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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/03/25 in tutte le aree
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Anno numismaticamente intenso, anche nel 2024 ho inalato la mia consueta e cospicua dose di libri monetosi, ma la novità è stata il ritorno all'acquisto di monete dopo tanti anni che mi ero concentrato solo sul settore bibliografico con lo sporadico innesto di qualche medaglia papale... Galeotto è stato il mio crescente e appassionato interesse per la storia economica e monetaria Indoceanica, a forza di leggere libri sul tema mi è venuta una gran voglia di acchiappare pure qualche esemplare di quelle monete che mi suggestionano di immagini avventurose ed esotiche la mia mente nummo-viaggiatrice e crononauta, quindi propongo un po' di immagini degli acquisti più significativi in tal senso con l'aggiunta, inevitabile, di qualche libro: Per cominciare il primo tipo di rupia emesso in India, negli anni 1538-45 dal sultano Sher Sha Suri, moneta diventata poi lo standard di riferimento dell'India Moghul e poi britannica; la prima rupia angloindiana della serie uniforme (cioè a peso e intrinseco standard per tutta l'india), emessa dalla Compagnia Inglese delle Indie Orientali nel 1835; il famoso Leeuwendaalder o tallero del leone olandese, emesso ad Utrecht nel 1649; un ancora più famoso pezzo da otto reales, di zecca peruviana, Lima, emesso nel 1798 e circolato in Cina come testimoniano i cosiddetti chopmarks, segni dei mercanti cinesi, impressi su entrambe le facce, infine non poteva mancare un libro, un librettino in questo caso, restando in tema indoceanico, il catalogo delle monete veneziane conservate nel museo di Madras, interessantissimo e piuttosto complicato a reperirsi, con una preziosa introduzione storica sulla diffusione, circolazione e uso dei ducati e zecchini veneziani in India...8 punti
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E' uscito il volume 76 del Bollettino di Numismatica su Bologna: Pio VI - 2^ parte. Bollettino di Numismatica Questo volume rappresenta, purtroppo, uno degli ultimi editi sotto la direzione della dott.ssa Angeli Bufalini, responsabile del Medagliere di Palazzo Massimo e curatrice appassionata, insieme ai suoi collaboratori, del progetto di pubblicazione della Collezione Reale. Si prevede l’uscita di altri due volumi, ma il recente pensionamento della dott.ssa Angeli Bufalini solleva interrogativi sul futuro di questa iniziativa. Resta da vedere se il suo successore sarà animato dalla stessa passione e dedizione verso la Numismatica e se, superando logiche clientelari e miopi (la Numismatica quale “ancella” della Archeologia, ed a questa subordinata) il ruolo dirigenziale verrà affidato a una figura competente in questo specifico campo, capace di promuovere e valorizzare ulteriormente tale disciplina, anche dal punto di vista editoriale.3 punti
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Ciao a tutti e auguri di Buon anno. Visto l'interesse per Numeriano, allego il pdf di un mio articolo uscito nel 2018 su Panorama Numismatico. UN_INEDITO_ANTONINIANO_DI_NUMERIANO_CESA.pdf3 punti
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Durante il governo di Teofilo (829-842) per la prima volta si abbandona l'indicazione del valore del follis (= 40 nummi) sino ad allora indicato con la lettera M sul rovescio della moneta. L'indicazione del valore è sostituito dal nome del sovrano apposto su quattro righe: / +ΘЄO FILЄAUG OVSTЄSV hICAS. Grierson, Morrisson e il DOC concordano nel ritenere che siano stati coniati due numerali: il follis e il mezzo follis. Il primo con un peso da 4 a 10 g, il secondo da 1,5 a 5 g. L'analisi dei pesi, più ancora di quello dei diametri, mostra l'evidenza di una distribuzione bimodale, dando ragione ai citati autori.2 punti
