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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 11/14/24 in tutte le aree
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Concludo la vetrina di Milano Numismatica con le due immagini che sceglierei per ricordare le emozioni vissute quel giorno…sorrisi, giovani, passioni, futuro…in fondo Milano Numismatica e’ stata fatta anche per questo.4 punti
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Cartolina in tariffa per l'interno con coppia del 10 lire verde Calabria della serie "L' Italia a Lavoro" emissione del 10. 1950 o 4.1952 dipende dalla filigrana. Annullo di Milano doppio cerchio con svolazzo a sx del 1?.6?.1952. 'E compagnia tutta', ..simpatica, bel periodo filatelico, queste furono belle emissioni.3 punti
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Attualmente il Gazzettino #12 conta già 91 pagine...3 punti
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Buongiorno, posto cartolinaedita dalla Repubblica Sociale Italiana in ricordo dell' eroe Goffredo Mameli, che dire, racchiude tutto, splendida grafica storica e il ricordo di quello che fu... salutiF.P.3 punti
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Salve Direi che si tratta piuttosto di un quattrino milanese a nome di Filippo V (primo decennio del Settecento) https://en.numista.com/catalogue/pieces42535.html3 punti
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Salve,potrebbe essere questo denier coronato di Provenza di Francesco I di Francia https://it.numista.com/catalogue/pieces241843.html2 punti
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Come già espresso, significative immagini, i giovani guidati dai professionisti ed esperti del settore. Entrambi risorse per tramandare per bene questa che deve rimanere sempre una sana passione.2 punti
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Colgo lo spunto per raccontare una delle tante storie "dell' assurdo" filatelico. In periodo vittoriano in Inghilterra, i penny black usati arrivati per posta, venivano staccati dalle buste per decorare le camerette delle bambine/signorine, in quanto l' effigie della Regina Vittoria era molto di moda e il Francobollo una novità. Chissà quanto varrebbero oggi quelle pareti..??? E quanto se le buste fossero state conservate intatte..??? In filatelia si possono commettere molte cose senza senso.2 punti
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Si, sono francobolli coreani imperiali del 1903 detti Falcon, probabilmente e' incollata tutta l' emissione. Noto che la cartolina sul dietro ha scritte in coreano credo..? .. quindi presuppongo sia stata acquistata non in Italia assieme ai francobolli, oppure il tutto fu acquistato da un commerciante proprio in Italia, chissà .? Azzardo un' ipotesi.. credo che abbia voluto inviare i francobolli attaccandoli alla cartolina, forse la destinataria avrebbe potuto tramite bagnetto staccarli dalla cartolina e avere così la serie nuova senza gomma. Ai giorni nostri questa sarebbe una pratica assurda. Dobbiamo considerare pero' che in quegli anni i collezionisti non badavano molto all' integrità dei francobolli, a volte venivano messi in collezione dopo essere stati staccati senza tanti riguardi dai loro supporti. Oppure altra presupposizione, venivano conservati in collezione proprio così come li vediamo, non mi meraviglierei. Credo che la data 28.2.1914 sia corretta in quanto corrisponderebbe anche la tariffa di 10c. ..anche se in alto in centro e' scritto "Stampe", la cartolina è spedita con tariffa per l' interno. Che abbia voluto spedire diciamo dei cosiddetti 'campioni' ..? Ogni idea è buona in questo caso.. comunque è un CAPOLAVORO postale dell' assurdo per noi, e forse è ancora piu' bella per questo. ?!!2 punti
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Milano Numismatica 3 è’ terminata ma già si pensa a una quarta edizione … Ricordo anche che sono partiti intanto i lavori per il futuro Gazzettino 12 di Quelli del Cordusio, siamo già a 5 elaborati e chi volesse inviare un suo testo o chiedere semplicemente informazioni questa è’ la mail : [email protected] Sono ben accette anche cosiddette “ briciole numismatiche” di fatto dei mini articoli da mezza pagina o poco più su una singola moneta, medaglia, gettone, tessera o cartamoneta.2 punti
