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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/11/24 in tutte le aree

  1. una seconda cartolina postale, questa dedicata all'Esposizione di Torino del 1898 anche questa stampata su intero postale Umberto I con effige ovale da cent.10 tiratura 500 esemplari sta,mpa fronte e retro
    4 punti
  2. Interessante serata, mai avrei pensato che ci fossero tutti questi falsi moderni!!! Marco ci ha aiutato a capire quali sono i punti da verificare per riconoscere un falso dalla moneta vera. Grazie a tutti i presenti ed ai nuovi iscritti, volevo ringraziare @Sergio Gr che da quando è entrato a far parte del Circolo è sempre presente, questo ci fa capire che gli incontri che proponiamo sono di interesse per più tipologie di collezionisti. Al termine il brindisi con panettone e gli auguri.
    3 punti
  3. Buongiorno, si tratta di un bissolo, ora la legenda dovrebbe essere: D/ [...] NES VICECO [...] (quindi IOHANES VICECOM) R/ MEDIOLANENSIS Quindi mi sembrerebbe attribuibile a Cantù - Giampiccino Visconti, MIR 126
    3 punti
  4. Bellissima serata come sempre. Grazie @principesax per la competenza su questa monetazione e grazie anche a Tiziano, Gianfranco, Giancarlo ed Enrico per farmi sentire come fossi a casa. Sergio
    3 punti
  5. Nella notte dì 24 del mese di novembre dell’A.D. 1848, papa Pio IX (regnante dal 1846 al 1878), al secolo Mastai Ferretti, da una porta secondaria del Quirinale ebbe ad uscire travestito da prete , con un servitore ed un cameriere qual cocchiere. Quella notte in via Labicana vi era ad attenderlo il conte Carlo Giraud di Spaur – bavarese – con una carrozza a sei cavalli. Da Albano il papa si dirige verso Ariccia dove la contessa Teresa Spaur e l’adolescente suo figlio -e del conte – Maximilian, con l’aiutante gesuita Sebastiano Liebl e il cardinale Giacomo Altobelli ebbero ad accoglierlo. Il giorno 25 novembre, Sua Santità fece il suo ingresso a Gaeta, all’epoca in territorio borbonico, protetto da Sua Maestà Ferdinando II di Borbone, Re delle Due Sicilie (regnante dal 1830 al 1859). Durante il suo esilio, il papa ebbe modo di far visita a numerosi luoghi e religiosi e industriali del Regno delle Due Sicilie, godendo della ospitalità delle loro graziose Maestà borboniche e della nobiltà del Regno. Caduta poi la Repubblica Romana, Sua Santità ebbe a far ritorno nella Capitale della Cristianità nel 1850 (12 di aprile). ... Acquistata da Francesco Di Rauso
    2 punti
  6. E questa bellissima recensione scritta di suo pugno dal dottor Eupremio Montenegro in persona con vivo ringraziamento..
    2 punti
  7. Ciao, è un 3 cavalli di Filippo II di Spagna per il regno di Napoli... Allego un esemplare simile...
    2 punti
  8. Buongiorno, oggi posto questa cartoloina postale Privata stampata per celebrare la morte di Papa Leone XIII, stampata su intero postale di Umberto I con effige ovale da 10 cent., tiratura 1.000 esemplari, al retro listata alutto la veduta di Roma
    2 punti
  9. Salve a tutti. Complimenti per la completa e interessantissima discussione. Da appassionato raccoglitore pavese mi permetto di allegare il mio antoniniano di Ticinum. Spero di non sbagliare, la corretta classificazione dovrebbe essere C 83 RIC 447 . Ticinum 283 (quarta emissione, quinta officina). Approfitto per augurare agli amici BUONE FESTE ! Diametro mm.26,6 x 21,1 peso: gr 2,96 D/ IMP NVMERIANVS PF AVG; busto radiato verso destra. R/ PROVIDENT AVGG; Providentia rivolta a sinistra, tiene due spighe nella destra sopra un modio e, nella sinistra, una cornucopia; in esergo, VXXI
    2 punti
  10. ..che oltre ad essere molto raro è anche una bella conservazione per il tipo di moneta. Al netto dei soliti difetti di conio ha rilievi molto alti. Sempre un piacere risentirsi.
