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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/06/25 in tutte le aree

  1. Buongiorno, Buona Epifania a tutti. La mia Napoletana di oggi è una Piastra 120 Grana Ferdinando II del 1853. Magliocca 563 moneta comune. È l'ultima Borbonica (insieme alla 1850 già postata) entrata in Collezione nel 2024. Cercando sul web a proposito del 1853. Fonte Real casa di Borbone. It 1853 primo piroscafo nel Mediterraneo per l’America (il Sicilia della Società Sicula Transatlantica del palermitano Salvatore De Pace: 26 i giorni impiegati). 1853 prima applicazione dei principi della scuola positiva penale per il recupero dei malviventi. 1853 primo tunnel carrozzabile in Italia a Napoli tra San Francesco di Paola e piazza Vittoria. Saluti Alberto
    4 punti
  2. Ecco nuove foto. Spero che siano meglio anche perché non sono un grande fotografo. Grazie e buona giornata a tutti
    3 punti
  3. Per quanto riguarda alcuni cenni su questa monetazione è una moneta argentea coniata al tempo della repubblica di Roma che pur essendo stata coniata in zecche diverse ha sempre mantenuto la stessa impostazione stilistica. La moneta non ha segno di valore, al dritto compare il busto di Giove laureato e al rovescio la personificazione della Vittoria che incorona un trofeo. Al rovescio possono essere presenti diversi simboli, lettere oppure nulla, in esergo del rovescio della moneta appare la legenda ROMA. Il più antico riferimento a tale tipologia di moneta risale a Porcio Catone il censore console nel 95 AC, poi la moneta è ricordata nel 177 AC da Claudio Pulcro a seguito della sua vittoria sulle popolazioni liguri ed ancora nel 117 se ne parla su una tavola bronzea detta di Polcevera a seguito di una mediazione romana e di un tributo di 400 vittoriati relativo a una controversia tra le popolazioni celtiche dei Genuati e Veturii : “…..pro eo agro vectigal Langenses Veituris in poplicum Genuam denti in anos singulos vic [ctoriatos] n [ummos] CCCC………”. La scelta di un tributo da pagare in una moneta straniera, potrebbe essere stata determinata dal fatto che considerato il basso contenuto di argento del vittoriato, ci fosse l’intendimento, da parte di Roma , che una successiva circolazione della moneta in territorio celtico avrebbe portato un beneficio in termini economici e politici ai Romani che utilizzavano invece al loro interno il più forte denario. Sulle origini temporali del vittoriato, che con il denario si sostituì al sistema delle monete romano campane ed alla moneta argentea ormai svalutata del sistema didramma/quadrigato, ci sono diverse teorie che hanno tentato di individuare una data certa, ma nessuna è arrivata a conclusioni definitive. Oggi si tende a considerare maggiormente la cosiddetta teoria “di mezzo” o intermedia proposta da Crawford e altri studiosi, uno per tutti Thomsen, che ipotizzano la data di inizio delle produzioni nel 211 AC di poco successiva all’inizio delle coniazioni del denario. I sostenitori di tale teoria troverebbero conferma dalla datazione dei ritrovamenti di Morgantina – oggi Serra d’Orlando - che lascerebbero presuppore l’introduzione dei due nominali d’argento nel periodo 214-211 AC. Personalmente ritengo che l’inizio delle coniazioni del vittoriato sia antecedente di almeno 6/7 anni (221 – 220 AC) rispetto all’ipotizzato 214/211 AC, questo perché la moneta ha subito il comprovato deprezzamento ponderale avvenuto nel 217 AC dopo la sconfitta del Trasimeno. Qualche fonte asserisce che la promulgazione della lege Flaminia che operò tale svalutazione fu prima della battaglia e poi attuata dopo in relazione alla grave situazione politica economica in cui Roma si era venuta a trovare. L’ipotesi di una datazione più alta potrebbe trovare conforto dal ripostiglio di Pisa, dove sono stati rinvenuti diversi vittoriati: un occultamento in quel territorio in data successiva al 214 AC non avrebbe avuto giustificazione considerando che le truppe cartaginesi erano già passate e il conflitto bellico si era spostato nel sud dell’Italia e perciò la zona godeva di una certa tranquillità. Al tempo stesso invece ci sono vari eventi a cavallo del 225-220 relativi a conflitti con le popolazioni liguri che avrebbero giustificato tale nascondiglio. Le altre maggiori ipotesi che sono state avanzate nel tempo riguardo alle origini temporali del vittoriato-denario: Borghesi fissa la data al 229-228 AC associandola alla spedizione