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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/14/25 in tutte le aree
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Oggi vi voglio presentare il mio ultimissimo acquisto: Cn. Cornelius Lentulus (88 bTesa.C) Zecca di Roma; denario AG; gr 3.92; Crawford 345/1 D\ Busto elmato di Marte a destra con lancia e spada sulle spalle R\ Vittoria su biga andante a destra che tiene le redini in una mano e una corona nell'aaltra; CN·LENTVL in esergo Sono tornato al mio "primo amore" numismatico: i denari d'argento della Roma Repubblicana! ...e no, non sono impazzito a tal punto da perdere di vista la sezione in cui ho postato la moneta! Sono nella sezione imperiale per un motivo: la provenienza del pezzo ovvero dal ripostiglio di Helmingham, nei pressi della cittadina di Stowmarket nel Suffolk. Il 9 settembre del 2019, in uscita con il suo metal detector in un terrego di Helmingham Hall, laddove è noto che nelle vicinanze passava una strada romana che passava per Camulodunum, George Ridgway si imbatte in una serie di fibule romane del I secolo e in un denario di Giulio Cesare. Compreso che una ricerca in quel terreno poteva dare frutti interessanti, con il permesso del proprietario, Ridgway inizia a compiere una ricerca sistematica imbattendosi nel giro di pochissimo tempo in un impressionante ritrovamento di oltre 200 monete in uno spazio ristretto di poco più di 1 metro quadro: diventa subito lampante che si tratta di un ripostiglio, e pure di una certa entità! Avvisate le autorità, viene repentinamente condotta una indagine archeologica con tanto di scavo nell'immediato periodo della scoperta. Successivamente nel 2020 e nel 2021 George si reca nuovamente nella zone e con questi successivi sopralluoghi trova ancora altre monete appartenenti al medesimo deposito. Tutto il materiale viene trasmesso al British Museum per uno studio e una catalogazione sistematica, al termine della quale, dopo aver trattenuto alcuni esemplari destinati al British Museum e ai musei di Colchester e Ipswich, il 18 settembre 2024 i proprietari del ripostiglio (Ridgway e il fattore del terreno) affidano la parte rimanete del ripostigflio alla casa d'aste Noonans e la vendita frutta il doppio della stima prevista: £ 132.865. Ma com'era composto e quando è stato occultato il prezioso gruzzolo? Si tratta di un deposito chiuso durante il regno dell'imperatore Claudio, dopo il 47 d.C. quindi in periodo imperiale quando le legioni del sovrano avevano ormai consolidato l'invasione e la conquista della Britannia con la capitolazione di Camulodunum (Colchester) 28 miglia circa più a sud rispetto il luogo del ritrovamento. La composizione del deposito è molto interessante e comprende sia monete d'oro che d'argento, celtiche, repubblicane, della Numidia e imperiali. Questo il computo definitivo dopo i successivi addenda: Con le monete è stato rinvenuto anche parte del vaso in ceramica grigia (un vassoio o una brocca) per un totale di 35 frammenti per poco più di 70 grammi. Di seguito alcune belle immagini tratte dal PAS delle monete componenti il ripostiglio: La numerazione delle monete corrisponde alla numerazione della catalogazione fatta del ripostglio da parte del BM. Il denaro entrato nella mia collezione appartiene al numero di catalogo 228, al momento ignoro quanti esemplari fossero presenti per questa tipologia, ho fatto richiesta del report al BM e attendo che me lo inviino. Alla fine, la scelta di inserire questo pezzo nella sezione imperiali, trova fondamento sostanzialmente nella data di occultamento del deposito che rientra a pieno titolo nel periodo imperiale e testimonia come, durante il I secolo ancora fossero utilizzate (e quanto meno tesaurizzate) le emissioni argentee repubblicane e, nello specifico caso della Britannia, le emissioni autoctone precedenti o coeve all'arrivo dei romani. Si