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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/30/24 in tutte le aree

  1. Bellissime le monete e le medaglie fin qui presentate. Contribuisco anche io selezionando un solo esemplare di questo 2024 numismatico, scegliendo un pezzo che unisce una bella conservazione ad una grande rarità: Urbano VIII (1623-1644), Roma, Testone (Munt 63, MIR 1702/4). La particolarità sta nella data 1628 e le sigle dell'incisore G . M (Gaspare Mola). Si tratta di un testone di esimia rarità: l'unico altro esemplare noto di questa moneta è quello presente nel Museo Vaticano, in bassa conservazione e forato, a differenza di questo di ottima conservazione. È tra l'altro l'esemplare illustrato sul MIR. Buon anno a tutti!
    9 punti
  2. devo dire che il 2024 mi ha permesso di far entrare in collezione diverse monete interessanti, per non far torto ai miei due filoni principali sceglieri queste due: un bel 10 Soldi del 1794 di Genova e un Sixpence del 1563 di Elisabetta I (fra le prime monete inglesi al torchio)
    7 punti
  3. Buonasera, potremmo continuare a postare all'infinito senza arrivare ad una risposta definitiva. "Perchè"? Per tutta una serie di motivi: in assenza di immagini di buona definizione come si può dare delle indicazioni su immagini ingrandite e sgranate, pur in considerazione - già espressa in precedenza - che sui bronzetti è difficile dare una risposta abbastanza certa perchè non conosciamo i rovesci (magari di fantasia, magari lisci o recanti scritta "made in Western Europa"): per quanto ne sappiamo sono delle ipotesi ugualmente percorribili se una Casa d'asta li etichetta come "falsi/restrike" senza possibilità di appello alcuno perchè chi ha avuto gli esemplari in mano - unico soggetto certo di ciò - in posizione quindi privilegiata li ha bollati inequivocabilmente come falsi/restrike. E su che base possiamo confutare tale giudizio? Ci si basa su immagini da monitor in definizione non ottimale... non sappiamo se si tratta di un pot pourri (falsi + autentiche mischiate) o di un insieme di falsi tout court (solo falsi) non è corretto richiedere ad un venditore professionale considerazioni in merito a un lotto messo in vendita da un collega, specialmente senza avere avuto modo di vederle de visus. va ad onore della Casa d'asta il fatto di averle segnalate come false... per assurdo avrebbe potuto metterle in vendita come "lotto bronzetti misti...". Che motivo avrebbe avuto per dichiarare falsi degli esemplari autentici? segnalo che, come riferisce Tinia, l'anormalità sta nei realizzi raggiunti per dei lotti composti da falsi/restrike ... questa è la vera anomalia! Infine vi segnalo che il campanello d'allarme non è tanto se la Casa d'asta ha preso un granchio ed ha sbagliato la dicitura del lotto: il vero allarme è se gli esemplari sono realmente falsi e da monitor sembrano assolutamente autentici ovvero se i falsari hanno raggiunto un livello di produzione molto alto (argentatura, cuprite, etc...) tale da rendelo quasi indistinguibile dalla monetazione autentica. Il nocciolo della questione è il seguente: Pertanto vi segnalo di aver inviato alla Casa d'asta (di solito disponibile e cooperativa in casi pregressi) una segnalazione con i dubbi da voi espressi. La risposta automativa è la seguente: Si comunica che gli uffici resteranno chiusi dal 24 dicembre 2024 al 6 gennaio 2025 compresi. Pertanto spero di avere novità nel periodo "post Befana"... nel qual caso Vi aggiornerò. Saluti e auguri di Buon Fine Anno Illyricum
    6 punti
  4. Sulla scia napoleonica del caro @lorluke:
    5 punti
  5. Quest'anno è stato piuttosto peculiare. Per tutta una serie di ragioni, non ho fatto nessun acquisto numismatico da gennaio ad agosto, mentre negli ultimi mesi sono riuscito ad aggiungere diversi esemplari alla mia collezione, recuperando abbondantemente il precedente "periodo di digiuno". Come ogni anno, trovo alquanto complesso decretare quale sia stata la migliore aggiunta. Ho, dunque, deciso di selezionarne 3: una moneta, una medaglia ed un libro. - 1 lira 1812 zecca di Milano (Asta Varesi 84, lotto 1081) - Medaglia in argento per il Te Deum alla Stephansdom (1805) - Le monete di Milano dalla dominazione austriaca alla chiusura della zecca dal 1706 al 1892 (Carlo Crippa)
    4 punti
  6. Come tutti,anche quest' anno,per Natale mi sono regalato una monetina del mio regnante preferito, parliamo ovviamente di Filippo IV di Spagna, un bell'esemplare,a mio avviso,di 3 cavalli del 1622 con sigla dietro al busto del Re M/C... Interessante i dati ponderali: 2,39 grammi di peso e 22,18 millimetri di diametro... E voi?che regalo vi siete fatti?...
