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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 11/14/24 in tutte le aree
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Concludo la vetrina di Milano Numismatica con le due immagini che sceglierei per ricordare le emozioni vissute quel giorno…sorrisi, giovani, passioni, futuro…in fondo Milano Numismatica e’ stata fatta anche per questo.4 punti
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Cartolina in tariffa per l'interno con coppia del 10 lire verde Calabria della serie "L' Italia a Lavoro" emissione del 10. 1950 o 4.1952 dipende dalla filigrana. Annullo di Milano doppio cerchio con svolazzo a sx del 1?.6?.1952. 'E compagnia tutta', ..simpatica, bel periodo filatelico, queste furono belle emissioni.3 punti
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Attualmente il Gazzettino #12 conta già 91 pagine...3 punti
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Buongiorno, posto cartolinaedita dalla Repubblica Sociale Italiana in ricordo dell' eroe Goffredo Mameli, che dire, racchiude tutto, splendida grafica storica e il ricordo di quello che fu... salutiF.P.3 punti
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Salve Direi che si tratta piuttosto di un quattrino milanese a nome di Filippo V (primo decennio del Settecento) https://en.numista.com/catalogue/pieces42535.html3 punti
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Salve,potrebbe essere questo denier coronato di Provenza di Francesco I di Francia https://it.numista.com/catalogue/pieces241843.html2 punti
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Come già espresso, significative immagini, i giovani guidati dai professionisti ed esperti del settore. Entrambi risorse per tramandare per bene questa che deve rimanere sempre una sana passione.2 punti
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Colgo lo spunto per raccontare una delle tante storie "dell' assurdo" filatelico. In periodo vittoriano in Inghilterra, i penny black usati arrivati per posta, venivano staccati dalle buste per decorare le camerette delle bambine/signorine, in quanto l' effigie della Regina Vittoria era molto di moda e il Francobollo una novità. Chissà quanto varrebbero oggi quelle pareti..??? E quanto se le buste fossero state conservate intatte..??? In filatelia si possono commettere molte cose senza senso.2 punti
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Si, sono francobolli coreani imperiali del 1903 detti Falcon, probabilmente e' incollata tutta l' emissione. Noto che la cartolina sul dietro ha scritte in coreano credo..? .. quindi presuppongo sia stata acquistata non in Italia assieme ai francobolli, oppure il tutto fu acquistato da un commerciante proprio in Italia, chissà .? Azzardo un' ipotesi.. credo che abbia voluto inviare i francobolli attaccandoli alla cartolina, forse la destinataria avrebbe potuto tramite bagnetto staccarli dalla cartolina e avere così la serie nuova senza gomma. Ai giorni nostri questa sarebbe una pratica assurda. Dobbiamo considerare pero' che in quegli anni i collezionisti non badavano molto all' integrità dei francobolli, a volte venivano messi in collezione dopo essere stati staccati senza tanti riguardi dai loro supporti. Oppure altra presupposizione, venivano conservati in collezione proprio così come li vediamo, non mi meraviglierei. Credo che la data 28.2.1914 sia corretta in quanto corrisponderebbe anche la tariffa di 10c. ..anche se in alto in centro e' scritto "Stampe", la cartolina è spedita con tariffa per l' interno. Che abbia voluto spedire diciamo dei cosiddetti 'campioni' ..? Ogni idea è buona in questo caso.. comunque è un CAPOLAVORO postale dell' assurdo per noi, e forse è ancora piu' bella per questo. ?!!2 punti
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Milano Numismatica 3 è’ terminata ma già si pensa a una quarta edizione … Ricordo anche che sono partiti intanto i lavori per il futuro Gazzettino 12 di Quelli del Cordusio, siamo già a 5 elaborati e chi volesse inviare un suo testo o chiedere semplicemente informazioni questa è’ la mail : [email protected] Sono ben accette anche cosiddette “ briciole numismatiche” di fatto dei mini articoli da mezza pagina o poco più su una singola moneta, medaglia, gettone, tessera o cartamoneta.2 punti
