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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/24/25 in tutte le aree
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Salve. Ho qualche gettone daziario di Genova, di quelli utilizzati in dogana verso la fine del 1700 e i primi del 1800 per pagare il dazio sul tipo e la quantità del prodotto che entrava alle porte della città, impressi sul gettone. Questo serviva al pagamento della tassa su un ettolitro di grano (100 litri), corrispondenti a 72-74 kg. Bronzo: 19,9 g; diametro 40,5 mm. Contromarca 24 applicata nel periodo sabaudo, la stessa di quella sui pesi monetali. Il gettone schedato da Paolo Pitotto ha praticamente le stesse dimensioni del mio, ma essendo d’ottone pesa circa due grammi in meno. apollonia3 punti
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Ciao a tutti, cosa ve ne pare? Dopo aver ricevuto un paio di pareri vi dirò il grado di conservazione attribuito dal perito. Ho visto farlo in passato sul forum e mi pare sia una buona idea per tenere un pò sulle spine chi legge. Un grazie in anticipo! Saluti...Ronak2 punti
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Dato che mi sembra non l'abbia fatto ancora nessuno, vi segnalo questo corposo volume da oltre 700 pagine https://libri.unimi.it/index.php/milanoup/catalog/book/193 liberamente scaricabile anche in PDF, buona lettura! INDICE Prefazione / Preface Presentazione / Presentation Bibliografia degli scritti di / Bibliography of Lucia Travaini MONETE TRA TARDA ANTICHITÀ ED ETÀ MODERNA: CLASSIFICAZIONE E CRONOLOGIA Riconoscere e collocare in sequenza tipi e nominali enei ostrogoti - Ermanno A. Arslan Tarì and mancusi in South Italy during the long tenth century - William R. Day Jr «Acciò che più fiorini che si potesse fussero ne la città di Siena per potere meglio satisfare la decta guerra». Indagine sull’origine del fiorino di Siena, detto “sanese”, durante la dominazione viscontea (1390-1404) - Alessio Montagano Nella zecca di Sassari. Mezzo minuto inedito per Carlo V - Gianluca Mandatori, Marco Piga LA PRODUZIONE DI MONETE: PROGETTAZIONE, REALIZZAZIONE, CONTRAFFAZIONE The Money Changer and the Mint: Vielmo Condulmer and the Zecca di Venezia - Alan M. Stahl Una zecca di falsari nel castello di Godano (La Spezia): note sulla tecnica di produzione (e di argentatura) delle monete nel medioevo - Monica Baldassarri, Vincenzo Palleschi, Simona Raneri The Coins of the Irish Free State, 1928: are animals good to think with? - Anna Gannon ICONOGRAFIA MONETALE The Vases Depicted on the Coins of Ancient Italy - Maria Caltabiano Caccamo Pesci come tipi principali o elementi secondari nella monetazione greca antica - Mariangela Puglisi Acheloo nelle monete di Neapolis: un mito moderno? - Benedetto Carroccio Il concetto di Iustitia nell’ideologia di età tiberiana: la documentazione numismatica - Anna Lina Morelli The Salian Crown and its Representation on Coins: an Unknown Hoftagsprägung from Zurich - Christian Weiss Ritratti di sovrane nella monetazione medioevale europea - Fabrizio Rossini Architetture su monete italiane medievali e moderne - Valerio Moneta CIRCOLAZIONE MONETARIA Su due Histamena di Basilio II e Costantino VIII conservati presso il Museo Archeologico “D. Ridola” di Matera - Brunella Gargiulo Italian Coins in Medieval England after the Norman Conquest - Martin Allen The medieval carlino silver currency in Calabria and Basilicata in the light of three Hoards in the Museo Nazionale della Magna Grecia - Julian Baker, Daniele Castrizio Nouveau(x) lot(s) de florins du xive siècle - Marc Bompaire The Circulation of Bohemian Florins in Late Medieval Italy and Germany - Roman Zaoral A twice-found ongaro of Maccagno Inferiore and the Zagórze Śląskie hoard (tpq 1632) - Borys Paszkiewicz USI “NON ECONOMICI” DELLE MONETE Exchanging Values: Coins, Magic, Relics and Reliquaries - Mark