    2 punti
  11. Buonasera. Non è raro che la morte di un imperatore romano si accompagni a una certa dose di teatralità. Al riguardo, la pur piccola e breve dinastia formata da Caro (divenuto imperatore ai danni di Probo alla fine del 282) e dai due figli Carino e Numeriano, seppe farsi valere. Secondo una nota versione, Caro sarebbe infatti morto colpito da un fulmine nella sua tenda e quindi consumato dal fuoco. Mentre il figlio e successore Numeriano avrebbe addirittura regnato da cadavere, viaggiando in lettiga durante il rientro dalla campagna d’Oriente (vittoriosamente condotta dal padre Caro ma interrotta dalla sua “fulminea” morte). La macabra messinscena - far credere il già assassinato Numeriano ancora vivo, trasportandone il corpo in una lettiga tenuta sempre chiusa per proteggerne gli occhi affetti da una presunta malattia – concluse una spedizione che vide avvicendarsi ben tre imperatori: i già ricordati Caro e Numeriano e infine Diocleziano (fino ad allora Diocles, comes domesticorum) il quale (confermando la profezia secondo la quale sarebbe divenuto imperatore dopo l’uccisione di un “cinghiale”) non esitò a giustiziare pubblicamente, e di propria mano, il supposto mandante e regista del trucco della lettiga, ovvero il prefetto del pretorio Arrio Apro (appunto aper= cinghiale), peraltro suocero di Numeriano. Cosa accadde veramente in quei giorni e mesi non è però facile a dirsi, narrato com’è da fonti contradditorie e non sempre affidabili (Historia Augusta, Zonara, Giovanni Malala, Chronichon Paschale, Mosè di Cirene…). Dalle diverse versioni emerge comunque una vicenda alternativa e forse storicamente più credibile (di certo assai poco gradita ai Romani) che colloca la fine di Caro e Numeriano nella coda di un conflitto divenuto improvvisamente favorevole ai Persiani, passati al contrattacco dopo che la prima fase del confronto, favorevole invece ai Romani, si era conclusa vittoriosamente a Ctesifonte, anche perchè Bahrām II era stato inizialmente impegnato a fronteggiare ad Est una serie di ribellioni interne. Il nuovo andamento delle operazioni, peraltro esplicito in fonti tarde armene e bizantine, è forse celebrato da uno dei rilievi di Bahrām II a Naqsh-e Rostam. Tali eventi sarebbero stati mascherati dalla versione romana (la messinscena della lettiga) nella quale la morte di Numeriano viene attribuita a una lotta di successione tutta interna, evitando di gettare ombre sul successo delle armi romane (nota 1). La moneta che condivido ritrae il figlio minore di Caro, il Cesare Numeriano, Princeps Iuventutis, che accompagnò in Oriente il padre (il quale non mancò durante il viaggio si guadagnarsi meritatamente sul campo il titolo di Germanicus Maximus). Alla morte di Caro, tra il Luglio e l’Agosto del 283, Numeriano diviene co-Augusto (assieme al fratello rimasto in Occidente) e inizia una lenta ritirata lungo l’Eufrate che dura quasi sedici mesi. Raggiunta Emesa nel Novembre 283 vi sosta a lungo, fino al Marzo 284. Nel Novembre la spedizione raggiunge infine il Bosforo Tracio, dove però un sospetto fetore porta alla scoperta del cadavere celato nella lettiga, secondo il racconto tradizionale cui abbiamo accennato. Diritto: M AVR