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Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/12/25 in tutte le aree

  1. Ciao a tutti, la recente consultazione di numerosi listini d'asta di grandi collezioni di monete papali del passato, mi ha fatto venire l'idea di proporre questa discussione. In un mercato, quello attuale, dominato dalle altissime conservazioni, che fanno risultato a discapito della rarità, proprio su questo parametro invece volevo incentrare la nostra chiacchierata. La rarità è senza dubbio da sempre uno dei criteri fondamentali per l'inquadramento di una moneta, e per molti è elemento che viene ricercato e che determina la scelta di un pezzo piuttosto che di un altro. Inoltre costituisce caratteristica di esclusività: sapere che una certa moneta è stata coniata o è disponibile solo in una manciata di esemplari, fa sognare i collezionisti e li spinge a contese a suon di rilanci quando quel pezzo appare finalmente sul mercato numismatico! Qui vorrei pertanto presentare quelle monete di rarità assoluta, quelle apparse una volta e poi mai più viste, quelle "chimere" che fanno sognare i collezionisti, quelle insomma che qualora si ripresentassero sul mercato, sarebbero sicuramente al centro dell'attenzione e dei desideri degli appassionati. Diamo pertanto nuovo risalto ed importanza alla rarità, con un tuffo nel passato (più o meno remoto) che magari ci faccia rivalutare questa caratteristica delle nostre amate monete papali! Come sempre, comincio io. E parto da una rarità assoluta: asta Santamaria, 1934, "Collezione già appartenente ad una illustre casata romana: monete e medaglie papali". Il pezzo, addirittura presente in due esemplari, non ha certo bisogno di presentazione, ma vi allego quella della casa d'asta, che da bene l'idea di essere di fronte ad una vera e propria rarità. Queste monete, dopo quest'asta, non mi risultano mai più apparse sul mercato e chissà se mai le rivedremo! Michele
    8 punti
  2. Vi annuncio l'imminente pubblicazione del XV volume di Appunti Numismatici edito dal C.N.R.L. Il XV volume del C.N.R.L., “Appunti Numismatici 2025”, conta 472 pagine, in carattere Times New Roman n. 11, è stato stampato in 200 copie a colori su carta opaca da 100 gr, in formato A5. La copertina è 4+4 su carta patinata opaca da gr. 300 plastificata, con allestimento in brossura e cucitura in filorefe. Il XV Quaderno di Numismatica comprende 16 articoli, con argomenti che vanno dall’epoca preromana ai nostri giorni, la Presentazione e l’Introduzione. Alla stesura hanno partecipato: Fabio Scatolini; Francesca Ceci; Blandor Abazi; Michele Chimienti e Fabio Pettazzoni; Alessandra Parrilla; G. Mattia Marino, Giovanni Bitti e Mario Dolci; Graziano Capponago Del Monte; Mattia Rescigno; Antonio Bianchimani; Franco Fornacca; Michele Guarisco; Francesco Celia; Alessandro Berardi; Damiano Castrichella; Gianni Graziosi; Antonio Giovinale e Patrizia Di Monte. Alcune copie di “Appunti Numismatici 2025” sono disponibili alla vendita. Il suo costo, per i non Soci del C.N.R.L., è di: € 15,00 più eventuali Spese Postali. Se interessati contattare: [email protected]
    5 punti
  3. Torno brevemente sull'argomento, in quanto ho appena ricevuto risposta da Lobu, cui, un paio di giorno fa, avevo chiesto un parere. Molto gentilmente, mi ha inviato diversi link informativi, la foto della facciata della chiesa del Santo Spirito dei Napoletani in Roma e le immagini di uno stendardo dell'ordine degli Ospedalieri del Santo Spirito, legato all'ordine cavalleresco dello Spirito Santo. Lo stemma borbonico delle Due Sicilie è di forma ovale, sormontato da corona reale, contornato da distinzioni di dignità (da sinistra a destra) come: Ordine dello Spirito Santo, di San Ferdinando, di San Gennaro, del Toson d'oro, costantiniano di San Giorgio, di Carlo III. https://fr.wikipedia.org/wiki/Ordre_des_Hospitaliers_du_Saint-Esprit https://fr.wikipedia.org/wiki/Ordre_du_Saint-Esprit https://it.wikipedia.org/wiki/Chiesa_dello_Spirito_Santo_dei_Napoletani https://www.academia.edu/37909929/LArciconfraternita_dello_Spirito_Santo_dei_napoletani_a_Roma_tra_XVI_e_XVII_secolo In conclusione, secondo Lobu, potrebbe esserci un nesso tra i Borboni, i Napoletani, Roma, la religione ed il periodo di riferimento. Così, la reimpressione della moneta in oggetto potrebbe avere a che fare con un sigillo o medaglia devozionale dell' Arciconfraternita dello Spirito Santo dei napoletani a Roma, presumibilmente intorno all'anno 1800. Voi cosa ne pensate? Saluti.
    4 punti
  4. Da un documento del 20 gennaio 1800, Domenico Perger scriveva al re per dimostrare il suo assiduo lavoro in zecca. La parte che ha suscitato in me maggior interesse sono queste poche righe che riporto. In realtà tale docunento (custodito presso l'Archivio di Stato di Napoli) non è inedito, ma è stato integralmente trascritto dal prof. Prota in un suo studio pubblicato sul BCNN del 1921, fasc. III, pp. 37-39. Sebbene il Perger realizzò "li cugni sediziosi" lo fece perché costretto e come dimostrazione di fedeltà al sovrano e di dispezzo verso la repubblica decise di non riportare sul conio, e quindi sulle monete, le sigle dei tre maestri, ancorché fossero necessari per l'autenticità della moneta.
