La conclusione invece cerca di fare il punto della situazione sulla coniazione dello Scudo Quadriga e sull’effettivo ruolo di moneta; dati alla mano infatti, emergono informazioni discordanti che lasciano ancora molti interrogativi. Formato: 30x30cm, 90 pagine a colori1 punto
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E rieccoci a parlare del capitano della scuola di tiro di Parma. Come vedete questa cartolina è indirizzata al suo domicilio privato sempre a Parma. Le particolarità di questa cartolina sono 2. La prima è che non c'è alcun tipo di messaggio da parte del mittente. La seconda è che, nella parte facciale della cartolina, c'è un grosso francobollo che riporta il motto del 71° Reggimento Fanteria. Spero di avere ulteriori notizie, soprattutto sui bolli e le date. Grazie per l'attenzione. Particolare Particolare1 punto
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Si finisce con la S quindi è Teodosio... La 446 di wildwinds non è una 446 che sarebbe Costantinopoli... Ma è una inedita di Antiochia di cui c'è ne sono altre note1 punto
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Il mio pensiero. Non so se in queste monetuzze la ritrattistica aiuti. La zecca e' Cyzicus, cosa che rende possibile che si possa trattare di Valentiniano III. Si vede una croce nel medaglione della ghirlanda, però prima di P F AVG mi pare di vedere un abbozzo di lettera che non mi pare una O quanto piuttosto la parte alta di una S. Se non ricordo male Valentiniano III dovrebbe uscire in VALENTINIANO (non ...ANVS). Quindi io ipotizzerei Teodosio II. Ma .....keep calm e passa la palla a Pirlo, ovvero a @Poemenius Ciao. Stilicho1 punto
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Ringrazio ,ma,purtroppo la moneta è quello che è e non consente di notare queste varianti.1 punto
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Ho visto il tutto, meraviglioso. E non avevo dubbi @dabbene1 punto
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Grazie Flavio interessante, ..se ne hai di queste cose da mostrarci ci fa sempre piacere, .. inoltre e' bello avere un ex post-telegrafonico come si chiamavano una volta con noi.1 punto
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Perfetto, come foto le ultimissime due vanno bene,cosí si apprezza meglio (taglia magari la prossima volta la foto alla sola moneta). Comunque confermo quello sopra scritto. Saluti1 punto
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Vai su veronafil It,poi clicchi dove indicato dalla freccia rossa... Una volta entrato si apre un'altra pagina dove bisogna iscriversi...1 punto
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BRUNI GUIDO Toscana 23 febbraio 1871-post 1926 Figlio di Oreste, docente, per molti anni direttore delle scuole Normali di Parma. Fece gli studi a Parma e uscì sottotenente dalla Scuola di Fanteria il 3 agosto 1891. Prima dello scoppio della prima guerra mondiale, fu a Parma come capitano insegnante della Scuola d’applicazione. Partecipò valorosamente alla guerra di Libia negli anni 1914 e 1915 e alla guerra italo-austriaca dal 1916 al 1918, distinguendosi per coraggio e capacità. Dopo la conclusione del primo conflitto mondiale fu a Parma come Comandante in seconda della Scuola di Applicazione. Durante la guerra, il 26 luglio 1917, fu promosso al grado di colonnello. Nel febbraio 1925 passò da Parma a Vicenza, ove tenne il comando del 57° fanteria. Il Bruni si guadagnò in guerra due medaglie d’argento, due croci di guerra al valore militare, la croce al merito di guerra e le medaglie interalleate della vittoria e dell’Unità d’Italia. Fu inoltre insignito della Croce d’oro con corona per anzianità di servizio, nominato Cavaliere dei Santi Maurizio e Lazzaro e Commendatore della Corona d’Italia e fregiato delle medaglie commemorative delle guerre di Libia e d’Italia. Numerosi furono gli atti di valore da lui compiuti. Alla fine di luglio del 1916, ritornando in Italia dalla Tripolitania, era sul piroscafo Letimbro che fu silurato: vagò con una piccola imbarcazione per quattro giorni nel Mediterraneo e venne poi raccolto da una nave francese. Nella prima guerra mondiale, dal 1° agosto 1916 a tutto l’armistizio militò con la Brigata Regina prima e con la Brigata Pallanza poi. La prima delle due medaglie d’argento fu da lui ottenuta a San Grado di Merna, la seconda gli fu concessa sul campo a Dosso Faiti (battaglia dell’agosto 1917), una croce di guerra al valore militare si guadagnò in Libia e l’altra per la grande offensiva finale, il 4 novembre 1918. Nel 1926 fu promosso Generale comandante la 15a Brigata di Fanteria in Pola. FONTI E BIBL.: Il generale Bruni, in Gazzetta di Parma 28 dicembre 1926, 3. Tutto torna. SEGUE......1 punto
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Ma no, solo i poteri di super @dabbene, super @El Chupacabra e super Team CORDUSIO!1 punto
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Direi che è una identificazione validissima. Anche la nuca e la base dell'acconciatura sono coincidenti. Grazie!1 punto
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No, non erano soggetti a controllo numerico come altri modelli e quindi non erano considerati CV come ad esempio il modello per il vaglia. Chiaramente non uscivano dall'ufficio nuovi.1 punto
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Salve, dovrebbe essere un quarto di soldo di Carlo Emanuele I . Per i particolari aspettiamo il grande @savoiardo 🙂1 punto
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PS. devo dire che nuovi non usati non li ho mai visti, ma questo non esclude che alcuni esemplari non siano finiti sul mercato.1 punto
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Anche questa sorta di crepa potrebbe essere stata causata da uno stampo non propiamente pulito da scorie varie...1 punto