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Anche se non appartiene a questo periodo bellico, vi presento questa bella moneta da 5 hryven 2017, dedicata al 100° anniversario delle Forze Armate ucraine. Al dritto: soldati ucraini con uniformi dell'epoca (1917) Al rovescio : bandiere di unità militari ucraine2 punti
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La patina disomogenea copre alcune pecche e, a mio parere, la moneta non è assolutamente q.FDC. Con queste foto non miè possibile dare un'indicazione di conservazione. Allego un esemplare in buona conservazione per confronto:2 punti
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E' proprio lei! BMC 613; Coh. 595; RIC IV 401. La SPEI PERPETVAE SC di Caracalla. La Speranza... disattesa (più che perpetua...) come avevo scritto nel titolo. Data da RIC "scarce", da altre fonti "R" ma comunque non tanto frequente come passaggi, come già detto. Saluti Illyricum2 punti
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Salve. Personalmente ho trovato interessanti e utili queste informazioni “cartacee” che riporto qui. Oltre ai classici formati di carta della serie A, di cui il più noto è l’A4, esistono quelli di serie B che corrispondono a una media geometrica dei fogli della A: per esempio, il B1, con un’area di 0,71 metri quadrati, si trova fra l’A0 e l’A1; il B0 misura 1 metro di lunghezza e le altre taglie della serie B ne sono la metà, un quarto e così via. Anche se meno comuni nell’uso giornaliero e da ufficio, i formati di carta della serie B trovano impiego in una grande quantità di produzioni: ad esempio sono utilizzati per buste e passaporti, e poi i fogli B4 vengono usati per gli spartiti musicali, mentre il B5 è una scelta relativamente comune per i libri. apollonia1 punto
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Buongiorno, ho bisogno del vostro prezioso aiuto per identificare l'oggetto di foto. Presumo sia una prova di coniazione di 2 reali di Filippo V di Spagna del 1719; pesa 26 grammi e ha un diametro complessivo di 6 cm, il materiale dovrebbe essere argento ma non ne sono sicuro. Si legge a rovescio "Madrid" che dovrebbe essere la zecca , "Rs8", che penso stia per "Reali" anche se la moneta testata è da 2 Reali e poi 0,900 che credo sia il fino di argento. Riesco purtroppo a postare un solo lato per motivi tecnici, l'altro lato riporta l'altro lato della moneta ma le scritte di bordo punzonate non escono in rilievo, sono solo accennate. Mi interessa sapere se è effettivamente una prova e se oggetti di questo tipo sono rari oppure comuni...e infine se possibile sapere la quotazione. Grazie1 punto
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Gentilissimi amici del Forum, nonostante sia da un pò che non posto qualche bella monetina sabauda (ma ahimè ognuno deve fare i conti anche con le proprie finanze), oggi vorrei mostrarvi questo bel denaro viennese battuto a nome di Amedeo VI dalla zecca di Pont d'Ain (presenta infatti due crocette verticali alla fine della legenda del dritto). Vorrei conoscere il vostro preziosissimo parere su questa moneta. Ringrazio tutti coloro che interverranno. Buona serata! Auriate1 punto
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Che ci fanno 13 francobolli coreani su una cartolina indirizzata a Reggio Calabria? Questa è pane per i denti di PostOffice, sicuramente lui ne saprà molto più di noi. Auguri di una buona giornata a tutto il forum.1 punto
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Ribadisco quanto detto da @dabbene: inviate articoli all'indirizzo indicato, ma non siate timidi, se avete anche solo un appunto di poche righe riguardo una moneta particolare trasformatelo in una "briciola" corredata da una o più immagini in alta risoluzione. Up1 punto
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io Stalin lo immaginerei diversamente, come questo, più marziale https://phaidra.cab.unipd.it/view/o:352029 quello sopra mi sembra un bigio comunista standard. njk1 punto
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no quello non c'è... è un gARLANd, almeno per numista e poi non è braille, è MORSE! https://en.numista.com/catalogue/pieces990.html Adesso una facile-facile1 punto
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Grazie ci sarò senz'altro! Scusate ma è stato un contrattempo molto improvviso. Alla prossima ci sarò promesso!1 punto
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Ritiro il like messo nel post precedente Ti aspettiamo la prossima settimana.1 punto