tratta in definitiva di una moneta con una storia interessante... partita da Roma, dove è stata coniata, e arrivata in Britannia chissà se al seguito di legionari impegnati nelle azioni miltari di conquista o di mercanti intraprendenti approdati in territori "nuovi" per espandere i propri interessi e battere nuove rotte commerciali. Alcune informazioni sul ripostiglio le trovate qui: https://finds.org.uk/database/artefacts/record/id/970233 https://finds.org.uk/database/artefacts/record/id/1015242 https://www.noonans.co.uk/news-and-events/latest-news/1053/ https://www.eadt.co.uk/news/24537437.roman-coins-found-helmingham-hall-sell-75k/7 punti
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Buongiorno a tutti. Ho reperito questa cassettiera (28 cassetti) a suo tempo utilizzata in una merceria per riporre bottoni ed altro. Il progetto è quello di farla diventare un monetiere per le mie monete d'argento (prediligo la patina). Avete qualche consiglio in generale? Ho intenzione di foderare i ripiani con del velluto blu scuro. Che tipo di velluto è più indicato? ... ho letto che ne esiste di seta e di cotone. Sono inoltre indeciso se lasciare o meno i divisori orizzontali (rimovibili) che altrimenti sarebbe difficile da rifoderare in velluto. Grazie4 punti
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Mario, sempre troppo buono! Le schede di Urbino non le ho compilate io, ma riferendomi alla moneta presentata, debbo dire un paio di cose. Purtroppo è molto usurata e di difficile lettura, ma da quello che ho potuto capire si tratta di un quattrino classificato al CNI 223 e non al CNI 233 come citato nell'ultima riga della scheda. Ora vedrò di andare a correggere il refuso. La moneta è una variante del quattrino classificato da Cavicchi al n. 232, ma non la cita. Quindi nella scheda è la combinazione delle ultime due righe. Vado a fare le rettifiche anche delle foto.https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-FMII/43 punti
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Buongiorno. Proseguendo nella politica di ricongiungimenti familiari di III secolo ecco oggi - dopo l’arrivo di Gallieno alcuni mesi fa - un antoniniano dell’Augusta consorte Salonina. Tipo RIC 29 (257-8 d.C); MIR 36/227 b (240 ex.); Sear 10640 (257-260 d.C); regno congiunto Valeriano-Gallieno; zecca di Roma; gr. 4,25; mm. 21; asse di conio 12. Al diritto SALONINA AUG; busto di Salonina verso dx con diadema e drappeggio, poggia su crescente lunare (Sear lo descrive “dietro le spalle”). Al rovescio (I)VN O REGNA (sic); Iuno velata e drappeggiata in piedi rivolta verso sx, patera nella dx e lungo scettro nella sx; in campo basso a sx, segno “x”. Il rovescio mi pone alcuni dubbi per i quali approfitterei ancora una volta della cortese competenza del forum. 1) Intanto nella legenda si nota la dimenticanza della ”I”, con il conseguente REGNA in luogo del corretto REGINA. Ho cercato senza esito, con i pochissimi mezzi a mia disposizione, esempi analoghi di errore dell’incisore. 2) Sulla destra di Iuno si avvertono alcune linee immagino attribuibili per lo più al panneggio; tuttavia mi appare strana per forma e per posizione (è lontana dalla veste) la linea curva "(" , in basso sulla destra, esterna all’asta 3) Nel campo in basso a sx appare un segno a x (?) immagino un segno di emissione. Sull’unico testo a mia disposizione (il Sear vol. III del 2005) il tipo 10640 (RIC 29) è però riportato senza segni in campo, mentre è il 10641 (RIC 92, simile ma con pavone ai piedi di Iuno) che può avere un crescente o una stella (comunque non una x) in campo (o in esergo). Grazie fin da adesso per ogni aiuto e suggerimento, un saluto e a presto, Lucius LX PS: Al primissimo sguardo mi aveva colpito ovviamente anche il forte profilo dell’Augusta: le due curve molto accentuate che disegnano la fronte e il naso, l’occhio un po' arretrato, il labbro superiore che sopravanza l’inferiore, il mento evidente, e l’espressione intensa. Non posso infine fare a meno di notare l’enorme sviluppo disegnativo delle dita della mano, che per quanto diffuso, continua a sorprendermi.2 punti