A. Hall I reperti numismatici di età tardoantica, medievale e moderna dalle sepolture del santuario di S. Felice a Cimitile - Carlo Ebanista, Alfredo M. Santoro Money and Pilgrimage in Early Medieval Europe (c. 600-1100) - Rory Naismith Monete e peste: strumenti di cura e veicolo di contagio - Claudia Perassi “Contra maleficos et sortilegos”. Superstizioni, monete e medaglie nella diocesi di Milano in età borromaica - Fabrizio Pagani Cellini e il Perseo: le monete come veicolo tra fama e memoria - Angelica Degasperi The “English Custom” in Early Modern Scandinavia? A Folded Gold Ryal from Norway - Murray Andrews IL DENARO NELLE FONTI SCRITTE (E ORALI) Βοηθὸς τῶν Χριστιανῶν. Tra politica, amministrazione e pietà - Vera von Falkenhausen What’s in a Name? The Bezant in Late Medieval and Early Modern England - Barrie Cook Fiorini dell’elmo, della spada e del “dente”: liste monetarie in un manoscritto toscano della fine del Trecento - Federico Pigozzo Don Abbondio! Chi era costui? - Giuseppe Maria Ruotolo Wealth in Words. Vernacular Political Economies in Italian Dialect Proverbs - Stefano Locatelli Collezioni numismatiche e studi antiquariali Il Giulio Cesare di André Thevet: un ritratto pastiche del secolo XVI - Federica Missere Fontana ¿Cómo guardaban sus monedas los coleccionistas de la Cataluña del siglo XIX? - Albert Estrada-Rius2 punti
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Buona sera. Penso possa essere stata chiusa qFDC o anche FDC. Credo che sia impossibile trovare monete esenti da simili minimi segni di contatto evidenziati da questi ingrandimenti formato pizza. Bella moneta! Cordiali saluti. Gabriella2 punti
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In questo caso non posso offrirti il doppio, nè tantomeno il triplo, per pizza e mozzarella perchè potresti offenderti.2 punti
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È vero ciò che dici. In alcuni casi aprono un vero e proprio spaccato di quel periodo in cui hanno circolato e ci fanno conoscere cose, fatti e persone che altrimenti sarebbero rimasti per sempre nell'oblio. Diciamo che è anche un modo per onorare queste persone, dandogli la possibilità di farle "rivivere" e farle conoscere a tante persone che seguono questa branca del collezionismo.2 punti
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Gli servono anche la giornata nazionale del non-utilizzo dei social network e la giornata nazionale dell'uso del contante.2 punti
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Quando è in FDC e con patina coeva sì (ma lo sono anche tutte le monete in argento di VEIII come aquile sabaude, littori , cappelloni, e così via Ad esempio di lirette del 1898 come questa che vi mostro sotto ne ho viste solo un paio nella mia vita... Belle da mozzare il fiato.2 punti
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Gli piace troppo questa tipologia di pseudo monete per inviargli un anatema!2 punti
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Buongiorno Volevo condividere il bolognino di cui allego immagine passato recentemente in Asta Marcoccia. Al dritto (se come dritto consideriamo la zecca produttrice) riporta la legenda † ○ BO ● NO ● NI ● [4 globetti attorno A], al rovescio † ○ ENRICIIS I ●P ●R ●T ● [attorno a globetto]. Ho cercato invano questa variante, ma non riesco a trovarla, qualcuno ne ha conoscenza? Grazie in anticipo.1 punto
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tra P E zii sos c'e' lì TRAPEZI ISOSCELI Buona notte . Stilicho1 punto
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A questo sigillo con ogni probalita' doveva essere corrisposta una tessera per il ritiro della merce, presumo con gli stessi simboli e scritte. E' una mia supposizione personale..non ho mai letto e sentito che siano state trovate entrambe. Spero di non avere detto una cavolata. Buona serata1 punto