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Milano 31 maggio 1952, il geniere Toscano Quinzio scrive alle sue amiche di liceo e malgrado la guerra sia finita già da 7 anni, suo malgrado, è costretto per legge al servizio militare. Buona serata ragazzi. Un cordiale saluto a tutti. Particolare1 punto
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Le cartoline, se non interi postali, fanno da collaterale alle mie collezioni di storia postale, se capitano e mi piaciono a volte le prendo, ma dalla pandemia in poi personalmente mi muovo meno ai convegni e alle aste a volte prendo della storia postale, queste anche se non sono di Boccasile, sono di un buon disegnatore e poi del 1944 sono piuttosto interessanti e poi è piacevole leggerle1 punto
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Quindi ricapitolando, questa cartolina è partita da Napoli il 28 febbraio del 1914, spedita a Reggio Calabria da qualcuno che doveva essere molto vicino alla signora Margherita, destinataria della missiva, tanto che lo scritto termina con "saluti a lei e tanti cari baci alle bambine ". In quell'epoca a Napoli non mancavano né filatelici né numismatici, potrebbe essere stato uno di loro a spedire per questa collezionista? Oppure il marito che, per lavoro, si trovava a Napoli? Non dimentichiamoci che all'epoca ci si dava del lei, anche fra marito e moglie. E perché scartare un amico che conosceva la passione per la filatelia di Margherita. Non lo sapremo mai.1 punto
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Complimenti ad Andrea @Andrea Costa per la sua ricerca ed al CCNM per l'organizzazione. E' molto difficile riuscire ad inquadrare emissioni così particolari, soprattutto quando manca la documentazione di zecca! Sono certo che la serata sarà molto interessante, non solo per la tematica trattata ma anche come esempio di metodo di ricerca.1 punto
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Come diceva un mio conoscente " alti livelli "1 punto
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Ammazza qua si corre a certi livelli1 punto
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Credo proprio di si, si vedono segni di circolazione, graffietti sui campi e poi su quelle del 64 e 66, qualche bottarella sui bordi. saluti1 punto
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confermo , anche per me la data è 28.2.1914 ore 22 e dovrebbe essere un bollo Messagiero Napoli....... turno A Mentre il piccolo bollo 8 è quello del portalettere di Reggio Calabria1 punto
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C'è scritto: Incominciando la serie .... peccato che non ha portato ad affrancarle, mi avrebbe evitato quest'altro fastidio .... Saluti a lei e tanti baci cari alle bambine.1 punto
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Buon pomeriggio. Concordo che una vecchia pulizia ha creato ora una nuova patina non omogenea. L'unica cosa che farei è di metterla in un bel vassoio nuovamente a patinare. La controllerei ogni tanto per vedere se si omogenizza.1 punto
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I miei bei bombini! (essì, che questi insetti si chiamano proprio "Bombi") Fun fact: secondo una leggenda metropolitana, le leggi dell'aerodinamica non permetterebbero al bombo di volare per il fatto che non avrebbe una sufficiente superficie alare ed una sufficiente frequenza di battito d'ali per sostenere il proprio peso. quando al piccì ho caricato la foto, ho notato che mancava qualcosa, per fortuna la soluzione - cioè la cavalletta - non era "caduta tanto in basso" *** THE END *** ============ https://it.wikipedia.org/wiki/Bombus1 punto
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D'Andrea segue molto spesso Hahn, che scriveva: MIB III, 100: “ROM (?) – Die bisher für ravennatisch gehaltenen Achtelsiliquen Nr. 152 unterscheiden sich von den sicheren Ravennaten nicht nur durch eine andere Monogrammform (vgl. Nr. 155), sondern auch durch den Portraitstil und die Kranzform. so 69 daß ich es vorziehe, sie versuchsweise in einer anderen Münzstätte unterzubringen, wobei sich Rom als möglicher Kandidat anbietet. Sie sind sehr selten; eine zugehörige Halbsiliqua (Nr. 151 mit 1,26g) ist überhaupt nur in einem Exemplar bekannt. An ihr ist insbesondere die Wertzahl X unter dem Monogramm von Interesse: offenbar war sie 10 Folles wert, bzw. 20 Halbfolles, da es in Rom zu dieser Zeit keine Follesprägung gab. Dies erlaubt Rückschlüsse auf das Wertverhältnis der Metalle in Italien: unter der Annahme, daß AV:AR weiterhin 1:18 stand würden 72 Halbsiliquen auf einen Solidus gehen und somit 1440 Halbfolles auf 1 Solidus. Da die römischen Halbfolles auf einem Fuß von 1/72 Pfund (4,55g Sollgewicht = Solidusgewicht) geprägt wurden, hätte ein Solidus im damaligen Rom 20 Pfund Kupfer entsprochen”.1 punto