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quando il gioco si fa duro i duri scendono in campo 😁 Affascinante la quadrupla del 1590 Michele, per la raffigurazione dell'angelo che libera San Pietro (la Chiesa) . Meno bello ma molto raro il Giulio di Clemente VII per Piacenza, moneta rarissima (anche se negli ultimi anni sono due gli esemplari passati per il mercato) purtroppo non altrettanto riuscita da un punto di vista artistico a confronto con le altre produzioni di Clemente VII per Parma, Bologna, etc. Di un papa già assai raro posto questo ducato, inconsueto per tipologia e rappresentazioni. Forse anche lui una coniazione straordinaria per l'anno Santo, stavolta del 1500, certamente un'emissione inconsueta per l'estesa serie papale. E' stato esitato nella NAC 104 lotto 471, da cui riporto sotto la descrizione: Alessandro VI (Rodrigo de Borja y Borja), 1492-1503. Ducato papale, AV 3,20 g. ALE / XANDER / VI PONT / MAX nel campo entro doppio cerchio lineare. Rv. AP – OSTOLORVM – PINCIPES Mezze figure di fronte di S. Pietro, a s., e S. Paolo, a d., appoggiate ad una balaustra; sotto, stemma del pontefice caricato su chiavi decussate e sormontato da triregno. Muntoni 5. Berman 528. MIR 517. Friedberg 32. Della più esimia rarità. Tosato e tracce di piegatura, altrimenti q.BB Ex Hess 28 marzo 1933 e gg. segg., Arciduca Sigismondo d’Austria 1149. Il prototipo iconografico di questo rarissimo ducato è tratto dal rovescio di un quattrino del papa precedente Innocenzo VIII. Il Martinori (Annali della zecca di Roma) contra l’opinione dell’Armand ”Les medailleurs italiens…”, vol. III, p. 30, ne attribuisce i conî all’opera di Pier Maria da Pescia detto il Tagliacarne e la ritiene coniata come emissione straordinaria nell’anno giubilare del 1500, quando i pellegrini si recavano ad limina apostolorum per ricevere il perdono dei loro peccati. Che si tratti effettivamente di un’emissione straordinaria lo dimostrerebbero la grande rarità ed il fatto che i pochi esemplari noti recano tutti tracce più o meno evidenti di ribattitura su altre monete.2 punti
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Si tratta di un errore dell'incisore e, a quanto risulta, attualmente è noto solo l'esemplare passato da cgb (salvo qualche altra uscita sfuggita alla Estiot). Il pezzo è conosciuto dal 2005 ed è censito anche nel nuovo Ric online: https://ric.mom.fr/en/coin/3552?from=map&Mint=Rome&mod=result&page=49&hpp=202 punti
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Rimanendo nel tema delle MASSIME RARITÀ, ecco un Testone di recente apparizione alla Picena che risulta esitato per la prima volta in un asta pubblica......2 punti
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e non dimentichiamo che una testimonianza dei primi anni del secolo scorso, diretta ad una certa "Frl. (Fräulein) Helene Duerkowski(?)" le attribuisce qualità particolari, addirittura in rima [b-ier / h-ier]: Gut ist der Wein, frisch ist das Bier! Fröhlich zu sein ist schwer nicht hier! Maximilian (Il vino è buono, la birra è fresca! Non è difficile essere allegri qui!) ============ Purtroppo decifrare il testo non è alquanto facile, non ho riconosciuto altre frasi. njk2 punti
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secondo me sarebbe meglio trovare o fare ex novo dei vassoi a misura per i cassetti2 punti
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Io posseggo 1 Grosso Clemente XII anno X, non é raro come le monete presentate fino ad ora, ma é un bel RRR2 punti