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Ciao, probabilmente è un falso ottenuto per fusione,sul taglio di nota la bava di giunzione delle due valve, inoltre il campo, soprattutto dell' anello esterno è coperto da bollicine tipiche delle fusioni... Comunque potresti postare l'altro lato e comunicare peso e diametro...1 punto
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@Euskadi Io mi accontenterei di questa: Lot 10275, China, State of Chu, "Yuan Yin" gold cube money, Warring States Period, c. 475-221 BC, 8.82 g. (18 mm). A partial gold cube inscribed "Ying Yuan", produced in what is today Hubei Province. Bright and with excellent lustre, with minor earthen deposits in the crevasses that give good contrast and lend to its originality; a very attractive cut fragmentary specimen with much of the inscription clearly visible. Graded "70" by Huaxia Coin Grading. Ex Stack's Bowers Galleries, August 2019, lot 52003.1 punto
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@Euskadi Magari te la cavi con una cifra inferiore alla precedente aggiudicazione di 110.000$ Copio la descrizione della moneta a futura memoria: David Feldman SA The Silk Road Collection 1 Dec 2024, Lot 10044 Kushanas, Kanishka I, c. 127-152, AV quarter dinar, 1.88 g. (14 mm). Obverse: crowned, diademed full-body portrait of king left holding spear with left hand, flame at shoulder, Bactrian legend ÞAONANOÞAO KA NhÞKI KOÞANO (King of kings, Kanishka Kushan) around. Reverse: Buddha standing facing, hand raised in gesture, tamgha to right, Bactrian BOΔΔO in left field. Extremely rare. VF, light evidence of prior mounting.EX CNG, Triton XX, 2017, lot 434 EX CNG, Triton XXVI, 2023, lot 507 (noting "Extremely rare, one of five known") (hammer 110.000 usd) Ex Chand Collection1 punto
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@arnoldPuoi cercarle tu direttamente in Wildwinds, settore monete greche e greche-imperiali, digitando Alexandria Troas. Ne esistono per Commodo, Septimio, Alessandro Severo e forse altri, sempre col cavallo brucante al rovescio; ci sono tutti i dati. Se hai difficolta', stasera ne posto qualcuna. La moneta di Commodo che ho postato pesa 8,0 g. e misura 22 mm. Ne mostro una di Alessandro Severo, che pesa 7,34 g. e misura 25 mm:1 punto
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penso che il valore derivi dal fatto che si trovi in un documento effettivamente viaggiato. non so se i fogli mai usati possano avere tale valore o lo stesso interesse. chiedo a @PostOffice di confermare o correggermi1 punto
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Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy emette il 3 novembre 2024 un francobollo commemorativo di Alberto Manzi, nel centenario della nascita. Caratteristiche del francobollo La vignetta riproduce un ritratto di Alberto Manzi inserito tra un traliccio ricetrasmittente e un televisore in stile anni Sessanta rappresentativi dell’importante ruolo di insegnante ed educatore che Alberto Manzi svolse con la trasmissione Rai “Non è mai troppo tardi”: primo esempio di didattica a distanza per adulti che contribuì notevolmente all’alfabetizzazione della popolazione italiana. Completano il francobollo le legende “IL MAESTRO”, “ALBERTO MANZI” e le date “1924 - 1997”, la scritta “ITALIA” e l’indicazione tariffaria “B”. Tiratura: duecentocinquantamila venti esemplari Bozzetto: a cura del Centro Alberto Manzi, Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna, ed ottimizzato dal Centro Filatelico dell’Officina Carte Valori e Produzioni Tradizionali dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A.. Indicazione tariffaria: B. Il francobollo è stampato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A., in rotocalcografia; colori: tre; carta: bianca, patinata neutra, autoadesiva, non fluorescente; grammatura: 90 g/mq; supporto: carta bianca, Kraft mono-siliconata da 80 g/mq; adesivo: tipo acrilico ad acqua, distribuito in quantità di 20 g/mq (secco); formato carta: 30 x 40 mm.; formato stampa: 26 x 36 mm.; formato tracciatura: 37 x 46 mm.; dentellatura: 11, effettuata con fustellatura. Caratteristiche del foglio: Quarantacinque esemplari. Sulla cimosa è riprodotto il logo MIMIT monocromatico. Nota: La fotografia che ritrae Alberto manzi è riprodotta per gentile concessione dell’autore Paolo Mazzoli. Consiglio la visione del filmato di cui allego il link, per comprendere appieno quanto il celebre maestro fosse molto di più di quello per cui è notoriamente conosciuto... https://www.raiplay.it/video/2024/10/Passato-e-Presente---Alberto-Manzi-il-Maestro-degli-Italiani---04112024-a5b45136-512d-4102-b97e-173b5755b18e.html1 punto
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Ho ricevuto da pochissimo la bozza di un articolo che verrà pubblicato nel fasc. 3/2024. Essendo la rivista quadrimestrale l'uscita del prossimo numero avverrà sicuramente entro l'anno in corso, presumibilmente a dicembre.1 punto
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Ecco un immagine dal vivo. Purtroppo sembra essere stata "lavata"; non so se sia un'abitudine americana... Nel complesso, considerata la tipologia, la moneta è gradevole. Qui una vista d'insieme del periodo Janapada e Maurya: Il prossimo obiettivo é una moneta del regno Magadha...1 punto
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quest'anno quindi è aperto ai visitatori già dal giovedì. sapete se anche quest'anno ci sono tutte le procedure per accreditarsi e biglietto d'ingresso? mi rispondo da solo.. ho visto che c'è un link subito nella homepage del sito. Comunque il link porta ad messaggio di errore, quindi al momento non è ancora possibile acquistare..1 punto
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