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Anch'io non pulirei la moneta. Sinceramente la patina così disomogenea non piace, però è il tempo, forse, che l'ha creata e lascerei stare. Per la conservazione, a mio parere, guardando le foto, il qFDC non c'è. Come primo parametro, guardo i seni dell'Italia e in questo caso il seno sx è molto consumato o meglio appiattito, il bordo è molto arrotondato; io starei più sullo spl1 punto
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Bella moneta, la patina così disomogenea mi fa pensare ad una vecchia pulizia non fatta bene dappertutto. Io la lascerei stare così com'è.1 punto
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Una simpatica pescata in un mucchio che non mi era ancora capitato di trovare e che sta dando piccole soddisfazioni. Gli anni coinvolti in queste date allineate sono il 76/77/88/98, al momento, e più che una variante costituiscono un mulo di transizione a causa del cambio del conio che dal 1974 in poi passò da firma allineata, fino al 1973 a firma disallineata. per ulteriori approfondimenti https://www.erroridiconiazione.com/20-lire/1 punto
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DE GREGE EPICURI Antonio Venier, nato nel 1330, fu doge dal 1382 al 1400. Se il grosso che ci sarà illustrato ha davvero degli aspetti fisiognomici, avrà sicuramente destato sospetti...la Repubblica temeva fortemente che un doge potesse trasformarsi in regnante a vita, in tiranno, magari con pretese dinastiche. E del resto anche l'esperienza di Tron (la sua lira è del 1472) ebbe breve vita e non fu ripetuta. Ma aspettiamo la conferenza!1 punto
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Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy emette l’8 novembre 2024 cinque francobolli ordinari appartenenti alla serie tematica le Eccellenze del sapere, dedicati alla Giornata mondiale della Scienza: Giovanni Caselli; Alessandro Cruto; Camillo Golgi; Lorenzo Respighi, nel bicentenario della nascita; Nazareno Strampelli. Caratteristiche del francobollo Le vignette: Giovanni Caselli: riproduce un dipinto dell’autore Michele Gordigiani raffigurante Giovanni Caselli in età senile, custodito nel Palazzo del Rettorato di Siena. Alessandro Cruto: raffigura un ritratto di Alessandro Cruto affiancato, a sinistra, da un particolare di una pagina di un quaderno di appunti di Scruto raffigurante uno studio per la lampadina a filamento di carbone, invenzione che lo stesso Cruto porterà al successo con l’opificio di Alpignano. Il quaderno è custodito nell’Ecomuseo Sogno di Luce di Alpignano, di proprietà del Comune di Alpignano. Camillo Golgi: raffigura un ritratto del patologo Camillo Golgi assorto nelle attività di laboratorio. Lorenzo Respighi: riproduce un particolare del ritratto pittorico di Lorenzo Respighi, realizzato da ignoto in data 1880, in evidenza su una stampa d’epoca realizzata da Cacchiatelli e Cleter nel 1865, raffigurante l’interno dell’Osservatorio Astronomico del Campidoglio di Roma, opere entrambe custodite presso il Museo dell’Osservatorio Astronomico di Roma (OAR - INAF). Nazareno Strampelli: raffigura un ritratto dell’agronomo Nazareno Strampelli in visita in uno dei campi coltivati con i suoi grani alla ricerca del miglioramento delle colture attraverso l'impiego di nuove qualità di sementi da lui ottenute attraverso selezioni e incroci. Completano i francobolli le rispettive legende: “DON GIOVANNI CASELLI”, “FISICO” e “1815 - 1891”; “ALESSANDRO CRUTO”, “SCIENZIATO” e “1847 - 1908”; “CAMILLO GOLGI”, “PATOLOGO” e “1843 - 1926”; “LORENZO RESPIGHI” “ASTRONOMO” “1824 - 1889”; “NAZARENO STRAMPELLI” “AGRONOMO” “1866 - 1942”; la scritta “ITALIA” e l’indicazione tariffaria “B”. Tiratura: duecentocinquantamila venti francobolli per ogni esemplare. Bozzettisti: Giovanni Caselli - a cura del Centro Filatelico dell’Officina Carte Valori e Produzioni Tradizionali dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A.; Alessandro Cruto, Camillo Golgi e Nazareno Strampelli - Maria Carmela Perrini; Lorenzo Respighi - Claudia Giusto. Indicazione tariffaria: B. I francobolli sono stampati dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A., in rotocalcografia; carta: bianca, patinata neutra, autoadesiva, con imbiancante ottico; grammatura: 90 g/mq; supporto: carta bianca, Kraft monosiliconata da 80 g/mq; adesivo: tipo acrilico ad acqua, distribuito in quantità di 20 g/mq (secco); dentellatura: 11, effettuata con fustellatura; Giovanni Caselli - colori: quadricromia; formato carta: 30 × 40 mm.; formato stampa: 30 × 38 mm.; formato tracciatura: 37 × 46 mm.; Alessandro Cruto - colori: tre; formato carta: 30 × 40 mm.; formato stampa: 30 × 36 mm.; formato tracciatura: 37 × 46 mm.; Camillo Golgi - colori: quadricromia; formato carta: 40 × 30 mm.; formato stampa: 40 × 28 mm.; formato tracciatura: 46 × 37 mm.; Lorenzo Respighi - colori: quadricromia; formato carta e formato stampa: 30 × 40 mm.; formato tracciatura: 37 × 46 mm.; Nazareno Strampelli - colori: quadricromia; formato carta: 30 × 40 mm.; formato stampa: 30 × 38 mm.; formato tracciatura: 37 × 46 mm.. Caratteristiche del foglio: Quarantacinque esemplari. Sulla cimosa è riprodotto il logo MIMIT monocromatico.1 punto
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Questa cartolina mi da lo spunto per parlare delle linee a penna fatte di proposito per cancellare la scritta 'Cartolina Postale'. Le poste nel 1890 riconoscono che le cartoline illustrate private potevano essere affrancate con 2 centesimi (a tariffa stampe), quando recavano solo firma e al massimo auguri o convenevoli, purche' NON recassero a stampa la scritta Cartolina Postale. Ed ecco infatti che la nostra eroina è affrancata con 2c rosso bruno aquilino o Aquila Sabauda della serie cosiddetta floreale.. annullato da un tondo riquadrato di Castellaneta (Lecce) del ??.??.1904. .. oggi in provincia di Taranto, pertanto l' annullo puo' essere annoverato tra i non più esistenti. Dovrebbe essere il paese natale di Rodolfo Valentino. ?! In merito alle linee di cancellazione sulla scritta cartolina postale altri esempi..1 punto
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Piacevole serata con molte monete da vedere e un buon numero di monete a cui si è data una catalogazione certa avvalendosi dei testi presenti nella fornitissima biblioteca e dalle conoscenze dei soci presenti, in particolare un bissolo coniato dalla zecca di Bellinzona ad imitazione di quello milanese, piccola moneta interessante e rara. Vedremo per il prossimo anno di mettere a calendario altre serate di questo tipo.1 punto
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Mi riesce difficile poter esprimere, a parole e per iscritto, l'entusiasmo e la felicità di aver partecipato a questo evento, che ha espresso i più alti e meritevoli lati positivi che la numismatica può offrire. Molti sono i momenti positivi, per primo il riconoscimento della moneta e del premio NIP per i giovani, poi gli interventi degli autori del Gazzettino, con la possibilità di poter sfogliare il cartaceo, e gli autorevoli interventi dei professionisti NIP, con l'applauditissimo e condivisissimo intervento di Paolo Crippa sul poco piacevole fenomeno attuale di utilizzo degli slabs, e la relazione interessantissima di Alberto D'Andrea su come vine pubblicato un libro, oltre all'intervento di Fabio Luraschi che ha acceso una lampadina rossa sulle patine artificiali create con il laser, e per chiudere il pranzo conviviale che fa crescere il confronto e fa condividere le esperienze personali tra i vari partecipanti, ed ancora i tavoli del Workshop che fanno arricchire il proprio bagaglio personale sotto la supervisione dei vari professionisti, divisi per settore, monete antiche, medievali, moderne e quest'anno anche la cartamoneta. Pensavo che lo scorso anno si fosse raggiunto un ottimo traguardo, ma questa volta Mario si è superato nell'organizzazione, e credo che questo evento sia solo un punto di partenza per il futuro. Infatti il Gazzettino 12 è già avviato e per il 2025 ci si aspetta un'altra fenomenale Milano Numismatica. Posso ritenermi fortunato per aver avuto il piacere di aver vissuto tante di queste giornate, ma ognuna mi ha lasciato qualcosa di speciale, per questo ringrazio tutti i partecipanti di sabato scorso, le vecchie e le nuove conoscenze, ma soprattutto Marco per il suo prezioso lavoro di editing del Gazzettino, e Mario per la sua enorme passione che si riflette ogni volta nell'organizzazione di questi eventi. Grazie a tutti. 👏👏👏👏1 punto