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DITEMI QUANTO VALE QUESTA MONETA CHE O TROVATO NEL PORTAFOGLIO E LETTO SU INTERNET CHE VALE UNA FORTUNA E SBRIGATEVI XCHE DEVO ANDARLA A VENDERE NON ASPETTATEVI RINGRAZIAMENTI ANZI SIETE VOI CHE DOVETE RINGRAZIARMI A ME CHE VI HO FATTO LONORE CHE SONO VENUTO QUA A CHIEDERE ECCO LA FOTO:1 punto
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Per tutte queste prove di devozione l'imperatore Enrico V concesse, con suo di- ploma del 1116, alla mensa* vescovile d'Acqui tutto il paese situato fra il Tanaro e la Bormida, dall'Appennino al confluente dei due fiumi. E questo non fu certo di vantaggio alla città di Acqui, giacché, aumentando la potenza temporale del vescovo, diminuiva sempre più l'autorità del Comune. Nelle dissensioni fra l'imperatore Federico Barbarossa e i papi, Acqui, tenendo per l'imperatore, non fece parte della Lega Lombarda, ma era alleata di Pavia amica anch'essa dell'imperatore. Perciò Federico, nel suo decreto di pace colle città della Lega confermato poi nel trattato Costanza, nominò ancora Acqui fra le città sue aderenti e fedeli, cui furono confermati i loro privilegi (*J. Molte volte, gli Alessandrini si scontrarono con Acqui, volendo assumere il controllo del territorio attorno ad Acqui. Per questo Acqui non aderì alla Lega Lombarda ma fu quasi alleata alla parte imperiale (come rivela l'aquila nel suo stemma). Una volta cessate queste guerre nel 1234 grazie a Federico II di Svevia, iniziarono le lotte intestine tra le famiglie dei Blesi e dei Bellingeri. Nella sua storia Acqui fu ripetutamente attaccata e derubata da ogni bene da popolazioni ostili In perenne guerra con la vicina Alessandria La guerra con Alessandria , porto' ad Acqui poverta' e distruzione Gli Acquesi si trovarono praticamente alla fame Senza ,una moneta propria per i propri scambi economici interni Era abitudine ,per la popolazione vincente. Sequestrare tutte le monete locali in circolazione Rubando qualsiasi oggetto di uso comune , collane,forchette,bicchieri purche' fatti in argento dalle famiglie benestanti di Acqui L'argento rubato , poi veniva portato nelle Zecche delle popolazioni vincitrici per coniare monete con la propria effige e simboli Acqui ,decretata la pace con Alessandria ,si trovava spogliata di tutto Acqui chiese aiuto a Federico II . Federico II ,in segno di riconoscenza agli Acquesi , per essere stati fedeli a lui , e non essendosi schierati con la Lega Decise di fare un piccolo dono simbolico ad Acqui Questo dono e' puramente simbolico Federico II , voleva spendere meno soldi possibili per questo Federico II decise di dare in dotazione ad Acqui un esiguo numero di Denari per poter effettuare i propri scambi economici. Per sostenere i commerci interni di Acqui Si decise di dare agli Acquesi il denaro I P P (togliendo la gamba della R e trasformandola in P) E rendendola valevole SOLO ENTRO LE MURA DI ACQUI La P di IPR e' stata creata per rendere il piu' economico possibile di conio del Denaro..Si toglieva un particolare ,invece di aggiungere un altro piu' costoso dal punto di vista della modifica dello stampo Poi la modifica I P P la rendeva priva di valore nei commerci fuori Acqui Gli Acquesi,secondo Federico II NON dovevano arricchirsi con questo dono, ma solo sostenere i propri bisogni economici interni Comprarsi il pane necessario per i propri figli e il fieno per mantenere il proprio cavallo E BASTA . Qualche utente ha qualche aggiunta da fare in merito a questa moneta Tengo a precisare che la discussione in essere NON e' a scopo di lucro . NON si chiede una valutazione del valore monetario Si chiede , agli esperti presente ,valutazioni in merito In attesa di eventuali risposte da parte degli esperti presenti Ringrazio in anticipo a chi dara' un proprio contributo Cordiali saluti a tutti coloro che hanno letto1 punto
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24 soldi Avignone, Sede Vacante 1415-17 Esitata da In Asta 2012,classificata RRRRR, non risultavano altri passaggi in aste pubbliche....1 punto