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Buonasera Jagher, controllare l'autenticità dei GNR è cosa molto difficoltosa anche avendo il francobollo in mano, quelli da te postati hanno una risoluzione che non permette assolutamente di azzardare nessuna ipotesi, se ti è possibile sarebbe utile usare foto da scan a 300 dp. perlomeno del 15-75- 1,25 singolarmente e vediamo se si riesce a identificarli si , questi hanno solo filigrana corona, ma come avevo scritto, ne parleremo post GNR1 punto
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L'obbligo di aggiungere, in numero romano, l'anno dell'era fascista accanto a quello dell'era cristiana entrò in vigore a partire dal 29 ottobre 1927, in seguito a una circolare del 25 dicembre 1926. La data della sua cessazione può essere considerata il 25 luglio 1943, quando venne fatto cessare il regime fascista. Tuttavia, dal 15 settembre 1943 alla fine di aprile 1945 fu ancora in vigore nella Repubblica sociale italiana, ossia nell'Italia settentrionale governata dal fascismo. Fonte web. In questo hobby non si finisce mai di imparare, ne verra fuori uno con XXIII. ....??1 punto
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nessun disturbo. purtroppo ci sono un sacco di annunci truffaldini. la divisionale 1978, peraltro, è privata, non è stata emessa quella ufficiale. Per tua informazione e conoscenza, si trova in vendita anche a 4-5 euro1 punto
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Buongiorno. È una debolezza di conio. Questi difetti diminuiscono il valore. Il numismatico vuole poter ammirare i dettagli. Se te ti compri una televisione nuova, come la vuoi? In alta definizione o sgranata? Pagheresti di più per una sgranata?1 punto
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questa frasetta però puzza di bruciato La corresponsione del premio di rinvenimento è subordinata all'erogazione di fondi da parte del competente Ministero dell'Economia e delle Finanze1 punto
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Ciao Mario Una discussione che, anche se un po' attempata, ritengo molto interessante. saluti luciano1 punto
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Rappresenta San Pasquale da un lato e la Santissima Trinità dall'altro. Aspetta Borghobaffo per i dettagli.1 punto
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Una leggenda racconta che il cavallo alato Pegaso colpendo il terreno sull'acropoli di Corinto abbia fatto sgorgare la sorgente Peirene che rifornì la città di acqua . Bellerofonte, figlio di Poseidone volle domare Pegaso ma non ci riuscì . Gli apparve in sogno Atena che gli donò dellei briglie d’oro con le quali Bellerofonte riuscì a domare Pegaso. Il cavallo alato divenne il simbolo della città e per centinaia di anni apparve sulle monete di Corinto e delle sue colonie. Le colonie che coniarono stateri (didramme) al tipo corinzio (Pegaso / Testa di Atena elmata) furono : nella regione di Acarnania , Leukas, Anactorium, Ambracia, Argos Amphilochicon, Astakos, Koronta, Metropolis, Thyrreion e Echinous, in Illyria: Dyrrhachium.e Korkyra (Corfù) In Sicilia Leontini e Siracusa. Nel Bruttium Rhegium e Lokri Epizefiri. E in quanto colonie di Lokri Hipponion (Vibo Valentia) e Medma (Rosarno Calabro). Spero di non averne dimenticata nessuna. Il tipo databile nel quinto secolo a.C. mostra al R/ la testa di Atena in un quadrato ( NAC ) circa 509-480 ( M & M ) 478-458 (Busso-P ) 450/415 In seguito l'incuso viene abbandonato. (segue)1 punto
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ringrazio anticipatamente per la classificazione di questa monetina pesa gr.0,441 punto
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Per me sono buone, martoriate poverine ma autentiche, un bel colpaccio! altre chicche in quel lotto a tot al chilo? Si può dire che hai tutte le annate di questo cent flying eagle, il 1856 non è da considerare perchè prova.1 punto