contro i pirati illirici. Cavedoni la fissa al 223 AC riferendola alla vittoria contro i celti Insubri. Mommsen ipotizza l’inizio delle coniazioni in linea con Borghesi al 229-228 AC. Milne e Bahrfeldt alzano la data di produzione al 269-268 AC (teoria tradizionale). Sydenham abbassa invece la data al 205 AC Giesecke che come altri studiosi non ritiene che per il denario e il vittoriato le coniazioni siano iniziate nel medesimo periodo data il vittoriato al 215 AC successivamente al denario. Grueber individua il periodo di inizio produzione al 223 AC. Lippi espone quattro ipotesi : a) 235 AC a seguito della chiusura del tempio di Giano, dopo la sconfitta dei Cartaginesi nella I guerra punica. b) 229 AC a seguito della vittoria sulla regina Teuta e sui pirati illirici da parte di Cneo Fulvio Centumalo. c) 225 AC a seguito della vittoria militare sui Celti a Talamone. d) 222 AC a seguito della vittoria militare sui Celti a Casteggio. Secondo lo studioso quest’ultima ipotesi potrebbe essere la più accreditata poiché la tipologia della Vittoria presente sul rovescio della moneta assomigliava alla “spolia optima” trasportata in Roma. Tutte le teorie sopra menzionate nascono da studi che possono avere un loro fondamento, così come è da approfondire una recente analisi che sostiene che il vittoriato fosse utilizzato in genere come “stipendium” per le truppe ausiliare dell’esercito romano e che quindi di fatto gli ausiliari sarebbero stati pagati meno delle truppe legionarie romane o addirittura erano gli auxilia stessi che preferivano tale forma di pagamento perché conforme al sistema di pagamento della dracma che conoscevano maggiormente. Sembrerebbe una supposizione alquanto azzardata considerando che i soldati non romani si sarebbero accorti presto di tale discriminazione e si sarebbero di fatto accontentati di una paga inferiore, è pur vero che i ritrovamenti più cospicui della moneta sono nel Sud Italia ed in particolare nei territori più interessati dalla II Guerra Punica e quindi come già evidenziato un collegamento con le campagne militari è indubbio. E’ forse giustificato ipotizzare l’utilizzo come effettivo nominale di occupazione da utilizzare in territorio di guerra al seguito delle legioni romane ed in particolar modo in relazione alla guerra annibalica? Dall’analisi dei dati disponibili emerge una maggiore concentrazione dei ritrovamenti nell’area meridionale della penisola italica, dove effettivamente vigeva un sistema monetario basato sulla dracma e quindi questo confermerebbe la tesi di una moneta che intendeva adeguarsi al sistema preesistente. Guardando visivamente la mappa è innegabile che i ritrovamenti si concentrano laddove la guerra annibalica ebbe maggiormente a concentrarsi. Si noti la totale assenza di ritrovamenti importanti in quella che è la zona dell’odierna Calabria e della Sicilia dove è presente un solo ritrovamento degno di nota per quantità di vittoriati presenti. Un’altra particolarità che emerge è la maggior presenza nei ritrovamenti meridionali di vittoriati con simboli e lettere rispetto ai vittoriati senza simboli, questo quindi confermerebbe la presenza di zecche ausiliarie in supporto a Roma, forse anche itineranti con l’esercito, operanti in loco: in questo modo si evitava il pericolo di spostamenti di denaro in un territorio altamente insicuro. Poiché i vittoriati con simboli sono mediamente più leggeri dei vittoriati senza simboli è ipotizzabile che tali zecche operarono maggiormente in un periodo successivo al 217 AC e quindi coerentemente con la presenza cartaginese nella zona. Quindi da quanto evidenziato emerge che il vittoriato è una moneta enigmatica sia come origini temporali e di “significato”, è probabile che il rovescio volesse in effetti ricordare una importante vittoria militare, in linea con l’orientamento degli studiosi, ma la moneta poteva in realtà essere genericamente portatrice di un messaggio di auspicata vittoria nei confronti dei nemici. Ritengo che la moneta argentea romana abbia avuto in questo periodo una forte funzione di messaggio ideologico politico legato ad una politica espansionistica di carattere militare. Il vittoriato in particolare, che rinveniamo in maniera preponderante nei territori di guerra, accoppiando la divinità massima di Giove alla personificazione della Vittoria che incorona un trofeo, associa il tema religioso (la protezione del dio supremo) a quello di potenza militare vincente.
