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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/17/24 in tutte le aree
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Tutti noi sappiamo quale sia la situazione dei circoli nel nostro paese, più volte è stata affrontata la questione anche in questo forum, cercando di fissarne le cause: età dei soci, difficile interesse dei giovani, difficoltà economiche derivanti dalle scarse partecipazioni, ecc. Spesso, parlando di questi argomenti con persone appartenenti a circoli di altre città ho percepito la loro sorpresa quando capiscono che le difficoltà che si possono avere a Milano spesso sono maggiori di quelle dei circoli di provincia. Milano è una “grande” città e questo è l’elemento che spesso “inganna” facendo credere che appunto perché è grande molte siano le possibilità, molti i soci, maggiore facilità nel realizzare eventi, ecc. Questo invece è l’elemento che spesso condiziona il nostro circolo, Milano è una città grande, MA: Impossibilità di parlare con le istituzioni, anche solo per poter avere una sede ad affitto “concordato”. Dobbiamo invece cercarci la sede ed affittare da privato a privato. Il comune di Milano è completamente assente ed è difficile convincere qualcuno nella PA che un’associazione con circa 30 soci debba avere una sede comunale, anche se solo un gg alla settimana, anche piccola, anche… . Centinaia di associazioni di ogni tipo bussano quotidianamente per queste ed altre motivazioni, e il CCNM non ha una valenza sociale (intesa come una PA la intende) e nemmeno Santi in Paradiso. Pertanto nel nostro bilancio l’affitto ha un peso evidente (ed Elon Musk non si è ancora iscritto..) Distanza : Milano è una città grande e la sede trovata, pur essendo in zona semi centrale non è facilissima da raggiungere e spesso il percorso per un socio che sta dall’altra parte della città costituisce un impiego di tempo non indifferente, magari 1 ora per poterci arrivare. I mezzi ci sono, ma non vicinissimi (metropolitana compresa) e si è obbligati ad una breve camminatina, che in inverno o in caso di maltempo non invoglia la presenza. Parcheggi: purtroppo una volta arrivati, il parcheggio resta un’illusione e quindi il continuo peregrinare in cerca di un posto con il rischio di multe, costituiscono un ulteriore elemento di difficoltà Concorrenza di eventi: Ogni sera a Milano ci sono decine di eventi concorrenti: da quelli sportivi (di qualsiasi tipo: Da San Siro alle boccette) , teatro, eventi culturali e concerti tutti, eventi che si sommano tra loro nella stessa giornata e per ogni giorno della settimana. Giovani: il problema non è milanese ma è comune a tutti i circoli numismatici. Probabilmente è il format sbagliato. Seppur interessati, pochi sono i giovani disposti alla presenza costante, che richiede partecipazione e “sacrifici” di volontariato: praticamente tempo. Non sto parlando di un qualcosa una tantum, dell’evento sporadico, ma garantire interesse e partecipazione sistematica nel tempo, mettendoci anche del proprio: dal pagamento della quota alla partecipazione per l’ organizzazione degli eventi Personalmente credo sia una questione di forma mentis, la prima domanda che viene posta è: l’evento è in streaming? Anche se abitano nel quartiere dietro la sede. Ma così va il mondo e pertanto non credo che non i siano giovani, ma semplicemente non vengono di presenza. E questo farebbe loro un gran bene: tutti noi vecchi Sappiamo tutti quanto valga poter vedere e toccare le monete dal vivo! E al CCNM dopo ogni evento questo è possibile!! Ad Majora!4 punti
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Salute oggi ho ricevuto la mia copia di Monete Antiche fascicolo 3/2024 da non trascurare nemmeno il NOTIZIARIO che accompagna la rivista Nella spedizione vi è anche una lista di libri a bassissimo prezzo acquistabili insieme al rinnovo della quota d'iscrizione all'Associazione.Una nota dice che i libri acquistati saranno spediti SENZA AGGRAVIO DI SPESE DI SPEDIZIONE,APPENA L'ASSOCIAZIONE RICEVERA' L'ACCREDITO e questo mi sembra molto bello. Vi posso assicurare che stampare un libro, soprattutto se tratta di Numismatica, con foto di monete, tra impaginazione grafica e modifica foto per fare in modo che siano pubblicate il più possibile aderenti alla realtà è un lavoraccio che costa ed i libri proposti a questi prezzi dovrebbero interessare a molti collezionisti di Numismatica al fine di far maturare una certa passione per l'approfondimento di ciò che collezionano. MONETE ANTICHE Anno XXIII – 2024 fascicolo III Associazione Culturale Italia Numismatica. Pagine 120, f.to 21x28cm, illustrazioni a colori. € 20,00 (gratuito Soci