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Essendo un ciuccio con questa monetazione, prendilo con le molle Pio II (stemma con lune) zecca di Spoleto (PROVINCE DUCAT) piccolo, con anno del pontificato IIII1 punto
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Complimenti, ottima moneta per me la conservazione è superiore allo SPL1 punto
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Per tenerla, tanto vale risparmiarsi il giro dell'esperto!1 punto
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Segnalo il bell'articolo di Marvin Kushnet su una nuova variante di Selinunte apparo su KOINON VII. Nello stesso volume è presente un articolo a mia firma sulle riconiazioni di Taranto che spero di poter rendere fruibile al più presto per inviarlo ai ai gentili utenti che me lo stanno richiedendo da qualche giorno.1 punto
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Io non lo venderei a quella cifra, ovviamente poi bisogna vedere se si tratta di un vero FDC, andrebbe visto con almeno una foto.1 punto
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Personalmente non ho mai venduto quello che ho acquistato, anche se insoddisfatto, perchè mi ritengo un collezionista e se un pezzo lo prendo è per collezione e non per provarci se va o no e se va ci speculo sopra, quello lo lascio fare agli speculatori di ebay.1 punto
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La mia risposta di questa sera sarà un infarinatura iniziale, se vogliamo , su i francobolli della RSI, non voglio certamente dire che il professore questa sera inizia la lezione e gli allievi la seguono, ci mancherebbe, è che personalmente colleziono francobolli di RSI e soprattutto la storia postale di RSI in Umbria . i francobolli di RSI iniziarono con il soprastampare alcuni valori della serie Imperiale, di posta ordinaria , posta aerea, con la soprastampa tipografica G.N.R. ( Guardia Nazionale Repubblicana) più comunemente chiamati i Repubblichini della Repubblica di Salò, vennero soprastampati a Verona e a Brescia e la loro distribuzione venne fatta al Nord, fino alla Romagna, poche cose in Toscana e quindi il loro utilizzo postale fu nella quasi totalità al Nord, sporadici casi di utilizzo si trovano al di sotto degli Appennini, qualche militare in transito o qualcuno che aveva affrancato cartoline o lettere e poi magari spedite direttamente dal luogo di destinazione. a livello di corrispondenza, si trovano soprattutto quelli della tiratura di Brescia, con alcuni valori estremamente rari, mentre l'utilizzo dei sop. di Verona è molto più limitato. nel prossimo post parliamo dei soprastampati Fascetti, discorso un pochetto più lungo1 punto
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La prima e la quarta sono rare! LA N°2 - Rappresenta al D/ San Pellegrino Laziosi dell' Ordine dei Servi di Maria, canonizzato nel 1726.- al R/ San Giovanni Nepomuceno martire, protettore di Praga e della Boemia, canonizzato nel 1729. Non comune- La N°3- il Santo che non hai identificato e S, Osvaldo Re di Northumbria ( Gran Bretagna), nella mano SX regge il corvo che tiene L'anello nel becco, che lo porterà alla sua fidanzata evitando le ire di suo padre, suo attributo, fine XVII inizio XVIII sec.- Non comune. Ciao Borgho1 punto
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Io ancora non ho capito cosa lega questa moneta ad Acqui. È stata ritrovata lì? Oppure esiste un documento che descrive almeno sommariamente questa moneta che Federico II avrebbe “donato” alla città? O l’unico legame è che un acquese appassionato di storia locale si è trovato in possesso di questa moneta e cerca in tutti i modi di collegarla alla propria città?!1 punto
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Studiare la storia "locale" è importante ed appagante ... ma attenzione ai voli di fantasia.1 punto
