Vai al contenuto

Classifica

  1. odjob

    odjob

    Utente Storico


    • Punti

      14

    • Numero contenuti

      10358


  2. fapetri2001

    fapetri2001

    Utente Storico


    • Punti

      11

    • Numero contenuti

      2327


  3. incuso

    incuso

    ADMIN


    • Punti

      11

    • Numero contenuti

      12935


  4. PostOffice

    PostOffice

    Utente Storico


    • Punti

      7

    • Numero contenuti

      3988


Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/23/25 in tutte le aree

  1. Ve lo scrivo bello grosso,sperando che così capiate! Se non si legge di Numismatica si è solo raccoglitori di monete ed in poco tempo si finisce per smettere di raccogliere monete. Se si legge di Numismatica ci si appassiona, s'impara a studiare le monete perchè le si vede sotto molteplici aspetti . La crisi numismatica ,qualora vi fosse, deriva o deriverebbe proprio dal fatto che non si legge di Numismatica. Comunque bisogna leggere:leggete gli argomenti che vi appassionano,anche se non sono di Numismatica ,perchè leggere vi apre la mente. odjob
    14 punti
  2. Dato che mi sembra non l'abbia fatto ancora nessuno, vi segnalo questo corposo volume da oltre 700 pagine https://libri.unimi.it/index.php/milanoup/catalog/book/193 liberamente scaricabile anche in PDF, buona lettura! INDICE Prefazione / Preface Presentazione / Presentation Bibliografia degli scritti di / Bibliography of Lucia Travaini MONETE TRA TARDA ANTICHITÀ ED ETÀ MODERNA: CLASSIFICAZIONE E CRONOLOGIA Riconoscere e collocare in sequenza tipi e nominali enei ostrogoti - Ermanno A. Arslan Tarì and mancusi in South Italy during the long tenth century - William R. Day Jr «Acciò che più fiorini che si potesse fussero ne la città di Siena per potere meglio satisfare la decta guerra». Indagine sull’origine del fiorino di Siena, detto “sanese”, durante la dominazione viscontea (1390-1404) - Alessio Montagano Nella zecca di Sassari. Mezzo minuto inedito per Carlo V - Gianluca Mandatori, Marco Piga LA PRODUZIONE DI MONETE: PROGETTAZIONE, REALIZZAZIONE, CONTRAFFAZIONE The Money Changer and the Mint: Vielmo Condulmer and the Zecca di Venezia - Alan M. Stahl Una zecca di falsari nel castello di Godano (La Spezia): note sulla tecnica di produzione (e di argentatura) delle monete nel medioevo - Monica Baldassarri, Vincenzo Palleschi, Simona Raneri The Coins of the Irish Free State, 1928: are animals good to think with? - Anna Gannon ICONOGRAFIA MONETALE The Vases Depicted on the Coins of Ancient Italy - Maria Caltabiano Caccamo Pesci come tipi principali o elementi secondari nella monetazione greca antica - Mariangela Puglisi Acheloo nelle monete di Neapolis: un mito moderno? - Benedetto Carroccio Il concetto di Iustitia nell’ideologia di età tiberiana: la documentazione numismatica - Anna Lina Morelli The Salian Crown and its Representation on Coins: an Unknown Hoftagsprägung from Zurich - Christian Weiss Ritratti di sovrane nella monetazione medioevale europea - Fabrizio Rossini Architetture su monete italiane medievali e moderne - Valerio Moneta CIRCOLAZIONE MONETARIA Su due Histamena di Basilio II e Costantino VIII conservati presso il Museo Archeologico “D. Ridola” di Matera - Brunella Gargiulo Italian Coins in Medieval England after the Norman Conquest - Martin Allen The medieval carlino silver currency in Calabria and Basilicata in the light of three Hoards in the Museo Nazionale della Magna Grecia - Julian Baker, Daniele Castrizio Nouveau(x) lot(s) de florins du xive siècle - Marc Bompaire The Circulation of Bohemian Florins in Late Medieval Italy and Germany - Roman Zaoral A twice-found ongaro of Maccagno Inferiore and the Zagórze Śląskie hoard (tpq 1632) - Borys Paszkiewicz USI “NON ECONOMICI” DELLE MONETE Exchanging Values: Coins, Magic, Relics and Reliquaries - Mark A. Hall I reperti numismatici di età tardoantica, medievale e moderna dalle sepolture del santuario di S. Felice a Cimitile - Carlo Ebanista, Alfredo M. Santoro Money and Pilgrimage in Early Medieval Europe (c. 600-1100) - Rory