NVMERIANVS NOB C Busto di Numeriano panneggiato e corazzato verso dx con corona radiata. Rovescio: PRINCIPII-V-VENTVT//ςKA: il Cesare Numeriano panneggiato e corazzato, stante verso dx, tiene un globo nella dx e uno scettro nella sx. Peso gr. 3.84; diam. ; 22 mm; asse di conio: h6. RIC 363. La perdita della superficie originale della moneta sembra completa, più evidente all’ingrandimento che a occhio nudo. Vicino ai rilievi si notano residue tracce di argentatura (?). Il resto della superficie è brunita. Sul diritto, all’altezza della prima “M”, sul bordo del tondello , una piccola lacuna semicircolare dai margini patinati come i rilievi. In esergo indicazione della 6a officina di Roma (il segno “ς”, da quanto discusso in precedenti contributi e salvo miei fraintendimenti, deriva dal digamma, con funzione numerale in quanto sesta lettera dell’alfabeto greco, e viene detto “stigma” per successiva identificazione con un segno di legatura delle lettere sigma (σ) e tau (τ) in uso dal Medioevo al XIX sec.). Segue l’indicazione greca per “venti” (KA) per la quale, tra le mie poche fonti, resto incerto fra le diverse ipotesi: per i più indica il rapporto di lega di 20:1 (5% di argento). Secondo altri indicherebbe invece il rapporto con l’aureo (20 bronzi argentati per 1 aureo, replicando in forma altamente fiduciaria il precedente rapporto con l’aureo). Altre congetture hanno ipotizzato equivalenze con 20 assi o due denari, ricordando che il segno X sui denari repubblicani indicava l’equivalenza 1 denario / 10 assi. Un saluto e a presto, Lvcivs LX (nota 1): Se questo appare il quadro storico più realistico, diverse fonti contribuiscono a confonderlo: si narra così anche di un Caro rientrato trionfante a Roma e caduto in una successiva campagna contro gli Unni; di un Carino che combatte in Oriente; o si duplica, per lo sconfitto Numeriano, il destino di Valeriano, scuoiato e ridotto a un otre, dando a Numeriano la colpa della morte del vescovo di Antiochia Babila, da attribuirsi invece alle persecuzioni di Decio. PS: E’ sempre molto affascinante e istruttivo vedere le cose dalla parte degli “altri”, del nemico, facendo specchiare i due imperi eterni rivali e osservando un poco i Romani stando dalla parte dei Persiani. Oltre alla lettura dei passi delle Res gestae Divi Saporis (termine coniato da Rostovtzeff in analogia alla Res Gestae Divi Augusti) e in attesa di suggerimenti bibliografici dei quali sarò grato, intanto mi è arrivato il celebre volume di R. Ghirshman, Arte Persiana. Parti e Sassanidi, 1962, che risulta certo datato in alcuni suoi giudizi artistici, ma è tuttavia ancora utilissimo per una narrazione d’insieme e per l’ampio corredo iconografico, piacevolmente âgée.
    1 punto
  12. Confermo quanto scritto da chi mi ha preceduto: monogramma di Gian Carlo Tramontano Maestro di Zecca dal 1488 al 1514 odjob
    1 punto
  13. Magari mi sbaglio ma quelle due appendici contrapposte mi ricordano le dracme siracusane...
    1 punto
  14. Ho unito le due discussioni.
    1 punto
  15. Credo di si, il timbro regimentale del panificio militare dovrebbe avere assolto la franchigia, quindi non necessitava di francobollo.
    1 punto
  16. . grazie infinite.