    3 punti
  5. Thorn, deutscher Name von Toruń, Stadt in der Woiwodschaft Kujawien-Pommern, Polen Nel XIX secolo Toruń venne inclusa nella zona assoggetta alla germanizzazione; [...] A seguito del Trattato di Versailles nel 1919, la città divenne parte del corridoio di Danzica assegnato alla Polonia https://it.wikipedia.org/wiki/Toruń La cartolina è in tedesco, di lettura non facile. Deve essere un bel posto, chè la birra è fresca!🍺😁 (Und frisch ist das Bier!) njk
    3 punti
  6. 1 tornese Filippo iv Napoli 1646 271/1 Mir Napoli (comune) Gac dietro la nuca- c sotto mento
    3 punti
  7. Sono un collezionista del Regno Unito che occasionalmente partecipa ad alcuni thread qui. Ho pensato di cogliere l'occasione per presentarmi ulteriormente e condividere una delle mie tante ossessioni numismatiche. Ho una collezione varia con alcune sotto-collezioni specialistiche. Colleziono attivamente le monete dell'imperatore Probo da Lugdunum e anche i denari orientali di Settimio Severo. Questo post esaminerà una delle mie sotto-collezioni specialistiche all'interno di queste collezioni. All'interno della monetazione orientale di Settimio Severo c'è l'emissione COS II, datata tra il 194 e il 195 d.C. All'interno di questa serie c'è una strana sotto-serie in cui le leggende onberse sono formate da forme abbreviate rispetto al tipo di leggenda standard. Sono anche insolite nel loro stile, non coerente con lo stile generale dell'emissione COS II. Non sono state ampiamente studiate e le colleziono da circa 20 anni. Cerco sempre di trovare collegamenti di conio con i conii inversi, che spero ci forniscano maggiori informazioni su dove queste monete si inseriscono nel contesto della monetazione orientale di questo periodo. La legenda standard del dritto COS II è "IMP CAE L SEPT SEV PERT AVG COS II". Ho trovato un totale di 9 diversi conii per dritto con queste legende accorciate. Ho dato a queste varietà la mia classificazione da O1 a O9. Colleziono attivamente quanti più esempi possibile da queste diverse coniazioni del dritto con quanti più tipi di rovescio diversi sono in grado di fare. Le seguenti monete sono un esempio di parte di questa collezione, questo set è per le mie monete da O9. O9 sono monete con la legenda del dritto - "IMP CA L SE SEV PER AG COS II" Le seguenti monete sono le varianti che sono riuscito a collezionare nel corso degli anni. Rev:– BONA SPES, Spes standing holding flower and lifting skirt Reference(s) – BMCRE -. RSC -. RIC -. Rev:– FORT REDVC, Fortuna standing left, holding rudder & cornucopia References:– RIC -. BMCRE -. RSC -. Rev:– FORT REDVC, Fortuna standing left, holding long scepter & cornucopia References:– RIC -. BMCRE -. RSC -. Questo tipo di inversione si verifica da due diversi stampi inversi Rev– LIBER AVG, Liberalitas standing left, holding abacus in right hand, cornucopiae in left Reference:– BMCRE -. RIC - RSC -. Rev:– MART-I V-ICTORI, Mars advancing right carrying spear and trophy. Reference:– cf. BMCRE 378 note. cf RIC 406b. RSC 324e. (all citing Cohen 324 - Kholl) Rev:– M-ONE-T AVG, Moneta standing left, holding scales in right hand, cornucopiae in left References:– RIC -. BMCRE -. RSC -. Sono a conoscenza di un altro dado inverso con il tipo MINER VICTRIC, con la dea Minerva, ma devo ancora trovare un esempio da aggiungere alla mia collezione. Spero che questo tipo di post sia appropriato e che non ti dispiaccia se lo condivido con te. Martin
    2 punti
  8. Buonasera, nel frugare per cercare alcuni francobolli, ho ritrovato un piccolo albumino dove ho ritrovato alcune di queste cose che ora inizio a postare, si tratta di strisce di Tassa di Bollo per Vini e liquori in bottiglie, sono ovviamente del Regno d'Italia e sono da 50 cent. e 1 lira, carta con filigrana corona coricata, inoltre una privata della ditta Flli. Ramazzotti bollo da 1 lira, carta filigranata, valevole per vendita fino a 20 lire bollo non compreso. chi ne sa qualche cosa mi farebbe piacere . P
    2 punti
  9. Ciao, certo! Essendo un pezzo iconico e direi un "unicum" tra gli scudi papali, le informazioni base legate a questa moneta le conoscevo, ma mi piaceva riportare quello che si diceva quasi cento anni fa per presentare questa moneta eccezionale!
    2 punti
  10. Il Francobollo è un 1/2 sen del 1906 chiamato flug and gun emesso per la guerra russo-giapponese. La cartolina non ha mai viaggiato e il Francobollo ha un annullo di favore. E' spiegato qui.