Naismith Monete e peste: strumenti di cura e veicolo di contagio - Claudia Perassi “Contra maleficos et sortilegos”. Superstizioni, monete e medaglie nella diocesi di Milano in età borromaica - Fabrizio Pagani Cellini e il Perseo: le monete come veicolo tra fama e memoria - Angelica Degasperi The “English Custom” in Early Modern Scandinavia? A Folded Gold Ryal from Norway - Murray Andrews IL DENARO NELLE FONTI SCRITTE (E ORALI) Βοηθὸς τῶν Χριστιανῶν. Tra politica, amministrazione e pietà - Vera von Falkenhausen What’s in a Name? The Bezant in Late Medieval and Early Modern England - Barrie Cook Fiorini dell’elmo, della spada e del “dente”: liste monetarie in un manoscritto toscano della fine del Trecento - Federico Pigozzo Don Abbondio! Chi era costui? - Giuseppe Maria Ruotolo Wealth in Words. Vernacular Political Economies in Italian Dialect Proverbs - Stefano Locatelli Collezioni numismatiche e studi antiquariali Il Giulio Cesare di André Thevet: un ritratto pastiche del secolo XVI - Federica Missere Fontana ¿Cómo guardaban sus monedas los coleccionistas de la Cataluña del siglo XIX? - Albert Estrada-Rius
    8 punti
  3. Buon Giorno, intervengo in merito a una “illuminazione”, mi si passi il termine (qualcuno potrebbe leggere “fulminazione” con un significato meno nobile) legata al fatto che per un caso fortuito ho aperto (in lettura) una discussione nella sezione “EXONUMIA” relativa a una tessera mercantile di Firenze. La tessera, attribuita a Luca Salviati, presumo mercante di Firenze, riporta un simbolo che compare quasi identico su un Fiorino (MIR 10-1) rispetto al quale risulta sconosciuto il Signore della Zecca per l’oro. Presumibilmente Lo stesso Luca Salviati, o un suo familiare, potrebbe essere collegato a questo Fiorino. Ho provato a cercare il testo del Banti (due volumi) ma non sembra disponibile, in asta sembra aver raggiunto prezzi di tutto rispetto. Chiedo se qualcuno potesse segnalare la disponibilità di una copia in vendita. Sarebbe interessante controllare se sono presenti, come simboli sulle tessere, segni che ritroviamo su Fiorini privi di paternità. Il confronto tra i segni dei Fiorini e quelli sulle tessere potrebbe consentire una maggior comprensioe di alcuni periodi privi di informazioni dirette. La discussione, nella sezione Exonumia, si intitola “Tessera mercantile fiorentina - Banti 155 “ , aperta dall’utente Oppiano, presenta l’immagine della tessera. Scusate ma non so creare collegamenti. L’immagine del Fiorino che allego viene da un’asta Nomisma la num. 2 del 23-10-2022 era il lotto 657 (la stessa moneta era transitata in un’asta Aurora del 2017). Al netto dei bisanti negli spazi interni al simbolo, ma dobbiamo considerare le ridotte dimensioni del segno sul Fiorino, sembra troppo simile per essere un caso fortuito. Invito chi fosse interessato a fare osservazioni. cordialità
    4 punti
  4. L' amico @fapetri2001 studioso e profondo conoscitore delle emissioni RSI, mi ha girato una chicca che manterrò nel mio archivio fotografico, un annullo postale con il XXII esimo anno dell' era fascista. Diciamo che e' una rarità, ma è la prova che in qualche raro caso in periodo Rsi l' anno XXII esimo dell'era fascista fu usato e quindi esiste, pertanto non è corretto quanto ho scritto sopra. Grazie a Fabio per questa rarità che io considero un dono.
    4 punti
  5. A mio parere sarebbe sempre più corretto distinguere e precisare meglio i termini, la numismatica, il collezionismo e il mercato delle monete sono cose diverse, a volte coincidenti nelle intenzioni e azioni di alcuni, ma non necessariamente e neanche spesso... a volte può essere in crisi o in difficoltà un singolo e specifico ambito del collezionismo o del mercato delle monete, ma non la numismatica in quanto tale che è termine connotante soprattutto una disciplina culturale con tutte le sue attività, disciplina che attualmente, anche nel nostro Paese, mi sembra in ottima salute, io ho cominciato ad interessarmi di numismatica negli anni novanta e a quel tempo il panorama delle pubblicazioni