    3 punti
  7. Di pezzi veramente rari quest'anno ne ho acquisiti due, entrambi già postati sul forum: sulla scia delle napoleoniche, il 5 Francs 1808 Torino, mentre in ambito papale lo scudo di Pio VII 1802 anno IV.
    3 punti
  8. Ti rinnovo i complimenti che avevo già avuto modo di farti in privato. È un esemplare strepitoso di una delle più belle medaglie napoleoniche mai realizzate, opera di Lavy con il magnifico rovescio disegnato nientemeno che da Andrea Appiani, di cui è possibile riconoscerne la firma in basso a sinistra, nel taglio dell’esergo: A. APP. INV., ovvero A[ndrea] App[iani] Inv[enit]. Per chi non lo conoscesse, riporto un breve passo della descrizione che ne dà l'Enciclopedia Treccani: "Unico pittore italiano dell'epoca di fama europea, dominatore indiscusso della pittura neoclassica, non lasciò né allievi né seguaci, ma solo un'altissima fama, che l'ondata romantica volle sommergere. Innovatore vero dell'arte, ma non per le apparenze che i contemporanei elogiarono, egli ci dà la misura della pittura neoclassica non secondo la dottrina, ma secondo la sua vitale essenza, come solo oggi si può capire".
    3 punti
  9. Calma: ho solo detto che esiste anche quella possibilità …. Non sarebbe la prima volta che monete perfettamente autentiche sono vendute tra i falsi ( e viceversa) … queste sono monete che già sé autentiche sono , per ragioni tecniche, poco particolareggiate e spesso realizzate tramite fusione anche in antico,le foto di gruppo non aiutano, quindi giudicare assertivamente in questo caso sarebbe imprudente…. c’è da dire che a200€ a lotto, presupponendo che siano effettivamente false, non siamo distanti dal prezzo medio per esemplari autentici in conservazione media…quindi non è stato un grande affare per chi le avesse comprate per poi venderle per buone …. l’unica è comprarne un lotto , se ricapitano , e così risolvere il mistero una volta per tutte
    3 punti
  10. Salve, concludo il mio primo anno di collezionismo ringraziando tutti per avermi incoraggiato, consigliato e guidato nel forum fin dal primo giorno. Condivido oggi un aureliano di Marco Aurelio Probo: mistura, 50%; gr. 3,3; mm. 23; asse conio h 12. Diritto: IMP C PROBVS. PF AVG . Busto radiato verso dx, corazzato, drappeggiato sulla spalla sx. Rovescio: TEMPO-R FELICI // I . Felicitas in piedi verso dx, con la mano dx tiene un caduceo verticale poggiato a terra, nel braccio sx corno dell’abbondanza. Zecca di Lugdunum; RIC V, 104. Se leggo correttamente le gentili indicazioni specialistiche di @maridvnvm dovrebbe trattarsi della più antica emissione, la 4a, della metà-tardo 277 d.C., caratterizzata da un busto più grande e una visibilità molto ridotta della corazza. In esergo, prima officina, comune per questa emissione. Riguardo informazioni e dati accessibili in rete, ricavo da @Stilicho(ringraziandolo) un motore di ricerca dedicato alla monetazione di Probo: Probus coins, https://www.probuscoins.fr/search . Al diritto in legenda si nota un segno di interpunzione, un punto alto, dopo la S. Non so (chiedo lumi) se esistano studi specifici sulla punteggiatura in ambito monetale. Per quanto riguarda il ritratto, la palpebra superiore, eccessivamente allungata, conferisce all’imperatore uno sguardo particolare. Marco Aurelio Probo, 276-282 d.C., (nota 1) è imperatore illirico per eccellenza: nasce e muore infatti a Sirmio, il cuore logistico del settore danubiano-baltico, ovvero il grande tronco centrale del