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Buongiorno a Tutti, condivido qui di seguito moneta solo commemorativa del 2018 - 1 oncia d'argento, ma a mio avviso meritevole per la sua bellezza - grammi 31,18 D mm 38,40 - Compagnia britannica delle indie orientali. Isola di St. Helena ( dove morì Napoleone I° in esilio nel 1821 ).1 punto
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La incastoni in un bel rondellone d'acciaio. Adesso è un gioiello, il peso aumenta e quindi il titolo si abbassa1 punto
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Condivido immagine di cartolina viaggiata e chiedo maggiori informazioni. Ringrazio in anticipo1 punto
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Attraversiamo lo Ionio e approdiamo in Illiria dove troviamo Dyrrhachium (Durazzo) e Korkyra (Corfù). Rari i Pegasi di Dyrrachium, che hanno come simboli una mazza e un delfino, ma non sembra il caso di svenarsi spendendo 11.000 Fr.Sv. NAC 164, 114 - 6/6/19 se ne trovano a molto meno, basta avere pazienza. Un secondo tipo ha la scritta YPPAXINO[N]. - Harlan J.B. 201,96 - 13/7/17 Meno rari sono i Pegasi di Korkyra. La maggioranza ha la lettera K sotto il pegaso. RNL 7,188 -22/3/14 850 GBP Altri , più rari , una foglia di vite a s. di Atena Rauch 107,118 - 12/11/18 € 3800 Il più conteso ? Ne è apparso uno solo CNG, T XVII, 194 - 7/1/14 $ 4750.1 punto
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E concludiamo il capitolo Magna Grecia con i Pegasi di Hipponion (Vibo Valentia) e Medma (Rosarno Calabro) colonie di Locri. Un kerykeion (caduceo) contraddistingue i Pegasi di Hipponion. Noble 127,4103 - 3/8/2021 - agg. 1000 AUD (ca 650 €) Curiosamente Stack's ha attribuito a Hipponion (?) un paio di Pegasi privi di simboli oltre che anepigrafi aggiungendo nella descrizione che se non fossero stati di Hipponion erano tuttavia rari e inusuali. Ergo . 1300/1400 $ il realizzo. Se di Pegasi di Hipponion ne appare in media uno all'anno, meno rari sono quelli di Medma , 4 o 5 volte tanto. Sono riconoscibili dalla lettera M posta sotto il cavallo oppure sotto il taglio del collo della Dea. I realizzi come già detto dipendono dall'umore e dalle disponibilità finanziarie degli offerenti.1 punto
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Riprendo la chiacchierata : Possiamo aggiungere all'elenco delle colonie corinzie , dalla discussione citata da @VALTERI, Erice, Heraclea Minoa e Terina. Visto che siamo in Sicilia diciamo di Siracusa. La Sicilia era stata invasa dai Cartaginesi, a Siracusa era tiranno Dionisio I e dopo la sua morte (367) i suoi figli si contesero la città, preda fino al 344 di tiranni litigiosi e incapaci. Corinto intervenne e mandò lo stratega Timoleone che vinse i Cartaginesi, liberò le città siciliane e istituì a Siracusa. una democrazia moderata di tipo corinzio. Dopo il suo arrivo vennero coniati a Siracusa stateri corinzi (Pegasi). Timoleone (344/317) CNG 120,74. Agatocle (317/289) G.&M. 280,122 (segue)1 punto
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Buonasera teofrasto e dabbene . Ho seguito con molto interesse il vostro civilissimo dialogo . A mio modesto parere concordo con ambedue i concetti da voi espressi . Capisco dabbene e condivido teofrasto . In questi ultimi tempi nel forum si sta verificando un piccolo ma significativo miracolo : uno scambio di opinioni e considerazioni tra mondo accademico e mondo collezionista . Una piccola rivoluzione che probabilmente mai prima si era verificata. Un mix esplosivo , nel senso positivo del significato , che altro non può portare che a riscontri costruttivi e positivi nella sfera della numismatica che deve essere alla portata di tutti . Dette queste banalità non mi rimane altro che complimentarmi con voi e sottolineare che siamo fieri di avervi tra noi . Cordialmente adolfos1 punto
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