non dico fosse un deserto, ma quasi, almeno rispetto ad oggi, pochi libri, costosi e difficilissimi a reperirsi, soprattutto per un ragazzo, adesso tantissimo è cambiato, grazie soprattutto ai mezzi tecnologici odierni è possibile in pochissimo tempo procurarsi anche gratuitamente ogni tipo di testo in formato digitale su qualsivoglia ambito della numismatica e del collezionismo, ma anche la reperibilità di testi cartacei è migliorata moltissimo, io acquisto libri da ogni parte del mondo in varie lingue, lo stesso si può dire per le monete, collezioni che in passato erano a dir poco ardue, non solo da mettere assieme, ma anche da concepire, in quanto scarseggiava la possibilità di un semplice accesso sia al materiale monetale che alle pubblicazioni ad esso inerenti, sono adesso del tutto fattibili e anche con spese spesso abbordabili, la numismatica è molto ampia, non c'è solo il Regno e non esiste neanche solo l'Italia, nonostante ovviamente l'immenso patrimonio storico-monetale che il nostro Paese nei secoli ha prodotto e ancora custodisce, e che in maniera del tutto naturale generalmente forma il primo nucleo di interesse in chi inizialmente si avvicina a questo mondo (fu così anche per me con la monetazione napoletana, il mio primo amore numismatico), poi però, proprio le nuove possibilità attuali, consentono di allargare gli orizzonti ed esplorare mondi nuovi che a volte sono comunque collegati alla storia del nostro paese, come ad esempio il vastissimo ambito della numismatica islamica (con monete cufiche che sono state prodotte in zecche italiane o che hanno circolato abbondantemente in certe zone del nostro Paese in epoca medievale), oppure la storia di monete di coniazione esterna che però hanno avuto grande rilevanza anche negli scambi e nella circolazione italiana (i pezzi da otto reales sia spagnoli che ispanoamericani in primis) o, al contrario, monete italiane che hanno avuto grande rilevanza negli scambi e nella circolazione monetaria a livello internazionale (il Fiorino di Firenze e poi il ducato/zecchino di Venezia, quest'ultimo con una storia incredibile e pochissimo conosciuta di moneta di riferimento in tutto il Levante e nell'area dell'Oceano Indiano fino a tutto il settecento)... Insomma la numismatica è tanta roba oggi e non è mai stata così viva e ricca, a mio parere, soprattutto se si la si osserva da punti di vista più ampi e meno angusti di un solo ambito collezionistico e di mercato...
    4 punti
  6. Seguo con tanto interesse e fascino questa bellissima discussione. Ogni pezzo postato è davvero magico e irresistibile... Dei veri sogni ad occhi aperti! Tralasciando lo scudo di papa Pio VIII, una vera chimera collezionistica, ammettiamolo: penso che ciascuno di noi, leggendo la discussione, in cuor suo sogni di mettere in collezione anche solo uno di questi magnifici pezzi... Meglio pure se pagandolo poco con un gran colpo di fortuna. E penso che per i pezzi di cui non si ha appunto l'effettivo numero di coniazione, ovvero praticamente tutte le monete antecedenti all'età contemporanea, il tutto lascia una prateria ai nostri desideri e speranze di, chissà un giorno, accaparrarsi un pezzo anche in conservazione mediocre. Sono sempre rimasto affascinato dalla monetazione di Clemente VII perchè come stile incisorio e di raffigurazioni, anche medaglistiche, a mio parere sono incarnati i canoni rinascimentali per eccellenza. Scelgo di apportare quindi il mio contributo a questa discussione proprio con un pezzo del pontefice sopracitato. Ero indeciso se portare il ducato ossidionale, coniato durante la prigionia del papa a Castel sant'Angelo mentre imperversava il terribile "sacco di Roma" da parte dei lanzichenecchi, ma alla fine ho deciso di virare su un altro soggetto. Si tratta del celeberrimo quarto di ducato coniato nell'anno santo del 1525 che rappresenta al dritto la natalità di Cristo e al rovescio l'apertura della porta Santa da parte del pontefice, circondato dai fedeli, sotto la protezione di San Pietro in atto di aprire le porte del