    3 punti
  4. Buongiorno, in un mercatino ho trovato questo esemplare a pochi euro. Cosa ne pensate? Grazie
    2 punti
  5. Buonasera a tutti, da sempre appassionato di monete con soggetto Navale, ho recentemente messo in collezione un Denario di Marco Antonio Legio XIII. Nave pretoriana su una faccia e Aquila tra due stemmi sull'altra. Vorrei a questo punto approfondire la storia di queste monete Legionarie ed ho trovato già delle vecchie interessanti discussioni in questa sezione. Riporto quanto dichiarato dalla Casa d'Aste. The Triumvirs. Mark Antony. Autumn 32-spring 31 BC. AR Denarius (18,8mm, 2.8g). Legionary type. Patrae(?) mint. Praetorian galley r. R/ Aquila between two signa; LEG XIII. Crawford 544/27. Saluti Alberto
    2 punti
  6. Ho provato a coordinare il testo dell'art. 1, che poi è quello più importante e più pesantemente modificato, con le aggiunte/soppressione apportate dal provvedimento che entrerà in vigore il 17 gennaio prossimo. Le parti aggiunte sono quelle in rosso nel documento allegato. Quelle soppresse le ho semplicemente cancellate. Almeno si riesce a leggere come Dio comanda. Art. 1 legge 7.pdf
    2 punti
  7. Il Gronchi Rosa è tutta atra cosa, in primis non è un non dentellato e pertanto il problema del francobollo con taglio corto non esiste, al limite vi può essere la ricerca della super centratura, bordo di foglio o angolo di foglio, che rappresentano un plus valore, la tiratura è estremamente più bassa, 74.000 esemplari (almeno così si dice) di cui 64.000 allo stato di nuovo e 10.000 usati postalmente è sempre stato un francobollo di "borsa" e ha sempre tenuto il mercato, ora purtroppo l'offerta è talmente alta che non vi è una richiesta adeguata e i prezzi sono crollati a 400 € si trova , per paradosso se facessimo una domanda a 100 collezionisti di francobolli, almeno 50 non ce l'hanno in collezione, considerando che ha un prezzo estremamente accedibile
    2 punti
  8. In filatelia sempre !! Offre sogni ad occhi aperti. Concordo. Ne presi uno simile a Londra 30 anni fa per 20 sterline. E' annullato con croce maltese rossa quindi appartiene ad esemplari del primo periodo.. il Francobollo era nella posizione 225 del foglio.
    2 punti
  9. Credo che sui 50/60 € possa tranquillamente essere il suo prezzo di mercato
    2 punti
  10. Ciao Fricogna e grazie dei complimenti, sicuramente il velluto è migliore per la conservazione delle monete , ma non perchè il vassoio in floccato sia da meno , anzi io personalmente per la mia collezione della Lira della Repubblica italiana hò deciso per i vassoi in floccato da 35 caselle della Leuchtturm ma per il semplice fatto di fare prima il mio monetiere con il velluto ci sarebbe voluto molto più tempo e una lavorazione molto particolare e difficile da fare, comunque molte persone esperte in numismatica consigliano anche il floccato per il semplice fatto che il legno velluto assorba umidità', ma poi ogni collezione ogni tipo di moneta penso che si abbini al meglio a tutte e due le soluzioni, quindi penso dai che anche il floccato andrebbe bene per una ottima conservazione di monete di ogni epoca ok ciao un saluto a tutti
    2 punti
  11. Ho chiamato Merulana e, a meno che non stia prendendo un abbaglio ora, mi pare che non abbiano periti. Pedoni è stato gentilissimo, ci sono capitato una volta quando avevo appena iniziato a collezionare ma non lo avevo notato tra i periti. Errore mio avrei potuto chiedere lì. Condivido quello che dicono @favaldare @torpedo . Circa il fatto di non volersi "sporcare le mani" come detto da @Alan Sinclair, lo potrei capire se fossi capitato di punto in bianco in negozio in un momento affollato. Tuttavia ho chiamato prima e rispettosamente chiesto quando sarei potuto passare. La trovo quindi una scortesia e un disservizio. Libero poi il soggetto di lavorare come più gli piace.