    1 punto
  17. Buonasera, questa è una settecentina trasportata a mano, non ha avuto un corso postale, era usuale all'epoca
    1 punto
  18. Con grande soddisfazione allego articolo odierno del dottor Roberto Ganganelli su Cronaca Numismatica relativo al libro in questione. 5 LIRE QUADRIGA: tutto quello che avreste voluto SAPERE... | CN cronaca numismatica
    1 punto
  19. Grazie Luca per le delucidazioni del caso...
    1 punto
  20. Visto che è stata apprezzato quello di Numeriano, mi permetto di aggiungere, sempre della zecca di Ticinum, stesso anno 283, quarta emissione, seconda officina, questo antoniniano ( diametro mm. 21,2 peso gr 3,75 ) del padre Caro ... un cordiale saluto D/ IMP CARVS PF AVG; busto corazzato e radiato verso destra . R/ SPES PUBLICA; Spes andante verso sinistra, tiene un fiore nella destra e, con la sinistra, solleva un lembo della veste; in esergo SXXI. C 79 RIC 82
    1 punto
  21. O tempora..: adesso non basta neanche più numista!
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  22. ΒΑΣΙΛΟΠΙΤΑ / Vasilopita, la torta del capodanno greco Dentro la torta si troverà una moneta che porterà fortuna per l’anno nuovo a chi avrà la fetta giusta! https://greciamia.it/blogs/blog/vasilopita-la-torta-capodanno Altro che fava nella colomba! Njk
    1 punto
  23. Buongiorno a tutti, Domenico non credo abbia la zampa alzata, almeno osservando gli altri cavalli dove effettivamente l'hanno alzata. Ad ogni modo un esemplare di tutto rispetto, sarei tentato di dire che si intravede parte del collare che portava Ferdinando in altri ritratti. Osservo la presenza della Croce a fine della parola EQVITAS e la parola RE GNI molto spaziata. Saluti Alberto
    1 punto
  24. "potenziale tesoro"...? Spero ci stia prendendo in giro 🙂 È un banale 2€ che vale 2€. È più probabile trovare El Dorado durante una passeggiata in un boschetto sudamericano che trovare un tesoro tra le monetine ricevute come resto
    1 punto
  25. Buongiorno @joannes carolus, grazie, davvero una bella moneta, nonchè un'ulteriore zecca e un ulteriore rovescio in questa piccola raccolta di Numeriano. un saluto e a presto, Lvcivs LX
    1 punto
  26. Bellissime monete, mi piace molto quando una discussione è così partecipata con tanti esemplari da visionare. Contraccambio volentieri gli auguri di @joannes carolus estendoli a tutti voi 😃
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  27. apri una discussione per ogni moneta nella sezione apposita postando i due lati della stessa e contorno, peso e diametro sono sempre ben accetti, non sovrapporre le discussioni, benvenuto nel forum
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  28. Ciao. Se stai entrando in Italia dalla Svizzera con una moneta in argento del valore di 1.000 euro che è ancora cambiabile in valuta corrente dal Paese che l'ha emessa (ipotesi rara ma, non avendo precisato di che moneta si tratti ed avendo indicato un periodo generico dal 1600 in poi non possiamo saperlo) non va dichiarata. Se invece la moneta non è più cambiabile in valuta corrente, allora, poichè il suo valore supera la franchigia di 300 euro se viaggi in macchina/treno o di 430 euro se viaggi in aereo o in nave/battello (per i minori la soglia si abbassa a 150 euro), devi dichiararne in dogana l'importazione. Vedi anche il documento allegato. M. DOG-c-12-07052024.pdf
    1 punto
  29. 1. Nazione: Manchoukuo, emesso per la cooperazione con il Giappone e Manchoukuo, 1943, scritte in cinese, 10 Manchoukuo fen, rosa. £1.00 2. Cina Taiwan, 1979, £1.20 3. Cina Taiwan, 1981, 0.40p