paradiso. Moneta stupenda e suggestiva che dalla sua bellezza, soprattutto in alta conservazione, sembra quasi essere una medaglia. Non è un pezzo raro quanto molti altri da voi portati ma ho deciso di citarlo per svariati motivi. Innanzitutto si tratta della moneta per eccellenza quando si parla della monetazione pontificia: un pezzo culto e simbolo di questa branca della numismatica. Il secondo motivo è che mi piace pensare, allegoricanente, il passaggio della porta Santa da parte di Clemente VII come il transito tra due differenti epoche. Nell'ottobre del 1492 viene scoperta l'America da Cristoforo Colombo mentre nell'anno 1500 ascende al potere l'imperatore Carlo V. Momenti storici che hanno segnato l'avvento dell'esplorazione oltreoceano e sono le colonne portanti dei viaggi e di ciò che è avvenuto in seguito comportando nuove scoperte le quali, di lì a poco, hanno portato grandi cambiamenti sia oggettivi che conoscitivi con lo svelamento di nuove terre, popoli, ideali. In un certo senso possiamo definirlo come il primo momento, seppur "primitivo" di globalizzazione. La moneta, coniata nel 1525 rappresenta quindi un momento di transizione: per la maggior parte degli studiosi il rinascimento culmina nel 1550. L'ultimo motivo per il quale ho postato il tondello è che proprio quest'anno compie mezzo millennio dalla sua realizzazione ed è una grande emozione tenerla in mano. Quando avevo 8 anni osservavo le foto in un libro che raffigurava e raccontava le storie delle monete più importanti e belle della numismatica italiana e per molto tempo osservavo affascinato tali figure tra cui la medesima. Sebbene collezionassi ancora regno d'Italia, appena iniziata la collezione, mi affascinavano tutte e mai avrai pensato che undici anni dopo mi sarei appassionato a questo periodo e ad avere il privilegio ei mettere in collezione un esemplare del genere. Sebbene sia appiccagnolata (con un anello orrendo tra l'altro) e davvero molto vissuta è di media conservazione tra gli esemplari apparsi pubblicamente ed è una grande soddisfazione per me tenerla tra le mani e averla acquisita ad un prezzo quasi ragionevole per le mie tasche di studente universitario. Mi è costata praticamente una vacanza con gli amici ma mai e poi mai mi pento di aver fatto questa "pazzia" al solo pensiero di poter essere il privilegiato testimone di un pezzo di passato che avrò tra le mani, mi auspico e spero davvero tanto, per tutto il tragitto terreno con il desiderio che possa finire, alla mia morte, nelle mani di un'altra persona che sappia apprezzarla anche più di quanto la ammiri io stesso. Qui di seguito allego le immagini dell'esemplare migliore in circolazione, ex asta numismatica picena, per ammirarne la bellezza. Proverò in seguito a contribuire alla discussione con altri pezzi stupendi, soprattutto dei nominali più poveri in rame di cui sono un grande fan sfegatato .
    3 punti
  7. Al bel consiglio di @odjob aggiungerei anche la partecipazione ai convegni, a un circolo numismatico e in generale a un confronto con altri numismatici, bravi professionisti compresi. Così questa bella passione diventa ancora più interessante e appagante. Arka # slow numismatics
    3 punti
  8. grazie PostOffice per le parole nei miei confronti, io te l'avevo inviata per un tuo promemoria e tu l'hai pubblicata per una conoscenza generale per gli amici della Filatelia, come disse Totò, "signori si nasce" e tu lo nacqui... il bollo è utile per questo post, ma la cartolina è un bel documento di RSI dell'Umbria , spedito dalla Posta da Campo 807 , piuttosto raro un saluto a tutti
    2 punti
  9. Oltre all'incisione, a dir poco approssimativa, la cosa che più salta all'occhio e che la classifica irrimediabilmente come riproduzione è il contorno, che non dovrebbe essere rigato ma riportare i FERT, con nodi e rosette. https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-VE3/29 petronius
    2 punti
  10. In realtà anche se strambe e poco gradite a molti sono anche quelle Sue manifestazioni ufficiali 😀
    2 punti
  11. Version 1.0.0

