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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/20/25 in tutte le aree

  1. Ciao Premetto che non l'ho comprata io ma un pensierino ce l'avrei fatto se l'avessi vista prima. Volevo rispondere ieri ma ero un po' nervoso, dopo aver appurato che non è Nerone ma Claudio come dice il Buon Alessandro l'usura così anomala del solo retro pone vari interrogativi, che solo avendo in mano questa moneta possono essere dipanati almeno in parte, poi se guardate bene sotto la nuca si vede una parte lineare leggermente incusa, che fa pensare ad una contromarca, il che spiegherebbe l'interesse di parecchie persone, ( sono state fatte 28 offerte non una) ad una moneta così usurata, perciò prima di apostrofare una moneta con certi aggettivi pensateci parecchie volte. in quanto la numismatica non é fatta solo di belle monete da far vedere agli amici, è anche studio di certe monete logore e di come mai abbiano continuato a circolare. Per esempio ho di recente comprato ad un'asta un denario dei limes di S. Severo con al dritto l'effige quasi perfetta e il retro limato minuziosamente che porta i segni ben visibili della limatura, con una patina omogenea e dello stesso tipo su entrambi i lati. Poi scusate se lo dico ma ognuno i suoi soldi li spende come vuole. Silvio
    4 punti
  2. Si, è un normalissimo sesterzio di Claudio,( non di Nerone) ma nello stesso tempo “ particolare” nella sua defunzionalizzazione
    3 punti
  3. Sempre considerando che giudichiamo una foto, non mi sembra fusa, ma sofferta sì e tanto. Potrebbe essere stata pulita con acidi che potrebbero aver causato il distacco di piccole sezioni di superficie. E comunque direi che la classificazione corretta dovrebbe essere Metlich 43b. Il diverso allineamento dei due globetti credo che sia dovuto al fatto che si tratta di due coni diversi. Arka # slow numismatics
    3 punti
  4. Bene, allora rimaniamo sulle opinioni numismatiche. Nessuno ha considerato il fatto che la moneta è completamente liscia al rovescio e non lo è al dritto, dove è rimasta la silhouette del ritratto dell’imperatore e la leggenda al dritto è totalmente abrasa a parte “ caesar avg “ ( che stava sullo stesso piano della parte di leggenda scomparsa) ? vi dice nulla tutto questo? probabilmente allo “ sprovveduto” compratore si…
    3 punti
  5. Anche questa indirizzata al Capitano Ettore Giannuzzi e anche questa presso l'ospedale della caserma Salsa, sita nel quartiere di Santa Maria del Rovere a Treviso. Timbro in blu di VERIFICATO + timbro di POSTA MILITARE DIVISIONE 33ma bello e nitido del 13.6.17. La 33ma fu una divisione di fanteria e il suo timbro di posta militare fu attivo dal 31.5.1915 al 31.1.1918 in Italia. La cartolina fu emessa il 1.1.17 stemma di tipo unico e cartiglio di diffida in alto a sx, stamperia P.A. Molina - Varese. Ha quotazione sia per la cartolina sia per il timbro.
    3 punti
  6. Io non credo che queste foto possano aiutare a capire il giusto grading. Potrebbe essere tutto. In questo punto vedo una parte più scura e una più chiara. Vedo anche segni paralleli. Magari è la bustina, magari no. Cosa c'è sopra la lettera? Insomma non procederei ad un acquisto sulla base di queste immagini. Buona giornata
    3 punti
  7. Palazzo delle Poste (ex, ora è un albergo) di Siracusa, in Ortigia.
    3 punti
  8. Non comprendo la reazione di Tinia Numismatica. Ho scritto "questa non è una moneta, è una ciofeca! Siamo diventati matti?". E' un'opinione, non ho dato del coglione a nessuno. Certamente ognuno è libero ci pagare quanto vuole per una moneta, ma in un forum numismatico si è anche liberi di essere stupiti per un determinato prezzo pagato e, in questo caso, sono davvero sbalordito che una casa d'aste del livello di Savoca abbia addirittura inserito nel suo catalogo una moneta di così bassa conservazione da essere semplicemente un dischetto di bronzo illeggibile.