    1 punto
  30. Ciao Marco @magellano83, piacere risentirti dopo tanto tempo. Hai postato un quattrino che inseguo da anni ... Veramente molto raro anche questo tuo esemplare ed in ottima conservazione per la tipologia, molto più raro di quanto non riporti il Pucci che a sua discolpa non definisce però la rarità delle varianti. Almeno R4 a mio giudizio come valutato dal Gigante. Concordo con te che dovrebbe essere il Pucci 45, anche se nel suo lavoro, purtroppo, non è fotografato il rovescio. Come dici giustamente tu, si tratta di un ibrido, con il diritto nella nuova versione con lo scudo sannitico ed il rovescio ancora appartenente al tipo dei quattrini con lo scudo barocco. Non ho mai visto fotografato, e d'altronde nemmeno il Pucci lo riporta, il quattrino nella versione scudo sannitico al D/ e UN//QUATTRINO//1800 al R/, che ritengo non esista. Altra grossa rarità è il quattrino 1801 nella versione stemma barocco. Più raro, a mio avviso, della versione con lo scudo sannitico. Quest'ultimo appare di tanto in tanto in qualche asta mentre quello con stemma barocco non si vede praticamente mai. Un ulteriore considerazione, che mi ha sempre intrigato, è la mancanza del quattrino datato 1797. Dalla tabella delle tirature riportata dal Pucci, in quell'anno sarebbero stati coniati, la bellezza di 319622 pezzi, forse coniati con altre date? O forse , da qualche parte, si nasconde un quattrinello anche con quella data? A questo punto potremmo rinominare la discussione Rarità nei quattrini di Ferdinando III e continuare ad elencare, secondo la nostra esperienza le rarità anche degli altri anni.
    1 punto
  31. Provo: Fini' OP erede S empio FINI OPERE D'ESEMPIO Buona notte. Stilicho
    1 punto
  32. A differenza di quel che è presente nella cultura di massa, neanche nei super-capitalisti USA è tutto tutto detraibile e un motivo ci sarà
    1 punto
  33. Io credo che il 1800 con scudo sannitico al D/ e al R/ UN QUATTRINO 1800 su 3 righe non esista… Dalla catalogazione del Pucci il 1800 con scudo barocco al D/ e al R/ QVAT TRINO 1800 su 3 righe c’è in 4 varianti (dal Pucci 41 al Pucci 44) il Pucci 45 con D/ Scudo Sannitico e R/ come Pucci 41 (QVAT TRINO 1800) è quello che ho postato io e che sia proprio questo la tipologia R4 poi passiamo al 1801 con D/ scudo Barocco e R/ QVAT TRINO 1801 su 3 righe (Pucci 46) e il 1801 con D/ scudo sannitico e R/ UN QUATTRINO 1801 sempre su 3 righe (Pucci 47) Anche il Pucci 46 a mio parere è rarissimo al pari del Pucci 45 se non di più
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  34. Ciao, visto il peso penso si tratti di un sesterzio. Proviamo ad individuare la tipologia 🙂. Con buona probabilità, per me si tratta della dea Roma seduta raffigurata sul rovescio. Mi lascia pensare questo le lettere R ed O che si intravedono in exergo ed il braccio non visibile della dea perché regge la lancia ( vedi foto). Posto foto di esemplare che dovrebbe essere della stessa tipologia. ANTONIO
    1 punto
  35. Ciao @italpenche piacere…confermo che il millesimo è molto raro e non ho trovato nessun passaggio fino ad oggi…anche io adoro la monetazione minore dove si trovano ancora rarità snobbate dai più…con l’occasione sempre per i quattrini di Ferdinando III volevo mostrarti questo pezzo trovato tempo fa…quattrino del 1800 con D/ scudo Sannitico e R/ come scudo Barocco…dovrebbe essere il Pucci 45 classificato solo R…per me molto più raro non avendolo mai visto prima, cosa ne pensate? @cippiri76