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Anche se non appartiene a questo periodo bellico, vi presento questa bella moneta da 5 hryven 2017, dedicata al 100° anniversario delle Forze Armate ucraine. Al dritto: soldati ucraini con uniformi dell'epoca (1917) Al rovescio : bandiere di unità militari ucraine2 punti
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La patina disomogenea copre alcune pecche e, a mio parere, la moneta non è assolutamente q.FDC. Con queste foto non miè possibile dare un'indicazione di conservazione. Allego un esemplare in buona conservazione per confronto:2 punti
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E' proprio lei! BMC 613; Coh. 595; RIC IV 401. La SPEI PERPETVAE SC di Caracalla. La Speranza... disattesa (più che perpetua...) come avevo scritto nel titolo. Data da RIC "scarce", da altre fonti "R" ma comunque non tanto frequente come passaggi, come già detto. Saluti Illyricum2 punti
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Buongiorno, ho bisogno del vostro prezioso aiuto per identificare l'oggetto di foto. Presumo sia una prova di coniazione di 2 reali di Filippo V di Spagna del 1719; pesa 26 grammi e ha un diametro complessivo di 6 cm, il materiale dovrebbe essere argento ma non ne sono sicuro. Si legge a rovescio "Madrid" che dovrebbe essere la zecca , "Rs8", che penso stia per "Reali" anche se la moneta testata è da 2 Reali e poi 0,900 che credo sia il fino di argento. Riesco purtroppo a postare un solo lato per motivi tecnici, l'altro lato riporta l'altro lato della moneta ma le scritte di bordo punzonate non escono in rilievo, sono solo accennate. Mi interessa sapere se è effettivamente una prova e se oggetti di questo tipo sono rari oppure comuni...e infine se possibile sapere la quotazione. Grazie1 punto
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Gentilissimi amici del Forum, nonostante sia da un pò che non posto qualche bella monetina sabauda (ma ahimè ognuno deve fare i conti anche con le proprie finanze), oggi vorrei mostrarvi questo bel denaro viennese battuto a nome di Amedeo VI dalla zecca di Pont d'Ain (presenta infatti due crocette verticali alla fine della legenda del dritto). Vorrei conoscere il vostro preziosissimo parere su questa moneta. Ringrazio tutti coloro che interverranno. Buona serata! Auriate1 punto
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Salve. Posto le foto di 3 monete, tutte piastre 120 grana 1798, che hanno in comune, al dritto, la presenza del doppio punto in verticale dopo la "G" di D.G.(= "D.G:"). Le prime due foto riproducono ,rispettivamente, il dritto ed il rovescio della mia piastra 1798 (pubblicata anche nel volume "Nuove considerazioni sulle monete di Ferdinando IV Di Borbone nel periodo 1796/1798" di P. Magliocca a pagina 50). La terza e la quarta foto mostrano il dritto ed il rovescio della mia 1798 affiancati, rispettivamente, al dritto ed al rovescio di una identica piastra 1798 pubblicata sul volume "Manuale delle monete di Napoli 1674/1860" del Magliocca ( pagina 202, n. 363- R4). Le due monete riportano la stessa variante (=D.G:), ma sono di conio diverso. E qui non viaggio più nella fantasia, ma resto ancorato alla oggettività, alla realtà delle cose: stessa variante (=D.G:), stesse due monete, ma conii diversi, sia al dritto che al rovescio. Penso sia alquanto difficile, nella fattispecie, poter pensare ad una casualità, ad un residuo di metallo sul conio o ad altro ancora. Siamo di fronte a due piastre 1798 che presentano di certo la stessa variante, ma che, altrettanto certamente, si differenziano per conio. Si tratta di una doppia casualità, ripetutasi perfettamente uguale su due monete di matrice diversa? Io credo, invece, che abbiamo le prove di essere di fronte a due punti in verticale "voluti" dall'incisore. La quinta foto riguarda ancora una piastra 120 grana del 1798, la terza portatrice della stessa variante "D.G:" : lotto 635, ultima asta Cambi di ieri, la 991 (variante non segnalata nella didascalia). In questo caso, non ho però approfondito, mi sembra che il dritto della moneta risulti essere dello stesso conio della mia, il rovescio differente da quello delle altre due piastre 1798. Quindi, 3 piastre'1798, 3 rovesci diversi. L'ultima foto è un quadro riassuntivo di tutte le foto riportate assieme. Spero di non aver fatto valutazioni e raffronti errati, non ne sarei meravigliato, conoscendomi. Ringrazio.1 punto