confine romano dove era raccolta la forza più efficiente dell’impero, e che fu l’area di riferimento di quella che è stata definita, tra opportune virgolette, una sorta di “giunta militare” composta dalla serie deiSoldatenkaiser, gli imperatori-soldati (nota 2). Le virtù marziali di Probo iniziarono a brillare già al servizio di Valeriano, che ne ebbe grande stima (nota 3). Sotto Tacito ottenne probabilmente un alto incarico in Oriente, dove fu poi acclamato imperatore, liberandosi del rivale occidentale Floriano (fratellastro di Tacito). Se la critica moderna avanza qualche dubbio sui suoi successi in Oriente gli riconosce però il merito di aver ristabilito l’ordine nei territori imperiali occidentali, in particolare in Gallia. I suoi titoli ex virtute risultano dunque essere lo specchio sostanzialmente fedele di vittorie ottenute sul campo, che andranno ad alimentarne l’elogio in fonti peraltro ben disposte: “Riportò alla perfetta sicurezza l’est, l’ovest, il sud e il nord, anzi tutte le parti del mondo” (Historia Augusta, Probus, 1). Tali dimostrazioni di una ritrovata capacità militare dell’impero vennero accompagnate da una politica di integrazione verso i barbari, comprensiva del loro ingresso nell’esercito e dell’insediamento in territori imperiali che risultavano ormai esausti e spopolati. Al riguardo sono interessanti le parole che le fonti attribuiscono a Probo in una lettera al senato (Historia Augusta, Probus, 5, 1-2). Pur essendo del tutto chiaro che si tratta di affermazioni destinate a sottolineare l’avvenuta sottomissione dei barbari, mi sembra che esse contengano anche, implicitamente, l’eco dell’inevitabile integrazione in corso: «Ormai tutti i barbari arano per voi, sono al servizio e combattono contro le tribù dell'interno [...]. Le terre di Gallia sono arate dai buoi dei barbari [...]; le greggi di diversi popoli pascolano per nutrire noi, i cavalli si incrociano con i nostri, i granai sono pieni di frumento barbarico.» Verso il Senato di Roma (dove fece completare le mura aureliane) Probo operò con equilibrio, cercando di far coesistere il dominio politico-militare dell’imperatore e dei suoi soldati con il rispetto delle politiche di privilegio socio-economico appannaggio dei senatori. Agì inoltre con successo contro alcuni tentativi di usurpazione: Giulio Saturnino in Siria (che probabilmente eliminato dai suoi stessi soldati); Proculo in Gallia (acclamato a Lugdunum, finirà tradito dai Franchi); Bonoso in Germania (acclamato a Colonia Agrippina, si associò a Proculo e morirà infine suicida); Zosimo è l’unico a parlare di un’ulteriore rivolta sedata in Britannia (Zosimo, Storia Nuova, I, 66,2). Nelle terre che aveva pacificato Probo cancellò l’editto con cui Domiziano aveva vietato la viticoltura fuori d’Italia, provvedimento nato a suo tempo con intenti chiaramente protezionistici ma volto anche a incoraggiare le colture cerealicole a fini alimentari. Probo invece: “concesse ai Galli, agli Ispanici e ai Britanni di coltivare vigneti e fare vini, ed egli stesso scelse e piantò le viti sul Monte Alma vicino a Sirmio in Illiria, dopo aver fatto dissodare il terreno da suoi soldati”, (Historia Augusta, Probus, 18). Parole cui fa fedele eco lo storico Edward Gibbon definendo Probo come colui che “esercitò le sue legioni a coprire di ricche vigne le colline della Gallia e della Pannonia” (nota 4). Una politica vitivinicola per la quale l’imperatore è celebrato ancor oggi. E’ possibile