ACIN, anno 2024) ISSN 2532-0327 Dall’Indice: Vincenzo Marrazzo, Riconiazioni di Caulonia e Crotone su didrammi di Leontini: tre casi di studio. [pp. 241-252] Luciano Giannoni, Una nuova tipologia monetale populoniese del valore di una unità. [pp. 253-258] Giovanni Santelli, Alberto Campana, Il linguaggio delle immagini. Poseidone (Nettuno) e la sua cerchia. Sesto Pompeo – Anfitrite – Tritone – Gorgone Medusa – Pegaso – Bellerofonte – Scifo (Skypios) – Taras. [pp. 259-276] Giovanni Santelli, Alberto Campana, Riflessioni sulla monetazione tarantina. Taras e Falanto. [pp. 277-300] Luis Amela Valverde, La serie RRC 474: PALIKANVS. [pp. 301-316] Antonio Morello, Una ‘tessera’ di bronzo svela il simbolo della Legio XV Apollinaris. [pp. 317-356] Mario Ladich (a cura di), Alcune precisazioni: [pp. 357-358] 1. Sul ‘piccolo bronzo’ ‘africano’ a nome di Valentiniano III. 2. Una variante inedita dell’aureo RRC 475/1a di L. Munatius Plancus praef urb. odjob3 punti
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Esperienza e studio da circa cinquant'anni, mi permettono di formulare delle classificazioni e datazioni (approssimative) delle medaglie devozionali, le mie sono interpretazioni personali e lo dico con molta umiltà, sempre pronto a riconoscere eventuali errori ed accettare altri pareri argomentati ! un caro saluto, Borgho2 punti
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Forse l ho trovata,dracma di Velia in Lucania https://www.acsearch.info/search.html?id=37895482 punti
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Ciao Davide, lo sai che la tua ipotesi potrebbe essere valida? Ci potrebbe stare. Comunque in questa sezione ci sono due mostri sacri (PostOffice e fapetri2001), che sicuramente ci faranno sapere qualcosa di più. Un caro saluto.2 punti
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Grazie Enrico per aver aperto la discussione. Da neo iscritto mi sono potuto godere gli eventi solo da giugno ed ho seguito in streaming solo una volta perché influenzato. Immagino quanto sia difficile organizzare serate come quelle che il circolo ci/mi ha regalato ed è proprio anche il bello di partecipare, guardare splendide monete, sentire pareri esperti dei vari soci che fa la differenza. Scarsità di parcheggio e scomodità mezzi non aiutano certo ed è un peccato vedere pochi giovani (ma qualcuno c'è, dai) comunque non vedo l'ora di vedere il programma per i prossimi incontri. Grazie a tutto il CCNM per l'impegno profuso.2 punti
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Non è una mia moneta, l'ho solo estrapolata dal web e postata per far vedere di cosa si trattava, colleziono solo quelle destinate ad essere effettivamente spese, di monete mongole ne avrò solo sei/sette da ciotola provenienti dalla circolazione.2 punti
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Comunque ho l'impressione che da contraltare ad un certo declino del veronafil vi sia una certa vitalità di convegni una volta estremamente provinciali. So di essere di parte, ma ad esempio i convegni siciliani, una volta poco più di sagre di paese, stanno pian piano crescendo. A gennaio per la prima volta dovrebbe essere presente persino un espositore straniero. Si fanno conferenze, si vedono volti e nomi importanti da tutta Italia (una volta erano 4 gatti). Ovviamente le dimensioni rimangono microscopiche rispetto al veronafil, ma il trend comunque mi sembra questo: uno sviluppo dei convegni minori a sfavore di quelli più grossi. È così anche altrove?2 punti
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moltissime iniziative a rileggerle tutte fa specie trovarsi di fronte a tutto il calendario. Vorrei ricordare le dirette in streaming che hanno consentito non solo a chi era a Milano di partecipare. Vorrei ricordare anche il gruppo Facebook Centro Culturale Numismatico Milanese che è nato nell'estate di quest'anno e che sta andando bene. Vorrei ricordare il nuovo presidente Tiziano Caronni che sta andando in continuità con buon vigore. Vorrei ricordare il nuovo sito internet Centro Culturale Numismatico Milanese – Cultura e storia attraverso le monete! che trova sfonda nel sito dei circoli italiani. Il circolo numismatico milanese ha partecipato al 6° Congresso Nazionale dei Circoli Numismatici a Salò (BS)2 punti
