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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/06/24 in tutte le aree
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Gli scudi già da tempo avevano smesso di avere un ruolo nell’ ordinaria circolazione. Per giunta questa moneta era praticamente sconosciuta alla popolazione, quindi un falso per la circolazione non avrebbe avuto praticamente ragione d’essere fatto7 punti
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Ciao! È un bordo largo sia al dritto che al rovescio, la più rara per questo millesimo e spunta sempre un costo non indifferente. Spero tu l’abbia pagata il giusto perché (facendo “la parte del diavolo”) l’usura è abbastanza marcata (vedi ad esempio le verghe del fascio, le mani e il viso dell’Italia fino ad arrivare ai cavalli; al dritto baffo del re usurato che (almeno con questa illuminazione) sembra avere la sua punta quasi al livello della guancia. Colpo a h. 12 del rovescio, una macchia ben evidente sul cavallo e una più contenuta vicino all’Italia, e dello sporco sul viso del re. Insomma… il Bb faccio fatica a vedercelo. Certamente non è Mb. Da vedere meglio con una luce diversa ma non credo che possa arrivare a Bb pieno (ti allego un esemplare di buon Bb, che puoi conservare per raffronti e studiare). L’importante è che tu l’abbia pagata “il giusto”. Ci tengo a precisare che mi spiace puntualizzare sempre il lato economico, ma dopo aver esitato la mia collezione sono ancora più convinto che “la ragione” deve sempre vincere “sull’emotività”, perché il mercato è, credetemi, “una brutta e spietata bestia” e il collezionista deve tutelarsi, e può farlo solamente essendo più preparato e giustamente critico verso i suoi acquisti. Come dicevo allego un esemplare in conservazione “buon Bb”. Le verghe del fascio sono leggermente colpite da usura ma ancora parzialmente distinguibili, così come la punta del baffo è ancora visibile.7 punti
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Ciao a tutti, dopo un periodo di assenza nella sezione imperiale dovuta ad una parentesi piacevole e ovviamente non chiusa nel periodo repubblicano, ho il piacere di condividere con voi l'ultimo arrivato in collezione, una moneta che cercavo da tempo e che non ero riuscito ancora ad aggiungere. Sto parlando di un bellissimo (per me lo è, spero piaccia anche a voi 😄) denario di Vitellio, l'ultimo di quelli che io chiamo "I tre moschettieri", Galba, Otone e Vitellio appunto, penultimo della mia mancolista imperiale del periodo principale della mia collezione da Augusto a Commodo. Adesso manca "solo" Otone, magari il prossimo Natale eh 😉 L'Imperatore in questione è il terzo di 4 che si succederanno dal giugno del 68, dopo la morte di Nerone, a tutto il 69 d.C., in quello che comunemente viene chiamato l'anno dei 4 Imperatori, che si concluderà con la definitiva presa del potere di Vespasiano nel mese di dicembre (era comunque già stato acclamato dalle sue legioni nel mese di luglio). Di lui le fonti non dicono cose molto lusinghiere, Svetonio pensa che siano esagerate, frutto di persone a lui avverse, come succede spesso (non che Svetonio fosse esente da questo…), ma in ogni caso pare che non fossero poi così lontane dal vero. La sua famiglia discendeva o da antichi Re del Lazio o da un ciabattino, non è dato sapere a questo punto, pare che la sua carriera sia stata favorita da essere stato amante di Tiberio prima e amico di Caligola dopo, con il quale condivideva la passione per i carri, passione che lo costrinse a zoppicare per tutta la vita a causa di un incidente. Comunque sia andata è quasi assodato che fosse un gran bevitore e amante dei banchetti, non aveva nessun vero amico perché gli amici li comprava, aveva un certo peso politico a causa del padre (Lucio Vitellio il Vecchio, più volte console e governatore sotto Tiberio e Claudio) che gli aveva lasciato anche un consistente patrimonio, fu infatti Console, proconsole in Africa e Galba addiritura lo scelse per comandare l'esercito della Germania inferiore. Sembra anche che non volesse diventare Imperatore ma ci si trovò nel mezzo quando i comandanti delle legioni sul Reno lo acclamarono tale. Alla fine le sue amicizie effimere lo portarono alla rovina, aveva anche abdicato in nome di Vespasiano ma la cosa, dopo alterne vicende di battaglie e tradimenti, non lo salvò dalla morte, fu massacrato infatti dalla folla e poi gettato nel Tevere il 20 dicembre 69. Non mi dilungo ulteriormente sulla storia di Vitellio ma passo direttamente al denario in questione, attualmente credo che sia uno dei pezzi più belli che ho in collezione, sia come stile che conservazione, come dico sempre a me piacciono tutte le monete a prescindere, tuttavia quando mi trovo davanti ad esemplari così è una sensazione unica. Come potete capire sono davvero emozionato per questa aggiunta, quando è arrivata mi sono sentito come mio nipote di 5 anni quando apre il regalo di Natale, comunque alla fine chi lo ha detto che quando siamo più grandi non possiamo sentirci così 😊 Vitellio, Denario, Roma, 69 d.C., RIC 107. 3,42g X 19mm D/ A VITELLIVUS GERM IMP AVG TR P; testa laureata. R/ PONT MAXIM; Vesta con patera e scettro. Grazie a tutti per l'attenzione, Matteo6 punti