    2 punti
  11. Azz, qui sta il Gen.Nogi, il maestro del futuro imperatore Hirohito. Educatore ed insegnante di etica, arte militare, resistenza fisica e formamentis del carattere del bambino, futuro imperatore. Yamagata pure, il feld maresciallo dell' esercito.
    2 punti
  12. Attenzione, esiste una cittadina di nome Thorn anche nei Paesi Bassi e precisamente nella provincia del Limburgo, che nel 1901 fu parte della confederazione tedesca. https://it.m.wikipedia.org/wiki/Thorn_(Paesi_Bassi) Suppongo che l' annullo si riferisca a questa Thorn e non alla Torun in Pomerania Polonia. La cosa che me lo fa pensare è la V dopo l' ora del turno sulla destra del datario, infatti la parola turno in olandese è Verschuiving. Questa era/e' sicuramente una zona bilingue olandese/tedesco. La mia è una supposizione per carità non pretendo che sia la verità. Qui qualcosa sulla provincia del Limburgo dove si trova Thorn. https://it.m.wikipedia.org/wiki/Limburgo_(Paesi_Bassi) Invierò comunque gli annulli a collezionisti tedeschi per verificare questa possibilità ed anche per capire la destinazione in indirizzo, con il permesso di @dareios it ovviamente.
    2 punti
  13. Vi annuncio l'imminente pubblicazione del XVI volume di Appunti Numismatici edito dal C.N.R.L. LA GENS FANNIA, attestazioni numismatiche, epigrafiche e letterarie di Giovanni Sinimarco Il XVI volume del C.N.R.L., “La Gens Fannia”, conta 160 pagine, in carattere Times New Roman n. 12, è stato stampato in 100 copie a colori su carta opaca da 120 gr, in formato A5. La copertina è 4+4 su carta patinata opaca da gr. 300 plastificata, con allestimento in brossura e cucitura in filorefe. Alcune copie di “La Gens Fannia” sono disponibili alla vendita. Il suo costo è di: € 10,00 più eventuali Spese Postali. I volumi saranno disponibili alla fine di febbraio 2025 ma è possibile prenotarli già da oggi. Se interessati contattare: [email protected]
    2 punti
  14. Oggi rapido giro al mercatino domenicale, pochissimi banchetti e un gran freddo (stamattina eravamo sotto zero!)🥶 In ogni caso ne è valsa la pena, questa 20 copechi russa anche se molto comune ancora mi mancava e per 1€ non l'avevo mai trovata
    2 punti
  15. Tutti noi avevamo un aspetto migliore nel 2002 😬
    2 punti
  16. Ho scoperto queste interessanti marche che non conoscevo, anche se in realtà sono dei segnatasse: https://www.vaccarinews.it/news/Quei_segnatasse_per_le_commissioni/14819
    2 punti
  17. Ciao Silvio, grazie pre la tua considerazione... che ricambio . è vero che il mio Amico è compagno di avventure (numismatiche) l'a ceduta a pochissimo rispetto al suo valore commerciale ; ma attenzione... lui sapeva benissimo cosa mi dava.
    2 punti
  18. 2 punti
  19. Ciao a tutti! @Alfredo.Bonani ha aperto una discussione in "identificazioni" relativa ad un biglietto timbrato e così colgo l'occasione - rubandogli la foto 😁 - di aprirne a mia volta una dedicata: Girovagando per la rete si trovano moltri altri esempi e non solo su euro: (bellissimo il pollo!) Si dice in giro che questi timbrini vengono apposti dai cambiavalute esteri una volta che hanno appurato che il biglietto è valido e questo timbro con "LINBAR CHANGE" potrebbe avvalorare la tesi. Ai posteri l'ardua sentenza. Njk =================== PS: un ping a @Mitos1963 che era intervenuto nell'altra discussione
    1 punto
  20. Anche il vaglia postale ci riguarda, essendo un intero postale. Io ne ho conservati tre diversi direttamente dall'epoca in cui il modello era quello che non sapevo (l'ho scoperto 5 minuti fa) è che esistevano addirittura i segnatasse per vaglia. Nella loro semplicità li trovo interessanti: https://www.ilpostalista.it/segnatasse_italiani_per_vaglia_postali.pdf Anche per i vaglia delle colonie:
    1 punto
  21. Buonasera Raimondo10, concordo con l'amico Franco Moscadelli e praticamente ti ha detto quello che ti avevo detto inizialmente, presumo che il bollo che hai allegato te lo abbia inviato lui per confronto, come potrai vedere questo ha tutto un alone di oleosità intorno, tipico degli inchiostri dell'epoca , mentre quello del tuo francobollo è asciuttissimo e ha una consistenza molto scarsa, poi il francobollo logicamente essendo l'annullo falso, non può che essere uno scarto di stamperia, non avrebbero certamente usato un francobollo autentico fare tale realizzo, peccato ma sarà per una prossima volta, saluti dimenticavo, grazie per averci dato la risposta della perizia
    1 punto
  22. Buona sera. Bellissima moneta! Spero che mi sia consentita una battuta. Non buttano via niente in zecca, hanno lasciato appassire il grappolo che poi hanno usato per il cinque lire della repubblica. Cordialità Gabriella
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  23. Non dirle 'ste cose! Ho dovuto dare un tranquillante al mio krugerrand! 🤣 Anche le monete d'oro hanno un'anima!