che tra le cause della congiura militare che infine eliminò questo notevole interprete dell’impero (alla vigilia dell’ennesima spedizione in Persia) vi sia stata un’altra iniziativa di Probo, e cioè un’innovativa gestione dell’esercito ora convertito anche ad opere di utilità pubblica (compreso l’impianto dei vigneti appena ricordati). Furono proprio le truppe di stanza nella sua Sirmio, impiegate in un’opera di bonifica delle paludi, a ribellarsi e ucciderlo, unendosi ai commilitoni del successore di Probo, Caro, comandante in Norico e Rezia. O forse, a dar retta all’Historia Augusta (Probo, 20), oltre alla disciplina, ai lavori civili o all’incipiente spedizione persiana, ciò che infine portò l’esercito all’esasperazione fu l’idea espressa da Probo di un impero a tal punto pacificato da non aver più bisogno di soldati… Auguri sinceri e a presto, Lucius LX (nota 1): A @Nicomaco, https://www.lamoneta.it/topic/103460-marco-aurelio-probo/#comment-1165950 rimando per una approfondita e attenta analisi storica di questo imperatore, comprensiva di rimandi bibliografici che non ho avuto modo di leggere, in particolare Giovanni Vitucci, L’imperatore Probo, 1952. In altre lingue si trovano Gerard Kreucher, Der Kaiser Marcus Aurelius Probus un seine Zeit, e, con attenzione anche numismatica (a giudicare dal titolo), S. Hiland, C. Oliva, Le Regne de l’empereur Probus (276-282 apr. J.C.). Histoire et Numismatique. (nota 2): La definizione, virgolettata nell’originale, è in Giovanni Brizzi, Imperium, ed. Laterza, 2024, p. 223. (nota 3): Oltre agli attestati di stima che secondo L’Historia Augusta Valeriano e poi Gallieno avrebbero espresso, si ricorda il conferimento a Probo di quattro aste senza cuspide, due corone vallari, una corona civica, quattro vessilli senza fregi, due bracciali d’oro, una collana d’oro, una coppa sacrificale; e ancora, un’altra corona civica seguita alla liberazione da parte di Probo di un nobile parente di Valeriano, prigioniero dei Quadi (Historia Augusta, Probus, 15). (nota 4): Secondo alcuni studi di genetica ben 78 vitigni europei discenderebbero da quello diffuso dalle legioni di Probo (la ricerca è contenuta in G. Negri, Roma caput vini, testo che non ho consultato).
    2 punti
  11. Buonasera a tutti. Lotto 116 dell’Asta di Natale organizzata da Nomisma Aste Srl di Verona il 13 u.s. Questa Asta si è caratterizzata per la circostanza che il 2% del prezzo di aggiudicazione è stato devoluto in beneficenza all'Associazione ABEO. https://www.abeo-vr.it ABEO Associazione Bambino Emopatico Oncologico è un’organizzazione non lucrativa iscritta nel registro regionale degli organismi di volontariato che nasce nel 1988 per iniziativa di alcuni genitori. Da gennaio 1993 ABEO focalizza la sua attività a favore dei bambini emopatici oncologici. ABEO è l’Associazione di riferimento per il Reparto di Oncoematologia Pediatrica dell’Ospedale della Donna e del Bambino di Verona, per il quale svolge attività di raccolta fondi e di sostegno alle famiglie di bambini affetti da tumori e leucemie. Saluti. /d
    2 punti
  12. Alla fine sono andate a 200 più diritti se ho capito bene…. Quindi, tra spedizione e tutto siamo sui 25€ a moneta…. Ne ho venduti a meno io autentici …. Fate i vostri conti
    2 punti
  13. sarò sincero, ma per via dello stile temo di tratti di uno dei numerosi falsi che spesso si vedono su ebay proposti da diversi venditori solitamente che dicono di trovarsi in UK o Cipro