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Che ci fanno 13 francobolli coreani su una cartolina indirizzata a Reggio Calabria? Questa è pane per i denti di PostOffice, sicuramente lui ne saprà molto più di noi. Auguri di una buona giornata a tutto il forum.1 punto
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io Stalin lo immaginerei diversamente, come questo, più marziale https://phaidra.cab.unipd.it/view/o:352029 quello sopra mi sembra un bigio comunista standard. njk1 punto
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Ritiro il like messo nel post precedente Ti aspettiamo la prossima settimana.1 punto
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Buonasera, recente acquisizione, posto a beneficio dei meno esperti (questi ultimi identificheranno l'emittente al primo sguardo) questo esemplare che, a dispetto del rating "scarce" non passa tanto di frequente sul mercato: Acquistata da venditore professionale d'oltralpe, peso 18,4 g per 28 mm di diametro. Circolata con qualche distacco di patina periferico (soprattutto a rovescio a ore 7) ma nell'insieme in discrete condizioni senza evidenza di corrosioni, condita da un prezzo non eccessivo. A voi per l'identikit e il RIC di riferimento. Saluti Illyricum PS: nel titolo si cela un bell'aiuto...1 punto
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Già, .. lascia tutto con il dubbio, la rende più affascinante. I coreani sono francobolli classici anche non comuni. È un bell'insieme.1 punto
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Quindi ricapitolando, questa cartolina è partita da Napoli il 28 febbraio del 1914, spedita a Reggio Calabria da qualcuno che doveva essere molto vicino alla signora Margherita, destinataria della missiva, tanto che lo scritto termina con "saluti a lei e tanti cari baci alle bambine ". In quell'epoca a Napoli non mancavano né filatelici né numismatici, potrebbe essere stato uno di loro a spedire per questa collezionista? Oppure il marito che, per lavoro, si trovava a Napoli? Non dimentichiamoci che all'epoca ci si dava del lei, anche fra marito e moglie. E perché scartare un amico che conosceva la passione per la filatelia di Margherita. Non lo sapremo mai.1 punto
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Devi cercarle nelle aste ogni tanto vengono fuori. Boccasile usualmente parte da una base di 80/100€.1 punto
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Ammazza qua si corre a certi livelli1 punto
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confermo , anche per me la data è 28.2.1914 ore 22 e dovrebbe essere un bollo Messagiero Napoli....... turno A Mentre il piccolo bollo 8 è quello del portalettere di Reggio Calabria1 punto
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certamente Teodosio II mi spingerei a dire che per me è Eraclea al 90% ... RIC 441 o 442 c'è una possibilità che sia Tessalonica, 440 ... fosse mia scriverei Teodosio II Eraclea (?) RIC 441/21 punto
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Buon pomeriggio. Concordo che una vecchia pulizia ha creato ora una nuova patina non omogenea. L'unica cosa che farei è di metterla in un bel vassoio nuovamente a patinare. La controllerei ogni tanto per vedere se si omogenizza.1 punto
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Anch'io non pulirei la moneta. Sinceramente la patina così disomogenea non piace, però è il tempo, forse, che l'ha creata e lascerei stare. Per la conservazione, a mio parere, guardando le foto, il qFDC non c'è. Come primo parametro, guardo i seni dell'Italia e in questo caso il seno sx è molto consumato o meglio appiattito, il bordo è molto arrotondato; io starei più sullo spl1 punto
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Complimenti come al solito! Anch'io la lascerei così com'è perchè ha una patina stupenda... soprattutto al dritto, dove il rilievo dell'effige non è fastidiosamente intaccato. Saluti...Ronak1 punto