    3 punti
  9. Questa discussione ha una morale...come nelle favole di Esopo
    2 punti
  10. Buongiorno e Buona Domenica a tutti. Oggi mi è venuta in mente questa discussione molto leggera, non mi sembra ce ne siano di specifiche per questo elemento araldico.Nel caso ignoratela. Parto dalla mia ultima Piastra postata millesimo 1853. Riporto un simpatico Leone che probabilmente giocava a Golf. Cosa ne pensate? Nei Vostri Leoni cosa ci vedete?. Saluti Alberto
    2 punti
  11. Sono d'accordo totalmente. Moneta sofferta, mi pare una definizione corretta. Teniamo conto che il metallo di queste tipologie è particolare, di una fragilità assurda. È praticamente la norma trovarle con piccole o grandi mancanze (parlo naturalmente dell'argento) o con corrosioni e/o cristallizzazione del metallo.
    2 punti
  12. Consiglio assunzione di maggiori proteine, specie quelle presenti nelle uova, fatte rigorosamente al tegamino
    2 punti
  13. Mentre talpescamente pellegrinavo in siti librari virtuali alla ricerca di buoni e saporiti libri inerenti la sapienza monetaria della Sicilia antica e della Magna Grecia, mi sono imbattuto in una botta di magno culo su uno dei siti più ordinari, Amazon... A volte su tale piattaforma avvengono misteriose e arcane vicissitudini che da un giorno all'altro, improvvisamente e inspiegabilmente, abbattono o innalzano vertiginosamente i prezzi di alcuni libri, e in questo bailamme di occulte forze prezziarie mi sono ritrovato davanti un'importante e costosa opera di Fischer Bossert sui tetradrammi di Siracusa, normalmente prezzata attorno ai 200 euro, precipitata a 60 euro... e tra Magna Grecia e magno culo, che altro potevo fare? Ho magnato pure io 😁
    2 punti
  14. Intanto è Claudio …. E 28 € per avere magari la sua prima moneta romana , per qualche principiante , non lo vedo scandaloso…. da me comprano monete anche da 5€ …e non per reinciderle di sicuro se ti sembra strano, allora probabilmente sei tu che hai un punto di vista sbagliato sulla questione.
    2 punti
  15. Grazie fofo, per info un cenno storico agli appassionati di questa monetazione per quelle zone sotto il dominio austro-ungararico : " per tutte queste monetine ( 1/2 , 1, 2 soldi e 3 soldi ), la coniazione iniziò al fine di porre un argine alla continua e lenta penetrazione nei territori di confine del trentino e di Gorizia della moneta spicciola veneziana, e più precisamente dei soldi, chiamati anche comunemente Marchetti ( nello stato veneto il soldo si chiamò anche Marchetto dai tempi del Doge Nicolò Tron, fino ai primi anni del secolo XIX ). Queste monetine di bassa lega restarono in circolazione fino al 1722, nel quale anno furono sostituite da altre di lega ancor più scadente, le quali venivano coniate ogni qualvolta difficoltà monetarie facevano sentire il bisogno di moneta spicciola ... " " Si pensò quindi di coniare una nuova speciale moneta, di gettarla in gran quantità sul mercato per ostacolare il giro delle monetine veneziane che erano bene accolte dall'elemento italiano di quelle terre, e che loro rammentavano l'antica dominatrice. "
    2 punti
  16. Guarda questo @ART, non è male....... https://opac.filologicafriulana.it/ricerca/dettaglio/la-contea-di-gorizia-e-le-sue-monete-attraverso-i-tempi/833 Pdf. Scaricabile in Google.....