    2 punti
  14. Salute libro molto utile ai collezionisti e studiosi di monete romane soprattutto imperiali ma anche barbariche.
    2 punti
  15. Esatto. La prossima data di Roma sarà 1/2 Marzo 2025
    2 punti
  16. Ciao Norberto. La ragione che viene solitamente rappresentata è quella del consistente ritiro dalla circolazione di queste monete per le necessità dell'industria bellica. Il loro ritiro dalla circolazione dovette necessariamente avvenire in forma surretizia, da momento che queste monete cessarono formalmente il loro corso legale solo il 30 giugno 1947 (D.M. 19.12.1946 in G.U. n. 2 del 3.1.1947). In mancanza di dati certi sul loro ritiro (d'altra parte, se così fossero andate le cose, come si poteva giustificare ufficialmente il ritiro di specie monetarie formalmente in corso legale?), mi viene in salita dare consistenza documentale alla teoria e giustificare, a quanto sembra, un più consistente ritiro della moneta da 2 lire del 1942 rispetto alla gemella del 1943. Saluti e trascorri serene Festività. M.
    2 punti
  17. Salve ho trovato una raccolta con un centinaio di tessere , non credo siano Liebig. Qualcuno riesce ad aiutarmi. Posto le foto di un paio di tessere in primo piano. Ringrazio in anticipo.
    2 punti
  18. Oppure... monete dichiarate false o riproduzioni non verranno tenute sotto controllo dal grande fratello; non saranno soggette a dichiarazioni di autenticità, origine e lecita provenienza; chi è competente comunque ne riconoscerà il potenziale, le batterà, se le aggiudicherà e le conserverà senza patemi con tanto di dichiarata falsità... e nessuno potrà contestarne il possesso... sono false... Sono troppo macchiavellico?
    2 punti
  19. Ho un bel ricordo di questa moneta,faceva parte di un lotto di monete napoletane che acquistai senza guardarle nello specifico ,una volta tornato a casa mio figlio,che all' epoca aveva 8 anni,mi chiese di poter visionare le monete che avevo appena acquistato,come faceva sempre,si mise buono buono alla scrivania con la sua lente di ingrandimento e iniziò a visionarle una alla volta, quando arrivò alla piastra in questione venne da me' e mi chiese perché l' 8 della data aveva quella specie di codino,e fu così che constatai che era un 8 su 9,fui molto contento del fatto che mio figlio avesse avuto occhio nel notate questo particolare e per premiarlo gli regalai una piastra del 56...
    2 punti
  20. tra le mie preferite coniate a Napoli. l'ultima arrivata in collezione.
    2 punti
  21. Buongiorno a tutti gli utenti del Forum e buone Feste! Anche quest'anno ripropongo questa discussione in cui possiamo mostrare i nostri migliori acquisti (ma anche i regali ricevuti 😁) del 2024. Quali meraviglie avete inserito in collezione quest'anno? Vediamo! Comincio io con queste 100 lire di Vittorio Emanuele III "Italia su Prora" che mi dà davvero grande soddisfazione. E voi? Tanti auguri! Regium
    1 punto
  22. Buongiorno Ho trovato questo "foglietto" di carta leggerissima delle dimensioni di 5*2,8 cm circa .... Visto il numero sopra scritto pensavo potesse essere qualcosa riguardante una valuta...grazie mille e scusatemi se sto sbagliando di brutto... Carlo
    1 punto
  23. Buonasera a tutti, che gran bel regalo ti sei fatto. Io non ho ancora deciso, è anche passato il Natale. Mi resterebbe la Befana adesso che ci penso 😁. È anche vero che ho comunque avuto un regalo Numismatico da leggere. Tu ne sai qualcosa 😁. Grazie. Saluti Alberto