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Mezzo Giulio Parma, Sede Vacante 1523 esitato da IN ASTA una decina di anni fà , di questa moneta risulta 1 solo altro passaggio da Artemide 1996 (aste Filetti) R5 in mb realizzo 1.800.000£ + diritti1 punto
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Ciao Roberto, questo testone di Clemente XI ho il privilegio di averlo nella mia collezione!1 punto
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Infine, tra gli elementi disegnati sulla moneta, abbiamo il famoso "Magic Piano" decorato nel 1967, con dei motivi psichedelici, da un trio di artisti di pop-art londinesi conosciuti con la sigla BVE, ovvero l'acronimo dei loro nomi. Le versioni colorate della moneta commemorativa vanno a replicare proprio le fantasie sgargianti disegnate sullo strumento. Con il "Magic Piano" Paul ha composto tanti dei grandi successi dei Beatles, tra cui Getting Better, Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band e Fixing a Hole e lo conserva ancora in casa, come vediamo in questa foto. Nel 1989 Paul ha fatto realizzare anche una replica del "Magic Piano" che porta sempre con sé nei suoi tour di concerti in giro per il mondo.1 punto
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Esistono anche dei fogli semi-rigidi in tessuto sintentico tipo feltro, reperibili dai cinesi; ci sono di varie colorazioni e misure. Io li ho usati per diversi lavoretti.1 punto
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Gentilmente chiedo l'identificazione della seguente moneta. 18mm x 2,7 gr Grazie Saluti1 punto
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Lussemburgo 2025 75° anniversario della Dichiarazione Schumann 25° anniversario della salita al trono1 punto
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Le due stelle sono state utilizzate durante la Repubblica Araba Unita (Siria ed Egitto 1958-1961), esempio di 50 piastre siriane di quel periodo: La moneta da 50 che hai presentato come già specificato è del periodo precedente (1946-1958)1 punto
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Concordo ...Ho confrontato la moneta con l'originale a mio avviso è veramente un 1/2 soldo Di Maria Teresa d'Austria. Allego foto comparative. Grazie1 punto
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Fa sorridere vedere che l'incisore della moneta sul bue maltese si chiama Frisone Bene che Malta sia tornata alle monete sfuse, molto bene: certo però, solo 4000.. mi sa che costeranno meno i blister.... Pare cmnq notevole la moneta sulle città con cinte murarie @FranceT95 Letto dove? Un link? Del Belgio qui non è stato riportato ancora nulla, mi pare strano che ci sia un 2€ cc in uscita a giorni1 punto
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Io toglierei i divisori ,poi fodererei tutti i ripiani in velluto ,cosa non molto costosa ,io ho acquistato velluto rosso 100x200 20€. Poi compererei i vassoi già vellutati e separati tra loro,te ne vorranno 3/4 per cassetto .Prova a guardare katawiki ogni tanto c'è qualche buona occasione di vassoi. Comunque potresti ricavare veramente un bel monetiere. Il costo maggiore sono i divisori, altrimenti fodera solo il fondo cassetto,e usa i divisori per farne delle griglie (che puoi colorare di blu) e con poco te la cavi . Buon lavoro1 punto
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Con annulli falsi vengono rovinati/svalutati francobolli veri. Vanno comunque conservati e catalogati come Francobollo originale ma con un presumibile annullo non congruo, come spiegato dall'esperto. Hanno comunque un interesse proprio per la falsificazione che potrebbe essere d'epoca o moderna. Esiste uno studio anche sulle falsificazioni ed alcuni falsi soprattutto d'epoca e creati per frodare le poste valgono piu' degli originali.1 punto