    1 punto
  17. Non so se hai già materiale bibliografico in tema, comunque ti segnalo due cose interessanti liberamente scaricabili: https://www.academia.edu/33900784/Catalogo_delle_emissioni_della_contea_di_Gorizia_fino_al_1520 https://www.bollettinodinumismatica.it/#/rivista/materiali?idPrimoPiano=188
    1 punto
  18. Inquinamento nell’antica Roma: studio ricostruisce l’impatto del piombo sulla salute DA: https://www.archaeoreporter.com/it/2025/01/20/inquinamento-nellantica-roma-studio-ricostruisce-limpatto-del-piombo-sulla-salute/ Gli impianti idraulici romani erano in piombo, anche se con qualche elemento in bronzo (come valvole e rubinetti) Bellissimi gli impianti idraulici emersi recentemente negli scavi del complesso termale della domus dell’Insula 10 alla Regio IX di Pompei (che potete vedere nel video alla fine di questo articolo). C’è tutto: i rubinetti e le caldaie in bronzo, naturalmente la vasca cementizia con materiale fittile. Ma ci sono anche le tubature, in piombo. Ed è proprio qui che, nella grande raffinatezza dell’ingegneria idraulica romana (a pagina 24 dell’E-Journal di pompei la descrizione dell’impianto appena scavato), si annidava il pericolo. Come ben noto il piombo è pericoloso per la salute. Ed è proprio qui che si inserisce un articolo scientifico che ci era sfuggito, ripreso da New York Times e in seguito dai ragazzi che seguono il Bo Live (Università di Padova) in Italia. Proprio per questo speravamo per la verità che, appunto, ci fosse anche qualche ricercatore dell’ateneo padovano, ma gli autori sono decisamente americani. L’inquinamento da piombo nell’antica Roma: uno studio sui suoi effetti sulla salute e sull’ambiente Un gruppo internazionale di ricercatori guidato da Joseph R. McConnell, della divisione di scienze idrologiche del Desert Research Institute di Reno, in Nevada, ha quindi recentemente pubblicato uno studio su Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS) che ricostruisce l’inquinamento da piombo che ha interessato l’Europa nei secoli centrali dell’impero romano. Il lavoro, che ha combinato analisi di ghiacci artici, modelli atmosferici e dati epidemiologici moderni, ha rivelato l’esistenza di un inquinamento atmosferico diffuso che, sebbene oggi possa sembrare un problema tipico della società industrializzata, era già presente durante l’epoca romana. Le fonti di inquinamento e le sue conseguenze Dal I al III secolo d.C. l’impero raggiunse la sua massima espansione territoriale, comprendendo ampie zone del Nord Africa, Medio Oriente e Britannia. In questo periodo di grande prosperità, l’estrazione e la fusione dell’argento, risorsa cruciale per l’economia romana, diventarono le principali fonti di inquinamento da piombo. La produzione di ogni oncia d’argento generava circa 10.000 once di piombo, un dato che evidenzia la portata ecologica e sanitaria di questa attività industriale. Le particelle di piombo, sollevate dalle operazioni minerarie e metallurgiche, venivano trasportate per lunghe distanze dalle correnti atmosferiche, fino a depositarsi nei ghiacci dell’Artico. Utilizzando campioni di ghiaccio prelevati da diverse carote artiche, i ricercatori hanno identificato tracce di piombo risalenti a oltre 2.000 anni fa, rivelando l’estensione globale di questo inquinamento. Le analisi hanno mostrato che le concentrazioni di piombo nell’aria superavano i 150 nanogrammi per metro cubo nei pressi dei siti di estrazione, con un incremento medio di 1,0 nanogrammi per metro cubo in tutta Europa. Le ripercussioni sulla salute e il declino cognitivo