    1 punto
  24. Ma non mi sbilancio ….
    1 punto
  25. Posto questa da cent. 50 della quale Nikita aveva postato il valore da 1 lira, allego anche pagine del catalogo almeno potrebbero essere utili per eventuali altri ritrovamenti della serie
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  26. considera che la ripresa la fece un mio amico con il quale siamo nati insieme e abitavamo difronte di casa, lui era all'interno della basilica per fare delle riprese, al momento del crollo ha fatto la ripresa invece di scappare fuori, poi tutto un buoi di polvere e sono arrivati i primi soccorsi, il racconto è stato certamente peggio delle immagini
    1 punto
  27. Buongiorno, questo è un Assisi del 3° tipo di tre tipi conosciuti, da me conosciuto dal gennaio 106 al luglio 1909, cartolina affrancata per 5 cent. con floreale, tariffa 5 parole, la cartolina raffigura la chiesa superiore di San Francesco, credo che quasi tutti nella vita la possano avere visitata, è la famosa Basilica che nel 1997 vide la volta superiore del tetto, crollata dal terremoto e venne fatta la ripresa dell'accaduto in diretta, immgini che girarono tutto il mondo
    1 punto
  28. 1 punto
  29. Ma Basta con sta storia! Invece di chiedere all'AI (che peraltro da risposte a vanvera come in questo caso visto che il punto 1 l'ha ripreso da una qualsiasi manuale di scavo archeologico, mentre il secondo non ha senso con la domanda) studiate o chiedete ad un geologo quaternalista se non credete agli archeologi! Come C***O fate a mettere una moneta in uno strato intatto ad un metro sottoterra senza fare un buco? A meno che non siate Harry Potter o in capitano Kirk s'intende. Meglio ancora: visto che avete così tanto tempo andate a seguire degli scavi archeologi veri con archeologi veri (non tombaroli che distruggono tutto per andare a raccattare cose rivendibili) e poi traete le vostre conclusioni In uno strato intatto se ci sono falsi sono falsi antichi. Altra cosa è falsificare o stravolgere l'interpretazione dei dati di un intero sito come hanno fatto a Gunung Padang per motivi puramente ideologici e politici. Se avete paura dei falsi fatevi voi degli scavi abusivi con tutti i rischi del caso BASTA!!!!!!!
    1 punto
  30. Piccola collezione esposta all' archeologico di La Spezia: Vi è presente anche l' imitazione longobarda da Luni . Avrei voluto fare foto migliori ma uno dei custodi ci stava praticamente sbattendo fuori.. Spegnendo le luci delle vetrine e dell' ultima sala.. Veramente disdicevole ! Peccato perché il museo nel complesso merita.
    1 punto
  31. Concordo con Danza magraba, riferito al Maghreb.
    1 punto
  32. Dovrebbe essere una moneta di Neapolis, del III sec. a.C circa
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  33. Io leggo qualcosa come "Danza magraba", dove "magraba" mi riporta a Maghreb. Era tanto per dire. Buona serata. Stilicho
    1 punto
  34. Sì, Seba stranges, scusaci: scusaci se qui siamo tutti EDITATO DA MODERATORE che non sanno distinguere dei graffi da misteriose incisioni mai viste su nessun'altra moneta uguale, nuova o usata. Non venire sui forum specializzati dove scrive chi ne sa qualcosa di monete, ma da brava persona dei nostri tempi vai in qualche sito a caso dove magari ti diranno che hai ragione e che quella moneta è un rarissimo errore che vale centinaia di euro... o magari stabiliscilo direttamente tu senza neanche chiedere. La verità non è rilevante, come la "marca degli occhiali".
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  35. Purtroppo no, peraltro questo gettone proprio spazzatura non è, poiché risulta anche classificato. Quanto alla buona educazione, è come il coraggio di Don Abbondio, se uno non ce l'ha non se la può dare, e anche lì non possiamo farci niente, se non ricordare ogni volta che sarebbe meglio averla.
    1 punto
  36. Buon Snto Stefano, quest'oggi ho piacere di postare questa busta spedita da Perugia per distretto che dimostra, se ce ne fosse ancora bisogno, quanta professionalità avevano i portalettere nel temp o passato, questa lettera è stata rispedita al mittente con la clausola " sconosciuto dai portalettere" sottolineo dai postalettere in quanto come potrete vedere sono stati ben 15 a provare a rintracciate il destinatario per consegnare la missiva, per chi colleziona " come me" bolli di Perugia, ha quasi tutta la numerazione, erano 20 i portalettere e qui ne sono presenti 15, gli altri o erano malati oppure ci hanno rinunciato, scherzo logicamente, credo che sia difficilissimo trovare tale professionalità, oggi ce la sogneremmo.