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  24. Da domani prenderanno il via le nuove emissioni per l'anno 2025, di cui allego il ricco programma. Come si evince dalla nota introduttiva, è particolarmente rivolto all'Anno Giubilare appena inizato ed ai valori sociali, tema di attualità dato il tempo in cui oggi viviamo. A mio avviso, seppur di competenza Vaticana, mancano ancora le canonizzazioni di Carlo Acutis del 27 Aprile e di Pier Giorgio Frassati del 3 Agosto. Molta curiosità da parte mia per la commemorazione su Goldrake...
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  25. allora... mi sembrano originali, le classiche monete da nonni (ed anche regalini anni '60-70 per la cresima o comunione). La buona notizia è che le monete sono montate su di un telaietto, che di solito non rovina (troppo) le stesse. Quarda se c'è un punzone sulla montatura, se anche quella è d'oro dovrebbe esserci qualcosa (750 o 375, etc), visto che non mi sembrano antiche. Adesso per essere sicuri ci vorrebbero anche peso e misure, poi dipende da cosa vuoi fare, se vuoi venderle o tenerle per ricordo/investimento - l'oro non va mai a male e non si ossida! Magari interviene @favaldar con ulteriori utili specifiche.
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  26. In my opinon: Hemilitron, 425 - 405 BC , Akragas , Sicily Saluti, Ajax
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  27. Di imminente pubblicazione 50 paginette di un catalogo tematico in cui sono descritte oltre 60 tipologie (quelle a me note) di falsi d'epoca della monetazione veneziana : denari a nome degli imperatori, a nome dei dogi denaro, Bianco, grosso, quartarolo, piccolo copoluto, soldino, mezzanino, ducato/zecchino, mezzo zecchino, quattrino, bagattini, tornesello, lira tron, sesino, mocenigo, marcello, dodici e quindici soldi, mezza giustina, bezzo da 6, soldo e mezzo soldo, due gazzette, dieci gazzette, lirazza, scudo della croce.....
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  28. 1 punto
  29. Come già detto è un tornese 1646 con data riportata sia al dritto che al rovescio, rispettivamente 46 sotto al collo del Re e 4 e 6 divise dal tosone sospeso, indipendentemente da ciò che riportano i cataloghi è una moneta estremamente comune, diventa rara dal BB in su,la tua è un discreto esemplare penalizzato dalla decentratura verso il basso del dritto che porta quasi completamente fuori tondello la data ma che, secondo me,non arriva al BB... Allego scheda del catalogo del forum... https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-FIV/11 Sei sicuro del peso?...
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  30. Non voglio sembrare il classico "polemicone" ma ormai sono dell'idea che per vari motivi la società italiana (e non solo quella) negli ultimi 15 anni circa abbia perso eccessivamente la testa: per non rischiare di perderla anche noi è necessario badare il meno possibile all'ammasso di ordinanze e regolamenti demenziali che vanno sempre più a soffocare qualunque attività, e fare un po' come ci pare, con un po' di cautela. Che il principio sia condivisibile o meno questa è la realtà dei fatti: è a questo che portano inevitabilmente fattori come l'attenzione maniacale per le idiozie mentre i problemi seri troppo spesso non vengono affrontati.
    1 punto
  31. Abitanti anziani del luogo mi hanno spiegato che il confine fra il mai realmente costituito TLT (Territorio Libero di Trieste, la cui amministrazione internazionale provvisoria durò di fatto dal 15 settembre 1947 al 5 ottobre 1954) con l'Italia si passava con la carta d'identità. Che io sappia non ci sono mai state versioni speciali del passaporto italiano per Trieste, ma il TLT aveva carte d'identità proprie:
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  32. Questo fa anche capire cosa erano gli uffici postali anticamente ed oggi, hanno svolto la storia della comunicazione nella nostra nazione e nel mondo. Erano uffici che quando ero bambino era convinzione comune "che ci si poteva fidare" hanno svolto e svolgono funzioni pubbliche come il pagamento delle pensioni, in alcune zone rurali era l'unica forma di banca, sono anche oggi capillarmente su tutto il territorio italiano. Eppure l'elettronica ha smantellato questo eccezionale sistema per le leggi di mercato, .. vedremo in futuro se il mercato sarà "buono" come lo è stato il vecchio servizio postale. E non parlo solo dell'Italia ma del mondo, perché l' UPU ha collegato il mondo.
    1 punto
  33. Questa era la discussione che volevo allegare e che mi ero accorto di non aver fatto. Scusate. Stilicho
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  34. Stella a 8 raggi: 9 lettere da h 10-11 in senso antiorario K O Λ Ω NA E Ω N apollonia
    1 punto
  35. Stella a 8 raggi: 8 lettere da h 1-2 in senso antiorario K O Λ Ω N A Ω N apollonia
    1 punto
  36. I cinque biglietti italiani sono comuni e circolati ma pur sempre collezionabili, ottimi in special modo per chi inizia, e per chi vuol spendere poco, tutti in lotto in vendita (su ebay per esempio) direi di partire con 19 euro. L'assegnato francese una cinquantina di euro, personalmente partirei in un'eventuale asta da 49 euro.
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  37. L'unico errore sono queste fotografie. Propongo di aprire un centro per la disintossicazione dalla ricerca degli errori di conio. In breve tempo si riempirebbe
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  38. Ti sei accorto che la discussione è di quasi 21 anni fa vero?
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  39. Più che altro è un errore di foto.