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Buonasera, Visto che nessuno ha riscontrato la mia domanda forse preso dalla “concitazione” della discussione, ho pensato di scrivere alla NGC che gentilmente poco fa mi ha risposto via mail. Vi riporto di seguito quanto risposto: …Thank you for contacting us regarding your question about lost/stolen coins. I'm happy to provide you with some information about that. If an NGC-certified coin is lost or stolen, then the owner of the coin would need to contact us with a police report in order for us to label the coins lost or stolen on our certification lookup. Please let me know if you have any additional questions. Kind regards, Aaron A. Customer Service Certified Collectibles Group p. (855) Grade10 | (855) 472-3310 collectiblesgroup.com NGC, NCS, PMG, CGC, CCS, ASG and CAG are independent members of the Certified Collectibles Group Nella sostanza: Se una moneta certificata NGC viene smarrita o rubata, il proprietario della moneta deve contattare l’ente certificatore inviando loro copia della denuncia al fine di poter etichettare la moneta smarrita o rubata nei loro database e rendere cosi maggiormente diffusa la notizia. Un cordiale saluto, D1 punto
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@Sergio Gr il grazie va a soprattutto a quelli come te che si sono iscritti e danno il loro contributo, che è essenziale, a quelli che hanno creduto che trovarsi e parlare e vedere monete è bello! é interessante! Il mio non voleva essere uno sfogo ma solamente una costatazione delle difficoltà che, nonostante le difficoltà che dobbiamo superare, cerchiamo di offrire un ricco calendario, con mediamente più di un evento mese (considerando anche la chiusura estiva). E come noi fanno anche moltissimi altri circoli in Italia, con i quali ci troviamo a discutere e a scambiarci opinioni, come quest'autunno nella bellissima Salò, con gli amici dei circoli di mezza Italia. Buona serata1 punto
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si potrebbe intervenire in qualche modo, ma bisogna avere una certa dimestichezza, io te lo dico poi vedi tu se te la senti; dovresti porendere un pezzo di carta assorbente, bagnarlo e appoggiarlo nella metà in basso dei due segnatasse, in questo modo umidendosi, si licenziano dal supporto, poi con una pinzetta da francobolli, passi sotto il francobollo facendo rialzare i dentelli, che dopo una dovuta asciugatura, se sono esistenti, deborderanno lievemente dalla cartolina, altrimenti se non ce l'hai, ti procuri un contafili e con quello puoi vederli tranquillamente senza fare tutto ciò che ti ho detto1 punto
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Bitte! https://en.numista.com/catalogue/index.php?e=germany&r=&st=148&cat=y&im1=&im2=&ru=&ie=&ca=3&no=&v=1000&a=1900-1945&dg=&i=&b=&m=&f=&t=&t2=&w=&mt=&u=&g=&se= poi ci sarebbe anche una caterva di notgeld, in caso.1 punto
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Ciao @dareios it, non sono esperto di cartoline ma durante la IGM quando una persona scriveva ad un soldato al fronte non poteva mettere la destinazione per due motivi fondamentali: il primo perché poteva ignorare dove era dislocato il reparto di appartenenza; secondo perché era vietato per evitare di dare informazioni al nemico. Quindi nell'indirizzo del destinatario si metteva il nominativo, il reparto e poi il generico "Zona guerra". Ci pensava poi la Posta Militare a consegnare la missiva. In questo caso credo che si sia attuata una sorta di "propaganda" al re, facendolo risultare, come i soldati, presente al fronte. E' un mio pensiero non conoscendo a fondo l'argomento. Bella cartolina!1 punto
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Cercheremo di indovinarla. inizia il Toto 100Reichsmark Vedi post successivo Partecipazione libera - per me la n° 71 punto
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Buongiorno, Lira 1860 Firenze - Vittorio Emanuele Re eletto. Non ha bisogno di presentazioni e volevo soltanto un parere sulla conservazione e sul prezzo. Avevo preso anni fa un esemplare autenticato in conservazione BB e lo avevo pagato intorno alle €100. Girando in alcune aste inglesi, un mese fa circa, sono incappato in questo esemplare che sembrava non interessare a nessuno. Ho offerto £120 e, con mia grande sorpresa, è risultata essere l'offerta vincente. Sul sito veniva dichiarata XF or better (meglio di splendido) ed in effetti è in alta conservazione. Il bordo in alcuni punti è intatto e i rilievi sono alti e tutti i dettagli sono distinguibili in modo egregio. Diciamo che uno SPL+ ci sta tutto, sempre secondo il mio modestissimo parere, ed in più ha un pedigree di tutto rispetto (4 bollini) con due passaggi in Roma Numismatics (credo che non operano più essendo finiti nei guai con un costoso aureo romano) uno in TCC ed uno del primo venditore. Arrivo al dunque! Quale conservazione credete che sia ed il prezzo, è giusto o è un buon affare? Grazie mille e buona domenica a tutti Atexano1 punto