    1 punto
  37. 1 punto
  38. Oppure sono catalogati male
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  39. Mangiare la foglia In senso figurato significa capire le intenzioni nascoste di una persona (cioè cosa sta succedendo alle proprie spalle), intuire che le cose stanno diversamente da come si vorrebbero far apparire, e simili. Le origini di questo modo di dire sono molto antiche in quanto risalgono agli inizî del sec. 7° a. C., quando Omero scrisse l'Odissea, il grande poema epico dedicato alle gesta di Ulisse. Precisamente fanno riferimento all'episodio del canto X in cui l'eroe finisce prigioniero sull'isola della maga Circe e scopre il suo trucco per trasformare gli uomini in porci. L'unico modo per restare immuni dalla magia era mangiare una foglia di moly, un fiore bianco con radici nere che solo gli dei erano in grado di estrarre e serviva da antidoto per combattere il filtro magico di Circe. Ulisse ebbe in dono la foglia da Ermes e la ingerì, riuscendo a sottrarsi alla metamorfosi in maiale, sorte che toccò invece ai suoi compagni che avevano bevuto la pozione a base di ciceone offerta da Circe come dono di ospitalità. Il moly è citato anche nell’allegoria da una miniatura dal Codex Medicina Antiqua ,che mostra Omero (seduto), l’archiatra ed Ermes con l’immolum (Moly) (da https://it.wikipedia.org/wiki/Moli_(mitologia)). A destra la parte della scena utilizzata per l’emissione di un francobollo della Repubblica Centroafricana nel 2013. Tra i gettoni di tipo “Amuleto” schedati da Paolo Pitotto, ce n’è uno con la scritta “Mangia la foglia” presente (purtroppo martellato sul contorno) anche nella mia collezione. D/ MANGIA LA FOGLIA CERCA LE MELE – 4 – Chiave con quattro mele R/ LES PAPILLONS PORTENT BONHEUR 1931 Due farfalle Bronzo: 4,860 g, 22 mm. La scritta e il disegno al rovescio significano che le farfalle portano fortuna, come vuole la tradizione francese (https://www.chakras-shop.com/spiritualite/signification-symbolisme-papillon/). Con la speranza che il nuovo anno si apra con un volo di farfalle per tutti, auguro un buon 2025. apollonia
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  40. L' altro giorno con mia moglie all' Ikea abbiamo sbagliato a selezionare sul tablet il caffè col gelatino in coppettina, prendendone 3 di fatto. Alla fine lo sai come é finita? Mia moglie :" va be mo che fai, ti vai a fare l' altra coppetta?" Io : " naaa, troppi zuccheri, mi tengo il gettone come souvenir exonumia" 🤣
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  41. L'isola di Pitcairn, ultima dipendenza britannica rimasta nel Pacifico (utilizzante come valuta il dollaro neozelandese), è un posto molto particolare. Mappa: https://www.mapsland.com/maps/oceania/pitcairn-islands/large-map-of-pitcairn-island-with-relief-roads-and-other-marks.jpg Mappa saltellitare: https://earthlymission.com/wp-content/uploads/2020/11/pitcairn-islands-infographic.jpg E' piccola e ha pochissimi abitanti (erano esattamente 35 nel 2023) ma famosissima per la vicenda dell'ammutinamento del Bounty. Quello per cui è meno celebre sono gli eventi successivi all'ammutinamento e l'arrivo dei ribelli sull'isola, storia secondo me di gran lunga più interessante. Nel 1787 la nave mercantile armata HMS Bounty, comandata dal capitano William Bligh e dal suo secondo Fletcher Christian, salpò dal Regno Unito per raccogliere talee dell'albero del pane da trasportare nelle Indie occidentali. Arrivato in Polinesia il Bounty rimase per cinque mesi nelle acque di Tahiti, ma tre settimane dopo la ripartenza Christian si mise a capo di una ribellione contro il dispotico capitano Bligh, che fu catturato e abbandonato su una scialuppa insieme a diciotto membri dell'equipaggio rimastigli fedeli. Il Bounty fece ritorno a Tahiti, mentre Bligh e i suoi riuscirono ad arrivare fino a Kupang, in Indonesia, e da lì a tornare in Inghilterra. Inizialmente Christian e i suoi si stabilirono a Thaiti, ma per paura di essere catturati e processati dalla marina britannica decisero di salpare e cercare un'isola sconosciuta dove