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Buonasera! Pubblico un nuovo arrivo con relativi dettagli per il lavoro di @gigetto13 FIDES, IF, peso 3.98 gr., diametro 24.5 mm. Moneta leggera, da' l'impressione che sia stata battuta su un tondello piuttosto sottile. Le scritte infatti sono ammaccate ma non usurate e il genio alato e' in perfetto rilievo, cosi' come il centro del R/ e parti del D/. Ovunque, la S utilizzata e' piu' piccola rispetto agli altri caratteri. Presumo che l'omega sia stata schiacciata dalla stessa ammaccatura visibile sulla O, la R e (meno) sulla V di VENETORU. La doppia SS di "PRESSIDIO" e' evidente. Si puo' notare tuttavia un ampio spazio di ammaccatura tra la P e la E. Potrebbe essere sufficiente per ospitare sia una R che una A, risultando in un'atipica legenda con PRAESSIDIO (una sorta di ibrido tra PRESSIDIO e PRAESIDIO)? Oppure sarebbe piu' appropriato pensare ad una spaziatura in eccesso, dovuta alle ben note estreme condizioni in cui questi pezzi venivano coniati? Grazie e buona serata. Marco1 punto
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Ciao @gpittini concordo con la tua ipotesi, ma molti denari dei limes non sono riportati nel silloge. Silvio1 punto
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Buonasera, effettivamente la patina della moneta non è omogenea. In ogni caso è preferibile non toccarla sperando che si patini più uniformemente anche se la vedo dura. Riguardo alla conservazione a mio parere ,la moneta non è qFDC ed in questo è proprio la patina a coprire alcune mancanze nei rilievi che altrimenti sarebbero più visibili. Osserva al rovescio la figura dell' Italia (il corpetto all' altezza del paraseni) o le teste dei cavalli piuttosto che la pancia del cavallo in primo piano, noterai che perdono alcuni dettagli che in un qFDC dovrebbero essere più definiti. Sicuramente il dritto migliore del rovescio. Rimane in ogni caso una bella moneta. Saluti Andrea.1 punto
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Ci contiamo ! Un caro saluto ! [email protected]1 punto
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Fantastico come sempre @PostOffice in effetti ho tantissime cartoline con quelle linee di cancellazione!1 punto
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DE GREGE EPICURI Antonio Venier, nato nel 1330, fu doge dal 1382 al 1400. Se il grosso che ci sarà illustrato ha davvero degli aspetti fisiognomici, avrà sicuramente destato sospetti...la Repubblica temeva fortemente che un doge potesse trasformarsi in regnante a vita, in tiranno, magari con pretese dinastiche. E del resto anche l'esperienza di Tron (la sua lira è del 1472) ebbe breve vita e non fu ripetuta. Ma aspettiamo la conferenza!1 punto
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In teoria non potresti nemmeno venderle se lo fai un po' alla volta perchè diventerebbe un'azione abituale e quindi saresti commerciante a tutti gli effetti con tutti gli obblighi connessi e in più non potresti farlo comunque perchè non saresti un semplice commerciante ma un commerciante che vende preziosi quindi dovresti avere la licenza per la vendita preziosi... In teoria poi non potresti nemmeno spedirle perchè non si possono spedire monete per raccomandata... Potresti farlo per assicurata ma poi se si mette male dovresti comunque avere una fattura o qualcosa che dimostra l'effettivo valore di quello che hai spedito e quindi? E quindi come tutte le cose in Italia ci vuole un minimo di buon senso. Se vendi la tua collezione di divisionali FORSE non ti dice niente nessuno ma se vendi un accumulo di 1000 divisionali o inizi a vendere e comprare 100 divisionali al mese ci andrei molto cauto fossi in te... Saluti Simone1 punto
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Questa cartolina mi da lo spunto per parlare delle linee a penna fatte di proposito per cancellare la scritta 'Cartolina Postale'. Le poste nel 1890 riconoscono che le cartoline illustrate private potevano essere affrancate con 2 centesimi (a tariffa stampe), quando recavano solo firma e al massimo auguri o convenevoli, purche' NON recassero a stampa la scritta Cartolina Postale. Ed ecco infatti che la nostra eroina è affrancata con 2c rosso bruno aquilino o Aquila Sabauda della serie cosiddetta floreale.. annullato da un tondo riquadrato di Castellaneta (Lecce) del ??.??.1904. .. oggi in provincia di Taranto, pertanto l' annullo puo' essere annoverato tra i non più esistenti. Dovrebbe essere il paese natale di Rodolfo Valentino. ?! In merito alle linee di cancellazione sulla scritta cartolina postale altri esempi..1 punto