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Buongiorno @petronius arbiter Con piacere condivido una di queste monete "World's Columbian Exposition" il mezzo dollaro 18924 punti
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Ciao @ilnumismatico concordo in pieno sulla tua analisi sia riguardo il grado di conservazione dell’ esemplare oggetto della discussione che le considerazioni sull’aspetto economico. Col tempo sto imparando a pazientare e aspettare l’offerta che per me sembra giusta seguendo le varie aste . Ovviamente per certe monete di un certo calibro devo accontentarmi di gradi MB BB . Questa sono riuscito ad accaparrarmela a 44 euro . Aggiungendo diritti asta e spese siamo intorno ai 60. Credo che li possa valere . Ora aspetto con ansia che arrivi così posso coccolarmela e mettere altre foto . Fra l’altro ho notato che è già presente sul catalogo nomista dove sono indicate le aggiudicazioni delle varie aste . Ancora grazie a tutti3 punti
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Le prime monete commemorative nella storia degli Stati Uniti. Quella di emettere monete commemorative di particolari eventi o personaggi, è un'usanza che si perde nella notte dei tempi. La Zecca americana, però, nel suo primo secolo di vita non ne aveva mai coniate. E quando infine si decise a farlo, non si può dire che sia stato un successo. Tanti i motivi di quello che si può definire senza mezzi termini un fallimento, dai soggetti prescelti, peraltro in larga misura obbligati (dovendo commemorare il viaggio di Colombo c'era poco da scegliere), alla realizzazione pratica, a una politica di vendita probabilmente sbagliata. La prima moneta è un mezzo dollaro d'argento, che ritrae appunto Cristoforo Colombo e una delle caravelle, la Santa Maria, ammiraglia della sua piccola flotta. E qui cominciarono subito i problemi. Non esistendo ritratti certi del navigatore genovese, l'autore del disegno, Olin Levi Warner, dovette ispirarsi a immagini presunte: una medaglia coniata a Madrid per commemorare lo stesso anniversario, una statua sempre nella capitale spagnola, infine un ritratto d'uomo di Lorenzo Lotto, nel quale molti identificano il grande navigatore. Alla fine, pare sia stato questo a prevalere. La cosa, si attirò un sacco di critiche: "Non è Colombo... potreste prendere un ritratto su una qualsiasi moneta, e somiglierebbe a quello. L'unica soluzione sarebbe quella di smetterla di raffigurare personaggi reali sulle monete." Ma se avevano appena incominciato In realtà, questo ritratto rappresenta un passo da gigante verso la produzione di monete con qualcosa di diverso da Lady Liberty, che prenderà pienamente campo nel secolo successivo, ma all'epoca pochi furono in grado di capirlo. Il dritto della moneta, inciso da Charles Barber, mostra dunque il busto di Colombo, volto a destra, con nel giro le iscrizioni COLUMBIAN HALF DOLLAR e UNITED STATES OF AMERICA. Piacque assai di più il rovescio, inciso da George Morgan, con la Santa Maria che sembra scivolare sui due emisferi, ai cui lati compare la data 1492. Nel giro WORLD'S COLUMBIAN EXPOSITION CHICAGO e la data, 1892 o 1893. La moneta fu infatti coniata per due anni, 950.000 esemplari il primo, 1.550.405 il secondo. Venne messa in vendita all'interno dell'Esposizione per 1 dollaro. Può sembrare poco, ma si deve considerare che il biglietto di ingresso alla Fiera costava 50 centesimi. Il prezzo della moneta corrispondeva dunque a quello di due biglietti, e non furono in molti ad acquistarla. Al termine dell'Esposizione, constatato che le monete rimaste erano più di quelle vendute, si decise dopo un po' di immetterle nella circolazione, al valore facciale di mezzo dollaro, naturalmente. All'altra moneta andò peggio... petronius3 punti
