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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/11/25 in tutte le aree
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Sono un collezionista del Regno Unito che occasionalmente partecipa ad alcuni thread qui. Ho pensato di cogliere l'occasione per presentarmi ulteriormente e condividere una delle mie tante ossessioni numismatiche. Ho una collezione varia con alcune sotto-collezioni specialistiche. Colleziono attivamente le monete dell'imperatore Probo da Lugdunum e anche i denari orientali di Settimio Severo. Questo post esaminerà una delle mie sotto-collezioni specialistiche all'interno di queste collezioni. All'interno della monetazione orientale di Settimio Severo c'è l'emissione COS II, datata tra il 194 e il 195 d.C. All'interno di questa serie c'è una strana sotto-serie in cui le leggende onberse sono formate da forme abbreviate rispetto al tipo di leggenda standard. Sono anche insolite nel loro stile, non coerente con lo stile generale dell'emissione COS II. Non sono state ampiamente studiate e le colleziono da circa 20 anni. Cerco sempre di trovare collegamenti di conio con i conii inversi, che spero ci forniscano maggiori informazioni su dove queste monete si inseriscono nel contesto della monetazione orientale di questo periodo. La legenda standard del dritto COS II è "IMP CAE L SEPT SEV PERT AVG COS II". Ho trovato un totale di 9 diversi conii per dritto con queste legende accorciate. Ho dato a queste varietà la mia classificazione da O1 a O9. Colleziono attivamente quanti più esempi possibile da queste diverse coniazioni del dritto con quanti più tipi di rovescio diversi sono in grado di fare. Le seguenti monete sono un esempio di parte di questa collezione, questo set è per le mie monete da O9. O9 sono monete con la legenda del dritto - "IMP CA L SE SEV PER AG COS II" Le seguenti monete sono le varianti che sono riuscito a collezionare nel corso degli anni. Rev:– BONA SPES, Spes standing holding flower and lifting skirt Reference(s) – BMCRE -. RSC -. RIC -. Rev:– FORT REDVC, Fortuna standing left, holding rudder & cornucopia References:– RIC -. BMCRE -. RSC -. Rev:– FORT REDVC, Fortuna standing left, holding long scepter & cornucopia References:– RIC -. BMCRE -. RSC -. Questo tipo di inversione si verifica da due diversi stampi inversi Rev– LIBER AVG, Liberalitas standing left, holding abacus in right hand, cornucopiae in left Reference:– BMCRE -. RIC - RSC -. Rev:– MART-I V-ICTORI, Mars advancing right carrying spear and trophy. Reference:– cf. BMCRE 378 note. cf RIC 406b. RSC 324e. (all citing Cohen 324 - Kholl) Rev:– M-ONE-T AVG, Moneta standing left, holding scales in right hand, cornucopiae in left References:– RIC -. BMCRE -. RSC -. Sono a conoscenza di un altro dado inverso con il tipo MINER VICTRIC, con la dea Minerva, ma devo ancora trovare un esempio da aggiungere alla mia collezione. Spero che questo tipo di post sia appropriato e che non ti dispiaccia se lo condivido con te. Martin4 punti
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Cortesemente riporterei la discussione sul binario dell'oggetto. Le ultime pagine, seppur composte da un interessante scambio di opinioni, le vedo meglio in "Piazzetta del numismatico", dove può protrarsi senza limiti e magari raccogliere anche opinioni di chi non segue l'euro.3 punti
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Ecco le banconote frutto degli esperimenti a distanza di 6 mesi! Dopo tutti questi mesi possiamo appurare come il processo chimico non abbia alterato ulteriormente lo stato dei biglietti lasciandoli nelle stesse condizioni post trattamento. Faccio questa considerazione poiché nei mesi precedenti alcuni hanno chiesto di poter visionare i biglietti dopo un tot di tempo dall’esperimento poiché erano convinti che la carta potesse essere “mangiata” dai solventi, cosa che non è avvenuta.3 punti
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Grazie Silvio per la tua conferma, la monetina è quasi un regalo da un mio carissimo Amico.2 punti