    2 punti
  12. Vengono sempre descritte come imitazioni, in realtà sono contraffazioni.
    2 punti
  13. Ho visto che numismatica felsinea sarà presente con il nuovo listino 21
    2 punti
  14. Buongiorno, intervengo per rammentare che si preferisce che venga evitato di ripescare discussioni datate solo per aggiungere immagini di esemplari (anche se sembra che ultimamente sia una consuetudine ricorrente). Inoltre si richiama al rispetto del paragrafo del regolamento: 3.9 Evitare di scrivere parte o la totalità del titolo o del messaggio in grassetto o IN MAIUSCOLO, se non in casi assolutamente necessari o inerentemente a sigle. Per convenzione scrivere così equivale ad urlare, cosa non gradita dallo spirito del Forum. L'applicazione ed il rispetto di tale regola permette inoltre una migliore leggibilità dei testi. Saluti Illyricum
    2 punti
  15. Dove? Inoltre, in quale contesto?
    2 punti
  16. E' arrivato finalmente Natale, e guardate il caro Babbo Natale che mi ha' portato? E' da molto tempo che gli ho scritto la letterina e finalmente dopo due mesi è arrivato il mio grandissimo regalo, sto ultimando il mio primo monetiere, tutto realizzato artigianalmente con le mie mani. Il monetiere è fatto per la maggior parte di compensato marino detto Okumè , i listelli dove scorrono i cassetti e i frontali dei cassetti in legno massello di Ayous un legno molto morbido facile da lavorare, e molto gradevole pitturato con impregnante sia in ciliegio in noce , mogano ecc. Misure Monetiere L 40 cm H 44 cm P 27 cm, Il monetiere a tredici cassetti per contenere all'interno vassoi in floccato blu Leuchtturm 35 caselle da 39 mm la mia collezione di ben 397 monete della Repubblica Italiana · Monetazione del secondo periodo dal 1951 al 2001, Sono arrivato quasi alla conclusione sto' pitturando il mio monetiere con un impregnante all'acqua color ciliegio, una scartavetratina leggera e poi una bella passata di finitura trasparente lucida incolore sempre all'acqua. Il compensato marino, materiale sia per il mobiletto e sia per la struttura cassetti, é materiale di scarto preso nel mio cantiere dove lavoro, ho comprato solo i masselli in ayous per i frontali cassetti 3x1 da leroymerlin, 13 Vassoi in floccato Leuchtturm, Impregnante all'acqua ciliegio, Finitura all'acqua incolore, e i mini pomelli d'orati testa tonda da montare al centro dei cassetti presi su Amazon, totale spesa circa 100,00 euro, vi allego immagini del monetiere in fase di ultimazione poi prima di Natale spero di farcela posterò immagini del monetiere finito grazie a tutti voi Marco
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  17. Da quello che so, nel testo del Montenegro figurerebbero alcuni errori (refusi e/o altro) che hanno interessato anche la corretta descrizione di esemplari. Il Volume III è piuttosto corposo. Per l’Appendice II vedo se riesco.
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  18. https://archive.org/details/ArchivioVeneto14/page/n375/mode/2up
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  19. DE GREGE EPICURI Hai un gatto numismatico?
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  20. Bravissimo grazie e buon anno ciao
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  21. Ma ci sono quelle europee, ad esempio:
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  22. Marchio italiano nato nel 1949, chiude nel 2006 dopo la morte di Massimo Laverda, ricordato come l'inventore della maximoto italiana. Una 1000 3C del 1974 In questo manifesto pubblicitario Edwige Fenech Laverda 750 SFC del 1971
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  23. L'ho più che altro desunto dal documento della BdI allegato al post n. 51 che, a proposito dell'attività esercitabile dai "Compro oro" privi di autorizzazione a trattare oro da investimento, così riporta: "L’oro il cui commercio è legittimamente consentito ai c.d. “compro-oro” può essere dedotto, per esclusione, da quello non riservato agli “operatori professionali in oro”. Quindi, se il commercio (acquisto/vendita) di oro da investimento, nel cui concetto ricadono anche le sterline, è riservato (dalla Legge n. 7/2000) in via esclusiva agli Operatori autorizzati dalla BdI, "per esclusione" ai Compro oro sarà consentito commerciare l'oro non rientrante nel concetto di "oro da investimento". Ma non dovrebbe essere loro consentito di commerciare, nè in acquisto nè in vendita, l'oro da investimento.