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Che i valori proposti nei mercatini oppure online siano strampalati è risaputo, infatti qui sul Forum aiutiamo chiunque a non prendere le proverbiali fregature. Ah bene! Quindi dato che “son già polli” lasciamoli continuare a essere fregati indicando i soliti prezzi ben noti che girano. Ma ti rendi conto di quello che scrivi? Guarda che se vuoi continuare su questa strada ti dico ben chiaramente che stai andando contro la politica stessa del Forum che invece si propone di fare esattamente l’opposto, cioè far conoscere il reale valore di queste patacche proprio per non farle pagare di più. Andiamo veramente male giacutuli, spero che con le classiche vada meglio…3 punti
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Buongiorno, oggi alterteno dai francobolli di Gran Bretagna e ritorno a qualche Intero Postale Italiano di Commissione Privata: queste due cartoline sono state emesse il 20.4.1901 sono le "SORRENTINE" emesse a favore dei poveri di Sorrento, sono due cartoline dal facciale di 10 cent. la prima Vecchio Pescatore tiratura 100 esemplari numerati la seconda Corpus Domini tiratura 30 esmplari numerti ( questa è veramente rara) certo che con queste basse tirature il ricavato per beneficenza era poca cosa...3 punti
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Il sito del catalogo è StampWorld.com, si pubblicizza come il più "grande catalogo online di francobolli", ma non e' uno specializzato ma bensì un catalogo di riferimento generale anche abbastanza incorretto fatto da chi vuole vendere o comprare. Comunque la pagina dove è capitato l' amico Raimondo e' questa: dove e' chiarissimo in alto che la dentellatura primaria è 12 e 1/2 come riportato dal Gibbons che raramente sbaglia. (Direi MAI). Poi cosa e' stato cliccato per ottenere quella pagina non lo so, questo catalogo comunque puo' essere aggiornato da chi vuole vendere, pertanto non credo sia corretto e tantomeno specialistico. Chiunque arriva puo' mettere la dentellatura che vuole e vendere chissà quale tipo di varietà. Per la catalogazione occorrono i cari vecchi LIBRI specializzati, il resto è fuffa.com.3 punti
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Buonasera a tutti, stasera dopocena Vicereale. Vi mostro un paio delle mie pubbliche 1622 che a me personalmente piacciono molto. Ho messo insieme la più grande (34mm)e la più piccola (26mm). Pensavo due cose, dimensioni e peso diverso, valore e potere di acquisto uguali. Saluti Alberto3 punti
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Oggi non vi dirò niente,nessun dato,nessuna informazione tediosa ,solo immagini di manufatti suntuari longobardi di recente presentazione e quindi poco conosciuti. Belli ,di una bellezza sublime ,senza se e senza ma ,soprattutto gli smalti .. degni di Sutton hoo.2 punti
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Perdonami, ma non capisco da dove prendi certe cifre! Se vuoi essere veramente di aiuto ti inviterei ad ACCERTARTI di quello che scrivi, perché dare questi valori a una patacca di questa fattura significa non solo fornire informazioni a dir poco fuorvianti, ma illudere anche i lettori che potrebbero mettere in vendita grossolane riproduzioni, alimentando così quel circolo vizioso di vendite assurde che prolificano su Internet. Il Forum assolutamente non è il posto adatto per scrivere il primo valore che ti passa per la testa. Spero che questa sia l’ultima volta che un tuo post si distingue in tal senso.2 punti
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@SuxPazzo Le condizioni del dritto del Vittoriato non permettono di individuare (almeno a me) le condizioni fisionomiche di Giove, il rovescio con la Nike e trofeo sono leggermente più chiare e ti direi che "potrebbe" essere un RRC 53/1, del tipo con trofeo con soli "gambali" pendenti con piccolo segmento alla base e senza piccola base del trofeo (individuato da alcuni come gruppo B del tipo RRC 53/1). Tale varietà potrebbe essere peraltro confermata dall'impronta di conio del rovescio che è molto più piccola del flan, caratteristica questa che ricorre frequentemente su questo tipo di moneta, come nell'esempio che per comodità allego. Aggiungo alcuni riferimenti: 53/1 Anonymous. 211-208 BC. AR Victoriatus . Laureate head of Jupiter right. Rev. Victory standing right erecting trophy, ROMA in exergue. Crawford 53/1; Sydenham 83; RSC 9.2 punti
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Ciao Io le vedo vendere 3/5 euro, in quanto queste,si puó dire che di sicuro non sono fatte in Ag. Saluti2 punti