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La raccomandata parte il 13 marzo 1900 dall' ufficio postale WESTERN DISTRICT OFFICE che e' un ufficio di Londra.. e si trovava esattamente al numero 19 di Old Cavendish Street in Paddington.. ... ..la raccomandata arriva a destinazione a Saint Heliers nell'isola di Jersey il 14 marzo 1900. Qui annulli simili e simile materiale partito dallo stesso ufficio...2 punti
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Del bagattino con il cane il CNI descrive 12 varianti di legenda del dritto e 9 varianti di legenda del verso. I due esemplari che nel suo studio propone come sovraconiati su cavalli di Carlo VIII riportano al dritto la legenda es2: FR MR MANTVE III e, es.1: FR MA(?) MANTV(?) al verso (es 2) SANGVIN XPI IHESV (IHESV ben leggibile) Il CNI del bagattino con cane descrive 12 varianti per la legenda del dritto e 9 varianti per la legenda del verso, a cui si aggiunge la variante qui presentata. L'esemplare qui presentato ha legenda del dritto FRANC MAR MAN IIII. Nel verso SANGVIN XPI INSV... ben lontana quindi come tipologia ed evoluzione della legenda da quelle che lei descrive per gli esemplari sovraconiati da lei analizzati. Ora, come ampiamente argomentato da L.Bellesia nel suo studio sulla progressione delle variazioni di legenda nei testoni di Francesco II, queste variazioni erano utilizzate per distinguere e tenere traccia dei conii utilizzati quando, a causa di rotture o usura, questi venivano sostituiti ed erano quindi successivi gli uni agli altri, per sostituzione. Ipotizzando per un attimo (ma proprio solo un attimo) che i bagattini da lei studiati siano stati sovraconiati a Napoli (e non Mantova come sarebbe logico pensare) mi porta a pensare che lei ipotizzi che Francesco II si portò in giro per l'Italia non solo i conii per testoni e mezzi testoni ma anche 12 conii di dritto e 10 di verso per il bagattino (quindi anche tutti i possibili conii di sostituzione)... per poi riportare in patria tonnellate di metallo coniato in nominali di infimo valore (i bagattini) che solo nel costo di trasporto avrebbero visto vanificato il proprio valore nominale... e tutto il materiale creatore... Se ragionevolmente può ammettere che la stragrande maggioranza di questi bagattini siano stati coniati a Mantova (per me tutti ma non voglio rientrare in sterili polemiche), la differente legenda di dritto, la particolarità della legenda del verso e la statistica non possono che collocare questo bagattino come prodotto nella zecca di Mantova. Per comodità di chi legge e per evidenziarne le differenze nelle legende allego gli estratti dalla sua pubblicazione (spero che la cosa non la urti) con le descrizioni dei bagattini da lei studiati. Saluti e auguri per un proficuo 2025 Mario2 punti
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Direi proprio di no; sono comuni quanto le altre. Poi il magnetismo, dipende molto dalle percentuali di metallo del tondello e, aggiungo, dal tipo di magnete adoperato per classificarle. Qui uno studio dettagliato eseguito su monete da 2 lire Impero:2 punti
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Vi allego la pagina 22 della serie dei Massari all'oro e all'argento recuperata dall'Archivio di Stato di Venezia. Potete rilevare la confermata esistenza del Massaro Bernardo Manolesso a cui, secondo me, è attribuibile la moneta. Un saluto Massari Venezia - ADS-pag.22.pdf2 punti
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Gent.mi spostate pure se qua non è la sezione corretta, ma mi serve un aiuto per un amico che farà presto una conferenza. queste due tessere mercantili sono state trovate in Crimea. potete segnalarmi altre immagini, o magari postare qualche breve passo di qualche libro che ne parla? forse Banti sulle tessere mercantili, ma io non ho il volume grazie a tutti in anticipo1 punto
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La moneta postata dall'utente è passata in asta Gemini I del 11/01/2005 lotto 272, conservazione qFDC aggiudicata a 4700 dollari + diritti asta. https://www.acsearch.info/search.html?id=207580 Attualmente in un'asta farebbe almeno 10.000 dollari1 punto