L’inquinamento atmosferico da piombo ha avuto effetti diretti sulla salute degli abitanti dell’Impero Romano, in particolare sui bambini, che sono particolarmente vulnerabili all’inalazione e ingestione di piombo. I ricercatori, basandosi su dati epidemiologici moderni, hanno stimato che i bambini del periodo romano avevano livelli di piombo nel sangue superiori di circa 2,4 microgrammi per decilitro rispetto ai bambini del Neolitico, con un conseguente declino cognitivo. La ricerca ha stimato che i bambini dell’impero romano potrebbero aver subito una riduzione media di 2,5-3 punti nel quoziente intellettivo (QI). Questi risultati sono stati ottenuti attraverso un modello computazionale che ha analizzato la dispersione di piombo nell’atmosfera, un approccio che ha permesso di calcolare la quantità di piombo immesso nell’ambiente dai romani. I dati ottenuti hanno mostrato che le emissioni annuali di piombo durante questo periodo si aggiravano tra le 3.300 e le 4.600 tonnellate, un dato che mette in luce la rilevanza delle attività minerarie per l’inquinamento globale dell’epoca. Le implicazioni per la comprensione della salute pubblica nell’antichità Questo studio, che si avvale di avanzate tecniche di datazione e modelli atmosferici, non solo offre una panoramica dell’inquinamento da piombo nell’antica Roma, ma fornisce anche un parallelo con l’inquinamento moderno. I ricercatori sottolineano che, sebbene oggi l’inquinamento atmosferico da piombo sia fortemente ridotto grazie alle politiche ambientali, i livelli di piombo nel sangue durante l’era romana erano sufficientemente elevati da causare danni significativi alla salute, in particolare con effetti sullo sviluppo cognitivo dei bambini. Gli autori dello studio hanno anche identificato che le fluttuazioni nelle emissioni di piombo sono correlate a eventi storici significativi, come la scoperta e l’esaurimento delle risorse minerarie in regioni come la penisola iberica e l’isola britannica, e a periodi di crisi, come la crisi della Repubblica romana prima della sua trasformazione in Impero. Inoltre, il calo delle emissioni durante le epidemie, come quella che colpì l’impero durante il regno di Antonino (165-180 d.C.), suggerisce che l’industria mineraria subiva un rallentamento durante i periodi di disordini sociali, un fenomeno simile a quello che accadde durante la pandemia da Covid-19 nel 2020. Conclusioni e prospettive future Questo studio, oltre a fornire importanti spunti sulla salute e sull’inquinamento nell’antichità, offre un quadro innovativo per comprendere le interazioni tra ambiente, economia e salute umana nei periodi storici. Le tecniche utilizzate, come l’analisi dei ghiacci artici e i modelli computazionali, possono essere applicate – e già lo sono – anche ad altre epoche per ricostruire le dinamiche di inquinamento e le sue conseguenze sulla società umana.
    1 punto
  19. Lo stemma della cartolina ha i colori decentrati a dx, ma per queste tipologie di cartoline è una cosa molto frequente, ne hanno stampate in tante stamperie e non erano neppure troppo complesse, ma erano allora il telefonino di oggi e hanno riportato spesso belle e purtroppo anche brutte notizie, il ricordo storico del Ministero dice che vi furono oltre un miliardo e mezzo di corrispondenza dal fronte
    1 punto
  20. Così sono presentati 3 esemplari in AE, nell' ordine, da Tralles di Lydia per Tranquillina , da Side di Pamphylia per Gallieno ed ancora da Side per Valeriano I . Saranno, a giorni il 24 Gennaio, in vendita N&N London 60 ai nn. 267 - 284 - 295 .