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  24. La cartolina è diversa , ma l'immagine è la stessa del post 32, il Palazzo ha la scalinata vecchio stile, solo che in questa di vede a sx del fronte e quindi a dx della scalinata, delle tavole a chiusura della rampa, per lavori, il TR è il Perugia Sezioni Riunite 7° tipo, utile per l'archivio, mi sposta in anticipo di circa 35 giorni dalla data che ho (5.11.1907), questo con il 6° tipo sono due bolli che sono stati usati in concomitanza quasi per gli stessi anni 1907/1910, si differenziano tra loro per le dimensioni del carattere (Perugia) per questo spesso può sfuggire qualche data diversa, considera che ne esistono a migliaia, è un bollo che è stato molto utilizzato, ti ringrazio
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  25. Si trova qui: https://www.persee.fr/doc/numi_0484-8942_1989_num_6_31_1944
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  26. Bonjour, Voici un autre exemplaire de ce quart de gros type 1 d'Emmanuel-Philibert frappé à Nice par le Maître Bernardo Capello en 1571. Poids: 1,05g Diamètre: 17mm Pouvez-vous me confirmer qu'il s'agit bien de cette monnaie ? Est-ce bien le deuxième exemplaire trouvé à ce jour ou bien d'autres ont-ils été retrouvés depuis ?
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  27. C'è l'elenco: https://infostat.bancaditalia.it/GIAVAInquiry-public/oro.html Queste le conseguenze (penali) per chi esercita abusivamente la compravendita di oro da investimento:
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  28. Ogni indizio è sempre utile.. Grazie mille Non so come ringraziarti.. Grazie mille
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  29. Ne esistono molte varianti.
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  30. Buonasera ci tengo a salutarvi e augurarvi un buon 2025. Molte cose mi sono successe dall'ultimo post, e nel bene o nel male ho acquisito parecchia esperienza nel corso dell'ultimo anno. Purtroppo sono stato truffato ed è una cosa che seppure mi ha fatto passare un brutto momento mi ha insegnato molto e fatto capire l'importanza della reputazione da parte dei venditori. All'inizio mi vergognavo ma vedendo le cose in modo un pò distante, mi rendo conto che poteva andarmi molto peggio (si trattava di un professionista dalla Bulgaria che ha truffato decine di persone vendendo cose false o non sue, un tipo educato di cultura e con una grande parlantina). Non penso comunque rinunciare a questa passione e a questo angolo in cui racconto l'evoluzione della mia collezione. Detto questo andiamo in ordine, ad agosto ho ordinato in modo esaustivo le monetine in bronzo di IV secolo. L'ho fatto più per capire le riforme monetarie che per altro e mi ha dato varie soddisfazione. Ho scoperto la serie Felicis Temporum per il 348d.c. (anniversario della fondazione di Roma), ho trovato dei tipi monetali molti interessanti come la doppia maiorina e il radiato. Proprio questa curiosità mi ha portato ha comprato il libro Greek Imperial Coins di David Sear. Tra settembre e ottobre ho deciso di concentrarmi sui follis, antoniniani e radiati dei tetrarchi. Ho comprato anche un argenteo di Galerio e vari bronzi. Tra gli antoniniani ho ricomprato quello di Vittorino che purtroppo era andato perduto alle poste l'anno scorso. Antoniniano di Massimiano Maiorina di Magno Massimo Antoniniano di Vittorino Bronzetto di Costante Fel Temp Reparatio Follis di Galerio Follis di Costanzo Cloro Bronzetti di Teodosio e Teodosio II (?) Follis di Galerio Follis di Diocleziano Argenteo di Galerio A novembre ho comprato un denario di Pertinace e due silique di Valentiniano e Valentiniano II. Dato che l'ultima veniva in un lotto con un denario di Domiziano ho comprato anche questo e mi ha portato a individuare una serie dei Flavi che non conoscevo con al rovescio un altare con sopra un elmo, oppure una corona o un animale sacrificato (?) Si veda il denario di Tito postato tempo fa. Infine a dicembre ho acquistato sei monete provenienti da una collezione francese in vendita nella casa d'aste Savoca. Curiosamente la collezione apparteneva a un tale Jerome che ha un canale su youtube per cui conoscevo bene quali erano i pezzi che mi interessavano e per fortuna sono riuscito ad aggiudicarmeli tutti: Due bellissimi tetradrammi di Settimio Severo e Caracalla. Monete di stile grottesto ma in buon argento e un modulo di tutto rispetto; un antoniniano di Diocleziano e uno Postumo in alta qualità che sono due anni che per un motivo o per l'altro mi sfuggiva, un grosso follis di Licinio con ancora la patina argentata e finalmente un antoniniano di Caracalla con il braccio alzato in segno di adlocutio che mi dicono essere piuttosto rara. Il caso ha voluto che un venerdì sera vedessi questo video e che il sabato era l'asta.