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Per l’esemplare nr. 2 credo che @Vici94 possa fornirci qualche info in più; se non erro, un esemplare del tutto simile e’ presente nella sua Collezione (n. 17D Diametro: 22,40mm Peso: 2,50g).1 punto
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Ciao @gennydbmoney , grazie per il solito prezioso intervento... In presenza di monete che presentano gli stessi per lo più identici difetti di conio è probabile che in effetti il conio fosse arrivato "alla frutta" ed alcuni dettagli fossero andati a farsi benedire...diciamo che in base al residuo di perlinatura si potrebbe capire quanto più lontana (o vicina, a seconda del punto di osservazione) fosse la fine del conio in questione. Nel mio esemplare, ad esempio, soprattutto al R., la perlinatura è completamente assente e ciò potrebbe far presumere fosse un tondello battuto successivamente da quello stesso conio, vicino alla sua fine, che un poco prima aveva battuto quella da te postata (che poi entrambe sono uguali , con le stesse ribattiture, a quella pubblicata sul Gigante come esempio per la tipologia, dove però la perlinatura è ancora perfetta...per questa, quindi, il conio era ancora lungi dall'andare in pensione).1 punto
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C’è da dire anche che il Papadopoli nell’Elenco dei Massari, in corrispondenza di Bernardo Manolesso, non riporta alcuna sigla.1 punto
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Ciao, molti esemplari del carlino del 55 presentano il giro lineare anziché perlinato,non seguendo particolarmente la monetazione di Ferdinando II non saprei quale dei due sia più raro ma con giro lineare in rete se ne vedono di più .. Allego un' esemplare simile al tuo con anche le stesse ribattiture... Guardando attentamente l'esemplare che ho postato noto che in alcuni punti il giro sembra perlinato anziché liscio,non vorrei che in origine fosse perlinato e che poi sembri liscio a causa dell' usura o debolezza...1 punto
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Ringrazio @santone per il richiamo all'articolo apparso sul Gazzettino di Quelli del Cordusio #10 del luglio 2023. La tabella in tale articolo è stata modificata rispetto a quella riportata qui sopra (tratta da una passata discussione qui sul forum) in seguito alla rilettura di un articolo dell'ing. D'incerti che così scriveva: “Nel corso del 1940, resasi sempre più grave la mancanza di Nichelio, metallo per il quale l’Italia era totalmente tributaria dall’estero, fu necessario eliminarlo del tutto nella composizione delle monete. Dopo molte esperienze venne scelta la lega di Ferro contenente solo il Cromo nella percentuale del 18%, col Nichelio ridotto a tracce (0,10-0,15%): cioè un Acciaio inossidabile ferritico, fortemente magnetico, che viene attratto dalla calamita in maniera anche più energica di quella che si riscontra col Ferro stesso. Pertanto, non aveva senso riportare alcunché nelle due caselle a destra in alto, poiché è solo dal 1940 che le monete sono anche fortemente calamitabili in quanto composte solo da Ferro e Cromo. Naturalmente il discorso è stato esteso alle monete da 1 Lira e da 50 e 20 Centesimi.1 punto
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Il francobollo è un bel Vittoria da studio, 1 dime colore mauve, die II, emissione del 1881. Purtroppo il die II (lastra di stampa ) è quello di minor valore, si distinguono dai pallini in ogni angolo, 14 pallini per il die I e 16 per il die II. Raccomandata non rara ma comunque quotata.1 punto
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Anche tra le monete dei Carnuti c'è qualcosa. con il cinghiale al posto del cavallo , o con animale mitologico. Però bisogna tenere presente che all'interno della stessa tipologia spesso i conii hanno molte variabili rendendo molto difficile l' esatta classificazione. Secondo me l'area di coniazione che si avvicina di più alla tua moneta è questa francese1 punto