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Buongiorno a tutti. Ho notato che appena si scrive un'opinione eccentrica rispetto a quella della massa si viene accusati di essere saccenti, precocemente invecchiati e quant'altro ma devo dire che poco me ne importa, poiché trattasi del solito canovaccio adottato da coloro i quali hanno poche idee e quindi portano la discussione sul piano personale. In ogni caso, ritengo sia sempre meglio una discussione accesa e costruttiva rispetto a una serie di post ripetitivi sul quanto costa, quanto vale, quanti pezzi verranno fatti quest’anno e quando arriva il plico spedito con le Poste. Mi sono permesso solo di dare un mio giudizio sul materiale trattato in questa discussione che, essendo il Forum per definizione un luogo di contraddittorio, cerco di articolare meglio: 1. ho scritto che gli appassionati dei tondelli corrono il rischio di "illudersi" di aver comprato delle monete e confermo tale impressione poiché, come già detto da Altri, il fatto di avere un Decreto di emissione rappresenta solo il pretesto per chiamare “moneta” un gadget creato con l’unico obiettivo di fornire un (legittimo, beninteso) profitto al produttore; 2. aggiungo che sarei proprio curioso di vedere la scena dove Tizio cerca di pagare un caffè con il tondello della Carrà o con quell’oggetto a forma di pallina da golf poiché la reazione del barista sarebbe degna della migliore commedia all’italiana: questa la realtà dei fatti evidente a tutti coloro i quali la vogliono vedere, per il resto ci sono – appunto – le illusioni; 3. ho scritto che tale disincanto costituirebbe con molta probabilità una causa di allontanamento dalla nostra disciplina, privando taluni delle possibilità di scoprire le vere potenzialità offerte da quest’ultima in termini di approfondimento della storia politica, economica, dell’arte e via dicendo; 4. aggiungo che non mi pare sia notizia infrequente quella di persone che hanno iniziato la raccolta dei tondelli e poi hanno smesso per il sempre maggiore impegno economico e/o per la disaffezione verso produzioni obbrobriose o dal tema di scarso interesse generale; 5. ho letto un riferimento ai Beatles e a Michelangelo ma ritengo che il paragone non colga affatto nel segno poiché in un caso parliamo di arte, una esecuzione musicale o una esecuzione pittorica, peraltro innovativa per i tempi nei quali fu realizzata, dall’altra (e mi riferisco ai tondelli) discutiamo di pezzi seriali coniati industrialmente: anche i gettoni da fiera hanno una loro dignità ma non mi sentirei di farne oggetto di paragone o addirittura di equiparazione con Michelangelo. 6. ho letto un riferimento alle coniazioni per numismatici del Regno d’Italia e ho trovato questo argomento non privo di un fondamento, benché, in garbato dissenso con @bizerba62, giungo personalmente a una considerazione diversa, frutto del fatto che le coniazioni per numismatici avrebbero potuto tranquillamente circolare come monetazione minuta (Tizio ben avrebbe potuto spendere un 20 centesimi “Donna librata” del 1932) o avevano comunque salde radici nella storia monetaria (se osservo un 100 lire “Vetta d’Italia”, certamente non creato per la circolazione, posso intuire una ideale continuità, almeno ponderale, con le monete da 100 lire coniate da Re Carlo Alberto in poi). Ciascun Lettore è libero di scegliere cosa fare per sé stesso e io auguro a tutti di non avere mai rimpianti o pentimenti. Io sono certo di non dover modificare una virgola delle osservazioni che ho proposto in questa discussione; invero frutto di valutazioni del tutto scevre - nel mio caso - da considerazioni di carattere pecuniario, essendo lungi da me spendere un euro per questi tondelli. Un saluto cordiale a tutti.2 punti
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Ciao, purtroppo non vedo nulla di interessante, anche se sull’assignat francese preferisco astenermi (per ignoranza)2 punti
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Intorno al 1916 il pittore Basilio Cascella propose l'emissione congiunta di cartoline e buste postali Interalleate da parte di Italia, Francia, Gran Bretagna ed eventuali altri. Ideò dei saggi per l'affrancatura con scritte in diverse lingue e valori in diverse valute: nello specifico la versione italiana aveva i valori da 10 e 25 centesimi, quella francese il testo "Postes Interalliées" e valori da 10 e 25 centimes, quella britannica "Post Interallied" e valore da 1 pence. Pochi anni dopo furono emessi dei francobolli concettualmente uguali da parte delle Commissioni Inter-Alleate nell'ambito della confusione dei primi anni '20, col cambiamento d'assetto del centro-Europa dopo la guerra. I valori erano in marchi tedeschi. https://it.wikipedia.org/wiki/Plebiscito_della_Prussia_Orientale Alcuni esemplari:2 punti