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Dalle na carezza pure da parte mia 🤣 É un gioiellino,mi piace molto la patina😊1 punto
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non saprei ... bisognerebbe fare una ricerca, le imitative del primo periodo bizantino non sono studiatissime, so qualcosa solo dei follis imitati ... l'area spesso era quella balcanica, ma non è detto che la tua venga da lì1 punto
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Le emissioni di C. Curiatius Trigeminus Filius si distinguono per la dicitura, al rovescio, C. CVR . F. Effettivamente non trovo nessuna attestazione di questa variante del denario Crawford 240/1.1 punto
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Questo aspetto però non riguardarebbe chi organizza il Convegno ma semmai chi lo frequenta. Se i "mineralisti" accettano di buon grado di pagare 10 euro per entrare al Mineralshow (e non sono certo 4 gatti, anzi) e gli Espositori rimango sino alla chiusura della Manifestazione, non si capisce perchè i numismatici dovrebbe entrare gratis e gli Espositori andarsene all'ora che vogliono.1 punto
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Purtroppo quando si è costretti a vendere in fretta si finisce quasi sempre con lo svendere (e questo vale in tutti i settori). Ovviamente, il commerciante tira l'acqua al proprio mulino. Noi abbiamo il libero arbitrio di poter scegliere se comprare ad un determinato prezzo o accettare una certa offerta nel momento in cui si vende. Riguardo al "mercato fermo" dipende da cosa si è acquistato negli anni passati. Monete di Vittorio Emanuele III o lire della Repubblica, ad esempio, sono ferme da anni o, addirittura, in flessione per determinate tipologie e gradi di conservazione lontani dal FDC. Negli ultimi tempi il mercato numismatico si è orientato sempre più verso l'esemplare eccezionale a discapito soprattutto di monete in bassa conservazione. Di recente, in asta Varesi molte monete di Napoleone per la zecca di Torino sono rimaste invendute perché in MB o BB. Eppure, in molti casi, si parla di rarità importanti.1 punto
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E' un suggerimento gentile e signorile come erano le Poste Italiane dell' epoca.. in fondo inizia con ""PREGATE I VOSTRI Corrispondenti "".. Molte amministrazioni attuali potrebbero trarre lezioni di lingua italiana da questo annullo.1 punto
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Bel frammento possedimenti italiani dell' Egeo. Francobollo d'Italia 50c violetto Michetti a sx del 1908, con soprastampa EGEO emesso il 22.9.1912, furono soprastampati a Rodi (altra isola Italiana dell' Egeo), dove l'ufficio postale italiano fu aperto l' 8 giugno 1912 nei locali dell' ex ufficio turco. All' inizio della nostra occupazione in queste isole non vi era circolazione della Lira italiana, pertanto questi francobolli furono venduti in loco a 40c di para turchi. L' annullo in colore blu (autentico e coevo anche nel colore), .. viene da un bollo in gomma provvisorio, e riporta la scritta POSTE ITALIANE CASO (Egeo) con datario al centro. Se ti fa piacere solo l' annullo è quotato su frammento 25€ + 40€ il francobollo su frammento.1 punto
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Alcune cause le abbiamo già indicate riconducendole al termine "anarchia". Un Convegno di quel tipo, con i beni che propone (che attirano oggi più che mai i malintenzionati) deve rinunciare a certi compromessi di comodo e adeguarsi alle modalità di altri Convegni o Fiere di pari livello. Senza andare lontano (anche da un punto di vista degli spostamenti), ci capitava la domenica di passare qualche ora al "Mineralshow" che si svolgeva nel Padiglione accanto a quello che ospitava il Veronafil e che si concludeva, anziché alle 13, alle 20. Parliamo di un mercato abbastanza lontano da quello numismatico di "alta gamma" mentre, se parliamo di bassa e media gamma, si possono riscontare molte analogie con il nostro mercato di pari livello. La caratterizzazione del Mineralshow è più per un mercato di gamma medio-bassa ma con qualche significativa eccezione (ad esempio la presenza di alcuni stand di artigiani orafi veneti con gioielli e pietre preziose in esposizione). Intanto, per entrare, si pagavano 10 euro a cranio. Intorno alle 14 (questo era in genere il nostro orario di ingresso), il Padiglione era gremito di pubblico e non c'era un solo stand abbandonato. Guardie giurate discrete ma presenti. In uno degli stand "più seri" dei suddetti orafi (non un banco...ma un vero e proprio stand arredato con minisalottino, appartato rispetto alla marea umana e agli altri espositori) in una delle vetrine che conteneva alcuni gioielli anche importanti ma neanche