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Salve, è un obolo di Massalia (Marsiglia), scegli quale ti piace di piu in questa lista 🙂 https://www.acsearch.info/search.html?term=massalia+obolo&category=1-2&lot=&date_from=&date_to=&thesaurus=1&images=1&en=1&de=1&fr=1&it=1&es=1&ot=1¤cy=usd&order=01 punto
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Salve, questa nemmeno chi l ha coniata la riconoscerebbe...dacci qualche appiglio per una ricerca... 😄1 punto
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Grazie mille Paolo! Provo a vedere se trovo una soluzione. Qual e' la dimensione del file (o sono file multipli) e che estensione ha? Grazie, in effetti dev'essere proprio cosi'. Ci avevo pensato, ma vedendo che sette anni piu' tardi, con il presunto fratello Pietro, veniva usato il "di Giorgio" invece del "fu' Giorgio", pensavo potesse trattarsi di qualcosa di diverso. Probabilmente si e' trattato di una leggerezza da parte di chi compilava, oppure non sono in realta' fratelli e si tratta di una caso di omonimia in branche diverse della famiglia. Ad ogni modo grazie ancora!1 punto
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porca boia @Guysimpsons, ormai che c'eravamo meglio un 5, anche un 7 per carità....1 punto
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Bronzo di Cesarea Marittima (Palestina) che raffigura al dritto Marco Aurelio e al Rovescio Serapis (Numismatica Ars Classica, Auction 64, lot 1897, 17.05.2012). Estimate: 300 CHF. Lot unsold. A very interesting collection of Jewish coins and coins of the Levant Roman provincial coinages of Palestine Caesarea Maritima Bronze. Caesarea. Marcus Aurelius, 161–180 AD, Æ 10.50 g. ANTON AVG PAVRELIO CAES – Bareheaded and draped bust of Marcus Aurelius r., seen from behind. Dotted border. Rev. COL PRIMAI FL AVG CAESAREA – Bust of Sarapis r. Dotted border. CNP II, 38. Green patina and good very fine. apollonia1 punto
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Sempre dalla Vanni, ma dal Catalogo LE TESSERE MERCANTILI MEDIEVALI ITALIANE NELLE CIVICHE RACCOLTE NUMISMATICHE DI MILANO. 1999 Comune di Milano- Settore Cultura Musei e Mostre.1 punto
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Contribuisco anche io con due antoniniani di Numeriano della mia collezione.1 punto
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Salve,dovrebbe essere mezzo baiocco di papa Urbano VIII per il giubileo del 1625. https://www.acsearch.info/search.html?id=108960691 punto
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con tutta la buona volontà non vedo niente che sembri ad un 1 o parte di 1. inoltre non esistono del 1801 autentiche.1 punto
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Buongiorno! Mi ero interessato qualche tempo fa a questo tipo di tessere e dovrebbe appartenere alla serie di "Androclo e il Leone". Interessante che siano state rinvenute in Crimea: di recente? Se non ricordo male, da quanto leggevo in vari articoli reperiti sul web, l'attribuzione a Venezia non e' cosi' certa, a favore invece di Firenze. Ricordo anche di aver letto un'analisi della figura del leone che, seppur simile a quello di San Marco che tiene il vangelo, lo voleva invece stringente un abaco, simbologia ritenuta tipica di alcuni luoghi della Toscana. Chiedo venia per la vaghezza dei dettagli, ma era una ricerca personale fatta ormai qualche tempo fa. Se ne parla di certo altrove nel Forum (chiedo lumi a @Oppiano che partecipava con esemplari) e segnalo queste due discussioni esistenti.1 punto
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Segnalo l'imminente uscita del volume Byzantine Coinage of the Comnenian Dynasty pubblicato da Edizioni D'Andrea e presto disponibile sul sito dell'editore (264 pagine a colori + 4 di prezzario): https://www.edizionidandrea.com/product-page/byzantine-coinage-of-the-comnenian-dynasty Il volume prosegue la serie di pubblicazioni sulle emissioni dell'Impero bizantino con attenzione per le coniazioni battute al tempo della dinastia dei Comneni e degli Angeli (1081-1203/1204) e con un capitolo introduttivo sulle serie anonime emesse in epoca macedone e protrattesi sino all'inizio del regno di Alessio I Comneno.1 punto