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  40. Cortesemente riporterei la discussione sul binario dell'oggetto. Le ultime pagine, seppur composte da un interessante scambio di opinioni, le vedo meglio in "Piazzetta del numismatico", dove può protrarsi senza limiti e magari raccogliere anche opinioni di chi non segue l'euro.
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  41. Buon giorno. Riflettendo sul fatto della rigatura del contorno di questo centesimo pensavo che una piccola ricerca si potrebbe fare sulle monete in nostro possesso. Ribadisco di non avere mai sentito parlare di questa "variante", ma, è altrettanto vero che non mi sono mai preoccupata di osservare i contorni dei centesimi del regno. Essendoci la parola di un esperto e penso proprio degna di credito, credo che una piccola ricerca in tal senso si possa fare anche spronando tutti a farla. Personalmente ho già cominciato, sto procedendo però lentamente perché la vista lascia purtroppo un po' a desiderare. Buon lavoro a chi decidesse di fare altrettanto. Cordiali saluti. Gabriella
    1 punto
  42. La differenza fra le due monete riguarda la freschezza del metallo e nelle foto non è sempre facile coglierlo. La tua ha impronte migliori, probabilmente frutto di un conio meno consunto, ma un lustro più attenuato. Entrambe hanno segni di contatto ma sono convinto che dal vivo la seconda sia visibilmente più luminosa al dritto. Nelle stemmate chiuse sotto MS62 puoi notarlo anche semplicemente paragonando la lucentezza del dritto a quella del rovescio. Ti risulta avendola in mano? Fra good Ef e about UNC la differenza non salta agli occhi immediatamente. Non di rado un gEf può avere maggior appeal per via di un'impronta meglio riuscita tuttavia, a questo punto della scala, ciò che rileva a livello economico più di ogni altra considerazione è la quantità di lustro residuo. Buona serata
    1 punto
  43. Propongo un passaggio del testo di Michel Pastoureau (L'arte araldica nel Medioevo, p. 165) dove è chiara come la rappresentazione degli stemmi non fosse poi così rigorosa
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  44. Buon Natale a Tutti Federico Barocci ( 1597 ) Natività Madrid - Museo del Prado
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  45. Devo ammettere che è un stranamente gratificante vedere una discussione che prende certe chine e non esserne io il responsabile…. dev’essere il Karma….
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  46. MONETA IN ORO TIPO/SERIE ARATRICE Prefazione In questo articolo, ti parlerò del tipo di moneta in oro chiamato Aratrice, partendo dai primi progetti dell'anno 1903 fino ad arrivare alle serie per numismatici 1926-1927, tutti gli avvenimenti riportati sono in ordine cronologico. Nella parte finale troverai i link ai cataloghi, i realizzi delle aste aggiornati al 2024, qualche esemplare in materiale strano e qualche falso. Come poi capirai con la lettura , la serie Aratrice ha quattro papà : il Cav Johnson titolare della ditta johnson medaglie Milano, che ha dato il via alla nuovo modo di concepire le monete soprattutto da un punto di vista artistico, il Re, che insediatosi il 29 luglio 1900 ha subito capito che la zecca versava in pessime condizioni, e lo stile delle attuali monete era ormai superato, Egidio Boninsegna autore di tutti i modelli e il Ministro del Tesoro che concesse in via eccezionale, viste le carenza della zecca di Roma, di usare gli stabilimenti Johnson in Milano come succursale ufficiale, per la realizzazione dei primi progetti. La triste contingenza della morte di Speranza nel 1903 , incisore capo che reggeva da solo con le sue abilità la zecca, ma di vedute molto antiche e non compatibili (lui e il Re, litigarono alla presa fotografica per i tipi monetali aquila araldica) con la voglia di rinnovamento dei tipi monetali del Re, aprì il via ad un forte cambiamento. N.B. Se non si aprono i link con la scritta "qui" , fai click col tasto destro del mouse e premi "apri link in un altra scheda" CAPITOLO 1 -LA GENESI- Nella primavera del 1902 , la Società Italiana per l’arte bandì un concorso intitolato “Modelli per conii della nuova monetazione italiana” dove valorosi artisti erano chiamati a proporre e produrre nuovi modelli per le future monete. Boninsegna , fu uno dei due concorrenti del concorso che vinse il primo premio, e che in passato si formò presso lo stabilimento Johnson di Milano, ed ebbe la fortuna di vedere i suoi modelli su carta trasformati in monete reali grazie allo stabilimento Johnson. Lo stabilimento Johnson di Federico johnson a Milano, all'epoca primo in Italia per la fabbricazione di monete e medaglie, si occupò della effettiva coniazione , grazie al capo incisore della ditta johnson -Cappuccio-, maestro