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Come riporta molto bene la tabella che ha postato PostOffice, i bolli sono in gomma, i due della tua cartolina sono due bol similari ma totalmente diversi tra lor, quello annullatore con turno 3 sembrerebbe più nuovo e forse molto meno usato e ha delle sbarrette tra le lunette, il secondo turno 1 è dicisamente più usato , le mezze lune sono piene e giustamente la N è deformata, ma è una N, saluti1 punto
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Faccio i complimenti a tutti per queste belle monete, ma sono troppe le rarità massime pontificie, e per ogni papa se ne può trovare qualcuna. Da qui la considerazione formulata che in ogni asta ne girano. Talora sono piccoli nominali che, pur coniati in gran numero, pressoché tutti sono stati rifusi. Il bel baiocco presentato da @numa numa ne è un esempio. Altre monete (molte quadruple, per nominare una tipologia) sono rare ab initio. La discussione potrebbe perciò perdersi in rivoli innumerevoli. Varrebbe forse la pena di limitarla a quegli esemplari, estremamente rari, entrati nelle nostre collezioni. Un commento infine al concetto di conservazione, riferito ai 2 scudi di Pio VII in asta Santamaria. Entrambi sono definiti FDC, ma uno è anche riportato come Splendido, l’altro come Bellissimo (la stima per entrambi era Lit. 15.000!). E non credo si tratti di stile letterario. Guardandoli, il secondo esemplare sembrerebbe più consunto (vedi capelli): ma la foto credo sia del calco in gesso e non della moneta, con tutte le considerazioni che ne derivano. Dunque c’è FDC e FDC, anche se la presente discussione vorrebbe prescindere dal grading.1 punto
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Quanto al mitico basso Hofner, quelli storici usati da Paul sono due. Il primo fu comprato ad Amburgo nel 1961 (ove i Beatles iniziarono la loro carriera), perché era l'unico strumento adatto per un mancino e c'e' quello poi acquistato nel 1963 che ha accompagnato Paul, anche dal vivo, sino ad oggi. Il basso del 1961 venne poi rubato durante il tour dei Wings del 1972 e "scomparve" per oltre cinquant'anni per essere infine restituito a McCartney alla fine del 2022, ritrovato grazie ad una campagna sui social divenuta virale, chiamata #TheLostBass . Lo vediamo in questa foto del 1969, colta durante le sessions per quello che diventerà l'album Let it Be, il canto del cigno del quartetto di Liverpool.1 punto
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Qualche cenno ai ritrovamenti da Civezzano e dall' area di Castel Telvana .1 punto
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Ciao, serve sempre una foto di fronte e retro, ad ogni modo il tuo biglietto (da quel link) si trova in questa emissione: Non devi guardare la lettera ma il numero, è quello che contraddistingue una serie, nel tuo caso P35-127367 , che si trova tra la serie A26 e la M38. ps: se vuoi pure un parere sulla conservazione inserisci un'immagine nitida del recto e del verso.1 punto
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Buonasera @ACERBONI GABRIELLA Dò anch'io il mio piccolo contributo riguardo la ricerca della rigatura al bordo sui centesimi in rame. Oltre ai tondelli da 1 cent ho allargato il campo anche a quelli da 2, 5 e 10 cent . Io però posseggo solo quelli di Vittorio Emanuele III annate dal 1903 in avanti. Risultato del controllo effettuato su circa 140 monetine..... nessun segno di rigatura, contorni tutti ben lisci. Saluti a tutti gli amici del Regno.1 punto