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Altro esemplare del ducato Valier con Massaro PM recentemente esitato (Lotto 588 Nomisma Aste, 16-17/11/2024).1 punto
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La ricetta per far ritornare in vita la moneta celata dallo skifidus! si prende quello che è diventato e con un bisturi togliere il superfluo Congratulazioni al vincitore @prtgzn1 punto
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Per un confronto, l’esemplare esitato alla nota asta NAC 108 (23/5/2008), Lotto 920, da ricondurre però al Doge Francesco Morosini, con sigla del Massaro M B (Mattio Balbi).1 punto
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L’esemplare del post #11 e’ il Lotto 973 che sarà esitato alla prossima asta Artemide 69E dell’11-12/1/2025 https://www.deamoneta.com/auctions/view/993/973 e, salvo errori, dovrebbe provenire dall’asta Elsen del 10-11/12/2021 n. 149, Lotto 1812 https://www.biddr.com/auctions/elsen/browse?a=2127&l=23405261 punto
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Buongiorno e buon anno. Bronzo celtico iberico zecca di Cartago Nova (Murcia) https://www.acsearch.info/search.html?id=119675181 punto
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Dedico il 2024 all'aggiunta di questa rara piastra medicea del Granduca Francesco I.1 punto
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Grazie mille per la tua disamina e per l' apprezzamento ma,per favore, dammi del tu...1 punto
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Buongiorno, un bel pataccone da 10 reali di Filippo IV (Piras 83; MIR 68). Il busto come tutte le superfici, sia sul dritto che sul rovescio, hanno già subito forti e drastiche pulizie, tuttavia resta ancora abbastanza apprezzabile e con una certa maestosità. Sotto il busto probabilmente si intravede una parte del 3, quindi potrebbe essere del 1643. Personalmente non la sottoporrei ad altri interventi di carattere conservativo anche se la patina appare piuttosto disomogenea. Quindi, complimenti per questo suo primo passo nella numismatica sarda, vedrà che il suo mosaico di monete sarde si arricchirà sempre di più, in quanto ogni esemplare è un'opera d'arte a sé stante. Saluti, alla prossima...1 punto
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La stella a cinque punte sotto il braccio sinistro è la caratteristica delle contraffazioni balcaniche, quella in foto è una contraffazione di Francesco Dandolo.1 punto
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Triste della notizia ma grazie di averlo evidenziato.1 punto
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Buonasera, Moneta veramente rara il fiorino 1842 con ritratto adulto, fino a non molti anni fa eravamo indecisi se esistesse o meno. Il più bello di tutti comparve da nomisma, FDC fece 21000 euro, quello di Roma se non mi sbaglio ricomparve sempre da Nomisma, invenduto con base di 8000 euro. Scusate per gli screenshot venuti così così.. se volete approfondire le aste erano la 64 e la 66 di Nomisma. Sono ancora online.. un saluto1 punto
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Salve,potrebbe essere un tetradracma di Alessandria di Filippo I , LA (anno 1 di regno) ? https://www.acsearch.info/search.html?id=350781 punto
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avevo letto anche io e sinceramente anche io ho pensato alla solita bufala attira click. Poi ho visto riferimenti anche ad articoli del corriere della sera e la cosa mi ha spiazzato1 punto
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Salve condivido immagino di una cartolina viaggiata e chiedo ai più esperti maggiori informazioni. Ringrazio in anticipo1 punto
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