del bulino quasi alla pari di Speranza, e successivamente solo per i tipi in bronzo da 2 centesimi si pensò ad una coniazione in larga scala così da poterli regalare in “elegante astuccio” al Re, a tutti i Ministri, a tutti i Senatori, e alle alte cariche dello stato. Come già detto in altre occasioni Federico Johnson ambiva a diventare una succursale ufficiale della zecca di Roma, visti i suoi moderni macchinari e lo stato di incuria in cui versava la zecca di Roma nei primi del 900, prima della riforma, e finalmente ci riuscì, infatti per realizzare le monete da regalare fu autorizzato proprio dal Ministero del Tesoro Bisogna sottolineare che il concorso non era ufficiale ed è rimasto una semplice “prova di stile” per far vedere il talento degli artisti e soprattutto la capacità produttiva e realizzativa dello Stabilimento Johnson. Quindi riassumendo, nello stabilimento Johnson, sono stati coniati in semplice copia tutti i modelli vincitori del concorso , e successivamente inseriti dal RE nel Corpus nummorum, ma in larga scala solo la moneta in bronzo da 2 centesimi. Di seguito l’immagine della moneta da 100 lire 1903 progetto Johnson QUI Di seguito l’immagine della moneta da 20 lire 1903 progetto Johnson QUI Come si può notare dalle immagini l’esecuzione tecnica è abbastanza buona, ma come problema principale ci sono i rilievi troppo bassi e le figure del rovescio non esprimono movimento. L’iniziativa del Cav. Johnson ha mostrato che si può modificare i tipi attuali (aquila araldica) di moneta, ritenuti statici e di ispirazione tedesca, ma bisogna ripensare e riorganizzare tutto l’ordinamento della zecca oltre che comprare nuovi macchinari. In seguito a questo incipit, il Re si adoperò in tale direzione e nei successivi anni proclamò la Reale commissione monetaria, cambiò la sede della zecca, incaricò un nuovo direttore e comprò nuovi e moderni macchinari e riorganizzò tutte le procedure interne. Nella seduta del 8 maggio 1906 la neonata commissione stabilì che si dovevano rinnovare tutti i tipi monetali partendo dall’oro, e assegno questo metallo (tramite sorteggio) a Boninsegna artista che si era già distinto con i progetti Johnson. Tra gli 11 punti che la commissione aveva imposto agli artisti si trovano le indicazioni delle figure del Dritto e del Rovescio DRITTO: dovrà contenere l’effige del Re con la testa o la parte del busto a piacimento dell’artista e la legenda VITTORIO EMANUELE III RE D’ITALIA ROVESCIO: dovrà essere rappresentata una personificazione dell’Italia con anno e valore del taglio Nella seduta del 31 dicembre 1906 furono presentati alla commissione i bronzi dei modelli per le monete in oro . Il Boninsegna presentò tre modelli per il dritto e quattro per il rovescio. Visti i precedenti ,le fusioni di gesso dei modelli in bronzo e le riduzioni in acciaio furono eseguite sempre nello stabilimento Johnson di Milano Con i coni e matrici derivate dalle riduzioni in acciaio si ottennero dei pezzi di prova (CORPUS 16-17-18-19-23) Grazie a questa serie di migliorie a partire dal 1910-1911 l’Italia iniziò a coniare le monete più belle del mondo. ecco i modelli Boninsegna Di seguito il 100 lire quadriga 1906 QUI Di seguito il 100 lire Italia seduta 1906 QUI Di seguito il 50 lire donna con aratro 1906 QUI Di seguito il 20 lire ape 1906 QUI Di seguito il 20 lire donna turrita e buoi 1906i QUI Nei primi mesi del 1907 i modelli , nello stabilimento Johnson, vennere ridotti in acciao alle dimensioni delle monete normali, per poi ricavarne delle PROVE. Ecco le immagini delle monete 100 lire aratrice 1907 (oro-metallo dorato-argento-stagno) QUI 100 lire aratrice 1907 seconda prova (differenze sulla mano) QUI 50 LIRE donna sdraiata 1907 QUI 20 lire aratrice 1907 QUI Per qualche strano motivo che con le mie ricerche attuali non sono riuscito a capire, non esiste la moneta definita “aratrice” da 50 lire del 1907, ma come risulta evidente dalla tavola VIII N°1 de” progetti e le prove del regno dìItalia” la moneta presenta il rovescio “Italia seduta” QUI come nei tipi del 100 lire progetto 1906, mentre esiste una lamina datata 1906 con la figura “aratrice” QUI. Da notare che il Lanfranco nel suo libro poi ripreso da Rassegna Numismatica sbaglia la descrizione di detta moneta con la dicitura solita “come la precedente” riferendosi alla 100 lire modello “aratrice” ma allegando la foto del modello “Italia seduta”, fatto veramente strano. Nelle sedute comprese tra il 24 giugno e il 7 luglio 1907, vengono esaminati i campioni dei progetti datati 1907 (vedi sopra) . Per quanto riguarda i progetti in oro presentati dal Boninsegna viene scelto il tipo “Italia Aratrice” per il rovescio e per il dritto il ritratto del Re in uniforme per le monete da 100 e 50 lire, mentre per il taglio da 20 e 10 lire , la testa col collo nudo. Anche il Bollettino di numismatica 1907 A.V-n°5 ne dà notizia, complimentandosi col “giovane artista Boninsegna" e terminando con “la nuova moneta sarà presto coniata”. Nonostante la scelta del soggetto Aratrice del rovescio fu accettata, furono proposte all’artista numerose modifiche al soggetto da parte della commissione. Forse perchè il Boninsegna ancora giovane e arrendevole non tenne il punto sulle sue creazioni , fu quello che subì più cambiamenti rispetto al modello originale, ma fu anche quello tra tutti gli artisti dei vari metalli, che alla fine consegnò un lavoro artisticamente più pregevole. Il 17 luglio 1908 infatti, il Presidente della commissione nonché ministro del Tesoro Carcano, e il Prof. Trentacoste danno mandato al Prof. Boninsegna di rimodellare il tipo della moneta in oro. Nel 1908 compare una misteriosa prova in bronzo coniata dal Boninsegna in Milano di conio ancora diverso rispetto alle precedenti 100 LIRE ARATRICE qui I punzoni della moneta modificata secondo disposizioni furono terminati a fine 1909 CAPITOLO 2- ARATRICE 1910 La PROVA in oro venne presentata il 18 gennaio 1910 e anche su questa la commissione ebbe qualcosa a dire. Nella seduta del 18 maggio 1910 la CTAM presieduta da Salandra e dopo il decreto del 5 maggio 1910 , con i punzoni definitivi del taglio da lire 100 furono effettuate due PROVE UFFICIALI datate 1910 una in oro e una in metallo dorato (bronzo) QUI che rappresentano i modelli/tipo definitivi. Nella stessa seduta alcuni membri della CTAM non si dichiararono soddisfatti ma ormai i giochi erano fatti e dopo varie discussioni desistettero dal muovere ulteriori critiche. Le due PROVE 1910 sono state ottenute da due coni diversi come si evince osservando la parola PROVA e anche i rilievi sono più marcati nel tipo in oro, che poi a tutti gli effetti sarà quello definitivo. Con il millesimo 1910 esistono anche due monete da lire 20 e 10 che non presentano la parola PROVA . 20 LIRE 1910 QUI 10 LIRE 1910 QUI Nello stesso periodo con le matrici portanti data 1910 furono coniate monete da 10-20-50-100 lire ma a parte i due esemplari/tipo sopra da 10-20 lire tutte le altre migliaia di monete furono rifuse per un incongruenza col titolo dell’oro (titolo sotto la tolleranza). Secondo D’Incerti Il Re ne volle 6 esemplari col taglio da lire 20 per conservarli nella sua raccolta , e in effetti è il taglio che appare più spesso ancora oggi. Secondo il Lanfranco i tipi 1910 per un errore di impostazione del pantografo, fatto dall'incisore capo, presentano una cornice molto larga sproporzionata rispetto al diametro. Di questo errore ne dà notizia anche Panorama Numismatico” nell’articolo di Luigi Franzoni “Le monete inedite di VE III” , vedi sotto: • Progetto da Lire 20, 1910, aratrice. Presente nella bacheca n. 17 del Museo della Zecca. Diametro 21 mm e peso 6,45 gr., coniato in oro, è registrato al n. 21/3372 e al n. 1532/Reg. 2 d’inventario. Tale progetto si differenzia dalla moneta ufficiale per l’orlatura più spessa e più alta. È stato fotografato nel Pagani (nell’edizione 1959 a p. 64 e nell’edizione 1980 a p. 41) ritenuto, per errore, la moneta ufficiale. • Progetto da Lire 10, 1910, aratrice. Presente nella bacheca n. 17 del Museo della Zecca. Diametro 19 mm e peso 3,22 gr., coniato in oro, è registrato al n. 22/3373 e al n. 1533/Reg. 2 d’inventario. Anche questa moneta, come la precedente, presenta l’orlo più spesso e più alto. Secondo il Carboneri 1915 le monete con millesimo 1910 sono state normalmente coniate in quantità elevate ( migliaia di pezzi per millesimo ) ma venne ordinata la rifusione di tutti i pezzi per , come già detto, un titolo superiore alla tolleranza. Ne “Il bollettino di numismatica e di arte della medaglia” 1903-1918 di Serafino Ricci 1911 A.IX -N° 3 a firma -La direzione- se ne dà notizia in questo breve articolo. “Un milione di monete d'oro da rifondere. ‐ A proposito delle nuove coniazioni di monete d'oro si parla di un errore che costerebbe all'erario la somma di circa 30.000 lire. Si racconta che sarebbe stato coniato un milione di nuove monete d'oro da dieci, da cinquanta e da cento lire ma che l'ufficio di verifica avrebbe trovato che esse non contenevano quella quantità d'oro puro voluto dalla legge per il titolo delle monete d'oro. La Zecca avrebbe quindi dovuto rifondere le monete, aggiungervi altro oro e procedere ad una nuova coniazione.” Sempre secondo il Carboneri furono conservati un esemplare per millesimo tranne il 20 lire del quale furono conservati 6 esemplari per richiesta del Re VEIII. Gli esemplari da lire 50 e 100 non sono arrivati a noi, il Re andando in esilio nel 1946, donò allo stato Italiano le monete della sua collezione ma tutte quelle delle zecche di casa Savoia le