continuare a vivere nascosti. Gli otto ammutinati convinsero con l'inganno sei uomini, dodici donne e una bambina polinesiani a seguirli, e nel gennaio del 1790 arrivarono a Pitcairn (che in realtà era stata già scoperta in precedenza ma era indicata nella posizione sbagliata sulle mappe). Il gruppo prese la decisione di stabilirsi lì e diede fuoco al Bounty dopo aver scaricato ogni attrezzo utile. Gli europei e i polinesiani fondarono su un altopiano un piccolo insediamento di capanne, e sopravvissero inizialmente in pace coltivando terreni assegnati a ciascuno degli ammuntinati. Ma dopo circa un anno sorsero diversi problemi che portarno per lungo tempo a litigi e omicidi intermittenti, delle vere e proprie piccole guerre civili. Quando nel 1808 il capitano Mayhew Folger della nave statunitense Topaz riscoprì Pitcairn... del gruppo originario degli ammutinati era rimasto un solo uomo, John Adams (conosciuto da tutti col falso nome di Alexander Smith), alcune donne e diversi figli nati in quegli anni. Pitcairn usò francobolli neozelandesi dal 1927; dal 15 ottobre 1940 ebbe le emissioni autonome. Nell'ultimo francobollo è raffigurato Fryday October Christian, detto Fletcher. Cosa accadde esattamente in quella minuscola società quando viveva isolata dal mondo è una storia lunga e a mio avviso molto interessante, che ha certi risvolti ancora oggi ignoti. Vi consiglio di leggerla nella maggiore opera scritta fin'ora sull'argomento: L'ultimo uomo del Bounty, di Trevor Lummis. Anche i più dettagliati riassunti e video vari che si trovano su Internet sono troppo sintetici per capire realmente come e perchè si svolsero le cose.
    1 punto
  42. 1 punto
  43. La stella a cinque punte sotto il braccio sinistro è la caratteristica delle contraffazioni balcaniche, quella in foto è una contraffazione di Francesco Dandolo.
    1 punto
  44. Dovremmo averla in primo piano questa discussione per alimentarla con facilità.
    1 punto
  45. Trovata all’interno di un albergo nel centro storico di vicenza
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  46. Ciao @Auriate e scusa il ritardo nel risponderti... Moneta ben classificabile, nel vecchio MIR che divideva in due tipologie il denaro viennese (con o senza segno sulla A del diritto) la tua sarebbe stata, come hai scritto, del I tipo... ora il Cudazzo ha diviso in tre tipologie questi denari: I tipo nulla sulla A II Tipo uno sperone (o stella o rotella) sulla A III tipo con la crocetta sulla A Quindi ora si potrebbe classificare anche come III tipo... La rarità non viene cambiata, sempre un R2, che mi sembra quasi alta visto il numerosi esemplari che ho potuto vedere in questi ultimi anni, tanti nuovi segni inediti sono saltati fuori, ma la tua è bella e come ti ho scritto ben classificabile... Ha trovato adesso dove riposare, è una moneta che non necessita di essere migliorata come qualità!
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  47. Ecco le foto di taglio del tondello richieste tempo fa .
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  48. Salve condivido immagino di una cartolina viaggiata e chiedo ai più esperti maggiori informazioni. Ringrazio in anticipo
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  49. Questo in allegato, ad esempio, è un esemplare venduto all'asta Varesi 42 del 2003 (Civitas Neapolis) e dichiarato q.FDC fondi brillanti (lotto 759 ..... concordo sulla conservazione dichiarata da Varesi), realizzò 4000 + diritti. Un vero gioiello! Oggigiorno per un simile esemplare bisognerebbe sborsare circa 7500-8000 euro (ma questa è una mia valutazione personale). Ovviamente stiamo parlando di un millesimo comune, caro Min Ver, per questo tipo di monetazione bisogna sempre regolarsi in base alla rarità, considera che i 30 ducati più comuni sono quelli del 1852 e 1831, quindi, se per un comunissimo 1831 (seppur in conservazione eccezionale) vengono richieste cifre alte, allora quanto dovremmo pagare per un rarissimo 1848 in questa conservazione? ...... 20000 euro? ;)
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