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  31. Al D/ la leggenda inizia con un punto nel tipo principale, poi vi è una variante più rara in cui il punto è assente; la crocetta si trova all'inizio del denaro col santo imberbe. La leggenda è .BER TRAN D'.PA ThA (le lettere AN sono in nesso). Al R/ la leggenda è S.hEMA CORAS Ci possono essere piccoli punti all'inizio e alla fine della leggenda al R/.
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  32. 2 euro commemorativi 2004 Finlandia 2004 Allargamento dell'Unione Europea (tiratura 1.000.000) Grecia 2004 Olimpiadi Atena 2004 (tiratura: 35.000.000) Italia 2004 World Food Programme (tiratura: 16.000.000) Lussemburgo 2004 Monogramma del Granduca Henry (tiratura: 2.501.800) San Marino 2004 Bartolomeo Borghesi (tiratura: 110.000) Vaticano 2004 75° Anniversario dell'Istituzione dello Stato del Vaticano 1929-2004 (tiratura: 85.000)
    1 punto
  33. Grazie mille☺️ L'ho acquistata per il "fascino dell'età" ma, avendola pagata poco, mi è sorto il dubbio che potesse essere un falso. A questo punto intuisco che il basso prezzo è soltanto la conseguenza dello stato di usura.
    1 punto
  34. DE GREGE EPICURI Moneta greca della Acarnania. Toro androcefalo da un lato, Zeus dall'altro.
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  35. Buonasera a tutti, riprendo con piacere questa discussione sui Bronzi di San Casciano perché oggi li ho ammirati in tutta la loro bellezza al Museo Nazionale di Reggio Calabria. Ecco alcune immagini, spero di farvi cosa gradita
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  36. Potresti gentilmente fare foto con una migliore risoluzione.. ci piacerebbe vederlo in tutta la sua bellezza.. comunque mi sbilancio e ad istinto a me sembra autentico,.. ha tutti e quattro i bordi filati ed una piega sul lato sx guardando il dietro, ma per pochi euro hai fatto un ottimo acquisto. Complimenti. Se posti foto piu' nitide ci fai una cortesia.
    1 punto
  37. Se può essere utile: Bendall Simon. A Late 14th Century Hoard of Balkan silver coins. 1989
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  38. https://www.deamoneta.com/auctions/view/807/1153 https://www.biddr.com/auctions/numismaticamarcoccia/browse?a=2311&l=2551414
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  39. Schweizerische Numismatische Rundschau (REVUE SUISSE DE NUMISMATIQUE) BAND XXVII - 1939 [libera traduzione] Fra Bartolomeo d'Ivrea ebbe un'apparizione della Madonna nel 1480, che vide su una roccia sopra Locarno. Chiese il permesso di trasferirsi in una grotta sulla montagna sovrastante, dove costruì una cappella nel luogo dell'apparizione. Il 15 giugno 1587 fu consacrata una cappella più grande, che nel 1616 fece posto alla chiesa attuale. Nei pressi del santuario fu costruito un piccolo convento francescano, dove era molto venerata l'immagine della Madonna eretta da fra Bartolomeo, e che fu occupato dai Cappuccini nel 1848 dopo l'espulsione dei Minoriti. Il collegio di Ascona, appartenente a Einsiedeln, ha ricevuto in dono una collezione di monete di consacrazione della Madonna del Sasso.