    11 downloads

    Pubblicato da: Milano University Press Via Festa del Perdono 7 – 20122 Milano Sito web: https://milanoup.unimi.it e-mail: [email protected] INDICE Prefazione / Preface Presentazione / Presentation Bibliografia degli scritti di / Bibliography of Lucia Travaini MONETE TRA TARDA ANTICHITÀ ED ETÀ MODERNA: CLASSIFICAZIONE E CRONOLOGIA Riconoscere e collocare in sequenza tipi e nominali enei ostrogoti - Ermanno A. Arslan Tarì and mancusi in South Italy during the long tenth century - William R. Day Jr «Acciò che più fiorini che si potesse fussero ne la città di Siena per potere meglio satisfare la decta guerra». Indagine sull’origine del fiorino di Siena, detto “sanese”, durante la dominazione viscontea (1390-1404) - Alessio Montagano Nella zecca di Sassari. Mezzo minuto inedito per Carlo V - Gianluca Mandatori, Marco Piga LA PRODUZIONE DI MONETE: PROGETTAZIONE, REALIZZAZIONE, CONTRAFFAZIONE The Money Changer and the Mint: Vielmo Condulmer and the Zecca di Venezia - Alan M. Stahl Una zecca di falsari nel castello di Godano (La Spezia): note sulla tecnica di produzione (e di argentatura) delle monete nel medioevo - Monica Baldassarri, Vincenzo Palleschi, Simona Raneri The Coins of the Irish Free State, 1928: are animals good to think with? - Anna Gannon ICONOGRAFIA MONETALE The Vases Depicted on the Coins of Ancient Italy - Maria Caltabiano Caccamo Pesci come tipi principali o elementi secondari nella monetazione greca antica - Mariangela Puglisi Acheloo nelle monete di Neapolis: un mito moderno? - Benedetto Carroccio Il concetto di Iustitia nell’ideologia di età tiberiana: la documentazione numismatica - Anna Lina Morelli The Salian Crown and its Representation on Coins: an Unknown Hoftagsprägung from Zurich - Christian Weiss Ritratti di sovrane nella monetazione medioevale europea - Fabrizio Rossini Architetture su monete italiane medievali e moderne - Valerio Moneta CIRCOLAZIONE MONETARIA Su due Histamena di Basilio II e Costantino VIII conservati presso il Museo Archeologico “D. Ridola” di Matera - Brunella Gargiulo Italian Coins in Medieval England after the Norman Conquest - Martin Allen The medieval carlino silver currency in Calabria and Basilicata in the light of three Hoards in the Museo Nazionale della Magna Grecia - Julian Baker, Daniele Castrizio Nouveau(x) lot(s) de florins du xive siècle - Marc Bompaire The Circulation of Bohemian Florins in Late Medieval Italy and Germany - Roman Zaoral A twice-found ongaro of Maccagno Inferiore and the Zagórze Śląskie hoard (tpq 1632) - Borys Paszkiewicz USI “NON ECONOMICI” DELLE MONETE Exchanging Values: Coins, Magic, Relics and Reliquaries - Mark A. Hall I reperti numismatici di età tardoantica, medievale e moderna dalle sepolture del santuario di S. Felice a Cimitile - Carlo Ebanista, Alfredo M. Santoro Money and Pilgrimage in Early Medieval Europe (c. 600-1100) - Rory Naismith Monete e peste: strumenti di cura e veicolo di contagio - Claudia Perassi “Contra maleficos et sortilegos”. Superstizioni, monete e medaglie nella diocesi di Milano in età borromaica - Fabrizio Pagani Cellini e il Perseo: le monete come veicolo tra fama e memoria - Angelica Degasperi The “English Custom” in Early Modern Scandinavia? A Folded Gold Ryal from Norway - Murray Andrews IL DENARO NELLE FONTI SCRITTE (E ORALI) Βοηθὸς τῶν Χριστιανῶν. Tra politica, amministrazione e pietà - Vera von Falkenhausen What’s in a Name? The Bezant in Late Medieval and Early Modern England - Barrie Cook Fiorini dell’elmo, della spada e del “dente”: liste monetarie in un manoscritto toscano della fine del Trecento - Federico Pigozzo Don Abbondio! Chi era costui? - Giuseppe Maria Ruotolo Wealth in Words. Vernacular Political Economies in Italian Dialect Proverbs - Stefano Locatelli Collezioni numismatiche e studi antiquariali Il Giulio Cesare di André Thevet: un ritratto pastiche del secolo XVI - Federica Missere Fontana ¿Cómo guardaban sus monedas los coleccionistas de la Cataluña del siglo XIX? - Albert Estrada-Rius
    2 punti
  12. Buonasera fatantony, come ho scritto a raimondo10, se per voi va bene, procederei con le emissioni in progressione, GRN - propaganda GNR, fascetti, fascetti propaganda, e le varie varianti, poi passeremo ai definitivi Monumenti Distrutti e Fratelli Bandiera e se volete anche un pò di storia postale
    2 punti
  13. Se per te va bene, andrei in progressione, in modo che seguiremo meglio tutto il trascorrere di emissioni, pertanto dei propaganda se riesco ne parliamo domani e inserirò degli esempi e poi riallacceremo il tuo
    2 punti