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Sabato scorso al mercatino mi si e' attaccato alla mano dx questo.... ....e per 3€ non ho resistito e me lo sono portato a casa. Mi ha migliorato l' umore per tutta la giornata di sabato e anche di domenica, ..e quando lo guardo mi fa lo stesso effetto pure ora. Alcune immagini...... di questa meraviglia vintage, sfogliandolo e' un semi specializzato o meglio non e' proprio un semplificato. Consideriamo che c'è tutta l'area italiana piu' l'Europa.1 punto
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Tutti i testi e tutti i cataloghi danno un'unica tipologia per il follis epigrafico di Romano I, co-imperatore con Costantino VII. Sfogliando decine e decine di cataloghi per costruirmi un data-base su questi follis (ormai ho raccolto 3500 immagini!), mi sono imbattuto in un primo esempio del follis di Romano I, privo dello scettro. Ho pensato a un conio "stanco" e che, semplicemente, l'usura della moneta lo avesse cancellato. Ma ormai gli esempi sono ben 7 (su un totale di 368 esempi che ho nel data-base di questo imperatore: 7 non sono pochissimi!) e quindi posso solo prendere atto dell'esistenza di questa seconda tipologia del follis epigrafico di Romano I, dal disegno privo di scettro., che, pertanto, inserisco nel catalogo che sto compilando.1 punto
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Salve sapreste dirmi di che epoca si potrebbe trattare questo crocefisso in bronzo?1 punto
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Buongiorno, approfitto delle vostre competenze per chiedervi cosa ne pensate di questi 2 francobolli della Baviera acquisiti tempo fa in un mercatino. Grazie1 punto
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I cinque biglietti italiani sono comuni e circolati ma pur sempre collezionabili, ottimi in special modo per chi inizia, e per chi vuol spendere poco, tutti in lotto in vendita (su ebay per esempio) direi di partire con 19 euro. L'assegnato francese una cinquantina di euro, personalmente partirei in un'eventuale asta da 49 euro.1 punto
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Salve signor @ggcasarini non si deve offendere...le è stato solo chiesto di rispettare il regolamento del forum,cioè di aprire UN SOLO POST PER OGNI MONETA con foto ben visibili di diritto e rovescio e con peso e diametro...come pretende, con le foto che ha messo e senza dati ponderali, che si possa fare un identificazione..se non riesce a fare delle foto o ha delle difficoltà basta chiedere e sarà sicuramente aiutato.🙂1 punto
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È un artefatto, fai da te, fatto da qualcuno e basta. Che forse alla base ci sia una vecchia comunissima moneta poco conta... rimane sempre un artefatto e non penso, andarci oltre, sia tema per la numismatica.1 punto
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Allora... Dati oggettivi alla mano, eliminando le ipotesi più fantasiose. 1 - é una moneta da un grano 1788 (il riferimento cronologico è importante) 2 - pesa 5.88 e riporta tracce del ritratto di Ferdinando IV 3 - ha al dritto una corona d'ulivo, un'edicola che riprende l'iconografia della porta santa e una croce patriarcale. La struttura ricorda i quattrini di clemente viii del 1600 4 - é circolata, ma... Detto ció, per quanto detto al punto 2, il dritto ha subito una ribattitura (niente bulino né simili). Per il punto 1, questa operazione è stata effettuata parecchi anni dopo, in quanto non sussistono a stretto giro eventi (religiosi) che possano giustificare l'apposizione della porta santa o quello che é. Lo stato di conservazione é importante in questo caso, perché la parte originaria è solo un'impronta debole ed è coerente all'operazione di ribattitura che ha subito il tondello. Lo stato del metallo e i bordi del tondello smussati suggerirebbero un uso portativo, tipo medaglietta votiva. Per me é un artefatto creato tra il 1800 e il 1900, in una zona d'Italia tra Umbria e confine dello stato delle due Sicilie. Non mi meraviglierebbe che sia stata rinvenuta da qualcuno e poi riutilizzata per qualche pellegrino. Ovviamente il grano 1788 é solo un mezzo, l'anno 1788 era passato già da tempo prima che ponessero quel nuovo dritto, non ha niente a che vedere con il regno borbonico.1 punto