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Le cartoline con processioni in onore del Corpus Domini sono veramente rare. Sono cartoline molto animate che immortalano il tempo passato, sono ricche di uomini e donne che ci tenevano, e lo sentivano realmente, quel momento di vita religiosa. Molte volte era anche una rara occasione di ritrovo, soprattutto da parte contadina che difficilmente scendevano in città durante l'anno, gli animali e la terra l'impegnavano dalla mattina presto alla sera inoltrata. La cosa che non manca mai in queste processioni, è il baldacchino, per tenere coperto il Santissimo. Ho anche io una cartolina con processione del Corpus Domini della mia città con l'immancabile baldacchino. Ve la mostro, anche questa molto rara.2 punti
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Ciao, che dire 🙂. Bello, bello,bello. Denario ben coniato, con ottimo ritratto, che ha circolato e quindi svolto la sua funzione di moneta rimanendo pienamente leggibile sia nelle legende che nelle figure. Per me il massimo che una moneta di 2000 anni può esprimere. Complimenti ed alle prossime 😉 ANTONIO2 punti
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Ciao max Assolutamente falso moderno e con contorno inguardabile eseguito nella "modernità" di questi falsi. Il bordo sembra "andare e venire" di spessore, si allarga e si restringe Aggiungo che di falsi d' epoca di questa non ne ho mai visti. Saluti2 punti
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Grazie mille a tutti voi per i vostri feedback e per la calorosa accoglienza che avete dato a questo mio contributo!2 punti
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È sempre un piacere per me vedere delle pubbliche,e anche se le ho già viste il piacere rimane sempre uguale... Bella idea accostare la più piccola alla più grande,la più leggera alla più pesante... Sai già che trovo molto interessante la pubblica di sinistra per due motivi,il primo è che ha la legenda al dritto molto larga,il numerale del Re si ritrova dietro la testa e se dopo il numerale ci mettiamo D.G. sei già a ridosso della spalla sinistra del Re,in questo caso sembra non ci sia spazio per la data... Il secondo motivo è che questo esemplare non ha uno ma ben due attacchi di colata,e questo mi fa propendere per uno stampo diverso rispetto a quello usato per le pubbliche con un solo attacco... Infine apprezzo anche la sua bella e integra patina verde...2 punti
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Meglio, due Per parlarne però dovremo tornare un po' indietro nel tempo, fino a La scoperta dell'America Avvenuta, come tutti sanno, il 12 ottobre 1492. Beh, non c'è bisogno di tornare così indietro in realtà bastano appena quattro anni. Nel 1892 ricorrevano i 400 anni dal viaggio di Colombo, e per celebrarli degnamente gli Stati Uniti pensarono bene di organizzare un' Esposizione Universale. Che chiamarono World's Columbian Exposition. Non era la prima per loro, ne avevano fatta un'altra a Philadelphia, nel 1876, per il centenario della Dichiarazione d'Indipendenza. Stavolta la sede scelta fu Chicago, e per questo è nota anche come Chicago World's Fair. La Fiera, in realtà, fu aperta al pubblico nel 1893, dal 1° maggio al 31 ottobre (ma l'inaugurazione c'era stata nell'ottobre dell'anno prima, quello giusto), e durante i suoi sei mesi di durata fu visitata da più di 27 milioni di persone. La sua scala e grandiosità superarono di gran lunga le altre esposizioni mondiali (che si tenevano periodicamente dal 1851), ed essa divenne un simbolo dell'eccezionalismo americano emergente. Quattro anni prima, nel 1889, l' Esposizione Universale si era tenuta a Parigi, in occasione del centenario della presa della Bastiglia, e aveva lasciato in dote un monumento destinato a diventare il simbolo stesso della Francia Gli americani non potevano certo essere da meno. La loro World's Columbian Exposition ci ha lasciato... due monete petronius2 punti
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Buongiorno a tutti. Ieri sera sfogliando l'album delle vecchie lire sono incappato nelle mille lire d'argento che commemorano il centenario di Roma Capitale, moneta molto affascinante che recita: "Concordia 1870 - 1970". Ho ben pensato per sfizio di affiancarla ai 2€ commemorativi dei 150 anni e con mia grande sorpresa ho realizzato qualcosa che ho sempre avuto sotto gli occhi, ma non avevo mai notato, ossia che il centocinquantenario cade nel 2021: "1871 - 2021". Ciò mi ha lasciato confuso. Parliamo in entrambi i casi della Zecca di Roma, come può esserci tale incongruenza su due monete che commemorano in successione lo stesso evento, riguardante per di piu proprio la cittá sede della zecca di stato? Ho pensato che le mille lire prendano come riferimento la breccia di porta pia, 20 settembre 1870, evento determinante per Roma Capitale, ma in effetti Roma viene proclamata capitale d'Italia solo nel febbraio 1971. La mia domanda allora é: la moneta del 1970 andava forse coniata nel '71 o effettivamente commemora l'annessione di Roma al Regno d'Italia, e non come erroneamente recita "Roma Capitale"? Scusate per questo trip. Ma se non ne parlo qui, dove? Allego foto. Grazie In anticipo per l'attenzione.1 punto