    1 punto
  40. Tempo fa le avevo postate in una discussione a parte, ma penso sia giusto riproporle in questa discussione dedicata. Ultime
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  41. Anno numismaticamente intenso, anche nel 2024 ho inalato la mia consueta e cospicua dose di libri monetosi, ma la novità è stata il ritorno all'acquisto di monete dopo tanti anni che mi ero concentrato solo sul settore bibliografico con lo sporadico innesto di qualche medaglia papale... Galeotto è stato il mio crescente e appassionato interesse per la storia economica e monetaria Indoceanica, a forza di leggere libri sul tema mi è venuta una gran voglia di acchiappare pure qualche esemplare di quelle monete che mi suggestionano di immagini avventurose ed esotiche la mia mente nummo-viaggiatrice e crononauta, quindi propongo un po' di immagini degli acquisti più significativi in tal senso con l'aggiunta, inevitabile, di qualche libro: Per cominciare il primo tipo di rupia emesso in India, negli anni 1538-45 dal sultano Sher Sha Suri, moneta diventata poi lo standard di riferimento dell'India Moghul e poi britannica; la prima rupia angloindiana della serie uniforme (cioè a peso e intrinseco standard per tutta l'india), emessa dalla Compagnia Inglese delle Indie Orientali nel 1835; il famoso Leeuwendaalder o tallero del leone olandese, emesso ad Utrecht nel 1649; un ancora più famoso pezzo da otto reales, di zecca peruviana, Lima, emesso nel 1798 e circolato in Cina come testimoniano i cosiddetti chopmarks, segni dei mercanti cinesi, impressi su entrambe le facce, infine non poteva mancare un libro, un librettino in questo caso, restando in tema indoceanico, il catalogo delle monete veneziane conservate nel museo di Madras, interessantissimo e piuttosto complicato a reperirsi, con una preziosa introduzione storica sulla diffusione, circolazione e uso dei ducati e zecchini veneziani in India...
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  42. Marchio nato in Austria nel 1934 ed ancora in vita grazie ad altre marche che ne hanno rilevato l'attività. KTM Foxi de lux 50 del 1977
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  43. In questa raccolta a tema la Ducati è quella che da maggior soddisfazioni Desmo 900 SS del 1980
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  44. Questa bella cartolina di color seppia, uno penserebbe che arrivasse dalla meravigliosa Africa. Invece no, il percorso è tutto in territorio italiano, da Povegliano Veronese a Montegabbione in provincia di Terni. La data di partenza forse è il 22 aprile del 1938, un giorno buio per la storia italiana a causa del governo fascista che emana le leggi razziali. Quella di arrivo è il 24 aprile 1938. Non sarà forse molto interessante, ma credo che fapetri2001 l'apprezzera', vista la destinazione Umbra. Curioso sono quelle 2 parole sotto sopra fra i due timbri. Una buona serata a voi tutti. Particolare
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  45. condivido qualche ultimo acquisto borbonico, tutto rame, in attesa delle vicereali. sono una bella Pubblica 1756 di Carlo di Borbone, moneta rara. le comuni 10 tornesi 1819 di Ferdinando I e il 5 tornesi 1851 e il tornese e mezzo 1854 di Ferdinando II. e per finire il 10 tornesi 1859 di Francesco II, coniato a Roma.
    1 punto
  46. ha il valore di 6 grammi d'oro in piu' ha un valore civico apportato dal bravo donatore che si è dissanguato per il prossimo.... :whome:
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  47. Nel tempo la serie FEL TEMP REPARATIO scomparirà per lasciare campo ad altre tipologie. Tra queste è presente una REPARATIO FEL TEMP a nome di Procopius che probabilmente aveva un significato simile alle FTR, rara. Riporta al rovescio il regnante in abiti militari, reggente scudo a terra a destra, labaro o lancia a sinistra. La allego solo per completezza di ricerca. Inoltre durante le ricerche ho trovato una moneta con legenda FEL TEMP REPARATIO della quale francamente non conoscevo l’esistenza. Si tratta di una AR Siliqua di Constans , il RIC 61, con iconografia della Vittoria stante a destra con il piede sinistro su scudo con inciso VOT /XX. Lo stesso scudo è retto da una figura inginocchiata e rivolta a destra. Emesso dalla zecca di Roma nel 347 d.C.
    1 punto
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