conservò con sé. Questo tesoretto poi passò al figlio nel 1947 alla morte di VEIII , e furono portate in Portogallo Secondo vico D’Incerti 1956 che ha potuto esaminare in Roma alcuni documenti risultano le schede (non le monete di casa Savoia perchè erano in Portogallo )anche delle monete datate 1910 da lire 100 e 50 e lire 10 con rispettivi dati ponderali, con un piccolo refuso dove il Re ha scritto su una scheda lire 20 invece di lire 10. CAPITOLO 3 - ARATRICE 1912 Dobbiamo attendere due ulteriori anni e finalmente vide la luce nel 1912 l’aratrice UFFICIALE preceduta da una sola PROVA quella del 20 lire QUI Esistono alcuni esemplari datati 1912 che a causa di una piccola differenza del titolo possono tendere al colore rosso. Sono spesso erroneamente definite nelle descrizioni delle aste con “oro rosso” e da un punto di vista commerciale sono maggiormente prezzate essendo più rare. Nell’anno 1926 e 1927 per tutti i tagli dell’ arartrice in oro, sono stati coniati esemplari per numismatici . Per l’anno 1926 40 pezzi per ogni taglio, e siccome erano stati molti gli invenduti (Vico D’Incerti 1956) nell’anno successivo 1927 si scese a 30 esemplari per ogni taglio. 10 lire 1926-1927 QUI 20 lire 1925-1927 QUI 50 lire 1926-1927 QUI 100 lire 1926-1927 QUI Dopo l’anno 1927 e fino al 1931, ad eccezione del campione moneta Elmetto in oro 1928 ,non furono più coniate monete in oro, in attesa dei nuovi provvedimenti sulla stabilizzazione della lira, in attesa delle nuove caratteristiche. La successiva moneta in oro del 1931 da 100 lire, ad esempio passò da 32,25 gr dell ’ arartrice a 8,8 gr del 100 lire Italia su Prora. CAPITOLO 4 -LINK VARI decreto ARATRICE n° 258 5 maggio 1910 SERIE COMPLETA 1926 QUI realizzi aste 2024 TUTTI I TAGLI QUI ---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- 10 lire 10 LIRE ARATRICE CATALOGO LAMONETA QUI 10 LIRE ARATRICE CATALOGO GIGANTE QUI raro esemplare 1910- moneta normale- da 10 lire QUI 10 LIRE Impronta in piombo QUI 10 LIRE nessuna prova * segnalati esemplari in oro rosso 10 LIRE 1926 ASTA MAISON PALUMBO N° 4 10 LIRE 1926 FDC QUI REALIZZI ASTE 1912 -esemplare platino 700 USD Stack's Bowers Galleries (& Ponterio) - August 2024 Global Showcase Auction, Lot 46903 -10 LIRE 1912 MS63+ 5.500 -1926 18.000 QUI ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- 20 lire 20 LIRE 1912 PROVA CATALOGO GIGANTE R4 20 LIRE 1912 ARATRICE PROVA QUI 20 LIRE CATALOGO GIGANTE QUI 20 LIRE CATALOGO LAMONETA QUI 20 lire PROGETTO JOHNSON QUI 20 LIRE 1910 QUI REALIZZI EBAY 20 LIRE SPL non periziato 1300 (proposta d’acquisto) periziato PERRONE qFDC 1281 euro REALIZZI ASTE 1912 -MS64 1.800 USD -SPL-SPL+ 1.100 -qFDC 1.000 -Lievi segni da contatto altrimenti FDC 1.000 -fdc EX VARESI 51/1607 1.700 -FDC bazzoni 1.400 -FDC nomisma 1078 1.700 -unc 1.100 -qFDC 1250 --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- 50 lire 50 lire catalogo GIGANTE QUI 50 LIRE catalogo LAMONETA QUI 50 lire 1912 QUI moneta normale 50 lire 1912 impronta in piombo QUI 50 lire 1912 asta bolaffi QUI 50 LIRE FALSO 1912 QUI 50 LIRE 1912 esemplare SPL-FDC segnetti 50 lire 1912 qFDC QUI 50 LIRE 1912 esemplare SPL+ e esemplare FDC? POST #17 QUI 50 LIRE 1912 MS64 MS65 post #34 QUI 50 LIRE 1912 alta conservazione QUI REALIZZI EBAY MS62 3.200 euro (proposta d’acquisto)- REALIZZI ASTE 1912 -MS63 2.000 USD ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ 100 lire 100 LIRE PROVA 1910 metallo dorato E ORO QUI prova 1910 ARGENTO E BRONZO QUI 100 LIRE PROVA QUI PROVA IN RAME 1910 QUI 100 LIRE 1912 PROVA IN PIOMBO QUI 100 LIRE 1912 32,23-32,25 gr 4.946 tiratura QUI 100 LIRE 1912 CATALOGO LAMONETA QUI 100 LIRE 1912 SPL-FDC QUI ALCUNI ESEMPLARI QUI QUI REALIZZI ASTE 1912 - MS64 SIMA ASTA N°1 uno dei 3 esemplari migliori al mondo 14.000 (maggio 2023) -SPL 4.200 -MS65 26.000 Bolaffi Spa - Auction 45, Lot 1592 -MS62 5.500 a cosa servono le prove in piombo post #3 QUI FALSO BRUTTO QUI FALSO in argento 21 grammi 1910 FALSO QUI 1912 FALSO Post #19 QUI 1926 RICONIO QUI 1926 GETTONE DA GIOCO IN ALLUMINIO QUI 1926 ARGENTO QUI POST #5QUI 1927 esemplari in platino post #40 QUI Chi era Egidio Boninsegna? (articolo e biografia di CRONACA NUMISMATICA QUI)*approfondimento* FONTI Rassegna numismatica di Furio Lenzi Fondazione Vico D'incerti qui gli articoli Forum e catalogo Lamoneta Bollettino di numismatica Cronaca Numismatica Panorama Numismatico
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  47. Verissimo. A volte certi libri si rischia di strapagarli soprattutto in aste competitive etc . Se si ha la pazienza di imbroccare il canale giusto si riescono a fare risparmi a volte strepitosi. La ricerca e’ pero’ impegnativa e serve anche un’ottima dose di pazienza ..
    1 punto
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