    1 punto
  36. Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy emette il 2 dicembre 2024 due francobolli ordinari appartenenti alla serie tematica le Festività, dedicati al Natale e al Santo Natale: la Basilica della natività di Betlemme. Quest’ultimo con sovraprezzo a favore dei rifugiati delle terre del conflitto mediorientale, distribuito e commercializzato fino al 31 dicembre 2026. Caratteristiche dei francobolli Le vignette raffigurano rispettivamente: Francobollo del Natale - Giulio Coniglio, personaggio creato dalla scrittrice e illustratrice Nicoletta Costa, protagonista di molte avventure a fumetti e a cartoni animati, in compagnia dei suoi simpatici amici, Lumaca Laura e Uccellino Nino, circondati da tanti pacchetti regalo natalizi, alcuni a forma di carote. Francobollo del Santo Natale - la facciata della Basilica della Natività di Betlemme. Completano i francobolli le rispettive legende “BUON NATALE”, “SANTO NATALE” e “BASILICA DELLA NATIVITÀ DI BETLEMME”, la scritta “ITALIA” e le indicazioni tariffarie “B ZONA 1” e “B”. Il francobollo con soggetto religioso riporta la dicitura “+ € 3,75 PRO RIFUGIATI CONFLITTO MEDIORIENTALE”. Bozzettisti: Nicoletta Costa per il francobollo del Natale; Emanuela L’Abate per il francobollo del Santo Natale. Tirature: duecentocinquantamila venti esemplari per il francobollo del Natale, duecentomila quattro esemplari per il francobollo del Santo Natale Indicazioni tariffarie: B zona 1 per il francobollo del Natale, B per il francobollo del Santo Natale I francobolli sono stampati dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A., in rotocalcografia; carta: bianca, patinata neutra, autoadesiva, con imbiancante ottico; grammatura: 90 g/mq; supporto: carta bianca, Kraft monosiliconata da 80 g/mq; adesivo: tipo acrilico ad acqua, distribuito in quantità di 20 g/mq (secco). Francobollo del Natale - colori: quadricromia; formato carta: 30 x 40 mm.; formato stampa: 26 x 36 mm.; formato tracciatura: 37 x 46 mm.; dentellatura: 11, effettuata con fustellatura. Il foglio contiene quarantacinque esemplari Sulla cimosa è riprodotto il logo MIMIT monocromatico. Francobollo del Santo Natale - colori: cinque; formato carta e formato stampa: 40 x 48 mm.; formato tracciatura: 47 x 54 mm.; dentellatura: 9, effettuata con fustellatura. Il foglio contiene ventotto esemplari. Sulla cimosa è riprodotto il logo MIMIT monocromatico. Nota: La fotografia che ha ispirato la raffigurazione della Basilica della natività di Betlemme è utilizzata per gentile concessione della Custodia Terræ Sanctæ. Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy emette il 5 dicembre 2024 un francobollo ordinario, appartenente alla serie tematica Il patrimonio naturale e paesaggistico, dedicato all’apicoltura. Caratteristiche del francobollo La vignetta raffigura un apicoltore al lavoro mentre raccoglie il miele dal favo, con il suo caratteristico abbigliamento: tuta, maschera e guanti, circondato da api e fiori. Completano il francobollo la legenda “APICOLTURA”, la scritta “ITALIA” e l’indicazione tariffaria “B”. Tiratura: duecentocinquantamila venti esemplari. Bozzettista: Claudia Giusto Indicazione tariffaria: B Il francobollo è stampato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A., in rotocalcografia; colori: cinque; carta: bianca, patinata neutra, autoadesiva, con imbiancante ottico; grammatura: 90 g/mq; supporto: carta bianca, Kraft mono-siliconata da 80 g/mq; adesivo: tipo acrilico ad acqua, distribuito in quantità di 20 g/mq (secco); formato carta e formato stampa: 30 x 40 mm.; formato tracciatura: 37 x 46 mm.; dentellatura: 11, effettuata con fustellatura. Caratteristiche del foglio: Quarantacinque esemplari. Sulla cimosa è riprodotto il logo MIMIT monocromatico. Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy emette il 6 dicembre 2024 un francobollo ordinario appartenente alla serie tematica le Eccellenze del sapere, dedicato all’Archivio Luce nel centenario. Caratteristiche del francobollo La vignetta raffigura, in primo piano, una lavoratrice specializzata intenta al controllo delle pellicole cinematografiche; sullo sfondo, un’immagine di un Cinemobile d’epoca conservata nell’Archivio Luce che detiene la memoria fotografica e audiovisiva del ’900 italiano. In alto a sinistra, è riprodotto il logo del centenario dell’Istituto Luce. Completano il francobollo la legenda “ARCHIVIO LUCE”, la scritta “ITALIA” e l’indicazione tariffaria “B”. Tiratura: duecentocinquantamila venti esemplari. Bozzettista: Emanuela L’Abate Indicazione tariffaria: B Il francobollo è stampato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A., in rotocalcografia; colori: quattro; carta: bianca, patinata neutra, autoadesiva, con imbiancante ottico; grammatura: 90 g/mq; supporto: carta bianca, Kraft mono-siliconata da 80 g/mq; adesivo: tipo acrilico ad acqua, distribuito in quantità di 20 g/mq (secco); formato carta: 30 x 40 mm.; formato stampa: 30 x 38 mm.; formato tracciatura: 37 x 46 mm.; dentellatura: 11, effettuata con fustellatura. Caratteristiche del foglio: Quarantacinque esemplari. Sulla cimosa è riprodotto il logo MIMIT monocromatico.
    1 punto
  37. Ciao,si è un tornese con sigla GA/C(Giovanni Andrea Cavo, mastro di zecca)... Questa tipologia di tornesi con data sotto al busto del Re sono difficili da reperire con data visibile a causa di usura e decentratura, comunque sono stati battuti nel 1636,1637 e 1638... Riesci a capire che simbolo del coniatore si trova davanti al busto del Re? almeno si può provare ad associarlo ad una data...
    1 punto
  38. Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy emette il 29 novembre 2024 un francobollo commemorativo di Giacomo Puccini, nel centenario della scomparsa. Caratteristiche del francobollo La vignetta riproduce un particolare dell’opera pittorica di Luigi De’ Servi realizzata all’inizio del Novecento raffigurante Giacomo Puccini, conservata presso il Puccini Museum – Casa natale Lucca. Completano il francobollo la legenda “GIACOMO PUCCINI” e le date “1858 - 1924”, la scritta “ITALIA” e l’indicazione tariffaria “B 50 G”. Tiratura: duecentocinquantamila venti esemplari Bozzetto: a cura del Centro Filatelico dell’Officina Carte Valori e Produzioni Tradizionali dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A.. Indicazione tariffaria: B 50 G I francobollo è stampato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A., in rotocalcografia; colori: quadricromia; carta: bianca, patinata neutra, autoadesiva, con imbiancante ottico; grammatura: 90 g/mq; supporto: carta bianca, Kraft mono-siliconata da 80 g/mq; adesivo: tipo acrilico ad acqua, distribuito in quantità di 20 g/mq (secco); formato carta e formato stampa: 30 x 40 mm.; formato tracciatura: 37 x 46 mm.; dentellatura: 11, effettuata con fustellatura. Caratteristiche del foglio: Quarantacinque esemplari. Sulla cimosa è riprodotto il logo MIMIT monocromatico. Nota: l’opera pittorica di Luigi De’ Servi è riprodotta per gentile concessione della Fondazione Giacomo Puccini.