  14. Dunque la “numismatica italiana” sarebbe in crisi perché hai provato a vendere delle monete del Regno di Vittorio Emanuele III a dei privati e ti hanno offerto dal 30% al 50% in meno di quanto tu avessi pagato quelle monete? Basta questo per prospettare che la numismatica (nella sua interezza) è destinata a vivere “tempi duri e grigi” (come hai scritto)? Posso capire l’amarezza ma non sempre si riesce a recuperare i soldi spesi quando si vuole vendere delle monete, magari perché le si era pagate troppo al tempo o magari perché il mercato ha cambiato i propri interessi. Anche a me è capitato di vendere alcune monete e in molti casi ci ho rimesso qualcosa o ci sono andato a malapena in pari. In qualche caso sporadico sono riuscito a guadagnarci ma non è affatto semplice. In questo periodo, la monetazione di Vittorio Emanuele III non gode di ottima salute, fatto salvo per le dovute eccezioni. Prova a vedere, ad esempio, quanto sono scese le quotazioni del 5 lire 1901 negli ultimi 20-30 anni. Per il resto, di speculatori e furbacchioni ne è pieno il mondo e non è solamente la numismatica ad esserne colpita…
    2 punti
  15. ha sbagliato discussione, nella frenesia di rispondere in altri thread per incrementare il proprio numero di post
    2 punti
  16. si e no... nel senso che la faccia un po' allungata, è qualcosa che troviamo su un periodo lungo e in varie zecche... la faccia estremamente allungata e quasi deformata, è tipica di queste emissioni di Roma al tempo di Onorio. la legenda, senza nulla togliere a @Stilicho è tutt'altro che confusa.... diciamo che per il periodo, rientra tra il 20% delle meglio leggibili
    2 punti
  17. Queste dinamiche si hanno quando il mercato è in calo. Il commerciante cerca di comprare a sconto per paura di impiegare troppo tempo per rivendere. Chi vende cerca di vendere a tanto per recuperare i soldi spesi anni fa. In realtà è il momento migliore proprio per collezionare regno in Spl ( Lasciamo perdere il FdC che ci vuole il portafoglio a fisarmonica). Con calma e pazienza si spuntano ottimi prezzi. Ricordo che nei primi anni 2000 i pezzi del regno erano completamente inavvicinabili (specie per me studente). Il 25 centesimi in nichelio, ad esempio, costava almeno il triplo rispetto ad ora in ogni conservazione. Io lo presi quando si comincio a trovare un discreta conservazione sui 50.
    2 punti
  18. Buon giorno. Mi sembra evidente la svista di Lollo 6 anche se credo che 80 euro, e non 80 centesimi, sarebbero pochi per questa moneta se fosse originale. Penso che per farsi un'idea migliore della moneta in questione servirebbero delle immagini più nitide. Cordiali saluti. Gabriella
    2 punti
  19. @lord_orione l'autore della discussione ha chiesto la stessa cosa. E a questo punto, credo sia la cosa migliore da fare.
    1 punto
  20. Da Nicopoli nella Mesia Inferiore, un attraente esemplare in AE al nome di Fulvia Plautilla, consorte di Caracalla, con al diritto busto dell' Augusta ed al rovescio bella immagine di Venere . Sarà a giorni il 26 Gennaio, in vendita Savoca 252 al n. 115 .
    1 punto
  21. A quanto vedo non sarà emessa per la circolazione. Quindi non c'è da preoccuparsi, stimolerà solo il gioco d'azzardo nei collezionisti di monete Euro 😊... Il Belgio, dopo essersi ridicolizzato per anni mediante la produzione delle monete più scadenti d'Europa, oggi, nonostante il cambio di Zecca, continua a ridicolizzarsi mediante la scelta di temi apparentemente assurdi e addirittura socialmente sbagliati. Anche se il problema non è tanto il Belgio, ma le 154.000 persone disposte a spendere per comprare tale moneta (coniata appositamente per loro). Queste derive sono anche colpa nostra...
    1 punto
  22. Allora visto che sei un bambino di 10 anni pensa a Babbo Natale che viene a dispensare i regali sul carro e non pensare ai soldi, ai soldi penserai quando crescerai e diventerai più grande 🙂.
    1 punto
  23. Tu parli dei commercianti e potrebbe essere giusto ma anche no.. però se tutti ci mettiamo a 90' e accettiamo certe condizioni è chiaro che il mercato è in calo. Io in ogni caso parlo di privati.... Premesso ciò quali sono questi commercianti che pagano l'iva sulla moneta ed emettono regolare fattura?? Perché in anni che colleziono me ne saranno capitati 2 o forse 3... A Veronafil poi non né parliamo.. il contante nero che gira è allucinante e tutti avallano questo modus operandi tutto italiano. Quindi, per favore, non siamo ipocriti e diciamo le cose come stanno senza fare gli ipocriti omertosi perché non aiuta al mercato numismatico. Mi pensiero personale...
    1 punto
  24. Segnalo la prossima uscita de: "le monete della Serenissima , il 17° secolo" In 350 pagine viene analizzata la monetazione da Marino Grimani a Silvestro Valier (Tipologie e varianti, massari ...) Non mancano interessanti novità...😜
    1 punto
  25. Abbi fiducia, vedrai che arriverà...magari sarà il Camerun ad emetterla! 😂 A proposito, magari mi è sfuggito, ma non ho ancora visto il tuo anatema contro queste ridicole rappresentazioni di NSDD 😈
    1 punto