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Programma definitivo della presentazione della medaglia del millenario dell’Abbazia di San Nilo a Grottaferrata per martedì 10 dicembre 2024, relatori di eccezione per l’occasione.1 punto
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Salve a tutti Segnalo la recentissima pubblicazione nel numero di 12/2024 della rivista del Museo del Risorgimento di Milano "Il Risorgimento", di un contributo di cui sono autore dal titolo: "<<Italia libera. Radetzky non volle>>. Tra autonomia ed iconoclastia: le monete del governo provvisorio di Lombardia", visibile a questo link: https://riviste.unimi.it/index.php/risorgimento/article/view/27355 Il numero per intero è invece consultabile qui: https://riviste.unimi.it/index.php/risorgimento L' articolo presenta una mia ricerca sulle monete da 5 lire del Governo provvisorio di Lombardia lavorate a scatola con il ritratto di Radetzky in cui ho ricostruito alcuni interessanti retroscena della vicenda che aggiungono un tassello in più sulla questione. Ci tenevo a ringraziare in particolar modo Mario @dabbene e @giancarlone per le belle immagini dei pezzi delle loro collezioni che mi hanno gentilmente concesso di aggiungere a questo contributo. Ringrazio anche chi mi ha dato la sua disponibilità per la pubblicazione di altre immagini che tuttavia per ragioni di economia di spazio non ho potuto inserire. Spero la lettura sia di vostro interesse1 punto
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L'ultima cifra è tagliata a metà, difficile stabilire con certezza di che data sì tratta,il simbolo non stabilisce una data o l'altra,posso dire che il simbolo sembra una O,a limite posso controllare sui testi a quale è associato questo simbolo e comunque non è una certezza perché ci sono simboli non ancora censiti per determinate date...1 punto
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Da Antiochia nella Pisidia, un attraente esemplare di 'as' al nome di Caracalla, con al diritto busto dell' imperatore ed al rovescio raffigurazione del dio lunare Men con lungo scettro e Vittoria su una mano . Sarà domani in vendita Rex Num. 15 al n. 325 .1 punto
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Ciao @latino, la variante è censita, non dal Muntoni ma dal CNI (n° 309) e ancora prima dal Serafini (numeri 453/455). Ciao, RCAMIL.1 punto
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Finalmente una considerazione sensata...1 punto
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Peccato…. Sono destinate a morire senza costrutto in qualche scantinato …1 punto
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non posso aiutarti molto in questo particolare, io non uso cataloghi on - line, ho una libreria di volumi di cataloghi cartacei, acquiatati in diversi anni , personalmente non mi interessa il prezzo aggiornato di catalogo dei francobolli, ma la classificazione, ma capisco che ogggi on line ci sono delle proposte molto più economiche, certamente meno specializzate ma gratis, contro centinaia e centinaia di € dei cataloghi cartacei, attendi un consiglio da qualche nostro amico che ti possa suggerire un catalogo valido on - line1 punto
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Salve, un mio bronzo ( da commerciante inglese) con un bel ritratto del Grande ed Athena seduta ... mm. 24 gr 7,311 punto
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Ecco il set di 6 monete. Ho scoperto, grazie ad alcuni gentili membri di questo forum (in particolare @Kojiki) che si tratta di shin kan hei tsu ho da 1 mon prodotti a Kameido (provincia di Musashi) tra il 1668 e il 1718. Ho fatto del mio meglio per scannerizzarle ma sono molto scure, davvero difficile. Le ho prese a caso dalla bancarella, come già detto, ma mai mi sarei aspettato delle monete di oltre 300 anni.1 punto
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Ma quali interessati e prezzo interessante.... Soprattutto, evitiamo di accostare il termine numismatica a simile sciocchezze1 punto
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Complimenti veramente, e’ un tema che mi ha sempre affascinato per gli abbinamenti forti tra numismatica e storia, direi che hai unito bene le due componenti, molto bravo !1 punto