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L'unico errore sono queste fotografie. Propongo di aprire un centro per la disintossicazione dalla ricerca degli errori di conio. In breve tempo si riempirebbe1 punto
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Ciao @vwgolf Ti confermo l'identificazione Emanuele Filiberto Conte di Asti Grosso di Piemonte I tipo mir 479 Cudazzo 551 Il Cudazzo ha aggiunto una quarta tipologia a questa moneta, che a mio parere doveva essere cronologicamente inserita come primo tipo, ma questo non cambia la classificazione della tua. Moneta che mi è sempre piaciuta molto e che ancora manca in collezione!1 punto
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Ok, avrei dovuto esplicitare il quasi tutte molto belle, mi sembrava sottinteso che non fossero tutte perfette. Concordo in pieno con l'analisi di Carlo, e nel caso specifico comunque premio più che altro l'incisione molto fine delle linee, che personalmente apprezzo parecchio più rispetto ad esempio alla moneta per le olimpiadi di Parigi.1 punto
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Ma sai che mi sembra leggermente migliorata rispetto a ieri ? Soprattutto a diritto.1 punto
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Bronzo di Marco Aurelio (Neapolis, Palestina) che raffigura al rovescio Zeus Eliopolita in piedi di fronte, fiancheggiato dalle parti anteriori di due tori, che regge la frusta con la mano destra sollevata e due spighe di grano con la mano sinistra estesa; nel campo, la data (Numismatica Ars Classica, Auction 64, lot 1922, 17.05.2012). Estimate: 350 CHF. Lot unsold. A very interesting collection of Jewish coins and coins of the Levant Roman provincial coinages of Palestine Neapolis Bronze, Neapolis. Marcua Aurelius as Caesar. 159/60 AD, Æ 9.26 g. AΥΡHΛIOCKAICAΡ EΥCEB CEB Υ[IOC] Bareheaded bust of Marcus Aurelius. Dotted border. Rev. FLNEACPOLEwC CURPALECTI NHC – Zeus Heliopolites standing facing, flanked by foreparts of two bulls, holding whip in raised r. hand and. two ears of grain in extended l; across in field, date ET ΠH. Dotted border. BMC Palestine, 30; Rosenberger III, 15. Rare. Green patina and about very fine apollonia1 punto
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si, ci vedi benissimo, il limite di questo sforzo è proprio quello,una volta che operi vengono fuori tutte le magagne, adesso ti posto l'ultima versione appena emersa dalla vaselina dopo che ha riposato tutta la notte. p.s stamani ho visionato il 10 cent in rame rosso, è ancora più bello di ieri poichè si è scurito un po' pur stando dentro la taschina, dopo te la mostro.1 punto
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Anni fa ho scoperto per caso questo gioiello. E' una vera e propria enciclopedia del francobollo (del 1986, 336 pagine) che contiene spiegazioni dettagliate, mappe e immagini a colori di francobolli di esempio, organizzato in un elenco di tutti i paesi e territori del mondo. Lo vedo in venda su Internet a prezzi fra i 10 e i 25 € ...e credetemi, nonostante la vecchiaia li vale tutti.1 punto
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Si l'ho vista... @Adelchi66 E' stato molto emozionante perché nell'ultima dala un bambino ha guardato proprio la vetrina del sarcofago ed ha chiesto al papà cosa fosse. Lui ha risposto che non aveva idea. Non ce l'ho fatto e gli ho chiesto se volesse sapere cosa fosse ed il papoà mi ha dato il permesso. Ed ho cominciato a spiegargli cosa conteneva la vetgrina ed il significato dell'inumazione, le armi da parata. Gli ho fatto vedere e spiegato cosa era l'umbone, a cosa serviva e come combattevano, la differenza tra il combattimento con la lancia da resta, la scramasax e la spatha. E poi le decorazioni con l'animale totemico cervo/drago in associazioni con le croci cristiane, la religione, il sincretismo tra l'elemento germanico e cristiano... Insomma... le solite cose. Ed alla fine mi sono accorto che ero arrivatpo quasi a toccare i reperti ed i due guardiani non mi hannod etto nienti e dietro di me c'era una folla di persone. Quelle stesse che prima passavado da una vetrina all'altra svogliatamente. Ed il bambino aveva gli occhi colmi. Non so se mi spiego. è stato esaltante... ha un po' visto la storia con una spiegazione anche abbastanza elementare...1 punto