    1 punto
  39. E all'asta FINARTE del 27 settembre scorso, è stato esitato il Lotto 442 (vesrione bronzo dorato): Regno delle Due Sicilie diametro 5.7 cm. In bronzo dorato. Al dritto busti affiancati a destra del Papa e del Re, al bordo "PIO. IX. P.O.M. FERDINANDO II. RE DEL REGNO DELLE DUE SICILIE"; opus "CATENACCI FECE.". Al rovescio veduta della fortezza e dei bastioni di Gaeta, al bordo "L'ARMATA NAPOLI Qui una discussione sul Forum risalente al 2013 dove era intervento proprio di Rauso: E qui l'articolo a firma di Rauso: UN’INEDITA MEDAGLIA MILITARE DI PIO IX OPERA DELL’INCISORE NAPOLETANO LUIGI ARNAUD https://www.panorama-numismatico.com/wp-content/uploads/medagli-pio-ix-arnaud.pdf
    1 punto
  40. si sono la serie completa emessa nel 1957 per il bicentenario dalla nascita di Antonio Canova, sono stati utilizzati su una cartolina per un affrancatura filatelica , della Mostra Filatelica Internazionale di Merano, sono logicamente fuori tariffa postale, sono un ricordo
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  41. 1 punto
  42. Un saluto a tutti. Sempre grazie a chi ha tempo e voglia di fare post interessanti ed istruttivi. Nel mio piccolo volevo mostrarvi uno dei miei dove Numeriano è imperatore e probabilmente nel suo ultimo periodo di vita. Antoniniano per Cizyco, 20mm x 3,8gr. Se non erro (non possiedo il Ric dedicato) me l hanno chiuso come 463. Ovviamente pareri ed eventuali correzioni più che ben accette. Grazie.
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  43. Riporto l’articolo a firma del dott. Francesco Sernia, già presidente emerito della Corte dei Conti, studioso di numismatica moderna e presidente del glorioso Circolo Numismatico Napoletano, apparso sull’ultimo Bollettino del Circolo Numismatico Napoletano, Anno LXXII, Gennaio 1987 - Dicembre 1990, Napoli 1991, pag. 29-34.
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  44. Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy emette il 28 novembre 2024 un francobollo ordinario appartenente alla serie tematica il patrimonio artistico e culturale, dedicato alle cartoline viaggianti. Caratteristiche del francobollo La vignetta raffigura, su un fondino azzurro su cui spicca una cassetta postale, un piccione viaggiatore con una fascia tricolore, abbigliato da portalettere, circondato da cartoline viaggianti a rappresentare la divulgazione attraverso la posta della cultura italiana nel mondo. Completano il francobollo la legenda “CARTOLINE VIAGGIANTI”, la scritta “ITALIA” e l’indicazione tariffaria “B ZONA 2”. Tiratura: duecentocinquantamila venti esemplari Bozzettista: Maria Grazia Dosio Indicazione tariffaria: B zona 2 Il francobollo è stampato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A., in rotocalcografia; colori: quadricromia; carta: bianca, patinata neutra, autoadesiva, non fluorescente; grammatura: 90 g/mq; supporto: carta bianca, Kraft mono-siliconata da 80 g/mq; adesivo: tipo acrilico ad acqua, distribuito in quantità di 20 g/mq (secco); formato carta 40 x 30 mm.; formato stampa: 36 x 26 mm.; formato tracciatura: 46 x 37 mm.; dentellatura: 11, effettuata con fustellatura. Caratteristiche del foglio: Quarantacinque esemplari. Sulla cimosa è riprodotto il logo MIMIT monocromatico.
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  45. Salve condivido immagino di una cartolina viaggiata e chiedo ai più esperti maggiori informazioni. Ringrazio in anticipo
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  46. Salve condivido immagino di una cartolina viaggiata e chiedo ai più esperti maggiori informazioni. Ringrazio in anticipo
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  47. Grazie come sempre @PostOffice i messaggeri mi sembrano più rari degli ambulanti, sei in grado di confermare?
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  48. Buongiorno a tutti. Ultima moneta aggiunta in Raccolta : Piastra 1798 SICILAR Va a fare compagnia a Ducati 6 1768 HISPAIAR Piastra 1794 SICILAR Piastra 1786 HISRANIAR TARÌ 1794 SICLIAR 10 TORNESI 1798 SICILIA Grano 1792 SICILAR Piastra 1805 HSIP Piastra 1816 INPANS 10 TORNESI 1819 SICLIARVM 5 TORNESI 1819 SICILIARV
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