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Mi pare poco utile riferire considerazioni vecchie o incomplete su tale tipologia, che prescindono dalla vera novità di questa moneta di prova in rame (e di quelle che seguiranno): il tipo di coniazione. La virola rappresentò una novità in Italia; tale tipo di battitura, detta anche "all'anello" è stata ampiamente descritta nel mio volume sulla monetazione napoleonica del Regno d'Italia, che qui riporto nei suoi punti salienti: "Lʼutilizzo del contornitoio o macchina marcatrice, permetteva di coniare con un particolare disegno anche il taglio delle monete in modo da renderne impossibile la tosatura (contornatura). Sempre per tale scopo a partire dal 1808 (zecca di Milano) e 1810 (zecca di Bologna e Venezia) la coniazione dellʼoro e dellʼargento fece uso di un nuovo strumento: la virola. Era costituita da un piatto metallico con al centro un foro circolare in cui veniva incassato un anello metallico del calibro pari a quello della moneta da coniare, ma leggermente superiore a quello del tondello; esso si alzava durante la fase di battitura ed abbassava durante quella successiva in cui la moneta veniva consensualmente espulsa, il tutto tramite un meccanismo ideato dal geniale meccanico [milanese] Giuseppe Morosi che lo fece applicare ai torchi del Regno deputati a coniare oro e argento. Scriveva Pellegrino Salvigni [direttore della zecca di Bologna] nel 1815: «Lʼanello che stringe la moneta allʼatto che riceve lʼimpressione dei conj mantiene alla moneta stessa una perfettissima rotondità; rende inoltre il contorno levigatissimo e lucidissimo. Tutte le monete sortono uguali di diametro per modo che sopraponendone alcune lʼuna allʼaltra costituiscono un levigato cilindro. Facilmente quindi può discoprirsi se qualcuna sia stata colla lima o con reagenti chimici alterata nel contorno. La moneta allʼanello, inoltre, esiggendo maggiore finezza dʼarte, distoglie dallʼidea di contraffarla o di falsificarla». Nel 1811 la zecca di Milano coniò anche il rame con tale modalità, mentre le zecche di Venezia e Bologna proseguirono col metodo tradizionale. Il cosiddetto “anello” della virola presentava il contorno liscio. Dʼaltra parte se il contorno fosse stato inciso vi sarebbe stata la necessità di una virola “spezzata”, cioè suddivisibile in più parti che potessero aprirsi per lasciar fuoriuscire la moneta; la virola utilizzata era invece di un solo pezzo e come tale avrebbe potuto essere solo liscia o solcata verticalmente. Pertanto anche le monete dʼoro e dʼargento, che dovevano presentare un contorno in incuso, necessitavano di un passaggio nel contornitoio." (p. 34) Per quanto riguarda la "documentazione" attinente, credo che relativamente alle "vere" prove di qualunque periodo e per qualunque zecca, essa sia sempre scarsissima, se non assente, e che l'attribuzione del termine "prova" (o "progetto") sia fondamentalmente in rapporto alle caratteristiche dell'oggetto coniato (da valutare di volta in volta) in confronto al tipo "ufficiale".1 punto
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Buonasera. Direi bordo largo. Bella moneta nel complesso, purtroppo alcune rilievi appaiono consumati. Inoltre presenta diversi graffi e un colpo sul retro a ore 12. Propenderei tra MB e qBB. Ma attendi pareri più esperti del mio.1 punto
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PAN (Πάν) Pan è il dio greco della vita pastorale (o più genericamente della vita campestre, della natura e delle montagne) dalle sembianze caprine poichè, pur avendo volto e busto umani, possedeva corna, barba, coda e zampe caratteristiche della capra. La mitologia greca pare non trovare un accordo sui genitori di Pan: figlio di Zeus e della ninfa Callisto secondo una versione, figlio di Penelope e di tutti i suoi pretendenti con cui avrebbe avuto rapporti durante l’attesa del marito secondo un’altra versione o, secondo la versione più accreditata di Omero, nato dall’unione di Ermes e della ninfa della quercia Driope. Pan fu abbandonato dalla madre subito dopo la nascita poiché il suo aspetto era talmente brutto che ne rimase terrorizzata, ma Ermes lo raccolse e, dopo averlo avvolto in una pelle di lepre, lo portò sull’Olimpo per far divertire gli dei, causando così l’ilarità di Dionisio che lo accolse nel suo seguito. Pan non risiede sull’Olimpo ma è un dio solitario che vive specialmente nei boschi e con la sua voce spaventosa incute in chi ode una grande paura, che da lui prende appunto il nome di timor