lontanamente paragonabili al valore del famoso 100 lire del 1868 da cui rimasi shokkato e ancora adesso infatti ne porto i segni...) facevano bella mostra di sé una mezza dozzina di foto segnaletiche con il timbro della Polizia di Stato di Verona, riproducenti i volti e le generalità di altrettanti personaggi e "personagge" indicati come abituali delinquenti dediti al furto con destrezza nei Convegni di quel genere. Della serie: "sappiamo chi siete e informiamo anche coloro che si fermano ad ammirare le nostre vetrine che se vi vedono devono stare attenti alle loro borse e avvertire la sicurezza." Intorno al box, sempre molto discretamente, erano pure posizionate delle telecamere che riprendevano quanto avveniva all'interno del box/salottino. Estrema cortesia degli addetti, pulizia, mancanza totale di casino perchè nel salottino ti siedi solo tu e se devi esaminare un gioiello lo guardi con calma, da seduto, senza sentire e ricevere contro la tua schiena colpi di zaini, di ginocchia, di borsoni e di chissà che altro, mentre stai in piedi, talvolta in precario equilibrio, ad esaminare una moneta che ti interessa con la pressione, anche psicologica, di tutta la gente che ti sta intorno. E stiamo parlando di una cavolo di Fiera di minerali....(con tutto il rispetto, ovviamente,...spero si colga l'espressione volutamente provocatoria e non mi si accusi di razzismo o snobismo verso i mineralisti o mineralologhi..😀). Ecco, ostinarsi a considerare il più importante mercato internazionale numismatico che si tiene in Italia come poco più che una sagra paesana, nel momento in cui la mancanza di sicurezza diviene l'aspetto principale che induce un Espositore a dire: "Basta! Io lì non ci vado più", dovrebbe indurre a più di una riflessione di cambiamento radicale, avendo fra l'altro dei modelli di riferimento che funzionano benissimo (vedi, ad esempio Fiera dell'oro di Vicenza ma anche, se vogliamo, lo stesso Mineralshow) che potrebbero essere semplicemente copiati. Ciò però richiederebbe da parte di tutto il "sistema Veronafil" un approccio, anche culturale, completamente diverso da quello finora praticato. E cambiare le proprie abitudini, la propria comfort zone, si sa che non è mai facile. M.1 punto
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Buongiorno Pino,quello che si vede nella seconda foto è una testa di un animale o altro secondo te?1 punto
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Ti ringrazio. Gli do un'occhiata e vedo se riesco ad identificarla.1 punto
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Volevo solo evidenziare che -purtroppo- la Numismatica Varesina aveva già subito un furto alla Veronafil e che -ancora purtroppo- oggi sul Forum non possono essere viste le monete oggetto di furto in quanto non presenti nel sito dell’Operatore (il link all’epoca indicato non è operativo in tal senso). Forse, sarebbe stato più opportuno caricare le singole foto direttamente. Tutto qui.1 punto
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il francobollo allo stato di nuovo, parlo dei veri francobolli non di quelli di oggi che non hanno gomma, ha un nvolore di catalogo ipotetico 100, se ha linguella o traccia scende a 50 e questo già fa capire che cosa significa l'integrità, se ricordi abbiamo parlato di antichi stati di 1^ e 2^ scelta e del valore di catalogo che schende in alcuni casi del 90° è lo stesso paragone, al tempo i francobolli non dentellati erano perfetti quando evidenziavano i quattro lati integri, a mamo mano che si riduce con le sforbiciate il francobollo, diminuisce il valore, nei dentellati la cosa è ancora peggio, nei classici si possono trovare francobolli con dentelli corti, dovuti ad uno stacco tra francobolli un pò maldestro , oppure difetti del tempo, e con denti corti il valore diminuisce, ma con denti mancanti il francobollo non è più un francobollo, spero essere stato esaudiente1 punto
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Buongiorno, oggi posto questa cartolina che è stata emessa il 24.7.1896 Vittorio Emanuele II - Inaugurazione del monumento a Milano con soprastampa SAGGIO in rosso , tiratura 1.000 pezzi. Pregio di tale cartolina essere il saggio viaggiata posto contemporaneamente anche la cartolina postale emessa sempre per l'inaugurazione, ( non intero postale) in questo caso affrancata con francobollo di Umberto I° da cent.2 per la tariffa stampe1 punto
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Ecco, in un paese civile uno dovrebbe poter mangiare il panino con la mortadella (tra l'altro una delle migliori attrattive culinarie, altro che il sushi!) senza timore di venire derubato; e a me danno fastidio i vigilantes privati: in un paese civile dove pago le tasse è lo Stato che deve tutelarmi e invece se ne frega.1 punto