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Torno brevemente sull'argomento, in quanto ho appena ricevuto risposta da Lobu, cui, un paio di giorno fa, avevo chiesto un parere. Molto gentilmente, mi ha inviato diversi link informativi, la foto della facciata della chiesa del Santo Spirito dei Napoletani in Roma e le immagini di uno stendardo dell'ordine degli Ospedalieri del Santo Spirito, legato all'ordine cavalleresco dello Spirito Santo. Lo stemma borbonico delle Due Sicilie è di forma ovale, sormontato da corona reale, contornato da distinzioni di dignità (da sinistra a destra) come: Ordine dello Spirito Santo, di San Ferdinando, di San Gennaro, del Toson d'oro, costantiniano di San Giorgio, di Carlo III. https://fr.wikipedia.org/wiki/Ordre_des_Hospitaliers_du_Saint-Esprit https://fr.wikipedia.org/wiki/Ordre_du_Saint-Esprit https://it.wikipedia.org/wiki/Chiesa_dello_Spirito_Santo_dei_Napoletani https://www.academia.edu/37909929/LArciconfraternita_dello_Spirito_Santo_dei_napoletani_a_Roma_tra_XVI_e_XVII_secolo In conclusione, secondo Lobu, potrebbe esserci un nesso tra i Borboni, i Napoletani, Roma, la religione ed il periodo di riferimento. Così, la reimpressione della moneta in oggetto potrebbe avere a che fare con un sigillo o medaglia devozionale dell' Arciconfraternita dello Spirito Santo dei napoletani a Roma, presumibilmente intorno all'anno 1800. Voi cosa ne pensate? Saluti.1 punto
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Non voglio sembrare il classico "polemicone" ma ormai sono dell'idea che per vari motivi la società italiana (e non solo quella) negli ultimi 15 anni circa abbia perso eccessivamente la testa: per non rischiare di perderla anche noi è necessario badare il meno possibile all'ammasso di ordinanze e regolamenti demenziali che vanno sempre più a soffocare qualunque attività, e fare un po' come ci pare, con un po' di cautela. Che il principio sia condivisibile o meno questa è la realtà dei fatti: è a questo che portano inevitabilmente fattori come l'attenzione maniacale per le idiozie mentre i problemi seri troppo spesso non vengono affrontati.1 punto
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https://live.spink.com/lots/view/4-FI98QQ/china-qing-dynasty-hunan-province-zhong-qian-au58-silver-50-tael-sycee-1902-stamped-g @Matteo91 ti segnalo - conoscendo i tuoi interessi - questa interessante vendita1 punto
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Si l'ho vista... @Adelchi66 E' stato molto emozionante perché nell'ultima dala un bambino ha guardato proprio la vetrina del sarcofago ed ha chiesto al papà cosa fosse. Lui ha risposto che non aveva idea. Non ce l'ho fatto e gli ho chiesto se volesse sapere cosa fosse ed il papoà mi ha dato il permesso. Ed ho cominciato a spiegargli cosa conteneva la vetgrina ed il significato dell'inumazione, le armi da parata. Gli ho fatto vedere e spiegato cosa era l'umbone, a cosa serviva e come combattevano, la differenza tra il combattimento con la lancia da resta, la scramasax e la spatha. E poi le decorazioni con l'animale totemico cervo/drago in associazioni con le croci cristiane, la religione, il sincretismo tra l'elemento germanico e cristiano... Insomma... le solite cose. Ed alla fine mi sono accorto che ero arrivatpo quasi a toccare i reperti ed i due guardiani non mi hannod etto nienti e dietro di me c'era una folla di persone. Quelle stesse che prima passavado da una vetrina all'altra svogliatamente. Ed il bambino aveva gli occhi colmi. Non so se mi spiego. è stato esaltante... ha un po' visto la storia con una spiegazione anche abbastanza elementare...1 punto
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Buonasera Gianfranco, la classificazione è corretta nelle possibilità già descritte: Sono emissioni che si collocano nel 321 e anni seguenti per cui si tratta di follis e non di antoniniani, nonostante la corona radiata. Non ho trovato riferimenti specifici alla corona radiata. Segnalo: "The last sign is clearly an episemon, epigraphically employed for S(emis) also." (RIC VII p. 12) Semis literally means half, and the semis coin was valued at half an as; so the mark on the reverse translates as “12 and a half” The IOVI coins were issued as part of a coin reform by Licinius in his territories (mints of