panico. Racconta Plutarco che sotto il regno di Tiberio, un vascello romano si trovò a passare nei paraggi di un’isola del mar Egeo, quando il vento cessò improvvisamente e nel silenzio si udì una voce gridare: "Il Grande Pan è morto". A quella notizia da ogni parte dell’isola scoppiarono pianti, gemiti e singhiozzi di cui non si seppe mai la provenienza. Pausania scrive che i Galli, saccheggiando la Grecia, videro nel tempio di Delfo la statua del dio Pan, e ne furono talmente spaventati che fuggirono. Un altro tratto caratteristico di Pan è che non sopportava di essere disturbato durante il suo riposo pomeridiano, e se ciò accadeva emetteva urla terrificanti che scatenavano appunto il timor panico. Il nome Pan sembra derivare dal greco "paein" (pascolare): in Grecia la sua provenienza era l’Arcadia, dove possedeva le greggi che pascolava, pur essendo un dio vagabondo senza una dimora specifica; pertanto è il dio dei campi, delle selve e dei pascoli (specialmente nell’ora meridiana), e più in generale della pastorizia ma presiede anche alla sessualità, che in lui ha una connotazione nettamente maggiore che presso gli altri dèi: sempre a caccia di ninfe, ma amava tranquillamente anche uomini, come il pastore Dafni cui insegnò a suonare il flauto; i racconti che lo legano alle ninfe ed alle loro eventuali trasformazioni per sfuggirgli sono molteplici, il più famoso riguarda la Ninfa Siringa. I principali episodi che hanno caratterizzato la vita di Pan (Il flauto di Pan; La lotta contro Tifone; Le forze naturali; Il bimbo abbandonato; La morte di Pan) sono narrati nell’articolo di Mauro Melon “PAN: il Dio della natura selvaggia” sul sito https://www.ilcerchiodellaluna.it/central_dee_diopan.htm. apollonia1 punto
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Gli operatori del settore non sono collezionisti e non vanno tanto per il sottile nel trattare le mazzette, nel maneggiarle, nel lavorarle. Purtroppo, e l'ho visto innumerevoli volte, le banconote, anche se facenti parte di una mazzetta intonsa, perdono il loro status di FDS per tanti altri motivi non riconducibili alla circolazione e di certo non si possono dichiarare a cuor leggero quasi-FDS. Potremmo utilizzare una definizione scherzosa.... ex-FDS, ma lo sono tutte le banconote! Ad ogni modo nel mio post precedente è presente solo un parere utilizzando esclusivamente le immagini postate, l'imprecisione è sempre dietro l'angolo.1 punto
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DOMANDA: Sono ammissibili i testi di storia economica? Quelli insomma che ti dicono quanto costava la vita all'epoca, come agivano in materia finanziaria i governi ecc?1 punto
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Da Alessandria di Egitto, un esemplare " very rare " di tetradrammo al nome di Gallieno, con al diritto busto dell' imperatore ed al rovescio rappresentazione di Alessandria con lungo scettro e reggente sulla mano la testa di Serapide . Sarà a brevissimo, il 1 Dicembre, in vendita Tiber Auct. 7 al n. 117 .1 punto
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Vista l'età del ragazzo mi sento di consigliarle due volumi che accompagnarono felicemente la mia adolescenza di piccolo appassionato monetofilo... Il primo volume ha per autore un maestro della divulgazione numismatica, Mario Traina, che tanti ragazzi di ogni età ha ispirato nelle sue opere e saggi, io ero uno di quei ragazzi e devo buona parte della mia perdurante passione al suo magistero e alla lettura dei suoi testi... il libro in questione ha un titolo fuorviante "Investire in monete", in realtà il contenuto dell'opera tratta solo marginalmente l'ambito investimento, è molto più propriamente una guida al collezionismo di monete per chi è alle prime armi. Il secondo volume che consiglio è invece una storia della moneta dalle origini ai tempi attuali, scritta in modo semplice e suggestivo, con molteplici tavole fotografiche e ingrandimenti, anche a colori, perfetta per una prima introduzione generale storico-monetaria. Entrambi i volumi si trovano abbastanza facilmente e a buon prezzo nelle librerie che trattano vecchi libri e anche sulla rete, in particolare E-bay, di seguito inserisco due link dove si possono reperire: https://www.ebay.it/itm/234752830549?_skw=Mario+Traina+investire&itmmeta=01JDMCQKT397JXEBT7NAV6S4YK&hash=item36a85bec55:g:p50AAOSwOOZjWWrW&itmprp=enc%3AAQAJAAAA8HoV3kP08IDx%2BKZ9MfhVJKmB0ayLBQUi2IFnnFBj5MxK69xrp9ASxlmE129eAOIQNULAcPKKqqNQk%2BWgXekBVbPTj7DPkVf6siW374pyHmXUBnxLa92N4eII6DLZkHTFveTuYTBiuXo3jD7bb%2FW%2FWK13eiSBk41eO10tjoXRrBQ4dXivgM0Fx%2Bb%2Bee%2Be%2Fip7pfIzUu0xktt%2BgYw2mEgIbEphKeun83jHWuEzehUvTnY3ldRntQXlK0pQxDw44D2onBgxPMOxfu3GA3YnJXKKQ%2Fb4W9mIWQ0x2boV9ZROGX2uetVKm6raduTnxUx3UbKn5w%3D%3D|tkp%3ABk9SR5C93oztZA https://www.ebay.it/itm/265351318341?