  26. Comunque va aggiunto che effettivamente il regno e la repubblica soffrono e anche parecchio da diversi anni. Chi ha investito nella repubblica ha preso botte da orbi anche sui pezzi in alta conservazione. Sono in calo da anni anche le napoleoniche, che una volta attiravano fior di numismatici. L'interesse si è però semplicemente spostato su altre monetazioni. Le Napoletane e le siciliane del 600-700 hanno moltiplicato il loro valore e tanti pezzi cui anni fa non ho acquistato decidendo di spendere diversamente il denaro ora sono inarrivabili. Ricordo che comprai uno scudo Siciliano del 1611 per 200 Euro. Ora per meno di 1000 nemmeno te lo fanno vedere. Il mezzo scudo ha quintuplicato il suo valore. Le monete bizantine si sono pure alzate di valore, mentre altre monetazioni hanno prima subito un apprezzamento e poi un calo. Il discorso si potrebbe estendere parecchio. Sulle classiche non entro nel merito, in quanto seguo da poco il mercato. Il sunto è che il movimento nel complesso se la passa pure troppo bene. Alcune monetazioni soffrono. Ma come ho già scritto è il momento buono per investirvi su con calma e pazienza.
    1 punto
  27. E grazie al fatto che è Open Access, l'ho inserito anche nella nostra biblioteca: https://www.lamoneta.it/files/
    1 punto
  28. non mi sono spiegato bene, in Catawiki le aste partono da zero, uno dichiara il valore ipotetico che questo o quel pezzo possa avere e ha la facoltà di inserire un prezzo di riserva sotto il quale non andare. Siccome questo giochino non gli fa vendere i pezzi, prima avevano il prezzo di riserva minimo a 150€, ora l'hanno alzato a 200, la mia banconota potenzialmente ha un valore di 200/150 €, così ho alzato l'asticella per avere il prezzo di riserva 250/200€, ma tanto non la vogliono, perché le monete le vendono anche in MB, ma non si sa perché le banconote rare le vogliono solo in FDS, le altre senza prezzo di riserva, sennò nisba e io non voglio correre il rischio di regalare una banconota da 50€ a 20€ o 30€ o magari anche a meno.
    1 punto
  29. Se può servire ne ho qualcuno anch'io
    1 punto
  30. Di G.N.R. non ne ho molti ,ho molti certificati della republica sociale acquistando un lotto , c'erano i certificati ma non i bolli. Ti invio questo esemplare ne ho una 10 non di più
    1 punto
  31. Aggiungo come promesso alcuni esempi di Espresso da 1,25 - 2,50 lire 1° Soprastampa di Verona 2° soprastampa di Brescia Tipo II con punti grandi dopo le lettere Sassone 19/II g e 20/II g
    1 punto
  32. rinvenuta assieme a monetine del periodo monarchico e fascista all'interno di un vecchio salvadanaio in ghisa che fu di mio nonno che nel aprirlo si è rotto. se questa moneta è autentica come devo comportarmi legalmente? devo portarla in un museo? ringrazio fin d'ora tutti quelli che vorranno darmi consigli utili e capire di che moneta si tratta. credo" repubblicana romana" ed è argento
    1 punto
  33. La moneta è stata chiusa dalla Numismatica Pontina, non è una perizia, è una loro garanzia che la moneta è autentica. Il segno sulla giancia: nella terza foto non si vede, mentre nella quarta si. Non vorrei che fosse sulla plastica. Anche per me è autentica e come conservazione starei sul BB/SPL visti i segni al bordo. Comunque non sarebbe male farla periziare da un perito.
    1 punto
  34. La moneta sembrerebbe vera ma è molto consumata. valore 0.80€
    1 punto
  35. continuo con gli stessi francobolli però in questo caso sono della tiratura di Brescia tipo II e se guardate il catalo sassone sono il n.472II e 476II Soprastampa del tipo II , i caratteri sono molto più tozzi, questi a differenza dei normali tipo I , sono molto più rari, vennero stampati 600 esemplari, i fogli erano da 100 esemplari composti da 2 soprastampe miste, 50 erano con soprastampa tipo II e 50 del tipo III pertanto se potessero ancora esistere , sarebbero solo 12 fogli interi, ma non risulta ne siano rimasti nessuno intero passo ora al valore da 2 lire Espresso Aereo ardesia sassone Br. 125// che presenta al verso decalco oleoso della sopratampa
    1 punto
  36. è proprio il suo bel faccione allungato e "da cavallo" la T è senza dubbio una T, terza officina di Roma RIC X n. 1357 - Onorio saluti
    1 punto
  37. B orsetta, diversa C erosa = borsetta di Versace rosa Buona giornata!
    1 punto
  38. Se non sbaglio, un esemplare del bronzo è questo dell’Agora Auctions, Sale 108, lot 175, 27.12.2022. Estimate: 50 USD. Lot unsold. Roman Provincial Cilicia, Anazarbus. Valerian I. A.D. 253-260. AE 25 (24.9 mm, 9.67 g, 5 h). Dated year 272 = A.D. 253/4. AYT K OYAΛЄPIANOC CЄ, radiate, draped and cuirassed bust of Valerian I right, seen from the front / ANAZAPBOY ЄNΔOΞ MHT ЄT BOC, Γ / Γ - A / M / K, turreted city-goddess standing left, holding prize crown with both hands. Ziegler 806; SNG Levante 1521; SNG von Aulock 5513; SNG France 2141-3. Fine. Ricordo che A K M sono i titoli della città fatti propri da Anazarbo ma di fatto concessi a Tarso quando vi sostò Caracalla nel 215 d. C. A sta per πρώτη, la prima (di tutte); K è l’iniziale di καλλίστη, la più bella; M è l’iniziale di μεγίστη, la più grande. apollonia