Heraclea, Nicomedia, Cyzicus, Antioch, and Alexandria) and were reduced in value from 25 to 12 and a half. The coins were worth less because they had little or no silver. He struck these in the names of all the rulers but these coins had no value outside his territory. https://www.vcoins.com/en/stores/victors_imperial_coins/208/product/constantine_i_iovi_conservatori_from_antiochexdattari/1810723/Default.aspx In effetti il simbolo XII Mu in campo dx del rovescio si associa di solito alla corona radiata e quindi non si tratta di una casualità bensì di una regola che nelle zecche orientali sotto il controllo di Licinio doveva avere un significato chiaro a tutti.. Saluti Illyricum1 punto
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DE GREGE EPICURI Non è un antoniniano, ma un radiato di periodo successivo. Al rovescio nel campo si può leggere, a destra: XII seguito da una specie di gamma, e l'insieme significa (se ben ricordo) :12 e 1/2. Ma sono piuttosto arrugginito su questa monetazione, di cui non mi occupo da molti anni, e chiederei l'intervento di @Illyricum65 o di @Stilicho.1 punto
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Secondo ciò che leggo in esergo (SMHB) si tratta di RIC VII Heraclea 51 Se invece tu leggi SMNB si tratta di RIC VII Nicomedia 43 Infine ma per me più improbabile, potrebbe essere SMKB e quindi RIC VII Cyzicus 141 punto
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Para monedas españolas, hay un catálogo en pdf que se puede descargar1 punto
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Belli, io ne ho solamente uno e neanche particolarmente bello, dovrò rimediare 😁1 punto
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E tutte hanno anche il globetto sulla S di FERDINANDVS...1 punto
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Da quanto ho letto e ho capito sui segni segreti (quando per segreti intendo quelli impercettibili ad un occhio non "allenato") nella monetazione medievale lo scopo primo fu quello di identificare i periodi di emissione (o fors'anche gli zecchieri) e non tanto di dare informazioni sulle caratteristiche intrinseche delle monete. E questo mi pare vero se penso ai segni segreti presenti nei grossi veneziani (e qui mi scuso con gli antiirredentisti veneziani...ma io prediligo le mini zecche...spero quindi che mi perdonerete); se prendiamo le emissioni di Ranieri Zeno, che regnò per quindici anni, i segni segreti conosciuti sono 30....appunto uno per semestre, uno ogni cambio di masssaro. http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-RZE/1 e dubito che questo sia casuale perchè dei pochi altri dogi che ho verificato il minor numero di segni segreti rispetto agli anni di regno coincide con periodi d'inattività della zecca. Altra nota: quando si è voluto dar evidenza di segni con significati particolari e comunemente conosciuti lo si è fatto mediante trattati...penso alla stella a sei punte della convenzione monetaria del 1254, mentre non mi pare di aver mai incontrato cenno a documenti pubblici che facessero riferimento a questi segni. D'altro canto dubito che al tempo fosse anche solo ipotizzabile avere una tale qualità nell'informazione da far si che il cambiavalute di Spoleto (o di Nubilaria...fate voi) fosse al corrente che la spinetta nel primo quarto del denaro di Genova, così come il bollino vicino al piede del redentore nel grosso di Venezia, etc.etc. erano rappresentativi di un valore d'intrinseco, di peso o di cos'altro. Mi pare anzi che proprio il continuo impoverimento della moneta argentea, senza evidenti segni distintivi, abbia dato spazio a fior di speculatori per insersi nel torrente del circolante con imitazioni e falsificazioni d'ogni tipo. Tutto ciò è ovviamente un mio ragionamento ad alta voce, continuerò a leggervi in silenzio per capirne di più saluti Mario1 punto
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