    1 punto
  21. 1 punto
  22. Non può…. Una pedina personalizzata? un “ signacula” ? di sicuro non una moneta usurata da circolazione….
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  23. la denominazione Tokay / Tocai è stata a lungo centro di controversia tra l'Italia e l'Ungheria, in quanto le due denominazioni storiche avevano un nome molto simile, che poteva indurre in errore i consumatori, per quanto vini ben differenti tra loro. controversia vinta definitivamente dall'Ungheria. nella pagina wikipedia un approfondimento, al paragrafo "denominazione" https://it.wikipedia.org/wiki/Tocai_friulano_(vitigno)
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  24. Decisione comprensibile anche se con rammarico per il disagio che crea in chi e’ legittimo possessore di un bene cui pero’ viene impedito l’esercizio di tale potesta’. piu’ che di ‘ostracismo’ burocratico si puo’ parlare di incertezza delle regole. Ovvero la mancanza di chiarezza in cosa sia effettivamente dirimente per poter esercitare un regolare possesso per il quale le regole vigenti ( in Italia) impongono richieste che sono in alcuni casi al limite del vessatorio verso il cittadino collezionista . sono giunto alla conclusione che tale mancanza di chiarezza fa parte di una scelta precisa penso -purtroppo - per facilitare un’interpretazione delle norme che non possa essere univoca ( com’e’ piu’ limpidamente e incontrovertibilmente in molti altri Paesi europei ove e’ chiaro cosa e’ lecito e cosa no) lasciando spazio all’interpretazione della norma con tutto quello che ne consegue. Si sente ormai da piu’ parti - anche perché sempre piu’ ci muoviamo in un ambito di concerto normativo europeo - la necessità di ristabilire il corretto rapporto causale nell’onere della prova ( ovvero l’opposto di quanto si applica oggi in Italia per questi reati ove e’ il cittadino che deve dimostrare di non aver commesso illeciti e non - come dovrebbe essere logico nonché applicato negli altri Paesi - lo Stato a dover provare che li abbia commessi portando delle prove a supporto) e’ stata stigmatizzata e ribadita anche in recenti sentenze dalla Corte piu’ alta - quella di Cassazione - che ha richiamato addirittura falle di incostituzionalita’ quando non si permette al Cittadino di esercitare il suo diritto a collezionare. tale visione piu’ liberale e tutelativa dei diritti personali e’ stata persino sposata da una pronuncia dell’Ufficio Legislativo dello stesso Ministero (MIBAC) che - nel Giugno 2023 - riportava testualmente che il collezionismo e’ benefico per il Patrimonio Culturale dello Stato e va quindi favorito e ‘non’ demonizzato. nel fatto di specie il semplice riconoscimento di documentazione rilasciata all’uopo dalle autorità transalpine ove si trovano le monete dovrebbe, in condizioni normali, essere gia’ piu ’ che sufficiente per garantirne la titolarità del possesso. Ma cosi purtroppo evidentemente non e’.
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  25. Nell’Archivio di Stato di Napoli è custodito un interessante fascio (Dicastero dell’interno e polizia della luogotenenza, atti diversi, esteri, scrivania di razione n. 9) contente le dichiarazioni degli impiegati della Regia Zecca afferenti alla loro “condotta politica, e morale”. Lo scopo degli interrogatori era quello di individuare eventuali eversivi da perseguire penalmente. Il corposo documento (datato 2 luglio 1821) intitolato “Incartamento per lo scrutinio degl’Impiegati dell’Amministrazione delle Monete” venne sottoposto all’attenzione del principe di Canosa, allora ministro dell’alta polizia. Le prime pagine dell’incartamento presentano un elenco dei nominativi e dei ruoli dei singoli impiegati divisi nelle seguenti categorie: Direzion Generale, Regia Zecca delle monete, Burò di Garentia e Direzione delle Raffinerie e de' Mangani e Argani; mentre all’interno sono presenti i fascicoli con una breve descrizione dell’impiegato e le sue dichiarazioni riguardanti i rapporti, se esistenti, con la carboneria o altra setta. A titolo d’esempio pubblico il fascicolo dedicato all’ispettore dei saggi Raffaele Mannara dove si possono leggere informazioni inedite.
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  26. Sposto nella sezione corretta. Arka # slow numismatics
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  27. @Giuseppe Leoncino Purtroppo nelle scienze (e la Numismatica lo è) non è possibile basare una tesi sul ''sentito dire''. La sintesi fatta da @azaad e il testo del MEC 12 definiscono bene la questione. Arka # slow numismatics
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  28. al rovescio intravedo i rimasugli di una ghirlanda... presumo possa essere riconducibile alla tipologia "EX S C OB CIVES SERVATOS" in 4 righe di legenda entro, appunto, ghirlanda. In linea con questo esemplare presente da cgb.fr https://www.cgb.fr/claude-sesterce-tb,brm_971866,a.html
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  29. Ciao, sembrerebbe di vedere piuttosto chiaramente le fauci dello scorpione, potrebbe essere l'anima di un suberato che ha perso l'argentatura? Anche io possiedo un esemplare simile , appartenente però a una tipologia diversa di queste emissioni.