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AA.VV., La monetazione di Federico II nel Regno di Sicilia. Catalogo della mostra. 1994.1 punto
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Assolutamente, ho premesso che anche per me è moneta ciò che l'Ente emittente, con un provvedimento normativo, battezza come tale. E quindi è "moneta" anche quella emessa per i collezionisti, in quanto dotata di corso legale. Tuttavia capisco la posizione di coloro che circoscrivono la nozione di moneta a quelle (monete) che realmente circolano e sono distribuite fin dall'origine dalle Tesorerie dello Stato al loro valore facciale. La differenza probabilmente consiste nel fatto che noi diamo una nozione "formale" al concetto di "moneta" mentre altri preferiscono dare un concetto "sostanziale". Parafrasando il già citato e compianto allenatore Boskov, per costoro il detto si modifica in: "moneta è quella che lo Stato emette ma che circola realmente". 😄1 punto
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Esatto. Non è la forma che identifica una moneta. In alcune aree le conchiglie erano usate come monete: e, secondo me, erano vere monete, a tutti gli effetti. A mio modesto parere, la domanda da porsi è "perché è stato creato questo oggetto?". Se la risposta è "per circolare poiché necessario per gli scambi commerciali" allora, io, lo identifico come moneta a tutti gli effetti. Se la risposta è "per essere venduto ai collezionisti", allora se vogliamo lo possiamo chiamare moneta, ma io proprio non riesco a crede che veramente lo sia. Spero che @moneychangerabbia così trovato il chiarimento che chiedeva.1 punto
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essendo una discussione pinnata mi ero perso gli ultimi mex 😂 come dicevo in un altro topic mesi e mesi fa, i prezzi delle niobio sono crollate. Io ci sono andato vicino a collezionarle, ma alla fine ne ho prese solo 2/3 una vita fa, rivendute rimettendoci qualcosa e basta. Le annate che costavano di più, 2003 2004 2008 2010 etc, sono un bagno di sangue. Mi ricordo che quando sono rimasto affascinato e le volevo prendere, costavano troppo, e il giro dal 2003 fino all'anno corrente mi chiedevano 4000€. Mi sembrava troppo e lascai perdere. Rullo di tamburi, ora vengono vendute a meno della metà. Pochi giorni fa, ha chiuso un asta del giro completo 2003-2024 a 1800€. E conosco un commerciante austriaco, che le svende tutt'oggi sul suo sito perchè ne ha a montagne. A parte la prima e forse un pochino la seconda, le altre sono oramai tutte trovabili sotto i 100€. I commercianti hanno cavalcato l'onda della novità, per anni speculandoci, ne compravano a lotti di 500 dalla zecca, visti coi miei occhi averne a scatoloni.. Ma alla base di tutto c'era la tiratura alta, parliamo tra i 50 e i 65k ex per anno, sono troppi ed è follia pensare che ci fossero così tanti collezionisti delle niobio. Alla fine i commercianti hanno iniziato a svuotare i magazzini e i prezzi crollati. Le uniche che tengono area euro sono le lusserburghesi, ma valgono a malapena il valore di 10 anni fa. Circa il "ti “obbligano”a raccogliere confezioni anziché monete. " vado controcorrente, per me la confezione fa parte integrante dell'emissione. A mio parere la collezione principale e con più interesse è quella dei 2€ commemorativi, e spesso i vari cofanetti etc sono molto belli e piacevoli. Io ho 31 anni, e ho diversi conoscenti/amici conosciuti a qualche fiera che collezionano da pochi anni (o comunque meno di 10) e fanno sono le 2€ o quasi, possibilmente comprando le emissioni ufficiali quando possibile se non troppo esose e che mai si sognerebbero di comprare i niobi. Al massimo comprerebbero gli argenti italiani colorati perchè belli, citazione loro, ma spesso troppo costosi e quindi manco si ci mettono. A giudicare anche i prezzi, sono i pezzi più ricercati1 punto