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Il furto è avvenuto con le stesse modalità di Katz e la Num. Varesina non aveva lo stand. Che Veronafil sia pericoloso è un dato di fatto, ma, e mi riferisco a tutti, riportiamo le notizie in maniera precisa altrimenti si crea solo confusione. Il paragone con la partita di calcio regge, mi creda. E infatti è il motivo per il quale non ci sono le FFOO in maniera fissa. Gli organizzatori più volte le hanno richieste ma con scarsi risultati.1 punto
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Andare al convegno di Verona è come andare nel Far West; anzi peggio, perché nel Far West era lecito difendersi dai rapinatori. Katz ha compiuto una grave imprudenza, ma è un caso singolo; ci sono stati decine di furti e rapine, da soggetti ormai noti e le Forze dell'ordine nn hanno fatto nulla. Eh, ma Veronafil è un evento privato... e allora? I delinquenti sono forse autorizzati ad operare indisturbatamente perchè l'evento è privato? Non mi pare che le leggi italiane prevedano questo. E le leggi attuali nemmeno prevedono che le banconote da 500 Euro siano illegali. Che problemi hanno quelli che si lamentano delle banconote da 500 Euro? Siete sullo stesso piano di quelli che ritengono che avere una moneta antica sia da considerare un illecito. Cosa vi muove? L'invidia? Se io sono un onesto cittadino e non un pregiudicato ho il diritto di girare con tutte le banconote da 500 Euro che voglio e lo Stato avrebbe il dovere di tutelare me e non infischiarsi dei crimini compiuti da quelle bande.1 punto
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Piccola moneta da un tornese che avrà circolato sino allo sfinimento per poi andare a finire chissà dove per due secoli, per un euro non me la sono sentita di lasciarla, cercherò di curarla al meglio. ps: Ho schiarito un pò le immagini per far capire di cosa si tratta, è già in ammollo, vedremo tra un paio di settimane.1 punto
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Salve. Premesso che non colleziono gettoni telefonici, posso condividere le informazioni in mio possesso riguardo a quelli della Città del Vaticano. Mi risulta che, come classificazione, i gettoni telefonici del Vaticano sono attribuiti al Periodo classico, quindi tra quelli prodotti dalle varie concessionarie dal 1927 fino al 1959 e catalogati per compagnie telefoniche: STIPEL, TELVE, TIMO, STET, TETI, SET, VATICANO, AFRICA ITALIANA (Tripolitania, Libia). Gettoni riconosciuti dello Stato della Città del Vaticano Riguardo all’automazione delle centrali telefoniche, nella sua presentazione dei gettoni telefonici italiani Paolo Pitotto scrive che la prima centrale automatica è stata installata nel 1886 in Vaticano, grazie ad un’apparecchiatura inventata da Giovanni Battista Marzi, cfr. Magnanti L., Il telefono a Roma dal 1877 al 1925, SIP Roma 1991. https://www.complianceturin.it/mostre/gettonitelefoniciitaliani/ apollonia1 punto
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Per me i Siracusana hanno rappresentato l'inizio: la mia passione per la filatelia deriva dalla visione di diversi valori di questi francobolli su delle cartoline. Non dimenticherò mai quella sensazione.1 punto
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Buona giornata a tutti. Vorrei sapere cosa ne pensate di questa cartolina. I francobolli sono veri e credo anche il timbro di Reggio Calabria.1 punto
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ciao a tutti publico questa cartolina sicuramente riconducibile alla battaglia del piave, e penso in particolare alla seconda divisione d'assalto che combattè nelle alpi.volevo sapere cosa ne pensate voi? naturalmente non può mancare la mitica e storica canzone sul piave che anche qui mi sembra dedicata esclusivamente alla prima e seconda divisione d'assalto. volevo sapere cosa ne pensate voi?1 punto
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Gli erinnofili furono prodotti tra il 29 ottobre del 1926 e il 28 ottobre 1927, questo è il periodo completo del V anno dell'era fascista. Anche se furono prodotti durante il primo fascismo vedo che era gia' in uso il fascio littorio al posto del fascio primigenio. A differenza dei francobolli dove si conosce tutto, per gli erinnofili ad oggi permangono dubbi anche sulla quantità della loro produzione. Pertanto alcuni possono essere piu' rari di alcuni francobolli. E' un collezionismo di nicchia da non sottovalutare. Molto interessanti hai fatto bene a prenderli. P.S. Per non mischiare nazioni, materiale, epoche ecc.. e per ritrovare piu' facilmente la discussione in futuro, pregherei gentilmente di aprire sempre nuove discussioni con un titolo adeguato. Esempio: erinnofilo pro opere assistenziali.1 punto