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  30. 2 marche INA - GIl Dalmazia e Croazia 1941
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  31. ciao @Vel Saties ecco il Ranieri ora, sinceramente in quel punto la moneta è molto compromessa, e credo che non ne verrai a capo. piuttosto, c'è un altro punto che a mio parere si discosta dalla "norma" ... almeno per la mia esperienza, ma protrei sbagliare... eccolo qua questi "dot" diventati "anellini" mi viene quasi una domanda, e interpellerei @Arka potrebbe essere una moneta fusa?
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  32. Infatti, questo lato è molto strano perchè le croci non danno spazio alle gambette verticali della M..... Comunque grazie a tutti per averla identificata.
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  33. La moneta è una ruzzica ignobile. Però, se ripenso a quante ruzziche ho comprato nel corso della mia vita collezionistica, apprezzo anche l'ignoto appassionato (appassionato deve esserlo per forza) che l'ha acquistata. Alla fine, pur non riprendendo i soldi se un giorno deciderà di esitarla, non andrà certo fallito. Ha preso un nome che voleva, che forse gli mancava e chissene frega se a tutti noi la moneta non piace? Valgono solo le sue motivazioni per l'acquisto e dal suo punto di vista ha fatto bene.
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  34. Impazza la errorioconite.
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  35. Altra categoria: vecchi atlanti e mappe. La rappresento col bozzetto di un francobollo canadese e la versione emessa.
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  36. E' stato venduto come Nerone, non come Claudio, e per 48 euro, non per 28. Spendere 5 euro per acquistare una moneta romana, anche se in condizioni molto modeste, lo trovo comprensibile e condivisibile. Spenderne 48, con con spedizione (Savoca è molto caro) e diritti d'asta diventano almeno 75 per avere un dischetto di bronzo illeggibile che non può neppure essere attribuito con un minimo di sicurezza, mi pare follia. Anch'io ho comprato dei sesterzi modestissimi perché comunque il sesterzio ha un fascino del tutto particolare. Per esempio, ho acquistato questo Commodo / FIDEI COM ..., ma pagandolo 15 euro, non 75.
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  37. La moneta di sinistra è probabilmente un falso ottenuto per fusione,lo si evince dall' aspetto "grumoso"delle superfici e dalla poca nitidezza delle impronte, inoltre le stesse non staccano in modo netto dai campi come le vere monete coniate...
    1 punto
  38. https://www.zeno.ru/showgallery.php?cat=19984&page=1 Qui i Para di Mamhud II ce ne sono tanti dai uno sguardo e auguri @amoilconio
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  39. Ottimo lavoro, ora il tempo deve dare solo una leggera ripatinatura che "filtri" un po' il risultato.