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Piacevole serata con molte monete da vedere e un buon numero di monete a cui si è data una catalogazione certa avvalendosi dei testi presenti nella fornitissima biblioteca e dalle conoscenze dei soci presenti, in particolare un bissolo coniato dalla zecca di Bellinzona ad imitazione di quello milanese, piccola moneta interessante e rara. Vedremo per il prossimo anno di mettere a calendario altre serate di questo tipo.1 punto
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Mi riesce difficile poter esprimere, a parole e per iscritto, l'entusiasmo e la felicità di aver partecipato a questo evento, che ha espresso i più alti e meritevoli lati positivi che la numismatica può offrire. Molti sono i momenti positivi, per primo il riconoscimento della moneta e del premio NIP per i giovani, poi gli interventi degli autori del Gazzettino, con la possibilità di poter sfogliare il cartaceo, e gli autorevoli interventi dei professionisti NIP, con l'applauditissimo e condivisissimo intervento di Paolo Crippa sul poco piacevole fenomeno attuale di utilizzo degli slabs, e la relazione interessantissima di Alberto D'Andrea su come vine pubblicato un libro, oltre all'intervento di Fabio Luraschi che ha acceso una lampadina rossa sulle patine artificiali create con il laser, e per chiudere il pranzo conviviale che fa crescere il confronto e fa condividere le esperienze personali tra i vari partecipanti, ed ancora i tavoli del Workshop che fanno arricchire il proprio bagaglio personale sotto la supervisione dei vari professionisti, divisi per settore, monete antiche, medievali, moderne e quest'anno anche la cartamoneta. Pensavo che lo scorso anno si fosse raggiunto un ottimo traguardo, ma questa volta Mario si è superato nell'organizzazione, e credo che questo evento sia solo un punto di partenza per il futuro. Infatti il Gazzettino 12 è già avviato e per il 2025 ci si aspetta un'altra fenomenale Milano Numismatica. Posso ritenermi fortunato per aver avuto il piacere di aver vissuto tante di queste giornate, ma ognuna mi ha lasciato qualcosa di speciale, per questo ringrazio tutti i partecipanti di sabato scorso, le vecchie e le nuove conoscenze, ma soprattutto Marco per il suo prezioso lavoro di editing del Gazzettino, e Mario per la sua enorme passione che si riflette ogni volta nell'organizzazione di questi eventi. Grazie a tutti. 👏👏👏👏1 punto
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Io credo che in una kermesse come Milano Numismatica gli ingredienti siano stati tanti, tanti, di certo non ultimo l’aspetto conviviale ha sempre avuto la sua grande importanza per gli aspetti di unione, scambio di opinioni ma anche umano affiatamento. Anche in questo Milano Numismatica, con 80 appassionati seduti a tavolo, raggiunge un traguardo che io a memoria non ricordo, di certo importantissimo anche per la presenza di una trasversalità che la numismatica ha.1 punto
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Uno dei miei primi "amori" sono le fibule ,in particolare le fibule a balestra o testa di cipolla tardoantiche. Ne è stata ritrovata una dorata ad Adrianopoli. https://stilearte.it/guarda-che-splendore-loggetto-romano-emerge-dagli-scavi-con-lobolo-di-caronte-cose-a-cosa-serviva-perche-quella-formarispondono-gli-archeologi/1 punto
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Mettiamo un mito, sempre una donna di colore, e come recita il titolo della canzone..... the best1 punto
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Sino alla fine degli anni '70 andavo pazzo per questi: soffici e leggerissimi come una nuvola.. tanto leggeri che quella specie di crema bianca all'interno sembrava schiuma da barba zuccherata! Ricordo che costavano pochissimo, li chiamavamo golosini, ma il loro vero nome era "negretti". Esistono ancora, ma con la glicemia che mi ritrovo non posso più permettermeli. Mi ci tufferei! Che ricordi che affiorano all'ora di pranzo!1 punto
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