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Tra l'altro l' erinnofilo è stato aggiunto successivamente alla data dell' annullo, l' erinnofilo era per l' esposizione internazionale di Lione del 1 maggio 1914 e l' annullo è del 10.11.1913. Mah.. ?? Pertanto l' erinnofilo non ha viaggiato con la cartolina.1 punto
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@besson prezzo ottimo per la più rara tra le 4 varianti di questa data La mia in collezione la presi nel 2008 in un listino di un commerciante, ma è decisamente un esemplare difficile da cambiare1 punto
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Non fatevi ingannare dal fumo negli occhi gettato da Pedroni, che si dimostra maestro nell'arte di scegliere cosa dire e come dirlo. Innanzitutto, non è vero che non ci sia accordo sulla data di istituzione dei IIIviri monetales e sulla durata della carriera: da Crawford a Belloni, Mommsen e persino Pedroni stesso (1993) concordano su tali aspetti. In secondo luogo, non è vero che ci sia pervenuto un solo nome di monetale dalle fonti, Marco Fonteio è un esempio, ma Cicerone ne cita altri, uno fra tutti, Vettieno (Cic. ad att. XV, 13, 1). Proseguendo, l'argomento delle leges repetundarum e tabulae bantinae non può portare a concludere altro se non che, semplicemente, i monetalis non fossero incardinati nel cursus honorum (Hamilton 1969) come invece sarà da Augusto in poi (12 a.C., lex Iulia de magistratibus, Rotondi 1912, p. 452). Neppure l'argomento per cui appare assurdo che il senato permettesse la propaganda monetaria, dato che i monetales erano rampolli di 27 anni delle famiglie senatorie (Belloni 2002), dunque le stesse che sedevano nella curia ed anzi, non si vede perchè avrebbero dovuto impedire che i propri ragazzi pubblicizzassero le famiglie, facendo ottenere loro più onore. Ancira, le opposizioni di Belloni all'importanza di tale propaganda, sono altre, non quelle citate da Pedroni. Nel suo libro più importante (Belloni 2002) argomenta in modo totalmente diverso, sostenendo che solo poche famiglie avevano effettivamente antenati da vantare, ma ammette anche che fosse uso comune delle gentes romane, inventarsi una discendenza (basti per tutte, la gens Iulia). Sul percorso che ha portato le monete dall'essere anonime e fisse nell'iconografia, a mutare costantemente in un crogiolo di forme e slogan, si rimanda all'excursus fatto da Bernareggi che, personalmente, ho trovato quasi poetico (Bernareggi 1963). Per quanto concerne le emissioni speciali, curate da magistrati non monetari, queste avvenivano per senatoconsulto e sono la prova più consistente che frantuma l'argomentazione della casta monetale. Tutti, se autorizzati dal senato, potevano battere moneta, i monetales erano semplicemente la magistratura preposta specificamente a curare il conio, ma batterono moneta consoli, questori, pretori e pure privati cittadini meritevoli ed autorizzati per S.C. (Crawford 1974, Mattingly 1928). Insomma, si potrebbe andare avanti un'ora, io ho riempito un capitolo della tesi di laurea, smontando questo articolo. L'argomentazione più importante resta comunque quella per cui è assolutamente insostenibile ritenere che le famiglie di Roma provvedessero all'approvvigionamento del metallo da coniare; semplicemente non è possibile. La gens Iulia ha monetato decine e decine di serie, per migliaia di pezzi, e tutti possono contatare che fosse una gens decaduta e costretta a vivere nella suburra. I Fontei hanno monetato almeno 4 serie, se non 5, ed erano nobiltà plebea, non certo tanto ricca da permettersi questo lusso. La verità è che questa teoria fa acqua da tutte le parti e gioca sull'impossibilità di essere confutata da prove materiali, semplicemente perchè non esiste un trattato antico sulla monetazione. Grazie e scusate la lunghezza del commento.1 punto
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A mio parere la sigillatura in bustina è a dir poco anacronistica all’alba del 2025. Inoltre, malgrado il miglioramento pubblicizzato della plastica, sempre a mio parere conserva i suoi lati negativi. Al di là della possibile manipolazione nella sostituzione della moneta (non facile, ma non impossibile), a mio parere non rimane la scelta migliore per la conservazione (e la tutela) a lungo termine della moneta (specialmente se questa è stata lavata nell’apposito liquido). Ultimamente ho ripreso i miei lavori sul mio sistema di grading, e al contempo sto lavorando su un sistema economico di sigillatura in bustina senza sigilli metallici (non mi sono mai piaciuti, specie quando sono vicini alla moneta) e con la possibilità immediata di verificare l’integrità della sigillatura. Spero a breve di mostrarvi qualcosa1 punto