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SECONDA PARTE - capitolo 1 La riforma monetaria di Dario (?) - l'argento Per quanto riguarda l'argento la situazione è più complessa. In primo luogo, perché é inevitabile ricollegare la riforma achemenide a quella già attuata da Creso; in secondo luogo, perché non è chiaro se la riforma sia stata attuata da Dario o da suoi successori (più probabile). Inizio con il precisare che il sistema ponderale adottato da Creso, specialmente nella sua prima riforma (dall'elettro al bimetalismo), non è argomento semplice da trattare: per esempio, basti pensare che lo statere "pesante" di 10,5-10,7 grammi, sia per l'oro che per l'argento, non è facilmente riconducibile alla mina mesopotamica (500/60*2=16,67g). Più ragionevole trattare la seconda riforma monetaria di Creso (dallo statere pesante a quello leggero), nella quale: 1) lo statere d'oro è stato ridotto al peso visto in precedenza di 8,05g; 2) il siglo d'argento è stato ridotto al peso di 5,25g, in una prima fase, e 5,35g, in una seconda fase, come si può vedere nei seguenti esemplari. Leu Numismatik, Web auction 32, lotto 599 Kroisos, circa 560-546 BC. Siglos (Silver, 17 mm, 5.25 g), Sardes. Confronted foreparts of a lion and a bull. Rev. Two incuse squares, one larger than the other. NAC 150, lotto 674 Time of Croesus, 561-546 or later Half stater or siglos, Sardes circa 561-546 or later, AR 15 mm, 5.32 g. Confronting foreparts of lion, with open jaws and r. forepaw raised, and bull. Rev. Bipartite incuse rectangle with rough surface. Mi riprometto di parlare di Creso in modo più approfondito in altra discussione dedicata. Per quanto riguarda questa discussione, ho sinteticamente elencato gli elementi di interesse per poter comprendere la riforma achemenide anche per quel che riguarda l'argento. Ne scriverò prossimamente nel post successivo.1 punto
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L’ho portata ad un numismatico lui esclude categoricamente foro otturato. Secondo lui metallo fresco, non meno di BB+1 punto
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Salve condivido immagino di una cartolina viaggiata e chiedo ai più esperti maggiori informazioni. Ringrazio in anticipo1 punto
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Salve condivido immagino di una cartolina viaggiata e chiedo ai più esperti maggiori informazioni. Ringrazio in anticipo1 punto
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FORZA RAGAZZI, ALL'ASSALTO: LE DIVISIONI CORAZZATE SOVIETICHE STANNO SUPERANDO IL CONFINE DELLA GERMANIA OVEST!1 punto
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Proporrei per il 2032 la commemorazione del cinquantenario della prima moneta bimetallica posta in effettiva circolazione al mondo, ovvero la nostra 500 lire quirinale. La moneta in se è conosciuta, molto meno noto credo è che fu la prima al mondo di quella tipologia.1 punto
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Naturalmente non si può generalizzare, tuttavia non bisogna dimenticare che buona parte dei mercanti numismatici vende monete esattamente come i mercanti di qualunque altra specie merceologica: quanti rivenditori di automobili conoscete? quanti ce ne sono che vendono mobili? Credete che tutti i rivenditori di auto siano ingegneri meccanici e che i venditori di mobili siano falegnami o ebanisti? eppure molti di loro si danno arie da specialisti. Beata ingenuità. In ogni campo trovate lo specialista e il semplice "rivenditore", e da sempre i rivenditori costituiscono la porzione prevalente. Il titolo di perito numismatico si richiede alla camera di commercio senza alcun bisogno di effettive competenze: ho conosciuto qualcuno che aveva un negozio di ricambi elettronici, gli è andato male e l'ha convertito in negozio di numismatica. Si è costruito anche un sito internet dove si fregia di "essere diventato" perito della camera di commercio e dopo pochi mesi anche del tribunale. La professionalità non si acquisisce con la compilazione di un modulo o con le pratiche di apertura di un'attività, ma in parte è frutto di un talento personale e in parte è coltivata con il tempo trascorso studiando e lavorando nel campo specifico.1 punto
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