_skw=Doty+storia+della+moneta&itmmeta=01JDMCS8BCMPP0WHMB0PEH3Z4Y&hash=item3dc82bcb45:g:Y-EAAOSwIWBeUVXW&itmprp=enc%3AAQAJAAAA8HoV3kP08IDx%2BKZ9MfhVJKnASHP8k4BungS9y3k2SKfROdf8QJO6uym%2F9Ep5n2pFN8xvZ%2FeK7bDGgVxYClqdEeub4OEapPObemFKpU42XKjH%2Fwuc7UuC0u4oAemtcwI19V5xreHmSKBaJf5YCkoZtLbKpsGMhl764YV85che%2Bal3FrT13opzsg8t4OqcTRnv6JvM%2FZXV4wOE7kGx7KH7hsK%2FuCR9eq1l49magnZN9bSNXhNW0D5kCNgyI%2B%2BQTJIlqUPQckCHruCC09UgW9zlCB6NVqQYeQ0eGSLz%2Fy4K2QKPfLFf%2BFIDJS5ybPMFU0Ru6A%3D%3D|tkp%3ABk9SR-iF5YztZA Le immagini del secondo volume non entrano in un solo post perciò le inserisco in un secondo successivo. Ecco le immagini del secondo volume: "Storia della Moneta" di Richard Doty1 punto
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DE GREGE EPICURI Ecco un'altra moneta della Cilicia, questa volta di Anazarbo, purtroppo molto deteriorata. Al D comunque è ben riconoscibile il ritratto di Lucio Vero, mentre la scritta è poco leggibile: ΑΥΡΗΛΙΟ-C ΟΥΗΡ(ΟC CΕΒ). Al R,Atena stante a sinistra, con scettro ed elmo corinzio. Anche qui, della scritta non si vede quasi nulla: (K)AI (ΙΩΗΡΟC ΤΩ ΑΝΑΖΑΡ ΕΤ) Β.P La moneta pesa 6,3 g. e misura 24 mm. In Wildwinds viene classificata come: SNG Righetti 1494. Non so di RPC.1 punto
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Ciao, ho scansionato il libro e l'ho inserito nella Sezione Libri del Forum. Chi è interessato può eseguire liberamente il download. Saluti a Tutti Beppe1 punto
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Gent.mo tartachiara, questo è veramente un argomento interessante. I falsi sono una costante in Numismatica ed in generale nel mondo dell'arte. Chiunque si intenda ad esempio di pittura sa che molti quadri sono dubbi, o addirittura esposti in Musei, considerati originali eppure...In piccolo anche la Numismatica sconta il fatto che esistano falsari così bravi da ingannare anche l'esperto.Per fortuna sono pochi, ma circolano molte monete false considerate "buone". Se la discussione si svilupperà posterò qualche moneta che forse metterà in crisi anche qualche esperto ( originali? falsi raffinati? ). Per quanto riguarda le tecniche di falsificazione, in biblioteca ho diversi testi. Uno in particolare mi è sempre piaciuto perchè "spiega molto", è molto datato (1908), non al passo con i tempi ( scanner e stampanti 3D ) ma molto interessante. Penso sia reperibile in Internet e ve lo consiglio: Il libro è stato ristampato nel 1983. Ciao Beppe PS: se qualcuno non riesce a scaricarlo, in qualche giorno potrei scansionarlo e metterlo in lista.1 punto
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Grazie uzifox per il tuo intervento, La moneta è stata comperata nel 1970-71 ( transazione privata ) e da allora mai pulita ( come puoi evidenziare dalla sfumatura verdastra alla base del busto del Re ). Sicuramente è stata lucidata dal precedente proprietario ( da qui le righette che comunque sono molto più evidenti nelle mie foto con luce radente ). La moneta ha anche una bella storia: era di un barbiere siciliano, amico di mio padre, appassionato di monete. Conservava le monete "alla rinfusa" cioè in ogni cassetto di casa sua ne trovavi qualcuna. I monetieri di casa sua erano i cassetti dell'armadio dove conservava mutande, canottiere e chi più ne ha... più ne metta. Sia mio padre, sia il barbiere, avevano dei "baffetti da sparviero" , baffetti sottili con una leggera punta rivolta in sù. Tutti e due si chiamavano Francesco, detti "Cesco" mio padre e "Ciccì" il barbiere. "Ciccì" ogni tanto chiudeva bottega ed andava dalla famiglia in Sicilia. Ritornava sempre con un bel gruzzoletto e sparpagliava le monete nel suo monetiere "intimo". Era una persona umorale, quindi difficile per fari scambi o compravendite ed aveva quel lato del carattere tipico dei gatti, che devi sempre blandire e mai andare contropelo... Quando andavamo da "Ciccì" , io che conoscevo i ripostigli del barbiere, davo un occhiata al cassetto dove riponeva gli asciugamani, ed al fondo tra le varie monete, vidi lo Scudo del 1911. Fu una vera meraviglia. Alla fine mio padre riuscì a comperarlo, perchè "Ciccì", ormai anziano, era andato in pensione. La moneta, per molti anni, ha profumato di Lavanda, di Brillantina Linetti, di Acqua di Colonia. I profumi della mia giovinezza, che mi ricordano ancora Ciccì, mio padre e i "baffetti da sparviero". Ciao a Tutti1 punto
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