    1 punto
  39. Chiaramente una imitativa gallica, date le lettere al dritto è plausibile riprenda una emissione di Vittorino. Il rovescio presenta una X che sembra racchiusa in un cerchio, si tratta di una degenerazione di una legenda del tipo PAX AVG dove la X si fonde con l'elemento floreale in mano alla Pace (ma anche in mano alla Spes) delle emissioni ufficiali. La mano che regge il fiore/X lo circonda e ricorda, secondo me non a caso, una ruota (elemento simbolico caro e ben radicato nella cultura gallica). Chi ha realizzato la moneta era senza ombra di dubbio illetterato e non aveva comprensione profonda del tipo ripreso (che a sua volta potrebbe non essere stato una emissione ufficiale, ma a sua volta una imitativa magari "intermedia"). Pezzo interessante, tipica emissione collocabile sul finire del regno dei Tetrici se non addirittura nei primi anni successivi alla loro caduta.
    1 punto
  40. Ciao, bronzo provinciale semi-autonomo di Germe in Misia https://www.acsearch.info/search.html?id=12585324 https://rpc.ashmus.ox.ac.uk/coins/3/1770
    1 punto
  41. Mi è piaciuta molto la presentazione del libro, il Prof. Savio nella sua esposizione ha fatto anche una lezione della storia francese post e durante la seconda guerra mondiale con l'invasione nazista, toccando anche aspetti non solo relativi alla guerra come la politica e le figure del tempo, il cinema, il vino...il tutto esposto con sobrietà e leggerezza. Abbiamo potuto vedere le monete oggetto della truffa alla povera zia e ad altre monete del periodo trattato nel libro. Ringraziamo il Prof. Savio per la bella serata.
    1 punto
  42. A proposito di grandi rarità, mi piace inserire questa, lasciando anche la descrizione, sicuramente esaustiva, del catalogo Nac 147. Con un pizzico di narcisismo, posso "rivendicare", in un ormai lontano passato, di averla avuta in collezione. In realtà, come tutte le monete che sono state mie, posso dire di averla ancora nella mia collezione... virtuale!
    1 punto
  43. quando il gioco si fa duro i duri scendono in campo 😁 Affascinante la quadrupla del 1590 Michele, per la raffigurazione dell'angelo che libera San Pietro (la Chiesa) . Meno bello ma molto raro il Giulio di Clemente VII per Piacenza, moneta rarissima (anche se negli ultimi anni sono due gli esemplari passati per il mercato) purtroppo non altrettanto riuscita da un punto di vista artistico a confronto con le altre produzioni di Clemente VII per Parma, Bologna, etc. Di un papa già assai raro posto questo ducato, inconsueto per tipologia e rappresentazioni. Forse anche lui una coniazione straordinaria per l'anno Santo, stavolta del 1500, certamente un'emissione inconsueta per l'estesa serie papale. E' stato esitato nella NAC 104 lotto 471, da cui riporto sotto la descrizione: Alessandro VI (Rodrigo de Borja y Borja), 1492-1503. Ducato papale, AV 3,20 g. ALE / XANDER / VI PONT / MAX nel campo entro doppio cerchio lineare. Rv. AP – OSTOLORVM – PINCIPES Mezze figure di fronte di S. Pietro, a s., e S. Paolo, a d., appoggiate ad una balaustra; sotto, stemma del pontefice caricato su chiavi decussate e sormontato da triregno. Muntoni 5. Berman 528. MIR 517. Friedberg 32. Della più esimia rarità. Tosato e tracce di piegatura, altrimenti q.BB Ex Hess 28 marzo 1933 e gg. segg., Arciduca Sigismondo d’Austria 1149. Il prototipo iconografico di questo rarissimo ducato è tratto dal rovescio di un quattrino del papa precedente Innocenzo VIII. Il Martinori (Annali della zecca di Roma) contra l’opinione dell’Armand ”Les medailleurs italiens…”, vol. III, p. 30, ne attribuisce i conî all’opera di Pier Maria da Pescia detto il Tagliacarne e la ritiene coniata come emissione straordinaria nell’anno giubilare del 1500, quando i pellegrini si recavano ad limina apostolorum per ricevere il perdono dei loro peccati. Che si tratti effettivamente di un’emissione straordinaria lo dimostrerebbero la grande rarità ed il fatto che i pochi esemplari noti recano tutti tracce più o meno evidenti di ribattitura su altre monete.
    1 punto
  44. Per la Zecca di Roma sono d'accordo, per Bologna un po' meno......
    1 punto
  45. Questi 2 denari non hanno un gran valore... la differenza su rare è non rare è la quantità di pezzi che si possono ritrovare e a parte quelli più vecchi (quadri) con data ben visibile ed alcune date veramente ostiche da rintracciare si possono trovate a 5/10/15 euro... a parte conservazioni fdc....
    1 punto
  46. Gettoni EPA*UNIP di vario colore e controvalore per acquisti.
    1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+02:00
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.