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Alberto, ti ringrazio per la risposta. Una nuova discussione senza neanche un intervento preoccupa molto. A meno che non si voglia tener conto del proverbio: " Chi tace acconsente ". Nel senso che, essendo d'accordo con quanto si viene affermando, un soggetto non senta la necessità di interloquire. Per quanto riguarda le tue perplessità, ho pensato di pubblicare un'altra foto con tre monete accostate l'una all'altra (prese dal forum): una piastra e due tarì 20 grana di Ferdinando IV. Si può notare come i due punti in verticale (presenti sempre dopo le solite lettere) siano sistemati in posizioni e distanze diverse, a volte con il punto in alto più piccolo, a volte più grande. A volte (raramente) i due punti sono simili. Probabilmente, l'incisore o chi per lui annotava anche questi particolari per poter poi procedere all'eventuale riconoscimento della propria moneta. Noi andiamo in cerca di documenti. Secondo me, le due piastre 1798 precedentemente pubblicate, riportando la stessa identica variante su due coni certamente differenti, al dritto ed al rovescio, costituiscono un documento: ci certificano che i due punti in verticale venivano sicuramente utilizzati per segnare le monete. La storia delle coincidenze e delle casualità non regge più. A ulteriore conferma, pubblico anche una seconda foto con due esemplari di grano 1790 accostati. Si nota come, anche in questo caso, lo stesso doppio punto in verticale dopo 12 (=12:) venga riportato su due monete evidentemente di diverso conio. Ancora ce la sentiamo di parlare di coincidenze e casualità? Per me, lo ripeto ancora una volta, siamo di fronte a dei "documenti". Tante altre varianti in legenda, anche considerate molto di più del doppio punto, quasi sempre non sono presenti su più coni. Ringrazio per l'attenzione.1 punto
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Io credo che in una kermesse come Milano Numismatica gli ingredienti siano stati tanti, tanti, di certo non ultimo l’aspetto conviviale ha sempre avuto la sua grande importanza per gli aspetti di unione, scambio di opinioni ma anche umano affiatamento. Anche in questo Milano Numismatica, con 80 appassionati seduti a tavolo, raggiunge un traguardo che io a memoria non ricordo, di certo importantissimo anche per la presenza di una trasversalità che la numismatica ha.1 punto
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Salve segnalo una zecca inedita, con un punto della situazione. S. Perfetto, L’officina monetaria di Rocca Janula. Il quadro delle zecche meridionali continentali nel 1229, in Rassegna del Centro di Cultura e Storia amalfitana, 67 (2024), pp. 191-206. https://www.academia.edu/125479115/L_officina_monetaria_di_Rocca_Janula_Il_quadro_delle_zecche_meridionali_continentali_nel_1229_in_Rassegna_del_Centro_di_Cultura_e_Storia_amalfitana_67_2024_pp_191_2061 punto
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Uno dei miei primi "amori" sono le fibule ,in particolare le fibule a balestra o testa di cipolla tardoantiche. Ne è stata ritrovata una dorata ad Adrianopoli. https://stilearte.it/guarda-che-splendore-loggetto-romano-emerge-dagli-scavi-con-lobolo-di-caronte-cose-a-cosa-serviva-perche-quella-formarispondono-gli-archeologi/1 punto
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Mettiamo un mito, sempre una donna di colore, e come recita il titolo della canzone..... the best1 punto
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Pezzo uscito quand'ero bambino (1967) ma che mi piaceva ascoltare quand'ero un ragazzo, un live del 1982.1 punto
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Sino alla fine degli anni '70 andavo pazzo per questi: soffici e leggerissimi come una nuvola.. tanto leggeri che quella specie di crema bianca all'interno sembrava schiuma da barba zuccherata! Ricordo che costavano pochissimo, li chiamavamo golosini, ma il loro vero nome era "negretti". Esistono ancora, ma con la glicemia che mi ritrovo non posso più permettermeli. Mi ci tufferei! Che ricordi che affiorano all'ora di pranzo!1 punto
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