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  40. Classical Numismatic Group > Triton XXVIII Auction date: 14 January 2025 Lot number: 459 Price realized: 900 USD (Approx. 883 EUR) Note: Prices do not include buyer's fees. Lot description: CARIA, Stratonicaea. Septimius Severus, with Geta as Caesar. AD 193-211. Æ (37mm, 28.32 g, 5h). Damnatio Memoriae. Philon, prytanis. AY K Λ CЄ CЄYHPOC ΠЄ AY CЄΠ ΓЄTAK C K, laureate, draped, and cuirassed bust of Septimius vis-à-vis [laureate, draped, and cuirassed bust of Geta]; c/ms: helmeted bust of Roma within circular incuse, and ΘEOY within rectangular incuse / ЄΠ ΠPY ЄΠI[TYNXANO]NTOC Γ ΦIΛΩNOC CTPATONIKЄΩN, Hecate standing facing, head left, wearing kalathos, holding patera in right hand and torch in left; at feet left, lighted altar. BMC 71; SNG von Aulock 2678. For c/ms: Howgego 188 and 536. Brown patina, flan adjustment marks. Good VF. Rare. Portrait of Geta erased, Caracalla's Damnatio Memoriae of Geta applied after his murder in AD 211. Upon Septimius' passing in AD 211, his sons Caracalla and Geta assumed joint rule of the empire. Their joint rule was a failure, the Imperial Palace was separated into two sections and they threatened to divide the empire between them. During the Festival of Saturnalia, December 211, Caracalla tried unsuccessfully to have his brother assassinated. But a week later, at an arranged meeting in their mother's quarters, Geta was murdered by Caracalla's centurions. Caracalla immediately ordered a damnatio memoriae of his brother's image: statues were removed, paintings were destroyed or, like the Severan Tondo erased, and coins were recalled to have his image carved out. This damnatio was especially apparent on the provincial coinage of Pergamum in Mysia and Stratonicaea in Caria. It is estimated that approximately 95% of the dual bust types at Stratonicea have had the portrait of Geta erased, many of them having a countermark of Roma or Caracalla stamped over his bust. Estimate: 500 USD ILLUSTRAZIONE: Il Tiondo severiano (ca. 200 d.C.), dipinto su tavola romano rappresentante l'imperatore Settimio Severo, sua moglie Giulia Domna e i loro figli Carcalla e Geta. Il volto di Geta fu abraso probabilmente dopo che suo fratello lo uccise per restare unico imperatore (211)
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  41. Di nulla purtroppo nel tempo per la prima moneta non ho trovato niente, praticamente questa figura è irreperibile in rete l'unica che aveva raffigurato un qualcosa di simile era un 5 para del 1231 di Mahmud II per Baghdad, ma siamo comunque lontani come iconografia, peso ecc. Per le ultime due postate purtroppo ancora nulla.
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  42. O altrimenti si espongono le bottiglie vuote🤣
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  43. Ed ecco a voi la foto della moneta, arrivata qualche giorno fa, nella sua confezione della Royal Mint. Spero che questa inconsueta presentazione vi sia piaciuta, è bello quando due passioni apparentemente lontane una volta tanto si incontrano.
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  44. Io ho aggiunto questo magnifico gettone telefonico del Vaticano e pochissimo altro, giusto qualche moneta comune estera: (il modello è questo: https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-GUQ/29 ) Per vari motivi la mia attività collezionistica di quest'anno è stata quasi nulla, ma la riprenderò l'anno prossimo.
    1 punto
  45. Bella e grossa medaglia con l'invenzione di L. POGLIAGHI e incisa da ANGELO CAPPUCCIO dedicata al Sen. ALESSANDRO ROSSI fondatore del LANIFICIO ROSSI per il suo settantesimo compleanno. Bronzo dorato, mm. 64 - Stabilimento JOHNSON
    1 punto
  46. Non ti nascondo che sono perplesso. Tieni conto che l'argentatura potrebbe essere stata fatta fraudolentemente anche successivamente, in epoca più o meno recente, giusto per creare il "caso"; si spiegherebbe così anche l'argentatura sui rilievi consunti. Io stesso ho un bagattino in quelle condizioni che, per curiosità, ho fatto analizzare ed è emerso che l'argentatura è stata apposta successivamente, da qualche "burlone". Altra cosa che va tenuta in considerazione è che il soldo doveva avere un dato valore nel contesto della monetazione veneziana; questo rispecchiava il valore del metallo con il quale era fatto, più i costi di coniazione; non potevano fare a casaccio utilizzando più o meno argento. Andare oltre il titolo che ti ho comunicato, significava per la zecca perderci qualche cosa per ogni soldo coniato..... Allego il mio bagattino del quale, tra l'altro, c'è una specifica discussione nel forum.
    1 punto
  47. Io ho trovato solo maximianus con questo retro....
    1 punto
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