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Ciao a tutti, visto che, contrariamente a quanto dichiarato qualche tempo fa, sono ancora impantanato nella meravigliosa palude della monetazione del periodo repubblicano, ho il piacere di condividere con voi un paio di regali anticipati che mi sono fatto come di consueto per compleanno + Natale. Si tratta di due denari che ho decido di inserire in un unico post visto i soggetti che rappresentano, li presenterò in ordine cronologico. Il primo è un denario della Gens Tituria raffigurante Tito Tazio, il re dei Sabini poi divenuto Re "dimenticato" di Roma visto che non viene mai considerato nella lista dei "7" (con lui 8 ) Re e convenzionalmente a quanto ho capito (anche se il calcio non è una mia passione…) l'ottavo Re di Roma è considerato Totti…🤨 Come molti personaggi di quel periodo è avvolto nella leggenda, sarebbe vissuto durante alcuni episodi molto famosi della storia della Fondazione di Roma, il ratto delle sabine e la vicenda della povera (o no?) Tarpeia e, a seguito delle stesse, avrebbe governato per 5 anni dal 750 al 745 a.C. insieme a Romolo. I due episodi di cui sopra sono raffigurati entrambi nei denari della Gens Tituria i cui membri si ritenevano discendenti dei Sabini (da qui anche il ritratto di Tito Tazio al dritto chiaramente), in questo post vedrete quello di Tarpeia perché non possiedo ancora quello del ratto delle Sabine (lo trovate ovunque in rete se siete curiosi). Come dicevo al rovescio è raffigurata Tarpeia nei momenti finali della sua vita mentre i soldati Sabini la seppelliscono con i loro scudi, del mito in questione vi sono almeno due interpretazioni. La prima è a favore della buona fede della fanciulla che tentò di ingannare i Sabini chiedendo loro, in cambio dell'apertura delle porte di Roma, "quello che avevano al braccio sinistro", così i soldati le avrebbero dato i loro scudi (che portavano appunto al braccio sinistro) e sarebbero stati indifesi di fronte ai romani. La seconda è a favore dell'avidità della fanciulla perché sembra che essa in realtà volesse i bracciali d'oro dei Sabini e non gli scudi. L'epilogo finale in ogni caso non è mai favorevole alla fanciulla (😞)perché in entrambe le versioni i soldati le danno comunque i loro scudi e lei finisce sepolta dagli stessi, considerando che la Gens Tituria la celebra in una moneta sarei più propenso a credere alla prima versione, nel forum comunque ci sono delle discussioni molto interessanti sulla questione se volete approfondire. Di seguito il denario in questione, inutile dire che lo adoro: L. Titurius Sabinus, Denario, Roma, 89 a.C., Crawford 344/2b 4.00g X 18mm, Argento D/ SABIN; testa di Tito Tazio; davanti, un ramo di palma. R/ L TITVRI; Tarpeia con due soldati; in alto, un crescente con una stella. Il secondo denario è della Gens Memmia, raffigura al dritto il Dio Quirino e al rovescio Cerere, il dritto della moneta è il motivo per cui ho deciso di mettere insieme i due personaggi in un unico post, la divinità in questione, nella leggenda della Fondazione di Roma sarà identificata con Romolo. Il Dio Quirino sembra fosse in origine una divinità Sabina infatti pare che lo stesso Tito Tazio avesse edificato un piccolo tempio in onore del Dio sul Campidoglio. Mi piaceva l'idea di mettere i primi due Re di Roma uno accanto all'altro, è anche il motivo per cui ho aggiunto insieme le due monete alla collezione 😊 Non scrivo altro visto che comunque sul forum ci sono discussioni più autorevoli delle mie su questi argomenti, vi presento quindi anche il secondo denario, adoro anche questo ovviamente, il ritratto in particolare mi fa veramente impazzire: C. Memmius C.f., Denario, Roma, 56 a.C., Crawford 427/2 4.00g X 20mm, Argento D/ QVIRINVS/C MEMMMI C F; testa di Quirino. R/ MEMMIVS AED CERIALIA PREIMUS FECIT; Cerere con torcia e spighe di grano; davanti, un serpente. Grazie a tutti per l'attenzione, Matteo1 punto
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Una curiosità: dopo la battaglia del Lago Regillo, i Dioscuri si recarono al Foro, a portare la lieta novella ed abbeverare i loro cavalli in una fonte là allora esistente. Per commemorare questa miracolosa apparizione al centro dell'Urbe, la fonte fu adornata di una vasca in granito, che veniva a trovarsi nei pressi della Curia Julia. La stessa vasca in granita che, rinvenuta secoli dopo, si trova ora al Quirinale, in mezzo alle due statue degli stessi Dioscuri1 punto
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